sabato 19 novembre 2022

Il sistema imbarcato Leonardo - OTO 127/64 LW - VULCANO

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Il sistema 127/64 LW - VULCANO è costituito da quattro sottosistemi chiave:
  • il gruppo cannone 127/64 LW di grosso calibro,
  • il Sistema automatizzato di gestione delle munizioni,
  • il supporto di controllo del fuoco navale e
  • la famiglia di munizioni VULCANO.
Il 127/64 LW - VULCANO è un cannone di medio calibro all'avanguardia, un'eccellenza mondiale, adatto all'installazione su navi di grandi e medie dimensioni e destinato al fuoco di superficie e al supporto del fuoco navale come ruolo principale e al fuoco antiaereo come ruolo secondario. 






La compattezza del sistema di alimentazione del cannone rende possibile l'installazione su imbarcazioni di sezione ridotta.
Il sistema è dotato di un caricatore modulare, composto da 4 tamburi con 14 munizioni pronte al fuoco ciascuno, ricaricabili durante il tiro, e altamente flessibile in termini di selezione delle munizioni, indipendentemente dalla loro posizione nei tamburi. Il flusso delle munizioni è reversibile, poiché i colpi possono essere scaricati automaticamente.
E’ in grado di sparare tutte le munizioni standard da 127 mm / 5 pollici e la nuova famiglia di munizioni VULCANO e dispone di un'interfaccia digitale/analogica e di capacità di calcolo balistico che consentono un'agevole integrazione con qualsiasi sistema di gestione del combattimento.
Il sistema di gestione automatica delle munizioni è una soluzione modulare adattabile a qualsiasi layout del caricatore della nave; è in grado di caricare il caricatore di alimentazione del cannone senza l'assistenza dell'uomo durante il funzionamento per consentire un'azione di fuoco sostenuta del cannone. Il sistema è in grado di gestire sia le munizioni standard da 127 mm /5 pollici sia le nuove munizioni della famiglia VULCANO.
Il Naval Fire Control Support è un sistema di pianificazione della missione che può supportare il Combat Management System per la definizione delle possibili soluzioni di tiro, la selezione delle munizioni, la definizione della traiettoria e l'identificazione della migliore rotta della nave.
La famiglia di munizioni VULCANO da 127 mm è composta da munizioni Ballistic Extended Range (BER) e Guided Long Range (GLR) con diverse spolette multifunzionali, sensori e guida finale che estendono la gittata dell'arma fino a 100 km.
Il sistema imbarcato 127/64 LW VULCANO è esente da ITAR ed è stato attualmente selezionato da numerosi clienti esteri oltre che dalla nostra Marina Militare.

IL SISTEMA VULCANO

Il cannone può usare il sistema di munizionamento Vulcano con proiettili aventi la caratteristica di possedere una gittata estesa rispetto al munizionamento tradizionale dello stesso calibro e per alcune versioni un sistema di guida che consente attacchi di precisione contro bersagli navali o terrestri. Lo stesso proiettile può essere sparato da calibri diversi (127 mm e 155 mm) in quanto risulta essere sottocalibrato e camerato tramite dei distanziali a perdere nello stesso modo dei proiettili APFSDS, la denominazione precisa per questo tipo di munizioni è HEFSDS (High Explosives Fin Stabilized Discarding Sabot) cioè proiettile ad alta esplosività, stabilizzato ad alette, ad abbandono d'involucro.


Il supporto per cannone navale Oto Melara 127/64 Lightweight (LW) è un supporto per cannone a fuoco rapido adatto per l'installazione su navi di grandi e medie dimensioni. Ha anche una versione per la difesa costiera, destinata al fuoco di superficie e al supporto del fuoco navale come ruolo principale e al fuoco antiaereo come ruolo secondario. La compattezza del sistema di alimentazione del cannone ne rende possibile l'installazione su imbarcazioni di sezione ristretta.
Il cannone può sparare con tutte le munizioni standard da 127 mm (5 pollici), comprese le munizioni guidate a lungo raggio Vulcano.
I caricatori modulari ad alimentazione automatica consentono di sparare fino a quattro tipologie di munizioni differenti ed immediatamente selezionabili; i caricatori (quattro tamburi, ciascuno con un proiettile pronto a sparare e altre 13 munizioni in magazzino) possono essere ricaricati mentre la montatura è in funzione.
È disponibile un sistema di manipolazione delle munizioni per il trasporto di proiettili e cariche propulsive dal deposito munizioni principale ai caricatori di alimentazione, che vengono ricaricati automaticamente. Il flusso di munizioni è reversibile. I colpi possono essere scaricati automaticamente dalla pistola. Sono disponibili interfacce digitali e analogiche per qualsiasi Combat Management System, anche secondo il protocollo COBRA.
Il cannone navale 127/64 LW include un modulo Vulcano, che agisce in due modi:
Programmatore per spoletta e sistema di guida delle munizioni.
Pianificazione ed esecuzione della missione per l'azione di supporto al fuoco navale (soluzioni di fuoco, selezione delle munizioni, definizione di traiettorie e sequenze di fuoco, calcoli balistici che tengono conto del tipo di munizioni, ecc.), come standalone o in interazione con il Network Centric System della nave.

UNA FAMIGLIA DI MUNIZIONI

La famiglia di munizioni VULCANO comprende anche il VULCANO 76mm che ha ultimato la fase di sviluppo.





