Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query aster. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query aster. Ordina per data Mostra tutti i post

venerdì 12 marzo 2021

Dal missile "Aster", al 30 Block 1 NT" (New Technology), fino all'Aster Block II per la difesa medio-alta eso-atmosferica


L’Aster è un missile antimissile in grado di intercettare ogni tipologia di minaccia aerea ad alte prestazioni come:
  • aerei, 
  • UAV, 
  • missili balistici, 
  • missili da crociera 
  • e missili anti-nave a distanze fino a 120 km. 
Aster è una famiglia di missili antiaerei superficie/aria costruiti da Eurosam, un consorzio Europeo formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales.


La famiglia è composta da due varianti Aster 15 con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km, Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. I missili Aster sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri. La versione 30 differisce dalla 15 per la presenza di un primo stadio (booster)..
In entrambi i missili, la parte che effettua l'intercettazione (dardo) è caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (dal francese Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort).
Il PAF è una architettura nella quale parte dei timoni (TVC) viene investita dal flusso aerodinamico generato del motore a razzo, mentre il PIF è basato su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile. Il PIF viene usato soprattutto in prossimità del bersaglio, dove la forza aerodinamica generata dai timoni classici ha un'isteresi più alta e quindi non è in grado di far cambiare traiettoria al missile con sufficiente rapidità, peggiorando le caratteristiche di precisione del sistema d'arma.


Sono operative da tempo due versioni della famiglia di missili Aster: 
  • la versione a corto raggio, Aster 15 
  • e la versione a lungo raggio, Aster 30. 
I corpi dei missili sono identici; li differenza la portata e la velocità di intercetto che è dovuta al fatto che l’Aster 30 utilizza un booster più potente. I pesi totali dell'Aster 15 e dell'Aster 30 sono rispettivamente di 310 kg e 450 kg. L’Aster 15 ha una lunghezza di 4,2 metri, che sale a poco meno di 5 metri per l’Aster 30. L’Aster 15 ha un diametro di 180 mm.
Date le dimensioni maggiori dell'Aster 30, un sistema navale richiede tubi-contenitori di lancio più lunghi utilizzabili dal sistema di lancio verticale Sylver A50 o A70 (VLS). Anche il sistema di lancio verticale americano type Mark 41 può lanciare l’Aster 30.
Il missile Aster 30 è in grado di raggiungere velocità vicine a Mach 4,5 ad un’altezza di circa 20 km ed è in grado di manovrare a oltre 60 G mantenendo una elevatissima manovrabilità. Questo grazie alla combinazione di alette di controllo aerodinamico supportate da un controllo vettoriale della spinta diretta denominato “PIF-PAF" che sono intenzionalmente posizionati al centro di gravità del missile, massimizzando così la reattività agli impulsi di controllo. Questo sistema impedisce anche la rottura del missile sotto manovre ad alta gravità durante le correzioni di traiettoria, e consente di eseguire tali manovre senza perdere le prestazioni aerodinamiche, migliorando la precisione dell'impatto sul bersaglio. Un lancio operativo dell'Aster consente normali cambi di traiettoria di 90°.


La società “Eurosam” descrive l’Aster come un "intercettore missilistico hit-to-kill".

Il missile Aster è guidato autonomamente che gli consente di far fronte ad attacchi di saturazione ed è dotato di un cercatore RF attivo. Il radar di bordo svolge ruoli di: 
  • sentinella, 
  • meteo, 
  • discriminazione del bersaglio, 
  • acquisizione 
  • e inseguimento. 
Quando accoppiato con l'avanzato sistema di difesa aerea del PAAMS che utilizza i radar SAMPSON ed S1850M, l’Aster è in grado di mirare e ingaggiare simultaneamente più bersagli contemporaneamente. La società produttrice MBDA afferma che l’Aster ha "capacità di coinvolgimento multiplo con alta velocità di fuoco".



Varianti:
  • Aster 15 - Difesa di punto nave e area locale;
  • Aster 30 Block 0 - Difesa area locale e ampia della nave;
  • Aster 30 Block 1 - Difesa ad ampio raggio a terra capace contro missili balistici a distanza di 600 km come Scud-B;
  • Aster 30 Block 1NT (Nuova tecnologia) - Difesa ad ampio raggio capace contro missili balistici a distanza di 1500 km;
  • Aster 30 Block 2 BMD - Difesa ad ampio raggio capace contro missili balistici di portata 3.000 km. Difesa contro i missili balistici strategici;
  • Aster Block II - Difesa medio-alto endo-atmosferico.
La modifica dell'Aster 30 Block 1NT consiste in un nuovo cercatore che opera in banda Ka e un nuovo controllore d'arma e mantiene le stesse dimensioni, massa e booster; ciò consente l’estensione del dominio della difesa aerea estesa. 



L'attuale missile Aster 30 Block 1 con cercatore in banda Ku permette di neutralizzare minacce balistiche a 600 km di distanza (classe Scud); il cercatore in banda Ka dell'Aster 30 Block 1NT porta un aumento del raggio di acquisizione del bersaglio e l’acquisizione di bersagli con una sezione trasversale radar inferiore, una risoluzione angolare più sottile per una maggiore precisione della localizzazione del bersaglio, l’aumento della probabilità di impatto diretto, l’aumento dell'impronta delle aree difese, la piena compatibilità e interoperabilità tra i sistemi terrestri e navali. 
Tutte queste caratteristiche portano un cambiamento nella capacità: Aster 30 Block 1NT copre l'intero dominio della minaccia SRBM (Short Range Ballistic Missile) e l'ingresso del dominio MRBM (Medium Range) fino a 1.500 km di distanza. 
L’Aster 30 Block 1NT è in grado di far fronte a missili balistici tattici con testate separabili. L'uso combinato dell’Aster in banda Ku e Ka fornirà una maggiore resistenza alle contromisure elettroniche. 


L'attuale contratto dell’Aster 30 Block 1NT copre: 
  • Sviluppo della nuova munizione; 
  • Aggiornamento del sistema SAMP/T per consentire l'uso combinato di Aster 30 Block 1 e Aster 30 Block 1NT.
Alla data odierna, il sistema più avanzato del consorzio è l’Aster-30 Block 1 che, insieme al radar multifunzione Arabel, consente di ingaggiare bersagli fino a una distanza di 120 km.
Considerate le prestazioni del sistema americano Aegis e soprattutto dell’S-400 russo recentemente acquisito dalla Turchia, il consorzio ha deciso di ultimare lo sviluppo del missile intercettore Aster-30 Block 1NT con capacità di ingaggio (compresi i missili ipersonici) fino a 1.000 km.
Per supportare tali prestazioni, il nuovo Aster, necessita di un radar AESA allo stato dell'arte, con potenziate capacità. Nel luglio del 2020, Thales ha annunciato la produzione del radar terrestre multifunzione Ground Fire 300 di nuova generazione, basato sulla cosiddetta tecnologia ad antenna attiva (AESA, Active Electronically Scanned Array), che consiste nell'integrare migliaia di sensori, denominati "Modulo Ricevitore Trasmettitore" (TRM), con lo scopo di aumentare le capacità di rilevamento ed annullare le ECM-ECCM dell’avversario ostile.
Il Ground Fire 300 permette una copertura su 360° in azimut, fino a 90° in elevazione ed entro un raggio di 400 km. E' altresì in grado di rilevare e tracciare simultaneamente un migliaio di bersagli, che impediranno attacchi coordinati e saturanti.
Attraverso l'OCCAR (Organizzazione Congiunta per la Cooperazione negli Armamenti) che, per conto della Direzione Generale degli Armamenti (DGA) e di SEGREDIFESA italiana, ha comunicato ad Eurosam il contratto di sviluppo dell’Aster-30 Block 1NT che risponde alla necessità di sviluppare le capacità italo-francesi di difesa terra-aria in un contesto di minacce crescenti, più veloci, più manovrabili, più furtive e implementato in contesti in cui si mescolano attacchi informatici, in particolare virus e uso massiccio di armi per saturare le difese.
Tale programma contribuisce a mantenere le competenze industriali in un settore chiave per la Difesa europea ed estende le capacità dell'unico sistema di difesa terra-aria a medio raggio completamente europeo, mira a "modernizzare il controllo del fuoco integrando, grazie a un radar di ultima generazione, configurato per le prestazioni del futuro missile Aster-30 Block 1NT Extended Capability, in particolare per la sua gittata massima notevolmente implementata rispetto all'attuale Aster-30 Block 1.
Anche la Marina Militare italiana ha selezionato i sistemi Aster basati sull'Aster 30 Block 1NT per 5 navi della sua nuova classe di Pattugliatori Polivalenti d’Altura Paolo Taon Di Revel. La Royal Navy ha avviato studi di fattibilità e prove per estendere la capacità del Sea Viper per far fronte alla minaccia emergente degli ASBM (Anti -Ship Ballistic Missile).
Nel 2017 l’Organisation for Joint Armament Cooperation notificò l’emendamento 1 del contratto per il programma “B1NT” ad EUROSAM, al consorzio formato da MBDA e Thales. Tale emendamento sancì la partecipazione dell’Italia al programma facendo seguito alla notifica del contratto iniziale da parte francese del 2015 ed al successivo Arrangement of Cooperation, firmato nel giugno 2016 dai Ministri della Difesa francese ed italiano. Furono così definiti le responsabilità ed i diritti delle due nazioni in merito allo sviluppo congiunto del missile, così come i diversi ambiti di applicazione nei sistemi di difesa terrestri e navali contro attacchi aerei e di missili balistici.
Il programma “B1NT” ha consentito lo sviluppo da parte di MBDA della nuova versione del missile Aster 30 Block1 NT (New Technology), così come l’ammodernamento dei sistemi SAMP/T (attualmente in servizio presso l’aeronautica francese e l’esercito italiano e a cui sembra interessata anche la Svezia) che acquisiranno così maggiori capacità, in particolare contro i missili balistici, portando un contributo essenziale da parte di entrambi i paesi all’interno del programma NATO in questo settore.


Lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT ha risposto ad un duplice requisito (stessa munizione per sistemi terrestri e navali a base Aster), prevedendo quindi i necessari aggiustamenti per permettere al missile di essere lanciato da unità navali. L’Italia ha infatti espresso la necessità di poter impiegare l’Aster 30 Block 1 NT sulle future unità PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura).
Il CEO di MBDA, Antoine Bouvier, ha così commentato: “La notifica da parte italiana rafforza il programma Aster ed ha un valore che va oltre il contributo economico e tecnologico. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che la cooperazione in Europa aggiunge più di quanto avrebbero potuto fare i paesi presi singolarmente. Dopo l’attuale Aster 30 Block 1, che ha fornito all’Europa una prima capacità di difesa contro i missili balistici, la versione Block 1 NT consentirà di estendere questa capacità contro minacce più complesse, come quelli emergenti dei missili balistici anti-nave (Anti-Ship Ballistic Missiles -ASBM)”.
L’evoluzione del missile Aster 30 Block 1 NT ha previsto un nuovo seeker operante in banda Ka, in sostituzione di quello vecchio in banda Ku, oltre ad un sistema di controllo d’arma aggiornato. Questi ammodernamenti hanno permesso un significativo aumento delle performance del missile.
La nuova munizione è in grado di gestire missili con testate multiple e potrà intercettare i missili balistici a più corta gittata tra quelli appartenenti al settore a medio raggio (MRBM – Medium Range Ballistic Missiles). L’attuale Aster Block 1 invece può contrastare missili balistici a corto raggio (SRBM – Short Range Ballistic Missiles) fino ad un massimo di 600 Km di gittata.


L' Aster Block II offrirà a breve la possibilità di processare missili balistici di teatro a corto e medio raggio, vale a dire con una portata fino a 3.000 chilometri. 

Più specificamente, l' Aster Block II prende di mira la nuova generazione di missili di manovra. Questa minaccia non viene presa in considerazione dai programmi americani, che si tratti del Patriot, del THAAD o dell'SM-3.
I russi hanno sviluppato l'SS-26 Iskander, i cinesi l'M9, i siriani l'M600 e gli iraniani il Fateh 110. Nessuno di questi missili richiede nuove tecnologie. I francesi avevano già utilizzato queste tecnologie per il missile pre-strategico Hades. 
Questi missili hanno una particolarità: volano nell'atmosfera, sotto i 60-70 chilometri, e quando rientrano negli strati densi dell'atmosfera, a 25 o 30 chilometri, acquisiscono una capacità di manovra che li rende difficili da intercettare che deve obbligatoriamente essere effettuata tra i 25/30 e i 60/70 Km.
Secondo le analisi di MBDA, il THAAD non scende sotto i 50 chilometri, mentre il Patriot non sale oltre i 20-25 chilometri. Per quanto riguarda l'SM-3, si evolve nello spazio eso-atmosferico.
Supponendo che il programma Aster Block II sia impegnato, sarebbe necessario associarlo a un radar di guardia e a un radar di tiro.


La Thales e anche Leonardo, hanno messo a punto un radar può fare entrambe le cose, a condizione che abbia due unità radar per un lanciatore: 
  • una per l’acquisizione, 
  • e una per il controllo del fuoco. 
Un tale radar potrebbe contribuire all'elevata capacità stratiforme dell'ALTBMD e consentire di gestire, in fase terminale, missili di manovra fino a 3.000 km di raggio.
L' industria stima in circa 40 milioni di euro all'anno su cinque anni un PEA che potrebbe portare a mettere a punto le specifiche del programma Aster Block II, esclusi i radar.
Per valutare l'adeguatezza di un tale programma, è importante specificare che questo è senza dubbio uno dei segmenti in cui la cooperazione europea deve essere agevolata a causa della chiusura programmata, più o meno regolare, del programma del MEADS. 
Anche l'India prevede di sviluppare capacità di intercettazione endo-atmosferica per missili balistici di teatro, e potrebbe essere associata al lavoro tecnologico dell’Aster Block II.
È importante notare che la capacità missilistica anti-balistica del SAMP/T è limitata ai missili della famiglia Scud. Senza l'evoluzione dell'attuale sistema, non ci sarà mercato di esportazione, perché i paesi che desiderano acquisire una capacità missilistica anti-balistica desiderano essere in grado di avere una difesa sufficiente contro la futura minaccia balistica proliferante dei domini a corto e medio raggio. Il costo di un programma di questo tipo è molto difficile da valutare data la mancanza di specifiche e definizione del target finale. 
Dato il potenziale di crescita degli attuali sistemi ASTER (SAMP/T per applicazioni terrestri e PAAMS per applicazioni navali), MBDA ha studiato l'evoluzione dei propri sistemi introducendo un nuovo intercettore: l’ASTER Block II, necessario per coprire tutte le minacce balistiche a corto e medio raggio (SRBM e MRBM).
Il concetto del sistema ASTER Block 2 è stato definito per coprire lo spettro delle minacce balistiche SRBM e MRBM, con o senza capacità di penetrazione potenziate, ovvero SRBM e MRBM attuali e quelli di nuova generazione. È stato quindi ottimizzato per intercettare nella fascia di altitudine da 20 a 70 km al fine di garantire, tra l'altro, la distruzione dei missili balistici che presentano manovre come l'SS 26, l'M9 e il Fateh 110 nonché i missili di questa classe lanciati in traiettorie strette, che rendono inutili i sistemi eso-atmosferici (in quanto le traiettorie dei missili balistici non lasciano sufficientemente l'atmosfera) e / o sistemi endo-atmosferici bassi (a causa delle manovre evasive).
Il nuovo sistema “ASTER B II”, pur mantenendo le capacità del sistema ASTER Block 1 (SAMP/T per la versione terrestre o eventualmente il PAAMS Block 1 per la versione navale), consente di affrontare le più probabili minacce balistiche "senza lasciare un buco” dai vettori SRBM o MRBM.
Con la loro proliferazione, questo tipo di minaccia balistica si trova quindi nei teatri operativi esterni, o anche sul fianco sud-orientale dell'Europa, ed è per questo che il concetto del sistema “ASTER B II” è stato definito come sistema di difesa contro i missili balistici di teatro, ma che può essere utilizzato anche nell'ambito della Difesa del Territorio, per proteggere centri abitati e/o siti sensibili.


