domenica 2 febbraio 2020

Il Vulcano (A 5335) è un'unità navale ausiliaria per il supporto logistico (LSS - logistic support ship)



Il Vulcano (A 5335) è un'unità navale ausiliaria per il supporto logistico (LSS - logistic support ship) attualmente in fase di allestimento per la Marina Militare presso il cantiere navale Fincantieri di La Spezia. Il progetto della nave è stato inserito fra i programmi dell'OCCAR.



Storia

Il troncone di prora dell'unità è stato impostato il 13 ottobre 2016 e successivamente varato sullo scalo di alaggio dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia (NA) il 10 aprile 2017, alla presenza del capo di stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Valter Girardelli, e del ministro della difesa Roberta Pinotti; mentre i due tronconi poppieri sono stati costruiti nello stabilimento di Riva Trigoso (Genova). Il varo dello scafo completo è avvenuto il 22 giugno 2018 nello stabilimento di Muggiano (La Spezia).



Nella notte del 22 luglio 2018, verso le 10:00 di sera, presso il cantiere navale del Muggiano, un incendio è divampato nella sovrastruttura della nave coinvolgendo soprattutto la plancia di comando. Il giorno seguente Nave Vulcano è stata poi posta sotto sequestro dell'autorità giudiziarie. A seguito dell'evento la consegna dell'unità alla Marina Militare, originariamente prevista per il mese di settembre 2019, è stata posticipata di 12 mesi per permettere il ripristino di tutte le aree e le apparecchiature già installate che sono state coinvolte.



Caratteristiche

La nave, destinata a sostituire le unità della classe Stromboli, in servizio dalla fine degli anni settanta e prossime al termine della loro vita operativa, è lunga 193 metri e potrà assicurare il supporto logistico per un periodo considerevole ad un gruppo navale composto da 4/5 unità maggiori, essendo in grado di trasportare carburante, olio lubrificante, munizioni, cibo e acqua, medicinali e altri materiali per condurre operazioni di rifornimento in mare, assistenza tecnica per attività manutentive di secondo e terzo livello oltre che assistenza medica.
L'apparato motore è del tipo CODLAD (COmbined Diesel eLectric And Diesel), con due motori elettrici Magneti Marelli da 1,5 MW ciascuno che consentiranno all'unità una velocità fino a 10 nodi, mentre per velocità superiori i motori termici principali 2 motori Diesel MAN 20V32/44CR, da 24 MW, potranno essere utilizzati in parallelo a quelli elettrici, consentendo così all’unità di raggiungere una velocità massima di 20 nodi.
L’unità è dotata di 4 stazioni di rifornimento (2 per ogni lato) in grado di erogare gasolio navale e JP5, oltre che una stazione poppiera per il solo gasolio navale.
Questa Unità è destinata a sostituire le unità classe Stromboli in servizio dalla fine degli anni ‘70 e prossime al termine della loro vita operativa. Le nuove costruzioni sono pensate, sin dalla fase preliminare del progetto, per essere strumenti flessibili, modulari, affidabili, a basso impatto ambientale, facilmente riconfigurabili e potenziabili, cioè in grado di portare a termine delle missioni che tradizionalmente spettavano a differenti tipologie di piattaforme.
La LSS ovvero Logistic Support Ship sarà in grado di trasportare carburante, olio lubrificante, munizioni, pezzi di rispetto, cibo, acqua, medicinali ed altri materiali per condurre operazioni di rifornimento in mare. Grazie alle aree dedicate LSS può effettuare anche attività manutentive specifiche e assistenza medica direttamente in mare.
La nave, il cui nome sarà Vulcano, è stata realizzata in due blocchi principali, uno poppiero costruito presso il Cantiere di Riva Trigoso ed uno prodiero fabbricato presso il Cantiere di Castellammare di Stabia, più un ulteriore anello centrale di circa 11 m realizzato sempre presso il Cantiere di Riva Trigoso. Il varo dell'unità completa ha avuto luogo il 22 giugno 2018. La consegna alla MMI di nave Vulcano era prevista a settembre del 2019, ma un incendio in cantiere avvenuto in data 23 luglio 2018 posticiperà il tutto.


I vigili del Fuoco della Spezia hanno lavorato per oltre 10 ore, dalle 22 del 23 luglio 2018, per completare lo spegnimento dell’incendio che ha interessato una nave militare in costruzione all’interno nel cantiere navale Fincantieri del Muggiano; nessuno era a bordo e non ci sono stati feriti.


