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domenica 16 novembre 2025

US ARMY: l'esercito statunitense intende sostituire almeno una parte delle sue mitragliatrici M240 cal. 7,62x51 mm. All'inizio del 2025, il servizio aveva espresso interesse per una nuova mitragliatrice camerata per la cartuccia .338 Norma Magnum, che avrebbe offerto una portata notevolmente maggiore rispetto alle M240 ora in servizio. Si è anche cercato di aggiornare le M240 nel cal. 6,8x51mm dei nuovi fucili M7 e mitragliatrici leggere M250, o anche sostituire alcune di quelle armi direttamente con la M250.









https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.








L’US ARMY intende sostituire almeno una parte delle sue mitragliatrici M240 cal. 7,62x51 mm. All'inizio del 2025, il servizio aveva espresso interesse per una nuova mitragliatrice camerata per la cartuccia .338 Norma Magnum, che avrebbe offerto una portata notevolmente maggiore rispetto alle M240 ora in servizio. Si è anche cercato di aggiornare le M240 nel cal. 6,8x51mm dei nuovi fucili M7 e mitragliatrici leggere M250, o anche sostituire alcune di quelle armi direttamente con la M250.




Il budget proposto recentemente pubblicato dall'esercito per l'anno fiscale 2026 include una richiesta di finanziamento per un nuovo programma Future Medium Machine Gun (FMMG). Non è chiaro quanto denaro il servizio stia cercando per le FMMG nel prossimo anno fiscale, poiché lo sforzo è contenuto all'interno di una voce più grande che copre varie armi e attrezzature individuali.
L’FMMG “è destinato a sostituire le mitragliatrici di squadra M240 all'interno della Closed Combat Force (CCF). La FMMG aumenterà la sopravvivenza e la letalità della squadra nelle operazioni di combattimento su larga scala", secondo i documenti di bilancio dell'esercito. “L'FMMG è un sistema di armi da fuoco diretto alimentato a nastro che consentirà al plotone di fucilieri di sopprimere e distruggere organicamente gli obiettivi nemici e mantenere il ritmo operativo. L'FMMG fornirà una maggiore letalità e capacità al soldato rispetto alle attuali tecnologie di mitragliatrice in servizio nelle unità operative.”
L'esercito ha precedentemente definito il CCF come "fanteria selezionata, scout, medici da combattimento, osservatori in avanti, ingegneri di combattimento e forze di operazioni speciali", ed è lo stesso segmento del servizio che ora riceve i nuovi fucili M7 e le mitragliatrici M250. Per inciso, le polemiche ancora circondano l'M7 a seguito delle critiche all'inizio di quest'anno da parte di un capitano dell’US ARMY sul fatto che il fucile fosse potenzialmente pericoloso, oltre che operativamente inefficace ed eccessivamente costoso. Nonostante ciò, l'esercito ha formalmente standardizzato l'M7 e l'M250 a maggio 2025, un importante sigillo di approvazione per entrambe le armi.
La serie M240 iniziò ad entrare in servizio operativo alla fine degli anni '70 sostituendo la datata M-60. La versione standard in servizio oggi è la variante M240B, che è destinata principalmente all'utilizzo da parte della fanteria e di altro personale appiedato, anche se può anche essere montata su veicoli di terra, elicotteri e moto d'acqua. Il servizio ha anche un M240L leggero, così come altre varianti appositamente costruite per applicazioni montate su automezzi o elicotteri.
Quali requisiti l'esercito ha ora per la futura FMMG non sono chiari. Tuttavia, a maggio 2025, il servizio ha presentato una richiesta di informazioni sulle opzioni per le mitragliatrici camerate nella cartuccia .338 Norma Magnum. Il Corpo dei Marines e il SOCOM hanno di recente anche esaminato le mitragliatrici di questo calibro.
Il SOCOM ha testato almeno tre diversi modelli di mitragliatrici .338 Norma Magnum - MG 338 di Sig Sauer, RM338 di True Velocity, fucile automatico migliorato a recoil di Ohio Ordnance Works (REAPR) - come parte del proprio programma Lightweight Machine Gun-Medium (LMG-M). La Sig Sauer è anche la società produttrice del fucile M7 e della mitragliatrice M250: quest'ultima è direttamente correlata alla MG 338. 
