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sabato 29 novembre 2025

Esercito Italiano (EI): la nuova torre corazzata Leonardo HITFIRE cal. 155/52mm, un sistema di artiglieria terrestre altamente automatizzata.











https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.







Esercito Italiano (EI)


L'Esercito Italiano (EI) è la componente terrestre delle forze armate italiane, delle quali fanno parte anche la Marina Militare, l'Aeronautica Militare e l'Arma dei Carabinieri, tutte dipendenti dal capo di stato maggiore della difesa e inserite nel Ministero della difesa.
Nato come Regio Esercito nel 1861 in occasione dell'Unità d'Italia dal nucleo della Armata Sarda, assunse la denominazione attuale dopo la nascita della Repubblica Italiana avvenuta nel 1946. Terminata la fase di transizione del secondo dopoguerra, periodo durante il quale alcune unità erano ancora sotto il controllo Alleato, l'ingresso dell'Italia nella NATO comportò per l'Esercito una riorganizzazione e un ammodernamento in funzione di contrasto a un'eventuale azione militare da parte delle forze del Patto di Varsavia. I mutevoli scenari a livello internazionale hanno fatto sì che l'Esercito Italiano partecipasse inoltre a varie missioni di pace sotto egida ONU o NATO, quale ad esempio la missione Ibis in Somalia cominciata nel 1992 nell'ambito della missione UNITAF o l'UNMIBH in Bosnia ed Erzegovina, durata dal 1995 al 2002.


Con l'avvento del XXI secolo l'Arma dei Carabinieri che prima faceva parte dell'Esercito, nel 2000 ha assunto il rango di forza armata; l'emanazione poi della legge 23 agosto 2004, n. 226 ha determinato la sospensione alle chiamate del servizio militare obbligatorio a partire dal 2005 accanto a un processo di riforma generale accompagnato da una progressiva riduzione di effettivi.





In data 28 Novembre 2025, presso il poligono di NETTUNO (ROMA), il direttore di tiro dà l’ordine di mettersi al riparo, inizia il conto alla rovescia e poi arriva l’ordine di fuoco per la nuova torre Leonardo HITFIRE da 155/52mm.

Al Poligono di Nettuno gli ingegneri di Leonardo hanno di recente testato la nuova torre HITFIRE da 155/52mm, un sistema terrestre con un alto livello di automazione che consente di effettuare azioni di fuoco terrestre con un’elevata cadenza e con un’altissima precisione utilizzando anche il munizionamento “VULCANO”.
L’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Nettuno è stato istituito nel 1888, periodo in cui il Centro di Artiglieria del Regio Esercito italiano era deputato alle attività di Poligono della Forza Armata.
L’Ufficio svolge attività molteplici, non solo a favore delle Forze Armate italiane e sovrintende l’attuazione di programmi e accordi anche internazionali per l’acquisto di attrezzature e materiali forniti dall’industria e non solo. Vi si svolgono attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione, all’esecuzione e al controllo dei contratti stipulati, i controlli qualità e la congruità dei costi delle aziende fornitrici, l’analisi dei costi di gestione e la valutazione dell’adeguatezza tecnica delle offerte.
Il Poligono è un sito di interesse per attività innovative nel campo dei droni e dei sistemi di tracking da parte dell’Agenzia Europea per la Difesa e della NATO.

