Per i (Shortfin Barracuda Block 1A - variante a propulsione diesel elettrica dei battelli nucleari francesi della classe Suffren), la Royal Australian Navy sarà obbligata a sottoporre ad un pesante refit i propri sottomarini classe Collins, figli di un altro programma di origine svedese anch’esso molto travagliato e disastroso dal punto di vista tecnologico ed operativo.
Secondo il sito di R.I.D., il Governo australiano starebbe seriamente pensando di uscire dall’accordo con la Francia, e di porre fine al relativo contratto con Naval Group, per la fornitura di 12 nuovi sottomarini classe ATTACK /SHORTFIN BARRACUDA Block 1A - variante a propulsione diesel elettrica dei battelli nucleari francesi della classe BARRACUDA/SUFFREN a causa del costo esorbitante di oltre 60 miliardi di $. Le ragioni sono causate dalla complessità del design e dalla progettazione francese, e dalla richiesta costruzione in Australia ed a causa dell'adozione di un sistema di combattimento Usa. L'Australia valuta quindi un’opzione meno ambiziosa, che riguarderebbe lo sviluppo e la realizzazione, in partnership con società svedesi Saab/Kockums per una variante dei sottomarini Collins attualmente operativi.
L’aggiornamento dei Collins è necessario per garantirne il servizio operativo fino agli anni ’30 quando, secondo i programmi teorici, dovrebbero partire le consegne dei nuovi sottomarini franco-australiani “Barracuda”.
Inizialmente, il ritiro dei Collins era preventivato per il 2026.
I continui ritardi nella fase di design dei nuovi sottomarini obbligheranno i Collins a restare in servizio per un’altra decade.
Il loro aggiornamento, inizialmente non preventivato, avrà un costo di oltre 2,2 miliardi di € per la sostituzione del sistema propulsivo, dei motori e dei generatori diesel, più l’upgrade dei sistemi di bordo:
Il loro aggiornamento, inizialmente non preventivato, avrà un costo di oltre 2,2 miliardi di € per la sostituzione del sistema propulsivo, dei motori e dei generatori diesel, più l’upgrade dei sistemi di bordo:
- elettrico,
- CMS,
- sensoristico,
- periscopico con l’adozione di mast optronici.
Tale ingente investimento si va ad aggiungere ai circa 49 miliardi di € stanziati per l’acquisizione dei nuovi battelli prodotti dalla francese Naval Group.
I sottomarini classe Attack della Royal Australian Navy sono basati sulla proposta Shortfin Barracuda del costruttore navale francese Naval Group, progettati per sostituire i sottomarini classe Collins.
La classe entrerà in servizio all'inizio degli anni 2030 con la costruzione che si estenderà tra la fine degli anni 2040 e il 2050. Il programma ha un costo stimato di $ 50 miliardi e sarà il più grande e complesso progetto di acquisizione della difesa nella storia australiana.
Il programma è iniziato nel 2007 con l'avvio del progetto di acquisizione del Dipartimento della Difesa SEA 1000.
Nelle prime fasi del progetto di sostituzione, furono identificate quattro opzioni di progettazione:
- acquistare un design Military-Off-The-Shelf (MOTS),
- modificare un design MOTS per le condizioni australiane,
- progettare un'evoluzione della classe Collins
- o creare un nuovo design.
La propulsione nucleare era stata esclusa a causa della mancanza di un'industria nucleare indigena in Australia e per l’opposizione politica al nucleare.
Nel 2009, nel Libro bianco sulla difesa del governo australiano fu annunciato che sarebbe stata costruita una classe di dodici sottomarini. Il progetto selezionato doveva essere costruito in Australia presso il cantiere navale ASC Pty Ltd nel sud dell'Australia. Il lavoro preliminare doveva iniziare nel 2009, con un progetto vincente da identificare entro il 2013 ed i lavori di progettazione da completare entro il 2016, consentendo di completare la costruzione del primo sottomarino entro il 2025. Tuttavia, ci sono stati ritardi significativi nell'attuazione del progetto, con incontri per definire le capacità previste che non si sono verificati fino al 2012, il che ha spinto l'inizio della costruzione oltre il 2017.
Alla fine del 2014, le capacità operative non erano ancora state definite, tra le crescenti speculazioni sul fatto che il governo australiano avrebbe acquistato sottomarini classe Sōryū direttamente dal Giappone, saltando qualsiasi processo di appalto e ignorando i precedenti impegni di costruzione delle unità subacquee in Australia. Tuttavia, nel febbraio 2015 il governo Abbott ha annunciato un "processo di valutazione competitiva" tra progetti giapponesi, francesi e tedeschi concorrenti.
Il 26 aprile 2016, il primo ministro Malcolm Turnbull ha annunciato come vincitore il Shortfin Barracuda, una variante a propulsione convenzionale del sottomarino nucleare classe Suffren della società francese Naval Group.
