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domenica 15 giugno 2025

ARMI BIANCHE: le principali migliori baionette utilizzate da alcuni eserciti nel mondo.










https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.







Nel 2012, durante il suo secondo mandato, il presidente Obama, discutendo con il governatore Mitt Romney confermò che i Marines statunitensi non usavano più le baionette in quanto le forze armate moderne erano cambiate. Più di un decennio dopo, le baionette sono ancora ampiamente utilizzate dalle forze armate statunitensi, dagli alleati, dai nemici e dalle milizie e dai terroristi di tutto il mondo!
Questa è la realtà, in primo luogo perché le forze militari sono lente ad adattarsi e a sbarazzarsi delle attrezzature cosiddette “obsolete”. Ma anche perché le baionette si sono evolute per servire anche come coltelli da campo per uso generale, e sono molto pratiche da avere in dotazione in caso di esaurimento delle munizioni o in caso di utilizzo in modalità occulta. Infatti, al giorno d'oggi, sono in produzione baionette con le quali equipaggiare ogni fucile d’assalto.
Esistono alcune grandi baionette utilizzate in tutto il mondo al giorno d’oggi. Perciò, abbiamo deciso di osservare da vicino quelle che a nostro avviso pensiamo siano le migliori.

POLONIA: COLTELLO A BAIONETTA PER IL FUCILE “GROT MSBS”


Quando l'esercito polacco è passato dai fucili a modello AK a qualcosa di più avanzato, è anche passato ad una moderna baionetta. Il nuovo fucile MSBS Grot della Polonia utilizza una baionetta molto moderna che ha un aspetto elegante e un design abbastanza compatto.
La lama ha una punta che mescola una punta di lancia con un punto di scivolamento che consente alla baionetta di essere perforata, ma fornisce anche una bella pancia per fette profonde. Una parte della lama è seghettata, il che rende il taglio di cose come la corda spessa più facile e veloce. La parte inferiore dell'impugnatura presenta un rompi-vetro che funge anche da cacciavite a testa piatta. La baionetta viene fornita con un modello di guaina in polimero.
Il coltello a baionetta ha una lama da 6,1 pollici ed una lunghezza totale di 10,9 pollici. I polacchi hanno comunque mantenuto il famoso design a filo della baionetta AK. La baionetta di MSBG Grot è un piccolo coltello da campo solido che trasforma il fucile d’assalto in una lancia.

REPUBBLICA CECA: BAYONET MK.I


Quando le forze ceche adottarono la carabina BREN 2 adottarono anche la Bayonet Mk.I. Questa nuova baionetta mirava ad essere un coltello da campo migliore del suo predecessore. 



I cechi hanno ridotto il suo peso e le sue dimensioni ed hanno preso ispirazione dai coltelli da commando. Il risultato finale è stato un coltello con una lunghezza totale di 11,5 pollici e una lunghezza della lama di 6,3 pollici. Il coltello ha una punta di lancia con un falso bordo sul retro della lama. È un pugnale efficace ma ha ancora abbastanza pancia per i tagli, se necessario. L'MK.I viene fornito con una moderna configurazione della guaina per l'utilizzo. Inoltre, una lama per lima e sega può essere equipaggiata con il coltello per il lavoro sul campo. L'MK.I sembra e si comporti più come un coltello da combattimento che come una baionetta, il che non è una sorpresa.

AUSTRIA: GLOCK FELDMESSER 78


Oltre alle pistole, la Glock costruisce anche coltelli. Non è molto conosciuta per tale attività, ma Glock ha da tempo realizzato il Feldmesser 78, un coltello da campo che funge anche da baionetta per il fucile austriaco Steyr AUG. 



Il coltello Glock ha una lama da 6,5 pollici che combina la punta della lancia e la punta della clip. La lunghezza totale è di 11 pollici e il coltello fa risparmiare peso essendo piuttosto sottile: è quasi simile ad un vero pugnale. L'impugnatura e il fodero sembrano molto simili allo stesso polimero che Glock usa per le sue pistole. Una delle caratteristiche preferite di questo coltello è che può funzionare anche come apri-bottiglie. Il coltellino è molto efficiente ed efficace e dà all'AUG qualcosa con cui colpire. Meglio ancora, è conveniente e facilmente disponibile.

FRANCIA: EICKHORN SG 2000 WC-F


I francesi hanno adottato una nuova baionetta insieme al loro nuovo fucile HK 416. L'Eickhorn SG 2000 WC-F è un coltello dall'aspetto unico che sembra essere estremamente capace. Utilizza una lama da 6,8 pollici ed ha una lunghezza complessiva di 12,1 pollici. È una baionetta robusta che pesa 11,29 once.



