lunedì 21 marzo 2022

Il Gloster Meteor


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Il Gloster Meteor era un bimotore a getto da caccia ad ala dritta prodotto dall'azienda britannica Gloster Aircraft Company negli anni quaranta.
Primo jet britannico ad entrare in servizio operativo ed il secondo a livello mondiale, il Meteor venne impiegato per circa 15 anni dalle aviazioni di decine di nazioni.
L'armamento era costituito da quattro cannoni da 20 mm Hispano. La propulsione era assicurata da due motori a reazione installati sull'ala diritta. La velocità era compresa tra i 668 e i 950 km/h a seconda dei modelli, due dei quali apparsi in tempo di guerra. Nonostante il suo disegno tradizionale e le sue notevoli dimensioni, combatté in vari conflitti regionali almeno fino al 1956 e conseguì vari primati ed un record mondiale di velocità. Il 7 novembre 1945, il capitano Captain H.J. Wilson ottenne il primo record di velocità per un aereo a reazione, volando alla velocità di 975 km/h a Herne Bay nel Kent (Inghilterra). Quando fu superato come caccia, trovò impiego come cacciabombardiere e soprattutto come caccia notturno biposto, dotato di radar nel muso, oltre che come addestratore.





Storia

Sviluppo

Lo sviluppo di un aereo da caccia a reazione iniziò nel novembre 1940 come collaborazione tra la Gloster Aircraft Company e la Power Jets Ltd. di Frank Whittle per i motori.
Il primo aereo a reazione britannico, il prototipo monomotore Gloster E28/39 (matricola W4041) progettato da George Carter, volò per la prima volta il quindici maggio 1941 dalla base della RAF di Cranwell. In seguito il ministero dell'aeronautica con la specifica F9/40 ordinò lo sviluppo di un bimotore. Il nuovo aereo avrebbe dovuto essere chiamato Thunderbolt, il nome venne poi cambiato in Meteor per evitare confusione col Republic P-47 dell'USAAF.
Vennero prodotti otto prototipi.
Il quinto prototipo (DG206) dotato di motori de Havilland Halford H.1, adottati a causa dei problemi ai Whittle W.2 originariamente previsti, volò per la prima volta il cinque marzo 1943 dalla base aerea della RAF di Cranwell con Michael Daunt ai comandi.
Lo sviluppo del Meteor proseguì a Newmarket Heath e poi allo stabilimento Gloster di Moreton Valence.
Il primo Meteor con motori Whittle (DG205/G) volò per la prima volta il diciassette giugno, seguito il ventiquattro luglio dal DG202/G, impiegato nel 1945 per collaudi a bordo della portaerei HMS Pretoria Castle.
Il DG203/G volò per la prima volta il nove novembre 1943 ma venne destinato quasi subito all'addestramento a terra.
Il DG204/G dotato di motori Metrovick F.2 volò per la prima volta il tredici novembre 1943 e venne distrutto in un incidente il primo aprile 1944.
Il DG208/G volò per la prima volta il venti gennaio 1944, quando la maggioranza dei problemi erano stati risolti ed il progetto definitivo approvato per la produzione di serie.
Il DG205/G venne distrutto il ventisette aprile 1944 in un incidente in decollo.
Altri due prototipi non volarono mai, il DG209/G usato dalla Rolls-Royce Limited per collaudi dei motori e il DG207/G che avrebbe dovuto essere il prototipo di una versione con motori de Havilland denominata Meteor F 2, poi cancellata dopo la decisione di impiegare quei motori per il de Havilland DH.100 Vampire.
Il 12 gennaio 1944 il primo aereo di serie Meteor F 1 (EE210/G) volò per la prima volta dallo stabilimento Gloster di Moreton Valence. Era quasi uguale ai prototipi F9/40 a parte modifiche al tettuccio per migliorare la visibilità laterale e posteriore e l'aggiunta di quattro cannoni Hispano Mk V da 20mm nel muso.
I motori erano due Rolls Royce W.2B/23C, derivati dal Whittle W.2, con 770 kg spinta l'uno, che permettevano all'aereo una velocità massima di 670 km/h a 3.000 m ed un'autonomia di 1.610 km.
Come altri aerei a reazione dell'epoca, il Meteor F 1 aveva problemi di stabilità a velocità transoniche e di stabilità all'imbardata a causa del distacco della vena fluida dalle superfici di controllo della coda, inoltre in alcune parti dell'inviluppo di volo richiedeva un grande sforzo sui comandi per controllare l'aereo.
Il diciassette maggio 1945 volò per la prima volta il prototipo della nuova versione Meteor F 4 con motori Rolls Royce Derwent V, semiali accorciate con estremità tronche, struttura rinforzata, abitacolo pressurizzato, alettoni alleggeriti per migliorare la manovrabilità e regolazione del timone per migliorare la stabilità all'imbardata. Il Meteor F 4 aveva una velocità massima al livello del mare di 941 km/h, nettamente superiore all'F 1, ma aveva una minore velocità di salita a causa delle ali corte, poteva portare un serbatoio di carburante sotto ogni semiala, vennero fatti esperimenti con carichi bellici ed una versione a fusoliera allungata.