Il suo posizionamento permette di rispondere a:
  • Una capacità di difesa autonoma, a livello nazionale / europeo, al fine di proteggere il comando e le forze dispiegate in un teatro di operazioni, nonché le popolazioni del Paese ospitante;
  • Un contributo in natura per l'alto livello del programma ALTBMD della NATO per la protezione delle forze dispiegate, inter-operabile con i sistemi ad alto livello americani (SM-3 / Aegis, THAAD), rafforzando così il principio di un comando delle operazioni dispiegabili della NATO ( BMC3 / ACCS);
  • Un possibile complemento ai sistemi mobili Aegis / SM-3 degli Stati Uniti per la difesa del territorio della NATO derivante da un'estensione di quello degli Stati Uniti. Infatti, la catena di comando e controllo può essere giustificata a livello NATO solo se consente di gestire le intercettazioni con sistemi provenienti da più alleati; se solo gli Stati Uniti fornissero sistemi di intercettazione, allora il principio di una catena sotto la responsabilità operativa della NATO sarebbe indebolito, a vantaggio di un comando prettamente statunitense.
Complementarità dell’ ASTER B II con SM-3 e THAAD

Nel caso di ALTBMD e della difesa antimissile, il sistema ASTER Block 2 fornisce capacità aggiuntive:
  • Posizionandosi come complemento all’SM-3, che è un sistema navale che intercetta prettamente in eso-atmosferico (al di fuori dell'atmosfera). Il sistema ASTER Block 2 elabora, tra le altre cose, una gamma di missili balistici non coperti dall'SM-3, ovvero SRBM e MRBM con fasi fuori atmosfera insufficienti per garantire l'intercettazione di eso (ad esempio traiettorie strette per missili con un portata inferiore a 1500 km e traiettorie di energia minima per missili con portata inferiore a 800 km);
  • Con piattaforme navali europee equipaggiate con ASTER Bl2 inter-operabile con piattaforme navali americane Aegis SM-3, che garantisce una più ampia copertura di protezione geografica, ma anche una migliore tenuta contro la minaccia, in caso di saturazione di attacchi diversi tipi di missili, ad esempio; l’ASTER Block 2 offre una capacità navale ottimale oltre al sistema SM-3 / Aegis;
  • Offre un complemento al sistema THAAD, che è un sistema terrestre con capacità di intercettazione endoatmosferica molto elevata (da 40 / 50km di altitudine) e basso esoatmosferico. L’ASTER Block 2 è complementare per una gamma di bersagli che possono essere intercettati solo tra 20 e 40 km di altitudine. Questo è il caso della nuova generazione di SRBM tipo SS26 e del missile cinese M9…;
  • Anche l’ASTER Block 2 è considerato complementare al THAAD, perché a differenza di quest'ultimo, la sua definizione è ottimizzata anche per la componente navale;
  • Può essere un'alternativa per una componente terrestre, perché l'ASTER Block 2 e il THAAD hanno un dominio di intercettazione comune, e quindi in questo contesto le batterie ASTER Block 2 possono sostituire (o potenziare quantitativamente) le batterie THAAD se queste ultime fossero offerte in quantità insufficiente da parte degli USA per garantire una copertura significativa.
Questa capacità del sistema ASTER B II nelle sue applicazioni navali e terrestri offre quindi complementarità qualitative e quantitative ai sistemi terrestri THAAD e ai sistemi navali e terrestri SM-3, che hanno lo scopo di aumentare le loro capacità di affrontare le minacce IRBM e ICBM, quindi consentendo una copertura di protezione più ampia.
L’ASTER Block 2 può quindi essere considerato come un elemento di cooperazione con gli Stati Uniti perché è inter-operabile con i sistemi Usa e può essere integrato in un sistema di comando integrato NATO, promuovendo così impegni di cooperazione per le missioni DAMB.
I sistemi DAMB di alto livello sono considerati dagli Stati Uniti come quelli che consentono loro di stabilire la loro supremazia politica e tecnologica, perché richiedono di tirare su il know-how tecnologico; è per questo motivo che sembra impensabile vedere gli USA offrire agli europei forme di cooperazione in attività industriali e tecnologiche di alto valore.
La nicchia della difesa missilistica balistica è fondamentale per posizionarsi come uno dei principali attori nel DAMB sia all'interno della NATO, in cooperazione operativa con gli Stati Uniti, sia verso i paesi esportatori.
L’ASTER Block 2 consente di garantire intercettazioni con impatto diretto in un campo altamente dinamico e in alta quota, cioè in un'atmosfera rarefatta. Per mettere a puto la nuova arma, sono stati sviluppati i seguenti campi tecnologici:
Il collegamento e il tracciamento del bersaglio a Mach molto alto (circa Mach 7), da parte di un cercatore a infrarossi, in un ambiente con forti vincoli aero-termici dopo che l'IRdome è stato rimosso, il che richiede elevate prestazioni di rilevamento e tracciamento;
Pilotaggio pirotecnico utilizzando la solida tecnologia DACS (Divert & Attitude Control System) che consente il pilotaggio reattivo in un'atmosfera rarefatta;
La propulsione da crociera a due livelli di spinta che partecipa al pilotaggio negli strati superiori dell'atmosfera e che deve poter essere fermata a comando per autorizzare la separazione dell'ultimo stadio.

La definizione di Interceptor e Kill Vehicle, in particolare i seguenti aspetti:
  • Resistenza termo-meccanica in ambienti severi, in particolare per il Kill Vehicle e la fase di crociera;
  • Vincoli di volume sull'architettura del Kill Vehicle in cui i sottogruppi devono essere integrati in modo compatto.
Il lavoro del PEA, svolto da MBDA con i suoi partner SPS, Sagem e ONERA:
  • Consente la valutazione delle funzioni e delle apparecchiature critiche a terra e in volo;
  • Presentazione in modo coerente per portare a maturità le tecnologie necessarie attorno al progetto di strutturazione dell'intercettore di alta quota ASTER Block 2 contro le minacce balistiche.
  • Può, per alcuni di essi, essere utilizzato per altre applicazioni nel campo dell'intercettazione.
I risultati dell'insieme consentono di ottenere la definizione e la fattibilità dell'interceptor, e le relative prestazioni ottenibili necessarie per un possibile sviluppo.
Vengono attualmente svolti anche lavori al fine di identificare le funzioni critiche del sistema d’arma: 
  • discriminazione, 
  • armonizzazione, 
  • comunicazioni, 
  • collegamento terra / missile …
  • e costruire per ciascuna di esse un programma di riduzione dei rischi.
Due fasi sono state svolte congiuntamente dalla Thales e da MBDA:
  • Una prima fase di due anni di studio e pre-definizione di architetture di sistema e la scelta di una soluzione di riferimento al termine di questa fase;
  • Una seconda fase di riduzione del rischio comprendente l'esecuzione di test sulle catene critiche e la costituzione di un file di definizione con valutazione delle prestazioni.

(Web, Google, Wikipedia, Seaforce, You Tube)


































 

venerdì 25 ottobre 2019

The ASTER FAMILY: 15, 30, SAMP/T, B1NT


Aster è una famiglia di missili antiaerei superficie/aria costruiti da Eurosam, un consorzio Europeo formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. 
La famiglia missilistica era composta inizialmente da due varianti Aster 15 con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km, Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. I missili Aster sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri.



