martedì 2 settembre 2025

GUERRA RUSSIA - UCRAINA: le forze armate ucraine considerano di introdurre in servizio a breve il nuovo missile da crociera a lungo raggio terra-terra Fire Point FP-5 Flamingo (in ucraino FP-5 «Фламі́нго»). Il produttore spera di avere presto la capacità di produrre sette missili al giorno entro ottobre 2025. La nuova arma ha una portata di 1.864 miglia (3.000 Km) e una testata del peso di 2.535 libbre (1.150 Kg).









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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.








L'Ucraina spera di far partire a breve la produzione a pieno regime del suo nuovo missile da crociera a lungo raggio lanciato da terra Flamingo. Il produttore Fire Point mira ad avere la capacità di produrre sette missili al giorno entro il mese di ottobre 2025. Secondo quanto riferito, con una portata di 1.864 miglia (3.000 chilometri) e una testata del peso di 2.535 libbre (1.150 chilogrammi), il missile si presenta come un'arma molto più prestante e distruttiva di qualsiasi missile o drone a attacco disponibile attualmente in Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato brevemente di Flamingo durante un sit-down con i giornalisti. L'Associated Press, che è stata la prima a rivelare l'esistenza del missile, ha ora riportato anche ulteriori dettagli forniti da Fire Point. Rapporti precedenti hanno detto che i nuovi missili sarebbero già stati utilizzati in attacchi verso obiettivi in Russia, ma non si sa quanti ne siano stati prodotti finora.
"I test di questo missile pare abbiano avuto successo. E finora, è il missile di maggior successo che abbiamo: vola 3.000 chilometri, il che è importante. Credo che non possiamo parlarne molto finché non saremo in grado di usare centinaia di missili", ha ribadito il presidente Zelensky. “Entro dicembre ne avremo di più. Ed entro la fine di dicembre o a gennaio-febbraio 2026, dovrebbe iniziare la produzione a pieno regime.”
L’azienda Fire Point conferma che assembla già circa un Flamingo ogni giorno e mira a portare quel tasso ad almeno sette entro ottobre 2025. Sette missili al giorno si tradurrebbero in 2.555 costruiti ogni anno. Per inciso, secondo quanto riferito, è successo qualcosa con il primo lotto di produzione che ha fatto sì che i missili fossero dipinti di colore rosa, il che ha portato al nome Flamingo.
Nuove immagini pubblicate confermano anche che il missile terra-terra Flamingo è solo un'arma molto grande, nel complesso. Ora abbiamo anche uno sguardo diretto alla testata all'interno, che ha un frontale appuntito che può indicare un design destinato ad offrire una maggiore penetrazione contro obiettivi induriti. È possibile che la testata possa anche essere una bomba sganciabile.
Il nuovo missile da crociera a lungo raggio prodotto a livello nazionale dell'Ucraina, è denominato FP-5 "Flamingo" ed è prodotto dalla Fire Point. Secondo un'intervista con il Chief Technical Officer Iryna Terekh, il "Flamingo" è ora prodotto in serie.
Al di là del raggio operativo dichiarato e delle dimensioni della testata, i dettagli fermi sulle capacità di Flamingo rimangono limitati. È alimentato da un motore a reazione singolo e viene lanciato con l'aiuto di un booster a razzo tramite una guida montata su di un rimorchio a due assi.
Esperti e osservatori hanno fatto confronti tra ciò che si può vedere del motore del Flamingo e del turbofan AI-25TL, meglio conosciuto come il propulsore del trainer L-39 Albatros. Questa sarebbe una scelta logica dato che la serie AI-25 è stata originariamente sviluppata dalla Ivchenko in quella che allora era l'Ucraina sovietica, e l'azienda ucraina Motor Sich continua a produrre versioni ancor oggi. L'Ucraina è anche un operatore del velivolo L-39 Albatros che continua ad essere molto popolare in tutto il mondo, con migliaia di velivoli prodotti fino ad oggi, aprendo un'ulteriore strada per i motori di approvvigionamento.
Le capacità segnalate di Flamingo si allineano con un altro missile da crociera chiamato FP-5, che è offerto da una società chiamata Milanion negli Emirati Arabi Uniti. Milanion descrive l'FP-5 come avente un'apertura alare di 19,6 piedi (sei metri), un peso massimo al decollo di 13.228 libbre (6.000 chilogrammi) e una testata del peso di 2.205 libbre (1.000 chilogrammi), nonché una velocità massima di 590 miglia all'ora (950 chilometri all'ora) e una velocità di crociera di 528-559 miglia all'ora (850-900 chilometri all'ora). Si dice che il missile presenti un pacchetto di guida del sistema di navigazione inerziale assistito dalla navigazione satellitare ed è anche progettato per essere resistente agli attacchi di guerra elettronica.