La particolare lama ha una forma quadrata in grado di perforare materiali molto duri più facilmente di altre baionette. L'Eickhorn SG 2000 WC-F ha anche un po' di dentellatura che gli consente di essere utilizzato anche come coltello da campo. La guaina e il coltello si combinano per creare un dispositivo di taglio a filo. L'Eickhorn è certamente una baionetta multiuso con un design generale grosso che è adatto per l'utilizzo in combattimento. È meno un coltello da campo e molto più idoneo al combattimento.

STATI UNITI: BAYONET OKC-3S


L'OKC-3S è una delle migliori baionette al mondo ed è stata sviluppata per il Corpo dei Marines; l'OKC-3S ha perfezionato ciò che l'M9 non è riuscito a fare ed ha fornito un coltello efficace per più ruoli e rende un'eccellente baionetta. Probabilmente, può essere un po' grande per le attività sul campo, ma la lunghezza della lama esiste per un motivo: consente al soldato di raggiungere gli organi vitali di un avversario indipendentemente da dove colpisci; è devastante in un combattimento.


L'OKC-3S è stato modellato sul famoso coltello da combattimento Ka-Bar. La sua punta a clip lo rende molto versatile e la sua pancia è bella e profonda, quindi i tagli sono efficaci e puoi tagliare un bel po' con la sua lama lunga otto pollici. Il manico è spesso e comodo e c'è un affila-coltelli integrato nella guaina. Parte della lama resistente alla corrosione del coltello è seghettata per una maggiore efficienza. Pesa meno di due chili. L'OKC-3S combina le migliori caratteristiche dei coltelli da campo, dei coltelli da combattimento e delle baionette. Le baionette stanno certamente diventando reliquie della guerra poiché i fucili più recenti spesso non ne consentono l'utilizzo. Potrebbero non rimanere sulle punte dei fucili in futuro, ma le truppe avranno sempre bisogno di ciò che offre una vera baionetta nei combattimenti corpo a corpo.

ITALIA: Extrema Ratio FULCRUM BAYONET 


Dopo il successo del coltello multiruolo FULCRUM è nata la versione a baionetta. Come il FULCRUM, la baionetta è un coltello estremamente robusto e versatile, la lama regge carichi di rottura superiori ai 150 Kg; la punta è robustissima ed il profilo consente di lavorare a lungo con il coltello senza intaccare l’affilatura dell’ultima sezione, che garantisce, insieme all’affilatura parziale dorsale, di mantenere la capacità di penetrazione necessaria nel combattimento corpo a corpo contro obiettivi coperti da indumenti pesanti, buffetteria e protezioni balistiche morbide. Il baricentro avanzato ed il peso della lama la rendono adatta ai lavori da campo pesanti. 



FULCRUM BAYONET E.I. è la versione fornita all’Esercito Italiano con attacchi e guardia per il fucile d’assalto ARX160, manico nero, fodero rigido in nylon nero, fodero morbido in cordura Camo Italia.
Il FULCRUM è una pietra miliare fra i coltelli multi-uso. Impiegato su larga scala anche in Afghanistan come equipaggiamento standard dai componenti della missione italiana “Nibbio”, fa parte di un progetto sperimentale di rinnovamento degli equipaggiamenti individuali intrapreso dal Comando Truppe Alpine.  Durante la preparazione di quella importante missione, il Comando Truppe Alpine ha coordinato un team di aziende nella realizzazione di un completo e rinnovato equipaggiamento individuale sperimentale.  Extrema Ratio è l’azienda che il Comando Truppe Alpine ha selezionato e contattato per lo sviluppo di un’arma multiruolo adatta alla fanteria di prima linea, un coltello che potesse essere impiegato a tutte le latitudini e che assolvesse con successo ad ogni tipo di problematica che le attrezzature più specializzate non potevano risolvere. 
Il successo è stato tale che quel multiruolo ha dato il via allo sviluppo della Baionetta Fulcrum, di pari caratteristiche ma innestabile sui fucili d’ordinanza.  Il FULCRUM è un coltello estremamente robusto e versatile. La lama regge carichi a rottura superiori ai 150 Kg, la punta è robustissima ed il profilo permette di lavorare a lungo con il coltello senza intaccare l’affilatura dell’ultima sezione. Il baricentro avanzato ed il peso della lama lo rendono adatto ai lavori da campo pesanti.
Mod. Fulcrum Esercito Italiano “Nibbio":
  • 