La versione 30 differisce dalla 15 per la presenza di un primo stadio (booster)..In entrambi i missili, la parte che effettua l'intercettazione (dardo) è caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (dal francese Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort). Il PAF è una architettura nella quale parte dei timoni (TVC) viene investita dal flusso aerodinamico generato del motore a razzo, mentre il PIF è basato su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile. Il PIF viene usato soprattutto in prossimità del bersaglio, dove la forza aerodinamica generata dai timoni classici ha un'isteresi più alta e quindi non è in grado di far cambiare traiettoria al missile con sufficiente rapidità, peggiorando le caratteristiche di precisione del sistema d’arma.
La famiglia è composta da due varianti Aster 15 con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km, Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. I missili Aster sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri.
La versione 30 differisce dalla 15 per la presenza di un primo stadio (booster)..In entrambi i missili, la parte che effettua l'intercettazione (dardo) è caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (dal francese Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort). Il PAF è una architettura nella quale parte dei timoni (TVC) viene investita dal flusso aerodinamico generato del motore a razzo, mentre il PIF è basato su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile. Il PIF viene usato soprattutto in prossimità del bersaglio, dove la forza aerodinamica generata dai timoni classici ha un'isteresi più alta e quindi non è in grado di far cambiare traiettoria al missile con sufficiente rapidità, peggiorando le caratteristiche di precisione del sistema d'arma.
Il FSAF SAMP/T (dal francese Famille de Sol-Air Futurs Sol-Air Moyenne-Portée / Terrestre - Piattaforma a terra per un missile terra-aria) è un sistema missilistico terra-aria di nuova generazione sviluppato dal consorzio europeo Eurosam formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. Fa uso del missile Aster 30, utilizzato anche in ambiente navale nel sistema PAAMS, e dotato di un raggio d'azione di 100 km per l'intercettazione di aerei e 25 km per quella dei missili. Le batterie sono costituite da lanciatori con un numero variabile di missili da 8 a 48.



SAMP/T

Il progetto del FSAF SAMP/T nasce il 5 dicembre 1989 quando viene firmato l'accordo per l'avvio della "fase 1" che è terminata nel 2003 e che aveva lo scopo di soddisfare il requisito NATO "Ground-based area defence". "La "fase 2" è iniziata in quell'anno ed è terminata nel 2006. È in corso infine l'ultima fase che si è nel 2014. Il costo elevato non ha permesso un acquisto massiccio di batterie. I prezzi variano dai 775 milioni di euro per la prima fase ai 467 per la seconda fino al miliardo e novanta milioni di euro per l'ultima fase. Nel 2008 vi è stata la più alta spesa prevista dallo Stato maggiore dell'Esercito per il FSAF SAMP/T: 246,1 milioni di euro.
Nell'ambito dell'Incremento della Difesa aerea turca da parte della NATO (“Active Fence”) l'Italia dal 2016 rischiera in Turchia una batteria antimissile SAMP-T dell’E.I., con un contingente di personale militare pari a 130 unità del 4º Reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera” e con elementi di staff del Comando artiglieria contraerei di Sabaudia. La batteria italiana SAMP/T, schierata nella città di Kahramanmaraş ed inserita nell’ambito del sistema di difesa aerea integrata della NATO, ha il compito di neutralizzare missili balistici provenienti dalla Siria al fine di proteggere il territorio e gli abitanti turchi dell’area di schieramento.
Il ministero della difesa francese inizialmente ordinò sei sistemi SAMP/T per l'Armée de terre e sei sistemi per l'Armée de l'air, ma nel 2012 l'ordine è stato ridotto a dieci sistemi denominati Mamba e che verranno impiegati dalla sola aeronautica militare francese. Verranno impiegati come sistema mobile per la difesa di luoghi di importanza strategica in patria e all'estero, tipicamente aeroporti militari. Il SAMP/T attualmente è in dotazione a 5 gruppi della difesa aerea (EDSA) dell'aeronautica militare francese ed è diventato operativo nel 2010. Il SAMP/T francese impiega sei lanciatori per sistema, e questa è la configurazione massima prevista, ed essi sono posti su veicoli Renault 8x4 Kerax, ognuno dei quali trasporta otto missili che possono essere lanciati in un'unica salva in dieci secondi.
I tiri di prova effettuati nel sud-ovest della Francia e nel poligono di Quirra in Italia hanno dato dei buoni risultati e, visto ciò, l'Esercito Italiano ha acquistato 6 batterie lanciamissili, ciascuna delle quali - a differenza di quelle francesi - è dotata di 4 lanciatori detti MLT (Modulo di Lancio Terrestre), che sono installati su 4 camion Astra 8x8, ognuno in grado di trasportare e lanciare otto missili ASTER30 e che svolge la funzione di TEL (Transporter Erector Launcher). Ai 4 MLT si aggiungono vari altri elementi, sempre installati sui medesimi camion Astra 8x8, un modulo d'ingaggio detto ME (Module for Engagement) che svolge la funzione di comando controllo e computer, ed è dotato di un computer MAGIC5 (Modular Architecture for Graphics and Image) e due consolle MARA (Modular Architecture for Real-time Applications) identiche fra loro, una impiegata per la sorveglianza e l'identificazione delle tracce, mentre l'altra è dedicata al controllo della sequenza di tiro, in caso di avaria di una consolle l'altra può svolgere le funzioni di entrambe. Vi è poi un modulo radar e identificazione (MRI) dotato di un radar multifunzionale 3D in banda X Thales Arabel, avente una portata di scoperta di circa 60 km, ma che in cooperazione con radar esterni e concentrando il fascio, può seguire tracce anche a 120 km ed ingaggiarle fino ad una distanza di 80 km. Il radar è anche dotato di un sistema IFF (Identification Friend or Foe) Mod. 4 e 5, mentre l'MRI si connette al ME mediante due cavi a fibra ottica, al fine di evitare qualsiasi tipo di interferenza elettronica. A sua volta il ME è collegato ai lanciatori MLT, mediante un link radio VHF che consente di posizionare gli MLT fino a 10 km di distanza, o con un cavo a fibra ottica, per evitare il possibile jamming elettronico, ma in questo caso le distanze di posizionamento fra ME e MLT sono molto più ridotte. Vi è poi un modulo di ricarica terrestre (MRT) per rifornire e ricaricare di missili i lanciatori MLT, un modulo di generazione elettrica (MGE) che alimenta sia l'MRI che l'ME. A tali elementi comuni anche ai reparti francesi, nelle batterie italiane si aggiunge un modulo di comando (MC) che gestisce tutto il flusso d'informazioni fra la batteria missili e gli altri elementi della difesa aerea, quali aerei AWACS, radar di altri sistemi missilistici o di scoperta, ma provvede anche a controllare lo schieramento sul terreno dei vari veicoli che compongono la batteria ed a curarne sia il supporto logistico, quanto la difesa vicina di tipo terrestre e contraereo (p.es. mediante missili spalleggiabili tipo Stinger). Da ultimo vi è una serie di veicoli dedicati al supporto tecnico ed alla manutenzione, sia di tipo meccanico che elettronico.
Il SAMP/T, in Italia, ha sostituito le batterie contraeree basate sul sistema HAWK che erano assegnate al 4º Rgt. Missili Contraerei di Mantova. L'Esercito Italiano sta considerando di aggiungere al sistema SAMP/T capacità anti missile balistico visto anche il piano di rafforzamento dell'esercito italiano attuato dal governo.



ASTER 30 Block 1 NT

Lo sviluppo del nuovo missile Aster 30 Block 1 NT terminerà nel 2023, con la piena operatività prevista per l’anno successivo.
Rispetto all’attuale versione, la NT prevede essenzialmente un nuovo seeker in banda Ka, che sostituirà la quello in banda Ku oggi utilizzato, e un più moderno calcolatore. La maggiore frequenza della banda Ka, in particolare, darà al sistema di guida più raggio d’azione e una maggior precisione, caratteristiche che dal punto di vista operativo si traducono per il missile in una migliorata velocità di intercetto e nella possibilità di colpire bersagli di più ridotte dimensioni.



