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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
storia militare, sicurezza e tecnologia.
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di un reparto militare
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
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là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Voenno-morskoj flot o VMF
La Voenno-morskoj flot o VMF (in russo Военно-морской флот) è la marina militare della Federazione Russa che, assieme alle Forze terrestri e alle Forze aerospaziali, compone le Forze armate del Paese euroasiatico dal 1992.
A seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica, avvenuta nel 1991, ha ereditato gran parte del naviglio della Marina militare sovietica, suddiviso come quest'ultima, in cinque flotte: la Flotta del Nord, la Flotta del Pacifico, la Flotta del Mar Nero, la Flotta del Baltico e la Flottiglia del Caspio. Completano la struttura della Forza armata i corpi dell'Aviazione navale e delle Truppe costiere nonché le forze in distaccamento permanente quali il 5º squadrone Medio Oriente, con base a Tartus in Siria, e il futuro distaccamento in Sudan.
Il lignaggio della marina russa viene fatto risalire alla Marina imperiale russa, istituita nell'ottobre 1696 dallo zar Pietro il Grande.
Profondamente segnata dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, la Marina ha sofferto di un lungo periodo di stagnazione dovuto sia all'assenza di una strategia d'impiego sia di un apparato statale/governativo forte. La mancanza di fondi adeguati, infine, portò, dagli anni 1990 all'inizio degli anni duemila, alla cronica insufficiente manutenzione dei mezzi e alla scarsa formazione del personale, situazioni che contribuirono a un esteso stato di degrado delle risorse a disposizione della Marina stessa.
Nell'agosto 2014, il Ministro della difesa Sergej Šojgu ha affermato che le capacità navali russe sarebbero state rafforzate con nuove armi ed equipaggiamenti entro i successivi sei anni in risposta agli schieramenti della NATO nell'Europa orientale e ai recenti sviluppi in Ucraina e nel Mar Nero.
Al 2021, è in corso un ambizioso piano di ammodernamento delle unità navali della Forza armata già supportato negli anni precedenti da un consistente miglioramento delle condizioni di servizio dei coscritti e delle infrastrutture a loro disposizione e supportato attivamente dall'industria cantieristica domestica.
SSGN “K-561 Kazan”
K-561 Kazan è un sottomarino a propulsione nucleare lancia missili da crociera della Marina russa. È la seconda unità del progetto, separata dalla prima da 16 anni (1993-2009). Dopo tale periodo sono state apportate modifiche considerevoli al progetto iniziale. Le differenze nel progetto sono sembrate sufficienti per considerarlo come una nuova versione aggiornata della classe Yasen-M (russo: Ясень-М). Il sottomarino prende il nome dalla città di Kazan. Il sottomarino è schierato con la Flotta del Nord russa.
Progettazione
Il progetto sottomarino è stato sviluppato nel Malachite Design Bureau inSan Pietroburgo. La marina russa ha dichiarato che il sottomarino è stato migliorato rispetto al Severodvinsk, il primo della classe Yasen / Graney.
Rispetto alla unità capoclasse classe, il Kazan è circa 12 m più basso del Severodvinsk, derivante dalla cancellazione di un array sonar di prua del primo. Secondo un analista navale, l'intenzione era probabilmente quella di ridurre i costi di costruzione senza ridurre significativamente le capacità del sottomarino. Il Kazan includerà anche un reattore nucleare con un sistema di raffreddamento di nuova concezione.
Storia
Il primo equipaggio dell’SSGN Kazan era stato formato già nel marzo 2016, e il sottomarino era originariamente previsto per essere introdotto in servizio nel 2017. Il 23 agosto 2016, il cantiere navale Sevmash ha riferito che il sottomarino sarebbe stato consegnato alla Marina russa nel 2018.
Il 31 marzo 2017, Kazan è stato posizionato fuori dall’hangar di costruzione e successivamente varato a mare. Ha iniziato le sue prove in mare il 24 settembre 2018 e avrebbe dovuto unirsi alla Marina russa nel 2019. Nell'ottobre 2019, il presidente della United Shipbuilding Corporation Alexei Rakhmanov, ha dichiarato che il dispiegamento del Kazan sarebbe stato ritardato fino alla fine del 2020 a causa di problemi tecnici con i suoi complessi sistemi di controllo.
Le prove del sottomarino includevano il lancio dei missili da crociera 3M-54 Kalibr e P-800 Oniks. Sono stati completati nel dicembre 2020.
A partire da aprile 2021, la data di messa in servizio è stata segnalata come 25 luglio 2021. Tuttavia, il sottomarino nucleare è stata effettivamente introdotto in servizio operativo il 7 maggio 2021.
Il 6 giugno 2024, è stato riferito che il sottomarino a propulsione nucleare si stava dirigendo verso Cuba per partecipare a esercitazioni militari dove poi è giunto in data 12 giugno come parte di un gruppo di quattro unità navali tra cui la fregata Admiral Gorshkov. Entrambe queste navi trasportano il missile da crociera ipersonico con capacità nucleare Zircon. È stato riferito che la fregata era poi in rotta verso il Mediterraneo per assumere il comando del gruppo operativo del Mediterraneo.