Dall'F 4 venne derivata la versione biposto da addestramento T 7, adottata dalla RAF, dalla Fleet Air Arm e da altre aeronautiche che avevano acquisito il Meteor.
Con l'entrata in servizio di caccia di caratteristiche superiori, la Gloster decise di realizzare una nuova versione aggiornata del Meteor mantenendo però il più possibile delle attrezzature e processi produttivi utilizzati per l'F 4. Il risultato fu il Meteor F 8, impiegato dalla RAF fino all'entrata in servizio dell'Hawker Hunter e del Supermarine Swift. Dopo un primo F 4 modificato, il primo prototipo dell'F 8 (VT150) volò per la prima volta il dodici ottobre 1948 a Moreton Valence.
Nel 1948 due Meteor F 3 vennero modificati ed alleggeriti rimuovendo anche l'armamento e dotati di un carrello rinforzato e gancio d'atterraggio, vennero poi impiegati per prove a bordo delle portaerei Illustrious e Implacable, ma alla fine la Fleet Air Arm scelse il Supermarine Attacker come caccia imbarcato.
Le consegne dell'F 8 iniziarono nell'agosto 1949, il primo squadron venne equipaggiato nel 1950.
Tra il 1950 ed il 1955 il Meteor F 8 fu il più importante caccia diurno della RAF e di molte forze aeree, tra cui la RAAF che lo impiegò nella guerra di Corea, nonostante fosse chiaramente antiquato al confronto coi caccia con ala a freccia come il North American F-86 Sabre ed il MiG-15.
Alcuni Meteor F 8, un F 3 e due F 4 vennero modificati con una sonda per il rifornimento in volo sul muso, vennero eseguite alcune prove di rifornimento con aerei cisterna Avro 683 Lancaster, Avro 694 Lincoln e KB-29, ma la modifica non venne adottata per gli aerei in servizio.
Negli anni cinquanta vennero sviluppate delle versioni da ricognizione del Meteor per sostituire i Supermarine Spitfire ed i de Havilland DH.98 Mosquito, ormai antiquati.
Due F 4 vennero modificati nei prototipi della nuova versione FR 5 con apparecchiature fotografiche nel muso, che però non venne prodotta in serie.
Nel luglio 1950 iniziò la produzione dell'FR 9, che venne impiegato dal No. 208 Squadron in medio oriente fino al 1961, e dal No. 2 e 79 Squadron della 2nd Tactical Air Force in Germania che li impiegarono fino al 1956, quando vennero sostituiti dal Supermarine Swift.
Nel dicembre 1950 iniziarono le consegne del PR 10 al No. 2 e No. 541 Squadron in Germania seguiti il mese successivo dal No. 13 squadron a Rayid in Egitto e a dicembre 1953 dal No. 81 Squadron in estremo oriente.
I PR 10 della RAF vennero rapidamente radiati a partire dal 1956 a causa del progresso dei missili contraerei e sostituiti dagli English Electric Canberra, l'ultimo PR 10 venne radiato dal No. 81 Squadron nel luglio 1961.
Sempre negli anni cinquanta vennero sviluppate delle versioni del Meteor da caccia notturna dotati di Radar per sostituire il Mosquito, comunque come soluzione provvisoria.
Il prototipo della versione NF 11 sviluppato dalla Armstrong Whitworth volò, per la prima volta il 31 maggio 1950. I primi NF 11 di serie entrarono in servizio nella RAF nel 1951 col No. 29, 141 e 85 Squadron, le consegne vennero completate nel 1955.
Venne poi sviluppata una nuova versione del Meteor denominata NF 12 dotata del nuovo radar APS-21, il prototipo volò per la prima volta il ventuno aprile 1953, le consegne iniziarono in agosto con il No. 85 Squadron.
Il prototipo di una versione adattata per climi tropicali denominata NF 13 volò per la prima volta il ventitré dicembre 1952, successivamente entrò in servizio nel No. 219 Squadron di Kabrit e, nel marzo 1953, nel No. 39 Squadron di Fayid, entrambi in Egitto.
La versione definitiva del Meteor da caccia notturna fu l'NF 14, che volò per la prima volta il ventitré ottobre 1953 mentre i primi di serie entrarono in servizio nel febbraio 1954 nel No. 25 Squadron, complessivamente vennero impiegati da nove Squadron oltre ad un reparto di conversione operativa (Operational Conversion Unit, OCU), iniziarono ad essere sostituiti nel No. 46 Squadron dal Gloster Javelin nel 1956. Gli ultimi NF 14, in servizio nel No. 60 Squadron di base a Tengah, a Singapore, vennero radiati nel 1961. Quattordici NF 14 vennero convertiti in addestratori rinominati NF(T) 14 ed impiegati dal No. 2 Air Navigation School a Thorney Island fino al 1965.
Alcuni Meteor vennero impiegati in Francia dal Centre d'essais en vol (CEV) per collaudi di equipaggiamenti aeronautici fino agli anni ottanta.







