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lunedì 10 novembre 2025

SEAFUTURE 2025: novità elettroniche e non presentate da Leonardo SpA per i nuovi DDX della Marina Militare italiana.










https://svppbellum.blogspot.com/

Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.










Nell’ambito di un profondo piano di ammodernamento della flotta (già in atto da tempo), la Marina Militare Italiana si prepara ad un salto tecnologico e strategico senza precedenti con il programma DDX. I due nuovi “incrociatori” di squadra, destinati a sostituire le unità della classe Durand de la Penne entro il 2030, si presentano sulla carta come le navi da combattimento di superficie più potenti d’Europa, ridefinendo gli equilibri strategici nel Mediterraneo.




Queste unità avranno un dislocamento previsto di circa 14.000 tonnellate e una lunghezza di quasi 180 metri; non saranno semplici unità navali, ma piattaforme polivalenti progettate per operare in scenari ad alta intensità; nubi sempre più cupe si addensano all’orizzonte.
La loro missione principale sarà la scorta di unità maggiori, come le portaerei Cavour e Trieste e le nuove navi da assalto anfibio, ma soprattutto la capacità di creare in mare e in navigazione una vera e propria “bolla” di negazione d’accesso (in inglese denominata “A2/AD – Anti-Access/Area Denial”), in grado di interdire vaste aree di mare e di cielo a forze ostili o avversarie.
La capacità bellica degli incrociatori DDX fra perno su di una dotazione elettronica e d’armamento di ultima generazione, con un sistema di combattimento incentrato sul nuovo radar Kronos Dual Band di Leonardo, un sensore AESA che opererà simultaneamente in banda S, per la scoperta a lunghissima distanza anche di minacce balistiche, e in banda X, per il tracciamento di precisione e la guida dei missili. Tale tecnologia, molto più potente di quella imbarcata sulle fregate FREMM e sui Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), sarà uno dei fattori chiave che determinano le imponenti dimensioni delle nuove navi, unitamente alla dotazione offensiva che sarà altrettanto notevole: si parla di un centinaio circa di celle di lancio verticali (VLS), un numero che pone i DDX al vertice in Europa. 






Questi sistemi saranno diversificati: celle Sylver A50 per i missili antiaerei della famiglia Aster (Aster 15, Aster 30 e la nuova versione Block 1NT con capacità anti-balistiche) e le più capienti A70, destinate ad accogliere missili da crociera per attacchi in profondità verso obiettivi terrestri (deep strike), agli intercettori di nuova generazione come l’Aquila di MBDA, l’HYDIS e i futuri missili antinave Teseo Mk2/Evolved.
L’armamento di artiglieria prevedeva a prua un cannone Leonardo da 127/64 mm LW con capacità di impiegare munizionamento guidato a lungo raggio Vulcano, e tre cannoni da 76/62 mm, anch’essi di Leonardo, in configurazione “Sovraponte” per la difesa di punto, capaci di utilizzare proiettili guidati DART contro minacce aeree e di superficie, inclusi i droni. Notizie più recenti prevedono di non utilizzare il cannone da 127/64 LW, ma 4 cannoni da 76/62 Sovraponte unitamente a vari calibri minori da 30 mm.


La scelta di puntare su navi di così grande stazza e potenza risponde a precise esigenze strategiche. Un incrociatore come il DDX offre vantaggi che una fregata, seppur moderna e ben armata, non può eguagliare.
Le ragguardevoli dimensioni consentono non solo di imbarcare più sistemi d’arma e sensori più potenti, ma garantiscono anche una superiore capacità di assorbire eventuali danni e una maggiore generazione di energia elettrica, fondamentale per alimentare i sofisticati radar e i futuri sistemi ad energia diretta (laser) attualmente in progetto da Leonardo ed MBDA e che saranno successivamente imbarcati.
La capacità di creare una bolla A2/AD sarà cruciale negli attuali scenari geopolitici. Un DDX dovrà monitorare e difendere uno spazio aereo e marittimo molto più ampio rispetto a quello di una fregata, fungendo da centro di comando e controllo per un intero gruppo navale d’altura. La sua capacità di ingaggiare missili balistici ATBM offrirà uno scudo protettivo strategico per le forze schierate e per il territorio nazionale.
Scortando le navi anfibie e le portaerei, gli incrociatori DDX saranno un fattore abilitante per le operazioni di proiezione di potenza, garantendo la sicurezza delle forze di intervento rapido e del gruppo aereo imbarcato contro ogni tipo di minaccia, dal mare, dal cielo e da terra.
Il programma DDX non rappresenterà un semplice avvicendamento di unità navali obsolete, ma conferma la volontà della Marina Militare italiana di dotarsi di uno strumento militare all’avanguardia, capace di tutelare gli interessi nazionali in un Mediterraneo allargato sempre più complesso e competitivo, proiettando stabilità e deterrenza attraverso la superiorità tecnologica e la potenza navale. E’ un ritorno ritorno agli incrociatori, il cui ultimo esempio per l’Italia fu il C550 Vittorio Veneto; questi mezzi potranno scortare adeguatamente le navi porta aeromobili come nave Trieste e garantire una adeguata e indispensabile copertura.

