domenica 6 dicembre 2020

20 NOVEMBRE 1945 - 1º OTTOBRE 1946: IL PROCESSO DI NORIMBERGA

L’evento di Norimberga fu solo il primo di una serie di procedimenti penali contro i nazisti, che furono in realtà 12 e si svolsero tutti nel Tribunale internazionale militare di Norimberga (città simbolo del nazismo, dove venivano organizzate le adunate del partito) e videro imputate in totale 185 persone, tra medici, giuristi, SS, capi di industrie e funzionari di Stato.

Tanti altri criminali, non meno colpevoli dei vertici gerarchici, riuscirono a sgusciare tra le maglie della rete, riparando chi in sud America, chi invece ponendosi al servizio dei russi oltre cortina. Altri vennero comunque "salvati" dagli Alleati, che si avvantaggiarono dei loro servigi in funzione anticomunista.


Il primo processo si svolse dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946; il 16 ottobre 1946 ci furono le impiccagioni dei condannati a morte. Fu quello che fece più clamore poiché alla sbarra mise 24 tra i massimi esponenti del Terzo Reich. Gli Alleati (Usa, Urss, Regno Unito e Francia) si accordarono già prima della fine della guerra per processare le potenze dell'Asse responsabili dei crimini commessi durante il conflitto. Ma su quali basi di diritto si potevano giudicare questi uomini?


Il problema fu risolto l'8 agosto 1945 a Londra, quando un gruppo di esperti redasse quello che sarebbe stato l'impianto normativo adottato a Norimberga, ponendo al contempo le basi per una legislazione condivisa, la Carta del Tribunale militare internazionale, sottoscritta dalle potenze alleate il 6 ottobre dello stesso anno a Berlino. Accanto a capi d'accusa già esistenti, come "crimini contro la pace" e "crimini di guerra", si ebbero due novità.

I "crimini contro l’umanità": comprendono l'assassinio, lo sterminio, la riduzione in schiavitù, la deportazione, gli atti inumani ai danni di civili e le persecuzioni politiche, razziali e religiose. La seconda, "cospirazione contro la pace", dava una base all'impianto accusatorio col quale gli Alleati volevano condannare il piano nazista nel suo insieme (non solo gli atti violenti individuali).


La Corte era presieduta da un britannico, Geoffrey Lawrence, e la pubblica accusa era formata da otto giudici tra francesi, britannici, americani e russi.
L'obiezione principale durante il procedimento fu sollevata da Otto Stahmer, avvocato di Hermann Göring, sulla base del principio del diritto romano "nessun crimine e nessuna pena senza una legge penale precedente". Tuttavia il diritto a cui si appellava il Tribunale di Norimberga era precedente alla Seconda guerra mondiale e faceva riferimento alle convenzioni dell'Aia e di Ginevra. Ma la questione divide ancora, poiché quei trattati internazionali non erano stati ratificati dalle potenze dell'Asse.
Al processo era presente la giornalista britannica Rebecca West, che lo raccontò nel suo libro Serra con ciclamini (1964). Sugli imputati scrisse: "Talmente ridimensionate erano le loro personalità, da rendere difficile ricordare chi era chi, e quelli che spiccavano si definivano più per stranezza che per carattere". E sul clima in aula: "Tutta questa gente - avvocati, interpreti, segretari, guardie... - voleva lasciare Norimberga con la stessa urgenza con cui un paziente sotto trapano vuole alzarsi e lasciare la poltrona del dentista".
Durante le udienze Hermann Göring aveva ancora gesti imperiali, ma erano così volgari da far pensare che non avesse mai veramente occupato una qualche posizione di rilievo”. 
"Rudolf Hess era notevole perché era proprio chiaramente pazzo in quanto aveva l'aria caratteristica degli ospiti dei manicomi”.

Processo di Norimberga è il nome usato per indicare due distinti gruppi di processi ai nazisti coinvolti nella seconda guerra mondiale e nella Shoah. I processi si tennero nel Palazzo di Giustizia della città tedesca di Norimberga dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946 (la città era, insieme a Berlino e Monaco, una delle città simbolo del regime nazista).
Il primo e più famoso di questi processi fu il Processo dei principali criminali di guerra davanti al Tribunale militare internazionale (IMT), che giudicò ventiquattro dei più importanti capi nazisti catturati o ancora ritenuti in vita. Il secondo gruppo di dodici processi fu per criminali di guerra inferiori, tenuto sotto la Legge numero 10 del Consiglio di Controllo dal Tribunale militare di Norimberga (NMT), e comprese anche il famoso Processo ai dottori. Questa voce tratta principalmente i processi del primo gruppo. Per i processi del secondo gruppo si veda la voce "Processi secondari di Norimberga".
La decisione di sottoporre a processo i principali esponenti dell'Asse fu presa ancor prima della cessazione della guerra. Dal 18 ottobre all'11 novembre 1943 si svolse a Mosca la terza conferenza tripartita di Mosca, con la presenza dei tre ministri degli esteri dell'alleanza: Cordell Hull, Anthony Eden e Vjačeslav Michajlovič Molotov.
Come ebbe a scrivere Churchill nelle sue memorie, «l'uccisione di Mussolini e il collasso del fascismo ci risparmiò una Norimberga italiana». Al termine dell'incontro venne stilato un documento nel quale i tre capi della coalizione, Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Stalin, si impegnavano al termine della guerra a far sì che i criminali nazisti venissero processati secondo le leggi del paese nel quale i crimini fossero stati commessi. Nella successiva Conferenza di Teheran, dal 28 novembre al 1º dicembre dello stesso anno, venne esteso il concetto di crimine nazionale a un più ampio livello e superato il concetto della punibilità nazionale.

Creazione della corte

Durante gli incontri della conferenza di Teheran (1943), della conferenza di Jalta (1945) e della conferenza di Potsdam (1945), le tre principali potenze del tempo di guerra Stati Uniti d'America, Unione Sovietica e Regno Unito, si accordarono sul metodo per punire i responsabili dei crimini di guerra commessi durante la seconda guerra mondiale. Anche la Francia riuscì a guadagnarsi un posto all'interno del tribunale. Oltre 200 tedeschi imputati di crimini di guerra vennero processati a Norimberga, mentre altri 1 600 attraverso i tradizionali canali della giustizia militare.
Nonostante l'Unione Sovietica volesse svolgere i processi a Berlino, venne scelta Norimberga, per le seguenti ragioni:
Era convenientemente situata nel settore statunitense (a quell'epoca, la Germania era divisa in quattro settori controllati dalle nazioni vincitrici).
Il palazzo di Giustizia era spazioso e praticamente intatto. Una grande prigione faceva parte del complesso.
Norimberga era stata nominata la città delle "Celebrazioni del Partito del Reich" (Reichsparteitag), e c'era un valore simbolico nel renderla la sede della sconfitta finale del Partito nazista.
Si concordò che Berlino sarebbe divenuta la sede permanente del Tribunale Militare Internazionale (IMT) e che il primo processo (ne erano stati previsti diversi) si sarebbe tenuto a Norimberga. A causa della guerra fredda non ci furono altri processi.
Ognuna delle quattro nazioni giudicanti fornì un giudice, un sostituto e i procuratori. I giudici erano:
  • Geoffrey Lawrence (Regno Unito, giudice principale e presidente)
  • Norman Birkett (Regno Unito, sostituto)
  • Francis Beverley Biddle (statunitense, giudice principale)
  • John Parker (statunitense, sostituto)
  • Henri Donnedieu de Vabres (francese, giudice principale)
  • Robert Falco (francese, sostituto)
  • Iona Timofeevič Nikitčenko (sovietico, giudice principale)
  • Aleksandr Fëdorovič Volčkov (sovietico, sostituto)
  • Il procuratore capo statunitense era Robert Houghwout Jackson. Quello britannico era Hartley Shawcross.

