martedì 3 agosto 2021

In data 30 luglio, è appontato per la prima volta un F-35B della Marina Militare a bordo del Cavour


In data 30 luglio, è appontato per la prima volta un F-35B della Marina Militare a bordo del Cavour in navigazione dopo la certificazione effettuata con i velivoli statunitensi durante la campagna “Ready for Operations”; è il terzo velivolo assegnato alla Marina Militare e appena ritirato da Cameri (NO); i due precedenti esemplari si trovano negli Stati Uniti per completare l'addestramento dei piloti della M.M.





E’ un grande passo verso l’obiettivo strategico di dotare la Difesa e l’Italia, di una capacità portaerei con aerei imbarcati di ultimissima generazione. Una capacità che ci proietta in un élite di pochi Paesi al Mondo elevando, quindi, il livello e il peso internazionale dell’Italia.
L’arrivo del caccia stealth è una tappa fondamentale nel processo di sostituzione dei caccia AV-8B Plus Harrier attualmente in servizio con la Marina Militare che conta di ottenere entro il 2024 la capacità operativa iniziale (IOC) e, successivamente la Final Operational Capability – FOC, dopo la consegna dell’ultimo velivolo.
L’arrivo a bordo delniovo F-35B consente di iniziare subito l’addestramento per l’abilitazione all’appontaggio e al decollo dai ponti di volo delle navi della Marina: nel caso dei velivoli ad ala fissa che operano da portaerei, prende il nome di Carrier Qualification (CQ).
Nave Cavour era in navigazione nel Golfo di Taranto. L’evento è la miglior garanzia di continuità per una capacità di chiara valenza strategica. L’utilizzo operativo di una portaerei con la possibilità di proiezione sul mare e dal mare, per un Paese come l’Italia, è connotato da un sistema di interessi nazionali ampiamente diversificato e interamente dipendente dal mare.
La nostra porterei è la sola, insieme alla Charles de Gaulle francese e al Juan Carlos I spagnolo, rimasta a disposizione dell’UE dopo la Brexit; L’F-35B Stov/L a decollo corto e atterraggio verticale è all’avanguardia tecnologica dei velivoli da combattimento di 5^ generazione e consente subito di iniziare l’addestramento per i piloti.
Tale attività rappresenta un importante passo in avanti che giunge dopo i test compiuti dalla portaerei Cavour con i velivoli statunitensi durante la campagna “Ready for Operations” (RFO) conclusasi a fine aprile di quest’anno nell’Oceano Atlantico. Una campagna che ha rafforzato il legame di cooperazione con la US Navy e il Corpo dei Marines.
Quando la Marina Militare italiana inizierà ad impiegare questi modernissimi aeromobili STOVL con una regolare attività operativa, l’Italia entrerà a far parte di una élite di pochi Paesi al mondo (insieme a USA, Giappone e Regno Unito) in grado di esprimere una capacità portaerei con velivoli da combattimento di quinta generazione.
Il Popolo italiano esprime sommessamente agli uomini e donne della M.M. l’apprezzamento per la competenza, impegno e senso di responsabilità con cui concorrono quotidianamente ed in maniera abilitante alla tutela e promozione degli interessi nazionali.




Il velivolo F-35B è un caccia con caratteristiche di bassissima segnatura radar (LO – Low Observability). La variante STOVL (Short Takeoff and Vertical Landing) è stata sviluppata per l’impiego da Unità Portaerei non dotate di catapulta e cavi di arresto ed equipaggerà, uniche nel mondo, le Unità dei Marines, della Royal Navy e dell’Italia.
Il punto di forza del velivolo è rappresentato dalla moderna suite avionica e dalle potenzialità dei sensori di bordo che, completamente integrabili nei moderni campi di battaglia digitali, forniscono al pilota capacità di valutazione dello scenario operativo del tutto innovative.
Nello specifico, il velivolo F-35B nasce con lo scopo di soddisfare un ampio spettro di missioni,
che spaziano dalla proiezione in profondità all’interno del territorio nemico, alla soppressione di sistemi missilistici avversari, concorrendo, al contempo, al conseguimento e mantenimento della superiorità aerea. L’impiego del velivolo F-35B a bordo della Portaerei Cavour, rappresenta per la Marina e per l’Italia un vero e proprio salto generazionale, in grado di aumentare le capacità di proiezione di forze sul mare e dal mare ed il livello di protezione delle Unità navali della Flotta. 






