lunedì 17 giugno 2019

E' operativo il 76/62 SOVRAPONTE di Leonardo


Il Leonardo 76/62 SOVRAPONTE è l’ultima evoluzione di un cannone navale leggero e rapido che offre prestazioni e flessibilità senza rivali in qualsiasi ruolo di difesa aerea e anti-superficie, in particolare nel ruolo di anti-missile.  La capacità di un coinvolgimento molto efficace degli obiettivi basati sulla costa è anche fornita per prestazioni uniche multiruolo. 
Il “76/62 Sovraponte” è adatto per l'installazione su navi di qualsiasi tipo e classe, comprese piccole unità navali.  L'interfaccia con una vasta gamma di sistemi di gestione della lotta e / o FCS / EOS è fornita, secondo lo standard digitale e analogico, compresa l'architettura aperta. 
La frequenza di fuoco può essere selezionata da colpo singolo a tiro 120 rds / min.  In condizioni operative il tempo tattico è inferiore a 3 secondi e la deviazione standard al momento dello sparo è inferiore a 0,3 mrad, fornendo così un'eccellente precisione. 

Il 76/62 SOVRAPONTE è l'unico cannone navale di medio calibro disponibile in grado di fuoco continuo, che è un requisito fondamentale in qualsiasi scenario che coinvolge l'impegno simultaneo di più bersagli di manovra, come richiesto dal emergenti scenari di guerra asimmetrica. 
Il rapido caricamento è facilmente eseguibile anche durante l'azione di sparo da parte di due addetti alle munizioni. 
La fornitura standard include la nuova console di controllo digitale (DCC) che sfrutta la tecnologia digitale per aumentare le funzioni a disposizione dell'operatore e dei manutentori. 

Il nuovo 76/62 è pronto per il funzionamento del fusibile programmabile multifunzione 3AP. Ed ha la flessibilità necessaria per essere dotato dei seguenti optional: 

  • Scudo integrale invisibile per ridurre il totale RCS della nave;
  • Muzzle Velocity Radar per aggiornare l'FCS di eventuali deviazioni dai valori della tabella dei range;
  • Dispositivo di alimentazione multipla per la gestione, la selezione e l'alimentazione automatica di qualsiasi tipo di munizioni caricate;
  • Sistema STRALES - un sistema di guida per il proiettile guidato DART.



Il cannone è caratterizzato da una cadenza di tiro molto elevata pari a 120 colpi al minuto, che lo rende particolarmente adatto per la difesa antiaerea e anti-missile e per la difesa di punto, anche se, visto il suo calibro, può essere usato anche in altri ruoli come il bombardamento navale e costiero. Il cannone è dotato di munizionamento convenzionale, che varia a seconda del tipo di impiego e la sua polivalenza di usi è data anche dalla gran quantità di tipi di munizionamento che vanno dall'incendiario al perforante, fino ai proiettili a frammentazione con spoletta di prossimità. L'intero sistema è inoltre molto compatto ed è quindi installabile anche su navi di piccole dimensioni come le corvetta o le vedette costiere, oltre ad essere completamente controllabile da remoto. Recentemente è stato aggiunto il nuovo munizionamento guidato DART.
Questo cannone ha rappresentato un notevole successo commerciale, essendo stato adottato da 53 marine: l'ultimo importante successo è stato lo scalzare il cannone navale da 100 mm della marina francese nel progetto Orizzonte.
Nel sistema di controllo del fuoco del cannone nel corso degli anni c'è stata un'evoluzione. Le prime versioni erano dotate del radar RTN-10X Orion della Selenia. A partire della metà degli anni ottanta venne utilizzato il RTN-30X (SPG-73) nel sistema di difesa di punto Dardo-E e poteva essere abbinato oltre che all'Otobreda Compatto e Super Rapido anche al cannone da 127/54, al Breda Dardo e ai missili Sea Sparrow/Aspide. Il sistema Dardo-E fece il suo debutto nella Marina Militare sull'incrociatore portaeromobili Garibaldi, ma il radar RTN-30X era già stato imbarcato sulle Maestrale, dove però alle due torrette binate del CIWS Dardo erano asserviti due radar RTN-20X, mentre le prime unità equipaggiate con sistema Dardo-E con il 76mm Super Rapido sono stati i due cacciatorpediniere lanciamissili Audace dopo gli ammodernamenti e le prime unità ad essere equipaggiate sin dalla costruzione con il Dardo-E abbinato ai 76mm SR furono i due cacciatorpediniere Classe Durand de la Penne.