Si tratta di un proiettile di calibro inferiore che può impegnare un bersaglio su una distanza di 40 km raddoppiando la portata di un proiettile standard da 76 mm. La tecnologia Vulcano è stata applicata ad un calibro più piccolo, migliorando le capacità dei cannoni navali 76/62 in servizio con 56 Marine nel mondo, al fine di colpire i bersagli con maggiore precisione e ridurre al minimo il rischio di danni collaterali.
La multinazionale Leonardo, insieme alle munizioni DART e 4AP, ha sviluppato una famiglia di munizioni non guidate e guidate denominate “VULCANO” con una gittata superiore alle normali munizioni e con una precisione ineguagliabile. 
Con il munizionamento Vulcano è possibile ingaggiare bersagli a lungo raggio, utilizzando solo i cannoni e risparmiando i missili per bersagli più lontani e costosi.
Il progetto in esame è stato sviluppato dalla società OTO Melara di La Spezia (poi confluita in Leonardo S.p.A.), prevede una munizione sotto-calibrata non autopropulsa dotata, nella versione guidata, di governi aerodinamici, navigazione inerziale/GPS e, in alcuni sottotipi, di un sistema di guida terminale. Il proietto è caratterizzato da una elevatissima gittata e da una precisione molto spinta con un CEP < 20m.
Una prima differenziazione tra le munizioni - il cui sviluppo è terminato di recente - si può fare tra munizioni non guidate e munizioni guidate, denominate rispettivamente:
  • Extended Range;
  • Long Range. 
I calibri presi in considerazione da Leonardo sono:
  • Il 76 mm;
  • il 127mm in quella navale;
  • il 155mm nella versione terrestre.
La traiettoria delle munizioni non guidate è di tipo convenzionale balistico con una gittata:
  • Fino a 40 Km con il 76/62 mm;
  • Fino a 70 km, mentre la gittata delle versioni guidate raggiungerà i 100 km quando utilizzate dal cannone cal. 127/54C;
  • 120 km quando sparate dal nuovo cannone cal. 127/64LW;
  • Fino a 100 Km è la gittata del 155mm.
Tali gittate saranno ottenibili grazie ad una velocità iniziale dei proiettili molto elevata ed a coefficienti aerodinamici molto bassi se confrontati con quelli di munizioni di grosso calibro in servizio. I proiettili sono dotati di una spoletta multi-funzione, basata su tecnologia a microonde e programmabile con funzionalità altimetrica, di prossimità, di impatto, impatto ritardato od a tempo.
Il nuovo munizionamento “Vulcano” di Leonardo farà fare al sistema dell’artiglieria italiana e degli alleati occidentali una notevole salto di qualità nel futuro.
Il Vulcano è un munizionamento guidato che estenderà il ruolo dell’artiglieria a missioni non effettuabili con i sistemi convenzionali. Per l’artiglieria navale si potranno effettuare tiri da distanza di sicurezza per la nave con tiri oltre l’orizzonte e contro bersagli in movimento in modalità fire and forget, in supporto a truppe operanti a terra; vi sarà poi la possibilità di neutralizzare bersagli puntiformi quali postazioni, obiettivi strategici e molto altro ancora.
Per l’artiglieria terrestre sarà possibile svolgere missioni per le quali ad oggi viene richiesto il supporto aereo utilizzando un numero minore di munizioni in aree densamente popolate.
Le artiglierie terrestri e navali potranno operare con gittate tre volte superiori a quelli standard con precisione metrica: si potrà far entrare un colpo in una finestra a 85 chilometri di distanza. Si potrà colpire una nave oltre la linea dell’orizzonte o annientare un nido di mitragliatrici che tiene sotto tiro i nostri soldati, senza far partire elicotteri, in ogni condizione meteorologica. Si potranno effettuare missioni impossibili nelle attuali condizioni anche entro il range dove oggi operano le artiglierie tradizionali. Insomma, si potrà completare la missione con costi inferiori ma soprattutto con intensità proporzionale alla minaccia e bassissimo tasso di danni collaterali.
La riduzione dei danni collaterali si potrà ottenere su tutto il range di utilizzo grazie alla accuratezza estrema, indipendentemente dalla distanza, attraverso la selezione dell’angolo di impatto futuro. La munizione ha installate alcune sicurezze che, se del caso, possono condurre alla sua inertizzazione. In definitiva, si riduce la possibilità di danni collaterali in misura davvero inimmaginabile, sia per la precisione del sistema che per l’estrema focalizzazione degli effetti della testa in guerra.
Il Vulcano è di fatto un munizionamento guidato, non intelligente. Un sistema intelligente prende decisioni in modo autonomo. Il Vulcano è un sistema esperto. Uno dei componenti essenziali del Vulcano è il “Vulcano module” che in base agli elementi di scenario calcola e prepara soluzioni di tiro.
Per il suo corretto utilizzo in battaglia è raccomandata un’attività addestrativa per conoscere al meglio il nuovo sistema particolarmente in relazione alle logiche di impiego.
Sotto l’egida dei governi italiano e tedesco, Leonardo e Diehl Defense hanno sviluppato e qualificato la famiglia di munizioni di precisione per i cannoni calibro 127mm e 155mm.
La qualificazione congiunta conforme allo STANAG controllata dalle autorità italiane e tedesche è stata completata con successo.

Operatori attuali:
  • Algeria - 2 fregate di classe Erradii 
  • Germania - 4 fregate di classe Baden-Württemberg  e 1 usata per l'addestramento
  • 4 fregate di classe MKS 180 (4 pianificate)
  • Italia - 4 fregate multiuso FREMM (6 pianificate) - 7 x Thaon di Revel classe Polyvalent Offshore Patrol Vessel
  • Egitto - 2 MEKO 200 + 2 FREMM (+2 in opzione).

Operatori futuri:
  • Spagna - 5 fregate di classe F-110 
  • Olanda - 4 De Zeven Provincien. Ordinate nell'aprile 2020, sostituiranno l'attuale 127 mm nel 2023-2025
  • Canada - 15 fregate Type-26.