Si tratta di caratteristiche fondamentali, ad esempio, nel caso di intercetto di missili balistici dotati di testate multiple.
La versione NT, in ogni caso, sarà dotata della stessa massa e dello stesso booster della Block 1 “standard”, di cui manterrà anche la caratteristica di interoperabilità e comunanza tra la piattaforma marina e terrestre.
L’uso dalle medesime piattaforme di lancio della variante precedente sarà possibile dopo un aggiornamento dei sistemi informatici, che sarà responsabilità di EUROSAM, la joint venture tra il consorzio e la francese Thales.
Secondo i dati forniti da MBDA, dal suo lancio nel 1990 l’intero programma Aster ha ricevuto complessivamente 11 miliardi di investimenti. Gli esemplari consegnati sono oltre 1300, presi in carico da nove clienti, tre domestici (Italia, Francia e Gran Bretagna) e sei di esportazione (Algeria, Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Marocco e Singapore). Gli ordini complessivi sono invece per 1800 esemplari.



L’Italia è entrata nello sviluppo dell’Aster 30 Block 1 NT nello scorso gennaio, manifestando la volontà di utilizzare il missile sulle future unità PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura).
Gli Aster 15 e 30, membri originari della famiglia di missili, sono da tempo utilizzati dalle Forze Armate Italiane sia per uso navale che terrestre.Il programma “B1NT” prevede lo sviluppo da parte di MBDA della nuova versione del missile Aster 30 Block 1 NT (New Technology), così come l’ammodernamento dei sistemi SAMP/T (attualmente in servizio presso l’aeronautica francese e l’esercito italiano e a cui sembra interessata anche la Svezia)che acquisiranno così maggiori capacità, in particolare contro i missili balistici, portando un contributo essenziale da parte di entrambi i paesi all’interno del programma NATO in questo settore.
Lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT risponde ad un duplice requisito (stessa munizione per sistemi terrestri e navali a base Aster), prevedendo quindi i necessari aggiustamenti per permettere al missile di essere lanciato da unità navali. L’Italia ha infatti espresso il desiderio di poter impiegare l’Aster 30 Block 1 NT sulle future unità PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura).
Il CEO di MBDA, Antoine Bouvier, ha così commentato: “La notifica da parte italiana rafforza il programma Aster ed ha un valore che va oltre il contributo economico e tecnologico. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che la cooperazione in Europa aggiunge più di quanto avrebbero potuto fare i paesi presi singolarmente. Dopo l’attuale Aster 30 Block 1, che ha fornito all’Europa una prima capacità di difesa contro i missili balistici, la versione Block 1 NT consentirà di estendere questa capacità contro minacce più complesse, come quelli emergenti dei missili balistici anti-nave (Anti-Ship Ballistic Missiles -ASBM)”.
L’evoluzione del missile Aster 30 Block 1 NT prevede un nuovo seeker operante in banda Ka, in sostituzione di quello attuale in banda Ku, oltre ad un sistema di controllo d’arma aggiornato. Questi ammodernamenti comporteranno un significativo aumento delle performance del missile.
La nuova munizione sarà in grado di gestire missili con testate multiple e potrà intercettare i missili balistici a più corta gittata tra quelli appartenenti al settore a medio raggio (MRBM – Medium Range Ballistic Missiles). L’attuale Aster Block 1 invece può contrastare missili balistici a corto raggio (SRBM – Short Range Ballistic Missiles) fino ad un massimo di 600 Km di gittata.
Lanciata da Francia ed Italia nel 1988, la famiglia Aster comprende una versione terrestre di difesa aerea e missilistica (SAMP/T), attualmente in servizio con l’esercito italiano e l’aeronautica francese. La versione navale invece viene impiegata per l’autodifesa delle portaerei della marina francese ed italiana, e garantisce l’auto difesa, la difesa di punto e delle navi consorti delle fregate e dei cacciatorpedinieri della marina britannica, francese ed italiana. La Gran Bretagna, che impiega i missili Aster 30 sui cacciatorpedinieri Type 45, ha dichiarato durante il summit franco-britannico di Amiens tenuti a marzo 2016 – che sta valutando la possibilità di dotare queste unità con la versione Block 1 NT.
I sistemi Aster ricoprono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’ALTBMD (Active Layered Theatre Ballistic Missile Defence) della NATO, contribuendo alla difesa delle forze alleate contro le minacce balistiche, dimostrando così l’importante contributo franco-italiano a questo programma.
I sistemi Aster impiegati a bordo delle fregate “Orizzonte” della marina italiana hanno avuto un ruolo fondamentale durante la missione ONU “No-Fly Zone” in Libia del marzo 2011. I sistemi SAMP/T dell’Esercito Italiano sono attualmente schierati in Turchia nell’ambito di una missione NATO per la difesa da eventuali attacchi missilistici provenienti dal territorio siriano.
Grazie alla presenza in cinque paesi europei e negli Stati Uniti, MBDA ha ottenuto nel 2015 ricavi per 2,9 miliardi di Euro e dispone di un portafoglio ordini di 15,1 miliardi di Euro. Con più di 90 clienti tra le forze armate di tutto il mondo, MBDA è uno dei leader mondiali nei missili e nei sistemi missilistici.
MBDA è l’unico gruppo europeo in grado di progettare e produrre missili e sistemi missilistici per rispondere alle più svariate esigenze operative, presenti e future, per le forze armate. In totale, il gruppo offre una gamma di 45 programmi di sistemi missilistici e contromisure già in servizio operativo e più di 15 altri progetti in fase di sviluppo.




MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).
Per ora l' Aster Block II è un semplice concetto del missile europeo MBDA. L'Aster Block II si propone di trattare con missili balistici gamma di teatro breve e medio, vale a dire una serie di fino a 3.000 chilometri di distanza. Più specificamente, l' Aster Block II si rivolge alla nuova generazione di missili di manovra. Questa minaccia non è presa in considerazione dai programmi americani, che si tratti di Patriot, THAAD o SM-3.
Ma i russi hanno sviluppato la SS-26 Iskander, la M9 cinese, M600 i siriani e gli iraniani Fateh 110. Nessuno di questi missili fa uso di nuove tecnologie. Avevamo già usato queste tecnologie per il missile pre-strategico di Hades . Questi missili hanno una particolarità. Volano in atmosfera al di sotto 60 a 70 chilometri di distanza, e quando ritornano agli strati densi dell'atmosfera, a 25 o 30 chilometri di distanza, acquisiscono la capacità manovrabile che li rende quasi impossibile da intercettare. L'intercettazione di questi missili deve quindi essere compresa tra 25/30 e 60/70 chilometri.
Secondo l'analisi di MBDA, il THAAD non discende al di sotto dei 50 chilometri, mentre il Patriot non supera i 20-25 chilometri. Per quanto riguarda l'SM-3, si evolve nello spazio esoatmosferico.
Supponendo che il programma Aster Block II sia impegnato, dovrebbe essere associato a un radar di riserva e un radar di controllo del fuoco.
Thales ha un progetto radar GS 1500 che potrebbe fare entrambe le cose, ammesso che ci siano due unità radar per un lanciatore: una per l'acquisizione e l'altra per il controllo del fuoco. Un radar di questo tipo potrebbe contribuire alla capacità di alto livello dell'altbmd e consentire ai missili di manovra di essere elaborati nella fase terminale fino a una distanza di 3.000 km.
L' industria stima un PEA di circa 40 milioni di euro all'anno per cinque anni che potrebbe portare alle specifiche di un programma Aster Block II, escludendo il radar GS 1500.
Per valutare l'opportunità di tale programma, è importante sottolineare che si tratta indubbiamente di uno dei settori in cui la cooperazione europea potrebbe essere facilitata a causa della chiusura programmata, più o meno regolare, del programma. MEAD US-tedesco-italiano. I nostri alleati tedeschi e italiani si trovano quindi di fronte al problema di reinvestire al meglio le ingenti somme da loro investite in questo programma, che riguardano principalmente la tecnologia radar.
In assenza di cooperazione europea, l'India prevede inoltre di espandere la capacità di intercettazione top endo-atmosferica di missili balistici Teatro può essere, nel quadro della partnership strategica franco-indiana, in combinazione con il lavoro tecnologico del Aster Block II.
È importante notare che la capacità del missile balistico di SAMP / T è limitata ai missili della famiglia Scud. Senza cambiare il sistema attuale, non ci sarà alcun mercato di esportazione per i paesi che desiderano acquisire la capacità di missili balistici desiderare di avere una difesa sufficiente contro le future minacce balistiche aree proliferative di breve e media distanza.
Il costo di un programma di questo tipo è molto difficile da valutare data la mancanza di specifiche e la definizione dell'obiettivo finale. Tuttavia, l'ordine di grandezza è di due miliardi di euro, con una dimensione target simile al programma SAMP / T.