NUOVE TECNOLOGIE DI LEONARDO E MBDA PER LA MARINA MILITARE ITALIANA

Per aumentare ulteriormente la resilienza e l'efficacia, Leonardo sta progettando una nuova architettura collaborativa che richiede funzionalità basate sull'intelligenza artificiale (AI). Leonardo starebbe lavorando allo scopo di applicare algoritmi di intelligenza artificiale all'elaborazione del radar ad apertura sintetica invertita (ISAR) per fornire un aiuto all'interpretazione chiave per gli operatori.
Nuovi sensori progettati o in fase di sviluppo da parte di Leonardo dovranno contrastare le minacce balistiche e ipersoniche capaci di impegnare missili balistici di classe fino a 1300 km. 
Dal 2017, il Ministero della Difesa e la Marina italiana hanno partecipato all'esercizio biennale NATO Formidable Shield/At Sea Demonstration incentrato sulla difesa aerea e missilistica integrata (IAMD). Durante l'ultima edizione del maggio 2025 l'equipaggio della Marina italiana del PPA Giovanni dalle Bande Nere, il primo della configurazione Full Combat equipaggiato con il Dual Band Radar (DBR) – con i radar AESA a quattro antenne AESA Kronos Quad in banda C e Kronos StarFire in banda X – ha dimostrato con successo le capacità di difesa balistica missilistica (BMD) contro le minacce missilistiche e a medio raggio.



Grazie al Combat management Systems Leonardo SADOC 4 con capacità IAMD, la nave ha contribuito in modo significativo alla consapevolezza situazionale condivisa della forza navale coinvolta nell’esercitazione: la suite radar DBR ha rilevato e tracciato un bersaglio balistico a corto raggio mantenendo il tracciamento e la diffusione dei dati fino al punto di impatto in mare. L'equipaggio e il sistema di combattimento di nave Bande Nere hanno anche contribuito alla consapevolezza situazionale della task force navale NATO, agendo come osservatore avanzata, identificando in modo indipendente obiettivi balistici a medio raggio lanciati da piattaforme terrestri e navali in mare e condividendo i loro dati in tempo reale tramite collegamenti dati. Durante l'esercitazione, due obiettivi a medio raggio ARAV-B sono stati lanciati contro la forza navale e sono stati intercettati dai DDG della US NAVY con missili SM-3 Block IA.
In quelle occasioni, il DBR ha dimostrato la sua capacità di inizializzare il tracciamento in pochi secondi dal lancio e tracciare accuratamente le minacce balistiche per centinaia di chilometri fino alla fase finale di rientro, e di rilevare e tracciare manovre alte insieme a obiettivi in sezione trasversale molto bassa.
Tali capacità sono state trasferite da Leonardo allo IAMD terrestre con l'integrazione del radar Kronos Grand Mobile High Power (GM-HP) con un'unica serie di radar 4FF Kronos Quad C-band nel sistema di difesa aerea terrestre SAMP/T NG, in consegna alle forze italiane e francesi. 
Nel contempo, le capacità di difesa aerea a lungo raggio del radar navale Kronos Power Shield AESA a banda L completamente digitale installato sul LHD di Trieste - e sul LPD Al Fulk costruito da Fincantieri delle forze navali del Qatar Emiri - hanno visto l'applicazione alla soluzione radar a lungo raggio mobile in banda L (Mobile Long-Range Radar, MLRR).
Leonardo sta anche affrontando la necessità di contrastare le minacce di missili balistici ipersonici e a medio raggio (2.000-3.000 km) con lo sviluppo di soluzioni rispettivamente navali e terrestri. Nuovi radar 4FF nella banda S diventeranno il principale sensore di guerra antiaerea da imbarcare sui nuovi incrociatori per la difesa aerea per la Marina italiana nell'ambito del programma DDX.
Nel dominio terrestre, i mattoni tecnologici del Kronos Power Shield a banda L completamente digitale vengono applicati a una soluzione di sensori di allarme rapido chiamata Ground-Based Radar (GBR) per la difesa nazionale contro le minacce missilistiche ipersoniche e balistiche con un'antenna di circa 55 m2. Sia la banda S navale che le soluzioni a banda L terrestri sono mirate per essere pronte a fornire i dati di tracciamento per supportare i nuovi intercettori dello strato superiore come l'Aquila e altri missili eso-atmosferici e fornire segnali accurati ai sistemi missilistici terra-aria di livello inferiore. 
Esiste nel portafoglio di Leonardo SpA un programma specifico per una capacità di allarme rapido nel settore della BMD con riferimento all'approvvigionamento di quattro sensori dedicati in grado di rilevare, tracciare e identificare il punto di impatto insieme alla capacità di fornire dati a un centro di controllo antincendio per intercettare la minaccia. Sulla base delle stesse soluzioni tecnologiche radar digitali in banda L completa, Leonardo sta sviluppando per il governo italiano la capacità di Space Situational Awareness (SSA) basata su un ampio array piatto orientato verso lo spazio per rilevare e tracciare oggetti naturali e artificiali e fornire una solida immagine spaziale riconosciuta (RSP) che contribuisce all'identificazione, alla classificazione e alla prevenzione delle collisioni, nonché alle attività di difesa a sostegno delle risorse spaziali nazionali.
Risulta già contrattualizzata da parte della Marina Militare italiana, la torretta Leonardo X-Gun è stata sviluppata insieme alle nuove munizioni cal. 30 x 173 ABM di KNDS Ammo Italia per aumentare la probabilità di colpire droni e munizioni varie. 
Con un livello di preparazione tecnologica ma con un futuro promettente sono le armi laser direct energy (L-DEW) e le RADIO-Frequency DEW (RF-DEW). 