Il rogo è scoppiato a bordo della nave Vulcano, varata a metà giugno, ma che non era stata ancora consegnata alla Marina militare perché erano ancora in corso gli interventi di allestimento.


Durante la notte, il lavoro dei pompieri è consistito principalmente nello spegnimento delle fiamme che interessavano la plancia di comando, all’estremità superiore della nave: due vigili del Fuoco, con bombole di ossigeno e maschere, si sono posizionati in cima all’autoscala (a circa 30 metri di altezza) per dirigere i getti d’acqua verso l’incendio; dalla parte opposta, il rogo è stato “attaccato” dal mare. In seguito, i pompieri sono stati costretti a introdursi all’interno della nave per spegnere uno per uno i “focolai” rimasti.
Le cause del rogo sono ancora da accertare, mentre l’odore del fumo provocato dall’incendio si è avvertito in tutto il golfo spezzino.




ENGLISH

The Vulcano (A 5335) is an auxiliary naval vessel for logistic support ship (LSS - logistic support ship) currently under construction for the Navy at the Fincantieri shipyard in La Spezia. The ship's design has been included in OCCAR's programmes.

History

The foresail section of the vessel was laid out on 13 October 2016 and subsequently launched at the slipway of the Fincantieri shipyard in Castellammare di Stabia (NA) on 10 April 2017, in the presence of the Navy's Chief of Staff, Admiral Valter Girardelli, and Defence Minister Roberta Pinotti; while the two aft sections were built at the Riva Trigoso (Genoa) shipyard. The complete hull was launched on 22 June 2018 at the Muggiano (La Spezia) shipyard.
On the night of 22 July 2018, around 10:00 in the evening, at the Muggiano shipyard, a fire broke out in the superstructure of the ship, mainly involving the command bridge. The following day Nave Vulcano was then seized by the judicial authorities. Following the event, the delivery of the vessel to the Navy, originally scheduled for September 2019, was postponed by 12 months to allow the restoration of all the areas and equipment already installed that were involved.

Features

The ship, destined to replace the Stromboli class units, in service since the end of the seventies and nearing the end of their operational life, is 193 metres long and will be able to provide logistical support for a considerable period of time to a naval group of 4/5 larger units, being able to carry fuel, lubricating oil, ammunition, food and water, medicines and other materials to conduct sea refuelling operations, technical assistance for second and third level maintenance activities as well as medical assistance.
The engine equipment is of the CODLAD (COmbined Diesel eLectric And Diesel) type, with two Magneti Marelli electric engines of 1.5 MW each that will allow the unit to reach a speed of up to 10 knots, while for higher speeds the main thermal engines 2 MAN 20V32/44CR Diesel engines, of 24 MW, can be used in parallel with the electric ones, thus allowing the unit to reach a maximum speed of 20 knots.
The unit is equipped with 4 filling stations (2 on each side) capable of delivering marine diesel and JP5, as well as an aft station for marine diesel only.
This unit is intended to replace the Stromboli class units in service since the late 70s and nearing the end of their operational life. The new constructions are designed, right from the preliminary phase of the project, to be flexible, modular, reliable, low environmental impact, easily reconfigurable and upgradable, i.e. able to carry out missions that traditionally belonged to different types of platforms.
The LSS or Logistic Support Ship will be able to transport fuel, lubricating oil, ammunition, spare parts, food, water, medicines and other materials to conduct refueling operations at sea. Thanks to the dedicated areas LSS can also carry out specific maintenance activities and medical assistance directly at sea.
The ship, whose name will be Vulcano, was built in two main blocks, one aft built at the Riva Trigoso Shipyard and one forward built at the Castellammare di Stabia Shipyard, plus an additional central ring of about 11 m built at the Riva Trigoso Shipyard. The launch of the complete unit took place on 22 June 2018. The Vulcano ship was scheduled to be delivered to MMI in September 2019, but a fire at the shipyard on 23 July 2018 will postpone it.
The La Spezia Fire Brigade worked for more than 10 hours, from 22 July 23, 2018, to complete the extinguishing of the fire that affected a military ship under construction inside the Fincantieri shipyard in Muggiano; no one was on board and there were no injuries.
The fire broke out on board the ship Vulcano, launched in mid-June, but which had not yet been handed over to the Navy because the fitting-out work was still underway.
During the night, the firefighters' work consisted mainly in extinguishing the flames that affected the command bridge, at the upper end of the ship: two firefighters, with oxygen tanks and masks, positioned themselves at the top of the stairway (about 30 meters high) to direct the jets of water towards the fire; on the opposite side, the fire was "attacked" by the sea. Afterwards, the firemen were forced to enter the ship to extinguish the remaining "hotbeds" one by one.
The causes of the fire are still to be ascertained, while the smell of smoke from the fire was felt all over the Gulf of La Spezia.

