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Si vis pacem, para bellum
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.
Luftwaffe (Bundeswehr)
La Luftwaffe (arma dell'aria – pronuncia: ˈlʊftvafə) è l'attuale aeronautica militare della Repubblica Federale Tedesca e parte integrante della Bundeswehr, le forze armate tedesche.
Dopo la seconda guerra mondiale, l'aviazione civile tedesca venne severamente ridotta, e quella militare fu completamente vietata fino all'ingresso della Germania Ovest nella NATO, negli anni cinquanta. Nel corso dei decenni seguenti, la Luftwaffe venne equipaggiata principalmente con aerei statunitensi fabbricati in Germania su licenza. Durante gli anni sessanta la crisi degli Starfighter fu un grosso problema per la politica tedesca, in quanto molti caccia Lockheed Corporation F-104 si schiantarono dopo essere stati modificati per adattarsi alle esigenze della Luftwaffe.
Le "Luftstreitkräfte" (Forze aeree) della Germania Est utilizzarono aerei di fabbricazione sovietica, ed erano di gran lunga superiori a quelli degl'altri Paesi del Patto di Varsavia.
Dopo la riunificazione vennero acquisiti dalla Germania unita, ma messi fuori servizio a causa dei tagli al bilancio degli anni seguenti e venduti a paesi dell'Europa dell'est, a parte il MiG-29 che continuò a restare in servizio nella "nuova" Luftwaffe.
Dagli anni settanta la Luftwaffe della Germania Ovest e in seguito della Germania unita ha perseguito attivamente la costruzione di un aereo da combattimento europeo con il Panavia Tornado e recentemente con l'Eurofighter.
Nel 1999, per la prima volta dal 1945 la Luftwaffe venne ingaggiata in operazioni di combattimento come parte della forza NATO impegnata nella guerra contro la Jugoslavia durante il conflitto in Kosovo. Il ruolo della Luftwaffe fu limitato al supporto, ad esempio con la soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD).
Nessun aereo della Luftwaffe fu perso durante questa campagna, ma il ruolo dell'aviazione tedesca si dimostrò controverso in Germania, a causa del forte sentimento ancora presente nella popolazione, che si oppone all'uso della forza da parte della Germania nelle questioni internazionali.
Electronic Warfare" (EW) SAAB “Arexis”
Di recente, il gruppo della difesa svedese Saab ha ricevuto due ordini da Airbus Defence and Space per la suite di sensori "Electronic Warfare" (EW) denominata Arexis per equipaggiare gli Eurofighter tedeschi.
Il valore totale degli ordini ammonta a circa 549 milioni di euro per il periodo di consegna dal 2025 al 2028. Il primo ordine riguarda la continuazione del contratto firmato nel marzo 2024 con Airbus Defence and Space per l'integrazione della suite di sensori Arexis-EW per l'Eurofighter EK (combattimento elettronico). Il valore dell'ordine è di circa 291 milioni di euro. Il secondo incarico comprende la tecnologia AI sia di Saab che del suo partner strategico Helsing; il valore dell'appalto è di circa 258 milioni di euro ed è soggetto all'approvazione delle autorità.
Il nuovo contratto rafforza ulteriormente la cooperazione svedese-tedesca; “Arexis è uno dei sensori e sistemi di disturbo completamente digitali più avanzati disponibili sul mercato", ha dichiarato Micael Johansson, presidente e amministratore delegato di Saab. Il sistema migliorerà il rilevamento della situazione e la sopravvivenza degli Eurofighter EK sul campo di battaglia moderno, ha continuato il manager.
Il sistema Arexis di Electronic Warfare sarà installato a bordo di 15 Eurofighter EK che saranno acquisiti dalla Luftwaffe per compiti Electronic Combat/Reconnaissance; gli stessi sono destinati a prendere il posto degli attuali Tornado ECR in servizio dagli anni Novanta.
Il programma per questa particolare variante dell’Eurofighter sarà guidato da Airbus mentre la tedesca Hensoldt fornirà i sistemi di attacco elettronico basati sul pod Kalaetron Attack.
Saab descrive l’Arexis come un sistema EW modulare che utilizza hardware e software avanzati, inclusi algoritmi AI di fascia alta per assicurare prestazioni superiori in ambienti elettromagnetici complessi.
Per il programma degli Eurofighter da attacco elettronico è prevista la collaborazione tra Saab ed Helsing, specialista del settore Intelligenza Artificiale, con buona parte della commessa che sarà svolta direttamente in Germania presso il sito bavarese dell’industria svedese.
A inizio maggio 2025 Saab ha avviato le prime consegne di una variante della suite di sensori EW AREXIS ad Airbus, in vista della sua prevista integrazione sugli Eurofighter TYPHOON EK della Luftwaffe. Le consegne – di cui, per il momento, non sono stati resi noti i numeri esatti – sono in linea con il contratto firmato lo scorso anno per la fornitura ad Airbus di 15 sistemi.
A partire dal 2030, la Luftwaffe prevede di introdurre i 15 Eurofighter EK (Elektronischer Kampf) nella nuova configurazione; i velivoli di che trattasi sono progettati per ruoli di SEAD/DEAD ed escort jamming come parte di un sistema di sistemi di attacco elettronico aeroportato, comprendente velivoli jammer stand-off ed effettori EW/ECM stand-in senza pilota, in sostituzione dei TORNADO ECR (Electronic Combat/Reconnaissance).
La suite, denominata anche “Invisible Wingman”, deriva dal sistema AREXIS presente sui caccia JAS-39E GRIPEN dell'Aeronautica Svedese e costituirà il fulcro dell’EK unitamente al missile antiradiazioni AGM-88E2 AARGM e al nuovo pod jamming sviluppato dalla Hensoldt e dalla Rafael, e integrerà la tecnologia Kalaetron Attack nel pod SKY SHIELD.
Non è chiaro in cosa la suite destinata agli Eurofighter tedeschi sia differente dalla AREXIS. Inizialmente era prevista la integrazione fisica del sistema mediante un alloggiamento diverso dai pod montati alle estremità alari del caccia svedese; si è pensato a un’integrazione nella fusoliera del TYPHOON EK. E’ anche possibile una diversa distribuzione numerica delle antenne presenti nei pod e di capacità di elaborazione, nonché una differenziazione nella larghezza delle bande coperte.
E’ possibile che anche Spagna, Italia e Gran Bretagna adottino in un vicino futuro la suite; eventuali attività industriali in merito potranno essere avviate solo dopo un accordo con la NATO Eurofighter & Tornado Management Agency (NETMA); al momento, lo sviluppo e l’integrazione della suite sono finanziati esclusivamente dalla Germania.
Ad ogni buon conto, nel caso italiano e britannico, si tratterebbe di un’ipotesi molto remota, considerando la futura presenza sull’ultima versione dell’EF-2000 del radar ECRS CAPTOR-E Mk.2, accreditato di una potente capacità EW; il radar di Leonardo è equipaggiato con un’antenna con un numero elevato di moduli TR in grado di agire tramite modulazione e direzionamento delle emissioni; potrà eseguire jamming diretto ad alta potenza nei confronti dei sistemi di difesa aerea; la versione Mk.1 degli Eurofighter tedeschi e spagnoli non è progettata per avere tali caratteristiche avanzatissime.
Si vis pacem, para bellum
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.
Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.
Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
storia militare, sicurezza e tecnologia.
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri
di un reparto militare
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, HARTPUNKT, RID, AresDifesa, Wikipedia, You Tube)























