Nel segmento L-DEW Leonardo sta lavorando su alcune soluzioni: 
  • la prima, in collaborazione con MBDA, è il L-DEW imbarcato. E’ già stata completata un concept con una sorgente MBDA e radar di tiro Leonardo e risulterebbero già condotti test a fuoco con una sorgente laser da 5 kW; 
  • La seconda soluzione riguarda una sorgente laser più potente nella classe da 100 kW. Nel dicembre 2024, MBDA e Leonardo hanno annunciato la firma di un MoU per l'istituzione di attività congiunte su un L-DEW. Quest'ultimo riguarda un'unità di fuoco leggero, inizialmente per applicazioni marittime, ma successivamente applicabile anche al dominio terrestre. MBDA è l'autorità di progettazione per le piattaforme navali esistenti e utilizza una fonte di energia inferiore, mentre un'unità di tiro di fascia alta con l'autorità di progettazione di Leonardo è destinata al nuovo incrociatore DDX. MBDA svilupperà la capacità di generare raggi laser ad alta potenza mentre Leonardo creerà beamer di direzione laser e sistemi di targeting. Entrambe le società stanno guardando inizialmente ai requisiti della Marina italiana, a partire dal programma DDX.
  • Leonardo si è anche avvicinata ad un altro tipo di effettore per la difesa contro gli sciami di droni con capacità RF-DEW.






Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Scenarieconomici, EDR, Leonardo, Wikipedia, You Tube)






























 

lunedì 13 gennaio 2025

DIFESA ANTI-DRONI STATUNITENSE: le armi anti-drone potrebbero un giorno essere utilizzate per difendere le basi sia all'estero che in patria, ed è probabilmente una questione di quando.









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Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








Piccoli droni senza equipaggio sono diventati sempre più importanti sul campo di battaglia. 




Quelli come lo Shahed-136, un progetto di drone iraniano che la Russia sta utilizzando nella guerra in corso in Ucraina, rappresentano una nuova minaccia sia per gli eserciti che per le popolazioni civili. Piccoli, agili e in grado di operare in sciami, i droni aerei sono una minaccia unica che richiede un approccio completamente nuovo e nuove tecnologie per contrastarli.
E la questione è diventata più attuale solo dopo un'ondata di presunti avvistamenti di droni nel cielo sopra il New Jersey a partire da metà novembre 2024. Gli osservatori hanno riferito di droni che volavano vicino agli Stati Uniti. L'arsenale Picatinny dell’US ARMY e la stazione di armi navali Earle nello stato. Di conseguenza, la Federal Aviation Administration ha emesso un divieto temporaneo dei sorvoli con droni lì e su di un campo da golf del New Jersey di proprietà del presidente eletto Donald Trump. Gli avvistamenti si sono poi rapidamente diffusi in tutto lo stato e in tutta la nazione, con almeno dieci stati che hanno segnalato aeromobili che si comportavano in modo strano, generando isteria di massa.
Secondo l'FBI, che è coinvolta in un'indagine attiva sugli avvistamenti, i droni non rappresentano un rischio per i civili. Dei 5.000 avvistamenti di droni segnalati nelle ultime settimane, l'Ufficio di presidenza ha ritenuto necessario solo seguirne circa 100, ha detto il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby durante una conferenza stampa. L'FBI sta esortando i cittadini ad astenersi dallo sparare ai droni o puntare laser su di essi, poiché molti degli avvistamenti non sono affatto di droni, ma di oggetti perfettamente normali come aerei passeggeri, droni commerciali, droni per hobby, pianeti e persino costellazioni di stelle.
Mentre il governo degli Stati Uniti ha dichiarato che i droni avvistati sul New Jersey non sono un rischio per la sicurezza nazionale, la capacità di un drone di essere rapidamente riprogettato partendo da un prodotto di consumo civile in un'arma in grado di aggirare le difese tradizionali non ha precedenti. Pertanto, nell'ultimo decennio, l'esercito degli Stati Uniti ha investito alcuni finanziamenti in programmi volti a proteggere le unità di combattimento dalla sorveglianza dei droni e da eventuali attacchi. Se gli avversari stranieri vogliono compromettere la capacità del Pentagono di inviare forze all'estero, gli attacchi di droni alle basi militari negli Stati Uniti continentali sarebbero un modo per farlo.
Per questo motivo, le armi anti-drone statunitensi potrebbero un giorno essere utilizzate per difendere le basi sia all'estero che in patria, ed è probabilmente una questione di quando.