Davide/DART

In fase operativa è oramai il munizionamento guidato anti-missilistico Davide; in pratica si tratta di missili senza motore (proietti), decalibrati rispetto al cannone, che possono correggere la loro traiettoria per controbattere le manovre del missile bersaglio e intercettarlo. Si tratta di un sistema di difesa anti missile delle navi a corto/cortissimo raggio, basato sull'impiego delle nuove centrali di tiro multisensore degli impianti da 76/62 Super Rapido, capace di sparare una munizione guidata e quindi di correggerne la rotta anche in volo indirizzandola sull'obiettivo.
La tecnologia sviluppata dalla Oto Melara sarà montata per la prima volta sulle fregate multimissione italiane del programma italo-francese FREMM.
Il sistema Davide/Strales abbinato al sistema di controllo di tiro Dardo-F, che controlla sia il bersaglio che il proiettile, è installabile anche sulle vecchie torrette con poche modifiche, mediante l'aggiornamento del firmware di controllo, l'aggiunta del radar di guida in banda Ka e scudo stealth. La torretta mediante il radar produce quattro fasci che vengono proiettati sul bersaglio e il proiettile viene radiocomandato nella sua direzione in modo tale che rimanga all'interno dei fasci. I proiettili DART sono un sottocalibro da 42 mm e grazie ad un adattatore raggiungono i 76 mm del calibro del cannone, hanno delle alette canard che gli permettono di manovrare e la sezione di coda ha sei pinne fisse e il ricevitore radio.
Le prove sono state effettuate con successo presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra nel marzo 2009 e hanno visto lo sparo contro bersagli a 8 km di due proiettili singoli e di una raffica da tre proiettili, che è quella attualmente nell'impiego antimissile. Il sistema dopo essere stato testato con prove di tiro con le nuove munizioni guidate in accoppiamento con il radar NA-25X, dopo aver terminato le prove è rimasto pienamente funzionante a bordo della nave.



Lo sviluppo del nuovo cannone navale Leonardo 76/62 SOVRAPONTE, che equipaggia i pattugliatori classe Paolo Thaon Di Revel della Marina Militare, è in stato molto avanzato ed oramai operativo. 
Di recente, LEONARDO ha condotto presso il balipedio Cottrau di Portovenere i test di una raffica da 15 colpi. Un passaggio importante che dà una misura empirica estremamente affidabile circa la solidità del progetto. Il complesso è stato già imbarcato sul primo PPA e conserva le stesse prestazioni del 76/62 standard, ma con un peso del 30% inferiore che garantisce un più ampio spettro di possibilità installative come, per esempio, sopra l’hangar di una nave. Il SOVRAPONTE può prendere il posto anche di sistemi missilistici quali il RAM offrendo, tuttavia, una maggiore flessibilità d’impiego, contro i missili da crociera e anche il tiro controcosta, contro-superficie.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube, RID Portale Difesa, Leonardo)































domenica 16 giugno 2019

La carabina Colt's Manufacturing Company M4



L'M4 (conosciuto anche come Colt M4 dall'azienda statunitense che lo produce, la Colt's Manufacturing Company) è un fucile d'assalto prodotto negli USA a partire dal 1994. Disponibile anche in configurazione carabina, è una versione migliorata dell'M16A2.