IL SISTEMA PRESENTATO AI MEDIA

Il sistema di che trattasi è stato illustrato compiutamente ai media e alla stampa specializzata e utilizzerà il cannone cal. 155/52 messo a punto, sviluppato e prodotto da Leonardo;  l’arma garantisce le massime gittate ottenibili con i moderni sistemi d’artiglieria, e la torretta HITROLE da 30x113mm sarà efficace per la protezione anti drone.
La suite elettronica della nuova torre avrà comunalità tecnologica con il sistema di Comando, Controllo, Comunicazione, Computer e Intelligence già utilizzato dall’Esercito Italiano e con i sistemi opto-elettronici dei futuri cingolati da combattimento “A2CS” Kf-41 e con il futuro “NMBT” New Main Battle Tank Kf-51 Panther.
L’HITFIRE sarà inoltre integrabile con il sistema di Comando e Controllo per la gestione digitalizzata e integrata del supporto a fuoco indiretto dei sistemi imbarcati e terrestri.
La torretta sembra avere una dimensione e un peso contenuti; sarà integrabile su diverse piattaforme ruotate 10×10, 8×8 e 10×10, ed anche e soprattutto su vari veicoli cingolati della NATO. Sembrerebbe in dirittura d’arrivo lo studio per l’installazione sullo scafo ruotato derivato dal Veicolo Blindato Medio (VBM) 8×8 Plus massimizzando la comunalità tecnologica e logistica con i blindati VBM già in servizio nell’E.I.. Dall’integrazione della torre HITFIRE con un nuovo scafo deriverà dunque un nuovo semovente ruotato per il supporto al fuoco a lungo raggio utilizzando anche un sistema di ricarica automatizzato, basato su interfacce esterne dedicate e operabili senza alcun intervento umano. Sono in progetto anche i moduli logistici di ricaricamento automatizzati, indispensabili in prima linea per massimizzare il rateo di fuoco.
Il sistema potrà utilizzare sia munizioni convenzionali che munizioni guidate della famiglia Vulcano di Leonardo.

Ad oggi, Leonardo ha in portafoglio: 
  • la torre HITFACT MkII da 120 o 105mm;
  • la torre HITFIST 30 nelle versioni crewed o Uncrewed Light (UL);
  • la nuova torre HITFIRE da 155/52mm;
  • e la torretta HITROLE da 12.7×99 mm e da 30x113mm.

Lo sviluppo autonomo della nuova canna da 155/52mm da parte di Leonardo deriva da importanti investimenti che l’azienda ha realizzato negli ultimi anni sulle infrastrutture del sito di La Spezia, con l’obiettivo di sviluppare  nuove tecnologie e al contempo potenziare la capacità produttiva. Vengono utilizzati software innovativi e l’impiego di macchinari digitalizzati che consentono l’ottimizzazione dei tempi e dei costi di lavorazione, la riduzione del rischio tecnologico e processi industriali più sostenibili.
Leonardo ancora una volta è all’avanguardia anche in campo terrestre ed è l’unica azienda in Europa in grado di produrre bocche da fuoco di diversi calibri sia nel dominio terrestre che navale: sistemi da 20×102, 20×128, 25×137, 30×113, 30×173, 40/70, 76/62, 105/52, 120/44, 120/45, 120/55, 127/54, 127/64, 155/39 e 155/52.
L’obiettivo è quello di raggiungere una produzione di oltre 800 unità all’anno per rispondere a tutte le esigenze di mercato italiano e internazionale.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA NUOVA TORRETTA HITFIRE 155/52mm:
  • canna calibro 155/52 con Elevazione +70°; 
  • Rateo di fuoco di 30 granate ready-to-fire (180 cariche di lancio);
  • caricamento automatico capace di raggiungere tutte le elevazioni;
  • Gittata di 42 Km con Base-Bleed;
  • Gittata di 70 Km con munizionamento Vulcano DAPS (Digital Artillery Pointing System);
  • celerità di tiro e rateo di fuoco max 10rds/min;  
  • tiro in movimento su 360° Combat Peso Torre < 13 tonn;  
  • Combat peso torre è < 13  tonnellate;
  • Comunalità con sensor suite e C5I già utilizzati dall’EI, integrabile con il JDIFSS.
  • Architettura full NGVA; 
  • comunalità suite elettronica con il programma AICS;
  • Laser warning e lancia-fumogeni per l’autodifesa; 
  • difesa ravvicinata dai droni con la mitragliera HITROLE 30×113 (C-UAS); 
  • rifornimento logistico tramite veicolo esterno dedicato.