Queste sono le armi costruite per affrontare la moderna minaccia dei droni.

Negli anni 2010, quando la minaccia dei droni si materializzò per la prima volta, l’US ARMY si rivolse a fidati standby. I cannoni da 20-30 mm di piccolo calibro a fuoco rapido, sono stati lo standard per affrontare le minacce aeree a bassa quota per 100 anni. Negli anni '60, gli eserciti iniziarono ad adottare missili terra-aria a corto raggio. 




Conosciuti come sistemi di difesa aerea portatile (MANPADS), questi missili si sono dimostrati eccezionalmente mortali, specialmente nella recente guerra in Ucraina, abbattendo droni, elicotteri, caccia d'attacco e persino missili da crociera.




Il nuovo veicolo Maneuver-Short Range Air Defense (M-SHORAD) dell'US ARMY, noto anche come Sgt. Stout, è uno dei veicoli corazzati più pesantemente armati in servizio. Costruito su di un telaio di un veicolo da combattimento di fanteria Stryker, lo Sgt. Stout è armato con un Raytheon Stinger Vehicle Universal Launcher (SVUL) che trasporta quattro missili di difesa aerea FIM-92 Stinger, un lanciatore M299 che trasporta due missili AGM-144L Hellfire Longbow, un cannone automatico XM914 da 30 mm Bushmaster e una mitragliatrice M240 da 7,62 mm. Il missile Stinger può ingaggiare le minacce aeree a distanze fino a otto Km, mentre i colpi di prossimità dell'XM914 detonano quando sono vicini ai droni e cospargerli con schegge letali. Il missile Hellfire può impegnare sia obiettivi aerei che terrestri, mentre la mitragliatrice da 7,62 mm fornisce allo Stout una capacità di autoprotezione contro la fanteria nemica e altri obiettivi.
Uno dei modi più efficaci per sconfiggere i droni è attraverso l'uso di missili terra-aria. Un missile, guidato verso il bersaglio da un illuminatore radar o da un cercatore integrato, ha in genere una probabilità di colpo molto elevata, richiedendo meno intercettori di droni inviati a distanza. Ciò può anche portare alla necessità di meno intercettori a portata di mano, riducendo i requisiti logistici di un'unità di contro-drone, in particolare importanti per le forze di spedizione dell’US ARMY.




L'RTX Coyote è un piccolo missile terra-aria. Una volta dato l'ordine di intercettare un drone, il Coyote esce dal suo contenitore di lancio su di un booster a razzo. Questo accelera rapidamente il cacciatore di droni ad una velocità in cui il turbogetto integrato può attivarsi. Una volta in aria, il Coyote è guidato verso il suo bersaglio da un radar in banda Ku terrestre. Il Coyote può rimanere in aria fino a un'ora e più Coyote possono fare rete insieme per sconfiggere gli sciami di droni.
Nel dicembre 2023, l’US ARMY ha effettuato un ordine per 6.700 Coyote, 6.000 dotati di testate esplosive cinetiche progettate per distruggere i droni nemici e 700 con una "testata non cinetica", probabilmente un jammer che interrompe il collegamento radio tra i droni nemici e i loro controller. I coyote sono stati usati in combattimento in Iraq, proteggendo le forze statunitensi dai droni kamikaze.
I droni sono una minaccia in continua evoluzione. Negli anni 2010, le nuove soluzioni per sconfiggere i droni includevano rapaci addestrati e persino fucili. L'evoluzione dei droni da singoli veicoli d'attacco a grandi sciami coordinati ha moltiplicato la minaccia, richiedendo una contromisura che sia in grado di coinvolgere rapidamente più obiettivi e che ospita un grande e profondo caricatore di munizioni. I missili come armi contro-droni sono ideali, ma costosi su base per colpo; mitragliatrici e cannoni automatici sono più economici, ma meno precisi. Le armi laser alimentate da generatori diesel possono teoricamente sparare un numero illimitato di colpi finché dura la fornitura di carburante, con l'ulteriore vantaggio dei colpi che costano solo il prezzo del carburante.