(Web, Google, Wikipedia, Il Secolo XIX, dr. Giorgio Arra, You Tube)








































PROSEGUE L'ALLESTIMENTO DELLA L.H.D. "TRIESTE" AL MUGGIANO




Proseguono senza soste i lavori di allestimento della L.H.D. TRIESTE, futura ammiraglia della Marina Militare Italiana.



Lo scorso 04 gennaio 2020, nel porto di Castellammare di Stabia la nave militare LHD “TRIESTE” è stata disormeggiata dalla banchina allestimento della FINCANTIERI S.p.A. per poi essere agganciata ad un Rimorchiatore d’altura nella rada del porto stabiese denominata “AREA ALFA” e trasferita presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia).



La futura Nave Trieste è una Landing helicopter deck. Una nave anfibia in grado di trasportare mezzi e uomini, duttile nell'impiego operativo. Il lungo ponte di volo di quello che è il "pezzo forte" della Legge Navale, avviata qualche anno fa con i programmi per le Fremm e i PPA, ha attraversato il varco di ponente della diga foranea questa mattina con le prime luci del giorno. Pensata per sostituire il Garibaldi, il Trieste inizia la lunga fase dell'allestimento presso la Fincantieri del Muggiano.


La bella unità ha lasciato da tempo Castellammare di Stabia, dove è stata costruita e dove è stato assemblato lo scafo. Trainata dai rimorchiatori Carlo Martello e Kamarina, ha percorso quasi tutto il Mar Tirreno e parte del Mar Ligure alla velocità di cinque nodi fino a raggiungere la Spezia. Qui è stato preso in consegna dai rimorchiatori San Venerio, Calabria e Arteteca proprio all'imbocco dell'area portuale per essere portato con successo ad attraccare al Muggiano.



L'imponente mole della nave è giunta a La Spezia con sei mesi di anticipo rispetto ai piani. Una decisione che ha creato non poche polemiche sindacali a Castellammare di Stabia. Qui riceverà tra le altre cose i sistemi d'arma costruiti da Leonardo, progettati e realizzati a Melara e in dotazione a decine di marine militari in tutto il mondo. Consegna alla Marina Militare prevista nel 2022: il Trieste farà parte del paesaggio del Golfo dei poeti per ancora due anni e mezzo. Poi sarà assegnata al suo porto di destinazione, che potrebbe essere Brindisi per operare al fianco della Brigata San Marco.

(Web, Google, Wikipedia, Giorgio Arra, Difesa.Forumfree, Naviearmatori, You Tube)

















I nuovi sensori radar AESA KRONOS in banda X dei nuovi PPA hanno superato i test a terra presso il centro Leonardo di Pratica di Mare (RM)