PROSPETTIVE DI MERCATO EXPORT

Da 18 mesi Leonardo testa il sistema completo, in stretta collaborazione tecnica con la Iveco-DV per la probabile installazione su mezzi corazzati cingolati e ruotati blindati.
Entro giugno 2026 sarà pronto un primo prototipo completo che sarà sottoposto alla qualifica tecnica entro il 2027.
Il primo dimostratore del sistema risulta aver già sparato alcuni colpi presso il poligono di Nettuno alla presenza di ufficiali dell'Esercito e di alcuni importanti giornalisti. 
La torre HITFIRE sarà unmanned, cioè priva di soldati in torretta, e utilizzerà una bocca da fuoco da 155/52 mm munita di caricamento automatico totalmente nuovo pensato per essere installato sulla nuova variante allungata del VBM NG, Next Generation; come già detto, sarà anche compatibile con altre installazioni veicolari, cingolate e ruotate oltre che su autocarri 10 x 10.
La torre HITFIRE equipaggiata con colpi e cariche, pesa meno di 13 t;  la HITFIRE dispone di 30 colpi e di 180 cariche modulari e sarà possibile sparare tutti i 30 colpi alla carica 6a max. Il sistema di caricamento messo a punto da Leonardo sarà pienamente compatibile con il munizionamento VULCANO e avrà un rateo di tiro massima di 10 colpi al minuto. La torre HITFIRE ha l'obiettivo di poter sparare in movimento, anche su 360°. Il magazzino munizioni è collocato sul lato sinistro, mentre quello delle cariche modulari (compatibili anche con le “super-cariche”) è posto, simmetricamente, sul lato destro: entrambi sono studiati per essere ricaricati, in modo automatico, utilizzando un veicolo logistico di ricarica dedicato per il quale Leonardo sta sviluppando i “bracci” di ricarica automatizzati.
Verrà utilizzata elettronica realizzata in comunalità con il programma A2CS/AICS, e, per l’autodifesa (anche antidrone), può essere equipaggiata di torre remotizzata HITROLE armata di mitragliatrice da 12,7 mm o da 30 mm con mitragliera BLAZE 30 sempre di Leonardo.







Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, ReportDifesa, RID, AresDifesa, Leonardo, Wikipedia, You Tube)















 

mercoledì 12 novembre 2025

Bundeswehr (tedesco: [ˈbʊndəsˌveːɐ̯]): MBDA Germany e l'ufficio acquisti della Bundeswehr BAAINBw hanno sottoscritto un contratto per lo sviluppo e l'approvvigionamento del sistema missilistico anti-drone DefendAir.












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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.








Bundeswehr ([ˈbʊndəsˌveːɐ̯])

La Bundeswehr (tedesco: [ˈbʊndəsˌveːɐ̯], illuminato. Difesa federale) sono le forze armate della Repubblica Federale di Germania. La Bundeswehr è divisa in una parte militare (forze armate o Streitkräfte) e una parte civile. La parte militare è costituita dalle quattro forze armate: Esercito tedesco, Marina tedesca, Aeronautica tedesca e Cyber e Information Domain Service, che sono supportati dall'area di supporto della Bundeswehr.

Al 30 aprile 2025, la Bundeswehr aveva una forza di 182.496 militari in servizio attivo e 80.770 civili, collocandolo tra le 30 più grandi forze militari del mondo, rendendolo il secondo più grande dell'Unione europea dopo la Francia. Inoltre, la Bundeswehr ha circa 860.000 membri del personale di riserva (2025). Con il bilancio militare tedesco a 100 miliardi di dollari (86,37 miliardi di euro) per il 2025, la Bundeswehr è il quarto esercito più finanziato al mondo, anche se le spese militari sono rimaste basse fino a poco tempo fa con una media dell'1,5% del PIL nazionale, ben al di sotto dell'obiettivo non vincolante della NATO del 2%. Nel 2024, la Germania ha adempiuto agli obblighi della NATO di spendere il 2% del suo PIL per le sue forze armate. La Germania mira ad espandere la Bundeswehr a circa 203.000 soldati entro il 2031 per far fronte meglio alle crescenti responsabilità.


A seguito delle preoccupazioni dell'invasione russa dell'Ucraina, la Germania ha annunciato un importante cambiamento di politica, impegnando un fondo speciale di 100 miliardi di euro (116,344 miliardi di dollari) per la Bundeswehr - per rimediare ad anni di sotto-investimento - oltre ad aumentare il bilancio al di sopra del 2% del PIL. Nel 2025, la costituzione tedesca è stata modificata, esentando la spesa militare e di intelligence superiore all'1% del PIL dal Schuldenbremse (limite del debito).