Operatività
I sottomarini diesel-elettrici australiani dovranno operare in una vasta gamma di condizioni geografiche e oceanografiche, dal freddo Oceano Meridionale ai tropici del Mar dei Coralli, Arafura e Timor - richiedendo ai sottomarini di gestire variazioni significative di temperatura, salinità, densità e clima. I sottomarini australiani forniranno un deterrente per la difesa dell'Australia, pattugliando le acque dell'Australia e delle nazioni vicine raccogliendo informazioni di intelligence attraverso l'intercettazione di comunicazioni elettroniche da parte di nazioni straniere e aiutando lo spiegamento e il recupero di incursori delle forze speciali. I sottomarini australiani sono obbligati a percorrere lunghe distanze per raggiungere alcune delle loro potenziali aree di pattugliamento. Questo requisito di autonomia e resistenza portò alla progettazione della classe Collins degli anni '80 che incorporava un grande carico di carburante, grandi motori e batterie sufficienti per transitare su lunghe distanze; da allora i miglioramenti tecnologici hanno consentito sottomarini diesel-elettrici più piccoli come il sottomarino tedesco Tipo 214 e il sottomarino di classe Walrus olandese per ottenere una portata e una resistenza simili a quelle della classe Collins.
La classe Collins è stato il primo sottomarino diesel-elettrico appositamente progettato per le condizioni australiane delle lunghe distanze di transito, e quindi rappresentava un design "orfano" senza un design evoluto per la sostituzione. I sottomarini classe Collins hanno una vita operativa prevista di circa 30 anni, con la nave principale HMAS Collins che sarà ritirata dal servizio intorno al 2025.
Cronologia del progetto
Il Submarine Institute of Australia ha pubblicato un rapporto nel luglio 2007 sostenendo che la pianificazione per la prossima generazione di sottomarini australiani doveva iniziare il più presto possibile. Nel dicembre 2007, un mese dopo l'entrata in carica a seguito delle elezioni federali del 2007, il ministro della Difesa Joel Fitzgibbon annunciò che era iniziata la pianificazione per la sostituzione della classe Collins (denominata SEA 1000). L'ufficio del progetto SEA 1000 fu istituito all'interno dell'Organizzazione per la difesa della materia nell'ottobre 2008 e veniva amministrato congiuntamente con il gruppo di sviluppo delle capacità di Defence. Nel febbraio 2009, il contrammiraglio Rowan Moffitt è stato nominato capo del progetto.
Il libro bianco della difesa 2009
Il libro bianco del 2009 sulla Difesa dell'Australia nell'Asia del Pacifico: Force 2030 confermò il progetto di sostituzione e annunciò che la flotta sottomarina sarebbe stata aumentata a dodici unità complessive. Le ragioni dell'aumento presentato nel libro bianco includeva la crescente quantità e raffinatezza delle forze navali del Pacifico asiatico (in particolare forze sottomarine), la necessità di sostenere le operazioni sottomarine in qualsiasi conflitto e il maggiore deterrente di un sottomarino.
Inizialmente, il calendario previsto prevedeva l'avvio di lavori concettuali nel 2009, la progettazione preliminare doveva essere stabilita tra il 2011 e il 2013, quindi i lavori di progettazione dettagliati completati in tempo per l'avvio della costruzione nel 2016. Questo per garantire che la nuova classe sarebbe essere in servizio prima che la classe Collins avesse iniziato lo smantellamento nel 2025. Tuttavia, le riunioni tra Moffitt e il Comitato per la Sicurezza nazionale per chiarire i dettagli di concetto e le capacità destinati, in programma per novembre 2009, non andò avanti fino a marzo 2012.
Il 3 maggio 2012 il governo australiano confermò finanziamenti per la fase iniziale di progettazione che comprendeva studi per selezionare il nuovo design dei sottomarini.
L'Organizzazione per la scienza e la tecnologia della difesa progetta di stabilire parametri per la propulsione, il sistema di combattimento e le capacità stealth, insieme all'avvio di programmi per sviluppare le competenze del settore necessarie per la costruzione effettiva.
Secondo il calendario rivisto del 2012, la fase preliminare si sarebbe conclusa nel 2013, con l'approvazione del primo passaggio da effettuare all'inizio del 2014 e l'approvazione del secondo passaggio nel 2017.
La migliore previsione era "dopo il 2030". Parte del ritmo lento e la mancanza di decisioni è stata attribuita ai politici che temevano di essere ritenuti responsabili per la ripetizione dei problemi incontrati dalla classe Collins.
Speculazione sulla decisione a favore della classe Sōryū
Sebbene il sottomarino tedesco Tipo 214 abbia una autonomia paragonabilie a quella della classe Collins, e una resistenza superiori rispetto alla classe giapponese Sōryū, nel corso del 2014 si verificarono crescenti speculazioni sul fatto che un design giapponese fosse stato preselezionato come sostituto della classe Collins, portando alla critica pubblica che i sottomarini giapponesi non avevano la portata o la resistenza richieste dall’Australia.