Il Directed Energy Maneuver-Short Range Air Defense System, o DE M-SHORAD, scambia i cannoni e i missili di M-SHORAD per un laser da 50 kilowatt per abbattere i droni nemici. Utilizzando raffiche di luce laser concentrata, DE M-SHORAD riscalda la superficie del drone, sciogliendo plastica e persino metallo, bruciando rotori quadcopter o dando fuoco alle ali. Anche il drone più resistente alle ustioni potrebbe subire danni ai suoi sensori ottici, vedere il suo carburante prendere fuoco o sperimentare una detonazione prematura di qualsiasi carico utile esplosivo. Come il Sgt. Stout, DE M-SHORAD è montato su di un veicolo da combattimento di fanteria Stryker. Secondo quanto riferito, DE M-SHORAD soffre di problemi di dentizione sul campo, ma si aspetta che i problemi siano risolti alla fine; le armi laser sono qui per restare.
Una delle armi dall'aspetto non ortodosso nel campo dei sistemi aerei contro-equipaggio (C-UAS) è il Leonidas. A differenza delle tradizionali armi da cannone e missilistiche a tubo, il Leonidas utilizza una grande matrice di antenne verticali che sembra un gigantesco scaccia-mosche metallico. Questo non è così lontano dal segno come sembra, poiché il sistema utilizza fasci invisibili di energia elettromagnetica per letteralmente colpire gli sciami di droni provenienti dall’aria.
Nei primi giorni dei test nucleari, l'esercito statunitense si rese conto che le esplosioni nucleari generavano un impulso elettromagnetico (EMP) di energia che poteva letteralmente friggere l'elettronica moderna sul posto. I dispositivi elettronici esposti all'EMP si cortocircuitano istantaneamente e si disattivavano. Leonidas utilizza un generatore di microonde ad alta potenza per prendere di mira i droni con EMP. L'impulso EMP, silenzioso e invisibile, attacca l'elettronica che controlla i droni in arrivo, facendo perdere loro tutta la potenza per poi schiantarsi al suolo. La grande antenna a schermo piatto del Leonidas trasmette un ampio raggio, consentendo al sistema di attaccare interi sciami di droni contemporaneamente.




Il Leonidas è una delle prime armi a microonde nell'esercito statunitense, l'altra è il sistema di difesa della base aerea THOR dell’US Air Force. Il Leonidas è disponibile in un sistema basato su di un rimorchio e pod ed è stato recentemente installato su di un veicolo da combattimento di fanteria Stryker dell’US ARMY. Epirus, sviluppatore e produttore del Leonidas, ha consegnato quattro dei sistemi all'esercito per i test nel 2023.
I droni, piccoli, veloci e in grado di viaggiare in sciami, si sono dimostrati una minaccia difficile da contrastare, anche per gli eserciti tecnologicamente più avanzati. Fortunatamente, gli sforzi per contrastarli stanno iniziando a produrre alcune difese altamente capaci, anche avanzando tecnologie come i laser che hanno impiegato decenni per essere sviluppati e messi a punto. I laser e le armi a microonde, che a differenza dei proiettili di cannone e dei missili non cadono dal cielo se mancano il loro obiettivo, potrebbero anche essere schierati in modo relativamente sicuro nelle aree civili.
Se c'è una connessione straniera o terroristica ostile ad alcuni degli avvistamenti sul New Jersey - o in futuro - e presentano un legittimo rischio per la sicurezza nazionale, il Pentagono ha i mezzi per affrontare la minaccia.





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, PopularMechanics, Wikipedia, You Tube)













 

lunedì 21 ottobre 2024

US ARMY - CORPO DEI MARINES: il sistema LEONARDO “Counter-Uncrewed Aerial Systems Directed Energy (C-UAS DE) basato sul blindato Stryker 8 x 8”.










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storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








Leonardo DRS, all’AUSA ’24 negli Stati Uniti, ha presentato il nuovo “Counter-Uncrewed Aerial Systems Directed Energy (C-UAS DE) Stryker”. 
Il nuovo C-UAS DE installato sul blindato 8 x 8 Stryker è armato con una versione da 26 kilowatt dell'arma a energia diretta laser LOCUST di BlueHalo, installata su di un supporto retrattile. La torretta è inoltre dotata di razzi da 70 mm guidati da laser, un cannone automatico XM914 da 30 mm che spara proiettili a raffica di prossimità, una mitragliatrice M240, una potente suite ECM-ESM di guerra elettronica anti-drone, radar AESA, misure di sorveglianza elettronica e altri sensori e apparecchiature di comunicazione. 
Il sistema è in sintesi una batteria per la difesa aerea a corto raggio ricca di funzionalità, multistrato, ottimizzata per il contro-drone, che può individuare, tracciare e annientare i droni prima che producano danni, sia cineticamente che non cineticamente. Tutto questo è racchiuso in un veicolo blindato 8 x 8 in rapido movimento che può facilmente tenere il passo con le truppe che ha il compito di proteggere.