Nuova “suite” di sensori “ATTIVI” a facce piane

I nuovi sensori radar KRONOS in banda X dei nuovi PPA classe Paolo Thaon Di Revel hanno superato i test a terra presso il centro Leonardo di Pratica di Mare (RM) con l'integrazione dei primi due array di sensori fissi del nuovo Radar Dual Band Radar (DBR) X/C.
Le informazioni provengono dall'OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d'Armement / Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamento) che gestisce il programma PPA.
A seguito del completamento con successo dei Factory Qualification Trials (FQT), sono state integrate due facce in X-Band e, per la prima volta, sono stati rilevati e tracciati gli obiettivi su un settore di 180 gradi.
Entro il 2020, le due facce X-Band FQT dovranno essere completate e saranno effettuate le prove di sistema a bordo dell’unità Paolo Thaon di Revel (PPA1), con quattro facce installate. Il DBR testimonia l'eccellente lavoro di squadra sinergico della società Leonardo, sotto l'egida della Marina Militare Italiana, attraverso l’OCCAR. Si tratta di un sensore di sorveglianza multifunzionale 3D ad alte prestazioni con capacità di guida missilistica (versione DBR-C), che posizionerà le navi PPA e la Marina Militare Italiana all'avanguardia nel mondo.
Tutte le unità della classe sono in costruzione presso il Cantiere Integrato Fincantieri di Riva Trigoso e Muggiano, con consegna prevista, per la prima unità della classe, nel 2021; le consegne successive avverranno nel 2022, 2023, 2024 (due unità), 2025 e 2026.
La versione "full" del PPA vedrà il suo dislocamento totale aumentato a 6.400 tonnellate (contro le 4.500 tonnellate della versione "light") e la sua lunghezza aumentata a 143 metri. La PPA "full" sarà quindi paragonabile alle fregate italiane del tipo FREMM (dislocamento totale di 6900 tonnellate e lunghezza di 144 metri).
La suite di sensori e armi di queste cosiddette "navi pattuglia" è rilevante: i PPA in configurazione "full" saranno equipaggiate con il sistema radar a doppia banda Leonardo KRONOS (bande C e X), che fornisce capacità di difesa missilistica oltre ad un sonar trainato e montato sullo scafo.




Zona poppiera modulare

La nuova unità è una nave altamente flessibile con la capacità di servire molteplici funzioni, che vanno dal pattugliamento con capacità di salvataggio in mare alle operazioni di protezione civile e, nella sua versione “full”, nave da combattimento di prima linea. Ci saranno infatti diverse configurazioni del sistema di combattimento: a partire da una versione "leggera" per il compito di pattugliamento, integrata per la capacità di autodifesa, ad una "completa", attrezzata per una completa capacità di difesa. Il vascello è anche in grado di operare con navi ad alta velocità come RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) fino a 11 metri di lunghezza attraverso gru laterali o una rampa di alaggio situata all'estrema poppa.
Un gommone a scafo rigido di 11 metri di lunghezza (RHIB) sarà trasportato al centro della nave per missioni di pattugliamento e trasporto. Il lancio e il recupero dell'RHIB sarà effettuato o con le gru laterali situate accanto all'RHIB o attraverso una rampa di alaggio situata nella parte posteriore. Il ponte della nave è posizionato a metà nave.
Un hangar situato a poppa della nave può contenere fino a due NH90 o un elicottero di media portata EH101. Un ponte di volo, che è posizionato accanto all'hangar vicino alla poppa della nave, è destinato a sostenere le operazioni di un NH90 o di un elicottero EH101.
La nave sarà caratterizzata da due zone modulari a poppa e al centro dello scafo, consentendo l'arginamento dei moduli logistici, residenziali, sanitari e operativi.
La nave pattuglia sarà in grado di fornire acqua potabile e 2.000kW di elettricità per l'atterraggio.
I PPA hanno 2 zone modulari a poppa e al centro della nave che consentono l'imbarco di vari tipi di moduli operativi / logistici / residenziali / sanitari containerizzati (in particolare, la zona di poppa può ricevere e gestire all'interno di un'area coperta fino a 5 moduli in contenitori ISO 20", mentre la zona centrale può ricevere e gestire fino a 8 contenitori ISO 20”). 




Armamento delle navi classe PPA

L'armamento della nave dovrebbe includere il sistema missilistico antiaereo SAAM-ESD con 16 lanciatori verticali per Aster 15 e Aster 30 SAM, otto missili Teseo / Otomat Mk 2A Evolved, un cannone principale Leonardo LW da 127 mm / 64 e un cannone secondario da “76 mm Sovraponte” con munizioni guidate Strales / Davide, due sistemi d'arma remoti da 25 mm, due lanciasiluri da 533 mm. L'hangar potrà ospitare due NH90 o un singolo elicottero AW101. A poppa della nave c'è una rampa per il lancio e il recupero rapido di un RHIB di 11 metri, oltre a due cosiddette zone modulari con la possibilità di collocarvi un totale di 13 container standard per il carico utile riconfigurabile. L'equipaggio della configurazione "completa" del PPA sarà composto da 173 uomini e donne tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
Le navi pattuglia offshore classe Paolo Thaon Di Revel saranno armate con il sistema di cannoni OTO Melara 127/64 LW Vulcano (armamento principale) e i supporti per cannoni OTO Melara 76/62 Sovraponte per la difesa contro bersagli di superficie, aerei, marittimi e asimmetrici. Le navi sono destinate a svolgere una serie di compiti nelle acque territoriali italiane e limitrofe.
Due sistemi di armi di piccolo calibro da 25 mm controllati a distanza saranno utilizzati per operazioni di combattimento a distanza ravvicinata, anti-contrabbando e interdizione marittima. Il sistema di autodifesa esteso per missili antiaerei di superficie di MBDA (SAAM-ESD) e il sistema missilistico antinave Teseo Mk.2E Evoved saranno installati per aumentare ulteriormente la capacità di difesa antinave e controcosta della nave sino ad oltre 400 Km.
Le navi multiruolo utilizzeranno un sistema di siluri pesanti per colpire obiettivi sottomarini.