Validità del processo

Il metodo con il quale si è sviluppato il processo, nonché la scelta stessa degli uomini chiamati a giudicare i crimini di guerra, è stato messo in dubbio in più occasioni da alcune importanti personalità. Tra questi vi era il giurista Hans Kelsen il quale, favorevole comunque allo svolgimento di un processo per punire i crimini nazisti, sollevò perplessità in ordine alla composizione della Corte.
Seppur con minore risonanza, anche durante lo svolgimento del processo si alzarono voci contrarie alla legittimità dello stesso: l'avvocato difensore di Göring, Otto Stahmer, invocò il principio del diritto romano Nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali, il quale non ammette l'emanazione di leggi retroattive, contestando inoltre il diritto ai vincitori di processare i vinti. L'obiezione fu respinta, poiché i giudici considerarono i crimini di guerra, i crimini contro l'umanità e i crimini contro la pace come violazione di leggi internazionali già esistenti (Convenzioni dell'Aia, Convenzioni di Ginevra e Patto Briand-Kellogg). Venne obiettato che alcuni di questi trattati non vincolavano le Potenze dell'Asse perché costoro non li avevano ratificati. Tale obiezione venne respinta, asserendo che se una convenzione internazionale viene ratificata da un dato numero di Stati per un periodo di tempo ragionevolmente lungo, detta convenzione può considerarsi come vincolante per ogni nazione, e non solo per coloro che l'hanno ratificata. Tale formula divide ancora oggi sostenitori e critici.
Ancora, il Giudice Capo della Corte Suprema degli Stati Uniti Harlan Fiske Stone definì il processo "una frode", asserendo che il rappresentante statunitense della Pubblica Accusa, Robert Houghwout Jackson, non stava effettivamente procedendo secondo i dettami della legge.
A danneggiare ancora la credibilità del processo fu il fatto che il principale giudice sovietico, Iona Nikitčenko, aveva preso parte anni prima ai processi sommari delle Grandi purghe. Uno dei capi d'accusa riguardava la firma del Patto Molotov-Ribbentrop, giudicato come un progetto di guerra aggressiva, ma l'Unione Sovietica non venne processata al pari della Germania per l'adesione al patto. Inoltre, i processi vennero condotti in base a delle proprie regole di prova; gli atti d'accusa vennero creati ex post facto e non erano basati sulle leggi di nessuna nazione, la difesa tu quoque venne eliminata, e la motivazione dell'intera assemblea fu la "giustizia dei vincitori".

Processo principale

Il Tribunale Militare Internazionale venne aperto il 18 ottobre 1945 negli edifici della Corte Suprema di Berlino. La prima sessione venne presieduta dal giudice sovietico Nikitčenko. I procuratori presentarono gli atti d'accusa contro i ventiquattro principali criminali di guerra e contro sei «organizzazioni criminali» – la leadership del Partito nazista, le Schutzstaffel (SS), il Sicherheitsdienst (SD), la Gestapo, le Sturmabteilung (SA) e l'alto comando dell'esercito. 
Le imputazioni erano per:
  • Cospirazione per commettere crimini contro la pace.
  • Aver pianificato, iniziato e intrapreso delle guerre d'aggressione.
  • Aver commesso crimini di guerra.
  • Aver commesso crimini contro l'umanità.
La definizione di cosa costituisce un crimine di guerra venne successivamente recepita nei Principi di Norimberga, un documento scaturito da lì a poco per consolidare giuridicamente le norme introdotte in questi processi.
Considerando che Adolf Hitler, Benito Mussolini, Joseph Goebbels e Heinrich Himmler erano deceduti in data anteriore all'inizio del processo (tutti morti suicidi con l'esclusione di Mussolini che fu catturato e fucilato dai partigiani), Reinhard Heydrich era stato mortalmente ferito dai partigiani cecoslovacchi nel 1942 e che Adolf Eichmann e Josef Mengele erano riusciti a fuggire in America meridionale (Eichmann fu scovato e giustiziato dalla Corte israeliana solo all'inizio degli anni sessanta, mentre Mengele riuscì a scampare all'arresto fino a morte naturale avvenuta il 7 febbraio 1979).
Tutti gli imputati condannati a morte vennero impiccati il 16 ottobre 1946 (tranne Hermann Göring, che riuscì a suicidarsi con del cianuro di potassio la notte prima dell'esecuzione), nel seguente ordine: von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart. Il boia fu il sergente statunitense John C. Woods. I cadaveri dei gerarchi vennero poi cremati nei forni del lager di Dachau e le loro ceneri gettate nel Wenzbach.
Gli esperimenti medici condotti dai dottori tedeschi portarono alla creazione del codice di Norimberga per controllare i futuri processi che coinvolgevano esseri umani, e al cosiddetto processo ai dottori.
Il 1º ottobre 1946, i giudici del tribunale del processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole un'organizzazione criminale. I giudici sottolinearono questa sentenza dichiarando che: le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell'amministrazione dei territori occupati, l'amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra (IMT, 1946, Vol. XXII, p. 516, in: Höhne, 1969, p. 3). La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS... che divennero o rimasero membri dell'organizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dall'articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra (International Military Tribunal, 1947-1949, Vol. XXII, p. 517 in: Höhne, 1969, p. 3).

Processi secondari

Dopo il primo e più seguito atto, ci furono altri due procedimenti noti come "processi di Norimberga" del terzo dei quali il regista statunitense Stanley Kramer trattò nel film Vincitori e vinti. Questi ebbero luogo dopo breve tempo rispetto al primo filone d'inchiesta, accusando per lo più soldati delle SS e altri nazisti di minor importanza. In questo caso però i procedimenti ebbero esiti ben diversi dal primo processo di Norimberga. Buona parte degli imputati venne assolta, mentre le condanne effettivamente scontate non andarono oltre i dieci anni, grazie alla buona condotta o alla grazia.

Influenza sullo sviluppo del diritto penale internazionale

I processi di Norimberga ebbero grande influenza sullo sviluppo del Diritto penale internazionale. La Commissione del diritto internazionale, che agisce su richiesta dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, produsse nel 1950 il rapporto Principi di Diritto Internazionale riconosciuti nel Capitolo del Tribunale di Norimberga e nei giudizi del tribunale ('Yearbook of the International Law Commission', 1950, vol. III). L'influenza del tribunale si può anche vedere nelle proposte per una corte penale internazionale permanente e nella stesura dei codici penali internazionali, successivamente preparati dalla Commissione del diritto internazionale.
I processi di Norimberga diedero il via a movimenti d'opinione ed a considerazioni di dottrina giuridica che portarono cinquant'anni dopo all'adozione dello statuto della Corte penale internazionale.

DISPARITA’ DI TRATTAMENTO PER I VERTICI DELL’IMPERO DEL SOL LEVANTE

Nonostante che anche i vertici giapponesi si fossero macchiati di evidenti violazioni di carattere umanitario e numerosi crimini di guerra durante il corso della Seconda Guerra Mondiale, al termine del conflitto gli statunitensi, per motivi di opportunità politica, decisero di non infierire nei confronti dell’Imperatore Hirohito e dei vertici militari dell’Impero del Sol Levante.