Storia

L'arma venne presentata al pubblico alla fiera delle armi da difesa di Abu Dhabi nel 1994, come modifica delle versioni dell'M16A2. Allo sviluppo dell'M4 ha contribuito grandemente l'esperienza delle United States Army Special Forces, desiderose di avere con sé un'arma più leggera e maneggevole degli M16A1 ed A2 standard. Dal 1994 è divenuto fucile d'ordinanza dello United States Army; negli anni 2000 la versione A1 è stata adottata come arma standard nelle file delle forze speciali statunitensi, quali i Navy SEALs, la Delta Force e i marines.
Ha quasi completamente rimpiazzato l'M16A4 nelle forze armate statunitensi. Ad esempio la United States Air Force ha dotato gli operatori delle Security Forces di M4, mentre gli altri soldati usano ancora l'M16A2. La US Navyusa l'M4A1 per le operazioni speciali e per gli equipaggi di veicoli.



Caratteristiche

Il peso dell'M4 è poco superiore alla metà di un M16A2 risultando quindi più leggero e maneggevole, di contro la canna più corta (lunga solo 14,5 pollici) rispetto all'M16 ne diminuisce le capacità balistiche, specialmente sulle distanze oltre i 200 m.
L'arma e le sue varianti sono disponibili come fucili d'assalto in configurazione carabina camerate per la cartuccia 5,56 × 45 mm NATO (o il suo equivalente .223 Remington). Hanno un meccanismo a sottrazione di gas a presa diretta, alimentati tramite caricatore esterno amovibile dotate di selettore di fuoco e calcio telescopico multiposizione o fisso (modello A2).
I primi modelli di M4 avevano un calcio telescopico con poggiaspalla piatto, ma i modelli più recenti sono dotati di un calcio telescopico migliorato leggermente più grande e con poggiaspalla curvo. L’M4 è simile a modelli compatti di M16 precedenti, come l'XM-177.
Il fucile è dotato di un selettore di fuoco che nella versione iniziale aveva le opzioni sicura / semiautomatico / raffica 3 colpi, mentre dalla versione M4A1 e SOPMOD è stato rimpiazzato con quello dell'M16A1 (sicura / semiautomatico / automatico). È la diretta evoluzione della carabina XM177E2 calibro 5,56 mm utilizzato dai militari americani in Vietnam.
Viene caricato con cartucce M855 (SS109) da 5,56 × 45 mm, sia FMJ che JHP; i suoi caricatori sono da 30 colpi. È stato riscontrato un surriscaldamento della canna se l'arma viene usata a lungo in modalità raffica, con alcuni casi di fessurazione longitudinale della canna o addirittura di scoppio della stessa. Supporta inoltre diversi accessori, in particolar modo grazie al sistema RIS, come ad esempio il lanciagranate M203 e Red dot.



Varianti:

M4A1

Utilizzata soprattutto dalle forze speciali statunitensi, dotata di pieno fuoco automatico e di canna più pesante (per prevenirne il surriscaldamento). Si caratterizza per un castello con maniglione di trasporto amovibile, sotto al quale, grazie ad una slitta modello "Picatinny" è possibile ancorare qualsiasi accessorio come visori notturni, torce elettriche, mirino laser ed attacchi di vario genere (come l'innesto sottocanna per montare lanciagranate).



M4 MWS (Modular Weapon System)

Le forze armate americane testarono le RAS (Rail Adapter System, sistema adattatore a rotaia) costruite dalla Knight's Armament Corporation per gli M4, equipaggiandole sulle carabine Colt Model 925, dando a queste armi la designazione M4E2; tuttavia il nome fu depennato poiché si decise di montare il RAS su carabine già in servizio, senza cambiare la designazione; secondo il manuale da campo dell'Esercito degli Stati Uniti, per lo US Army è sufficiente montare il RAS per trasformare un normale M4 in M4 MWS.
L'MWS (Modular Weapon System) può agganciare al corpo del fucile vari accessori: lanciagranate M203, impugnatura anteriore RIS, puntatore laser AN/PEQ-4, mirino reflex M68 CCO, ottica per visione notturna AN/PVS-4 e gruppo di montaggio per mirino posteriore e maniglia rimovibile superiore per il trasporto del fucile.