Destinazione d'uso: tattico/militare/multiruolo;
Lama: full tang in acciaio Inox N690Co 58HRC;
Manicatura: smontabile in Forprene;
Lunghezza lama: 180mm;

  • Spessore della lama: 6.3mm;
Lunghezza chiuso: - ;

  • Lunghezza totale: 310mm;

  • Bilanciatura: avanzata, a 1.5 cm dal ramo di guardia inferiore;

  • Peso: 325g;

  • Chiusura: - ;

  • Clip: - ;

  • Fodero: tattico modulabile, da coscia o cintura, in Nylon e Kydex;

  • Note: .-
La Extrema Ratio è specializzata nello sviluppo e produzione di coltelleria professionale ad uso Militare, Pubblica Sicurezza e soccorso.  Il livello della produzione si attesta su una fascia medio/alta; la filosofia dell’azienda, il cui marchio fa fede, è produrre attrezzature tecniche di ottimo valore funzionale, lunga vita operativa, costanza qualitativa seriale a costi congrui per le amministrazioni pubbliche e clienti istituzionali. In altre parole un prodotto di prim’ordine a prezzi concorrenziali. La produzione è caratterizzata da procedimenti industriali e finiture artigianali, caratteristica che fornisce una forte identità all’azienda: sono automatizzati ed industrializzati soltanto i processi che garantiscono uniformità, alta capacità produttiva ed economia di scala, rimangono artigianali i processi che, come i controlli, garantiscono l’affidabilità e l’alta qualità generale dei singoli pezzi all’interno delle serie, nonché operazioni, che per loro natura intrinseca, derivano le loro caratteristiche di funzionalità dalla manualità dell’operatore, come le affilature piane, che vengono effettuate tutte ed esclusivamente in maniera artigianale.
Grazie all’interazione con le Forze Armate Italiane e poi anche internazionali, la ditta ha accumulato e sta continuando ad accumulare un prezioso bagaglio di esperienza ed informazioni che le permettono di procedere allo sviluppo di lame veramente qualificate e professionali. Peculiarità dell’azienda è l’aver lavorato insieme alle Forze Armate con l’intento, conseguito con successo, di elevare gli standard qualitativi e funzionali della coltelleria militare moderna. L’alto livello di qualità è dato dalla funzionalità dei progetti, dalla scelta dei migliori materiali e dei trattamenti più moderni. L’azienda effettua internamente test di efficienza e resistenza dei prodotti grazie allo sviluppo di strumenti specifici.
Si avvale della collaborazione della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Perugia che ha curato l’aspetto ergonomico dei suoi prodotti: l’indispensabile capacità degli stessi di interfacciarsi con l’utilizzatore. Si avvale della collaborazione della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Firenze che cura i test e le analisi su strutture, materiali e finiture superficiali dei prodotti. Il potenziale produttivo è sufficiente a garantire forniture governative su larga scala, con standard qualitativi molto elevati. L’azienda è certificata ISO 9001 ed è iscritta fra i fornitori delle Forze Armate, Codice NATO (N/CAGE): AD856.
E’ attualmente fornitrice ufficiale delle Forze Armate Italiane e Francesi, nonché collabora attivamente ed è fornitrice delle migliori unità italiane ed alcune fra le migliori unità internazionali militari e di pubblica sicurezza.






"La Bandiera non sventola a causa dei venti che la soffiano,
La Bandiera sventola a causa dell'ultimo respiro di ogni soldato che soffia.
Per coloro che hanno combattuto e sono morti per questo,
la libertà ha un sapore che i protetti non sapranno mai.
Il vero soldato combatte non perché odia quello che ha davanti,
ma perché ama ciò che c'è dietro di sé. "
Chi sa comprende, il resto non conta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, SANDBOXX, ColtelleriaCollini, Wikipedia, You Tube)









 

mercoledì 17 gennaio 2024

Forze armate della Federazione Russa (in russo Вооружённые силы Российской Федерации, Vooružënnye sily Rossijskoj Federacii): il Corset Plus, prodotto dalla società Triad-TKO, è un componente del sistema “Strelok”, un nuovo sistema di protezione individuale russo efficace contro proiettili e frammenti di schegge, in grado di resistere a frammenti fino a 630 m/s.