True Velocity ha acquisito il design RM338 da General Dynamics Ordnance & Tactical Systems, che lo aveva originariamente sviluppato come Lightweight Medium Machine Gun (LWMMG).
Le mitragliatrici che sparano con il calibro .338 Norma Magnum offrirebbero una portata molto maggiore, oltre ad una migliore efficacia terminale, oltre a quella del 7,62x51 mm della M240. La portata effettiva massima dichiarata di una M240B contro un bersaglio di area è di 1.312 iarde (1.200 metri), secondo l'esercito. La ditta FN produttrice dell’arma conferma che scende a circa 875 iarde (800 metri) quando si parla di colpire obiettivi a punti specifici. Il cal. .338 Norma Magnum potrebbe offrire almeno il doppio della portata effettiva, se non di più, a seconda del carico specifico delle munizioni e dell’arma che la utilizza.
L’esercito statunitense potrebbe prendere in considerazione altre opzioni di calibro per l'FMMG. Nella sua ultima richiesta di informazioni sulle mitragliatrici .338 Norma Magnum, il servizio includeva anche un requisito per il calibro 6,8x51mm mediante un kit di conversione. Questo offrirebbe una preziosa comunanza di munizioni con l'M7 e l'M250. Il proiettile 6,8x51mm è anche più leggero e più economico rispetto al .338 Norma Magnum consentendo l'uso di munizioni a basso costo in determinate circostanze, come l'addestramento di routine su distanze più brevi. I colpi più leggeri possono anche tradursi in maggiori munizioni trasportabili da un soldato senza aumentare il peso totale del suo carico. Qualsiasi risparmio di peso può anche essere sfruttato per trasportare altri articoli o semplicemente alleggerire il carico complessivo, il che potrebbe essere vantaggioso su operazioni di lunga durata con meno opportunità di rifornimento.
Nell'anno fiscale 2025, l’US ARMY ha anche ricevuto in particolare 1,135 milioni di dollari per altre ricerche e sviluppi relativi alle mitragliatrici medie, tra cui "test per valutare l'idoneità dell'XM250 per l'attuale ruolo di mitragliatrice media in sostituzione della datata M240" e "test di canne per la M240 cal. 6,8 mm, nonché per valutare altre soluzioni per la M240 da 6,8 mm disponibili sul mercato". In quella parte del budget proposto per l'anno fiscale 2026, il servizio sta ora cercando quasi 1 milione di dollari per "continuare a testare e valutare tecnologie e miglioramenti, per includere i test richiesti per mitragliatrici leggere, medie e pesanti e miglioramenti del sistema di armi remotizzate".
A maggio, l'esercito aveva chiesto ulteriori informazioni sulle opzioni per i kit di conversione calibro 6,8x51mm per le mitragliatrici M240B e M240L esistenti. La sostituzione totale delle M240 con le M250 in alcune unità offrirebbe vantaggi logistici, così come la suddetta comunanza delle munizioni. Allo stesso tempo, le armi 6,8x51mm non avrebbero la stessa portata di quelle camerate nel calibro .338 Norma Magnum.
Vale anche la pena sottolineare che le decisioni sulle armi piccole dell'esercito spesso spingono altri rami delle forze armate statunitensi a uniformarsi. Le varianti M240 sono in servizio nel resto delle forze armate americane in applicazioni smontate e montate.
Come noto, l'M240, con il suo design originario FN MAG, è ampiamente utilizzato a livello globale e la direzione che gli Stati Uniti prenderanno per una sostituzione potrebbe attirare l'interesse delle forze armate alleate. Gli acquisti dell'esercito di una nuova FMMG offrirebbe vantaggi economici, specialmente per le forze armate più piccole. Nel mese di gennaio 2025, il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) avevano iniziato ad acquisire varianti in cal. 7,62x51mm dell'M250, che potrebbero essere in linea per sostituire almeno una parte delle mitragliatrici leggere della serie Negev sviluppate a livello nazionale del paese.
Nel complesso, l’esercito USA starebbe ora cercando un successore più moderno dell'M240 con il suo programma FMMG, ma la linea d'azione che il servizio alla fine intraprenderà potrebbe avere ramificazioni di più ampia portata.









Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TWZ, Wikipedia, You Tube)































 

giovedì 13 novembre 2025

US ARMY - US MARINE CORPS - US NAVY: la società produttrice Sig Sauer ha confermato ai media di aver ridotto il peso del nuovo fucile d’assalto M-7 cal.6,8 x 51 di circa il 10%, in risposta alle feroci critiche di alcuni esperti dell’US ARMY. Il peso dell'M7 rispetto al fucile mitragliatore M4A1 cal.5,56 x 45 che è destinato a sostituire era tra le critiche ed i rilievi che un capitano dell'esercito aveva esposto pubblicamente all'inizio del 2025. La SIGSAUER aveva successivamente risposto, ma ha poi riconosciuto che il design era ancora in evoluzione.





Il fucile XM7 è la variante del SIG MCX SPEAR per l’US ARMY, un fucile d'assalto camerato per cartucce calibro 6,8 × 51 mm, alimentato a gas, e progettato nel 2022 da SIG Sauer per il programma Next Generation Squad Weapon, e sostituire la carabina M4.
Nel gennaio 2019, l'esercito degli Stati Uniti ha avviato il Next Generation Squad Weapon Program per individuare le armi che sarebbero andate a sostituire la carabina M4 e la mitragliatrice leggera M249.
Nel settembre 2019, SIG Sauer presentò il prototipo XM5, progettato per sparare con la cartuccia SIG Fury da 6,8 × 51 mm in risposta alle preoccupazioni riguardo ad una peggior efficacia perforante nei moderni giubbotti antiproiettile del calibro 5,56 × 45 mm NATO (utilizzato nell'M4 e M249). Il 19 aprile 2022, l'esercito degli Stati Uniti ha assegnato a SIG Sauer un contratto di 10 anni per la produzione del fucile XM5, insieme alla mitragliatrice leggera L.M.G. XM250, per sostituire rispettivamente l'M4 e l'M249.






Il direttore senior dei prodotti strategici per il Defense Strategies Group di Sig Sauer, ha confermato ai media l'aggiornamento e la riprogettazione del nuovo fucile d’assalto M7, così come per la mitragliatrice M250 da 6,8x51 mm durante il principale simposio annuale dell'esercito denominato AUSA. 
La Sig Sauer ha confermato di aver lavorato su di una variante della carabina più corta e leggera dell'M7 per l’esercito ed ha mostrato ai media l’M7 riveduto e corretto, noto anche come PIE M7.
Il nuovo M7, illuminato nella parte posteriore, e la versione carabina, nella parte anteriore, era in mostra all’AUSA 2025.
L'M7 e l'M250 (precedentemente designati XM7 e XM250), insieme alla famiglia associata di colpi cal. 6,8x51 mm e all'ottica computerizzata XM157, formano il "sistema" di armi di squadra di nuova generazione NGSW delle forze artate statunitensi. 
Come noto, la Sig Sauer è risultata vincitore nella competizione NGSW nel 2022 ed ora si prevede di sostituire una parte sostanziale delle sue M4A1 e M249 Squad Automatic Weapons (SAW) rispettivamente con l’M7 e con la M250. La Sig sta anche fornendo le nuove munizioni, ma gli XM157 vengono acquistati separatamente dalla statunitense Vortex Optics.
Esistono fondamentalmente due sforzi combinati in corso all'interno dell’M7: una versione carabina, ed una versione più leggera e migliorata dell'M7. E così quando guardi l'M7 standard che è stato fornito alle truppe, il peso complessivo dell'arma da fuoco era di 8,3 libbre. Ora, l'M7 migliorato pesa 7,6 libbre e la versione a carabina pesa 7,3 libbre. Quindi ci si sta avvicinando sempre di più a un peso del fucile simile a quello dell'M4.
Il PIE M7 ha anche una canna da 13,5 pollici, mentre quello della versione carabina è lungo 10 pollici. È importante notare che l'ottica e altri accessori aggiungono un peso apprezzabile sia all'M7 che all'M4A1. L'ottica XM157 è notevolmente più grande e pesante di quelle che l'esercito in genere ha utilizzato  sull’M4A1.

Il PIE M7 è stato alleggerito: è stato tolto un po' di peso al ricevitore superiore e ridotto leggermente il profilo della canna per ridurre un po' il peso. Sono stati fatti alcuni sforzi di alleggerimento all'interno del sistema operativo, oltre a rimuovere la cerniera pieghevole.