Impiego operativo

Seconda guerra mondiale

I primi venti Meteor F 1 vennero consegnati alla RAF il primo giugno 1944, un altro venne inviato negli USA in cambio di un Bell YP-59A Airacomet per valutazioni comparative.
Il primo reparto operativo su Meteor F 1 fu il No. 616 Squadron con quattordici aerei sulla base di Culmhead nel Somerset, precedentemente equipaggiato con Spitfire VII, gli altri sei F 1 vennero impiegati dalla RAF per collaudi
Il primo aereo (EE219) venne consegnato il dodici luglio dopo l'addestramento dei primi sei piloti a Farnborough.
In seguito il No. 616 Squadron venne trasferito sulla base di Manston sulla costa orientale del Kent, in una settimana venne completato l'addestramento di altri trenta piloti.
La RAF inizialmente impiegò i Meteor per intercettare le bombe volanti V1. La prima missione con tre aerei avvenne il ventisette luglio 1944; questa fu anche la prima missione operativa della RAF con aerei a reazione. Dopo alcuni problemi, principalmente per inceppamenti dei cannoni, il quattro agosto vennero abbattute due V1, arrivando a quattordici alla fine della guerra.
Dopo la fine dell'impiego delle V1 e l'inizio dell'impiego delle V2, la RAF decise di non impiegare i Meteor contro la Luftwaffe, anzi ai Meteor era vietato sorvolare territori controllati dal nemico per non rischiare che, in caso di abbattimento, i tedeschi potessero ispezionarli; inoltre era attesa a breve la nuova versione F 3 di prestazioni superiori. Il No. 616 Squadron venne trasferito alla base di Debden ed impiegato in esercitazioni contro i bombardieri dell'USAAF per addestrare i loro equipaggi ad affrontare caccia a reazione; in seguito venne trasferito a Colerne nel Wiltshire.
Il No. 616 Squadron ricevette il primo Meteor F 3 il diciotto dicembre 1944.
Il venti gennaio 1945 quattro Meteor vennero trasferiti a Melsbroek in Belgio; a marzo l'intero squadron venne trasferito a Gilze-Rijen ed il mese successivo a Nijmegen. I Meteor vennero impiegati in missioni di ricognizione ed attacco al suolo senza mai incontrare caccia a reazione tedeschi.
In diverse occasioni la caccia e contraerea alleati scambiarono i Meteor per Messerschmitt Me 262 e li attaccarono; per rimediare, i Meteor di base in Europa vennero ridipinti interamente in bianco per facilitarne l'identificazione.
A fine aprile lo Squadron venne trasferito a Falberg in Germania dove due aerei andarono distrutti in una collisione in volo a causa della scarsa visibilità; entrambi i piloti rimasero uccisi.
Alla fine della guerra i Meteor avevano distrutto al suolo 46 aerei tedeschi.