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Le Forze armate della Federazione Russa (in russo Вооружённые силы Российской Федерации, Vooružënnye sily Rossijskoj Federacii) sono costituite dall'insieme dei corpi delle Forze terrestri, Forze Aerospaziali, Forze missilistiche strategiche, dalle Truppe aviotrasportate e dalla Marina militare della Federazione Russa.
Istituite nel 1992, hanno rilevato la maggior parte dell'eredità materiale e giuridica delle Forze armate sovietiche.
Considerate al secondo posto tra le forze armate di maggior rilievo al mondo dopo quelle degli Stati Uniti, al 2020 conta circa 900.000 effettivi, che giungono a circa 2.000.000 includendo i riservisti.




Il Corset Plus, prodotto dalla società Triad-TKO, è un componente del sistema “Strelok”

La società Triada-TKO LLC, che fa parte del gruppo Kalashnikov, ha iniziato a consegnare il suo nuovo sistema di armatura Strelok alle forze armate russe. Il gruppo lo ha annunciato in un comunicato stampa l'8 dicembre 2023. Kalashnikov ha presentato ufficialmente Strelok in agosto alla fiera delle armi Army 2023.
La filiale del Kalashnikov Triad-TKO ha già sviluppato il sistema di abbigliamento per tutte le stagioni VKPO 3.0 in stretta collaborazione con il Ministero della Difesa russo e lo consegna alle forze armate da maggio 2023. Il sistema Strelok ora presentato da Triad-TKO è costituito da un plate carrier con elementi laterali, protezione inguinale e protezioni per le spalle. Sfortunatamente, l'affermazione non dice nulla sul peso e sui materiali utilizzati, ma si può presumere che si tratti di una combinazione di piastre balistiche dure e inserti balistici morbidi.
La prestazione di protezione balistica della protezione della parte superiore del corpo nota come Corset Plus è specificata da Kalashnikov come GOST Level BR5. Le piastre vengono sparate con un totale di sei cartucce da 7,62 mm x 54R da una distanza di 10 m. La velocità iniziale della cartuccia 7N13 con nucleo in acciaio temprato è di 830 m/s, quella della cartuccia perforante 7BZ3 di 810 m/s. Non è previsto il condizionamento delle piastre. Il sistema Strelok comprende anche uno zaino con capacità di 30 litri, diverse tasche per caricatori e multiuso e una borsa per il trasporto.
Con il giubbotto antiproiettile Strelok le forze armate russe affrontano la carenza di indumenti protettivi balistici personali, spesso citata dall'inizio della guerra contro l'Ucraina. Resta però da vedere fino a che punto i nuovi componenti dell'equipaggiamento si dimostreranno efficaci, in quali quantità potranno essere ordinati dall’esercito russo e con quale qualità l'economia locale potrà produrli.
Lo Strelok, è un sistema di protezione individuale all'avanguardia che fornisce una difesa efficace contro proiettili e frammenti di schegge, ora equipaggia 25.000 membri dell'esercito russo. 
Il completamento di questa sostanziale consegna di 25.000 giubbotti antiproiettile è stato confermato lo scorso anno. In precedenza, nello stesso anno, l’azienda produttrice del'AK-47 Kalashnikov, aveva rivelato i propri sforzi per migliorare il sistema di armatura Strelok. Il presidente di Kalashnikov, Alan Lushnikov, ha rivelato all'inizio di dicembre che le “SSO - Forze per le operazioni speciali”, avevano completato con successo la fase di test dello Strelok. Ciò ha aperto la strada alla produzione in serie del rinnovato sistema Strelok. 
Lushnikov ha esteso la conversazione per discutere della collaborazione dell'azienda con l'esercito russo. Hanno migliorato collettivamente il loro distintivo d'onore, il fucile d'assalto AK-12, dopo il suo test e l'utilizzo in un'operazione speciale. Il presidente ha chiarito che le prime spedizioni degli AK-12 aggiornati inizieranno a gennaio 2024, dopo i test positivi e la successiva produzione.
Il Corset Plus serve per la protezione della parte superiore del corpo e si abbina a un set di tasche compatibili con uno zaino da 30 litri. 
Questo equipaggiamento protettivo, come descritto dal produttore, protegge circa il 70% del corpo di chi lo indossa. Il Corset Plus è composto da un plate carrier con dettagli laterali, protezioni per l'inguine e protezioni per le spalle. 
Il sistema Strelok offre un livello base di protezione contro i pezzi frantumati, ma è ancora migliore con due pezzi extra che soddisfano lo standard GOST Livello BR5. 
Triad-TKO afferma che Strelok è in grado di proteggere da frammenti non identificati in rapido movimento fino a 630 m/s. 
È importante ricordare, tuttavia, che questo non corrisponde allo standard STANAG 2920. Per chiarirlo per coloro che hanno familiarità con le classificazioni di resistenza ai proiettili, il livello GOST BR5 protegge dai colpi multipli dei proiettili perforanti calibro 7,62x54R mm 7BZ3.
Uno dei modelli più comuni è il 6B43, un giubbotto antiproiettile che fa parte del sistema “Ratnik Warrior”. Il gilet 6B43 è realizzato in tessuto aramidico ad alta resistenza, che fornisce un elevato livello di protezione pur rimanendo relativamente leggero. Il giubbotto include anche tasche per piastre corazzate aggiuntive, consentendo ai soldati di regolare il livello di protezione in base alla situazione. Il 6B43 è classificato per la protezione fino alla classe 6, che include colpi di fucile da 7,62 mm.
Un altro modello comune è il 6B45, anch'esso parte del sistema Ratnik. Questo giubbotto è come il 6B43, ma ha caratteristiche extra. Uno di questi è un sistema di sgancio rapido. Questo può essere utilizzato per togliere velocemente il giubbotto in caso di emergenza. Il 6B45 include anche una protezione aggiuntiva per il collo e l'inguine ed è classificato per una protezione fino alla classe 5.
Le truppe russe in Ucraina potrebbero anche essere equipaggiate con il 6B23-1, un vecchio modello di giubbotto antiproiettile ancora in uso. Il 6B23-1 è più leggero del 6B43 e 6B45, ma fornisce meno protezione. Tuttavia, è ancora in grado di fermare colpi di fucile da 7,62 mm e include piastre corazzate aggiuntive per il petto e la schiena.
Alcune truppe russe potrebbero essere equipaggiate con il 6B13, un modello di giubbotto antiproiettile progettato per l'uso in ambienti montuosi e urbani. Il 6B13 include una protezione aggiuntiva per le spalle e la parte superiore delle braccia ed è realizzato con una combinazione di tessuto aramidico e piastre in ceramica. Come il 6B43 e il 6B45, il 6B13 fa parte del sistema Ratnik.
Nel 2020, c’è stata una mossa coraggiosa da parte di una società indiana, Midhani: sono riusciti a progettare un modello di giubbotto antiproiettile in grado di fermare i proiettili sparati da un fucile mitragliatore AK-47: utilizza caratteristiche uniche, una combinazione di protezione robusta e, sorprendentemente, un peso leggero di soli 6,3 chilogrammi. 
Il progetto non ha suscitato scalpore da un giorno all'altro. Ci è voluto più di un anno di lavoro rigoroso e nel 2020 hanno prodotto la prima serie di giubbotti protettivi Bhabha Kavach 6+ per test militari. 
La messa a punto del sistema di protezione individuale incorpora tecnologie rivoluzionarie, anche se i dettagli sono segreti. Sorprendentemente, questa armatura innovativa può contrastare un proiettile da 7,62 mm che corre ad una velocità fino a 700 m/s – ciò equivale a un colpo diretto. 