LA SELEZIONE DA PARTE DEI CANTIERI OLANDESI

I cannoni imbarcati Leonardo - OTO 127/64 LightWeight (LW) Vulcano sono stati di recente selezionati dal cantiere Damen per equipaggiare le quattro fregate F126 della Bundesmarine tedesca. L’accordo include servizi di supporto e manutenzione, simulatori per la formazione dell’equipaggio e attività di bordo per l’integrazione e la messa in servizio. Il 127/64 LW Vulcano è un sistema tecnologicamente sofisticato e completamente digitalizzato che assicura un supporto costante agli operatori e al Combat Management System di bordo per il calcolo delle soluzioni di tiro nella pianificazione operativa. E’ l’unico sistema imbarcato al mondo ad integrare le munizioni Vulcano da 127mm di Leonardo Guided Long Range (GLR) e Ballistic Extended Range (BER), oltre al munizionamento convenzionale. Il cannone Leonardo - OTO 127/64 LW Vulcano è in grado di estendere la capacità di difesa della nave fino a oltre 85 km di distanza con precisione metrica. Il nuovo accordo rafforza ulteriormente la partership strategica di lunga data tra la controllata Leonardo Germany GmbH con uno stabilimento produttivo nella città di Neuss e la Bundesmarine tedesca. I cannoni imbarcati di Leonardo sono già a bordo di diverse tipologie di navi tedesche, incluse le fregate classe Baden-Württemberg, anch’esse dotate del 127/64 LW Vulcano con capacità di impiego delle munizioni Vulcano. Il Managing Director di Damen Naval ha detto: “Il progetto F126 procede in linea con il programma e in piena collaborazione con le autorità governative. Leonardo è il partner ideale per raggiungere il nostro obiettivo di consegnare alla Marina tedesca almeno quattro fregate tecnologicamente all’avanguardia. La classe F126 fisserà nuovi standard in termini di modularità e capacità e il sistema di difesa OTO 127/64 LW Vulcano di Leonardo è un importante contributo”.
In ambito navale, Leonardo sta consolidando i rapporti con il cantiere Damen e con la Marina olandese che ha già selezionato i sistemi 127/64 LW Vulcano, insieme al sistema automatico di caricamento delle munizioni standard e Vulcano (Automatic Ammunition Handling System – AAHS), per il rinnovamento delle quattro unità multiruolo classe De Zeven Provinciën. Come noto, il cantiere Damen Naval sta costruendo le 4 fregate classe F126 insieme ai partner Blohm+Voss e Thales. A giugno 2020, il Federal Office of Bundeswehr Equipment, Information Technology and In-Service Support (BAAINBw) e Damen hanno firmato il contratto per la progettazione e la costruzione di quattro fregate multiruolo MKS 180 / F-126 destinate alla Marina tedesca.
Il sistema imbarcato Oto Melara 127/64 Lightweight (LW) è un supporto per cannone a fuoco rapido adatto per l'installazione su navi di grandi e medie dimensioni. Ha anche una versione per la difesa costiera, destinata al fuoco di superficie e al supporto del fuoco navale come ruolo principale e al fuoco antiaereo come ruolo secondario. La compattezza del sistema di alimentazione del cannone ne rende possibile l'installazione su imbarcazioni di medio dislocamento.
Il cannone può sparare tutte le munizioni standard da 127 mm (5 pollici), comprese le munizioni guidate Vulcano a lungo raggio.
I caricatori modulari ad alimentazione automatica consentono di sparare fino a quattro tipologie di munizioni differenti ed immediatamente selezionabili; i caricatori (quattro tamburi, ciascuno con un proiettile pronto a sparare e altre 13 munizioni in magazzino) possono essere ricaricati mentre la montatura è in funzione.
È disponibile un sistema di manipolazione delle munizioni per il trasporto di proiettili e cariche propulsive dal deposito munizioni principale ai caricatori di alimentazione, che vengono ricaricati automaticamente. Il flusso di munizioni è reversibile. I colpi possono essere scaricati automaticamente dalla pistola. Sono disponibili interfacce digitali e analogiche per qualsiasi Combat Management System, anche secondo il protocollo COBRA.
I supporti per cannoni navali 127/64 LW includono un modulo Vulcano, che svolge due funzioni:
  • Programmatore della spoletta e del sistema di guida delle munizioni.
  • Pianificazione ed esecuzione della missione per l'azione di supporto al fuoco navale (soluzioni di fuoco, selezione delle munizioni, definizione di traiettorie e sequenze di fuoco, calcoli balistici che tengono conto del tipo di munizioni, ecc.), come standalone o in interazione con il Network Centric System della nave.

Dati tecnici:
  • Fabbricante: OtoMelara / Leonardo;
  • Calibro: 5 pollici / 127 mm;
  • Lunghezza canna: 320 pollici / 8.128 metri (= calibro 64);
  • Peso: 17 tonnellate / 37.000 lb (senza munizioni);
  • Elevazione: -12° / +70°;
  • Traversa: +/- 155°;
  • Velocità di fuoco: 32 colpi al minuto;
  • Gittata: 23000 metri, max. / 15000 metri effettivi / 8600 metri AA / fino a 120 km (75 mi) con munizioni Vulcano ER/LR Stivaggio;
  • munizioni: 56 colpi pronti a sparare in 4 tamburi caricatore / 500-600 nel caricatore;
  • Munizioni: tutte le munizioni standard da 5 pollici incluse il nuovo munizionamento guidato Vulcano a raggio esteso / a lungo raggio.



….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a dare la pace per scontata:
una sorta di dono divino 
e non, un bene pagato a carissimo prezzo dopo due devastanti conflitti mondiali.  

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

(Fonti: Web, Google, Leonardo-OTO, Analisidifesa, Seaforces, Wikipedia, You Tube)







































 

Il sistema integrato di guerra elettronica ECM-ECCM-ESM-ELINT “Thales-EADS SPECTRA”




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Lo SPECTRA è un sistema integrato di guerra elettronica sviluppato dalla Thales (ex Division Systèmes Aéroportés) e dalla EADS per gli aerei da caccia Dassault Rafale. SPECTRA è un acronimo per Système de Protection et d'Évitement des Conduites de Tir du Rafale ("Sistema di gestione armamento di protezione e inganno per il Rafale”). 