Il Lockheed Martin F-35 Lightning II, o Joint Strike Fighter-F35, è un caccia multiruolo monoposto di 5ª generazione, a singolo propulsore, con ala trapezoidale e caratteristiche stealth. Le sue capacità multiruolo lo rendono utilizzabile per compiti di supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di supremazia aerea. L'aereo viene anche definito in ambito militare come omni-ruolo data la capacità di svolgere contemporaneamente, senza tornare alle base per modificare il suo assetto, differenti attività operative. Battendo il Boeing X-32, è diventato il vincitore della gara per il programma JSF (Joint Strike Fighter) per la ricerca di un aereo che potesse sostituire diversi modelli dell'USAF, dell'US Navy e dei USMC (Marines). Inizialmente era previsto che circa l'80% delle parti fosse in comune fra le diverse versioni, ma poi, con l'evolversi del progetto, non si è potuto raggiungere più del 25/27%, sebbene l'elettronica di bordo e una parte del software saranno molto simili tra loro. Esistono tre versioni dell'F-35: una variante a decollo e atterraggio convenzionale (F-35A - Conventional Take Off and Landing), una variante a decollo corto e atterraggio verticale, per poter operare da portaerei di dimensioni ridotte come la portaerei italiana Cavour (F-35B Short Take Off And Vertical Landing), e una variante per l'uso su portaerei convenzionali dotate di catapulte (F-35C - Catapult Assisted Take Off But Arrested Recovery).

Cellula

L'F-35 appare più piccolo e leggermente più tradizionale del bimotore F-22 Raptor. Il progetto del condotto di scarico si è ispirato al modello 200 della General Dynamics, un aereo VTOL del 1972 progettato per le Sea Control Ship. I progettisti della Lockheed hanno lavorato assieme al Yakovlev Design Bureau che progettò l'aereo Yakovlev Yak-141 "Freestyle" negli anni novanta. La tecnologia stealth rende l'aereo difficile da individuare mentre si avvicina ai radar a corto raggio.
Rispetto alla generazione precedente, gli obiettivi di questo progetto sono di creare un velivolo:
  • con tecnologia stealth a bassa manutenzione e durevole;
  • con sistemi avionici integrati con i sensori per combinare le informazioni e aumentare la conoscenza del pilota sulla situazione circostante, l'identificazione e lo sgancio delle armi e l'invio veloce di informazioni ad altri nodi di controllo e comando;
  • con una rete interna ad alta velocità, tra cui l'IEEE 1394 e fibre ottiche.