La strategia MBDA sul DAMB è stata costruita sulla base di quattro fondamentali:
  • Analisi approfondita della minaccia balistica, che è la più proliferante perché sarà inevitabilmente quella la cui probabilità di accadimento sarà la più alta. Questa analisi consente di definire i sistemi di difesa più appropriati.
  • L'approccio americano, perché sono gli Stati Uniti che hanno irrigato il pensiero strategico sul DAMB. Non possiamo ignorare ciò che fanno gli Stati Uniti; dobbiamo quindi avvicinarci al DAMB come segue: come la Francia, gli Stati Uniti possono contribuire al DAMB in aggiunta a ciò che fanno gli Stati Uniti.
  • Approfondire ciò che è già stato fatto in questo settore a livello di capacità e di livello industriale, usando un approccio incrementale per minimizzare i costi.
  • L'identificazione di ciò che la Francia potrebbe fare finanziariamente e tecnicamente con altre potenze europee.

Dato il potenziale di crescita di ASTER sistemi esistenti (SAMP / T per applicazioni terrestri e PAAMS per applicazioni navali), MBDA ha studiato con i partner Safran e Thales, l'evoluzione dei propri sistemi con l'introduzione di un nuovo intercettore alta endoatmosphérique - ASTER Block II - per coprire tutte le minacce balistiche di corto e medio raggio (SRBM e MRBM).
Il concetto del sistema ASTER Block 2 è stato definito per coprire lo spettro delle minacce balistiche SRBM e MRBM, con o senza migliori capacità di penetrazione, cioè SRBM e MRBM attuali e di prossima generazione. È stato ottimizzato per intercettare nel range di altitudine da 20 a 70 km per assicurare, tra le altre cose, la distruzione di missili balistici con manovre come la SS 26, M9 e Fateh 110 e i missili di questo classe disegnata in traiettorie di tensione, che sfidano i sistemi di esoatmosfera (perché le traiettorie dei missili balistici non escono abbastanza dall'atmosfera) e / oi sistemi endoatmosferici bassi (a causa delle manovre).
Questo sistema ASTER BII, pur mantenendo la capacità di ASTER blocco 1 del sistema (SAMP / T per la versione terra o di futura PAAMS blocco 1 per la versione navale) in grado di gestire le minacce balistiche più probabili ", senza lasciare un buco nella racket "dei domini SRBM e MRBM.
Proliferazione, questo tipo di minacce balistiche è pertanto operazioni all'estero, o eventualmente sul fianco sud-est dell'Europa, ed è per questo concetto di sistema ASTER BL2 è stato definito come sistema di difesa contro i missili balistici, ma può anche essere usato come parte di una difesa territoriale, per proteggere i centri abitati e / oi siti sensibili.



Il suo posizionamento consente di rispondere a:
  • Una capacità di difesa autonoma, a livello nazionale / europeo, per proteggere il comando e le forze schierate in un teatro di operazioni, così come le popolazioni del paese ospitante;
  • Un contributo in natura allo strato ALTBMD NATO per la protezione della forza schierata, interoperabile con i sistemi statunitensi di alto livello (SM-3 / Aegis, THAAD), rafforzando il principio di comando e controllo operazioni schierabili della NATO (BMC3 / ACCS).
  • Un possibile complemento ai sistemi mobili Aegis / SM-3 proposti dagli Stati Uniti per la difesa del territorio dell'Alleanza che sosterrebbe anche un maggior sistema di comando della NATO, un'estensione di quello della NATO ALTBMD, che può essere collegato al sistema di comando PAA. In effetti, la catena di comando e impegno può essere giustificata solo a livello NATO se consente di gestire le intercettazioni con sistemi di alleati multipli; se solo gli Stati Uniti portano sistemi di intercettazione, allora il principio di una catena sotto la responsabilità operativa della NATO sarà indebolito , a vantaggio di un comando puramente americano.



Complementarità di ASTER B II con SM-3 e THAAD

Nel caso di ALTBMD e Missile Defense, il contributo con il sistema ASTER Block 2 fornisce capacità aggiuntiva di posizionarsi come complemento dell’SM-3, (che è un sistema navale che intercetta esclusivamente in atmosfera esotica (atmosfera esterna). 

ASTER Block 2 si occupa, tra le altre cose, di una serie di missili balistici non coperti dall'SM-3, cioè SRBM e MRBM con fasi fuori dall'atmosfera insufficienti a fornire intercettazione exo (ad es. traiettorie tese per missili con una autonomia inferiore a 1500 km e traiettorie di energia minima per missili con una distanza inferiore a 800 km):
  • Con piattaforme navali europee dotate di ASTER Bl2 interoperabili con piattaforme navali americane Aegis SM-3, che forniscono una copertura geografica più ampia, ma anche una migliore risposta alle minacce, in caso di attacco saturo diversi tipi di missili, ad esempio; ASTER Block 2 offre capacità navali ottimali oltre al sistema SM-3 / Aegis.
  • Offrendo sia un'alternativa che un complemento al THAAD,
  • THAAD è un sistema terrestre che intercetta in altissimo endoatmosferico (da 40 / 50km di altitudine) e basso esoatmosférique. L'ASTER blocco 2 è complementare ad un'area bersaglio in cui l'intercettazione può essere realizzato tra 20 e 40 km di altitudine. Che cosa è il caso della nuova generazione SRBM tipo SS26, cinese M9 ...
  • ASTER Block 2 è anche considerato complementare al THAAD perché, a differenza di quest'ultimo, la sua definizione è ottimizzata anche per un componente navale.
  • Può essere un'alternativa a un componente terreno, perché l'ASTER blocco 2 e la THAAD hanno uno spazio comune di intercettazione, e, pertanto, in questo contesto, le batterie ASTER block 2 può venire a sostituire (o quantitativamente rafforzare) batterie THAAD se questi ultimi sono stati offerti in quantità insufficiente dagli Stati Uniti per garantire una copertura significativa.

Questo ulteriore sistema ASTER B2 capacità in applicazioni navali e terrestri prevede quindi qualitativa e quantitativa complementare ai sistemi terrestri THAAD e navale e sistemi terrestri SM-3, che sono destinati ad aumentare la loro capacità di affrontare minacce IRBM e ICBM, permettendo una copertura di protezione più ampia.
L'ASTER Block 2 può quindi essere considerato come un elemento di cooperazione con gli Stati Uniti poiché è interoperabile con i sistemi statunitensi e può essere integrato in un sistema di comando della NATO, promuovendo così l'impegno cooperativo per le missioni DAMB.
Gli Stati Uniti considerano i sistemi di alto livello DAMB come strumenti che consentono loro di stabilire la loro supremazia politica e tecnologica, in quanto hanno bisogno di conquistare il know-how tecnologico; è per questo che sembra impensabile che gli americani offrano forme di cooperazione europea ad attività industriali e tecnologiche di alto valore.
La nicchia della difesa contro i missili balistici è fondamentale per posizionarsi come uno dei principali attori nel DAMB sia all'interno della NATO, in cooperazione operativa con gli Stati Uniti, sia per esportare i paesi.
Prima di avviare il programma ASTER Block 2, è necessario realizzare un programma upstream di circa 40 milioni di euro all'anno per estendere le capacità dei missili balistici della famiglia ASTER.
Il lavoro proposto si concentra sulla riduzione dei rischi delle funzioni critiche associate alle tecnologie per garantire l'intercettazione con impatto diretto in un intervallo dinamico elevato e in alta quota, vale a dire in un'atmosfera rarefatta.