L’US ARMY sta cercando di aumentare significativamente le sue capacità di difesa aerea a corto raggio nei prossimi anni

In particolare, il servizio statunitense, allo scopo di contrastare la minaccia dei droni ostili, è specificamente interessato anche alle opzioni ad energia diretta.
Leonardo DRS ha guidato un team che ha sviluppato questa variante unica dello Stryker che includeva altri sette partner: BlueHalo, EOS Defense Systems USA, Northrop Grumman, BAE Systems, Arnold Defense, AMPEX e Digital Systems Engineering. Questo eclettico consorzio ha impiegato solo otto mesi dalla progettazione, dalla costruzione e dai test, per affrontare più droni in un'esercitazione a fuoco presso la White Sands Missile Range nel New Mexico (USA).
Ora, dopo aver svelato gli ultimi dettaglio all'AUSA '24, il sistema C-UAS DE Stryker si sta dirigendo verso ulteriori prove della nuova variante focalizzata sul contro-drone del veicolo corazzato leggero 8×8 Stryker armato di un'arma energetica diretta al laser, razzi guidati dal laser da 70 mm, un cannone automatico da 30 mm, radar e altri sensori ha rotto la copertura. 
La multinazionale Leonardo DRS e i suoi partner del settore stanno attivamente lanciando il veicolo negli Stati Uniti, il cui esercito sta da tempo cercando di aumentare significativamente le sue capacità di difesa aerea a corto raggio nei prossimi anni. 

Come già detto, l’US ARMY è molto interessato alle nuove opzioni che utilizzano un’arma laser, in particolare, dopo test sul campo poco brillanti di un diverso sistema basato sullo Stryker all'inizio del 2024.

Leonardo DRS, la filiale statunitense dell'italiana Leonardo, ha pubblicato un video che descrive in dettaglio quello che attualmente chiama Counter-Uncrewed Aerial Systems Directed Energy (C-UAS DE) Stryker. La società afferma che altri sette partner – BlueHalo, EOS Defense Systems USA, Northrop Grumman, BAE Systems, Arnold Defense, AMPEX e Digital Systems Engineering – hanno contribuito allo sviluppo del prototipo in circa otto mesi.
L'arma a energia diretta al laser, una versione da 26 kilowatt del LOCUST di BlueHalo installata su di un supporto retrattile sulla parte superiore della parte posteriore dello scafo, è chiaramente il fulcro del nuovo prototipo di contro-drone Stryker: ”Fornirà una capacità energetica diretta che può annientare più gruppi: uno, due, tre UAS a distanza molto estesa", afferma il direttore senior dello sviluppo aziendale di Leonardo DRS.
Secondo le definizioni dell'esercito statunitense, i droni in queste tre categorie, collettivamente, possono pesare fino a 1.320 libbre, volare ad altitudini fino a 18.000 piedi e arrivare a velocità massime di 250 nodi. BlueHalo non sembra aver rivelato un intervallo massimo di coinvolgimento per il LOCUST.
Il C-UAS DE Stryker ha anche un lanciatore a quattro colpi di Arnold Defense per razzi Advanced Precision Kill Weapon System II (APKWS II) guidati dal laser da 70 mm su di un supporto semi-retrattile in cima al lato sinistro della parte posteriore dello scafo. Questa è una combinazione che si trova su altri sistemi contro-droni, tra cui L3Harris VAMPIREs ora attivamente impiegati in Ucraina. I razzi APWKS II con nuove testate di prossimità ottimizzate per abbattere aerei senza equipaggio sono in lavorazione.
Il prototipo Stryker di Leonardo DRS e dei suoi partner ha anche una stazione di armi remotizzata EOS serie R400 armata con un cannone automatico XM914 da 30 mm e una mitragliatrice M240B da 7,62x51 mm NATO sulla parte superiore della parte anteriore dello scafo. L'XM914 è un'altra caratteristica sempre più comune nei sistemi di contro-droni e può ora sparare proiettili con spoletta di prossimità, aumentando ulteriormente la sua efficacia in questo ruolo.
Il produttore di cannoni Northrop Grumman ha recentemente lanciato un nuovo sistema a doppia alimentazione che consente agli operatori di passare a distanza tra due tipi di munizioni, come i colpi di prossimità e quelli più adatti all'utilizzo contro obiettivi a terra.