Motori

Inizialmente erano stati sviluppati due diversi propulsori per l'F-35: il Pratt & Whitney F135 e il General Electric/Rolls-Royce F136, il secondo, nonostante le proteste di Rolls-Royce che comunque rimane responsabile per la costruzione/integrazione del gruppo trasmissione/ventola per la versione STOVL ad atterraggio verticale, è stato annullato. Il sistema di decollo verticale, della versione STOVL (Short Take Off Vertical Landing) è composto dal motore, una turboventola a basso rapporto di diluizione con postbruciatore come su un normale aereo da combattimento, fornito di un ugello di coda dotato di un particolare meccanismo di rotazione che permette di orientare il flusso dei gas di scarico verso il basso, e da una ventola anteriore verticale a due stadi controrotanti, posta subito dietro l'abitacolo; quando questa vene innestata all'albero della turbina di bassa pressione del motore, attraverso un albero e un giunto di collegamento, trasforma il propulsore in una sorta di turboventola ad alto rapporto di diluizione a flussi separati ottenendo, grazie al miglior rendimento di questo tipo di propulsore, un surplus di spinta che viene utilizzato per il sostentamento verticale della parte anteriore e centrale del velivolo. Il controllo del rollio viene effettuato deviando aria pressurizzata, spillata dal compressore a bassa pressione, verso ugelli posti sotto le ali. Il motore produce una spinta di 128,1 kN a secco e 191,3 kN (213,5 kN al decollo) con post-combustione inserita; quando la ventola anteriore è innestata, la spinta a secco diventa di 80 kN dall'ugello di coda, 89 kN dalla ventola anteriore verticale e 8,7 kN da ciascuno dei due ugelli per il controllo laterale, per un totale di 186,4 kN. Rispetto alla normale turboventola ad alto rapporto di diluizione a flussi separati utilizzata sull'Harrier, questo sistema di propulsione presenta il vantaggio che, una volta disinnestata la ventola anteriore, può essere utilizzato anche a velocità supersonica. Inoltre il raffreddamento aggiuntivo dei gas di scarico operato dal maggior lavoro, sottratto loro dalla turbina a bassa pressione per il funzionamento della ventola anteriore, diminuisce la quantità di aria ad alta velocità e a elevata temperatura che viene proiettata verso il basso durante il decollo, aria calda che può danneggiare i ponti delle portaerei e le piste di decollo.

Sistemi e impianti

Abitacolo

L'F-35 possiede un display di tipo "panoramic cockpit display (PCD)" con dimensioni di 50 x 20 cm. Un sistema di riconoscimento vocale permette di aumentare le capacità del pilota di interagire con il velivolo. L'F-35 sarà il primo aereo ad ala fissa operativo a usare questo sistema, anche se soluzioni simili sono state utilizzate nell'AV-8B e sperimentati in altri aerei, come l'F-16 VISTA.
Un sistema di visualizzazione sull'elmetto sarà integrato in tutti i modelli dell'F-35. Anche se alcuni caccia di quarta generazione (come lo svedese Saab JAS 39 Gripen) hanno questo sistema assieme a un visore a testa alta (HUD), l'F-35 sarà il primo caccia moderno a essere progettato senza dotazione di HUD. Il pilota può manovrare l'aereo tramite un sidestick sul lato destro e una manetta per il controllo della spinta a sinistra. In tutte le varianti dell'F-35 sarà impiegato il sedile US16E, costruito dalla Martin-Baker, che soddisfa i requisiti di prestazioni e impiega un sistema a doppia catapulta contenuto in binari laterali.

Sensori

Il sensore principale è il radar APG-81, progettato dalla Northrop Grumman Electronic Systems. Verrà integrato dal sistema elettro-ottico di puntamento, montato sotto il muso dell'aereo e progettato dalla Lockheed Martin e dalla BAE. Lungo tutto l'aereo sono distribuiti ulteriori sensori elettro-ottici, come parte del sistema AN/AAS-37 che funge da sistema di allerta per il lancio di missili e può aiutare la navigazione e le operazioni notturne.

Software

il sistema software che gestirà l'aereo sarà costituito da 8,3 milioni di linee di codice e consentirà di gestire i controlli di volo, le funzionalità del radar, comunicazioni, navigazione, identificazione, gestire gli attacchi elettronici, integrare i dati dei sensori, dispiegare le armi. Il software dell'F22 raptor, primo aereo di quinta generazione, ha "solo" 2 milioni di righe di codice.
Lo sviluppo del software verrà effettuato tramite 6 release denominati block:
  • Block 1A / 1B. Il block 1 comprende il 78% delle 8,3 milioni di linee di codice sorgente richieste per la piena capacità militare. Il blocco 1A sarà la configurazione per il training di base, il blocco 1B fornirà i primi livelli di sicurezza.
  • Block 2A. Il block 2A comprende l'86% del codice previsto e consentirà fusione off-board, link dati, attacchi elettronici e definizione delle missioni.
  • Block 2B. Il block 2B comprende l'87% del codice previsto e fornirà le funzionalità iniziali di guerra.
  • Block 3i - il block 3i comprenderà l'89 per cento del codice previsto e fornirà le stesse capacità tattiche del blocco 2B. La principale differenza tra 2B e 3i è l'implementazione di nuovi hardware, in particolare il processore integrato di aggiornamento.
  • Block 3F. Il block 3F fornisce il 100 per cento del software richiesto per la completa capacità militare.