A Settembre 2012 e un accordo del luglio 2014 sulla condivisione di tecnologie di difesa furono visti come passi preliminari verso una concreta collaborazione australiano-giapponese su di un disegno di sottomarino, oppure verso l'integrazione di tecnologie della Soryu. Tuttavia, fu osservato che la cooperazione su di un progetto di difesa così importante avrebbe rappresentato un rischio elevato a causa della mancanza di precedenti esperienze di esportazione di armi da parte del Giappone e qualsiasi accordo avrebbe potuto avere un impatto negativo sulle relazioni di entrambe le nazioni con la Cina. La stretta relazione personale tra l'allora primo ministro australiano Tony Abbott e il primo ministro giapponese Shinzō Abe era stata citata come un fattore positivo nella probabilità di un simile accordo, con l'avvertenza che un cambiamento nel governo in entrambe le nazioni avrebbe compromesso qualsiasi potenziale accordo per la costruzione, o il supporto di mantenimento in corso dei sottomarini.
Il Partito laburista australiano aveva un maggiore interesse nel sostenere la costruzione navale locale rispetto al governo di coalizione di Abbott, mentre un inasprimento delle relazioni Cina-Giappone è qualcosa che il Partito Democratico del Giappone ha meno probabilità di rischiare rispetto al governo liberale democratico guidato da Abe.
Nel gennaio 2015, il ministro della Difesa Kevin Andrews dichiarò che il governo stava ancora considerando le opzioni offerte dai costruttori navali europei: ThyssenKrupp Marine Systems of Germany, Saabdella Svezia e una partnership delle società francesi Thales e DCNS.
A metà dicembre 2015, la Forza di autodifesa giapponese ha permesso a un giornalista dell'Australian Broadcasting Corporation (ABC) di visitare il più recente della classe, Kokuryū (drago nero), alla sua base a Yokoska e di colloquiare con l' ufficiale comandante, il comandante Takehiko Hirama e molti altri membri del personale.
Annunci politici 2015
Il 20 febbraio 2015 il governo australiano confermò pubblicamente tre considerazioni strategiche chiave che sarebbero state prese in considerazione nel processo di valutazione della concorrenza, tra cui:
- che i futuri sottomarini avrebbero una autonomia e una resistenza simili alla classe Collins,
- prestazioni dei sensori superiori e molto più stealth rispetto alla classe Collins,
- e che il sistema di combattimento e il siluro Mark 48 Mod 7 sviluppato congiuntamente tra gli Stati Uniti e l'Australia sarebbero il sistema di combattimento preferito dei futuri sottomarini e l'arma principale.
Il governo annunciò una competizione a tre tra ThyssenKrupp, la partnership Thales-DCNS e un design giapponese, mentre la Saab fu esclusa. Il processo avrebbe dovuto selezionare il progetto per il sottomarino entro la fine del 2015.
Considerazioni tecniche
Propulsione
Decidere il futuro sistema di propulsione dei sottomarini è strettamente legato alla determinazione della sua autonomia operativa, resistenza e furtività. Due propulsioni di base furono presentate nella propulsione sottomarina: propulsione nucleare e propulsione diesel-elettrica convenzionale. L'opzione della propulsione nucleare offre effettivamente ai sottomarini una autonomia ed una resistenza illimitate, limitate solo dalla manutenzione e dai requisiti dell'equipaggio umano per rifornirsi e riposare, ed elimina la necessità di venire in superficie per ricaricare le batterie: un processo molto rischioso.
I governi australiani hanno ripetutamente respinto l'opzione della propulsione nucleare a causa della mancanza di un'industria nucleare australiana.
La seconda alternativa era quella di far funzionare un sottomarino diesel-elettrico convenzionale con sufficiente carburante e batterie allo stato dell’arte per transitare sulle grandi autonomie operative richieste dall'Australia e fornire quindi la massima autonomia, resistenza e azione furtiva (operando sott'acqua), prima di dover riaffiorare per fare snorkeling e ricaricare batterie. In precedenza, questo brief di progettazione condusse alla costruzione di un sottomarino relativamente grande, di tipo convenzionale classe Collins, dotato di un grande motore diesel-elettrico, carico di carburante e batterie sufficienti in grado di trasportare i sottomarini dalla loro posizione remota presso HMAS Stirling verso le loro aree operative, senza dover riaffiorare per lunghi periodi.
Un'ulteriore innovazione nella propulsione diesel-elettrica che avrebbe potuto essere presa in considerazione per la sostituzione della classe Collins era la propulsione indipendente dall'aria AIP, che non viene utilizzata nella classe Collins esistente, ma viene utilizzata in una serie di progetti sottomarini più recenti tra cui il tedesco Tipo 214, Iil giapponese Sōryū e la classe Scorpène francese.