IL MISSILE ANTI-DRONE “DefendAir”
 
Una variante antiaerea a corto raggio del missile Enforcer inizialmente noto come SADM (Small Anti Drone Missile) è stata ribattezzata “DefendAir” nel giugno 2025.  La sua caratteristica principale di progetto è quella di combattere i droni, ma potrebbe anche essere utilizzato contro obiettivi aerei leggeri. Un primo concept di ciò che potrebbe essere quel sistema fu presentato all'ILA Berlin Air Show 2022. Con questo missile, MBDA dice che prevede di combattere UAS di classe 1, UAV sotto i 150 kg (330 libbre).





Le principali differenze rispetto alla variante di base dell'Enforcer sono:
  • una testa di ricerca speciale per obiettivi aerei;
  • un booster collegato al missile Enforcer di base per estenderne la sua portata.

MBDA Germany e l'ufficio acquisti della Bundeswehr BAAINBw hanno di recente sottoscritto un contratto per lo sviluppo e l'approvvigionamento del sistema missilistico anti-drone DefendAir. La commissione per il bilancio del Bundestag tedesco ha già stanziato i fondi di bilancio necessari per un importo di circa 500 milioni di euro.
Il missile, che fino a poco tempo fa era chiamato Small Anti Drone Missile, dovrebbe essere prodotto in gran numero nel sito di Schrobenhausen, ha spiegato Thomas Gottschild, amministratore delegato di MBDA Germany, in una conferenza stampa a Berlino. Si tratta di numeri di produzione, che sono circa dieci volte superiori a quelli dei missili convenzionali, ha detto il manager. Secondo la sua valutazione, il valore aggiunto del sistema d'arma avviene per circa il 90% in Germania. Alcuni degli attuatori provengono dalla Gran Bretagna.
Il sistema utilizza tecnologie collaudate del programma Enforcer, che riduce il rischio di sviluppo e garantisce la disponibilità più rapida possibile. Come contributo alla European Sky Shield Initiative (ESSI), il sistema DefendAir sta già suscitando un forte interesse di altre nazioni partner alleate, ha sottolineato Gottschild. Stima il livello di preparazione tecnologica in media a ben oltre 6. Secondo le sue parole, i test di volo approfonditi dovrebbero iniziare rapidamente per sfornare l'ulteriore sviluppo. La produzione dovrebbe iniziare alla fine del prossimo anno.
MBDA avrebbe già iniziato lo sviluppo del missile guidato già prima del contratto per rendere disponibili i primi sistemi il più rapidamente possibile e rafforzare significativamente la capacità di difesa anti-drone C-UAS.
Il DefendAir è inizialmente destinato all'utilizzo da parte dei carri armati anti-aereo tedeschi del tipo Skyranger con un cannone mitragliatore da 30 mm cal. 30 x 173. Per questo impiego è attualmente previsto un numero di almeno 9 missili. Per un prossimo futuro, si pensa anche a un utilizzo stazionario del sistema missilistico allo scopo di proteggere le infrastrutture critiche, così come i sistemi MANPADS spalleggiabili di un soldato. Il DefendAir potrà essere utilizzato in movimento e sarà ogni-tempo grazie alla sua testa di ricerca attiva.
Secondo MBDA, lo sviluppo del missile è stato molto importante per l'efficienza dei costi. Secondo Gottschild, il prezzo del DefendAIR è quasi in un rapporto 1:1 rispetto all'obiettivo da combattere.
L'integrazione dell'arma nel carro anti-aereo Skryranger avviene nell'ambito del progetto di protezione del settore vicino e vicino (NNB). Secondo MBDA, il DefendAir si inserisce nel portafoglio globale dell'azienda. Oltre allo Sky Warden, la famiglia Mistral e il CAMM (Common Anti-Air Modular Missile); il DefendAir integrerà il portafoglio di difesa aerea e rafforzerà le soluzioni complete nel campo della difesa aerea integrata di MBDA.

Sul veicolo, Skyranger 30 viene abbinato il pod missilistico al cannone revolver KCE 30×173 mm di Rheinmetall e alle munizioni programmabili AHEAD airburst. 