Tutti gli elementi dello SPECTRA sono integrati nella struttura dell'aereo e sono progettati per fornire un elevato livello di automazione e integrazione con le altre piattaforme di bordo. Lo Spectra comprende come elementi passivi: ricevitori radar d'allarme (Radar Warning Receiver), rilevatori di minaccia laser (Laser Warning Receiver) e rilevatori di prossimità missili (Missile Approach Warning) all'infrarosso. Quest'ultimo sensore è sviluppato dalla MBDA. Gli elementi attivi sono costituiti da lanciatori di chaff e flare più un sofisticato sistema per il disturbo radar (radar jamming). Lo Spectra è in grado di svolgere funzioni ELINT essendo in grado di registrare e analizzare le caratteristiche di emittenti ostili unitamente con la loro posizione. In una controversa intervista rilasciata nel 1997 da Pierre-Yves Chaltiel, responsabile di Dassault Aviation e poi della Thales dello sviluppo delle contromisure elettroniche, si accennò a possibili capacità stealth del Rafale ottenute con innovative tecniche attive. Gli analisti ipotizzano che la funzionalità accennata sia basata su tecniche di radar jamming del sistema SPECTRA in grado di ridurre la eco radar dell'aereo. Il metodo non ha avuto conferma ufficiale, ne è confermata la effettiva operatività della funzione, ma si ipotizza si tratti di tecnologie di "cancellazione attiva" per le quali si è avuto conferma nel 2002 da studi in atto da parte di Thales e MBDA, in quel caso per lo sviluppo di un missile da crociera. Anche nell'ipotesi che la funzionalità sia stata effettivamente ottenuta, sarebbe comunque un segreto militare ad alto livello di classifica. A favore del probabile successo dell'impresa vi è il relativamente alto costo del sistema SPECTRA, stimato nel 1997 in "alcune centinaia di milioni di $" investiti per ricerca e sviluppo. Uno dei quattro prototipi del Rafale è stato completamente dedicato allo sviluppo del sistema SPECTRA, insieme a ad un Dassault Falcon 20. Inoltre, sono confermati investimenti per sviluppare 4 nuove camere anecoiche per esigenze di Thales, un delle quali è sufficientemente equipaggiata per far funzionare il sistema completo in un ambiente elettromagnetico riprodotto nei dettagli. Il sistema SPECTRA affianca ai sistemi a radio frequenza un sistema completo per il lancio di chaff e flare. Non è stato previsto un decoy trainato. I futuri sviluppi del sistema comprenderanno la capacità di scambiare dati tra diversi Rafale mediante interconnessione dati via radio (datalink) condividendo le informazioni nell'ambito di una formazione in azione. Da quando il radar è stato utilizzato in battaglia nel tentativo di ottenere una maggiore consapevolezza della situazione e guidare le armi, sono state create varie tecniche per ridurre l'efficacia di quei sensori. Mentre le contromisure passive come le tecniche Stealth  sono state inventate per aiutare le risorse militari a nascondersi e rimanere invisibili dai sensori del nemico, le tecniche di contromisura elettronica sono state inventate per confondere, sopraffare i sensori avversari in modo che non siano in grado di tracciare o attaccare le risorse amiche. Questo articolo introdurrà e spiegherà alcune comuni tecniche di contromisura utilizzate dagli aerei militari.









Configurazione fisica 

I dispositivi di contromisura radar in dotazione agli aerei assumono varie forme e forme. Ogni stile di configurazione ha i suoi vantaggi, svantaggi che verranno spiegati di seguito.




ESCHE A FILAMENTI (PULA o CHAFF)

Il dispositivo di contromisura elettronico più basilare è stato inventato durante la seconda guerra mondiale e utilizzato da tutti gli aerei militari al giorno d'oggi. La cosiddetta “pula” (o “Chaff”) è costituita da filamenti (o dipoli) estremamente piccoli di un nucleo di silice cristallina rivestito di alluminio. Quando viene rilasciata da un velivolo, la pula forma inizialmente una momentanea nuvola radar riflettente, quindi si disperde nell'aria e infine si deposita a terra. La pula riflette efficacemente i segnali radar in varie bande (a seconda della lunghezza delle fibre di pula), la larghezza di banda di frequenza effettiva di una singola lunghezza di pula viene variata di ±5%, ma spesso diverse lunghezze di pula vengono mescolate per aumentare la larghezza di banda effettiva della pula. Immediatamente dopo aver lanciato la pula, l'aereo viene oscurato dal rilevamento radar dalla nuvola di pula che interrompe momentaneamente il blocco del radar. Per massimizzare l'efficacia della pula prima di rilasciarla, i piloti spesso eseguono manovre a raggio (volare nella direzione perpendicolare al radar avversario per ridurre l'effetto Doppler). L'effetto della pula sul radar è simile a quello di una cortina fumogena a occhio nudo.
Vantaggi: di piccole dimensioni possono essere trasportati in gran numero senza influire sul carico di armi dell'aereo trasportato; il dispiegamento dei richiami non influisce in alcun modo sulla manovra dell’aeromobile.
Svantaggi: Le esche decelerano il volo rapidamente dopo essere state rilasciate, di conseguenza c'è una grande differenza tra la velocità della piattaforma portante e la pula, quindi il radar Doppler riduce significativamente l'efficacia della pula.