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Soldat-und-technik, Bulgarianmilitary, Wikipedia, You Tube)


















 

mercoledì 20 settembre 2023

PROTEZIONI INDIVIDUALI: un nuovo tipo di Kevlar, denominato “Kevlar EXO” è più resistente del precedente e mira a fermare i proiettili con meno materiale.







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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia. 





La protezione individuale, quella di una unità navale o di un mezzo blindato ha un chiaro scopo: impedire a un proiettile, o forse a un frammento di un'esplosione, di perforare il fragile tessuto umano dietro di esso. Ma indossarlo non è una cosa da poco, e il suo peso si misura in chili. Ad esempio, il tradizionale tessuto Kevlar utilizzato per un'armatura morbida pesa circa 1 libbra per piede quadrato e per svolgere il lavoro è necessario più di un piede quadrato. 
Di recente è stato messo a punto un nuovo tipo di Kevlar che mira a essere resistente ai proiettili quanto il materiale originale, pur essendo più sottile e leggero. Non sarà realizzato su misura per un abito, ma DuPont, la società che lo produce, afferma che è circa il 30% più leggero. Se il Kevlar normale ha un peso approssimativo di 1 libbra per piede quadrato, il nuovo materiale pesa circa 0,65 o 0,7 libbre per piede quadrato: “Abbiamo inventato una nuova tecnologia della fibra", afferma Steven LaGanke, leader mondiale del settore presso DuPont.
Ecco cosa sapere su come funziona il materiale resistente ai proiettili in generale e in che modo le novità sono diverse. 
Uno strato resistente ai proiettili deve svolgere due compiti: 
  • garantire che il proiettile non possa penetrarlo 
  • e anche assorbirne l’energia e tradurre quell’energia nel proiettile stesso, che idealmente si deforma quando colpisce. 