La torretta contiene 252 colpi pronti e può sparare un minimo di 1.200 colpi al minuto o una modalità colpo singolo precisa e veloce, consentendo efficienti intercettazioni ravvicinate mentre il missile gestisce la difesa contro UAV-UCAV. Questa mix cannone-missile crea una rete di protezione a strati dalla difesa ravvicinata a diversi Km, cruciale contro le minacce FPV e quadricotteri.
La Hensoldt ha ricevuto un contratto per fornire radar di difesa aerea Spexer per le varianti Skyranger 30, offrendo agli equipaggi un rilevamento e un tracciamento a 360° in movimento e consentendo il passaggio in automatico tra il cannone e il missile in base alla portata, alla geometria e ai vincoli collaterali. Questa integrazione di progetto riduce la latenza nella catena detect-track-engage, la differenza tra rompere una corsa di un FPV ostile in arrivo a cinque Km e combatterla da postazioni amiche.
Il sistema a/a DefendAir cambia la geometria della lotta per le brigate tedesche. Invece di assorbire l'attrito costante da piccoli droni che si librano al limite della portata dei cannoni, le sezioni Skyranger affronteranno prima le minacce preservervando preziose scorte di munizioni AHEAD per la difesa terminale. 
Rheinmetall ha confermato che il lanciatore è parte integrante della torretta, che semplifica la logistica e preserva la mobilità, mentre i previsti da nove a dodici colpi pronti all’uso rendono le sequenze multi-kill realistiche piuttosto che teoriche. Il linguaggio della Bundeswehr è categorico, affermando che il missile "completerà il cannone dello Skyranger 30. Il sistema sarà quindi pienamente in grado di difendersi da piccoli e micro droni.”
L'acquisizione si trova esattamente nella spinta accelerata contro-UAS dell'Europa. Il programma Skyranger tedesco fa parte della European Sky Shield Initiative e i clienti alleati si stanno muovendo in parallelo. 
L'Austria ha ordinato 36 torrette Skyranger 30 per i veicoli Pandur EVO, integrando Mistral come effettore secondario, mentre la Danimarca ha contratto sedici torrette Skyranger 30 sulle piattaforme Piranha V. L'Ungheria, da parte sua, ha effettuato un ordine di sviluppo per una variante Skyranger montata su Lynx. Lo stesso sta facendo l’Esercito italiano. Uno Skyranger dotato di DefendAir ha quindi una chiara interoperabilità e percorsi di esportazione tra le flotte della NATO.
Per la cronaca, la giustificazione del BMVg inquadra la minaccia in modo succinto e vale la pena citare in parte: “Il piccolo missile anti-drone completerà il cannone di bordo dello Skyranger 30. Il sistema sarà quindi pienamente in grado di difendersi da piccoli e micro droni.” In termini pratici, ciò significa intercettazioni precedenti contro UAS di classe 1 fino a circa 150 Kg e una portata effettiva di sei chilometri se abbinato ai sensori e al controllo del fuoco dello Skyranger. Se MBDA si attiene alla tempistica seriale del 2029 e Rheinmetall sostiene le consegne della torretta, la Bundeswehr metterà in campo un sistema contro-UAS compatto e conveniente costruito per la minaccia che esiste già ora, non quella che i pianificatori desideravano cinque anni fa. L'approvazione recente è la cerniera, trasformando lo Skyranger 30 nel primo sistema di difesa dai droni appositamente costruito in Germania.




Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.

La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Hartpunkt, ArmyRecognition, Wikipedia, You Tube)


















 

venerdì 7 novembre 2025

US ARMY - US MARINE CORPS -. US AIR FORCE: sviluppato dalla società Oshkosh Defense, il JLTV offre una nuova generazione di veicoli blindati per la mobilità tattica abbinati a una migliore protezione.










https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.