BlueHalo ha anche fornito un sistema Titan SV per il nuovo prototipo dello Stryker, che è un sensore a radiofrequenza per aiutare a rilevare e tracciare i droni ostili. Inoltre, il veicolo ha anche radar emisferici multimissione di nuova generazione (nMHR), che sono tipi di array scansionati elettronicamente attivi (AESA) a fattore di forma ridotto, nonché una serie di telecamere posizionate a 360 gradi, per aiutare a individuare, classificare e tracciare i bersagli. Il video promozionale etichetta un'altra antenna sul retro come "HMS", ma non è immediatamente chiaro quale sia la funzione di quel sistema.
Nel video non viene fatta alcuna menzione esplicita delle capacità di rete, ma essere in grado di alimentare i dati di targeting da fonti fuori bordo, inclusi altri C-UAS DE Strykers, e/o condividere le informazioni che la sua suite di sensori sta raccogliendo con altre risorse avrebbe molto senso.
Tuttavia, è “questa energia diretta che dà opzioni ai comandanti. Aumenta i colpi a segno disponibili per un comandante di unità, e questa è la tecnologia già pronta per il combattente oggi", sottolinea House nel video. “Puoi vedere che ora siamo fuori nel deserto del New Mexico. Abbiamo abbattuto diversi droni con il sistema di armi laser.”
La profondità del caricatore funzionalmente illimitata, a cui Leonardo DRS's House fa riferimento nel video, è regolarmente citata come un vantaggio chiave delle armi energetiche dirette al laser, così come dei tipi di microonde ad alta potenza, rispetto alle armi tradizionali o ai missili terra-aria. C'è anche una certa quantità di tempo di raffreddamento/ricarica tra le raffiche, ma ogni impegno costa dollari piuttosto che decine di migliaia o centinaia di migliaia di dollari rispetto agli intercettori superficie-aria più tradizionali. Anche sparare con le armi tradizionali può essere costoso.
Tuttavia, i laser non sono privi di insidie. In generale, sono sensibili al fumo, alle nuvole, alla pioggia e ad altri fattori ambientali che possono interrompere il raggio e ridurne l'efficacia. La potenza del raggio diminuisce quanto più ci si allontana dalla sorgente. Le armi energetiche dirette spesso vengono abbinate insieme a sostanziali requisiti di generazione di energia e raffreddamento.
Sebbene la tecnologia sia avanzata a passi da gigante nell'ultimo decennio, i programmi di armi energetiche laser militari statunitensi, in particolare, hanno sperimentato nuovi e significativi controlli di realtà nell'ultimo anno. Ciò include problemi scoperti con un'altra variante dello Stryker che l’US ARMY ha già acquisito, chiamata Directed Energy Maneuver-Short Range Air Defense (DE M-SHORAD), che è armata con un'arma laser da 50 kilowatt della Raytheon. Quattro di questi veicoli sono stati schierati in Medio Oriente per un test sul campo: ”Quello che stiamo trovando è dove si trovano le sfide con l'energia diretta a diversi livelli di potenza", ha detto Dough Bush, assistente segretario dell'esercito per l'acquisizione, la logistica e la tecnologia, ai membri del Congresso. "Quel livello di potenza di 50 kilowatt si sta rivelando difficile da incorporare in un veicolo che deve muoversi costantemente: la dissipazione del calore, la quantità di elettronica, l’usura di un veicolo in un ambiente tattico rispetto a un sito fisso".
A quel tempo, Bush che "alcuni" utenti non specificati stavano vedendo altre armi laser collocate in siti fissi "dimostrando successo". L'assistente segretario dell'esercito non ha nominato quei sistemi. Vale la pena notare qui che il servizio ha già acquistato almeno due varianti LOCUST da 20 kilowatt, chiamate laser ad alta energia pallettizzata (P-HEL), e le ha inviate all'estero per test sul campo. "Abbiamo lavorato con l'industria per aumentare l'affidabilità in un certo numero di questi sistemi", Army Lt. Gen. Robert Rasch, capo del Rapid Capabilities and Critical Technologies Office (RCCTO) del servizio, ha detto in un'intervista più recente con Breaking Defense ad agosto. "Per il laser ad alta energia duraturo, crediamo - sulla base di ciò che abbiamo visto e raccolto i dati - che l'industria sia pronta a produrre sistemi in grado di raggiungere i livelli di affidabilità e i livelli di accessibilità, per entrare in quel gruppo da uno a tre UAS".