ENGLISH

20 NOVEMBER 1945 - 1 OCTOBER 1946: THE NUREMBERG PROCESS

The event in Nuremberg was only the first in a series of criminal proceedings against the Nazis, which were actually 12 and all took place in the International Military Court of Nuremberg (the symbol city of Nazism, where the party gatherings were organised) and a total of 185 people were indicted, including doctors, jurists, SS, heads of industry and state officials.
The first trial took place from 20th November 1945 to 1st October 1946; on 16th October 1946 there were the hangings of those sentenced to death. It was the one that caused the most uproar as it put 24 of the highest representatives of the Third Reich on the stand. The Allies (USA, USSR, UK and France) already agreed before the end of the war to try the Axis powers responsible for the crimes committed during the conflict. But on what legal grounds could these men be judged?
The problem was solved on 8 August 1945 in London, when a group of experts drafted what would be the normative system adopted in Nuremberg, while laying the foundations for shared legislation, the Charter of the International Military Court, signed by the allied powers on 6 October of the same year in Berlin. Alongside existing charges, such as "crimes against peace" and "war crimes", there were two innovations.
Crimes against humanity": these included murder, extermination, enslavement, deportation, inhuman acts against civilians and political, racial and religious persecution. The second, "conspiracy against peace", gave a basis to the accusatory structure with which the Allies wanted to condemn the Nazi plan as a whole (not only individual violent acts).
The Court was presided over by a Briton, Geoffrey Lawrence, and the public prosecution consisted of eight judges from France, Britain, America and Russia.
The main objection during the proceedings was raised by Otto Stahmer, Hermann Göring's lawyer, on the basis of the principle of Roman law "no crime and no punishment without prior criminal law". However, the law invoked by the Nuremberg Court was prior to the Second World War and referred to the Hague and Geneva Conventions. But the question still divides, since those international treaties had not been ratified by the Axis powers.
The trial was attended by the British journalist Rebecca West, who recounted it in her book Serra con ciclamini (1964). She wrote about the defendants: "Their personalities were so downsized that it was difficult to remember who was who, and those who stood out defined themselves more by strangeness than by character". And about the climate in the courtroom: "All these people - lawyers, interpreters, secretaries, guards... - wanted to leave Nuremberg with the same urgency with which a patient under the drill wants to get up and leave the dentist's chair".
During the hearings Hermann Göring still had imperial gestures, but they were so vulgar as to suggest that he had never really held any position of importance. 
"Rudolf Hess was remarkable because he was clearly crazy because he looked like an asylum guest".
Nuremberg Trial is the name used to indicate two distinct groups of trials of Nazis involved in World War II and the Shoah. The trials were held in the Palace of Justice of the German city of Nuremberg from 20 November 1945 to 1 October 1946 (the city was, together with Berlin and Munich, one of the symbolic cities of the Nazi regime).
The first and most famous of these trials was the trial of the main war criminals before the International Military Court (IMT), which judged twenty-four of the most important Nazi leaders captured or still alive. The second group of twelve trials was for inferior war criminals, held under Law No. 10 of the Control Council by the Nuremberg Military Court (NMT), and also included the famous Doctors' Trial. This item deals mainly with the trials of the first group. For the trials of the second group see "Nuremberg Second Trials".
The decision to put the main representatives of the Axis on trial was taken even before the end of the war. From 18 October to 11 November 1943 the third tripartite conference took place in Moscow, with the presence of the three foreign ministers of the alliance: Cordell Hull, Anthony Eden and Vjačeslav Michajlovič Molotov.
As Churchill wrote in his memoirs, "the killing of Mussolini and the collapse of fascism spared us an Italian Nuremberg". At the end of the meeting a document was drawn up in which the three coalition leaders, Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt and Stalin, undertook at the end of the war to ensure that the Nazi criminals were tried according to the laws of the country where the crimes were committed. At the subsequent Tehran Conference, from 28 November to 1 December of the same year, the concept of national crime was extended to a broader level and the concept of national punishability surpassed.

Creation of the court

During the meetings of the Tehran Conference (1943), the Jalta Conference (1945) and the Potsdam Conference (1945), the three major wartime powers, the United States of America, the Soviet Union and the United Kingdom, agreed on the method to punish those responsible for war crimes committed during the Second World War. France also managed to earn a place in the court. More than 200 Germans accused of war crimes were tried in Nuremberg, while another 1 600 through the traditional channels of military justice.
Although the Soviet Union wanted to hold trials in Berlin, Nuremberg was chosen for the following reasons:
It was conveniently located in the US sector (at that time, Germany was divided into four sectors controlled by the winning nations).
The Courthouse was spacious and practically intact. A large prison was part of the complex.
Nuremberg had been named the city of the "Reich Party Celebrations" (Reichsparteitag), and there was a symbolic value in making it the seat of the final defeat of the Nazi Party.
It was agreed that Berlin would become the permanent seat of the International Military Court (IMT) and that the first trial (several were planned) would be held in Nuremberg. Due to the Cold War there were no further trials.
Each of the four judging nations provided a judge, a substitute and prosecutors. The judges were:
  • Geoffrey Lawrence (United Kingdom, Chief Judge and President)
  • Norman Birkett (UK, deputy)
  • Francis Beverley Biddle (US, principal judge)
  • John Parker (US, deputy)
  • Henri Donnedieu de Vabres (French, main judge)
  • Robert Falco (French, substitute)
  • Iona Timofeevič Nikitčenko (Soviet, main judge)
  • Aleksandr Fëdorovič Volčkov (Soviet, substitute)
  • The US chief prosecutor was Robert Houghwout Jackson. The British one was Hartley Shawcross.

Validity of the trial

The method by which the process was developed, as well as the very choice of the men called to judge war crimes, has been questioned on several occasions by some important personalities. Among them was the jurist Hans Kelsen who, in any case in favour of a trial to punish Nazi crimes, raised doubts about the composition of the Court.
Although with less resonance, even during the trial, voices were raised against the legitimacy of the trial: Otto Stahmer, Göring's defence lawyer, invoked the principle of Roman law Nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali, which does not allow the enactment of retroactive laws, also contesting the right of the winners to try the losers. The objection was rejected, as the judges considered war crimes, crimes against humanity and crimes against peace as violations of already existing international laws (Hague Conventions, Geneva Conventions and the Briand-Kellogg Pact). It was argued that some of these treaties did not bind the Axis powers because they had not ratified them. This objection was rejected, arguing that if an international convention is ratified by a given number of states for a reasonably long period of time, that convention can be considered binding on each nation, and not only on those who have ratified it. This formula still divides supporters and critics today.
Again, U.S. Supreme Court Chief Justice Harlan Fiske Stone called the trial "a fraud", claiming that the U.S. prosecutor, Robert Houghwout Jackson, was not actually proceeding according to the law.
What still damaged the credibility of the trial was the fact that the leading Soviet judge, Iona Nikitčenko, had taken part in the summary trials of the Great Purges years earlier. One of the charges concerned the signing of the Molotov-Ribbentrop Pact, which was judged to be an aggressive war project, but the Soviet Union was not tried in the same way as Germany for joining the Pact. Moreover, the trials were conducted according to its own rules of evidence; the indictments were created ex post facto and were not based on the laws of any nation, the defence was eliminated, and the motivation of the whole assembly was the "justice of the victors".

