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giovedì 31 luglio 2025

US NAVY: in data 28 luglio 2025 Textron ha annunciato che offrirà una versione statunitense del jet trainer italiano con la designazione Beechcraft M-346N. L'offerta è stata descritta come adattata ai requisiti rivisti della Marina statunitense, eseguendo solo avvicinamenti Field Carrier Landing Practice (FCLP) per l'atterraggio, eliminando così la necessità di un gancio di coda, di una barra di lancio per catapulta o di ampie modifiche strutturali per le operazioni dalle portaerei munite di cavi di arresto.










https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.








L'M-346 è stato offerto alla competizione Undergraduate Jet Training System (UJTS) della US NAVY per sostituire l’obsoleto McDonnell Douglas T-45 Goshawk da Leonardo (azienda), con Textron Aviation Defence in qualità di appaltatore principale per la gara. 
Il 28 luglio 2025 Textron ha annunciato che offrirà una versione statunitense del jet trainer italiano con la designazione Beechcraft M-346N. 





L'offerta è stata descritta come adattata ai requisiti rivisti della Marina USA, eseguendo solo avvicinamenti Field Carrier Landing Practice (FCLP) per l'atterraggio, eliminando così la necessità di un gancio di coda, di una barra di lancio a catapulta o di ampie modifiche strutturali per le operazioni dalle portaerei munite di cavi di arresto. Questa attenzione all'addestramento basato esclusivamente su FCLP è in linea con la quinta richiesta di informazioni (RFI) della Marina Militare statunitense pubblicata il 31 marzo 2025.
Nell’ambito dell’accordo tra la statunitense Textron Aviation Defense e Leonardo per il programma Undergraduate Jet Training System (UJTS), è stato annunciato ai media che sarà il Beechcraft M-346N – variante proposta negli USA dell’M-346 – il velivolo ad essere offerto come sostituto dei T-45 dell’US Navy. La Beechcraft è controllata dalla Textron Aviation Defense e rappresenta un marchio storico dell’industria aeronautica statunitense.

L’M-346 T Block 20 e l’M-346 F Block 20 sono l’ultima evoluzione di un percorso di innovazione tecnologica continua iniziato più di settanta anni fa.
 
Aziende diverse appartenenti alla migliore tradizione aeronautica italiana e confluite prima in Finmeccanica e poi in Leonardo, hanno costruito nel tempo modelli di addestratori all’avanguardia sui quali hanno imparato a volare intere generazioni di piloti militari, in Italia e nel mondo.
Un gioiello nato da 70 anni di esperienza aziendale nel settore degli addestratori, con vari modelli venduti complessivamente in oltre 2.000 esemplari nel mondo. È l’M-346, attualmente in produzione negli stabilimenti di Leonardo. Nel suo curriculum figurano oltre 120.000 ore di volo, più di 100 macchine vendute a livello globale e l’incarico più impegnativo: essere la spina dorsale dell’International Flight Training School, la scuola di eccellenza per la formazione di piloti militari nazionali e internazionali, nata dalla collaborazione tra Leonardo e l’Aeronautica Militare italiana. Oggi si lavora alla nuova configurazione Block 20, che incorporerà nuove funzionalità digitali e di intelligenza artificiale, per consentire all’M-346 di restare “top performer” negli attuali – e futuri - scenari operativi.

L’M-346 è un velivolo a getto transonico bimotore e biposto, con comandi di volo e avionica completamente digitali, equipaggiato con un sistema di controllo del volo fly-by-wire con ridondanza quadrupla e una moderna interfaccia uomo-macchina con display per la presentazione dati “a testa alta” (HUD – Head-up Display) e multifunzione (MFD – Multi Functional Display).