Sistemi d'arma

L'F-35 impiega un cannone a quattro canne GAU-22/A da 25 mm. Il cannone è montato internamente con 180 colpi nella variante F-35A, mentre nelle altre varianti F-35B e C è disponibile in un pod esterno (stealth) con 220 colpi. Nelle due stive interne possono essere inserite varie combinazioni di armamenti, come due missili aria-aria e due armi aria-terra (fino a due bombe da 910 kg - 2 000 lb nei modelli A e C; due bombe da 450 kg - 1 000 lb nel modello B). L'armamento impiegabile include missili AIM-120 AMRAAM, AIM-132 ASRAAM, il Joint Direct Attack Munition (JDAM) fino a 2 000 lb (910 kg), il Joint Standoff Weapon (JSOW), le bombe GBU-39 (un massimo di quattro in ogni stiva), i missili Brimstone, le munizioni a grappolo (WCMD) e i missili AARGM-ER, della Orbital ATK, che sono la versione con nuovo triplo sistema di guida, raggio d'azione raddoppiato e dimensioni compatibili con la stiva interna dell'F-35A e C, del precedente AGM-88 HARM. Il missile aria-aria MBDA Meteor è in fase di adattamento per essere alloggiato negli F-35. Originariamente il Regno Unito ha pianificato di posizionare internamente quattro missili AIM-132 ASRAAM, ma i piani sono stati modificati per caricare due missili ASRAAM internamente e altri due esternamente. Possono essere agganciati altri missili, bombe e serbatoi di carburante ai quattro piloni alari e nelle due posizioni sulle punte delle ali, con lo svantaggio di rendere l'aereo più rilevabile dai radar. Sull'estremità delle ali possono essere inseriti solo missili di tipi AIM-9X Sidewinder, mentre i missili AIM-120 AMRAAM, Storm Shadow, AGM-158 JASSM e i serbatoi di carburante possono essere inseriti nei piloni alari. Impiegando le posizioni interne ed esterne potrebbe essere impiegata una configurazione aria-aria con oltre otto AIM-120 e due AIM-9, oppure una configurazione aria-terra con sei bombe da 2000 lb, due AIM-120 e due AIM-9. Con la sua capacità di carico, l'F-35 può trasportare più armi aria-aria e aria-terra dei suoi predecessori. Il velivolo potrà inoltre essere equipaggiato con bombe nucleari B61.

L’F-35B è la versione a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) destinata in particolar modo al Corpo dei Marines, alla Royal Navy, alla RAF, alla Marina Imperiale giapponese, alla marina sud-coreana, alla Marina Militare Italiana e all'Aeronautica Militare italiana. Il BF-6, primo modello di produzione per il corpo dei Marines, ha effettuato il volo inaugurale il 25 ottobre 2011. Il 31 luglio 2015 è stata dichiarata la IOC (Capacità Operativa Iniziale) per il corpo dei Marines. L'F-35B è quindi la prima versione a entrare in servizio attivo.

Differisce dalla versione base per:
  • 1x Pratt & Whitney F135-PW-600 da 128,1kN a secco e 191,3kN (con postbruciatore), ed ugello di scarico orientabile verso il basso;
  • 1x Lift Fan da 89kN della Rolls-Royce, con flabelli mobili inferiori che permettono di orientare la spinta di 15º-30º in avanti o all'indietro rispetto alla verticale, installato dietro l'abitacolo:
  • 2x ugelli per la stabilizzazione laterale posti nelle ali;
  • riduzione della capacità interna di carburante a 6 045 kg;
  • riduzione del volume utile della stiva armi interna;
  • assenza del cannone interno (previsto in un pod sotto la fusoliera);
  • sonda retrattile per il rifornimento in volo;
  • tettuccio accorciato per la presenza del Lift Fan.
  • struttura riprogettata/alleggerita nella parte posteriore dell'abitacolo al fine di posizionare la ventola aggiuntiva.