Main trial

The International Military Court was opened on 18 October 1945 in the buildings of the Berlin Supreme Court. The first session was presided over by the Soviet judge Nikitčenko. The prosecutors presented the indictments against the twenty-four main war criminals and six "criminal organisations" - the leadership of the Nazi Party, the Schutzstaffel (SS), the Sicherheitsdienst (SD), the Gestapo, the Sturmabteilung (SA) and the high command of the army. The charges were for:
  • Conspiracy to commit crimes against peace.
  • Planning, initiating and undertaking wars of aggression.
  • Committing war crimes.
  • Committing crimes against humanity.
The definition of what constitutes a war crime was later transposed into the Nuremberg Principles, a document that emerged shortly afterwards to legally consolidate the rules introduced in these processes.
Considering that Adolf Hitler, Benito Mussolini, Joseph Goebbels and Heinrich Himmler had died before the beginning of the trial (all of them suicides with the exception of Mussolini who was captured and shot by the partisans), Reinhard Heydrich had been mortally wounded by Czechoslovak partisans in 1942 and that Adolf Eichmann and Josef Mengele had managed to escape to South America (Eichmann was only found and executed by the Israeli Court in the early 1960s, while Mengele escaped arrest until his natural death on 7 February 1979).
All the defendants sentenced to death were hanged on 16 October 1946 (except Hermann Göring, who managed to commit suicide with potassium cyanide the night before the execution), in the following order: von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart. The executioner was the American sergeant John C. Woods. The corpses of the hierarchs were then cremated in the ovens of the Dachau lager and their ashes thrown into the Wenzbach.
The medical experiments conducted by German doctors led to the creation of the Nuremberg Code to control future processes involving human beings, and the so-called doctors' trial.
On 1 October 1946, the judges of the Nuremberg trial court condemned the SS and declared them a criminal organisation. The judges underlined this sentence by declaring that: the SS were used for purposes that were criminal, which included: the persecution and extermination of Jews, brutality and executions in concentration camps, excesses in the administration of occupied territories, the administration of the slave labour programme and the mistreatment and murder of prisoners of war (IMT, 1946, Vol. XXII, p. 516, in: Höhne, 1969, p. 3). The sentence went on to state that the suspicion of war crimes would involve all persons who had been officially accepted as members of the SS... who became or remained members of the organisation knowing that they were being used to commit acts declared criminal by Article 6 of the London War Crimes Statute (International Military Tribunal, 1947-1949, Vol. XXII, p. 517 in: Höhne, 1969, p. 3).

Secondary processes

After the first and most followed act, there were two other proceedings known as the "Nuremberg Trials" of the third of which the American director Stanley Kramer treated in the film Winners and Losers. These took place shortly after the first line of enquiry, mostly accusing SS soldiers and other minor Nazis. In this case, however, the proceedings were very different from the first Nuremberg trial. Most of the defendants were acquitted, while the sentences actually served did not exceed ten years, thanks to good conduct or pardon.

Influence on the development of international criminal law

The Nuremberg trials had a great influence on the development of international criminal law. The Commission on International Law, acting at the request of the General Assembly of the United Nations, produced in 1950 the report Principles of International Law recognised in the Chapter of the Nuremberg Tribunal and in the judgments of the court ('Yearbook of the International Law Commission', 1950, vol. III). The influence of the court can also be seen in the proposals for a permanent international criminal court and in the drafting of international criminal codes, later prepared by the International Law Commission.
The Nuremberg trials initiated movements of opinion and considerations of legal doctrine that led to the adoption of the Statute of the International Criminal Court fifty years later.

UNEQUAL TREATMENT FOR THE LEADERSHIP OF THE EMPIRE OF THE RISING SUN

Despite the fact that the Japanese leadership was also guilty of obvious humanitarian violations and numerous war crimes during the Second World War, at the end of the conflict the Americans, for reasons of political expediency, decided not to rage against Emperor Hirohito and the military leadership of the Empire of the Rising Sun.


(Web, Google, Focus, Wikipedia, You Tube)












































 

sabato 5 dicembre 2020

M.B.D.A. Perseus o CVS401 Perseus (dal nome dell'eroe greco Perseus), missile da crociera ipersonico stealth


UN VISIONARIO SISTEMA D'ARMA DA ATTACCO NAVALE E TERRESTRE

Il concetto Perseus Vision persegue l'impegno della multinazionale europea MBDA a perseguire nuove opportunità, condividendo la visione delle future capacità di guerra navale ed esplorando in modo non convenzionale le architetture dei sistemi d'arma per affrontarla adeguatamente.
Il missile Perseus è in grado di operare in molteplici modalità operative contro un ampio bersaglio terrestre e marittimo, annientando al contempo i sistemi di difesa ostili avanzati. Progettato come sistema d'arma tattico, il Perseus può essere utilizzato attraverso un sistema avanzato di pianificazione delle missioni operative all'incrocio tra guerra navale, terrestre e aerea.




La cellula avanzata, supersonica, agile e stealth, è spinta da un rivoluzionario un motore ad onda continua a detonazione altamente compatto che lo rende un ineguagliabile penetratore di difese. Il Perseus è un'arma perfetta contro bersagli veloci e riposizionabili, se combinato con l'avanzato pacchetto di sensori a doppia modalità.
Il pacchetto letale include due effettori guidati espulsi dal modulo di carico utile e una terza testata che rimane a bordo per un effetto letale disperso su bersagli multi-elemento come una grande nave da guerra o un sistema missilistico posizionato a terra.


La nuova struttura modulare composita permette di ridurre la massa complessiva e favorisce le opportunità di miglioramento delle capacità operative, semplificando le operazioni di manutenzione durante l'intero ciclo di vita e sostenendo e sviluppando una famiglia di prodotti.
In conclusione, il Perseus è una perfetta sintesi di ambizione e realismo all'avanguardia dell’innovazione.
Per sostituire l'attuale generazione di missili pesanti anti-nave e da crociera, sarà necessario quindi un nuovo sistema in grado di lanciare attacchi anti-nave, attacchi terrestri e ingaggiare obiettivi sensibili al tempo come lanciamissili riposizionabili in un ambiente tattico sempre più complesso e con il minimo rischio di danni collaterali. Questo nuovo sistema dovrà anche essere modulare e realizzabile da un ambiente marittimo, in particolare da una nave di superficie, un sottomarino, una piattaforma basata su un vettore o un velivolo da pattugliamento marittimo.
Il Perseus dispone di più modalità operative contro un ampio target terrestre e marittimo con la capacità aggiuntiva di essere in grado di superare la più efficace delle difese missilistiche nemiche. È progettato per essere un sistema d'arma tattico gestito attraverso un avanzato sistema di pianificazione delle operazioni e delle missioni al crocevia della guerra navale, terrestre e aerea. La cellula supersonica avanzata (fino a Mach 3+), agile e furtiva, è alimentata da un rivoluzionario motore scram-jet altamente compatto. Questa soluzione rivoluzionaria, al limite della tecnologia di propulsione, apre la possibilità di sviluppare una cellula più piccola con una maggiore efficienza energetica. Questa cellula renderà il Perseus un penetratore senza rivali delle difese nemiche e un'arma efficace da usare contro i movimenti di imbarcazioni e mezzi veloci.
Un avanzato pacchetto di sensori a doppia modalità (comprendente un array a scansione elettronica attiva o un radar AESA combinato con un radar laser o LADAR) consentirà operazioni in qualsiasi condizione atmosferica in tutte le configurazioni di combattimento. Le modalità radar come SAR (Synthetic Aperture Radar) e DBS (Doppler Beam Sharpening) consentiranno il rilevamento e la discriminazione di bersagli a lungo raggio in ambienti tattici terrestri e navali complessi, compresi quelli che comportano contromisure avanzate.
La robustezza complessiva del sistema d'arma è rafforzata da un avanzato sistema di navigazione ibrido. Il pacchetto letale include due effettori guidati che vengono espulsi dal vano di carico modulare e una terza testata rimanente a bordo per un effetto letale disperso su obiettivi grandi o multi-elemento come una grande nave da guerra o un sistema missilistico a terra. Inoltre, la nuova struttura composita modulare del missile consente di ridurre la massa complessiva dell'arma e favorisce le opportunità di miglioramento delle capacità durante tutta la vita operativa, semplificando le operazioni di manutenzione durante l'intero ciclo di vita e supportando l'eventuale sviluppo di una famiglia di prodotti.