Il velivolo è il fulcro di un sistema di addestramento costituito da un sistema integrato di bordo per la simulazione dell’addestramento tattico (ETTS - Embedded Tactical Training System), che consente al velivolo di emulare sensori, armamenti e CGF (Computer Generated Forces) e permette ai piloti di operare simultaneamente, e in modo combinato, nella modalità LVC: Live (volo reale), Virtual (le varie tipologie di simulatori) e Constructive (interfacciandosi con ogni tipo di forza/ minaccia generata dal computer).
Completano il sistema il segmento addestrativo di terra GBTS (Ground Based Training System), composto da vari sistemi di simulazione di volo e di missione, corsi multimediali e in aula, sistemi di pianificazione della missione e di gestione dell’addestramento, e un servizio di supporto logistico integrato (ILS – Integrated Logistic Support) che ottimizza la gestione delle flotte e dei simulatori per consentirne la massima operatività.
Il mutare degli scenari operativi, i tempi dell’addestramento, i costi per far volare velivoli di quinta generazione, la disponibilità di nuovi cockpit più evoluti e lo sguardo alla prossima generazione di "combat air": sono tutte varianti che richiedono un aggiornamento dell’intero sistema-addestratore, basato su un approccio olistico che mantenga il corretto equilibrio tra abilità di volo e gestione delle informazioni, all’interno di un sistema dinamico come quello del training.
Oggi, digitalizzazione e intelligenza artificiale sono gli abilitatori di un’ulteriore evoluzione che interessa sia il velivolo sia il segmento di terra e che si concretizzerà nella nuova configurazione Block 20 dell’M-346, nelle due versioni Fighter e Trainer.
Le capacità integrate del sistema di addestramento saranno potenziate attraverso sensori, sistemi di difesa, datalink e avionica di bordo aggiornati allo stato dell’arte, oltre a interfaccia uomo-macchina potenziate attraverso sistemi di realtà aumentata. Il tutto supportato da avanzate capacità di supercalcolo, algoritmi di intelligenza artificiale e caratteristiche intrinseche di cyber resilienza, con benefici sostanziali in termini di disponibilità operativa della flotta e di servizi integrati.
L’intero ecosistema dell’addestramento beneficerà dell’update, potenziando la propria capacità distintiva live/virtual/constructive e confermandosi quale migliore “incubatore” per formare i piloti di caccia di ultima generazione, capaci di confrontarsi con sillabi addestrativi aggiornati e con le minacce emergenti nello spazio aereo, con o senza pilota.

I PRINCIPALI AGGIORNAMENTI TECNOLOGICI SULL’M-346 Block-20

Sviluppo di un cockpit di nuova generazione, che prevede:
  • Introduzione di due display panoramici (Large Area Display - LAD), che sostituiranno gli attuali display multifunzionali (Multi Functional Display – MFD) e di Low Profile Head-up Display (LPHUD), consentendo una migliore interfaccia uomo-macchina.
  • Integrazione di un nuovo registratore video e dati digitale (Digital Video and Data Recorder – DVDR), per il de-briefing della missione.
  • Integrazione di un nuovo display montato sul casco (Helmet Mounted Display – HMD), completamente integrato con l’avionica e con il sistema di training di bordo e supportato da sistemi di realtà aumentata.

L'M-346 utilizza comandi di volo e avionica completamente digitali, ed è equipaggiato con un sistema di controllo di volo fly-by-wire con ridondanza quadrupla, una moderna interfaccia uomo-macchina con display per la presentazione dati “a testa alta” (HUD – Head-up Display) e multifunzione (MFD), comandi di tipo HOTAS (Hands on Throttle And Stick) e funzionalità per la sicurezza volo come il PARS (Pilot Activated Attitude Recovery System). 

L’M-346 può operare in completa autonomia grazie all’ausilio di un'APU (Auxiliary Power Unit).