POD ECM

Poiché lo spazio interno sui caccia è limitato, spesso portano il loro sistema di disturbo all'interno della capsula all'esterno della cellula. Il pod di disturbo confonde/ sopprime i radar avversari inviando onde radio alla stessa frequenza del radar. I componenti principali del pod ECM sono i ricevitori, il generatore di tecniche e i trasmettitori, i potenti pod ECM a volte hanno una turbina ad aria compressa per generare la propria energia elettrica invece di fare affidamento sul generatore dell'aereo. I pod Jammer sono spesso trasportati sulla stazione della linea centrale dell'aeromobile, alcune risorse di disturbo del supporto dedicate come EA-18G possono trasportare più di 1 jammer, nel qual caso il pod può essere trasportato anche sulle stazioni alari.
Vantaggi: L'aeromobile può trasportare più di un pod di disturbo, il tipo di pod di disturbo mix-match diverso per soddisfare i requisiti delle missioni consente una maggiore flessibilità rispetto ai sistemi interni. I componenti del pod di disturbo come i ricevitori, il generatore di tecnica TWT possono essere l'indipendenza del processore dell'aeromobile, consentire ai vecchi caccia di trasportare gli stessi sistemi di disturbo di cui è capace il velivolo più recente. A causa delle dimensioni maggiori, i jamming POD hanno spesso un'antenna trasmittente più grande e più potenza disponibile rispetto alle esche FOTD e alle esche lanciate dall'aria, di conseguenza hanno una potenza di disturbo effettiva più elevata e una migliore direttività (guadagno).
Svantaggi: Aumenta la sezione trasversale del radar dell'aeromobile e trascina durante il trasporto; Ridurre l'agilità del velivolo; A seconda della posizione (traliccio o stazione della linea centrale), il pod di disturbo presenta spesso punti ciechi sopra o sotto l’aeromobile. I trasmettitori si trovano sugli aerei, quindi i missili in modalità HoJ possono essere una minaccia.

Sistemi di disturbo interni

Per liberare piloni per armi e serbatoi di carburante, alcuni caccia hanno il sistema di jamming integrato all'interno della loro cellula, con processore e TWT posizionati completamente all'interno della fusoliera mentre ricevitori e trasmettitori sono posizionati lungo le alette di coda verticali o sul muso dell'aereo (in qualche raro caso i sistemi di jamming si trovano all'interno dei piloni degli aerei).
Vantaggi: Copertura a 360° (la maggior parte dei sistemi di jamming interno non ha punti ciechi). I sistemi interni quindi non influenzano il carico delle armi dell'aereo, la sezione trasversale del radar o la resistenza. L'impatto sull'agilità del velivolo è minimo (a causa del peso). Elevata potenza disponibile per i trasmettitori.
Svantaggi: L'aggiornamento dei sistemi dipende dai cicli di sviluppo del velivolo, quindi un tasso di aggiornamento più lento e meno flessibile rispetto al sistema di disturbo esterno. Spazio limitato disponibile che porta a una piccola apertura di trasmettitori / ricevitori, quindi un guadagno inferiore rispetto al sofisticato pod ECM come ALQ-99 o NGJ o radar di controllo del fuoco. I trasmettitori si trovano sugli aerei, quindi i missili in modalità HoJ possono essere una minaccia

Array Radar attivo a scansione elettronica come Jammer

A differenza dei tradizionali radar array a scansione meccanica che hanno un singolo trasmettitore e ricevitore, un radar AESA (electronically scan array) attivo composto da numerosi piccoli moduli di trasmissione / ricezione allo stato solido, questo consente al radar AESA di emettere numerosi "sub-fasci" simultanei a diverse frequenze. Un radar AESA dirige il suo raggio inviando onde radio separate (con ritardo appropriato) da ciascun modulo T/R in modo che interferiscano in modo costruttivo a determinati angoli davanti all'apertura dell'antenna, questo metodo aiuta a focalizzare meglio il raggio (guadagno maggiore ) rispetto al radar parabolico tradizionale, e poiché tutto viene eseguito elettronicamente, anche i radar AESA hanno una velocità di scansione molto più elevata. A causa delle caratteristiche uniche del radar AESA, su alcuni caccia (F-35, F-22, F-18E/F), l'utilizzo del radar di controllo del tiro come sistema di disturbo è un caso unico di disturbatori interni: la differenza principale rispetto a un normale sistema di disturbo interno è la dimensione dell'apertura dei trasmettitori.
Vantaggi: Maggiore potenza disponibile per i trasmettitori rispetto ad altre configurazioni (pod ECM o normale sistema di jamming interno); Dimensione dell'apertura superiore rispetto ad altre configurazioni che porta a una direttività molto migliore (migliore messa a fuoco della potenza di disturbo); Tutti i componenti sono interni, quindi non influiscono sul carico delle armi, sulla sezione radar o sull'agilità del velivolo.
Svantaggi: Il sistema Jammer ha una copertura limitata: prevalentemente in direzione frontale (pari a coperture radar intorno ai 120°); Coperture di frequenza limitate: principalmente in banda X (da 8-12 Ghz); I trasmettitori si trovano sui velivoli, quindi i missili in modalità HoJ possono essere una minaccia.

Esche consumabili o usa e getta

Le esche usa e getta (note anche come esche consumabili) sono dispositivi di disturbo RF molto piccoli che possono essere rilasciati in volo. Essenzialmente, sono un “MIX” tra il pod ECM e la pula: vengono rilasciati come pula ma funzionano come un pod ECM. La prima generazione di esche espandibili consiste solo in semplici TWT e ripetitori, consentendo loro di ritrasmettere il segnale con più potenza per apparire come un bersaglio più attraente, ma le moderne esche espandibili come la “Brite cloud” di Leonardo sono dotate di DRFM, consentendo loro di utilizzare molte complesse tecniche di jamming che tradizionalmente utilizzato solo da sistemi di jamming dedicati.
Vantaggi: Le esche espandibili possono operare in modo completamente indipendente dalla piattaforma di lancio, quindi possono essere integrate in qualsiasi aeromobile con un erogatore di contromisure. Grazie alle dimensioni e al peso estremamente ridotti, è possibile trasportare un numero molto elevato di esche senza compromettere l'agilità del velivolo o il carico di armi. Non limitano l'agilità del velivolo durante il rilascio perché le esche (jammer RF) vengono lanciate lontano dal velivolo di lancio, rendendo così inutile la modalità Home on jam.
Svantaggi: A causa delle dimensioni e del peso ridotti, hanno una potenza di calcolo e di trasmissione molto limitata rispetto ad altri sistemi EW. Tempo di disturbo limitato, spesso dell'ordine di 10 secondi o meno, a causa della limitazione della durata delle batterie.