L'M7 originale presentava un calcio che era sia regolabile in lunghezza che poteva essere piegato su di un lato. Lo stock della M4A1 è regolabile solo in lunghezza.

La Sig Sauer ha anche apportato importanti modifiche al design della mitragliatrice di squadra M250 sulla base di discussioni con l’US ARMY e mediante il feedback di alcuni soldati esperti: invece di avere un paramano anteriore rimovibile, ora si ha un paramano incernierato. Il coperchio del vassoio di alimentazione è esteso con il grande binario, in modo che ora si ottiene più regolazione per l'ottica, e sollievo oculare per i singoli soldati; ora è possibile spostare l’ottica più indietro o in avanti a seconda di ciò che si vuole.
Anche i bipiedi sono stati migliorati unitamente alla valvola del gas; ora l'M250 può essere montato su di un treppiede e le munizioni sono trasportate sull’arma. 
Fondamentalmente è stato possibile migliorare questo nuovo sistema d'arma, rendendolo più facile da utilizzare, più robusto ed affidabile.

È stato fatto anche un lavoro per migliorare il comune soppressore del suono, sia per M7 che per l’M250.

E’ stato ridisegnato il soppressore del suono per renderlo più corto e aggiunto uno scudo termico in titanio che aiuta a ridurre la possibilità di ustioni da contatto man mano che il soppressore si surriscalda durante l'uso. Riduce anche la traccia termica, il che potrebbe rendere più facile per i nemici individuare le forze amiche dalla loro firma IR di calore. L’esercito statunitense è ora in procinto di decidere come procedere nella versione PIE e/o carabina: si atterrà alla sola lunghezza standard M7 che è stata alleggerita di 0,7 libbre o si sposterà completamente sulla carabina? Terranno la carabina per le sole truppe speciali o adotteranno la carabina come nuovo fucile su tutta la linea?
Come noto, l’US ARMY aveva attraversato un'evoluzione simile nel pensiero nei decenni che seguirono l’acquisizione della variante A1 dell'M16 negli anni '60. Il servizio ha poi adottato una successione di versioni di fucili a grandezza naturale prima di passare all'M4A1 più corto e leggero come arma di servizio standard.
Che l'esercito stia guardando variazioni più leggere dell'M7 è significativo. Il peso del fucile era tra le critiche che il capitano dell'esercito Braden Trent aveva evidenziato in un rapporto non classificato che aveva scritto mentre era studente alla Expeditionary Warfare School, che fa parte della Marine Corps University di Quantico, Virginia. Trent aveva anche richiamato l'attenzione sulle dimensioni e sul peso comparativi dei colpi da 5,56x45 mm e 6,8x51 mm, nonché sulla canna più corta sull'M7 rispetto all'M4A1. I risultati di Trent, che avevano sollevato preoccupazioni sulla sicurezza del fucile e hanno poi citato altre questioni che hanno messo in discussione la sua utilità operativa, hanno ricevuto un'attenzione più diffusa dopo averle presentate alla conferenza annuale Modern Day Marine all'inizio di quest'anno.
A suo parere esiste un particolare "difetto importante nell'XM7, ed è l'UBL ... o carico di base universale. È una metrica che può essere applicata a quasi tutti i sistemi d'arma, e significa essenzialmente la quantità di caricatori e munizioni associate che un sistema utilizza e che dovrebbe essere portato in battaglia", ha detto Trent a Modern Day Marine. Quindi l'XM7 e l'M4A1 hanno in realtà lo stesso numero di caricatori nel loro UBL sette, ma ricorda, stiamo parlando di quella differenza di capacità. Il numero totale di colpi che un soldato porta in battaglia con l'XM7 è di 140 colpi rispetto ai 210 colpi dell'M4A1. Ora, ancora una volta, una differenza di 70 colpi potrebbe non sembrare significativa, ma per un soldato in combattimento, è assolutamente una differenza importante e significativa. Per non parlare del fatto che ogni caricatore aggiunto all'XM7, ogni caricatore caricato da 20 colpi aggiunge altri 1,25 libbre al carico del soldato, il che significa che se le truppe dotate dell'XM7 cercassero di abbinare i loro vecchi UBL in termini di conteggio dei proiettili, avranno ancora più peso trasportato.
Ad ogni buon conto, l'obiettivo dichiarato del Comandante in capo della fanteria dell’US ARMY è un carico totale di 55 libbre di soldati. Se consideriamo solo l'XM7 e il suo carico di sette caricatori UBL, siamo quasi a metà di quel peso, e questo prima che il soldato venga munito di giubbotto anti-proiettili, acqua, zaino o qualsiasi altra cosa di cui avrà bisogno in combattimento.
La posizione dell’esercito USA è stata che l'M7 e la sua nuova cartuccia offrono una migliore precisione, portata ed efficacia terminale che valgono un maggior peso. Le preoccupazioni per i soldati, così come i miglioramenti nell'armatura avversaria, sono stati i fattori chiave dietro il programma NGSW. Il rapporto di Trent lo mette anche in discussione sulla base dei dati che ha raccolto riguardanti le distanze previste di impegno di combattimento della fanteria.
La Sig Sauer aveva anche fornito una lunga disamina circa le questioni tecniche sollevate dal Cap. Trent: ”Ci saranno miglioramenti nei processi di produzione e dei materiali. I soldati di terra e l’US ARMY detteranno diversi requisiti operativi e standard per i sistemi d'arma, e dovremo reagire a quelle modifiche che ottimizzeranno quel sistema d'arma man mano che si evolverà nel tempo e nella storia.” “Non dovrebbe sorprendere, che in particolare negli inizi di un programma di nuove armi ci sia uno sforzo di miglioramento molto aggressivo per garantire che i soldati ottengano il sistema di armi che meritano".