Caratteristiche di protezione

La protezione passiva della nave sarà fornita da due sistemi di lancia-esca OTO Melara a distanza (ODLS), che sono efficaci contro i missili e i radar a infrarossi equipaggiati con cercatori, così come contro le esche per la guerra antisommergibile (ASW).
Il sistema di guerra elettronica di Elettronica sarà utilizzato per fornire autoprotezione alla nave.

Navigazione e comunicazioni

Le operazioni di navigazione e le operazioni del sistema di combattimento della nave saranno effettuate dai membri dell'equipaggio dal ponte utilizzando un sistema di gestione del combattimento, che integra armi, sensori e altre unità a bordo della nave.
Una serie di sensori da installare sulla nave includerà l'identificazione di nuova generazione di amici e nemici (IFF) con un'antenna circolare, infrarossi, sonar per il rilevamento dei subacquei e un sistema di sonar a traino attivo. Sarà installato il sistema di controllo delle armi NA30S MK2 basato su un radar di controllo del fuoco multisensore (X e Ka), così come il radar di sorveglianza aerea e terrestre LPI SPS732, e il radar KRONOS dual-band 3D multi-funzione attiva a scansione elettronica (AESA) con quattro radar C e X-dual band.
Sui quattro lati della nave saranno installate più teste ottiche non rotanti per fornire una sorveglianza a 360°. Il rilevamento e l'inseguimento dei bersagli può essere effettuato da un sistema statico IRST (ricerca e tracciamento a infrarossi). Per la misurazione della temperatura dell'acqua verrà utilizzata un'unità batitermografica.
La comunicazione per l'imbarcazione sarà fornita da sistemi di comunicazione integrati, compresi sistemi satellitari multibanda, radio definite via software e dispositivi acustici a lungo raggio (LRAD).




PROPULSIONE “HIBRID”

Il Pattugliatore Polivalente d'Altura è lungo 133 metri e può trasportare 90 membri dell'equipaggio con alloggi aggiuntivi fino a 171 membri. L'impianto di propulsione ibrida flessibile della nave è dotato di piccoli moto-riduttori per operazioni a bassa velocità, due diesel di propulsione per la media velocità e la turbina a gas LM2500+G4 per gli spunti oltre i 31 nodi.
La prima unità della classe ha iniziato le prove in mare il 12 novembre 2019. E’ dotata di un impianto combinato diesel, di un impianto a turbina a gas (CODAG) e di un sistema di propulsione elettrica; ha capacità di fornire acqua potabile a terra, fornire elettricità a terra con 2000 kw di potenza.
Le unità della classe Thaon Di Revel saranno alimentate da un sistema di propulsione combinato diesel e gas (CODAG) composto da due motori MTU 20V 8000 M91L, ognuno dei quali sviluppa 10.000kW di potenza, e una turbina a gas GE LM2500+G4 con una capacità di 35.320kW.
Saranno dotate di quattro gruppi elettrogeni MAN 12V175D, ciascuno con potenza nominale di 1.640kW, e di due alberi, che azionano eliche a passo controllabile.
Sono guidati dagli azionamenti a prova d'urto MV3000 di GE, i piccoli motori elettrici montati su riduttore azioneranno la nave a bassa velocità, generando al contempo energia per i sensori e le armi di bordo.
Il pattugliatore può raggiungere una velocità massima di oltre 32k con una autonomia di 5.000nm. I soli motori diesel MTU permettono alla nave di navigare a velocità di 24k.
I sensori e i sistemi d'arma per le navi PPA sono forniti da MBDA, Leonardo OTO Melara, Wass ed Elettronica.
Leonardo è responsabile della fornitura dei sistemi di gestione del combattimento per le navi. La società ha sviluppato un sistema ponte in collaborazione con Fincantieri. Inoltre, Leonardo fornisce assistenza per i sottosistemi come sensori e armi.
La Marine Solutions di GE è stata selezionata per fornire sette turbine a gas LM2500+G4 nel marzo 2016. Le turbine sono sviluppate da Avio Aero in Italia, mentre GE Power Conversion produce azionamenti.
Rolls-Royce si è aggiudicata un contratto per la fornitura di 14 motori MTU 20V 8000 M91L per sette navi PPA nell'ottobre 2016.