Esche trainate

L'esca trainata è stata sviluppata dal Naval Research Laboratory all'inizio degli anni ‘80. Il nucleo delle esche rimorchiate è costituito da un trasmettitore che amplifica e ritrasmette tutti i segnali ricevuti, in modo da apparire come un bersaglio attraente con un'elevata RCS sui radar avversari.  Una volta dispiegata, l'esca viene trainata dietro l'aereo madre, proteggendo il velivolo e il suo equipaggio dai missili a guida RF attirando il missile verso l'esca e allontanandolo dal bersaglio previsto. In parole povere, le esche trainate sono piccoli trasmettitori che vengono trascinati dietro gli aerei.
Vantaggi: Le esche vengono trainate dietro gli aerei con un cavo, in modo da muoversi alla stessa velocità dell'aereo madre; di conseguenza, l'effetto doppler non aiuta a distinguere le esche dal bersaglio reale. Le esche rimorchiate sono spesso alloggiate all'interno dei piloni alari, dei pod delle estremità alari o della fusoliera dell'aereo, quindi non influiscono sul carico di armi dell'aereo.
Svantaggi: Dopo il dispiegamento, le esche rimangono a distanza e sono collegate all'aereo da un cavo, limitando così l'agilità dell'aereo alle manovre a bassa gravità.
Le esche sono rimorchiate e quindi rimarranno sempre dietro la piattaforma reale; di conseguenza, i missili con collegamento dati a due vie o guida di comando possono rendere inefficace l'esca rimorchiata (perché l'operatore SAM avversario, il pilota, può scegliere quale bersaglio attaccare con i missili). Le esche rimorchiate si basano totalmente sui propri componenti interni (processore, batteria e antenna) e quindi non hanno l'elaborazione, la potenza di disturbo e la direttività della capsula ECM o del sistema ECM interno dell’aereo.

Esche rimorchiate in fibra ottica (FOTD)

Le esche rimorchiate con cavi in fibra ottica sono varianti aggiornate delle esche rimorchiate. Mentre le esche rimorchiate tradizionali si affidano totalmente ai propri componenti elettronici per rispondere alle minacce nemiche, le esche in fibra ottica sono dotate di una connessione in fibra ottica che consente loro di affidarsi al sistema di contromisure a radiofrequenza di bordo del velivolo. Il sistema di guerra elettrica (EW) di bordo del velivolo è progettato per ricevere i segnali radar da potenziali emettitori di minacce attraverso le antenne poste sulle sezioni di prua e di poppa del velivolo e per generare una risposta di contromisure elettroniche alla minaccia. Il disturbo può utilizzare il trasmettitore di bordo (antenna di disturbo sul velivolo) o le capacità di trasmissione fuori bordo dell'esca FOTD. Per la risposta fuori bordo, un segnale di disturbo viene generato dall'apparecchiatura EW di bordo e fornito a un'esca trainata dietro l'aereo per essere amplificato e trasmesso. Per raggiungere l'esca, il segnale viene convertito in luce e trasmesso attraverso un collegamento in fibra ottica all'esca. Nell'esca, il segnale luminoso viene riconvertito in radiofrequenza, amplificato e trasmesso tramite antenne integrate all'interno dell'esca. Mentre le vecchie esche rimorchiate sono spesso in grado di amplificare e ritrasmettere solo il segnale radar avversario, le moderne esche rimorchiate in fibra ottica possono trasmettere qualsiasi segnale che il sistema di contromisure di bordo del velivolo è in grado di generare (da semplici tecniche di disturbo del rumore a complesse tecniche di disturbo ingannevole).

IL SISTEMA RADARA AESA RBE2

Equipaggiato con l'AESA RBE2  (Bi-plan Active Electronically Scanned Array Radar), il Rafale beneficia di un array a scansione elettronica e di un'antenna attiva, chiavi per le prestazioni del velivolo. Questo radar è stato il primo in Europa ad essere  operativo  e ha dimostrato una affidabilità molto elevata in diversi teatri.


Questo radar offre molteplici vantaggi: la sua portata è stata aumentata di oltre il 50% rispetto ai radar aeroportati delle generazioni precedenti, garantendo la compatibilità con armi come il missile a lungo raggio MBDA Meteor; la maggiore affidabilità dei moduli antenna attivi riduce il costo di proprietà del radar; le forme d'onda agili possono essere utilizzate per ottenere immagini ad apertura sintetica (SAR) ad altissima risoluzione in modalità aria-suolo e per aumentare la resistenza al disturbo del radar. Inoltre, l'agilità del radar apporta una maggiore robustezza e consente al pilota di affrontare situazioni molto più complesse rispetto a un radar convenzionale. Il pilota può quindi svolgere contemporaneamente una missione aria/aria e una missione aria/terra. Può passare istantaneamente dall'esplorazione dello spazio aereo all'illuminazione di una scena a terra, come l'esecuzione di una missione di attacco a terra. Ciò rafforza la capacità multiruolo del Rafale, che può svolgere tutti i tipi di missioni contemporaneamente e offre al pilota un guadagno in termini di prestazioni.