Dopoguerra

Nel maggio 1945 i primi F 3 entrarono in servizio nel No. 74 Squadron, seguito dal 124 e 245 ad agosto, il 263 a settembre ed il 222 ad ottobre. Il No. 616 Squadron venne sciolto il ventinove agosto 1945.
Nel 1946 la RAF aveva sedici Squadron equipaggiati con Meteor, lo stesso anno entrò in produzione il Meteor F 4. Per aumentare la produzione gli F 4 vennero prodotti oltre che dalla Gloster anche dalla Armstrong Whitworth nello stabilimento di Bagington.
Nel 1947 vennero equipaggiati con F 4 il No. 74 e 222 Squadron, altri nove Squadron vennero equipaggiati nel 1948, due nel 1949, tre nel 1950, tra cui il 616, ed altri sei nel 1951.
Le consegne dell'F 8 iniziarono nell'agosto 1949, il primo Squadron venne equipaggiato nel 1950.
L'F 8 venne impiegato come caccia diurno della RAF tra il 1950 ed il 1954, venne poi sostituito dall'Hawker Hunter.
Nel 1949 entrarono in servizio i primi T 7, che iniziarono ad operare a settembre e vennero impiegati come addestratori dalla RAF e dalla Fleet Air Arm fino a metà degli anni cinquanta.
Nel luglio 1950 venne equipaggiato con FR 9 il No. 208 sulla base di Fayid in Egitto, poi a dicembre il No. 2 Squadron di Bückeburg e nel novembre 1951 il No. 79 di Gutersloh della 2nd Tactical Air Force in Germania che li impiegarono fino al 1956, quando vennero sostituiti da Supermarine Swift.
Nel dicembre 1950 iniziarono le consegne dei PR 10 al No. 2 e No. 541 Squadron in Germania ed il mese successivo al No. 13 Squadron a Rayid in Egitto, poi trasferito sulla base di Akrotiri a Cipro. Nel giugno 1951 il No. 2 Squadron cedette i propri PR 10 al No. 541 rimanendo equipaggiato interamente con FR 9.
Il Meteor NF 11 entrò in servizio nella RAF nel 1951 col No. 29, 85 e 141 Squadron, le consegne vennero completate nel 1955.
All'inizio del 1953 entrò in servizio la versione NF 13 nel No. 219 Squadron di Kabrit, sciolto nel settembre 1954, e nel marzo 1953 nel No. 39 Squadron di Fayid, entrambi in Egitto.
La RAF tra l'agosto 1953 ed il settembre 1956 ricevette il Meteor NF 12 che venne impiegato in sette Squadron (No. 25, 46, 65, 72, 85, 152 e 153). Nel febbraio 1956 il No. 46 sostituì i Meteor coi Javelin, seguirono gli altri Squadron, gli ultimi NF 12 vennero radiati dai No. 25 e 92 Squadron nel 1959.
A dicembre 1953 anche il No. 81 Squadron in estremo oriente ricevette i PR 10 che vennero impiegati in missioni di ricognizione per contrastare i guerriglieri comunisti in Malesia.
Nel febbraio 1954 entrarono in servizio i primi NF 14 nel No. 25 Squadron, complessivamente vennero impiegati da nove squadron oltre ad un reparto di conversione operativa (Operational Conversion Unit, OCU), iniziarono ad essere sostituiti nel No. 46 squadron dal Gloster Javelin nel 1956.
Nel 1954 gli FR 9 del No. 208 Squadron di Takali a Malta vennero trasferiti sulla base di Khormaskar a Aden da dove vennero impiegati in missioni di ricognizione ed antiguerriglia, in seguito il No. 208 tornò a Cipro, ma rimase ad Aden un distaccamento denominato No. 1417 Flight che venne impiegato fino al 1961 in missioni simili in diverse parti del Medio Oriente.
Tra il 1954 ed il 1955 i PR 10 del No. 13 Squadron della RAF vennero impiegati in missioni di ricognizione durante le operazioni militari in Kenya per contrastare la guerriglia dei Mau-Mau.
I PR 10 della RAF vennero rapidamente radiati a partire dal 1956 a causa del progresso dei missili contraerei e sostituiti dagli English Electric Canberra, l'ultimo PR 10 venne radiato dal No. 81 Squadron nel luglio 1961.
Gli ultimi NF 14 in servizio nel No. 60 Squadron di base a Tengah a Singapore vennero radiati nel 1961.
Quattordici NF 14 vennero convertiti in addestratori, rinominati NF(T) 14 ed impiegati dal No. 2 Air Navigation School a Thorney Island dal giugno 1959 al 1965.
Complessivamente 890 Meteor andarono persi in incidente durante il servizio nella RAF, con la perdita di 450 piloti, l'anno peggiore fu il 1953 con 145 incidenti.
Alcuni incidenti furono causati dall'elevato consumo di carburante dei motori che portava ad un'autonomia di meno di un'ora, inoltre per la posizione dei motori molto distanziati sulle ali l'aereo era difficile da controllare in caso di spegnimento di un motore a causa della spinta asimmetrica. Spesso gli incidenti avevano conseguenze drammatiche per l'assenza di sedili eiettabili, esclusa la versione F 8, specie per i T 7 e gli F 4 impiegati per addestramento.