Il moniker FP-5 si adatta anche alla designazione di un altro noto prodotto Fire Point, il drone kamikaze a lungo raggio FP-1. Tuttavia, l'esatta relazione tra il Flamingo e l'FP-5 di Milanion rimane sconosciuta.
Se Fire Point può aumentare la produzione del Flamingo, potrebbe dare all'Ucraina un mezzo nuovo e immensamente prezioso per prendere di mira siti chiave all'interno della Russia, e farlo in modo più distruttivo. La natura a reazione del missile offre anche vantaggi di velocità e sopravvivenza per penetrare più a fondo nel territorio russo, specialmente rispetto agli aerei leggeri convertiti e ad altri droni a lungo raggio su cui l'Ucraina fa affidamento ora per quel tipo di attacchi. La dimensione riportata della testata, combinata con velocità, darebbe anche al missile la capacità di raggiungere bersagli induriti, aprendo a nuovi set di obiettivi.
Come confronto diretto, il drone FP-1, un design pusher-elica a doppia coda, ha una portata massima di circa 994 miglia (1.600 chilometri) e una testata da 132 libbre (60 chilogrammi), ha detto Fire Point all'AP. La società ha anche detto che gli FP-1 ora rappresentano circa il 60% degli attacchi verso obiettivi lontani all'interno della Russia, sottolineando ulteriormente i tipi di opzioni disponibili per l'Ucraina per perseguire quegli attacchi.
Allo stesso tempo, resta da vedere se Fire Point può aumentare significativamente la produzione dei missili Flamingo e a quale costo. Il prezzo unitario dei missili è attualmente sconosciuto.
"Dobbiamo considerare il finanziamento di questo programma", ha detto Zelensky, secondo Ukrinform.
Fire Point, una start-up fondata sulla scia dell'invasione totale dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, è stata chiara a pubblicizzare la sua capacità produttiva esistente per l'FP-1, così come il costo relativamente basso di quei droni. La società afferma di fare circa 100 FP-1 ogni giorno al costo di circa 55.000 dollari.
"Abbiamo rimosso cose non utili e appariscenti e scintillanti" per aiutare con la producibilità e ridurre i costi, ha detto all'AP Iryna Terekh, responsabile della produzione di Fire Point, che è un progettista qualificato.
Allo stesso tempo, il missile cruise Flamingo è molto diverso sotto tutti gli aspetti rispetto all'FP-1. Tuttavia, se Fire Point può anche solo raggiungere il suo attuale obiettivo di produzione giornaliera di sette, ciò potrebbe essere un'aggiunta significativa all'arsenale dell'Ucraina. Oltre alla propria capacità organica, Fire Point potrebbe cercare di sfruttare le partnership estere per aiutare ad espandere la sua capacità produttiva, se non lo sta già facendo in collaborazione con Milanion.
Indipendentemente da ciò, l'emergere del Flamingo arriva in un momento di particolare incertezza su come potrebbe evolversi la guerra in corso in Ucraina, con una nuova esplosione di discussione sulle proposte di cessate il fuoco e di pace che ora turbinano. Secondo quanto riferito, le autorità statunitensi hanno anche fatto pressione sulle autorità ucraine per offrire concessioni territoriali e di altro tipo alla Russia per porre fine ai combattimenti a seguito di un vertice tra il presidente Donald Trump e la sua controparte russa, Vladimir Putin in Alaska la scorsa settimana.
A livello strategico, il Flamingo potrebbe dare all'Ucraina un prezioso strumento di negoziazione aggiuntivo. Come arma sviluppata a livello nazionale, le forze ucraine avrebbero molta più libertà di impiegare i missili contro obiettivi all'interno del territorio russo. I paesi occidentali hanno, a volte, posto restrizioni sull’utilizzo di munizioni a lungo raggio che hanno fornito contro la Russia vera e propria, e altrimenti hanno fatto pressione sull'Ucraina per non colpire determinate categorie di obiettivi.
“È molto difficile, se non impossibile, vincere una guerra senza attaccare il paese di un invasore. È come una grande squadra nello sport che ha una difesa fantastica, ma non è autorizzata a giocare in attacco", ha scritto Trump in un post sui social media Truth. Joe Biden non ha mai permesso all'Ucraina di REAGIRE, ma solo DI DIFENDERE. Come ha funzionato?”
Per l'Ucraina, c'è un chiaro impulso a fare tutto il possibile per aumentare le scorte di Flamingo e rendere operativo il missile per essere all'altezza del suo pieno potenziale.