La classe Yasen (in cirillico: проекта 885 Ясень, nome in codice NATO: Severodvinsk)
E’ una classe di sottomarini lanciamissili da crociera a propulsione nucleare (SSGN) di fabbricazione russa sviluppata negli anni novanta e la cui entrata in servizio è avvenuta, a causa della dissoluzione dell'URSS, solo nel 2014.
Progettati per rimpiazzare progressivamente le unità delle classi Victor, Sierra ed Akula ed armati di missili cruise ed antinave Kalibr ed Oniks, trovano impiego nel neutralizzare sia obiettivi navali di pregio che terrestri. Nel loro inventario dovrebbe far parte anche la versione navale del missile da crociera Kh-101, che può impiegare sia testate convenzionali che nucleari.
Designata erroneamente con il nome di Graney, lo sviluppo delle unità successive alla capoclasse è proseguito al punto da modificare profondamente design e tecnologie imbarcate sui battelli in costruzione e rinominare il progetto di riferimento in 885M Yasen-М.
Sviluppo
La costruzione del primo esemplare iniziò nel cantiere navale Sevmaš, a Severodvinsk, il 28 dicembre 1993, e lo scafo venne varato (sembra) nel 1995, quando il livello di completamento era di circa il 10%. Tuttavia, a causa dei problemi economici che hanno caratterizzato la Russia negli anni novanta, i lavori sono andati avanti con estrema lentezza: infatti furono interrotti nel 1996 e ripresero solo nei primi anni del 2000. La costruzione subì poi una forte accelerazione a partire dal 2003, in seguito ad un aumento dei finanziamenti. Tuttavia, questo programma non era considerato prioritario, ed i lavori proseguirono piuttosto a rilento, soprattutto a causa della priorità data ai sottomarini classe Borej. Inoltre vi sarebbero state numerose difficoltà tecniche a causa dell'estrema complessità dei sistemi. Comunque, stando alle dichiarazioni rilasciate dai vertici della marina russa, il programma relativo ai Progetto 885 sembra tornato ad alti livelli di importanza.
Nelle intenzioni della marina militare russa, la classe doveva essere composta da sette unità. Tuttavia, non è chiaro il numero di unità effettivamente in costruzione. Fonti occidentali riferiscono che gli esemplari in costruzione sarebbero tre. Quello sicuramente più vicino al completamento (circa all'80%) sarebbe il capoclasse K-560 Severodvinsk, l'esemplare varato con cerimonia ufficiale nel giugno 2010, il cui ingresso in servizio, continuamente posticipato sino al 2011. Le informazioni sugli altri due sono praticamente inesistenti: non sono stati comunicati neanche i nomi. La loro costruzione è iniziata nell'ottobre 1996 e nel gennaio 1998, ma lo stato attuale dei lavori è ignoto. Dovrebbero comunque essere entrati in servizio, rispettivamente, nel 2013 e nel 2016.
Per quanto riguarda gli ultimi quattro esemplari previsti, si sa che si tratta di una versione migliorata, ma non si conoscono eventuali modifiche o differenze rispetto ai battelli precedenti. In tutti i modi, secondo il programma degli armamenti 2007-2015, è previsto l'ingresso in servizio di due sottomarini di questo tipo in tale arco di tempo.
L'ingresso in servizio attivo del primo esemplare della classe, è stato continuamente posticipato. Sui successivi esemplari le fonti differiscono notevolmente. Invece, l'inizio della costruzione dei quattro Seveodvinsk-I era previsto per il 2002-2004, ma non si hanno notizie in questo senso. Complessivamente, 12 esemplari (da costruirsi tra il 2017 ed il 2028) dovrebbero andare a sostituire gli Akula.
Caratteristiche
I sottomarini della classe Graney derivano dalla classe Akula e sono molto sofisticati. Lo scafo è costruito in acciaio amagnetico, cosa che dovrebbe permettere a questi mezzi una silenziosità maggiore, consentendo loro di essere meno individuabili rispetto ai precedenti Akula. Inoltre, molto alta dovrebbe essere l'automazione dei processi interni, visto che l'equipaggio previsto è di solo 50 uomini.
Il sistema sonar è di tipo Irtyš-Amfora, per il cui sviluppo e messa a punto è stato utilizzato lo Yankee Pod KS-403. Come detto in precedenza, gli ultimi quattro esemplari della classe dovrebbero avere delle differenze, e sarebbero noti con il nome di Severodvinsk-I. Tali differenze comunque non sono note. Fonti russe riferiscono che alcuni esperti USA considererebbero i Graney i più avanzati sottomarini del mondo.
Armamento
L'armamento principale è composto da 24 missili antinave P-800 Oniks, sistemati in otto tubi di lancio verticali SM-135 posti alle spalle della torre. La notizia che avrebbe dovuto imbarcare venti SS-N-17 Snipe si è rivelata infondata. Per quanto riguarda l'armamento secondario, questo è composto da circa 24 tra missili e siluri, che potranno essere lanciati mediante otto tubi lanciasiluri.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, Wikipedia, You Tube)