La propulsione AIP indipendente dall'aria svolge il ruolo di motore ausiliario, fornendo ai sottomarini una maggiore azione furtiva consentendo loro di operare sommersi più a lungo. Il sottomarino tedesco Tipo 214 impiega celle a combustibile a membrana elettrolitica polimerica avanzata che aiutano a fornire una autonomia ed una resistenza comparabili a quella della classe Collins.
Batterie
Le batterie sono un componente importante dei sottomarini diesel-elettrici, che consentono loro di funzionare sott'acqua per lunghi periodi di tempo prima di dover riemergere per ricaricarle. I miglioramenti della tecnologia delle batterie negli ultimi anni hanno permesso ai sottomarini diesel-elettrici più piccoli di funzionare con una autonomia notevolmente migliorate. I futuri progetti sottomarini potrebbero utilizzare miglioramenti nella tecnologia delle batterie agli ioni di litio. La sostituzione della classe Collins potrebbe funzionare con una tecnologia della batteria superiore a quella esistente.
Funzionalità delle armi
Il Libro bianco sulla difesa del 2009 ha identificato una capacità di attacco terrestre come un'aggiunta importante alle armi da lancio di siluri, mine e missili anti-nave. Nel febbraio 2015 il governo australiano ha identificato la sua preferenza per i futuri sottomarini con un sistema di armi americano e un siluro pesante.
Design candidati
Nel libro bianco della Difesa del 2009, i sottomarini sostitutivi sono stati delineati come una classe di dodici navi con dislocamento intorno alle 4.000 tonnellate, dotati di missili da crociera per l’attacco terrestre oltre a siluri e missili anti-nave, in grado di lanciare e recuperare incursori in immersione e con apparecchiature di sorveglianza e raccolta di informazioni. I sottomarini saranno equipaggiati con il sistema di combattimento AN / BYG-1 degli Stati Uniti.
Vi erano quattro possibili percorsi da prendere per il progetto SEA 1000, al fine di aumentare la complessità e il rischio del progetto:
- design Military-Off-The-Shelf (MOTS) senza modifiche;
- design MOTS modificato per soddisfare al meglio le condizioni di servizio australiane;
- evoluzione della classe Collins;
- un sottomarino completamente nuovo.
I progetti inizialmente considerati per le varie rotte MOTS includevano il Tipo 214 di design tedesco, la classe Sōryū giapponese, la classe Scorpène di design francese, la classe S-80 spagnola e una classe Collins evoluta. La classe spagnola S-80 fu presto abbandonata a causa di gravi problemi di progettazione che erano oramai di pubblico dominio. Nel 2013 fu preso in considerazione anche un design di classe Collins evoluto, ma fu ufficialmente abbandonato nel 2015, poiché fu valutato che il lavoro richiesto equivaleva alla composizione di un nuovo design. La Saab spingeva per una variante ingrandita del suo sottomarino svedese A26, ma fu esclusa da ulteriori considerazioni nel febbraio 2015. I sottomarini Pure MOTS furono inizialmente esclusi dal progetto nel marzo 2011, ma riammessi nel dicembre 2011.
Furono anche offerti design evoluti della classe Scorpène, mentre ThyssenKrupp Marine Systems, oltre alle opzioni per un Type 214 evoluto, propose lo sviluppo di un nuovissimo design, il Type 216, per soddisfare specificamente i requisiti australiani.
Lo Shortfin Barracuda (Francia - Naval Group)
Il 30 novembre 2015, DCNS con Thales consegnò la proposta per il progetto Shortfin Barracuda Block 1A (una variante diesel-elettrica del sottomarino nucleare Suffren in costruzione per la Marina Nationale) al Commonwealth del Dipartimento della Difesa australiano. Comprendeva un Accordo governo-governo del Ministero delle forze armate e DGA, con un accordo scritto vincolante. Mentre i dettagli esatti rimangono confidenziali, DCNS ha confermato che lo Shortfin Barracuda è lungo oltre 90 metri e disloca oltre 4.000 tonnellate in immersione.
La società DCNS (ora Naval Group) fu scelta dal governo australiano il 26 aprile 2016 per costruire 12 Shortfin Barracuda Block 1A con una previsione di 50 miliardi di $. Gran parte dei lavori saranno realizzati ad Adelaide, nell'Australia meridionale.
Secondo la Royal Australian Navy lo Shortfin Barracuda dislocherà 4.500 tonnellate (in emersione), misurerà 97 metri di lunghezza, avrà una larghezza di 8,8 metri, userà la propulsione pump-jet, avrà una autonomia di oltre 18.000 miglia nautiche, una velocità massima superiore a 20 nodi, una autonomia operativa di 80 giorni con un equipaggio di 60 uomini.