Il Perseus presenta una forma estremamente originale che consente di ottimizzare le caratteristiche prestazionali chiave e l'adattabilità per l'integrazione su una gamma di piattaforme navali e aeree. Le prestazioni generali dell'arma per quanto riguarda le sue caratteristiche di volo, la sua manovrabilità, la sua propulsione così come le capacità di rilevamento dei suoi sensori e l'efficienza della sua testata militare multipla sono state tutte valutate attraverso simulazioni digitali. Poiché il Perseus sarà un missile tattico, è stata anche considerata la questione del suo dispiegamento operativo e dell'accesso ai dati del teatro tattico in modo da poter proporre un'architettura del sistema d'arma coerente ed efficiente.
Un team di nove ingegneri britannici, francesi, tedeschi e italiani di MBDA, insieme a rappresentanti delle rispettive marine militari sta valutando attentamente i requisiti e la soluzione per il Perseus dall'analisi operativa fino alle specifiche delle prestazioni chiave. Il progetto ha anche beneficiato della mentalità innovativa che esiste all'interno di MBDA e che è favorita dall'iniziativa Innovation Challenge del gruppo che è stata anche chiamata a contribuire con idee.
Gli obiettivi del processo Concept Visions di MBDA sono quelli di promuovere l'innovazione con i clienti, catena di fornitura e dipendenti per plasmare il futuro del mercato dei sistemi missilistici. Riunendo e sintetizzando il know-how di MBDA di ingegneri di grande talento con quello di utenti finali delle apparecchiature, l’azienda europea è in grado di offrire al mercato una visione radicale e compiuta dei futuri concetti di sistema missilistico e una dimostrazione di innovazione leader a livello mondiale.


Il CVS 401 Perseus è il secondo progetto che MBDA ha di recente esposto per mostrare la sua visione del futuro nell'ambito di un'iniziativa aziendale nota come Concept Visions. Questa iniziativa è stata presentata per la prima volta al Farnborough Air Show, quando MBDA ha mostrato il suo concept CVS 101 che comprendeva una famiglia di missili da combattimento urbani, lo Sniper da 1 kg e l'Enforcer da 5 kg, in grado di funzionare in un ambiente incentrato sulla rete e la consegna di un pugno pesante ai livelli inferiori di una struttura di forza.
Perseus o CVS401 Perseus (dal nome dell'eroe greco Perseus), è uno studio di concetto di missile da crociera ipersonico stealth intrapreso da MBDA  in consultazione con la Royal Navy e la Marina francese ed altre alleate.
Lo studio del concetto è stato presentato per la prima volta al Paris Air Show del 2011. Il CVS401 Perseus è principalmente un missile da crociera supersonico lanciato dalla superficie e da un sottomarino costruito attorno a una cellula avanzata, agile e furtiva.  Il sistema missilistico, chiamato formalmente Future Cruise/Anti-Ship Weapon (FC/ASW), ha l'obiettivo di sostituire il British Harpoon e il French Exocet entro il 2030.


Caratteristiche

MBDA descrive il concetto di missile come un "sistema d'arma multi-ruolo e multipiattaforma unico" da integrare su tutte le principali piattaforme d'arma come; navi da guerra, sottomarini, aerei e piattaforme terrestri.
Il concetto di missile furtivo Perseus è progettato per avere capacità simili al Brahmos russo-indiano, con una portata di 300 km, che raggiunge velocità di Mach 5+. È alimentato da un motore a getto. Il missile sarà lungo 5 metri e peserà circa 800 kg, con un carico utile che comprende una testata principale da 200 kg e due testate sussidiarie da 50 kg che possono contribuire direttamente al terminale complessivo o essere espulse dalle baie laterali prima che il missile raggiunga il suo bersaglio, effetto che funge da submunizioni. Questa caratteristica unica consente a un singolo Perseus di colpire diversi bersagli nella stessa area generale o di colpire un singolo bersaglio di grandi dimensioni (come una portaerei) in più aree diverse contemporaneamente, con l'obiettivo di massimizzare i danni. In questo caso, potrebbe essere selezionato un modello di attacco lineare, con munizioni che colpiscono simultaneamente le sezioni anteriore, centrale e poppa. Se è necessaria un'esplosione unitaria, gli effettori rimangono a bordo del missile genitore per aggiungere il loro effetto di esplosione alla testata centrale. Sono previsti due tipi di profili di attacco: un avvicinamento ad alta quota, per ingaggiare bersagli terrestri; e un approccio a bassa quota con lo skimming del mare che termina con un ingaggio "pop-up" quando si affrontano minacce di superficie come le navi da guerra nemiche.
I missili "che sfiorano le onde del mare" seguiti da una manovra a comparsa consentirebbero solo un tempo di risposta stimato di 3 secondi per le navi da guerra nemiche.


La suite di sensori del concetto di missili include:
  • Un radar e-scan attivo multimodale con radar ad apertura sintetica e nitidezza del fascio Doppler .
  • Un radar laser ( lidar ) per l' imaging in fase terminale e il riconoscimento del bersaglio.
  • dispone anche di una " capacità di guida laser semi-attiva. 
MBDA ritiene che questo metodo di guida rimarrà importante per il targeting sensibile al tempo per molti anni a venire. Il collegamento dati satellitare deve essere incorporato per il reindirizzamento in volo, utilizzando schiere di antenne attive a profilo sottile e con bassa osservazione.
Il missile sarà lanciato tramite VLS e sarà compatibile con l'American Mark 41 Vertical Launching System (da montare sulle fregate Type 26 della Royal Navy) e con il francese A70 Sylver VLS (attualmente montato sulla FREMM della marina francese e italiana).

Potenziali operatori:

Francia
  • Forza aerea francese
  • Marina francese
Regno Unito
  • Aviazione Reale
  • Marina Reale.
Nel vertice sulla sicurezza del 2016 Regno Unito-Francia, le due parti si sono impegnate a lavorare a una "fase concettuale comune per il programma FC / ASW per identificare soluzioni per la sostituzione dei missili Scalp / Storm Shadow per entrambi i paesi, Harpoon per il Regno Unito ed Exocet per Francia. Nel vertice Regno Unito-Francia del 2018, il programma FC / ASW è stato ulteriormente affermato.