Guerra di Corea

I Meteor F 8 della RAAF vennero ampiamente impiegati in Corea dal No. 77 Squadron, parte delle British Commonwealth Forces Korea, con personale di supporto anche di altre nazioni del Commonwealth.
Il No. 77 Squadron arrivò in Corea equipaggiato con North American P-51D Mustang, in seguito si trasferì a Iwakuni, in Giappone, per la conversione sui Meteor e tornò in Corea nell'aprile 1951 con una trentina tra F 8 e T 7, a giugno lo squadron venne trasferito sulla base K-14 di Kimpo ed a luglio venne dichiarato operativo.
Inizialmente c'era preoccupazione perché il MiG-15 era chiaramente superiore al Meteor F 8 come prestazioni ed armamento, però il Meteor F 8 era superiore all'F-86 Sabre per accelerazione e velocità di salita.
La prima missione del No. 77 Squadron avvenne il trenta luglio 1951. I piloti erano addestrati prevalentemente nell'attacco al suolo per cui avevano difficoltà nel ruolo di scorta ai bombardieri.
Il ventinove agosto 1951 otto Meteor in missione di scorta nell'area di confine tra Cina e Corea lungo il corso del fiume Yalu soprannominata “MiG Alley” (viale dei MiG) vennero attaccati da sei MiG-15, un Meteor venne abbattuto e due danneggiati.
Il ventisette ottobre il No. 77 Squadron ottenne la prima probabile vittoria, seguita da altre due sei giorni dopo.
Il primo dicembre, durante uno scontro tra dodici Meteor e circa quaranta MiG-15, il No. 77 Squadron ottenne le prime due vittorie confermate, il Flying Officer Bruce Gogerly ottenne la prima, ma vennero abbattuti quattro Meteor. A seguito di questo risultato, le missioni di scorta vennero assegnate agli F-86 dell'USAF ed il No. 77 Squadron tornò alle missioni di attacco al suolo per cui il Meteor si dimostrò più adatto, anche se vulnerabile alla contraerea a causa della necessità di volare a bassa quota in linea retta verso il bersaglio durante gli attacchi coi razzi.
Il ventisette marzo 1953 quattro Meteor impegnati in una missione di attacco al suolo incontrarono dei MiG-15, il sergente George Hale riuscì ad abbatterne due.
Alla fine della guerra il No. 77 Squadron aveva compiuto 4.836 missioni abbattendo sei MiG e distruggendo circa 1.500 veicoli ma trentadue Meteor erano stati abbattuti, la maggioranza dalla contraerea.