L'obiettivo di questa PEA è di portare a maturità i seguenti campi tecnologici:
  • Aggancio e bersaglio inseguimento con alta Mach (circa Mach 7) da un soggetto infrarossi, in un ambiente di alta aero stress dopo stappatura di IRdome che impongono grande rilevazione e monitoraggio del rendimento ,
  • Il pilotaggio pirotecnico utilizzando la tecnologia solida DACS (sistema di controllo di Attacco e Attitudine) che consente un pilotaggio reattivo in un'atmosfera rarefatta,
  • Ma anche la crociera alimentato due livelli di spinta partecipano alla fase pilota negli strati superiori dell'atmosfera e deve essere fermato per consentire la separazione dell'ultimo stadio.

La definizione di Interceptor e Kill Vehicle, copre in particolare i seguenti aspetti:
  • Comportamento termo-meccanico in ambienti difficili, in particolare per il Kill Vehicle e il cruise stage,
  • I vincoli di volume sull'architettura Kill Vehicle in cui i sotto-assiemi dovranno essere integrati in modo compatto,
  • Il lavoro del PEA, condotto da MBDA con i suoi partner SPS, Sagem e ONERA:
  • Abilitare la valutazione a terra e in volo di funzioni e apparecchiature critiche,
  • Sono presentati in modo coerente per portare le necessarie tecnologie mature attorno al progetto strutturale dell'intercettore di alta quota di ASTER Block 2 contro le minacce balistiche,
  • Può, per alcuni di essi, essere utilizzato per altre applicazioni nel campo dell'intercettazione.

I risultati del set consentiranno di ottenere la definizione e la fattibilità dell'intercettore e le prestazioni raggiungibili associate necessarie per un possibile sviluppo.
Questo dimostratore PEA avrebbe una durata di 5 anni.
Parallelamente, verranno svolti anche i lavori di sistema per identificare le funzioni critiche del sistema d'arma (discriminazione, armonizzazione, comunicazioni, collegamento terra / missile, ecc.). Questo lavoro, in 5 anni, sarà proposto in due fasi realizzate congiuntamente da Thales e MBDA:
  • Una prima fase di due anni di studio e predefinizione delle architetture di sistema, con scelta di una soluzione di riferimento al termine di questa fase;
  • Una seconda fase di riduzione del rischio, compresa la conduzione di test su catene critiche e la definizione di un file di definizione con valutazione delle prestazioni.



ASTER “B1NT” 

L’organisno europeo OCCAR ha di recente notificato alla società EUROSAM (consorzio formato da MBDA e Thales) la partecipazione al programma “B1NT” dell’Italia e fa seguito alla partecipazione francese del 2015. Tra i due governi sono stati definite le responsabilità per lo sviluppo congiunto del missile, così come i diversi ambiti di applicazione nei sistemi di difesa terrestri e navali contro attacchi aerei e di missili balistici.
Il programma “B1NT” prevede lo sviluppo da parte di MBDA:
  • della nuova versione del missile Aster 30 Block 1 NT (New Technology);
  • l’ammodernamento dei sistemi SAMP/T (attualmente in servizio presso l’aeronautica francese e l’esercito italiano e a cui sembra interessata anche la Svezia) che acquisiranno così maggiori capacità, in particolare contro i missili balistici.

Lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT risponde al requisito dell’utilizzo della medesima munizione per sistemi terrestri e navali a base Aster). 
Inoltre, l’Italia ha espresso il desiderio di poter impiegare l’Aster 30 Block 1 NT sui futuri Pattugliatori Polivalenti d’Altura.
La partecipazione italiana rafforza il programma Aster ed ha un valore che va oltre il contributo economico e tecnologico; la cooperazione in Europa aggiunge più di quanto avrebbero potuto fare i paesi presi singolarmente. Dopo l’attuale Aster 30 Block 1, che ha fornito all’Europa una prima capacità di difesa contro i missili balistici, la versione Block 1 NT estenderà le capacità dell’ASTER contro minacce più complesse, come quelli emergenti dei missili balistici “Anti-Ship Ballistic Missiles -ASBM”.
Il nuovo missile Aster 30 Block 1 NT prevede un nuovo seeker operante in banda Ka, e un sistema di controllo aggiornato che comporteranno un significativo aumento delle capacità del sistema che sarà in grado di gestire missili con testate multiple e potrà intercettare i missili balistici a più corta gittata MRBM. 
L’attuale Aster Block 1 invece può contrastare soltanto missili “Short Range Ballistic Missiles” fino ad un massimo di 600 Km di gittata.
La famiglia Aster o FSAF (Future Surface-to-Air Family) comprende una versione terrestre di difesa aerea e missilistica (SAMP/T), attualmente in servizio con l’esercito italiano e l’aeronautica francese. 
La versione navale invece viene impiegata per l’autodifesa delle portaerei della marina francese ed italiana, e garantisce:
  • l’auto difesa, 
  • la difesa di punto di fregate cacciatorpedinieri della marina britannica, francese ed italiana. 
  • Anche la Gran Bretagna impiega i missili Aster 30 sui caccia Type 45 e sta valutando la possibilità di dotare queste unità con la versione Block 1 NT.
  • I sistemi Aster ricoprono un ruolo fondamentale in ambito NATO, contribuendo alla difesa delle forze alleate contro le minacce balistiche.

I sistemi Aster impiegati a bordo delle fregate “Orizzonte” della marina italiana hanno avuto un ruolo fondamentale durante la missione ONU in Libia del 2011. I sistemi SAMP/T dell’Esercito Italiano schierati in Turchia nell’ambito di una missione NATO, sono di recente rientrati in Patria.
MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).

ENGLISH

ASTER 30 SAMP/T is the 21st century’s main, mobile anti-aircraft defence weapon for theatre protection. It protects sensitive sites and deployed forces against missile threats (TBM, stand off, cruise missiles, ARM) and aircraft, replacing all existing medium range ground-to-air systems.
The ASTER 30 SAMP/T system is designed to meet medium and long range air defence needs (force projection, protection of high-value areas and area protection). It can operate in stand alone mode or can be integrated in a co-ordinated network.
ASTER is a two-stage missile, a concept which leads to maximum effectiveness of the interceptor stage. The solid propellant booster ensures the optimum shaping of the missile’s trajectory in the direction of the target and separates a few seconds after the vertical launch. Up to its mid-course, the weapon is inertially guided, using refreshed target data transmitted by the engagement module through the multi-function radar. During the homing phase, guidance is achieved by an electromagnetic active seeker providing a highly accurate capability in all weathers.

CHARACTERISTICS
  • Weight: 450 kg
  • Length: 4.9 m
  • Diameter: 180 mm
  • Range: In excess of 100 km
  • Speed: Mach 4.5

The Aster missile series, primarily comprising the Aster 15 and Aster 30 are a family of vertically launched surface-to-air missiles. The name "Aster" originates from the mythical Greek archer named Asterion (in Greek mythology), Asterion likewise receiving his name from the ancient Greek word aster (Greek: ἀστήρ), meaning "star". Aster is manufactured by Eurosam, a European consortium consisting of MBDA France, MBDA Italy (combined 66%) and the Thales Group (33%). The missile is designed to intercept and destroy a wide range of air threats, such as supersonic anti-ship cruise missiles at very low altitude (Sea-skimming) and fast flying, high performance aircraft or missiles.
Aster is primarily operated by France, Italy, and the United Kingdom and is an integrated component of the PAAMS air-defence missile system, known in the Royal Navy as Sea Viper. As the principal weapon of the PAAMS system, Aster equips the Type 45 destroyers and the Horizon class frigates. Aster also equips the French and Italian FREMM multipurpose frigates, though they will not be operating as part of a PAAMS air-defence suite itself but through Franco-Italian specific declinations of this suite.