IL PROGETTO CVS401 PERSEUS: complesso di armi a lungo raggio UNIVERSALE MULTIFUNZIONE

Il Perseus CVS401 è una sintesi ideale degli ultimi risultati e innovazioni attesi nel prossimo futuro. L'ambizioso progetto prevede di equipaggiare promettenti piattaforme marine per 2030 allo scopo di ottenere la superiorità aero-marittima.
Il complesso è destinato a sostituire l'attuale generazione di missili pesanti anti-nave e da crociera.
Il sistema CVS401 PERSEUS in fase di sviluppo potrà essere lanciato da mare e terra, da piattaforme mobili, sottomarini e velivoli da pattugliamento. Consentirà l’attacco contro obiettivi navali ostili, oggetti terrestri fissi e mobili. L'alloggiamento modulare della testata consentirà di posizionare varie testate della potenza richiesta.
Il sistema inizialmente prevedeva la capacità di superare i mezzi più efficaci di difesa missilistica / aerea. Il complesso è progettato per i sistemi tattici, armi che operano attraverso complessi collegamenti di comunicazione all'incrocio delle missioni di combattimento marittimo, terrestre e aereo.
Il corpo del razzo composito ultraleggero ad alta resistenza, con un basso ESR, consentirà le manovre a velocità supersoniche di crociera a mach 2,5+.
Nella fabbricazione dei materiali utilizzati vi sarà una maggiore stabilità alle alte temperature. La struttura spaziale è stata calcolata con una complessa modellazione al computer.
Il motore a combustione continua supersonica a combustibile solido compatto multimodale, secondo il principio della tecnologia di detonazione ad onda continua CDWE (cioè il carburante e l'ossidante sono mescolati nella parte anteriore dell'onda di detonazione).
Il propulsore CDWE ridurrà anche la probabilità di accensione del carburante nella camera di combustione.
Queste caratteristiche uniche del carico e dell'impulso aprono la possibilità di esecuzione del corpo del razzo di piccole dimensioni e peso iniziale, ma con parametri soddisfacenti che interessano la testata.
Il CVS401 PERSEUS sarà un'arma idonea a violare le difese ostili ad una distanza di 300 km e sarà efficace per l'uso contro bersagli in rapido movimento e manovrabili che potrà raggiungere in pochi minuti.
Peso del missile circa 800 kg, 5 dimensioni m. UHH coincide con i parametri Exocet (MM.38, MM.40, MM.40 Block3) che risolve completamente gli aspetti logistici e senza problemi consentirà l'immissione sul supporto esistente e l'adattamento del PU, con minime modifiche.
Nella specifica tecnica del concept, è possibile trasportare sia una testata di maggiore potenza, sia la testata principale (nel caso) e due testate aggiuntive staccabili di guida individuale, in questo caso il CVS401 PERSEUS funge contemporaneamente da mezzo di consegna e come arma indipendente.
Questa innovazione consentirà o di aumentare l'area di distruzione di un oggetto di grandi dimensioni (ponte della portaerei) o di colpire un gruppo di navi in un mandato (scorta e oggetto principale sorvegliato)
L'efficacia complessiva dell'arma nella comunicazione e nel suo volo, le caratteristiche (manovrabilità, velocità), così come la capacità dei suoi sensori di rilevare i sistemi di difesa missilistica / difesa aerea, EPR e l'efficacia della testata, sono state ampiamente valutate e calcolate utilizzando i più recenti sistemi di modellazione digitale.
Il sistema di comando e controllo del complesso sarà integrato nella rete di combattimento generale; la designazione del bersaglio dovrà essere fornita dal proprio vettore, UAV, satelliti, aerei, navi o gruppi di comando.
Elevata mobilità, tempi di consegna brevi, risposta rapida all'attività, variabilità della potenza della testata, capacità di colpire più bersagli contemporaneamente, consentono l’utilizzo anche per operazioni antiterrorismo.
Sensori-sensori dual-mode ultra moderni, combinati in batch: AESA (radar AFAR) in combinazione con un "radar" di navigazione laser (LADAR / LIDAR) consentiranno di eseguire tutte le operazioni meteorologiche con qualsiasi fonte di designazione esterna del bersaglio. 
Radar multimodale: SAR (Synthetic Aperture Radar) e DBS (Doppler Radar) consentiranno di rilevare i bersagli in un determinato intervallo di distanza.
L'affidabilità complessiva del sistema d'arma sarà supportata da un avanzato sistema di navigazione ibrido.
Secondo gli esperti militari, nel corso dei prossimi 15-20 anni, la principale minaccia per le marine della NATO e gli obiettivi del complesso in via di sviluppo non possono che essere la marina russa e quella cinese.
Altri contendenti per il dominio nell'Oceano nei prossimi 50 anni non sono previsti.
Come si può vedere il CVS401 PERSEUS avrà un vantaggio significativo, soprattutto in termini di peso della testata / peso di lancio, dimensioni, profilo di volo, testata a cassetta.

ENGLISH

A VISIONARY NAVAL AND LAND ATTACK WEAPON SYSTEM

The Perseus Concept Vision pursues MBDA’s committment to open up new opportunities, by sharing a vision for future naval warfare capabilities and exploring in an unconventional way the weapon systems architectures to meet it.
The Perseus is capable of multiple operating modes against a wide land and maritime target set whilst defeating advanced enemy defence systems. Designed as a tactical weapon system, Perseus can be operated through an advanced Operations Mission Planning system at the crossroads of naval, land and air warfare.
The advanced, supersonic, agile and stealthy airframe is powered by a revolutionary ramjet motor built around a highly compact Continuous Detonation Wave Engine making it an unrivalled penetrator of defences. Perseus is a perfect weapon against fast relocatable targets when combined with the advanced dual mode sensor package.
The lethal package includes two guided effectors ejected from the payload module and a third warhead remaining on-board for a dispersed lethal effect on multi-elements targets such as a large warship or a ground based missile system.
The new modular composite structure allows reductions to the overall mass and fosters opportunities for capability enhancement through life, simplifying maintenance operations through the whole life cycle and supporting and developing a family of products.
In conclusion, Perseus is a perfect synthesis of ambition and realism at the forefront of innovation.
To replace the current generation of heavy anti-ship and cruise missiles, a new system will be required that is capable of launching anti-ship strikes, land attacks and engaging time-sensitive targets such as relocatable missile launchers in an ever more complex tactical environment and with the minimum risk of collateral damage. This new system will also have to be modular and deliverable from a maritime environment, namely from a surface vessel, a submarine, a carrier-based platform or a maritime patrol aircraft.
Perseus features multiple operating modes against a wide land and maritime target set with the added capability of being able to overcome the most effective of enemy missile defences. It is designed to be a tactical weapon system operated through an advanced Operations & Mission Planning System at the crossroads of naval, land and air warfare. The advanced supersonic (up to Mach 3), agile and stealthy airframe is powered by a revolutionary ramjet motor built around a highly compact Continuous Detonation Wave Engine. This revolutionary solution, at the very edge of propulsion technology, opens up the possibility of developing a smaller airframe with more energetic efficiency. This airframe will make Perseus an unrivalled penetrator of enemy defences and an effective weapon for use against fast moving, relocatable targets that it will be able to reach in a matter of minutes even at ranges of up to 300 km.
An advanced dual-mode sensor package (comprising an Active Electronically-Scanned Array or AESA radar combined with a laser radar or LADAR) allows for all-weather operations in all configurations of terminal engagement. Radar modes such as SAR (Synthetic Aperture Radar) and DBS (Doppler Beam Sharpening) allow for long range target detection and discrimination in complex land and naval tactical environments including those involving advanced counter measures.
Overall weapon system robustness is reinforced by an advanced, hybridised navigation system. The lethal package includes two guided effectors that are ejected from the modular payload bay and a third warhead remaining on-board for a dispersed lethal effect on large or multi-element targets such as a major warship or a ground based missile system. Moreover, the missile's new modular composite structure allows for reductions in the overall mass of the weapon and fosters opportunities for through-life capability enhancement, simplifying maintenance operations through the whole life cycle and supporting the eventual development of a family of products.
Perseus features a highly original shape providing to optimise key performance characteristics and adaptability for integration on a range of naval and air platforms. The weapon's general performance with regard to its flight characteristics, its manoeuvrability, its propulsion as well as the detection capabilities of its sensors and the efficiency of its multiple military warhead have all been evaluated through digital simulations. As Perseus will be a tactical missile, the question of its operational deployment and access to tactical theatre data has also been considered so that a coherent and efficient weapon system architecture can be proposed.
A team of nine British, French, German and Italian engineers from MBDA, together with representatives from the Royal Navy and the French Navy, has evaluated the requirement and the solution for Perseus from operational analysis through to key performance specifications. The project has also benefited from the innovative mindset that exists within MBDA and which is fostered by the group's Innovation Challenge initiative that was also called on to contribute ideas.
Steve Wadey, Executive Group Director Technical and Managing Director MBDA UK, stated:
"The aims of MBDA's Concept Visions process are to promote innovation with our Customers, supply chain and employees to shape the future of the missile systems market. By bringing together and synthesising the know-how of our diverse group of highly talented engineers with that of equipment end-users, MBDA is able to offer the market a radical and accomplished vision of future missile system concepts and a demonstration of world leading innovation".
CVS 401 Perseus is the second project that MBDA has exhibited to show its vision of the future within the framework of a company initiative known as Concept Visions. This initiative was presented for the first time at last year's Farnborough Air Show when MBDA displayed its CVS 101 concept comprising a family of urban combat missiles, the 1 kg Sniper and 5 kg Enforcer, capable of being operated in a network-centric environment and enabling the delivery of a heavy punch at the lower levels of a force structure.
Perseus or CVS401 Perseus (named after the Greek hero Perseus) is a stealth hypersonic cruise missile concept study being undertaken by MBDA in consultation with the Royal Navy and French Navy.
The concept study was first unveiled at the 2011 Paris Air Show. CVS401 Perseus is primarily a supersonic surface-launched and submarine-launched cruise missile concept built around an advanced, agile and stealthy airframe. A joint Anglo-French project has been launched to develop the missile system formally called Future Cruise/Anti-Ship Weapon (FC/ASW) with the aim of replacing the British Harpoon and French Exocet by 2030.
Perseus was just a concept study by 10 engineers working on the design for six months.