Crisi di Suez

Gli NF 13 della RAF appartenenti al No. 39 Squadron di base a Nicosia sull'isola di Cipro vennero impiegati in missioni di pattugliamento aereo notturno e gli FR 9 del No. 208 Squadron di base a Takali a Malta in missioni di ricognizione.
Gli F 8 israeliani del No. 117 e 119 Squadron vennero impiegati per attacchi al suolo senza subire perdite.
I Meteor F 8 e T 7 egiziani armati di razzi vennero impiegati in missioni di attacco al suolo.
Gli NF 13 egiziani in servizio nel No. 20 Squadron di Deversoir e nel No. 5 Squadron di Fayid vennero impiegati in missioni di pattugliamento aereo notturno, risulta un unico scontro con aerei della RAF in cui venne danneggiato un bombardiere Vickers Valiant.

Guerra d'Algeria

Tra gli aerei impiegati dall'Armeé de l'Air durante la guerra d'Algeria c'erano anche alcuni Meteor NF 11.

Descrizione tecnica

Il Meteor F 1 era un bimotore monoposto ad ala bassa dritta con struttura interamente metallica, non più avanzato come aerodinamica di altri aerei contemporanei.
Il Meteor F 1 era lungo 12,57 m, aveva un'apertura alare di 13,1 m, un'altezza di 3,96 m, un peso a vuoto di 3.692 kg ed un peso massimo al decollo di 6.268 kg.
La fusoliera integrava un singolo abitacolo per il pilota, chiuso da un tettuccio apribile verso destra e non ancora dotato di seggiolino eiettabile.
L'ala era montata bassa ed integrava le due gondole motore posizionate a metà delle semiali.
L'impennaggio di coda era di tipo tradizionale cruciforme, monoderiva con piani di orizzontali a sbalzo, posizionati alti per evitare che fossero nella scia di scarico dei motori.
Il carrello d'atterraggio era triciclo con carrelli principali a ruota singola rientranti nelle ali e carrello anteriore a ruota singola rientrante nel muso.
La propulsione era assicurata da una coppia di motori Rolls-Royce W.2B/23C, turboreattori capaci di esprimere una spinta pari a 770 kg che permettevano al modello di raggiungere una velocità massima di 670 km/h a 3 000 m.

Versioni

Meteor F 1

Prima versione di serie prodotta tra il 1943 ed il 1944.
Meteor F 1, Trent turboprop
un F 1 (EE227) costruito nel 1945 ed impiegato per collaudi del nuovo motore turboelica Rolls-Royce RB50 Trent, fu il primo aereo al mondo con motori turboelica. Il prototipo durante i voli di collaudo mostrò problemi di stabilità, nel 1948 il programma venne cancellato ed il prototipo demolito.[1][2]

Meteor F 2

Prototipo di una versione con motori de Havilland, costruito in singolo esemplare.

Meteor F 3

Versione con motori Rolls-Royce Derwent I da 907 kg di spinta, maggiore capacità di carburante e tettuccio scorrevole a goccia.
Prove nella galleria del vento ed in volo evidenziarono problemi di buffeting ad alte velocità che vennero risolti allungando le gondole motori ottenendo anche un aumento di velocità di 120 km/h ad alta quota mantenendo gli stessi motori. L'ultimo lotto di produzione del Meteor F 3 venne prodotto con le nuove gondole mentre i precedenti vennero modificati in seguito.

Meteor F 4

Nuova versione con motori Rolls Royce Derwent V da 1.587 kg di spinta, semiali accorciate di 86,4 cm con estremità tronche, struttura rinforzata, abitacolo pressurizzato, alettoni alleggeriti per migliorare la manovrabilità e regolazione del timone per migliorare la stabilità all'imbardata.
Questa versione poteva portare un serbatoio di carburante sotto ogni semiala; vennero fatti esperimenti con carichi bellici ed una versione a fusoliera allungata.
Il Meteor F 4 aveva una velocità massima al livello del mare di 941 km/h ed una quota di tangenza di 13.564m, ma aveva una velocità di salita inferiore all'F 1 a causa delle ali corte.
Il prototipo del Meteor F 4 (EE360) volò per la prima volta il diciassette maggio 1945. I primi F 4 di serie entrarono in servizio nel 1947 nel No. 74 e 222 Squadron.