M4 SOPMOD Block I

Lo USSOCOM (Comando per le Operazioni Speciali degli Stati Uniti) ha sviluppato il kit SOPMOD (Special Operations Peculiar Modification) Block I per le carabine usate dalle unità sotto la sua giurisdizione. Il kit è modulare, cioè configurabile per le varie missioni possibili, ed ancora in servizio presso le unità chiamate a svolgere operazioni speciali. Il set completo comprende un fucile M4A1, una borsa per trasportare gli accessori, 2 impugnature, 8 mirini di vario genere, 5 ottiche tra notturne e diurne, 1 tracolla, 1 lanciagranate, il supporto per montare il lanciagranate, 1 torcia tattica, 1 silenziatore. Parte degli accessori è divisa in 4 pezzi assemblabili, altri in 2 pezzi, e altri ancora sono 1 corpo unico.
L'elenco completo iniziale era:
  • Impugnatura Rail Interface System prodotta dalla KAC (Knight's Armament Company)
  • Impugnatura verticale (KAC)
  • Mirino metallico
  • Advanced Combat Optical Gunsight TA01NSN 4x32mm prodotto dalla Trijicon
  • Mirino ottico "ECOS-N" (una variante dell'Aimpoint CompM2)
  • Tracolla da combattimento
  • Mirino con visore notturno AN/PVS-14
  • Mirino laser/luce infrarossa AN/PEQ-2 prodotto dalla Insight Technology
  • Torcia Visible Bright Light II (Insight Technology)
  • Mirino red dot RX01M4A1 della Trijicon
  • Silenziatore (KAC)
  • Supporto per lanciagranate M203 (KAC)
  • Mirino per lanciagranate
  • M203 con canna ridotta da 9 pollici
  • Laser visibile AN/PEQ-5 (IT)
  • Mirino con visore notturno AN/PVS-17A
  • Mirino con visore notturno AN/PSQ-18A per l'M203
  • Borsa per trasportare gli accessori.

Col tempo gli accessori sono stati sostituiti o tolti dalla dotazione, e altri sono stati aggiunti:
  • Impugnatura RIS II e RIS II FSP per M4A1 della Daniel Defense, guardamano lunghe che usano un blocco a gas, prive senza mirino anteriore
  • Torcia tattica M3X (SU-233/PVS della Insight Technology)
  • Torcia tattica M6X (SU-238/PVS della Insight Technology)
  • Mirino olografico per arma EOTech 553 (SU-231/PVS)
  • Ottica TA01 ECOS 4x tipo ACOG (Advanced Combat Optical Gunsight) della Trijicon (SU-237/PVS)
  • Kit di miglioramento AN/PVS-17
  • BUIS II.

M4 SOPMOD Block II

Questo kit comprende parte degli accessori del Block I, aggiungendo anche:
  • mirino LA-5/PEQ della Insight Technology
  • mirino termico CNVD-T della Insight Technology (SU-232/PAS)
  • Ottica Elcan SpecterDR 1-4x della Raytheon Company Scope (SU-230/PVS)
  • Visore notturno AN/PVS-24
  • WSC (Weapon Shot Counter, contatore di colpi sparati dall’arma).


XM 26 LSS

LSS sta per Lightweight Shotgun System, sistema leggero con Shotgun (Fucile a canna liscia); le forze armate statunitensi lo hanno denominato M26 MASS (Modular Accessory Shotgun System, sistema modulare con Shotgun accessorio); è un accessorio fatto da una canna, una impugnatura e lo spazio per inserire un caricatore; spara proiettili calibro 12 come quelli dei fucili a pompa, consentendo di avere a disposizione una notevole potenza di fuoco a corto raggio; viene usato per manovre quali distruggere cerniere e maniglie di porte, prima di sfondarle; il vantaggio è portare un'arma in meno, nello specifico un altro accessorio invece che un'arma a parte. È stato largamente impiegato in Afghanistan. fu sviluppato nel Soldier Battle Lab dello US Army alla fine degli anni 90, sviluppato dalla C-More Systems e costruito dalla Vertu Corporation. Eventualmente l'utente può utilizzarlo anche come arma stand alone, grazie agli accessori forniti (impugnatura, calcio e tracolla).

