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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
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di un reparto militare
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
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là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Il Savoia-Marchetti SM.93 è stato un bombardiere in picchiata monomotore, monoplano ad ala bassa, con carrello retrattile, progettato e realizzato in unico esemplare in Italia nel 1943.
Il pilota era insolitamente disteso in una posizione prona e molto in avanti sul motore, ciò per evitare perdite di coscienza durante le picchiate e migliorare al massimo la visibilità durante le stesse.
Utilizzava un motore DB.605 da 1.475 CV. L’SM.93 volò per la prima volta il 31 gennaio 1944 sotto la supervisione della Luftwaffe, ma non entrò mai in produzione.
Storia del progetto
Il progetto della Savoia Marchetti è stato un progetto assolutamente originale del settembre 1942 e non un adattamento al bombardamento in picchiata di un precedente velivolo. Esso prevedeva un monomotore biposto per il bombardamento in picchiata o a tuffo; progetto caratterizzato dalla posizione prona per il pilota. Ne vennero ordinati dallo Stato Maggiore della Regia Aeronautica due prototipi, tuttavia, a seguito dell'armistizio, le autorità tedesche fecero completare uno solo dei due velivoli per le verifiche del caso.
E’ stato uno dei pochissimi progetti italiani ad essere sviluppato anche dopo l'8 settembre 1943. Il prototipo venne ultimato alla fine gennaio 1944 e portato in volo per la prima volta il 31 dello stesso mese.
Per la lenta ma necessaria messa a punto del velivolo e per l'incalzare degli eventi bellici le autorità tedesche decisero di abbandonare il progetto, lasciando inutilizzato il prototipo. Probabilmente incise su questa decisione il fatto che la guida del velivolo richiedeva lunghi tempi di addestramento, tempi poco adatti all'evolversi della guerra. In tutto furono eseguiti, dal pilota Ferdinando Rosei, 16 test di volo e venne raggiunta, senza problemi, la velocità di 900 km/h (560 mph) in picchiata, a dimostrazione dell'ottima aerodinamica e bontà complessiva del progetto.
Tecnica
L’SM.93 prevedeva, al riparo di una stretta cappottina con ampie finestrature, un equipaggio di due persone: seduto posteriormente un radio telegrafista - armiere deputato all'uso della mitragliatrice dorsale, con il pilota posto in posizione prona su di un lettino messo proprio sopra il castello motore. Il pilota veniva fissato per le gambe al lettino di pilotaggio per evitare spostamenti non voluti durante la picchiata.
La particolare posizione prona consentiva al pilota di resistere all'insorgenza della perdita di coscienza dovuta alla accelerazione di gravità, ma la posizione era molto scomoda per il volo normale e fortemente limitante nella vista posteriore; il tutto, inoltre, avrebbe richiesto un considerevole tempo di adattamento addestrativo per i piloti.
Cellula
Costruito interamente in legno, l’SM.93 aveva una fusoliera a sezione ellittica con una struttura a guscio.
Sopra la fusoliera era prevista una stretta tettoia con apertura a scorrimento posteriore dotata di ampie finestrature, per i due membri dell’equipaggio; il pilota pilotava praticamente disteso sul lungo motore DB.605.
Motore
Il velivolo raggiungeva in affondata la velocità di 950 km/h, ciò grazie alla curatissima aerodinamica e al DB.605 RC.58, motore aeronautico 12 cilindri a V rovesciata raffreddato a liquido prodotto dall'azienda tedesca Daimler-Benz AG capace di 1.475 CV. Esso comandava un'elica tripala metallica di tipo traente. Questo motore nella sua versione tedesca fu probabilmente il migliore motore per aeroplani prodotto in Germania durante il conflitto.
Sistemi e impianti
Le ali in legno avevano la struttura costituita da due longheroni rivestiti da compensato e tela, così anche i piani di coda a deriva unica.
Il carrello era di tipo triciclo posteriore ed era completamente retrattile con rotazione interna a scomparsa totale; al posteriore era previsto un semplice ruotino d'appoggio.
Armamento
Il carico utile dell’SM.93 era di 2.050 kg e il carico di bombe prevedeva una bomba da 820 kg, oppure secondo l'esigenza tattica bombe da 480 kg o, infine, da 420 kg. Agganciate alle ali era possibile trasportare quattro bombe da 100 kg.