Il sistema di addestramento è costituito da un sistema integrato di bordo per la simulazione dell’addestramento tattico (ETTS- Embedded Tactical Training System), che consente al velivolo di emulare sensori, armamenti e CGF (Computer Generated Forces) e permette ai piloti di operare simultaneamente, e in modo combinato, nella modalità LVC, Live (volo reale) e Virtual (le varie tipologie di simulatori) e Constructive (interfacciandosi con ogni tipo di forza/ minaccia generata dal computer).
Completano il sistema il segmento addestrativo di terra, GBTS (Ground Based Training System), composto da vari sistemi di simulazione di volo e di missione, corsi multimediali e in aula, sistemi di pianificazione della missione e di gestione dell’addestramento, e un servizio di supporto logistico integrato (ILS) che ottimizza la gestione delle flotte e dei simulatori per consentirne la massima operatività.
L'ampio inviluppo di volo, l'elevato rapporto spinta-peso e una manovrabilità “care free” ad alti angoli di attacco, consentono all'M-346 di offrire condizioni di volo comparabili a quelle dei velivoli da combattimento di ultima generazione, come l'Eurofighter Typhoon o l'F-35. Questo massimizza l'efficacia addestrativa e consente di ridurre le ore di volo sugli aerei in linea.

L’offerta per la US NAVY segue le R. f. I. emesse dalla stessa in vista della futura Request for Proposals, attesa per dicembre 2025, per un numero di velivoli compreso tra 180 e 206. 

Come noto agli addetti ai lavori, il Beechcraft M-346N è basato sull’M-346 Block 20 di Leonardo e sarà proposto alla US NAVY come un velivolo “statunitense” sulla base delle politiche  industriali promosse dall’amministrazione Trump.

PROSPETTIVE DI VENDITA

Le stime prevedevano che il modello sarebbe stato costruito in oltre 600 esemplari entro il 2020, senza contare la versione da combattimento M-346FA. Quest'ultima è candidata alla sostituzione del caccia leggero Northrop F-5E Tiger II, diffuso in numerose aeronautiche militari nel mondo.
Il 26 aprile 2010, Leonardo ed EADS Defence and Security avevano presentato una risposta comune, basata sull'M-346 Master, alla richiesta di informazioni dell'Agenzia europea per la difesa (EDA) per il programma Advanced European Jet Pilot Training (AEJPT).
Il 30 novembre 2022, in occasione dell'M-346 Joint User Group, ospitato in quell'anno dall'Aeronautica Polacca a Varsavia, Leonardo ha celebrato il raggiungimento del traguardo delle 100.000 ore di volo complessive per la flotta mondiale di M-346.

TECNICA

L’M-346 è un addestratore avanzato transonico concepito come piattaforma per l’addestramento al volo su caccia di nuova generazione.
L'aereo possiede elevata manovrabilità grazie alle varie soluzioni aerodinamiche adoperate, ai materiali compositi con cui è costruito che gli consentono di avere un peso contenuto, al conseguente rapporto peso/potenza minimo. Riesce a mantenere piena maneggevolezza ad angoli di incidenza fino a 40°; può raggiungere i 1.085 km/h ad una quota di 1 500 m e in picchiata riesce a toccare Mach 1,2.

CELLULA

La fusoliera e le prese d’aria sono realizzate in fibra di carbonio e kevlar mentre gli elementi strutturali sono realizzati in leghe di alluminio e di titanio e in acciaio. Il velivolo è dotato di un carrello triciclo il cui freno è controllato idraulicamente; la meccanica del carrello è assicurata dal sistema idraulico. I primi prototipi erano dotati dello stesso carrello dell'AMX a causa della disponibilità di strumentazione compatibile per l'acquisizione dei dati e per mitigazione del rischio.
Tra le caratteristiche aerodinamiche si annoverano un bordo d’attacco alare sottile e leading edge root extensions (LERX), che combinati generano vortici che mantengono il flusso attaccato all’ala anche ad alti angoli di incidenza, consentendo di avere una buona manovrabilità anche ad incidenze superiori a 30°; sul bordo di attacco è presente un dente di sega per semiala, una discontinuità che genera un vortice che si sviluppa verso le estremità alari e che travolge gli alettoni, evitando la separazione della vena fluida in corrispondenza di questi ultimi e la conseguente perdita di controllo. Gli elevoni differenziali contribuiscono ulteriormente ad influenzare la manovrabilità del velivolo.