(Web, Google, Aviomedia, Aresdifesa, Marina.difesa, Wikipedia, You Tube)



















































 

lunedì 2 agosto 2021

Un ragazzo ha nascosto un vero "Panzer V Panther" della 2^ Guerra Mondiale nel suo seminterrato!


Un ragazzo ha nascosto un vero carro Panther della 2^ Guerra Mondiale nel suo seminterrato!

Le autorità tedesche stanno cercando di capire cosa fare con un carro armato sequestrato nel 2015. Era di proprietà di un pensionato e nascosto nel suo seminterrato.
Al giorno d’oggi esistono solo 12 carri Panther nel mondo e adesso si apprende che un museo statunitense vuole acquistarlo.




Un tribunale tedesco sta determinando il modo migliore per disporre di uno dei pezzi di storia militare più rari al mondo; hanno sequestrato un carro medio Panther nel 2015 ad un pensionato che aveva acquistato il veicolo come rottame nascondendolo nel seminterrato di casa. Il carro armato, uno dei soli 12 rimasti al mondo, vale quasi sicuramente diversi milioni di dollari.
Secondo la BBC, le autorità stanno cercando di risolvere finalmente quello che in realtà è un caso legale abbastanza complesso; ad un certo punto in passato, l'anonimo cittadino tedesco avrebbe acquistato il carro armato da 45 tonn, insieme a un cannone anticarro/antiaereo da 88 millimetri rimorchiato e un siluro, e l'aveva conservato gelosamente.





Il carro medio dell'esercito tedesco Panzerkampfwagen V "Panther" è stato uno dei carri armati tecnologicamente più avanzati della seconda guerra mondiale: era armato con un cannone principale Kw.K.42 L/70 da 75 mm e due mitragliatrici da 7,92 mm; utilizzava una corazzatura d'acciaio inclinata, che gli conferiva un aspetto elegante e ruote tendicingolo intercalate tra loro.
Sebbene il Panther fosse un carro armato fantastico per motivi tecnici, in realtà le sue prestazioni erano gravemente ostacolate da numerosi guasti al motore, problemi meccanici e corazze d'acciaio di bassa qualità sviluppate in tempo di guerra.
La Germania nazista ha costruito 6.000 Panther di tutti i tipi, ma oggi ne rimangono solo una dozzina e solo la metà è in buone condizioni. Nel 2014, un carro armato Panzer IV, il predecessore del Panther, è stato venduto per 2,5 milioni di dollari. Il Panther è più grande, più potente e più famoso, quindi a seconda che un collezionista possa farlo funzionare di nuovo, questo carro armato sequestrato potrebbe ottenere almeno $ 3 milioni in una eventuale vendita. Un museo statunitense ha espresso interesse per l'acquisto del carro. Ciò potrebbe significare un bel colpo di fortuna per il proprietario attuale, che rischia multe fino a $ 590.000 per aver violato la legge tedesca sul controllo delle armi da guerra. L'atto "regola la produzione, la vendita e il trasporto di armi da guerra”, ma gli avvocati dell'imputato sostengono che il carro armato e le altre armi sequestrate sono state smilitarizzate e non sono più da considerare pericolose.
La "demilling" dei militaria, dalle pistole ai carri armati, in genere comporta renderli incapaci di sparare. Ciò include l'inserimento di cemento nella canna di un carro armato o la rimozione del meccanismo della culatta.
Quando le autorità hanno sequestrato il carro armato nel 2015, avevano bisogno di un veicolo blindato dell'esercito tedesco Bergepanzer 3 per portarlo via. Il ruolo del Bergepanzer 3 sul campo di battaglia è quello di recuperare i carri armati disabilitati per la riparazione, ma era improbabile che i suoi sviluppatori avessero mai previsto che un giorno avrebbe recuperato un altro carro armato tedesco utilizzato in una guerra combattuta oltre 70 anni fa.