I siluri utilizzabili nell'impiego come aerosilurante erano un CNA da 530 kg, uno SB da 580 kg o uno di tipo W da 650 kg.
L'armamento difensivo comprendeva uno cannone da 20 mm che sparava attraverso il mozzo dell'elica, una mitragliatrice da 12,7 mm in ogni ala, ed una terza da 12,7 mm. comandata dal navigatore.
L'SM.93 era un monoplano low-wing monomotore all-wood con carrello retrattile. La fusoliera aveva una struttura monoscocca, con una singola pinna e un piano di coda low-set. L'equipaggio di due persone era ospitato sotto un lungo baldacchino in stile serra, con il pilota sdraiato in posizione prona sopra la parte posteriore del motore, un motore V12 Daimler-Benz DB 605A raffreddato a liquido, mentre l’artigliere/radio-operatore sedeva rivolto all'indietro su di un sedile convenzionale.
Le ali two-spar erano in tre parti con le ali interne bruscamente affusolate all'unione, fuoribordo degli attacchi del carrello di atterraggio e le ali esterne moderatamente affusolate alle punte arrotondate. La posizione prona per il pilota aveva lo scopo di consentire al pilota di resistere all'insorgenza della perdita di coscienza indotta da un numero elevato di “g”, ma la posizione era scomoda per il volo normale e limitava gravemente la visione all'indietro del pilota.
Sviluppo
L'SM.93 fece il suo volo inaugurale il 31 gennaio 1944, e fino al 29 marzo 1944 l'SM-93 aveva effettuato 16 voli di prova con velocità fino a 900 chilometri all'ora (560 mph), dimostrando la bassa resistenza e l'aerodinamica pulita.
Storia operativa
I test di volo furono effettuati sotto l'egida della Luftwaffe e, nonostante le buone prestazioni, la posizione prona era risultata insoddisfacente, scomoda e limitando la visione all'indietro. Il programma venne interrotto dalla Commissione di controllo tedesca che stava gestendo la produzione di armi nella Repubblica Sociale Italiana - RSI dopo l'armistizio del 1943.
Specifiche (SM.93) Caratteristiche generali:
- Equipaggio: 2
- Lunghezza: 11 m (36 piedi 1,8 pollici)
- Apertura alare: 13,9 m (45 piedi e 7,2 in)
- Altezza: 3,8 m (12 piedi e 5,5 in)
- Superficie dell'ala: 31,09 m2 (334,7 piedi quadrati)
- Peso a vuoto: 3.544 kg (7.814 lb)
- Peso lordo: 5.500 kg (12.125 lb)
- Motore: 1 × motore a pistoni invertito Daimler-Benz DB 605A V-12 raffreddato a liquido, 1.100 kW (1.475 CV).
Prestazioni
- Velocità massima: 580 km/h (360 mph, 310 kn) a 4.500 m (14.800 piedi) - 542 km/h (337 mph) a 7.000 m (23.000 piedi) con bombaload - 580 km/h (360 mph) a 7.000 m (23.000 piedi) pulito
- Velocità di crociera: 505 km/h (314 mph, 273 kn)
- Non superare mai la velocità: 950 km/h (590 mph, 510 kn)
- Autonomia: 1.600 km (994 miglia, 864 miglia)
- Tangenza: 10.000 m (32.800 piedi)
- Velocità di salita: 4.000 m (13.000 piedi) in 5 min 10 sec
- Carico ad ala: 176,9 kg/m2 (36,2 lb/sq ft)
- Potenza/massa: 0,2 kW/kg (0,122 CV/lb).
Armamento
- 1 cannone × 20 mm MG 151/20 (150 colpi) che sparava attraverso il mozzo dell'elica
- 2 × 12,7 mm (.50 in) Breda-SAFAT mitragliatrici (con 350 rpg) nelle ali
- 1 × 12,7 mm (.50 in) Breda-SAFAT mitragliatrice su un montaggio flessibile nella cabina di pilotaggio posteriore
- Bombe: totale 1.451,5 kg (3.200 lb) 816,5 kg (1.800 lb)1800 lb. sotto la fusoliera - 317,5 kg (700 libbre)1400 libbre sotto ogni ala.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)