L'FP-5 Flamingo (in ucraino FP-5 «Фламі́нго») è un missile da crociera subsonico a lungo raggio sviluppato dall'ucraina Fire Point, la cui esistenza è stata svelata al mondo il 18 agosto 2025. 

Dotato di una testata da 1150 kg e con una gittata stimata in circa 3000 km, il Flamingo ricorda nell'aspetto il missile da crociera FP-5, prodotto della britannico-emiratina Milanion Group e presentato al salone della difesa IDEX 2025 di Abu Dhabi, di cui ricalca quasi esattamente le caratteristiche.
Secondo quanto affermato dai fondatori dell'azienda sviluppatrice del Flamingo, tutti provenienti da contesti non militari quali edilizia, architettura e programmazione informatica, l'idea di sviluppare un missile da crociera di produzione interamente ucraina è venuta loro all'indomani dell'invasione russa dell'Ucraina iniziata su vasta scala il 24 febbraio,[5] così da rendere il proprio Paese indipendente dagli alleati esteri e libero dalle condizioni poste da questi ultimi sull'utilizzo dei missili da loro forniti. Dopo tre anni e mezzo dalla prima idea, il missile è stato rivelato al pubblico il 17 agosto 2025 dal fotoreporter dell'Associated Press Efrem Lukatsky in occasione di un lancio di prova condotto in un poligono dell'Ucraina meridionale mantenuta segreta. Nel suo discorso di commento al lancio del 20 agosto 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj ha annunciato che la produzione in serie del Flamingo - il cui nome sarebbe dovuto a una colorazione rosa scherzosamente data alle prime unità uscite dalle linee di assemblaggio (flamingo in inglese significa fenicottero)- era iniziata, descrivendo il nuovo sistema d'arma come "il missile di maggior successo che abbiamo".
In un'intervista rilasciata a Politico nell'agosto 2025, l'amministratrice delegata di Fire Point Iryna Terekh ha affermato che il Flamingo aveva completato con successo le prove sul campo di battaglia ed è entrato in produzione al ritmo di 30 unità al mese, riferendo che l'azienda aveva come obbiettivo a tre mesi quello di raggiungere una produttività di circa 200 unità al mese.
Secondo l'agenzia Ukrinform, il missile, che costituisce il sistema d'arma ucraino con la maggior capacità di attacco in termini di gittata, può mettere in pericolo il 90% della capacità produttiva di armi della Russia, includendo tra i propri possibili obiettivi raffinerie di petrolio e infrastrutture energetiche - i funzionari di Fire Point hanno sottolineato come i loro droni e missili siano "in parte responsabili delle chiusure degli aeroporti e degli alti prezzi della benzina in Russia" dell'agosto 2025 -, impianti di produzione militare e depositi di armi, descritti come obiettivi perfetti per la testata da 1150 kg, e centri di comando e infrastrutture strategiche, identificati come obiettivi prioritari dalle forze armate ucraine.
L'FP-5 Flamingo è un missile lungo tra i 12 e 14 metri ed è dotato di un'ala fissa e diritta larga 6 m e di un motore turboventola Ivchenko AI-25 posto nella parte superiore e posteriore della fusoliera (un particolare che ricorda i missili tedeschi V1 e i droni da ricognizione sovietici Tupolev Tu-143, da cui il Flamingo è comunque fondamentalmente diverso). Quest'ultima è realizzata principalmente in materiali compositi trasparenti ai radar, come la fibra di vetro, mentre la gondola del motore è realizzata in metallo, così da resistere alle alte temperature a cui viene sottoposta. Verso la metà della fusoliera è presente un'ala ampia 6 metri, mentre nella parte posteriore, subito sotto il motore, sono presenti 4 alette rigide disposte a croce di sant'Andrea.
A seconda della fonte, la testata del Flamingo arriva a 1 000 o 1150 kg e, secondo alcuni esperti interpellati, potrebbe trattarsi di una bomba FAB-1500 riadattata, di una Mk 84 da circa 2 000 libbre o di una bomba anti-bunker BLU-109/B dello stesso peso. Secondo alcuni, quindi, il Flamingo sarebbe di fatto una classica bomba aerea convertita in un missile da crociera grazie all'aggiunta di un motore a reazione e di ali.
Con una gittata dichiarata di 3000 km, ossia circa il doppio di quella dello statunitense BGM-109 Tomahawk Block IV, di cui però è quasi cinque volte più pesante al decollo e rispetto al quale ha un tempo di preparazione al lancio - 20/40 minuti - decisamente più lungo, il Flamingo è teoricamente in grado di colpire obiettivi presenti ovunque nella parte europea della Russia, arrivando fino alla siberiana Novosibirsk, la più grande città russa dopo Mosca e San Pietroburgo, viaggiando a una velocità di crociera di 900 km/h e arrivando sul bersaglio con una CEP di 14 metri in condizioni ideali, uno scarto di tutto rispetto se si considera che il missile ucraino non dispone dei complessi sistemi di guida visiva (TERCOM, DSMAC), di cui sono dotate le sue controparti occidentali come il già citato Tomahawk. Il principale strumento di navigazione del Flamingo, infatti, è basato sulla navigazione satellitare e utilizza un'antenna a pattern di ricezione controllato resistente alle interferenze, in una configurazione simile a quella del missile russo Kometa-M.






Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TWZ, Wikipedia, You Tube)




























 

sabato 23 agosto 2025

Il fucile a pompa è un'arma da fuoco lunga, quasi sempre a canna liscia, che utilizza, per portare una nuova cartuccia in camera, un meccanismo detto sistema scorrevole (o di pompaggio).












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Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.











Il fucile a pompa è un'arma da fuoco lunga, quasi sempre a canna liscia, che utilizza, per portare una nuova cartuccia in camera, un meccanismo detto sistema scorrevole (o di pompaggio).
Nel fucile, l'impugnatura frontale (astina) viene fatta scorrere (normalmente) all'indietro, per attivare il meccanismo di riarmo, espellere la cartuccia già esplosa e camerare una nuova munizione prelevata dal serbatoio. Alcuni particolari modelli, come il Rys-K russo della KBP instruments e il Neostead della Truvelo, funzionano a pompa cosiddetta invertita, in quanto il movimento di riarmo usa il verso avanti—>indietro, facendo però avanzare la canna, e non indietreggiare l’otturatore.





Storia

Nacque come arma per utilizzo venatorio, ma presto s'impose anche nel campo della difesa personale e negli utilizzi di polizia e militare. La polizia americana, in particolare, usa il fucile a pompa da oltre 150 anni, mentre il primo episodio certo di utilizzo bellico risale alla prima guerra mondiale, da parte dell'esercito statunitense. Per l'ottima resa negli scontri ravvicinati, queste armi furono indicate come «fucile da trincea». Furono così efficaci che la Germania mandò una protesta diplomatica ufficiale, perché le considerava armi che violavano le leggi di guerra, in quanto usavano palle di piombo, che erano proibite. Dopo uno studio, il Judge Advocate General (un corpo di ufficiali americani con lauree in legge) rigettò le accuse, in quanto le palle erano placcate. Questo fu il primo e ultimo tentativo di impedire l'uso di fucili a canna liscia in guerra. Le armi furono comunque ritirate in quanto le forze armate tedesche minacciarono di fucilare sul posto i soldati che ne fossero stati trovati in possesso.