Il Panzer V Panther (abbreviazione di Panzerkampfwagen V Panther, numero di identificazione dell'esercito Sd.Kfz. 171) fu un carro armato medio tedesco prodotto durante la seconda guerra mondiale che prestò servizio dalla metà del 1943 fino alla fine del conflitto in Europa nel 1945. Fu progettato per fronteggiare il T-34 sovietico e per rimpiazzare i Panzer IV e Panzer III. Risolti i problemi iniziali di messa a punto, la sua eccellente combinazione di potenza di fuoco e protezione lo fa considerare dagli storici come uno dei migliori carri armati tedeschi della guerra.
Il disegno del Panzer V prese vita nel 1937, ma proseguì molto lentamente a causa della variazione dei requisiti decisi dai vertici dell'esercito tedesco. Nel 1941, quando il più potente carro armato a disposizione della Wehrmacht era il Panzer IV, sia la Henschel sia la Porsche avevano completato un prototipo dal peso di 30-35 t, designati rispettivamente VK 3001(H) e VK 3001(P), ma ulteriori sviluppi dirottarono i progetti verso il Panzer VI Tiger I.
Una richiesta per un nuovo carro arrivò comunque in quello stesso 1941, che avrebbe dovuto avere un cannone da 75 mm, una corazza inclinata per garantire massima protezione e, al contempo, peso contenuto, e, infine, grandi ruote per una buona mobilità. La Daimler-Benz rispose alla richiesta con il prototipo VK 3002(DB), in sostanza una copia del T-34 sovietico, mentre la MAN completò il VK 3002(M), alla fine scelto per la produzione industriale sotto il nome ufficiale di Panzerkampfwagen V Panther (designazione in codice Sd.Kfz. 171). Dopo un ulteriore prototipo uscito dalle fabbriche nel settembre 1942, i modelli di serie giunsero dalla MAN due mesi più tardi, a novembre, contemporaneamente alla concessione fatta alla Daimler-Benz di produrre anch'essa il nuovo carro (l'autorizzazione verrà estesa nel 1943 anche alla Henschel e alla MNH).
La prima versione ad essere prodotta fu l'Ausf. A, in realtà una pre-serie piuttosto che parte della produzione definitiva, alla quale subentrò l'Ausf. D (le versioni B e C non vennero mai messe in cantiere) e, curiosamente, un'altra Ausf. A, usata in maniera estesa in Normandia. L'ultima versione fu l'Ausf. G.[4] Le principali differenze tra le varie versioni riguardavano l'adozione di una protezione emisferica per la mitragliatrice di scafo, una diversa cupola del capocarro, uno scudo del cannone progettato in modo da impedire che colpi di rimbalzo colpissero il tetto dello scafo e un diverso armamento delle linee laterali dello scafo nella parte posteriore. Nelle ultime fasi della guerra alcuni Panther montarono anche un moderno sistema di visione notturna all'infrarosso. Alcuni degli ultimi Phanter Ausf.G erano dotati di piastre addizionali sul tetto della torretta e sulle griglie del vano motore per difendersi dai mitragliamenti aerei.
L'armamento principale consisteva nel nuovo cannone da 75 mm KwK 42 L/70, capace di perforare a 1.000 metri 111 mm di acciaio inclinato di 30° dalla verticale con la PzGR 39/42 e 149 mm nelle stesse condizioni con la PzGr 40/42. Era presente inoltre una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm coassiale al cannone e un'altra mobile nella prua dello scafo.

Produzione

Nell'estate del 1943 venne messa in produzione la versione Ausf. A, nella quale erano corretti la maggior parte dei difetti della Ausf. D, seguita all'inizio del 1944, dalla Ausf. G.
Il Panther, prodotto in quasi 6.000 esemplari, fu tra i migliori carri della seconda guerra mondiale grazie alla combinazione di protezione, mobilità ed armamento. Per altri, invece, il numero di esemplari prodotti del Panther (uno dei migliori carri tedeschi se non dell'intero conflitto) si fermò a "più di 4.800", ostacolato dai bombardamenti aerei Alleati sulla Germania che permisero di sfornare ogni mese solamente circa 330 mezzi sui 600 previsti.