Da quello che si sa ora, i piani dell’US ARMY per l'M7 si stanno già evolvendo in modo significativo, dopo le aspre critiche sul peso del fucile che sono state prese a cuore.








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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TWZ, Wikipedia, You Tube)






















 

mercoledì 1 ottobre 2025

MARINA MILITARE ITALIANA: Leonardo ha presentato ai media la torretta navale LIONFISH 30, equipaggiata con la nuova mitragliera X-GUN da 30x173 mm.










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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.









Durante il salone denominato Seafuture 2025 a La Spezia, Leonardo ha presentato ai media la torretta navale LIONFISH 30, munita della nuova mitragliera X-GUN da 30x173 mm.


E’ il primo esemplare di serie prodotto per la Marina Militare italiana. La torretta ha un design stealth con ridotta RCS, ed è dotata di sistema di caricamento automatico con 2 box da circa 100 colpi con 2 diverse tipologie di munizionamento, per un totale di oltre 200 colpi pronti al fuoco.


L'optronica di puntamento, indipendente e auto-stabilizzata, è la JANUS-D navalizzata di Leonardo, munita di intelligenza artificiale per il calcolo balistico contro i droni C-UAV. La nuova torretta risulterebbe aver già riscosso ordinativi in Africa settentrionale, America Latina e Medioriente.



Come noto agli addetti ai lavori, è un sistema completamente nuovo, che unisce la nuova mitragliera da 30 mm X-GUN, il nuovo munizionamento ABM in sviluppo da parte di KNDS Italy (ex Simmel), e, appunto, la nuova torretta. Le prime unità ad essere equipaggiate con il nuovo sistema d'arma saranno i PXX e le FREMM EVO che fra non molto entreranno in servizio con la marina italiana.
Si starebbero studiando anche probabili applicazioni terrestri della LIONFISH 30, sia in modalità fissa che veicolare (veicoli blindati 6 x 6 o 8 x 8 o anche cingolati).
Con l’acquisizione di Breda Meccanica Bresciana, Leonardo ha completato il portafoglio di prodotti che presto andrà dal calibro 20 fino al 127 mm passando attraverso torrette navali calibro 30, 40 e 76, oltre a soluzioni terrestri, spolette intelligenti, munizioni guidate VULCANO e convenzionali.