Costruzione
Nel luglio 2014 il governo della coalizione guidato da Abbott ha abbandonato il suo impegno pre-elettorale per la costruzione basata su ASC e ha aperto la probabile possibilità di costruire i sottomarini in un cantiere navale straniero. Nel febbraio 2015 il governo Abbott nell'annunciare un "processo di valutazione competitiva" ha osservato che il governo non si sarebbe avvicinato alla decisione sottomarina con un "libretto di assegni aperto", ma piuttosto avrebbe consentito un processo competitivo in cui varie opzioni di costruzione verrebbero esplorate, compresa la costruzione in Australia, oltreoceano, o un "approccio ibrido" di costruzione locale e straniera, insieme a costi e programmi stimati.
I piani di costruzione originali indicavano un periodo di 25 anni dal lavoro che iniziava dal completamento finale. A causa del lungo periodo di costruzione, fu presa in considerazione la costruzione dei sottomarini in "lotti" in evoluzione; la ricerca e l'innovazione in corso vedrebbero le attrezzature e i disegni aggiornati incorporati nei nuovi sottomarini come costruiti, quindi aggiunti ai sottomarini esistenti durante i refit. A partire dal 2020, la costruzione dei sottomarini era prevista per il 2024. Si prevede che i sottomarini SEA 1000 rimarranno in servizio fino agli anni 2070.
Nel luglio 2017, Malcolm Turnbull ha aperto l'ufficio del Future Submarine Project a Cherbourg. Sono attualmente in corso lavori di progettazione sui sottomarini.
La classe è stata nominata Attack nel dicembre 2018, con il primo della classe a essere designato come HMAS Attack.
Costo
Quando fu annunciato, il progetto di sostituzione dei Collins fu identificato come il più costoso mai intrapreso dalla Forza di difesa australiana. Nel dicembre 2010, un aggiornamento del piano di capacità di difesa del 2009 ha previsto un costo del progetto di oltre $ 10 miliardi. Tuttavia, l' Australian Strategic Policy Institute ha previsto che i nuovi sottomarini costeranno oltre 36 miliardi di dollari per progettare e costruire, con la costruzione di ciascun sottomarino valutato tra 1,4 e 3,04 miliardi di dollari. Le previsioni del governo nel 2014 hanno stimato un costo totale fino a A $ 80 miliardi per 12 derivati Collins costruiti da ASC, sebbene ASC contesti questo con richieste di un costo di A $ 18-24 miliardi.
Un numero non specificato di sottomarini di classe Sōryū, costruiti in Giappone da Mitsubishi Heavy Industries e Kawasaki Shipbuilding Corporation, è stato stimato in $ 25 miliardi. Le offerte dei costruttori navali europei nel 2014 furono valutate dai costruttori navali per un costo di circa 20 miliardi di dollari australiani o comunque competitivo rispetto alla valutazione giapponese.
ENGLISH
The Attack-class submarine is a future class of submarines for the Royal Australian Navy based on the Shortfin Barracuda proposal by French shipbuilder Naval Group (formerly known as DCNS) to replace the Collins-class submarines. The class will enter service in the early 2030s with construction extending into the late 2040s to 2050. The Program is estimated to cost $50 billion and will be the largest, and most complex, defence acquisition project in Australian history.
The Program to replace the Collins class began in 2007 with the commencement of the Defence Department acquisition project SEA 1000. Australia's unique operating environment (including significant variations in ocean climate and conditions) and rejection of nuclear marine propulsion had previously driven it to operate in the Collins class the world's largest diesel-electric submarines, capable of transiting the long distances from HMAS Stirling to their deployment areas.
In the early phases of the replacement project, four design options were identified: purchase a Military-Off-The-Shelf (MOTS) design, modify a MOTS design for Australian conditions, design an evolution of the Collins-class, or create a new design. Nuclear propulsion has been ruled out due to the lack of an indigenous nuclear industry in Australia and public opposition to nuclear technology.
In 2009, the Australian Government's Defence White Paper announced that a class of twelve submarines would be built.[4] The selected design was to be built in Australia at the ASC Pty Ltd shipyard in South Australia, but, if a company other than ASC was selected to build the submarines, they would be granted access to the government-owned facility. Concept work was to start in 2009, with a winning design to be identified by 2013 and design work to be completed by 2016, enabling the construction of the first submarine to be completed before 2025. However, there were significant delays in implementing the project, with meetings to define intended capabilities not occurring until 2012, which pushed the start of construction beyond 2017.
By the end of 2014, operational capabilities had still not been defined, amidst increasing speculation that the Australian government would purchase Sōryū-class submarines directly from Japan, skipping any tendering processes and ignoring previous commitments to build the boats in Australia. However, in February 2015 the Abbott Government announced a "competitive evaluation process" between competing Japanese, French, and German designs.
On 26 April 2016, Prime Minister Malcolm Turnbull announced the Shortfin Barracuda, a conventionally-powered variant of the Barracuda-class nuclear submarine by French firm DCNS, as the winner.