Impiego operativo

Il Panther fu messo in produzione, nella speranza che fosse disponibile già in buon numero per la primavera del 1943; in particolare Hitler desiderava che l'offensiva programmata per l'estate del 1943, volta all'eliminazione del saliente di Kursk, e denominata operazione Zitadelle, fosse condotta potendo contare già su un certo numero di Panther. L'offensiva su Kursk venne anche rimandata per aspettare che un primo reparto di duecento carri (la 10. Panzerbrigade) fosse disponibile[10]. Le gravi lacune nell'impiego vanificarono gli sforzi compiuti per allestire i duecento Panther, il cui apporto alla battaglia fu praticamente nullo: in quell'occasione i Panther, nella versione Ausf. D, mostrarono gravi difetti di affidabilità meccanica, imputabili in gran parte all'affrettata messa a punto e ai non completi collaudi dei nuovi mezzi piuttosto che a imperfezioni progettuali, tanto che in un primo tempo andarono persi più Panther per problemi tecnici che per le azioni del nemico.
Difatti, dopo un'ulteriore intensa fase di collaudo e messa a punto, i Panther iniziarono ad essere impegnati massicciamente, contrastando efficacemente i carri pesanti sovietici ed Alleati, in Normandia e sul fronte orientale. Peraltro fino alla fine della guerra questi carri medi soffrirono di problemi di affidabilità ed efficienza e non si dimostrarono in grado di competere nelle operazioni mobili in campo aperto con i più agili e meno ingombranti Panzer IV ed M4 Sherman[11]. Diverso è il parere di altri autori, che considerano lo Sherman molto inferiore rispetto al più potente e meglio corazzato Panther,[12] considerando anche che lo Sherman poteva impegnare il Panther ad una distanza di 200 m, mentre il Panther impegnava lo Sherman a più di un chilometro.  Lo stesso Adolf Hitler criticò aspramente il Panther e nel gennaio 1944 lo definì "un Heinkel che arranca per terra" riferendosi al fallimentare bombardiere pesante Heinkel He 177, a sua volta definito dal Führer "un Panther volante”.
Il 13 settembre del 1943, sette Panther del 1º battaglione del 2. SS-Panzer Regiment della 2. SS-Panzer-Division "Das Reich", comandato dall'Hauptsturmführer (capitano) Holzer (torretta numero 101) si scontrarono con un gruppo di circa settanta carri T-34 sovietici nei pressi di Kolomak. Durante i venti minuti che seguirono l'ingaggio, i Panther distrussero circa ventotto carri T-34 senza subire perdite. Durante la battaglia vicino a Siedlce il 28/29 luglio del 1944, il 2º battaglione del 5º SS-Panzer Regiment della 5. SS-Panzer-Division "Wiking", distrusse circa 107 carri armati sovietici tra T-34, Sherman e Valentine, perdendo sei carri (un Panzer IV e cinque Panther). Sul Fronte Orientale il Panther regnò indiscusso fino alla comparsa di veicoli studiati appositamente per contrastarlo, vale a dire il T-34/85 (versione 1944). Questa era la diretta controparte del carro tedesco, meglio corazzato e più mobile dei precedenti mezzi dell'Armata Rossa. Il pericolo maggiore per il Panther erano però i semoventi, in particolare l'Archer e il SU-100 che sfruttavano la loro sagoma bassa (il cannone, rispettivamente da 76,2 mm per il primo e da 100 mm per il secondo, era posizionato in casamatta anziché in torretta) per non farsi scorgere dai corazzati tedeschi e contemporaneamente approfittavano dell'ingombrante sagoma del Panzer V per centrarlo da distanze superiori anche a 1000–1500 m.
Nell'immediato dopoguerra, in attesa di carri più moderni, anche l'esercito francese utilizzò i Panther.

(Web, Google, Popularmechanics, Wikipedia, You Tube)