TURBOFAN

L’M-346 è equipaggiato con due turbofan statunitensi a basso rapporto di bypass Honeywell F124-GA-200 dotati di FADEC a due canali e inclinati verso il basso in maniera tale da fornire una componente di spinta ortogonale all'asse del velivolo che va ad aggiungersi alla portanza, favorendo la sostentazione e la manovrabilità del velivolo. Dal momento che la struttura non è progettata per il volo supersonico i due motori sono stati ridotti in potenza in modo tale che alla massima manetta il loro numero di giri sia pari a circa il 94% del valore massimo.
La APU, del tipo Safran ATS 346, è responsabile dell’avviamento dei motori pneumaticamente ed è in grado di erogare fino a 42 kW per l’alimentazione dei sistemi di bordo a propulsori spenti.
Il velivolo è dotato di due serbatoi in fusoliera e di due serbatoi integrati nelle ali in grado di portare circa 2 500 L (2.000 kg) di combustibile: il combustibile passa dai serbatoi alari ai serbatoi in fusoliera per gravità mentre il passaggio tra serbatoi in fusoliera e motori avviene tramite pompe; è possibile equipaggiarlo con tre serbatoi ausiliari da 630 l di capacità ciascuno. La versione FA è in grado di ricevere carburante mediante rifornimento in volo.

SISTEMI E IMPIANTI

L’M-346 utilizza due sistemi idraulici indipendenti con pressione di esercizio di 20,7 MPa che controllano tutte le superfici mobili, il sistema frenante, l'estensione e la ritrazione del carrello di atterraggio e lo sterzo del ruotino anteriore.
L’aereo è dotato di due impianti elettrici, uno in corrente continua a 28 V e uno in corrente alternata a 120 V, i cui generatori sono alimentati da un motore ciascuno; è dotato di un trasformatore-raddrizzatore (TRU) che converte la corrente alternata in continua e ne modifica la tensione.
Il velivolo è dotato di un sistema di bordo per la generazione di ossigeno (OBOGS) affiancato da una bombola collocata sotto l’abitacolo da utilizzare in caso di avaria del sistema principale.
Il computer del Flight Control System (FCS) dell'aeromobile è stato sviluppato da Alenia SIA in collaborazione con Selex Communications, mentre il software di volo è stato sviluppato interamente da Alenia Aermacchi. Il FCS consente di programmare il volo limitandone l’inviluppo e consentendo di simulare diversi tipi di missioni e di aeromobili. L’aereo è controllato tramite un sistema fly-by-wire a quattro canali e dispone di un sistema automatico per il ritorno al volo orizzontale denominato Pilot Activated Recovery System (PARS) che il pilota può attivare in caso di perdita di controllo o disorientamento.

AVIONICA

L'M-346 è dotato di comandi di tipo Hands on Throttle and Stick (HOTAS) e di un’avionica modulare interamente digitale sviluppata a partire da avioniche di caccia di recente produzione, come ad esempio quelle del Saab JAS 39 Gripen o dell'Eurofighter Typhoon, che consente al pilota in formazione di ridurre le ore di volo a bordo dell’aeromobile di destinazione, effettuando un consistente scarico di ore di volo dall’unità di conversione operativa (OCU) alla scuola di volo; la modularità consente l’incorporazione di strumentazione solamente in caso di necessità. Il glass cockpit è dotato di tre schermi, head-up display (anche nel cockpit posteriore) e Helmet-Mounted Display (HMD) opzionali.
L'Embedded Tactical Training System (ETTS), integrato nell'avionica del M-346, consente di simulare virtualmente la presenza di una moltitudine di nemici ed alleati (Computer Generated Forces, CGF), sia in addestramenti singoli che, attraverso un datalink per lo scambio dello scenario tattico compatibile con strumentazione sia NATO che non, con altri velivoli, permettendo di addestrare i piloti per qualsiasi tipologia di scenario operativo.







Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, Leonardo, Beechcraft, Wikipedia, You Tube)
























 

lunedì 28 luglio 2025

Voenno-vozdušnye sily 1961 - 1974: il Sukhoi T-4 (in cirillico: Сухой T-4), è stato un bombardiere strategico supersonico sperimentale di fabbricazione sovietica, sviluppato negli anni sessanta per conto delle forze armate sovietiche al fine di dotarsi di un velivolo omologo dell'XB-70 Valkyrie statunitense all'epoca in fase di sviluppo.









https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.









Voenno-vozdušnye sily

Le Voenno-vozdušnye sily (in russo Военно-воздушные силы, Forze aeree militari) costituirono l'aeronautica militare dell'Unione Sovietica e parte integrante delle forze armate sovietiche. 

Le VVS furono fondate il 24 maggio 1918 le forze aeree furono costituite come "Flotta aerea rossa dei lavoratori e dei contadini" (in russo Рабоче-крестьянский Красный воздушный флот, Raboče-krest’ânskij Krasnyj vozdušnyj flot). Nel 1991, a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica, furono divise tra i Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti.



Sukhoi T-4 (in cirillico: Сухой T-4), anche noto col nome di Sotka o Progetto 100

Il Sukhoi T-4 (in cirillico: Сухой T-4), anche noto col nome di Sotka o Progetto 100, è stato un bombardiere strategico supersonico sperimentale di fabbricazione sovietica, sviluppato dalla Sukhoi negli anni sessanta per conto delle forze armate sovietiche al fine di dotarsi di un velivolo omologo dell'XB-70 Valkyrie statunitense all'epoca in fase di sviluppo.
Progettato per compiere missioni di bombardamento e ricognizione strategica, era in grado di raggiungere velocità prossime ai 3.000 km/h. Mai entrato in servizio, del velivolo è stato completato un solo prototipo mentre altri due esemplari sperimentali, denominati T-4M e T-4MS, sono rimasti al solo stadio progettuale.
Al 2021, l'unico T-4 esistente è conservato presso il Museo aeronautico di Monino, nei pressi di Mosca.




Storia 

Lo sviluppo del velivolo ebbe inizio nel 1961. L'obiettivo dei progettisti era di realizzare un velivolo da bombardamento ad alta velocità da poter impiegare sia per missioni navali che terrestri con un'autonomia di 7000 km.
Il progetto del T-4 venne preferito a quelli depositati dalle altre industrie aeronautiche russe, la Yakovlev e la Tupolev. Ciò fu deciso in quanto la velocità di 3200 km/h tenuta dal velivolo permetteva di rendere inefficaci le armi contraeree avversarie. La realizzazione dei primi modelli venne ordinata nel 1963. Il progettista era il generale N.S. Chernyakov. Nel 1964 vi fu la revisione preliminare del progetto da parte delle autorità competenti.
Nel 1963, il governo sovietico diede origine ad una richiesta di proposta tra gli uffici di progettazione aeronautica. Il progetto Sukhoi, con la sua alta velocità di crociera di 3.200 km/h (2.000 mph) è stato favorito rispetto ai progetti presentati da Yakovlev e Tupolev e dopo una revisione preliminare del progetto nel giugno 1964, la costruzione di un prototipo è stata autorizzata. Lo sviluppo del T-4 ha richiesto enormi sforzi di ricerca per sviluppare le tecnologie necessarie, comprese le tecnologie di produzione per lavorare e saldare i materiali necessari per resistere al volo sostenuto di Mach 3+. Quasi 600 brevetti o invenzioni sono attribuiti al programma. Il primo prototipo volante fu finalmente completato nell'autunno del 1971. Il lavoro su altri tre programmi (uno per i test statici) è continuato fino al 1975. Nel 1974, il Ministero dell'Industria Aerea (Unione Sovietica) ordinò la sospensione dei lavori sul progetto T-4, che fu ufficialmente demolito il 19 dicembre 1975.
Il naso abbassato dell'aereo si abbassava per fornire visibilità durante il decollo e l'atterraggio. Un “aperiscope” fu utilizzato per la visione in avanti quando il naso veniva ritratto e poteva essere impiegato a velocità fino a 600 km/h (370 mph). I paracadute-freno venivano utilizzati in aggiunta ai freni delle ruote convenzionali.