Terminologia

Benché siano raggruppabili nella famiglia delle armi a ripetizione manuale o ripetizione semplice, si distinguono facilmente dai fucili a ripetizione ordinaria (detti anche «ad azione diretta sull'otturatore» o «a manubrio» o ancora «ad otturatore girevole scorrevole», come ad esempio il Carcano Mod. 91 e la Mauser Gewehr 98) e dai fucili cosiddetti «a leva» (ad esempio la Carabina Winchester).
Va sottolineato che il termine «fucile a pompa» non indica quello che in lingua inglese è chiamato shotgun (che designa il fucile a canna liscia), bensì indica qualsiasi arma lunga con canna ad anima liscia o rigata (indipendentemente), che abbia un meccanismo manuale di azionamento «a pompa».

Vantaggi

Il meccanismo è semplice e robusto, più di un'arma semi-automatica, e veloce, spesso più di un'arma a otturatore girevole-scorrevole.
Rispetto alle armi semiautomatiche, permette l'uso di munizioni che sarebbero troppo deboli per azionare il ciclo dell'arma, come molte cartucce non letali. D'altra parte può utilizzare alcune munizioni speciali, che potrebbero invece rovinare un'arma semiautomatica o costituire un pericolo per l'utilizzatore, come p. es. la Dragons' Breath, una cartuccia pirotecnica, che lancia una vampata di fiamme, la quale richiede qualche secondo per estinguersi completamente.
È più facilmente utilizzabile da un mancino rispetto a un'arma a otturatore girevole-scorrevole, anche se spesso presenta comunque problemi per l'espulsione delle cartucce dal lato destro.
Il caricatore è spesso un serbatoio tubolare, che permette facilmente di riempirlo, nel caso che venga sparato qualche colpo ma non venga svuotato, senza doverlo sostituire interamente. Questa pratica è chiamata “topping off” e, in ambito militare e di sicurezza, è generalmente consigliato ricaricare dopo ogni colpo esploso. Dato il funzionamento della ricarica, è possibile inserire munizioni speciali da utilizzare immediatamente, anche scavalcando le munizioni già presenti nel caricatore, un procedimento che è molto più difficoltoso in altri tipi di armi.

Svantaggi

Il metodo di alimentazione è solitamente un serbatoio tubolare sottocanna, che richiede un tempo di ricarica più lungo di un normale caricatore rimovibile, in quanto ogni colpo va caricato individualmente; inoltre spesso contiene meno colpi di un caricatore a scatola.
Il caricatore tubolare contiene le cartucce con il fondello ognuna a contatto con la testa o pallottola della successiva, il che nel caso di munizioni con pallottole appuntite può portare a fenomeni di auto-innesco, specie nelle cartucce a percussione centrale. Questo problema non si pone con cartucce a munizione spezzata, in quanto la testa è piana, e con pallottole dalla testa tonda o piatta, come quelle da pistola e/o i proiettili a espansione. Alcune cartucce con proiettile appuntito sono prodotte con la punta in plastica o in gomma, la quale rimuove questo problema e/o permette di dare una forma più aerodinamica alle munizioni ad espansione.
Pur essendo veloci rispetto ad altre armi a ripetizione ordinaria, sono generalmente più lenti di armi semiautomatiche e automatiche, anche se questo permette un minor dispendio di munizioni e un più efficace rilevamento e ingaggio dei bersagli.

Munizioni

Le versioni ad anima liscia (ma anche rigata se di diametro uguale e concepita per camerare munizioni a bossolo non metallico, anche spezzate) sono estremamente versatili, tanto che possono utilizzare un'incredibile varietà di munizionamenti e caricamenti.