L'X-Gun da 30 mm per applicazioni navali e terrestri rappresenta un sistema di armi elettriche all'avanguardia, completamente sviluppata da Leonardo, utilizzando tecnologie innovative e brevettate, in grado di sparare l'intera gamma di munizioni da 30×173 mm disponibili, vale a dire la Multi Fragmentation – Air Burst Munition (MF-ABM). Quest'ultima è in fase di sviluppo e qualificazione finale da parte di KNDS Ammo Italia insieme al cannone Leonardo e alla sua nuova soluzione navale.
L'arma all'avanguardia è già stata selezionata e contrattualizzata nel frattempo anche dalla Royal Canadian Navy nell'ambito del nuovo programma Canadian Surface Combatant per costruire e consegnare quindici nuove navi.
Onde consentire il passaggio al calibro 30 mm, la Marina Militare italiana ha scelto Leonardo per fornire i primi Lionfish 30 X-Gun per i PPX Offshore Patrol Vessels (OPV).
Il nuovo sistema d’arma ha la capacità di contrastare i sistemi aerei senza equipaggio (UAS) con una soluzione ITAR-Free, garantendo un'implementazione senza soluzione senza soluzione di continuità e senza restrizioni in campo internazionale.
La decisione di sviluppare la X-Gun risale al 2017 e finanziata nel 2018. La realizzazione del primo prototipo munito del tamburo o rotore, è stato elaborato da Mattia Forcina, capo dell'ingegneria meccanica nel ramo difesa; l’ing. sta guidando il team che sviluppa la X-Gun insieme ai sistemi Gatling 20 e Blaze 30.
La prima raffica con un rateo di fuoco di 200 colpi al minuto è stata effettuata nel 2019. Il lungo processo di sviluppo e qualificazione è stato interamente condotto dall'azienda e ha visto un'evoluzione graduale a causa del design e delle tecnologie innovative introdotte con la nuova arma. 

La Marina italiana dovrebbe finanziare la fase di qualificazione del cannone, la fase di progettazione, sviluppo e qualificazione del Lionfish 30.

Leonardo considera la X-Gun pronta per essere ordinata dai clienti internazionali alleati. Parallelamente alla qualificazione del cannone, Leonardo sta anche lavorando al nuovo supporto per il Lionfish 30, il cui prototipo dovrebbe essere svelato all'inizio del prossimo anno.
La X-Gun è prevista per la piena produzione e disponibilità entro il 2025, essendo già promossa sul mercato internazionale dal 2024.
La produzione della canna del cannone e di altri componenti connessi viene effettuata nello stabilimento di Leonardo a La Spezia, mentre l’assemblaggio della torretta navale Lionfish 30 sarà condotto a Brescia con componenti provenienti da diverse strutture aziendali e dalla catena di approvvigionamento.
L'X-Gun soddisfa e supera i più rigorosi standard di difesa globale, erogando i colpi 30×173 ad un rateo di fuoco di 200 colpi al minuto. Come già detto, al centro della nuova arma, c'è la camma del tamburo ad azionamento elettrico che, con la sua rotazione ha fornito un motore brushless (installato all'interno della stessa camma del tamburo), assicura tutte le operazioni. Una soluzione che riduce al minimo le parti mobili, migliorando così l'affidabilità.
La canna lunga 90 calibri incorpora scanalature per un raffreddamento ottimale durante il funzionamento, mentre il meccanismo laterale a doppia alimentazione garantisce una fornitura continua ed efficiente di munizioni. Il cannone mantiene lo stesso ricevitore, passando dall'alimentatore senza collegamento all'alimentatore collegato senza alcuna modifica, consentendo all’arma di mantenere oltre l'80% di pezzi di ricambio in comune tra le due versioni, con evidenti vantaggi logistici.
La X-Gun pesa 173 kg, di cui 78 kg del ricevitore, 60 kg per la canna e 35 kg per l'alimentatore. L'unità di controllo dell’arma aggiunge 16 kg consentendo di salvare gli ultimi dati in caso di interruzione della corrente.

La X-Gun ha una velocità di fuoco regolabile fino a 200 giri/min programmata e continua e presenta due caratteristiche chiave: 
  • la modalità cecchino; 
  • e la selezione del colpo successivo. 