Questo sembra certamente essere ciò a cui Leonardo DRS e i suoi partner stanno puntando ora con il nuovo C-UAS DE Stryker.

"Quello che questo sistema multi-strato dimostra è che quando l'industria lavora insieme possiamo aiutare gli eserciti a risolvere i problemi e, in questo caso, stiamo portando avanti l'energia diretta per l'esercito".
L'esercito è nel bel mezzo di una spinta più grande per espandere e modernizzare le sue capacità di difesa aerea, in particolare i sistemi a corto raggio, e con una forte attenzione alla sconfitta dei micidiali velivoli a pilotaggio remoto o le armi vaganti.
Oltre al DE M-SHORAD Stryker, l’US ARMY ha anche messo in campo una variante M-SHORAD Stryker di base, ora chiamata Sgt. Stout, che è armato con una combinazione di missili terra-aria a corto raggio Stinger, missili AGM-114L Hellfire guidati da radar e un cannone XM914, nonché una serie di piccoli radar AESA. Il sergente Mitchell William Stout ha dato la sua vita durante la guerra del Vietnam proteggendo i suoi compagni soldati da una granata e gli è stato insignito postuma della Medal of Honor.
Il veicolo M-SHORAD originale e il DE M-SHORAD sono anche noti come incrementi 1 e 2 del programma complessivo M-SHORAD. Increment 3 si concentra sull'integrazione di un sostituto per il venerabile Stinger.
L'increment 4, i requisiti per i quali l'esercito ha esposto pubblicamente a maggio, richiede un nuovo sistema più leggero che possa essere lanciato o sollevato da elicotteri per supportare meglio le operazioni aeree e aeromobili. L'esercito ha ribadito che il sistema Increment 4 potrebbe essere montato su di un veicolo tattico leggero congiunto 4×4 (JLTV), un veicolo terrestre senza equipaggio o una combinazione di entrambi a seconda dell'esatta configurazione dei componenti. Il futuro sostituto del missile a/a Stinger, l'intercettore di contro-drone Coyote di Raytheon, APKWS II e l'XM914 sono stati tutti presentati come possibili opzioni di armamento.
È stata discussa anche l'idea di portare il sistema Incerment 1 M-SHORAD su di una variante del veicolo blindato multiruolo (AMPV) cingolato. L'esercito è alla ricerca anche di uno Sytryker 8 x 8 dotato di un'arma energetica diretta a microonde ad alta potenza per l'utilizzo contro i droni.
Oltre all’M-SHORAD, l’esercito statunitense ha anche una forza crescente di Mobile, Low, Slow, Unmand Aircraft Integrated Defeat System (M-LIDS). M-LIDS è attualmente costituito da vari componenti, tra cui gli intercettori Coyote e i cannoni XM914, nonché sistemi e sensori di guerra elettronica, divisi tra una coppia di veicoli tattici leggeri resistenti alle mine 4×4 M-ATV. Il servizio si sta ora muovendo per consolidare M-LIDS su di un singolo Stryker. Questo, a sua volta, sta causando alcuni contrasti tra il sistema contro-drone M-LIDS e i più ampi sforzi M-SHORAD incentrati sulla difesa aerea a corto raggio.
Le minacce poste dai droni, compresi i tipi commerciali armati, non sono nuove. Tuttavia, la guerra in corso in Ucraina e tra Israele e Iran è stata fondamentale per una comprensione più chiara di queste questioni che finalmente entrano nel discorso tradizionale. L'utilizzo regolare di vari livelli di droni da entrambe le parti di quei conflitti ha causato un'esplosione della domanda di capacità nuove e migliorate per distruggere o almeno interrompere le minacce dei “velivoli senza equipaggio” o delle “munizioni vaganti”. La necessità ora di difendere i carri armati e altri veicoli blindati contro i droni, specialmente i tipi di kamikaze ad alta manovrabile in prima persona (FPV), è diventata particolarmente evidente. Le funzionalità sul veicolo e quelle che possono essere utilizzate in movimento sono sempre più critiche.
I combattimenti in Ucraina e Israele hanno anche sottolineato la necessità di difese stratificate per aiutare ad affrontare diversi tipi di droni e attacchi di grandi volumi. Vale la pena sottolineare qui che le microonde ad alta potenza offrono vantaggi rispetto ai laser quando si tratta di sciami coinvolgenti. 

Sciami e altre capacità, ulteriormente abilitate dai progressi dell'intelligenza artificiale, stanno spingendo i droni, in generale, verso un nuovo importante momento evolutivo, se non rivoluzionario. 

I sistemi aerei senza equipaggio sempre più capaci continueranno a proliferare anche a livello globale. Allo stesso tempo, la barriera all'ingresso quando si tratta di acquisire e impiegare droni commerciali armati, che può ancora essere molto minacciosa, rimane estremamente bassa.
Questa è una realtà che non si perde su altri rami dell'esercito statunitense. In termini di sistemi terrestri, il Corpo dei Marines è particolarmente attivo su questo fronte. Quel servizio ha ora in programma di testare almeno un JLTV equipaggiato con LOCUST, così come un sistema a microonde ad alta potenza che uno di quei veicoli 4×4 può trainare in un rimorchio.
Tuttavia, nonostante l'ovvia raffica di attività, l'esercito, così come il resto delle forze armate statunitensi, continuano a rimanere molto indietro nei loro sforzi per mettere in campo vari livelli di difese anti-drone. Questo è stato sottolineato solo di recente dalla comparsa di un'apparente arma energetica diretta al laser di fabbricazione cinese che è simile per alcuni aspetti alla LOCUST, almeno sulla carta, in uso effettivo nella capitale iraniana Teheran insieme ad altre nuove capacità di contro-drone. Le reali capacità offerte dal sistema non sono chiare, ma evidenziano il lavoro attivo che si sta svolgendo in questa arena, anche al di fuori degli Stati Uniti, specialmente in Cina.
Come già notato, l’US ARMY, in particolare, sta ora cercando di andare davvero avanti con una drammatica espansione della sua difesa aerea e delle capacità e capacità di contro-droni. Il tempo lo confermerà, ma il sistema a/a C-UAS DE Stryker, o una configurazione simile, potrebbe far parte del futuro delle forze terrestri, anfibie e anche navali.






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TWZ, Leonardo, Wikipedia, You Tube)





















 

Luftwaffe (Bundeswehr) 2025 - 2030: il gruppo svedese Saab ha ricevuto due ordini da Airbus Defence and Space per la suite di sensori "Electronic Warfare" (EW) denominata Arexis per equipaggiare gli Eurofighter tedeschi EK Block5.

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