ENGLISH

PPa’s X-Band Radar Arrays Pass Milestone At Land-Based Test Facility: the integration of the first two X-Band fixed sensor arrays of the new Dual Band Radar (DBR) X/C at the test bed in Pratica di Mare airfield, near Rome.

The information comes from OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement / Organisation for Joint Armament Co-operation) who manages the PPA programme.
Following the successful completion of a single face Factory Qualification Trials (FQT), two X-Band faces were integrated and, for the first time, targets were detected and tracked over a 180 degrees sector.
According to OCCAR, within 2020, the two X-Band faces FQTs have to be completed and the system trials onboard Thaon di Revel (PPA1), with four faces installed, will be performed. The DBR bears witness of the excellent synergistic teamwork of the contractor Leonardo Company, under Italian Navy requirements, through OCCAR as Contracting Authority. It is a 3D high performance multifunctional surveillance sensor with missile-guidance capability (DBR-C version), that will position PPA vessels and the Italian Navy at the forefront of the European defense panorama.
The PPA (Pattugliatore Polivalente d’Altura) patrol ship is 133 meters long and can carry 90 crew members with additional accommodations for up to 171 members. The ship’s flexible hybrid propulsion plant features small gearbox mounted-motors for low speed operations, two propulsion diesels for mid-speed service and the LM2500+G4 gas turbine to reach more than 31 knots.
The PPA is a highly flexible ship with the capacity to serve multiple functions, ranging from patrol with sea rescue capacity to Civil Protection operations and, in its most highly equipped version, first line fighting vessel. There will be indeed different configurations of combat system: starting from a “light” version for the patrol task, integrated for self-defence ability, to a “full” one, equipped for a complete defence ability. The vessel is also capable of operating high-speed vessels such as RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) up to 11 meters long through lateral cranes or a hauling ramp located at the far stern.
The first of class ship started sea trials on November 12, 2019.

PPA Specifications:

• 132.5 meters long 
• Speed more than 31 knots according to vessel configuration and operational conditions
• 171 persons of the crew 
• Equipped with a combined diesel, a gas turbine plant (CODAG) and an electric propulsion system
• Capacity to supply drinking water to land 
• Capacity to provide electricity to land with 2000 kw of power 
• 2 modular zones at the stern and at the center of the ship that allow the embarking of various types of containerized operating/logistic/residential/healthcare modules (in particular, the stern area may receive and handle within a covered area up to 5 modules in ISO 20” containers, while the central zone may receive and handle up to 8 ISO 20” containers) .

The PPAs are being built at Fincantieri’s Integrated Shipyard of Riva Trigoso and Muggiano, with delivery expected, for the first vessel of the class, in 2021, while the following deliveries will take place in 2022, 2023, 2024 (two units), 2025 and 2026.
The PPA “full” version will see its total displacement increased to 6,400 tons (compared to 4,500 tons for the “light” version) and its length increased to 143 meters. PPA “full” will thus be comparable to Italian FREMM type frigates (total displacement of 6900 tons and a length of 144 meters).
The sensor and weapon suite of these “patrol ships” is quite impressive, as the PPA in “full” configuration will be fitted with the Leonardo dual-band radar system AFAR (C and X bands), which provides missile defense capabilities as well as a towed and hull mounted sonar.
The armament of the ship should include the SAAM-ESD anti-aircraft missile system with 16 vertical launchers for Aster 15 and Aster 30 SAM, eight Teseo / Otomat Mk 2A Evolutio anti-ship missiles, a 127-mm / 64 Leonardo LW main gun and a 76mm secondary gun with Strales / Davide guided ammunition, two 25-mm remote weapon systems, two 533-mm torpedo launchers. The hangar will be able to accommodate two NH90 or a single AW101 helicopter. At the stern of the ship there is a ramp to quickly launch and recover a 11-meter RHIB, as well as two so-called modular zones with the possibility of placing there a total of 13 standard containers for reconfigurable payload. The crew complement of the PPA “full” configuration should be 173 people.