Uno strato di tessuto che potrebbe catturare un proiettile ma poi agire come una rete allentata dopo essere stato colpito da una palla da baseball sarebbe dannoso, spiega Joseph Hovanec, responsabile tecnologico globale dell’azienda: ”Non vuoi nemmeno che la rete si estenda completamente, perché ora quel proiettile si sta estendendo nel tuo corpo”.
La chiave sta nella resistenza delle fibre, oltre al fatto che “non si allungano molto”, spiega Hovanec: “È la resistenza di quelle fibre che causerà la deformazione del proiettile, poiché ha una quantità di moto, o energia cinetica così grande. Quindi in realtà lo stai prendendo e l'energia va a deformare il proiettile anziché rompere la fibra. Il proiettile, dice, dovrebbe “fungare”. 
Il Kevlar è un tipo di fibra sintetica chiamata para-aramide, e non è l'unico para-aramide: un altro para-aramide che può essere utilizzato nell'armatura si chiama Twaron, prodotto da una società chiamata Teijin Limited. Alcuni giubbotti antiproiettile sono realizzati anche in polietilene, un tipo di plastica. 
Anche la nuova forma di Kevlar, che l'azienda chiama Kevlar EXO, è un tipo di fibra aramidica, sebbene leggermente diversa dal Kevlar originale. Il Kevlar normale è composto da due monomeri, che è una sorta di molecola, e il nuovo tipo ha un monomero in più, per un totale di tre. "Quel terzo monomero ci consente di ottenere un ulteriore allineamento di quelle molecole nella fibra finale, il che ci conferisce una resistenza aggiuntiva rispetto alla tradizionale aramide, Kevlar o polietilene", afferma Hovanec.
L'armatura in generale deve soddisfare uno standard specifico negli Stati Uniti dal National Institute of Justice. L'obiettivo del nuovo tipo di Kevlar è che, essendo più resistente, possa comunque soddisfare gli stessi standard pur essendo utilizzato in quantità minori nelle armature antiproiettile. Ad esempio, il Kevlar normale ha uno spessore di circa 0,26 o 0,27 pollici e il nuovo materiale potrebbe essere sottile fino a 0,19 pollici, afferma Hovanec. "Si tratta di una notevole diminuzione dello spessore del materiale”.  
E lo strato balistico costituito da un materiale come Kevlar o Twaron è solo una parte di ciò che entra nell'armatura. "C'è la protezione  balistica, ma poi la balistica è in un contenitore sigillato per proteggerla, e poi c'è il tessuto che la ricopre", afferma Hovanec. "Quando finalmente vedi l'articolo finale, c'è molto materiale aggiuntivo in aggiunta.”






La fibra aramidica DUPONT Kevlar ® EXO™

La DuPont ha di recente presentato la fibra aramidica Kevlar EXO, l'innovazione più significativa in oltre 50 anni di fibra aramidica e una piattaforma tecnologica completamente nuova sviluppata per servire infinite applicazioni in cui prestazioni e protezione è richiesto in mezzo a condizioni intense ed impegnative. Life Protection sarà il primo di molti casi d'uso di Kevlar EXO che offrirà una combinazione senza precedenti di leggerezza, flessibilità e protezione da una fibra aramidica. 
Il DuPont Kevlar è da tempo il materiale avanzato alla base delle protezioni antiproiettile ad alte prestazioni che proteggono coloro che prestano servizio. Ora, con i giubbotti antiproiettile realizzati utilizzando Kevlar EXO, gli ufficiali militari e delle forze dell'ordine possono sperimentare livelli di protezione balistica precedentemente non disponibili senza compromettere la mobilità e il comfort. Con una flessibilità senza pari, Kevlar EXO si adatta alle curve e alle linee del corpo, fornendo una soluzione più inclusiva per il corpo pur offrendo la massima protezione.
"Abbiamo dedicato oltre un decennio allo sviluppo, al perfezionamento e al perfezionamento di Kevlar EXO e il risultato è una piattaforma che ha rivoluzionato il settore e che ha catapultato le nostre capacità di protezione della vita a un livello completamente nuovo", ha affermato Steven LaGanke, leader aziendale globale, DuPont Protezione della vita. “Sviluppato e testato dai principali esperti di materiali di DuPont, Kevlar EXO offre prestazioni balistiche e termiche mai viste prima, fornendo allo stesso tempo una soluzione flessibile e leggera che consente agli utenti di operare al massimo delle prestazioni. Che si tratti di membri militari, agenti delle forze dell’ordine, addetti alla sicurezza privata o operatori di emergenza, gli utenti di Kevlar EXO possono gestire meglio la produzione di energia anche durante le attività fisiche più impegnative”.  
La fibra aramidica Kevlar EXO, prima nel suo genere,  è incomparabilmente migliore e più resistente anche dei materiali per armature morbide più performanti disponibili. Il Kevlar EXO offre i seguenti vantaggi:
  • Le prestazioni balistiche più elevate tra tutte le fibre aramidiche senza compromettere il peso, consentendo le soluzioni balistiche morbide migliori della categoria e più leggere disponibili oggi sul mercato;
  • Massima flessibilità, offrendo maggiore comfort e mobilità, adattandosi alle curve e alle linee del corpo con meno restrizioni per la massima difesa, se abbinato a un design eccezionale del marsupio;
  • Intrinsecamente resistente alla fiamma e alla temperatura; a prova di fusione e accensione fino a 500°C;
  • Dopo cinque anni offre lo stesso livello di protezione del primo giorno;
  • Prodotto negli Stati Uniti nel nuovo stabilimento di produzione DuPont a Spruance, Virginia;
  • Vestibilità infinitamente personalizzabile per caso d'uso e tipo di corporatura.
 