Characteristics

MBDA describes the missile concept as a "unique multi-role, multi-platform weapon system" to be integrated on all major weapon platforms such as; warships, submarines, aircraft and land-based platforms.
The stealthy Perseus missile concept is planned to have capabilities similar to Brahmos, with a range of 300 km reaching speeds of Mach 5. It is powered by a ramjet motor. The missile is 5 metres in length and weighs around 800 kg, with a payload comprising one 200 kg main and two 50 kg subsidiary warheads that can either directly contribute to the overall terminal or be ejected from lateral bays before the missile reaches its target, in effect acting as submunitions. This unique feature allows a single Perseus to either strike several targets in the same general area or to strike a single large target (such as an aircraft carrier) in several different areas simultaneously, with the aim of maximising damage.
"In this case, a linear attack pattern could be selected, munitions striking the forward, centre and aft sections simultaneously. If a unitary blast is required, then the effectors remain on board the parent missile to add their blast effect to the central warhead."
Two types of attack profiles are envisaged: a high-altitude approach, for engaging land based targets; and a sea-skimming low-altitude approach terminating in a 'pop-up' engagement when dealing with surface threats like enemy warships.
The missiles "skimming the sea at wave top" followed by a pop-up maneuver would only allow an estimated 3 second response time for enemy warships.
The missiles concept sensor suite includes;
A multi-mode active e-scan radar with synthetic aperture radar and Doppler beam sharpening.
A laser radar (lidar) for terminal phase imaging and target recognition.
The missile also features a "semi-active laser guidance capability." MBDA believes that this guidance method will remain important for time-sensitive targeting for many years to come. Satellite datalink is to be incorporated for in-flight re-targeting, using thin-profile, low-observable active antenna arrays."
The missile will be VLS launched and is compatible with the American Mark 41 Vertical Launching System (to be fitted on the Royal Navy's Type 26 frigates) and the French A70 Sylver VLS (currently fitted on the FREMM of the French navy).

Potential operators:

France
  • French Air Force
  • French Navy

United Kingdom
  • Royal Air Force
  • Royal Navy

In the 2016 UK–France Security Summit, the two parties pledged to work on a "joint concept phase for the FC/ASW programme to identify solutions for replacement of the Scalp/Storm Shadow missiles for both countries, Harpoon for the UK and Exocet for France." In the 2018 United Kingdom-France Summit, the FC/ASW programme was further affirmed.

(Web, Google, Wikipedia, MBDA, You Tube)

















 

Missile MBDA “MHT / MLP”

La decisione di equipaggiare gli elicotteri d'attacco Tiger con un nuovo missile aria-superficie sviluppato da MBDA è ora ufficiale e saranno acquisite 500 unità: un solo missile MBDA “MHT / MLP” contro tre precedenti.
Il ministro francese delle Forze Armate Florence Parly ha di recente autorizzato lo sviluppo del nuovo missile che consentirà di proseguire la revisione di mezza età degli elicotteri Tiger.
Il programma «Tiger Standard 3» è stato lanciato dopo il Comitato ministeriale per gli investimenti del 2 maggio 2018, con l'obiettivo di contribuire alle strategie future della Francia e dell'Unione Europea. Questo nuovo missile sostituirà il mediocre missile PARS 3, attualmente utilizzato negli elicotteri Tiger tedeschi, ed i missili Hellfire (sugli elicotteri Tiger francesi) e Spike (usati dagli spagnoli).


Primo acquisto: 500 missili

Mme Parly ha confermato l'acquisto di 500 missili per l'aviazione leggera delle forze di terra, con simulatori di tiro e modelli per l'addestramento. Ci saranno altri acquisti di missili fino al 2028, anno delle prime consegne di missili secondo il calendario del programma Tiger, soprattutto per Germania e Spagna.
Il concetto MHT / MLP di MBDA (missile di alto livello / missile a lungo raggio) si basa sulle tecnologie dell’MMP. La sua architettura modulare consentirà di integrare facilmente l'MHT / MLP su varie piattaforme di combattimento terrestri o aeree oltre al Tiger. Il missile MMP sarà disponibile anche in una versione navale. Con il 20% in meno di massa rispetto ai missili della sua categoria, l'MHT / MLP offrirà un risparmio di peso di quasi 100 kg per l'elicottero Tiger, che potrà trasportare fino a 8 missili in configurazione di combattimento. Questo aumento di peso sarà utilizzato per migliorare la capacità di carico del carburante e la resistenza della piattaforma, con un aumento significativo del tempo operativo in combattimento o dell'autonomia.