Storia operativa

Il primo T-4, designato "101", volò per la prima volta il 22 agosto 1972. Il pilota collaudatore era Vladimir Ilyushin, figlio del famoso progettista di aerei Sergei Ilyushin, e il navigatore era Nikolai Alfyorov. I test continuarono fino al 19 gennaio 1974. Il T-4 ha volato solo dieci volte per un totale di 10 ore e 20 minuti.

Aerei in mostra

Un T-4 sopravvive. L'aereo "101" è in mostra al Central Air Force Museum di Monino vicinoMosca. I numeri di serie dei prototipi erano da "101" a "106". Solo "101" e "102" sono stati costruiti, mentre altri prototipi aggiuntivi "103" e "104" erano in costruzione, e "105" e “106". Solo il "101" ha completato tutti i voli di prova e ha volato l'ultimo volo di prova prima che il progetto fosse cancellato il 22 gennaio 1974. Il resto dei prototipi è stato demolito.

Specifiche  - Caratteristiche generali:

  • Equipaggio: 2
  • Lunghezza: 44 m (144 piedi 4 in)
  • Apertura alare: 22 m (72 piedi e 2 in)
  • Altezza: 11,2 m (36 piedi 9 in)
  • Area alare: 295,7 m2 (3.183 piedi quadrati)
  • Peso a vuoto: 55.600 kg (122.577 libbre)
  • Peso lordo: 114.000 kg (251.327 libbre)
  • Peso massimo di decollo: 135.000 kg (297.624 libbre)
  • Apparato motore: 4 × motori turbogetto post-combustione Kolesov RD-36-41, 157 kN (35.000 lbf) con postbruciatore.

Prestazioni

  • Velocità massima: 3.200 km/h (2.000 mph, 1.700 kn)
  • Velocità massima: Mach 3 (design), 1.3 (ragiunto)
  • Velocità di crociera: 3.000 km/h (1.900 mph, 1.600 kn) / M2.8
  • Autonomia di trasferimento: 7.000 km (4.300 mi, 3.800 nmi)
  • Tangenza: 20.000-24.000 m (66.000-79.000 piedi).

Caratteristiche

Caratterizzato dal muso a geometria variabile come il Concorde o il North American XB-70 Valkyrie, per ottenere una sufficiente visibilità nelle fasi di decollo ed atterraggio. Apparentemente ispirato all'XB-70, era di dimensioni più contenute, aveva un impennaggio monoderiva ed era equipaggiato con 4 turboreattori RD36-41. Per migliorare la manovrabilità era stato dotato di alette canard poste in posizione leggermente sopraelevata rispetto alle due ali a doppio delta principali.
Era realizzato in buona parte in titanio. Come già evidenziato, il prototipo utilizzato per le valutazioni è custodito presso il Museo centrale delle aeronautiche militari di Monino, Mosca.

Versioni:
  • Sukhoi T-4: versione originale con ala a delta
  • Sukhoi T-4M: versione con ali a geometria variabile
  • Sukhoi T-4MS: versione in configurazione ibrida: ala volante con estremità a geometria variabile.




Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)






































 

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