DuPont ha fatto debuttare il Kevlar EXO alla Best Ranger Competition (dal 14 al 16 aprile 2023), che ha visto alcuni militari delle forze speciali dell’US ARMY affrontarsi in un'estenuante competizione che simulava le condizioni fisiche e le sfide mentali del combattimento. Alla competizione di quest'anno, i ranger dell'esercito degli Stati Uniti sono stati i primi soldati al mondo a indossare giubbotti antiproiettile realizzati con il Kevlar EXO, consentendo loro di sperimentare la massima flessibilità e comfort mentre superano ogni sfida.

Informazioni su DuPont Life Protection

Dai soccorritori agli operatori industriali, DuPont fornisce un'ampia gamma di soluzioni di protezione personale, compresi alcuni dei marchi più affidabili e innovativi del settore, come Kevlar, Nomex, Tyvek e Tychem, per soddisfare le vostre esigenze di sicurezza. 

A proposito di DuPont

La DuPont è un leader globale nell'innovazione con materiali e soluzioni basati sulla tecnologia che aiutano a trasformare le industrie e la vita quotidiana. I dipendenti dell’azienda applicano diverse scienze e competenze per aiutare i clienti a portare avanti le loro idee migliori e a fornire innovazioni essenziali nei mercati chiave, tra cui l’elettronica, i trasporti, l’edilizia, l’acqua, la sanità e la sicurezza dei lavoratori. 











IL KEVLAR

Il kevlar è una fibra sintetica aramidica inventata nel 1965 da Stephanie Kwolek, una ricercatrice della DuPont. La sua caratteristica principale è la grande resistenza meccanica alla trazione, tanto che a parità di massa è 5 volte più resistente dell'acciaio.
Il kevlar possiede anche una grande resistenza al calore e alla fiamma. Per le sue caratteristiche di resistenza viene utilizzato come fibra di rinforzo per la costruzione di giubbotti antiproiettile, di attrezzature per gli sport estremi e per componenti usati in aeroplani, imbarcazioni e vetture da competizione.
Inventato da Stephanie Kwolek mentre cercava una fibra resistente ed elastica per rimpiazzare la gomma degli pneumatici, il kevlar è stato brevettato dalla DuPont nel 1973.
Nel corso degli anni, questo tipo di fibra sintetica ha ricevuto miglioramenti notevoli in termini di resistenza meccanica. Fin dall'inizio essa si dimostrò promettente, con una resistenza di oltre 2 volte rispetto all'acciaio, a parità di massa. Con il tempo si è arrivati a prodotti ancora più resistenti, che offrono un rapporto di almeno 5:1 sull'acciaio (queste prestazioni sono riferite alla resistenza meccanica, ma non al logorio). È molto resistente anche alla temperatura.

Fibre di kevlar

Il kevlar si ottiene per condensazione in soluzione a partire dai monomeri 1,4-fenilendiammina (para-fenilendiammina) e cloruro di tereftaloile. Come sottoprodotto di reazione si ottiene acido cloridrico.