Background
Australian diesel-electric submarines operate in a wide range of geographic and oceanographic conditions, from the cold Southern Ocean to the tropics of the Coral, Arafura, and Timor Seas – requiring the submarines to handle significant variances in temperature, salinity, density, and climate. Australian submarines provide a deterrent towards military aggression against Australia, by patrolling the waters of Australia and nearby nations, and in addition, gather intelligence through the interception of electronic communications by foreign nations, and assist in the deployment and retrieval of special forces operatives. Because RAN submarines operate from HMAS Stirling, and because some of Australia's strategic interests are located as far afield as the Persian Gulf and the North Pacific, Australian submarines have to transit long distances to reach some of their potential patrol areas. This requirement for range and endurance resulted in the 1980s Collins-class design incorporating a large fuel load, large engines and sufficient batteries to transit these long distances, although technological improvements since then have enabled smaller diesel-electric submarines such as the German Type 214 submarine and Dutch Walrus-class submarine to achieve similar range and endurance as the Collins-class. It has also been noted that the transit distances Australian submarines travel could be reduced by operating the submarines from HMAS Coonawarra in Darwin, rather than HMAS Stirling in Western Australia.
The Collins class were the first diesel-electric submarines specifically designed for Australian conditions of long transit distances and diverse sea states, and thus represent an 'orphan' design with no evolved design to replace them. The submarines were enlarged and heavily modified versions of Swedish shipbuilder Kockums' Västergötland class. Built during the 1990s and 2000s, the Collins-class submarines have a predicted operational life of around 30 years, with the lead boat HMAS Collins due to be decommissioned around 2025.
Project history
The Submarine Institute of Australia released a report in July 2007 arguing that planning for the next generation of Australian submarines had to begin soon if they were to be replaced by the 2020s. In December 2007, a month after coming into office following the 2007 federal election, Minister for Defence Joel Fitzgibbon announced that planning for the Collins-class replacement (designated SEA 1000) had commenced. The SEA 1000 project office was established within the Defence Materiel Organisation in October 2008, and was being jointly administered with Defence's Capability Development Group. In February 2009, Rear Admiral Rowan Moffitt was appointed as project head.
2009 defence white paper
The 2009 Defending Australia in the Asia Pacific Century: Force 2030 white paper confirmed the replacement project, and announced that the submarine fleet would be increased to twelve vessels. Reasons for the increase presented in the white paper included the growing quantity and sophistication of Asian-Pacific naval forces (particularly submarine forces), the need to sustain submarine operations in any conflict, and the greater deterrent an increased submarine force would provide.
Originally, the planned timeline called for concept work to start in 2009, preliminary designs to be established between 2011 and 2013, then detailed design work completed in time for construction to start in 2016. This was to ensure that the new class would be in service before the Collins class began decommissioning in 2025. However, meetings between Moffitt and the National Security Committee to clarify concept details and intended capabilities, scheduled for November 2009, did not go ahead until March 2012. On 3 May 2012, the Australian government announced funding for the initial design phase. The initial phase would encompass studies to select the new submarines' design, Defence Science and Technology Organisation projects to establish parameters for propulsion, combat system, and stealth capabilities, along with initiating programs to develop the required industry skills for the actual construction. Under the 2012 revised timeline, the preliminary phase would conclude in 2013, with 'first pass approval' to be done by early 2014, and 'second pass approval' in 2017. The best case prediction for seeing the first new submarine enter service, made in 2012, was "after 2030". At least some of the slow pace and lack of decision making has been attributed to politicians fearing being held responsible for a repeat of the problems experienced by the Collins class during their construction and early career.
Speculation of a Sōryū class decision
Although the German Type 214 submarine has comparable range and endurance to the Collins class, and superior range and endurance compared to the Sōryū class, throughout 2014 there was increasing speculation that a Japanese design had been pre-selected as the Collins-class replacement, leading to public criticism that the Japanese submarines did not have the range or endurance that Australia required.
A September 2012 weapons technology swap deal and a July 2014 agreement on the sharing of defence technology were seen as preliminary steps towards Australian-Japanese collaboration on a submarine design, or towards integrating technologies like the Sōryū's Kockums designed air-independent propulsion Stirling engines and research into incorporating the Japanese boats' hydrodynamic capabilities into a potential SEA 1000 design. Advantages in such a deal between the nations include the attention that securing the SEA 1000 project would bring to Japanese arms manufacturers (particularly after loosening of defence export restrictions in 2014), the provision of a proven high-end submarine design to the Australian military, and improved relations, both directly and as mutual allies of the United States of America. However, it has been noted that co-operation on such a major defence project would be high risk due to Japan's lack of previous arms export experience, and any deal could negatively impact on both nations' relations with China. The close personal relationship between the then-Australian Prime Minister Tony Abbott and Japanese Prime Minister Shinzō Abe had also been cited as a factor in the likeliness of such a deal, although with the caveat that a change in government in either nation would compromise any potential deal for construction, or the ongoing maintenance support of the submarines: the Australian Labor Party has a greater interest in supporting local shipbuilding than Abbott's Coalition government, while a souring of China-Japan relations is something the Democratic Party of Japan is less likely to risk than the Liberal Democratic government led by Abe.