La portata dell'MHT / MLP supererà gli 8 chilometri, anche se lanciato da una piattaforma fissa a bassa quota. La sua testata multi-effetto potrà gestire un'ampia varietà di obiettivi che vanno dai moderni carri armati alle infrastrutture pesanti. L'MHT / MLP sarà utilizzato sia di giorno che di notte, compreso il fuoco oltre la vista diretta. Ciò è reso possibile da un collegamento dati bidirezionale che invia all'operatore le immagini dai sensori optronici visibili e infrarossi ad alta risoluzione del missile. Grazie a questo feedback di immagine, l'equipaggio del Tiger potrà scegliere il punto di impatto del missile sul bersaglio, con la capacità, se necessario, di riorientare il missile in volo, rendendo possibile prevedere l'utilizzo dell'arma in contesti di nidificazione.
La società M.B.D.A. paneuropea aveva proposto il suo missile MHT per il progetto, che in francese è l'abbreviazione di "missile di alto livello a lungo raggio".
"Con l'MHT, la Francia fa una scelta di sovranità, sostegno per l’industria nazionale e la propria libertà d'azione", ha dichiarato Parly tramite Twitter. “Un missile di nuova generazione controllato permanentemente dai militari francesi”. "Dalla decisione all'azione, l'umano è sempre in loop grazie a un feed video istantaneo: gli occhi del missile sono quelli dell'operatore."
Secondo MBDA, il missile ha una portata di 8 chilometri e pesa il 20 percento in meno rispetto ad armi comparabili della stessa categoria. Ciò si traduce in un risparmio di peso di quasi 100 chilogrammi, che aumenterebbe il chilometraggio dell'elicottero, ha affermato la società in una nota.


Il nuovo missile sarà basato sul missile di medio raggio Moyenne Portée “MMP”, un'arma terrestre antitank a spalla che può essere montato anche sui veicoli. Il Ministro delle Forze Armate francese Florence Parly ha annunciato che MBDA svilupperà il programma Future Tactical Air-to-Surface Missile (MAST-F) come principale armamento aria-terra dell'esercito francese per l'elicottero da combattimento Tiger. MBDA è stata selezionata dopo aver proposto alla Direzione Generale dell'Armamento (DGA - Agenzia Francese per gli Acquisti) il suo concetto MHT/MLP (Missile Haut de Trame / Missile Longue Portée - missile di alto livello / missile mobile a lungo raggio) che si basa sulle tecnologie dell'MMP a medio raggio, il primo missile da combattimento terrestre di quinta generazione ad entrare in servizio in tutto il mondo. La sua architettura modulare consente una facile integrazione del MHT/MLP su di una varietà di piattaforme di combattimento terrestre o aeree oltre al Tiger.
L'MHT/MLP si caratterizza per la sua elevata efficacia operativa. Il peso del 20% in meno rispetto agli altri missili della sua categoria consente un risparmio di peso di quasi 100 kg per l'elicottero Tiger, che può trasportare fino a otto missili in configurazione da combattimento. Sfruttando questo risparmio di peso si aumenta la capacità di carburante del Tiger e quindi la sua resistenza in combattimento, con un significativo guadagno in "Playtime".
La sua testata multi-effetto è in grado di gestire un'ampia varietà di bersagli, dai moderni carri armati da combattimento alle infrastrutture di combattimento indurite. L'MHT/MLP funziona di giorno o di notte, anche in modalità beyond-line-of-sight (BLOS), con un collegamento dati bidirezionale che invia all'operatore le immagini dal ricercatore ottico ad alta risoluzione visibile e a infrarossi del missile. L'equipaggio del Tiger può utilizzare queste immagini per scegliere il punto d'impatto del missile o per selezionare un nuovo bersaglio in volo, rendendo l'arma adatta a situazioni di battaglia fluide.
Il missile MHT/MLP combina le nuove tecnologie con i componenti collaudati del missile spalleggiabile MMP, rendendolo un effettore all'avanguardia degli attuali missili tattici da combattimento terrestre. Offre una flessibilità d'uso senza pari nelle forze armate di oggi, riducendo al minimo i rischi di sviluppo. E con la sua autorità di progettazione tutta europea, il programma MHT/MLP contribuirà pienamente agli obiettivi di autonomia strategica europei.
Lo sviluppo e la produzione di questo nuovo missile contribuirà al mantenimento della base industriale e tecnologica francese ed europea.

ENGLISH

The European missile manufacturer MBDA has signed an agreement with the French government to equip the army's Tiger combat helicopters with a derivative of the company's shoulder-mounted anti-tank missile.
On 13 November, Armed Forces Minister Florence Parly announced during a visit to the MBDA site in Bourges, France, that the government had chosen the company for the Future Tactical Air-to-Surface Missile programme.
The pan-European arms company had proposed its MHT missile for the project, which in French is short for "high-level long-range missile".
"With the MHT, France is making a choice of sovereignty, support for our national industry and freedom of action," said Parly on Twitter. "A new generation missile permanently controlled by our military.
"From decision to action, the human being is always on a loop thanks to an instantaneous video feed: the eyes of the missile are the operator's."
According to MBDA, the missile has a range of 8 kilometres and weighs 20 percent less than comparable weapons in the same category. This translates into a weight saving of almost 100 kilograms, which would increase the helicopter's mileage, the company said in a note.
Once fired, the weapon sends a constant video feed to the helicopter crew, which means it can be redirected during what MBDA calls "fluid situations on the battlefield".
In particular, the new missile is based on the Moyenne Portée medium range missile, or MMP, a land-based weapon that started out as a shoulder-mounted antitank missile that can also be mounted on vehicles. The French government and MBDA have positioned the MMP missile to become the infantry weapon that kills armor thanks to EU approval, although competition from the EuroSpike missile designed by Israel promises to be stiff.
French Minister for the Armed Forces Florence Parly has announced that MBDA is to develop the Future Tactical Air-to-Surface Missile (MAST-F) program as the main French Army air to ground armament for the Tiger combat helicopter. MBDA was selected after proposing to the Direction Générale de l’Armement (DGA – French Procurement Agency) its MHT/MLP concept (Missile Haut de Trame / Missile Longue Portée – high tier missile / long-range mobile missile) that builds on the technologies of the mid-range MMP, the first 5th generation land combat missile to enter service around the world. Its modular architecture enables easy integration of the MHT/MLP onto a variety of land or air combat platforms in addition to the Tiger.
The MHT/MLP is characterised by its high operational effectiveness. Weighing 20% less than other missiles in its category provides a weight saving of nearly 100 kg for the Tiger helicopter, which can carry up to eight missiles in combat configuration. Exploiting this weight saving increases the Tiger’s fuel capacity and so its combat endurance, with a significant gain in « Playtime ».
The MHT/MLP has a range of over 8 km, even when fired from a stationary platform at low altitude. Its multi-effect warhead can handle a wide variety of targets, from modern battle tanks to hardened combat infrastructure. The MHT/MLP performs day or night, including in beyond-line-of-sight (BLOS) mode, with a two-way data link that sends images from the missile’s high-resolution visible and infrared optronic seeker back to the operator. The crew of the Tiger can use this imagery to choose the missile’s point of impact or to select a new target in flight, making the weapon suitable for fluid battlefield situations.
Commenting on the launch of the programme, MBDA CEO Eric Béranger declared: “The MHT/MLP missile combines new technologies, developed with the support of the DGA, with the tried and tested components of the MMP, making it an effector at the forefront of today’s tactical land combat missiles. It offers a flexibility of use unmatched in today’s armed forces, while minimising development risks. And with its all-European design authority, the MHT/MLP programme will fully contribute to the strategic autonomy objectives set by France and the European Union.”
« With nearly 350 jobs per year over the next five years and, ultimately, around 250 annual jobs in France during the first 10 years of its production, the development and production of this new missile will help maintain of the national industrial and technological base, and in particular in the Centre region« , he added.

(Web, Google, Wikipedia, MBDA, You Tube)