History

During the 1980s, the predominant missiles in Franco-Italian service were short-range systems such as the French Crotale, Italian Aspide or American Sea Sparrow, with ranges up to a dozen kilometres. Some vessels were also equipped with the American medium/long range Standard. France and Italy decided to start development of a domestic medium/long range surface-to-air missile to enter service in the first decade of this millennium, that would give them comparable range but superior interception capability to the American Standard or British Sea Dart already in service. Thought was given in particular to the new missile's ability to intercept next-generation supersonic anti-ship missiles, such as the Brahmos missile developed jointly by India and Russia. This allowed the actual systems to have the characteristic of being specialised either in short-to-medium range "point defence" (ships, for instance), or in medium-to-long range "zone defence" (fleets).
In May 1989, a Memorandum of understanding was signed between France and Italy for the development of a family of future surface-to air-missiles. Eurosam was formed shortly afterwards. By July 1995 development had taken shape in the form of the Aster missile and test firing of the first Aster 30 took place. The missile successfully intercepted a target at an altitude of 15,000 m and at speeds of 1000 km/h. A Phase 2 contract was awarded in 1997 at US$1 billion for pre-production and development of the French-Italian land and naval systems.
During development trials between 1993 and 1994 all flight sequences, altitudes and ranges, were validated. This was also the period during which the launch sequence of Aster 30 was validated. In May 1996, trials of the Aster 15 active electromagnetical final guidance system against live targets began. All six attempts were successful. Again during 1997 Aster was extensively tested, this time being pitted against targets such as the C22 target and first generation Exocet anti-ship missiles. In numerous engagements Aster scored direct impacts on its targets. During one such engagement on 13 November 1997 in a strong countermeasures environment, the Aster was not armed with its military warhead so that the distance between the Aster and the target could be recorded. The target (a C22) was recovered bearing two strong cuts made by the fins of the Aster missile.
In May 2001 Aster had again successfully completed the "manufacturer's validation firing test" and was deployed for the first time on the French nuclear-powered aircraft carriers Charles de Gaulle (R91). Again on the 29 June 2001 achieved a successful interception of a Arabel missile at low altitude in less than five seconds. During the same year a target simulating an aircraft flying at speeds of Mach 1 and at an altitude of 100 meters was intercepted by an Aster 15. The first ever operational firing of the Aster missile took place during October 2002 on board Charles de Gaulle. Finally in November 2003 Eurosam was awarded the 3 billion euro Phase 3 production contract which saw full production commence and exports to France, Italy, Saudi Arabia and the United Kingdom. The resulting Aster surface-to-air missile meets inter-service and international requirements, addressing the needs of the land, air and naval forces of France, Italy and the United Kingdom. The decision to base the missile around a common terminal intercept 'dart' to which different sized boosters can be attached has made it modular and extensible.
From 2002 to 2005, the Italian experimental frigate Carabiniere provided a test bed for live firing trials of the Aster 15 from Sylver A43 launchers with EMPAR and SAAM-it systems, and the trials of Aster 30 from Sylver A50 launchers with EMPAR and PAAMS(E) systems.[7] As of 2012, France has spent €4.1bn at 2010 prices on 10 SAMP/T launchers, 375 Aster 30 missiles and 200 Aster 15 missiles. Another 80 Aster 30 and 40 Aster 15 have been bought for France's Horizon-class frigates under a separate programme.

Characteristics

There are currently two versions of the Aster missile family, the short-medium range version, Aster 15, and the long range version, Aster 30. The missile bodies are identical; Their difference in range and intercept speed is because Aster 30 uses a much larger booster. Total weights of the Aster 15 and Aster 30 are 310 kg and 450 kg respectively. Aster 15 has a length of 4.2 meters, rising to just under 5 meters for Aster 30. Aster 15 has a diameter of 180mm. Given the larger dimensions of the Aster 30, a naval based system requires the longer tubes of the Sylver A50 or A70 vertical launching system (VLS). Additionally the American Mark 41 Vertical Launching System can accommodate Aster 30.

Variants
  • Aster 15 - Ship point and local area defence
  • Aster 30 Block 0 - Ship local and wide area defence
  • Aster 30 Block 1NT (New Technology) - wide area defence capable against 1500 km-range ballistic missiles.
  • Aster 30 Block 2 BMD currently being developed for anti-ballistic defense against 3.000 km-range maneuvering missiles.
  • Block 1 is used in the Eurosam SAMP/T system operated by the French Air Force and the Italian Army. As of 2014, the development of Block 1NT is being funded by France and Italy. In 2016, the United Kingdom showed interest in acquiring the Block 1NT version for its Type 45 Destroyers.

Deployment

Naval systems
  • Type 45 destroyer
  • Horizon-class frigate
  • FREMM multipurpose frigate
  • Formidable-class frigate
  • Al Riyadh-class frigate
  • Charles de Gaulle aircraft carrier
  • Cavour aircraft carrier
  • Kalaat Béni Abbès Class
  • TF2000-class frigate

Land systems

Aster 30 has been successfully incorporated into a land based SAM system, fulfilling the "Ground-based area defence" mission requirement. It comes in the form of the Eurosam SAMP/T (Surface-to-Air Missile Platform/Terrain). The system uses a network of sophisticated radars and sensors - including 3D phased array radar - enabling it to be highly effective against all types of air threats. SAMP/T uses an upgraded version of the Arabel long range radar, with improved performance developed under the Aster 30 block 1 upgrade program, in order to extend the system's capability against higher speed targets and higher altitude targets. The system can intercept missiles with a 600 km range (short range ballistic missile targets).

Testing

In April 2008, RSS Intrepid, a Formidable class frigate of the Republic of Singapore Navy, shot down an aerial drone off the French port of Toulon during a naval exercise. Then again in 2010, a frigate of the same class, RSS Supreme fired an Aster 15 and shot down an aerial drone off the coast of Hawaii as part of exercise RIMPAC 2010.
Beginning with HMS Dauntless in September 2010, all of the Royal Navy's Type 45 destroyers have successfully intercepted Mirach drones with Aster missiles at the Benbecula ranges off the Outer Hebrides, Scotland. Mirach is a 13 ft jet which flies at speeds of up to 600 mph (966 km/h) at altitudes as low as 10 ft (3 m) or as high as 14,000 ft (4 km).
In December 2011, an Aster 30 missile downed an Israeli Black Sparrow ballistic missile target, the first time an Aster missile had attempted such an engagement.
In April 2012, the Horizon-class frigate, Forbin, of the French Navy downed an American GQM-163 Coyote target simulating a sea-skimming supersonic anti-ship cruise missile traveling at Mach 2.5 (3000 km/h) with an altitude of less than 5 metres. It was the first time a European missile defence system destroyed a supersonic sea-skimming "missile". The trial was described as a "complex operational scenario”.

Operators

Current operators
  •  Algeria - Algerian National Navy Amphibious transport dock Kalaat Béni Abbès 
  •  Egypt - Egyptian Navy 
  •  France - French Navy - French Air Force
  •  Italy - Italian Navy - Italian Army
  •  Morocco - Royal Moroccan Navy
  •  Qatar - Qatar Navy 
  •  Saudi Arabia - Royal Saudi Navy
  •  Singapore - Republic of Singapore Navy - Republic of Singapore Air Force
  •  United Kingdom - Royal Navy

Potential operators
  •  Canada - Canadian Armed Forces
  •  Switzerland - Swiss Air Force.

(Web, Google, Wikipedia, Analisi Difesa, You Tube)














































BUNDESMARINE 1968 - 1994: la classe Hamburg o classe Type 101 fu una classe di cacciatorpediniere della Bundesmarine, composta da quattro unità entrate in servizio tra il 1964 e il 1968.

https://svppbellum.blogspot.com/ Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,  storia militare, sicurezza e tecnologia.  La bandiera è un simb...