Leonardo sta collaborando con KNDS Ammo Italia (ex-SIMMEL Difesa) per fornire alla X-Gun una capacità C-UAS contro i micro droni mini. La precisione è garantita da un nuovo e unico fusibile di ritardo temporale. Le nuove munizioni sono dotate di un fusibile intelligente che viene programmato tramite un’antenna del fusibile installato all'interno dell’arma, con dati forniti dal programmatore. Quest'ultimo riceve il tempo di volo prima delle informazioni sulla detonazione dal sistema di controllo del fuoco.
L'X-Gun Lionfish 30 FCS sarà in grado di sfruttare appieno un ampio database di informazioni sugli UAS grazie ad algoritmi basati sull'intelligenza artificiale (AI) che risiederà su di un sistema di supporto decisionale in fase di sviluppo e sarà disponibile come capacità di crescita. Quest'ultimo migliorerà ulteriormente l'efficienza del sistema d'arma nel tempo, grazie alle modalità di auto-apprendimento. A differenza dei sistemi convenzionali, l'innovativo fusibile sviluppato da KNDS Ammo Italia raccoglie dati sulla velocità del proiettile in tempo reale attraverso due bobine induttive passive senza contatto inserite nel freno di bocca, rendendo il sistema immune sia a inceppamenti non intenzionali che intenzionali, quest'ultimo più frequente nelle applicazioni terrestri. I dati inseriti correggono il tempo di volo perfezionando il punto di detonazione e migliorando la precisione, migliorando in ultima analisi la probabilità di colpo a segno.
La frammentazione di massa frontale dei proiettili consiste in sfere in acciaio di alta qualità, integrate dalla naturale frammentazione laterale dell'involucro cilindrico in acciaio. Le sfere formano un cono con un angolo ridotto, mentre il corpo genera frammenti che viaggiano anche in avanti a forma di cono su di un'area più ampia. Le nuove munizioni possono essere utilizzate anche in modalità detonazione, attivate all'impatto sul bersaglio ostile. Le nuove munizioni insieme al sistema di impostazione delle spolette in ritardo dovrebbero essere testate prima della fine dell'anno, completando il programma di sviluppo, mentre la qualificazione sarà condotta entro il 2025.
Insieme alla X-Gun, la torretta navale Lionfish 30 si unisce alla gamma di prodotti LIONFISH® di piccolo calibro di Leonardo, che include i modelli Ultralight da 12,7 mm, Inner Reloading e Top, nonché una versione da 20 mm. Il nuovo Lionfish 30 condivide la stessa architettura generale, elettronica e i servomeccanismi con le torrette dell'altra famiglia, offrendo vantaggi rilevanti in termini di comunanza, manutenzione, formazione e logistica. Con una massa di circa 1.600 kg senza munizioni, la torretta non penetrante e a ingombro ridotto ospita l'elettronica, i servo e il direttore elettro-ottico esterno sul lato destro mentre il caricatore di munizioni con un massimo di 200 colpi è ospitato a sinistra. Il sistema di mira è completamente stabilizzato in elevazione e azimut per mezzo di potenti servo-sistemi. Tutti i componenti sono completamente protetti da uno scudo stealth per ridurre al minimo la sezione trasversale radar e consentire il funzionamento in ambiente ostile.
Il cannone X-Gun da 30 mm ha una portata di 3.000 metri, la torretta ha un raggio di addestramento di -155° + 155° mentre l'altitudine è -20°, +70°; l’attività multi-target e tracciamento, è dotata di una telecamera diurna con una gamma di rilevamento, riconoscimento e identificazione di 9,5, 4,8 e 3 km rispetto all'obiettivo standard NATO, insieme a una telecamera IR con la stessa gamma di capacità rispettivamente di 12, 6 e 3,5 km con sensore raffreddato e un puntatore laser con una portata di 10 km.
La capacità di affrontare tutti i tipi di minacce asimmetriche è guidata da sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) che eseguono analisi contestuali e ottimizzano l'impegno contro molteplici minacce simultanee. Il sistema condivide una serie di caratteristiche con altri modelli della famiglia Lionfish, inclusa la sua capacità di essere controllato a distanza tramite una console locale ad alta risoluzione, che è in grado di determinare autonomamente le coordinate di tiro stabilizzate eseguendo calcoli balistici e di traiettoria del bersaglio, o completamente controllato da una console multifunzione.




La X-Gun è stata tuttavia sviluppata come arma da utilizzare sia per applicazioni navali che terrestri 

Leonardo la offre sulla sua famiglia di torrette HITFIST per veicoli corazzati cingolati e ruotati. 
La Marina italiana ha acquistato il veicolo blindato anfibio Iveco Defence Vehicles (IDV) 8×8 VBA, di cui un certo numero di piattaforme dovrebbero ricevere la torretta senza equipaggio Leonardo equipaggiata con il cannone X-Gun da 30 x 173 mm, offrendo significativi vantaggi operativi, di manutenzione e logistici.








Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, NavalNews, Wikipedia, You Tube)