Il sistema integrato di guerra elettronica ECM-ECCM-ESM “SPECTRA”

Front Sector Optronics (UST)

Il  Front Sector Optronics  (FSO) è integrato nella struttura dell'aereo proprio come AESA RBE2 e SPECTRA, e può rilevare e identificare discretamente bersagli aerei, navali e terrestri a lungo raggio, con puntamento angolare ad alta risoluzione e telemetria laser. Questo sensore funziona a lunghezze d'onda ottiche ed è insensibile ai disturbi radar ostili. FSO aiuta a valutare efficacemente la situazione tattica e rafforza la capacità del velivolo di operare in ambienti difficili. 
I sistemi laser utilizzati per misurare la distanza dal bersaglio garantiscono una localizzazione 3D di alta precisione per l'UST. Le sue opzioni di spettro visibile sono particolarmente utili con il suo campo ristretto per identificare possibili bersagli in situazioni in cui è necessario il contatto visivo secondo le regole di combattimento o con avvertimenti che richiedono una risposta rapida.

POD di puntamento TALIOS

Il  pod TALIOS  (Targeting Long-range Identification Optronic System) è dotato di collegamenti dati top-down e bottom-up e copre l'intera gamma di missioni, dall'intelligence all'acquisizione e all'inseguimento di obiettivi. Il pod è in grado di scansionare una vasta area, identificare i bersagli e passare immediatamente alla modalità di acquisizione e inseguimento per questi bersagli.  


La sua alta risoluzione e la capacità di vedere la situazione dei colori semplifica i compiti dell'equipaggio. Thales ha anche sviluppato la modalità "Permanent Vision" per assistere i piloti. Questa modalità può essere utilizzata per incorporare l'immagine immessa da TALIOS in una mappa 3D. L'equipaggio può quindi localizzare con precisione l'area filmata dal pod. Diversi indicatori visivi forniscono informazioni complementari in tempo reale sulla situazione tattica. 

Sistema di osservazione e ricognizione aerea AREOS

L'AREOS (Airborne REcce Observation System), noto come Reco NG in Francia, è progettato per soddisfare tutti i requisiti operativi a bordo del Rafale, sulla base di vari scenari e possibili condizioni meteorologiche. Questo pod integra la tecnologia digitale di nuova generazione sia in termini di sensore selezionato e soluzioni di rilevamento sia in termini di capacità di trasmissione in tempo reale/differita. AREOS può ridurre i tempi di ciclo per il rilevamento, la decisione e l'azione, garantendo una risposta più rapida ai mutevoli requisiti della missione. Grazie alle sue modalità di raccolta automatica delle immagini operative, AREOS può essere semplicemente integrato sul Rafale.

Comunicazioni, navigazione, identificazione (CNI)

La  suite CNI completa  include comunicazioni vocali, collegamenti dati tattici, sistemi di navigazione e atterraggio in rotta (Radalt, TACAN e MMR) e funzioni di identificazione IFF (amico/nemico). I ricevitori / trasmettitori digitali consentono al velivolo di gestire modalità vocali sicure e non sicure, collegamenti dati e trasmissioni di immagini per comunicazioni aria-aria e aria-terra nelle larghezze di banda VHF e UHF.

Collegamenti dati tattici

I datalink tattici offrono un datalink sicuro, con una valutazione della situazione tattica, per comando e controllo, guerra elettronica, comandi e rapporti, informazioni di volo e dati aereo-aereo. Oltre ai contributori chiave nelle operazioni aeree combinate, questi dati vengono utilizzati con aeromobili amici nel contesto dell'addestramento, con centri di comando e controllo aerei e terrestri, controllori di volo avanzati, ecc.

Interrogatore IFF combinato Transponder

L'IFF Thales BlueGate TSB 2500 è un transponder interrogatore combinato, che soddisfa pienamente i requisiti della modalità civile. Include le modalità S, NATO con modalità 4/5 e/o modalità nazionali sicure (NSM). Inoltre, il Rafale è dotato di una versione E-Scan che include un'unità di controllo dell'antenna (ACU), che può essere utilizzata per dirigere elettronicamente l'antenna.

MDPU e fusione dei dati

In sostanza, il concetto di "fusione dati multisensore" implementato nel Rafale consente al pilota di agire come un vero "decisore tattico", piuttosto che essere solo un operatore di sensori. Progettato e integrato da Dassault Aviation, sviluppato e prodotto da Thales, il computer modulare Rafale MDPU ("Modular Data Processing Unit") realizza questa fusione di dati. L'implementazione della "fusione di dati multisensore" nel Rafale si traduce in tracce accurate, affidabili e forti, display ordinati, carico di lavoro del pilota ridotto, risposta del pilota più rapida e, infine, in una maggiore consapevolezza della situazione.
È un processo completamente automatizzato svolto in tre fasi: Stabilire track file consolidati e perfezionare le informazioni primarie fornite dai sensori; Superare le limitazioni dei singoli sensori relative a lunghezza d'onda/frequenza, campo visivo, risoluzione angolare e della distanza, ecc., condividendo le informazioni sulle tracce ricevute da tutti i sensori, valutando il livello di confidenza delle tracce consolidate, sopprimendo i simboli di traccia ridondanti e riordinando i display.
Si basa sulla potenza di calcolo dell'MDPU per elaborare i dati dal radar RBE2-AESA, dal sistema "Front Sector Optronic" (FSO), dal sistema SPECTRA EW, dall'IFF, dai cercatori di infrarossi MICA e dal collegamento dati.
L'MDPU è la pietra angolare dell'aggiornabilità del Rafale. Consente una perfetta integrazione di nuove armi e nuove capacità per mantenere la rilevanza bellica del Rafale nel corso degli anni man mano che i requisiti tattici si evolvono e mentre l'industria dei computer continua a lanciare nuove generazioni di processori e software.

Interfaccia uomo-macchina avanzata (MMI)

Gli strumenti di visualizzazione di Thales forniscono al pilota una consapevolezza situazionale istantanea e supportano decisioni tattiche ben informate. La soluzione MMI comprende un display combinato head-up/head level e display laterali.