Sviluppato dalla Oshkosh Defense, il JLTV offre una nuova generazione di veicoli blindati per la mobilità tattica abbinati a una migliore protezione.
La morte dell'aviatore Trinity Reinhart, 19 anni, lo scorso settembre, ha rifocalizzato l'attenzione sulla sostituzione dell'Humvee con il prossimo Joint Light Tactical Vehicle (JLTV). Reinhart, che è stato assegnato al 90° Squadrone delle Forze di Sicurezza Missilistica alla F.E. Warren Air Force Base, ha perso la vita quando l'Humvee in colonnato in cui viaggiava si è ribaltata su di una strada sterrata vicino a Grover, in Colorado (USA).
Il soldato Reinhart, che non indossava la cintura di sicurezza in quel momento, è stato sbalzato fuori quando l'Humvee sia rovesciato. La sua tragica morte ha messo in luce le vulnerabilità dell'Humvee e ha aumentato l'urgenza con cui le forze armate si orientano verso il sostituto dell'Humvee, appunto il JLTV.
Il JLTV è la soluzione del Pentagono per la sostituzione del datato Humvee, che è stato da tempo dichiarato obsoleto. Progettato per la Guerra Fredda e i corrispondenti scenari convenzionali sul campo di battaglia, l'Humvee si è dimostrato inadeguato nella guerra asimmetrica del XXI secolo, dove le truppe spesso affrontano minacce come IED e imboscate.
Sebbene la protezione dell'Humvee abbia contribuito ad aumentare la sopravvivenza del veicolo a breve termine, le modifiche hanno compromesso la mobilità, l'affidabilità e l'equilibrio strutturale dell'Humvee, che ha contribuito ad una serie di morti accidentali, come quella dell'aviatore Reinhart.




Sviluppato da Oshkosh Defense, il JLTV offre una nuova generazione di mobilità tattica abbinata a una migliore protezione. 

Il design fornisce la resistenza alle esplosioni di un veicolo Mine-Resistant Ambush Protected (MRAP), combinata con l'agilità e la trasportabilità dell'originale Humvee. Per motivi di facilità logistica, il JLTV è stato configurato per adattarsi all'interno di un velivolo da trasporto C-130J, di un elicottero CH-47F e di vari sistemi di trasporto ferroviario o marittimo.
Il JLTV migliora le caratteristiche di progetto dell'Humvee in diversi modi, tra cui un sistema di sospensione aggiornato, un potente motore turbo-diesel e diagnostica di bordo per una manutenzione più facile e prontezza operativa. Gli equipaggi apprezzeranno anche il JLTV, poiché il nuovo veicolo è stato dotato di una migliore visibilità, strumentazione digitale e un'ergonomia migliorata, che segnano miglioramenti significativi rispetto all’Humvee.
Il design JLTV è stato selezionato nel 2015 e da allora il JLTV ha sostituito gli Humvee per l’US ARMY, il Corpo dei Marines e l’US Air Force. Il Congresso ha approvato la produzione JLTV a pieno regime nel 2019 e nel giro di due anni erano già state consegnate 10.000 unità. Gli obiettivi di approvvigionamento iniziali erano: 49.000 per l'esercito; tra 5.500 e 15.000 per l'USMC; e 3.230 per l'aeronautica militare statunitense.
Tuttavia, come qualsiasi programma di sviluppo di armi, il programma JLTV ha avuto le sue sfide. Gli audit del Pentagono hanno segnalato preoccupazioni riguardanti l'affidabilità del veicolo, la visibilità dell'equipaggio e la manutenzione a lungo termine.
Nel maggio 2025, l’esercito USA ha annunciato una pausa negli appalti per il JLTV, citando preoccupazioni di bilancio e riallineamento strategico. Tuttavia, l'USMC e l'Air Force stanno continuando con i loro programmi di approvvigionamento pianificati.
La morte di Arman Reinhart è servita come tragico promemoria della urgente necessità di eliminare gradualmente la piattaforma Humvee obsoleta e pericolosamente modificata. Piattaforme più sicure e capaci, come il JLTV, con protezione, agilità e tecnologia superiori, dovrebbero salvare vite umane, non solo in ambienti di combattimento, ma nei ritmi banali e ordinari del servizio militare nazionale e degli alleati. In effetti, il JLTV rappresenta una necessaria evoluzione nei veicoli militari.

Il Joint Light Tactical Vehicle, abbreviato in JLTV, è un veicolo tattico leggero corazzato adottato dalle forze armate degli Stati Uniti per sostituire gli High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle con una famiglia di veicoli modulari che garantiscano maggiore protezione agli occupanti.