By November 2014, initial capabilities had not been decided on, and recommendations were to be made across 2015. In December 2014, the Australian Coalition government ruled out using a tender process to identify a new submarine design, blaming the limited time left before the Collins-class were scheduled to begin leaving service. Although there was speculation at the time that the Australian government would purchase directly from Japanese shipbuilders, in January 2015, Defence Minister Kevin Andrews stated that the government was still considering the options offered by European shipbuilders: ThyssenKrupp Marine Systems of Germany, Saab of Sweden, and a partnership of the French companies Thales and DCNS.
In mid-December 2015, the Japanese Self Defence Force allowed a journalist from the Australian Broadcasting Corporation (ABC) to tour the newest of the class, Kokuryū (black dragon), at its base at Yokoska and speak to the commanding officer, Commander Takehiko Hirama, and several other personnel.
2015 policy announcements
On 8 February 2015 the Abbott Government signalled that both the selection of a design and selection of construction options would be competitive, and on 9 February 2015 announced a "competitive evaluation process" with the possibility of construction in Australia. On 20 February 2015 the Australian Government publicly announced three key strategic considerations that would be taken into account in the competitive evaluation process, these being: that the future submarines would have a similar range and endurance to the Collins class, superior sensor performance and stealth compared to the Collins class, and that the combat system and Mark 48 Mod 7 torpedo jointly developed between the United States and Australia would be the future submarines' preferred combat system and main weapon. The government also announced a three-way competition between ThyssenKrupp, the Thales-DCNS partnership and a Japanese design, while Saab was excluded. The process was expected to select the design for the submarine by the end of 2015. It was indicated that the number of submarines would likely be reduced to eight, with specifics to come in the defence white paper slated for later in 2015.
Technical considerations
Propulsion
Deciding the future submarines' propulsion system is closely tied to determining its operational range, endurance and stealthiness. Two basic options are presented in submarine propulsion: nuclear propulsion, and conventional, diesel-electric propulsion. The option of nuclear propulsion effectively gives submarines an unlimited range and endurance, only restrained by maintenance and human crew requirements for resupply and rest, and removes the necessity for surfacing to recharge batteries, an unstealthy and risky process. Australian governments have repeatedly rejected the nuclear propulsion option due to the lack of an Australian nuclear power industry (Australia would be the only non-nuclear nation to operate nuclear submarines), related issues of operational sovereignty were Australia to operate an American nuclear powered submarine such as the Virginia class, rendering it dependent on American technical support, and public opposition to nuclear technology.
The second alternative is to operate a conventional diesel-electric submarine with sufficient fuel and battery power to transit the large operational ranges required by Australia, and to provide maximum range, endurance and stealth (operating underwater), before having to resurface to snorkel and recharge batteries. Previously, this design brief led to the construction of a relatively large conventionally powered submarine, the Collins class, possessing a large diesel electric engine, fuel load and sufficient batteries capable of transporting the submarines from their remote location at HMAS Stirling to their operational areas, without having to resurface for extended periods.
A further innovation in diesel electric propulsion which might be considered for the Collins-class replacement is air independent propulsion, which is not operated in the existing Collins class, but is operated in a number of more recent submarine designs including the German Type 214, Japanese Sōryū class, and French Scorpène class. Air independent propulsion performs the role of an auxiliary engine, providing submarines with increased stealth by allowing them to operate submerged for longer. The German Type 214 submarine employs advanced polymer electrolyte membrane fuel cells that assist in delivering it comparable range and endurance to the Collins class.
Batteries
Batteries are an important component of diesel-electric submarines, allowing them to operate underwater for extended periods of time before having to resurface to recharge them. Improvements in battery technology in recent years have allowed smaller diesel-electric submarines to operate with greatly improved range and endurance. Future submarine designs might use improvements in Lithium-ion battery technology. The Collins-class replacement might operate battery technology superior to that of the existing Collins-class.
The Australian Government's announcement on 20 February 2015 that the future submarines will have a similar range and endurance to the Collins class increases the possibility that an evolved MOTS or completely new design will be selected.
Weapons capabilities
The 2009 Defence White Paper identified a land strike capability as an important addition to torpedo, mine and anti-ship missile weapons.[4] In February 2015 the Australian Government identified its preference for the future submarines to have a US weapon system and heavyweight torpedo.
Design
Candidates
In the 2009 Defence white paper, the replacement submarines were outlined as a class of twelve vessels of up to 4,000 tons displacement, fitted with land-attack cruise missiles in addition to torpedoes and anti-ship missiles, capable of launching and recovering covert operatives while submerged, and carrying surveillance and intelligence-gathering equipment. The submarines would likely be fitted with the United States AN/BYG-1 combat system.