Impianti elettrici

Il Rafale beneficia della generazione di energia a frequenza variabile. Questo approccio può essere utilizzato per ridurre il peso del velivolo al fine di minimizzare i costi di manutenzione. Questa tecnologia migliora la resa rispetto alla tecnologia a frequenza costante tradizionalmente utilizzata a bordo degli aerei. Questo sistema può essere utilizzato per catturare la potenza meccanica del motore dell'aeromobile e convertirla in elettricità per alimentare i diversi sistemi di bordo, come i sistemi elettrici di controllo del volo.

Servizio e supporto

Il supporto e il servizio dedicati al Rafale sono disponibili in diverse configurazioni, riducendo i costi del ciclo di vita, garantendo le prestazioni operative di ciascun sistema di bordo e aumentando la prontezza operativa. Questo modo innovativo di gestire il supporto in servizio, denominato " Performance Based Logistics ", si basa sulla disponibilità garantita delle apparecchiature del settore. In Francia, al fine di migliorare l'efficienza, il supporto e il servizio di diversi fornitori sono riuniti in un contratto globale denominato RAVEL. Thales propone anche queste varie configurazioni di supporto e servizio ai mercati export del Rafale.

UNA SUITE INTEGRATA

SPECTRA (Système de Protection et d'Évitement des Conduites de Tir du Rafale) è una suite integrata di aiuti difensivi per Dassault Rafale sviluppata da Thales Group. 

La moderna guerra aerea pone una sfida diversa alle capacità di autodifesa degli aerei. SPECTRA fornisce un sistema automatizzato completo direttamente integrato nel Rafale. SPECTRA garantisce un efficiente rilevamento elettromagnetico, allarme laser, rilevamento IR per allarme missilistico, jamming e erogazione di chaff / flare, anche negli ambienti multi-minaccia più esigenti. Il sistema è suddiviso in diversi moduli e sensori posizionati strategicamente in tutta la cellula per fornire una copertura a 360°. Gli ultimi progressi della tecnologia microelettronica hanno portato a un nuovo sistema molto più leggero, compatto e meno esigente dei suoi predecessori in termini di potenza elettrica e di raffreddamento. Tutti gli elementi del sistema Thales SPECTRA sono integrati nella cellula, hanno alti livelli di automazione e integrazione di sistema. Lo SPECTRA include rilevatori radar, ricevitori di avviso laser e avviso di avvicinamento di missili a infrarossi. Gli elementi attivi del sistema includono distributori di pula e razzi e interferenze in radiofrequenza. Il sistema ha anche funzioni ELINT, per la registrazione e l'analisi delle caratteristiche degli emettitori ostili e delle loro posizioni. La sua tecnologia digitale avanzata, fornisce il rilevamento passivo a lungo raggio, l'identificazione e la localizzazione delle minacce e consente al pilota o al sistema di reagire immediatamente con le migliori misure difensive: jamming, esche, manovre evasive e/o qualsiasi combinazione di queste azioni. Lo SPECTRA offre un accurato rilevamento della direzione e tempi ridotti per l'identificazione del segnale. Offre un rilevamento esclusivo ad alta sensibilità e capacità di minacce multiple e gestisce la fusione intelligente dei dati tra sensori multispettrali.

Un importante contributo alla bassa osservabilità

In virtù della sua capacità di consapevolezza situazionale completamente passiva, lo SPECTRA è un importante contributo al concetto di bassa osservabilità di Rafale. Thales Group e Dassault Aviation hanno menzionato modalità di disturbo furtivo per il sistema SPECTRA, per ridurre l'apparente firma radar del velivolo. Non si sa esattamente come funzionino o se la capacità sia pienamente operativa, ma potrebbe impiegare una tecnologia di cancellazione attiva, come è stata testata da Thales e MBDA. La cancellazione attiva dovrebbe funzionare campionando e analizzando il radar in arrivo e restituendolo all'emettitore ostile fuori fase, annullando così l'eco del radar di ritorno. La proliferazione di armi di nuova generazione come i missili terra-aria portatili o MANPADS ha sollevato preoccupazioni tra i principali responsabili delle decisioni. Entrambi i sistemi di allarme missilistico laser e IR sono stati montati sul velivolo. Forniscono una copertura a 360° e garantiscono il rilevamento/avviso delle minacce in arrivo. L'avviso missilistico IR garantisce un'elevata probabilità di rilevamento e un basso tasso di falsi allarmi, anche contro armi a guida IR totalmente passive. Quattro moduli di lancio che sparano verso l'alto per vari tipi di esche sono integrati nella cellula e il Rafale è dotato di distributori di pula interni. La posizione esatta e i tipi di sistemi rilevati dallo Spectra possono essere registrati per analisi successive, offrendo agli operatori Rafale una sostanziale capacità SIGINT/ELINT integrata mentre completano piattaforme di intelligence dedicate specializzate. Il primo volo del sistema Spectra a bordo di un Rafale ha avuto luogo nel settembre 1996, dopo che il prototipo M02 era stato adattato. Da allora, il sistema è stato accuratamente testato in scenari e ambienti di guerra elettronica molto complessi. Ad esempio, il Rafale M02 è stato confrontato con un'ampia varietà dei più recenti sistemi di difesa IR durante il processo NATO Mace X organizzato nell'agosto 2000 nel sud-ovest della Francia, e la sua suite di autodifesa ha funzionato in modo impeccabile. Ora è in piena produzione e sta già entrando in servizio operativo a bordo del Marine-Rafale. 
Lo Spectra è stato progettato pensando alla crescita per tenere il Rafale sempre al passo con le minacce emergenti.


….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a dare la pace per scontata:
una sorta di dono divino 
e non, un bene pagato a carissimo prezzo dopo due devastanti conflitti mondiali.  

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

(Fonti: Web, Google, Thales, basicsaboutaerodynamicsandavionics.wordpress, Wikipedia, You Tube)