An 11m-long rigid hull inflatable boat (RHIB) will be carried in the middle of the ship for patrol and transportation missions. Launch and recovery of the RHIB will be performed either by the lateral cranes located beside the RHIB or through a hauling ramp located at the rear. The vessel’s bridge is placed amidships.
A hangar located at the aft of the vessel can hold up to two NH90 or one EH101 medium-lift utility helicopter. A flight deck, which is placed next to the hangar near the stern of the ship, is intended to support the operations of one NH90 or one EH101 helicopter.
The vessel will feature two modular zones at the stern and centre of the hull, allowing embankment of logistic, residential, healthcare and operating modules.
The patrol vessel will be capable of supplying drinking water and 2,000kW of electricity to land.

Armament of the PPA-class vessels

The PPA-class offshore patrol vessels will be armed with OTO Melara 127/64 LW high-calibre Vulcano gun system (main armament) and OTO Melara 76/62 medium-calibre gun mounts for defence against surface, airborne, maritime and asymmetric targets.
“The ships are intended to perform a number of duties in territorial waters of Italy.”
Two 25mm remotely controlled small-calibre gun systems will be used for close-range combat operations, anti-smuggling and maritime interdiction. MBDA’s surface anti-air missile-extended self-defence (SAAM-ESD) system and Teseo anti-ship missile system will be fitted to further increase the vessel’s anti-ship defence capability.
The multi-role vessels will use a heavy-weight torpedo system to strike under-water targets.

Protection features

Passive protection for the vessel will be provided by two remote-control OTO Melara decoy launching systems (ODLS), which are effective against infrared seeker-equipped missiles and radars, as well as anti-submarine warfare (ASW) decoys.
Elettronica’s electronic warfare system will be used to provide self-protection for the ship.

Navigation and communications

The vessel’s navigation and combat system operations will be performed by crew members from the bridge using a combat management system, which integrates weapons, sensors and other units on board the ship.
A number of sensors to be installed on the vessel will include next-generation identification friend and foe (IFF) with a circular antenna, infrared, diver detection sonar, and active towed array sonar system. NA30S MK2 weapon control system based on a multi-sensor fire control radar (X and Ka) will be fitted, as well as LPI SPS732 air and ground surveillance radar, and KRONOS dual-band 3D multi-function active electronically scanned array (AESA) radar with four C- and X-dual band radars.
Multiple non-rotating optical heads will be fitted on the four sides of the ship to provide 360° surveillance. Target detection and tracking can be performed by a static IRST (infrared search and track) system. A bathythermograph unit will be used for measuring the water’s temperature.
Communication for the boat will be provided by integrated communications systems, including multi-band satellite systems, software-defined radios and long-range acoustic devices (LRAD).

PPA-class OPVs propulsion and performance

The PPA-class will be powered by a combined diesel and gas (CODAG) propulsion system consisting of two MTU 20V 8000 M91L engines, each developing 10,000kW of power, and one GE LM2500+G4 gas turbine with a capacity of 35,320kW.
The vessel will also feature four MAN 12V175D GenSets, each rated at 1,640kW, and two shafts, driving controllable-pitch propellers.
Driven by GE’s shock-proof MV3000 drives, the small gearbox-mounted electric motors will drive the ship at low speeds while generating power for the on-board sensors and weapons.
The offshore patrol vessel can achieve a maximum speed of more than 32k and a range of 5,000nm. The MTU diesel engines alone allow the vessel to sail at speeds of 24k.

Contractors involved

Sensors and weapon systems for the PPA multi-role offshore patrol vessels are supplied by MBDA, OTO Melara, Elettronica, and WASS.
Leonardo’s subsidiary Selex is responsible for providing combat management systems for the vessels. The company developed a bridge system in co-operation with Fincantieri. In addition, Selex provides assistance for subsystems such as sensors and weapons.
GE’s Marine Solutions was selected to supply seven LM2500+G4 gas turbines in March 2016. The turbines are developed by Avio Aero in Italy, while GE Power Conversion produces drives.
Rolls-Royce won a contract to provide 14 MTU 20V 8000 M91L engines for seven PPA vessels in October 2016.

(Web, Google, Navalnews, You Tube, Forumfree, dr.Giorgio Arra, Wikipedia)