Calibro

Il calcolo del calibro delle munizioni utilizzate dalle armi ad anima liscia si fa in modo del tutto diverso da quello delle armi ad anima rigata, in quanto il calibro (p. es. cal. 10, cal. 12, cal. 20) di un'arma ad anima liscia non indica il diametro di foratura del proiettile (essendo questo, spesso, non singolo), né il diametro interno della canna, bensì la quantità di pallettoni, dello stesso calibro della canna, ottenibili da una libbra di piombo (454 grammi). Così, il calibro 12 è tale per cui 12 palle sferiche in piombo, del diametro della canna (18,5 mm), pesano 454 grammi. Risulta evidente, quindi, che il calibro 12 sia più grande del calibro 20 e più piccolo del calibro 10.

Doppio meccanismo

Alcuni particolari modelli, come lo SPAS-12 o SPAS-15 della Franchi e l'M3 super 90 della Benelli, hanno un meccanismo di fuoco semiautomatico, in cui può essere selezionato in alternativa il funzionamento manuale a pompa (reso necessario nel caso di utilizzo di munizionamento con carica debole, oppure nel caso in cui l'arma non sia saldamente contrastata durante lo sparo). Questi due modelli (entrambi di progettazione e fabbricazione italiana) in particolare differiscono fra loro, in quanto il primo utilizza un sistema semiautomatico a recupero di gas, mentre il secondo adopera un sistema inerziale.

MCS

Attualmente sono presenti sul mercato militare alcuni particolari modelli modulari, come il Remington 870 MCS (Modular Combat Shotgun), che consentono di essere utilizzati come arma individuale o come sottosistema d'arma, ovvero montabili tramite particolari slitte al di sotto della canna di fucili d'assalto, come ad esempio la carabina M4-A1 della Colt, al pari di numerosi lanciagranate odierni. Ciò rende il singolo combattente di terra più efficiente, consentendogli di avere un doppio sistema offensivo in un'unica soluzione, ma senza dimenticare che ciò aumenta significativamente il peso dell'arma.





Il fucile sembrava dover essere oramai obsoleto nella guerra moderna anche se è stato praticamente uno strumento importantissimo per ogni soldato sul campo sin dal suo inizio.
 
Potrei essere un po' di parte come fan del fucile, ma sento che le capacità e i punti di forza del fucile da combattimento non sono pienamente realizzati dall’US ARMY e dagli eserciti alleati.
Anche se il fucile non è adatto a tutte le situazioni, può essere uno strumento estremamente capace se usato correttamente. È tutt'altro che perfetto e ha le sue sfide: munizioni ingombranti, una curva di apprendimento rigida e una mancanza di portata lo rendono una scelta difficile rispetto a qualcosa come un M4, ma è un'opzione versatile per una squadra di fanteria.
Discutiamo del luogo dove brilla il fucile da combattimento e perché può ancora essere uno strumento praticabile in una serie di ruoli diversi, ma prima dobbiamo menzionare gli svantaggi della piattaforma.
Le tattiche militari ruotano attorno alla soppressione del nemico per consentire alle forze di manovrare; quindi, la maggior parte delle armi da fuoco militari ha la capacità di sopprimere un bersaglio. Tuttavia, il fucile non è un'arma soppressiva in quanto non offre la stessa velocità di fuoco, capacità di munizioni o portata necessaria per stanare un nemico.
Anche i fucili non sono strumenti egualitari. Sono pesanti e richiedono una seria abilità per ricaricare e non sono un'arma che puoi consegnare a chiunque. Se stai usando un fucile da caccia, dovresti avere un addestramento specifico per il fucile poiché l'arma richiede una certa esperienza per essere utilizzata con successo.
Un fucile non è nemmeno un'arma di uso generale e viene invece utilizzato quando la situazione ne ha bisogno. 

Questo è ciò che il fucile da combattimento non è, tuttavia la piattaforma eccelle in una serie di scenari.

Il ruolo più comunemente noto del moderno fucile da combattimento è come arma da rottura. I fucili possono distruggere cerniere e serrature, trasformando le porte chiuse in porte sbloccate. La KAC ha persino realizzato un fucile da caccia sotto la canna chiamato "Masterkey" per questo scopo specifico.
I fucili hanno persino proiettili specializzati in acciaio polverizzato per distruggere serrature, cerniere e altro senza rimbalzi o penetrazione eccessiva oltre la porta. 