Sviluppo

La necessità di sostituire gli High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle è sorta per fare fronte al loro progressivo invecchiamento e alla minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati, contro cui gli Humvee non garantivano nessun tipo di protezione, e dopo che vari programmi per migliorare la protezione degli Humvee si sono rivelati troppo dispendiosi e non hanno portato a risultati soddisfacenti.
Il programma JLTV è stato approvato dal Joint Chiefs of Staff nel novembre 2006 e il 28 ottobre 2008 il contratto per la fase di sviluppo tecnologico di diversi prototipi è stato assegnato a BAE Systems e Navistar, a Lockheed Martin e a General Tactical Vehicles, joint venture tra AM General e General Dynamics Land Systems.
Nel febbraio 2011 il JLTV Program Office ha annunciato lo slittamento dell'assegnazione del contratto per la fase di ingegnerizzazione e produzione (EMD) a causa di una modifica dei requisiti richiesti dallo U.S. Army, che richiedeva un livello di protezione del fondo pari a quello offerto dall'Oshkosh M-ATV. La fase di sviluppo tecnologico è stata completata nel maggio 2011. Il 26 gennaio 2012 lo U.S. Army ha trasmesso la richiesta di inviare le proposte per la fase EMD e il 22 agosto 2012 ha annunciato l'assegnazione di tre contratti per questa fase a AM General, Lockheed Martin e Oshkosh Corporation. Il contratto prevedeva un finanziamento alle imprese variabile tra 28 e 36 milioni di dollari e richiedeva alle aziende di consegnare ciascuna 22 prototipi.
I test dei prototipi sono partiti il 3 settembre 2013 all'Aberdeen Proving Ground, allo Yuma Proving Ground e al Redstone Arsenal. L'esercito pianificava di selezionare il vincitore del contratto nel 2015 e di immettere in servizio 17 000 JLTV a partire dal 2018 fino al 2040; i Marines prevedevano di acquistare 5 500 esemplari tra il 2018 e il 2022.
Lo U.S. Army ha inviato la richiesta di proposte per la produzione dei JLTV il 12 dicembre 2014. Il 25 agosto 2015 il Light Combat Tactical All-Terrain Vehicle (L-ATV) di Oshkosh è stato selezionato come vincitore e a Oshkosh Corporation è stato assegnato un contratto per la produzione a basso ritmo di 16 901 esemplari sia per l'esercito che per i Marines. La produzione in serie è stata autorizzata il 20 giugno 2019. I primi JLTV sono stati consegnati il 28 gennaio 2019 al 1st Brigade Combat Team della 3rd Infantry Division, mentre i Marines hanno ricevuto i loro primi JLTV il mese successivo.


Oshkosh Defense è pronta a testare un JTLV munito di un cannone da 25 mm per gli utilizzatori interessati a trasformare i loro agili camion tattici a quattro ruote in piattaforme di armi da fuoco diretto in rapido movimento. 

Gli operatori europei di JLTV sono particolarmente interessati a montare armamenti più potenti su veicoli leggeri esistenti per l'uso in scenari di combattimento urbano in mostra in Ucraina, secondo Oshkosh.
Anche la versione a quattro porte del JLTV viene lanciata per il Corpo dei Marines e dell’US ARMY come kit di retrofit per i loro camion, lo ha confermato George Mansfield, vicepresidente e direttore generale dei programmi congiunti di Oshkosh Defense. Consiste in un JLTV con un nuovo tetto imbullonato che accetta una John Cockerill Protected Weapons Station (CPWS) armato di un cannone a catena Bushmaster M242 da 25 mm.
Sparando fino a 200 colpi al minuto con una portata effettiva di 2.000 metri, a seconda delle munizioni utilizzate, l'aggiunta di quest'arma potrebbe consentire a un singolo JLTV di ingaggiare e sconfiggere la maggior parte dei veicoli corazzati che incontra, inclusi alcuni carri armati. I 150 colpi di munizioni immagazzinati nella torretta sono protetti dal fuoco nemico. Altri 155 colpi in cassette di munizioni possono stare nello spazio di un singolo posto all'interno del JLTV.
A differenza di altre stazioni d'armi remotizzate, la torretta ha un portello centrale che consente a un membro dell'equipaggio di guardare fuori o uscire dal veicolo. Il coperchio del portello è incernierato o può essere sollevato verticalmente per fornire protezione dall'alto anche quando è aperto. Può anche essere rimosso per consentire ad un soldato di stare nel portello. Con il coperchio chiuso, gli occupanti hanno una protezione contro le esplosioni alla pari con un veicolo resistente alle mine, protetto da imboscate (MRAP) e la potenza di fuoco di un Bradley pur essendo veloci e mobili come un Humvee.