M4 Mk 18 CQBR

Una versione dotata di una canna ancor più corta. Il CQBR (Close Quarter Battle Receiver, ricevitore da combattimento per spazi chiusi) consiste in una canna da 10.3 pollici (262 mm), simile a quelle montate sui vecchi Colt Commando (variante del vecchio M16/AR-15). L'arma è molto apprezzata da guardie del corpo degli alti ufficiali e unità speciali come gli assaltatori che attaccano navi o altri spazi ristretti, o da chi vuole un'arma piccola come una pistola mitragliatrice ma munizionata per proiettili intermedi 5.56x45 mm; il CQBR era una delle modifiche previste dal SOPMOD Block I, ma ha finito per diventare un'arma a se stante come Mk 18 Mod 0; un tempo era disponibile solo per le forze speciali della Marina degli Stati Uniti (e per estensione le altre unità dipendenti dal Comando Operazioni Speciali), poi si diffuse presso altre squadre come gli artificieri della Marina, le squadre d'assalto della Guardia Costiera, gli agenti dell'NCIS dislocati in zone di combattimento, altre unità della Marina e i operatori dell'USMC Force Reconnaissance. Come arma stand alone ha poi ricevuto accessori per la sua particolare funzione: calci, mirini, guardamano, canne e ricevitori superiori e inferiori. Nonostante sia pensato per il proiettile standard 5,56 × 45 mm NATO da 62 grani, la canna più corta ha spinto gli utilizzatori a preferire spesso le più pesanti munizioni Mk 262 da 77 grani.

Accessori
  • Lanciagranate M203
  • Lanciagranate M320
  • Advanced Combat Optical Gunsight
  • Mirino laser
  • ITL MARS

Differenze con l’M16

Principali caratteristiche sono la canna corta e calcio telescopico, lo stesso dell'M16A2 serie 700 e 900, sempre su meccanica Stoner. La lunghezza della canna è stata ridotta dai 20" standard a 14,5" e profilata in maniera da poter montare il lanciagranate M203. La lunghezza della canna è stata scelta in base ad un compromesso ritenuto ottimale tra perdita di velocità iniziale del proiettile (che determina l'energia cinetica e quindi anche gittata e letalità) e la capacità di riarmo con munizioni standard, le M855.
La gittata massima con munizione standard raggiunge i 3.000m di distanza (contro i 3.500 dell'M16), con un tiro utile di 400 metri (mentre per un M16A2 è di 600 metri).

Utilizzatori

In passato usato solo da truppe speciali ora è diffusa ampiamente in tutto il mondo.
La US Army infatti ha proceduto, per i reparti regolari di fanteria combattente, alla sostituzione delle armi tipo M16A2 con la M4.
Negli USA è inoltre l'arma principale di reparti tipo SWAT o presso le unità dell'FBI.

In Italia è usata dai reparti specializzati come:
  • Gruppo Intervento Speciale
  • 1 rgt. Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" - Arma dei Carabinieri
  • 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" - Esercito Italiano
  • Comando Subacquei ed Incursori (Com.Sub.In.) - Marina Militare Italiana
  • Team Recon San Marco (Reggimento "San Marco") - Marina Militare Italiana
  • 17º Stormo Incursori - Aeronautica Militare
  • 185º Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi "Folgore" R.A.O. - Esercito Italiano
  • 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino" (Rangers) - Esercito Italiano
  • 26º Reparto Elicotteri per Operazioni Speciali "REOS" - Esercito Italiano.


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