Protezione

Uno degli utilizzi più noti del kevlar è nei giubbotti antiproiettile: la sua elevata resistenza è utilizzata per assorbire, tramite deformazione plastica, l'energia cinetica dei proiettili. Di questo materiale sono costruiti anche alcuni elmetti militari, ad esempio il Lightweight Helmet dei Marines.
Il kevlar è utilizzato in alcuni capi antinfortunistici da lavoro.
Il tessuto in kevlar è inefficace contro corpi perforanti quali baionette o coltelli, o colpi di proiettili perforanti. Per proteggere da questo tipo di attacchi, al tessuto in kevlar sono aggiunti pannelli metallici in lega leggera. La combinazione di kevlar e leghe leggere è utilizzata anche come protezione per veicoli soggetti a limitazione sul peso, ad esempio gli elicotteri corazzati. In tale ambito, oltre al kevlar, si utilizzano altre fibre sintetiche quali il meno famoso nomex o la fibra di carbonio.

Automobilismo

Data la sua leggerezza, la fibra è molto utilizzata nelle auto e moto da corsa:
  • come elemento strutturale, nel telaio o nella carrozzeria;
  • per le cinghie di distribuzione;
  • nelle tubazioni dei freni a disco per evitare il rigonfiamento del tubo sotto pressione, migliorando la precisione e la potenza del sistema frenante;
  • nell'intelaiatura di alcuni pneumatici ad alte prestazioni e nel cerchio esterno flessibile dei pneumatici da mountain bike;
  • nei serbatoi di Formula 1, realizzati con due lamine: gomma nitrilica per quella interna e kevlar rinforzato con determinati trattamenti per quella esterna, il che permette al serbatoio di deformarsi senza subire crepe o rotture.
  • nei silenziatori di moto a 2 tempi: anche dopo un lungo utilizzo il materiale non scotta.
  • Le fibre aramidiche, per il loro comportamento al calore sono utilizzate per le carcasse di rinforzo di pneumatici speciali e hanno trovato impiego come sostituto dell'amianto nelle pastiglie dei freni.

Attrezzi sportivi

L'elevatissima resistenza meccanica specifica lo rendono ideale per la realizzazione di molti attrezzi sportivi, anche se il costo lo relega ai livelli agonistici. Alcuni esempi:
  • Carena di canoe e pagaie.
  • Cordini per l'arrampicata e per la ritenuta di aquiloni giganti.
  • Puntali delle stecche da biliardo, cioè la parte anteriore che si avvita al manico.
  • Lenza nella pesca, soprattutto la parte finale (detto finalino) ove sono richiesti diametri ridotti. Usato per la pesca del siluro e dei grandi predatori.
  • Vele e corde (scotte e drizze) nelle imbarcazioni a vela.
  • Alcune parti dell'equipaggiamento protettivo per la scherma, in accordo con le disposizioni della Fédération Internationale d'Escrime.
  • Rinforzi nell'abbigliamento tecnico per motociclisti. Ad esempio, Valentino Rossi adottò l’utilizzo di tute con protezioni in kevlar alla caviglia, tibia e perone dopo l'infortunio al Mugello nel 2010.
  • Nelle stecche da hockey come protettivo e rinforzo superficiale delle fibre di carbonio costituenti l'anima.
  • La corda negli archi e balestre moderni.
  • Produzione di copertoni per biciclette BMX.
  • Cornice delle racchette da badminton.
  • Fasce antiforatura per mountain bike.
  • nei giubbotti ad assetto variabile (GAV) nella subacquea.
  • nel fascio funicolare dei paracadute e dei parapendio.
  • Orologeria utilizzato in alcune parti della cassa di maison importanti.

Altri usi:
  • Costituisce gli stoppini degli attrezzi da giocoleria incendiabili;
  • come rinforzo per aumentare la resistenza alla trazione nei cavi con fasci di fibre ottiche, utilizzabile anche per spellare la guaina esterna del fascio di fibre, grazie alla sua elevata resistenza;
  • per la realizzazione di smartphone;
  • è utilizzato per la realizzazione di materiali compositi denominati Fiber Reinforced Polymers utilizzati di recente per il consolidamento statico di edifici in muratura e calcestruzzo armato;
  • altoparlanti dei diffusori Hi-Fi di alta qualità;
  • fabbricazione degli elmetti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (VFR2000);
  • nel restauro strutturale dei dipinti su tela antichi e moderni in operazioni di rinforzo del supporto quando necessitano qualità di resistenza in minime sezioni unite alla bassa deformabilità elastica.
  • tute per astronauti.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Popularscience, DUPONT, Wikipedia, You Tube)