Varianti:

  • M1278 Heavy Gun Carrier: versione tattica e da supporto alla fanteria dotata di torretta con mitragliere oppure remotizzata
  • M1279 Utility: modello a due porte con cassone posteriore per il trasporto di carichi
  • M1280 General Purpose: versione disarmata da trasporto
  • M1281 Close Combat Weapon Carrier: versione con un vano posteriore ingrandito per il trasporto di armi e missili e configurata per l'impiego di missili BGM-71 TOW e relativi sistemi di controllo M41 Saber.

Tutte le versioni possono trainare un carrello denominato JLTV-T e progettato specificatamente per il JLTV.

Utilizzatori:

Belgio - Componente terrestre dell'armata belga - 302 acquistati nel 2020 consegnati a partire dal 2024. - Componente medica dell'armata belga - 20 in versione sanitaria acquistati nel 2020, con consegne previste a partire dal 2023.

Brasile - Corpo de Fuzileiros Navais - 12 ordinati nel 2020. I primi 4 sono stati consegnati nel febbraio 2023, gli altri 8 verranno consegnati tra fine 2023 e il 2024.

Israele - Zro'a Ha-Yabasha - 75 acquistati tramite vendita militare straniera e altre dozzine tramite vendita commerciale diretta nel 2023.

Lituania - Lietuvos kariuomenės Sausumos pajėgos - 200 acquistati nel 2019 da consegnare entro il 2024 seguiti da altri 300 acquistati nel 2022 e da consegnare entro il 2025, per un totale di 500 esemplari. I veicoli del primo contratto sono stati consegnati in quattro lotti tra agosto 2021 e dicembre 2023. Le consegne dei veicoli del secondo contratto sono iniziate nel marzo 2024.

Macedonia del Nord - Armija na Republika Severna Makedonija - 33 acquistati nel 2020, i primi 6 sono stati consegnati ad agosto 2022. Il Ministero della difesa macedone prevede di acquistarne un totale di 96. Ulteriori 25, di cui 18 M1278 e 7 M1280, sono stati acquistati nel marzo 2024.

Mongolia - Esercito della Mongolia - Ordine per un numero non noto di veicoli comunicato a novembre 2023.

Montenegro - Kopnena vojska Crne Gore - 67 acquistati nel 2019. 20 consegnati nel 2020 e i rimanenti previsti in consegna entro il 2023.

Polonia - Wojska Lądowe - 26 M1279A1 acquistati nel 2022.

Romania - Forțele Terestre Române - 34 M1278A1 annunciati nel gennaio del 2023 e altri 95 acquistati nel 2023, per un totale di 129 esemplari. I primi 34 esemplari sono stati consegnati a novembre 2023.

Slovacchia - Pozemné sily Slovenskej republiky - 160 acquistati nel 2023 con consegne previste a partire dal 2025.

Slovenia - Slovenska vojska - 38 ordinati nel 2018, 37 nel settembre 2021 e 47 nel dicembre 2022; ulteriori 7 saranno donati dagli Stati Uniti e porteranno il totale a 129. I primi 38 sono entrati in servizio nel 2022. Ulteriori 32 esemplari sono stati acquistati nel 2023. I 37 veicoli del secondo ordine sono stati consegnati a dicembre 2023.

Stati Uniti - United States Army - Previsto l'acquisto di 49 099 esemplari in totale. Consegnati da gennaio 2019, in servizio regolare da aprile dello stesso anno.
United States Marine Corps - In servizio da febbraio 2019.





Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, NationalInterest, Wikipedia, You Tube)

 





























Bangladesh Biman Bahini ( বাংলাদেশ বিমান বাহিনী ): sottoscritta una lettera di intenti per l’acquisto di 12 caccia-bombardiere Eurofighter TYPHOON.

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