There were four possible routes for the SEA 1000 project to take, in order of increasing design complexity and risk:
- Buy a Military-Off-The-Shelf (MOTS) design without modification
- Develop a modified MOTS design to better suit Australian service conditions
- Design an evolution of the Collins-class
- Design an entirely new submarine.
Designs initially considered for the various MOTS routes included the German-designed Type 214, Japan's Sōryū class, the French-designed Scorpène class, the Spanish S-80 class, and an evolved Collins class. The Spanish S-80 class was dropped from consideration due to serious design issues that had been noted in the public domain. An evolved Collins-class design was also considered in 2013 but was officially dropped from consideration in 2015, due to it being assessed that the work required equated to composing a brand new design. In addition, Saab pushed an enlarged variant of its Swedish A26 submarine, but was excluded from further consideration in February 2015 due to Sweden having not designed and built a submarine independently for twenty years. Pure MOTS submarines were initially ruled out by the project in March 2011, but were put back on the table in December 2011.
Evolved designs of the Scorpène class have been offered, while ThyssenKrupp Marine Systems, in additions to options for an evolved Type 214, has proposed the development of a brand new design, the Type 216, to specifically match Australian requirements.
Selected: Shortfin Barracuda (France; DCNS)
On 30 November 2015, DCNS with Thales delivered its proposal for the Shortfin Barracuda Block 1A design (a diesel-electric variant of the Barracuda-class nuclear submarine under construction for the French Navy) to the Commonwealth of Australia’s Department of Defence. It includes a Government to Government Agreement from the Ministry of the Armed Forces's Direction générale de l'armement (DGA) with a binding written agreement for aspects of the deliverables. "While exact details remain confidential, DCNS can confirm the Shortfin Barracuda is over 90 metres in length and displaces more than 4,000 tons when dived," said Sean Costello, CEO DCNS Australia.
DCNS was chosen by the Australian Government on 26 April 2016 to build 12 of the Shortfin Barracuda Block 1A variant at a projected A$50 billion. Much of the works will be undertaken in Adelaide, South Australia.
According to the Royal Australian Navy the Shortfin Barracuda will displace 4,500 tons (surfaced), measure 97 metres in length, have an 8.8-metre beam, use pump-jet propulsion, have a range of 18,000 nautical miles, a top speed of greater than 20 knots, an endurance of 80 days and a crew of 60.
Construction
Initially, the Australian government promised that the government-owned ASC, the company responsible for building the Collins class, would build the new submarines. In a May 2009 announcement about plans to release a request for tender, the Labor government indicated that if a company other than ASC was the successful tenderer, that company would be granted access to ASC's shipyard in Osborne, South Australia. Despite ongoing support for the submarines to be built in South Australia by successive Coalition and Labor governments, in July 2014, the Abbott-led Coalition government abandoned their pre-election commitment to ASC-based construction and opened up the likely possibility of building the submarines at a foreign shipyard. In February 2015 the Abbott Government in announcing a 'competitive evaluation process' noted that the government would not approach the submarine decision with an 'open cheque book', but would rather allow a competitive process in which various construction options would be explored, including construction in Australia, overseas, or a 'hybrid approach' of foreign and local construction, along with estimated costs and schedules.
Original plans for construction indicated a 25-year period from work starting to final completion. Because of the lengthy construction period, building the submarines in evolving 'batches' was under consideration; ongoing research and innovation would see updated equipment and designs incorporated into new submarines as built, then added to existing submarines during refits. As of 2020, construction of the submarines was scheduled to begin in 2024. The SEA 1000 submarines are predicted to remain in service until the 2070s.
In July 2017, Malcolm Turnbull opened the Future Submarine Project office in Cherbourg. Design work on the submarines is currently ongoing.
The class was named the Attack class in December 2018, with the first of class to be designated HMAS Attack.
Cost
When announced, the Collins replacement project was identified as the most expensive ever undertaken by the Australian Defence Force. In December 2010, an update to the 2009 Defence Capability Plan forecast the cost of the project as over A$10 billion. However, the Australian Strategic Policy Institute has predicted that the new submarines will cost over A$36 billion to design and build, with construction of each submarine valued between A$1.4 and A$3.04 billion. Government predictions in 2014 estimated a total cost of up to A$80 billion for 12 Collins derivatives built by ASC, although ASC contests this with claims of a cost of A$18–24 billion.
An unspecified number of Sōryū-class submarines, built in Japan by Mitsubishi Heavy Industries and Kawasaki Shipbuilding Corporation was estimated at A$25 billion. European shipbuilder offers in 2014 were valued by the shipbuilders as costing around $A20 billion or otherwise being competitive with the Japanese valuation.
(Web, Google, RID, Wikipedia, You Tube)