I fucili da combattimento offrono anche un'opzione a terra per affrontare i vari veicoli aerei senza equipaggio (UAV) utilizzati dalle forze militari e paramilitari di tutto il mondo.

Ci sono molte opzioni high-tech per trattare con i droni, ma la loro efficacia resta da dimostrare e non vedono ancora un uso diffuso. Il vecchio fucile può abbattere i quadricotteri con facilità lanciando le munizioni giuste. Anche la più piccola quantità di danni inflitti a questi quadricotteri può spingerli fuori bersaglio.

Le forze militari di tutto il mondo stanno schierando fucili per affrontare questo problema e sembrano essere una soluzione semplice e conveniente.

In alcuni scenari, un fucile da combattimento può essere un'eccellente arma secondaria. Un fucile da caccia può essere un ottimo strumento da avere in una torretta, specialmente se la tua torretta contiene una mitragliatrice pesante. È facile trovarsi in una situazione in cui una granata .50 BMG o da 40mm non può essere utilizzata in sicurezza per affrontare una potenziale minaccia che si avvicina un po' troppo.
I fucili rendono più facile colpire i bersagli in movimento ed è anche più facile da usarli se ti stai muovendo. Un carico di proiettile a nove pallini si diffonderà ovunque. Quella diffusione rende più facile colpire minacce in movimento o minacce stazionarie se ti stai muovendo.
Inoltre, la capacità del fucile a pompa di sparare carichi non letali può essere uno strumento capace per obbligare un veicolo a indietreggiare.
La giungla e la guerra urbana si svolgono in quartieri stretti e ravvicinati dove la velocità conta. I fucili offrono uno strumento molto veloce e reattivo che può essere efficace nel colpire rapidamente bersagli a distanza ravvicinata. (Devi ancora mirare con un fucile, ma la diffusione di colpi di battaglia a distanza ravvicinata rende più facile colpire un bersaglio con un'immagine visiva meno che ottimale.)
In Vietnam, il fucile da combattimento è diventato un'arma popolare tra gli uomini di prima linea. La guerra nella giungla tendeva ad essere ravvicinata e il fucile offriva eccellenti capacità reattive per un uomo di punta. Il capo dei Navy SEAL James Watson ha portato notoriamente un Ithaca 37 carico di colpi di portaca n. 4 come puntatore. 

Durante la guerra, i SEAL sperimentarono fucili completamente automatici per tattiche anti-imboscata nelle giungle.

Durante la guerra in Iraq, il fucile divenne sorprendentemente popolare tra le unità di fanteria come strumento di violazione e combattimento ravvicinato. Ad esempio, se un combattente salta fuori da una finestra a 50 metri e apre il fuoco, può essere difficile colpirli, poiché probabilmente non stanno esponendo molto di se stessi, ma un fucile può sparare nove pallini che si diffondono immediatamente sul bersaglio, il che può aumentare il tuo potenziale di colpire.
Per gli stessi motivi, il fucile è utile anche di notte, poiché, a causa della mancanza di visione notturna tra le forze non occidentali, molti combattimenti di notte si svolgono a distanza ravvicinata.
Se stai combattendo di notte in una zona densamente abitata, allora il fucile può essere uno strumento eccellente da avere, ancora una volta, grazie alla sua diffusione. Ma se entrambe le forze stanno usando la visione notturna, allora un fucile da combattimento non è poi così utile in tale scenario.
Il fucile da combattimento rimane uno strumento di nicchia, ma sotto-utilizzato dalle forze militari. Sento che ciò è in gran parte dovuto alla mancanza di istruzione e formazione sulla piattaforma. Non è un'arma eccezionalmente facile da usare e ha grandi lacune nelle sue capacità, ma ciò non significa che non abbia alcuni punti di forza seri che vale la pena considerare dai comandanti della fanteria.








Si vis pacem, para bellum 
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.

Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 


La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, SANDBOXX, Wikipedia, You Tube)








































 

Marina degli Stati Uniti (US Navy): la Boeing ha reso pubblico un nuovo rendering della sua proposta F/A-XX notevolmente simile al concept del suo F-47, già selezionato per l’USAF.

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