Meteor FR 5

Due F 4 modificati con apparecchiature fotografiche nel muso; uno (VT347) venne distrutto in un incidente per cedimento strutturale durante un volo di collaudo sopra Moreton Valence.

Meteor T 7

Versione da addestramento derivata dall'F 4, biposto in tandem con un unico tettuccio apribile verso destra.
I primi T 7 entrarono in servizio a settembre 1949 e vennero impiegati come addestratori dalla RAF e dalla Fleet Air Arm fino a metà degli anni cinquanta. Questa versione venne impiegata anche da altre aeronautiche che avevano acquisito il Meteor, come Belgio, Paesi Bassi, Siria e Israele.
Nonostante alcuni limiti come l'abitacolo non pressurizzato, la strumentazione dell'istruttore limitata e l'assenza di armamento, vennero costruiti più di 650 T 7.
I T 7 egiziani ed israeliani vennero modificati per portare razzi subalari ed impiegati per attacchi al suolo.

Meteor F 8

Nuova versione di serie nettamente migliorata rispetto all'F 4 impiegata come caccia della RAF tra il 1950 ed il 1955.
L'F 8 aveva motori Rolls Royce Derwent 8 da 1.631 kg di spinta, fusoliera allungata per ottenere una maggiore capacità di carburante, struttura rinforzata, seggiolino eiettabile Martin Baker ed un nuovo tettuccio a goccia per migliorare la visibilità del pilota.
L'F 8 poteva portare sotto ogni semiala quattro razzi esplosivi RP-3 da 76,2 mm e 27 kg, uguali a quelli usati durante la seconda guerra mondiale.
Le prove in volo evidenziarono un problema: una volta esaurite le munizioni dei cannoni, a causa del peso del carburante in fusoliera il baricentro era troppo arretrato e l'aereo diventava instabile in beccheggio. Il problema venne risolto modificando l'impennaggio con una nuova coda più alta e con bordi dritti invece che arrotondati, questa nuova coda, prevista inizialmente per il progetto del caccia G42, poi cancellato, permette di distinguere facilmente l'F 8 e versioni derivate dalle precedenti.
Il primo prototipo dell'F 8 (VT150) volò per la prima volta il dodici ottobre 1948 a Moreton Valence.
Le consegne dell'F 8 iniziarono nell'agosto 1949, il primo squadron venne equipaggiato nel 1950.

Meteor F 8 Prone Pilot

Nei primi anni cinquanta vennero fatti degli studi ed esperimenti sulla possibilità di pilotare un aereo da caccia stando in posizione sdraiata o prona per sopportare meglio le accelerazioni.
Un F 8 (WK935) venne modificato dalla Armstrong Whitworth con un secondo abitacolo per il collaudatore in posizione prona appena dietro al muso. I collaudi evidenziarono le difficoltà di pilotaggio e la limitata visibilità del pilota.
Lo sviluppo e la diffusione delle tute anti-G per sopportare meglio le accelerazioni portò alla cancellazione del programma.

Meteor FR 9

Versione da ricognizione tattica a bassa quota derivata dall'F 8 col muso allungato di 20 cm per alloggiare le apparecchiature fotografiche mantenendo l'armamento e dotato di serbatoi supplementari esterni alari e ventrale.
Il primo prototipo dell'FR 9 volò per la prima volta il ventitré marzo 1950, la produzione di serie iniziò nel luglio 1950; il primo squadron equipaggiato fu il No. 208 sulla base di Fayid in Egitto.
Gli FR 9 vennero forniti anche all'Ecuador, Israele e Siria.

Meteor PR 10

Versione da ricognizione fotografica ad alta quota, priva di armamento e dotato di una cinepresa nel muso e altre due nella fusoliera posteriore.
Il primo prototipo (VS968) volò per la prima volta il ventinove marzo 1950 e venne poi convertito nel primo aereo di serie di questa versione.
Le consegne del PR 10 iniziarono nel dicembre 1950 col No. 2 e No. 541 Squadron in Germania, seguiti il mese successivo dal No.13 squadron a Rayid in Egitto e a dicembre 1953 dal No. 81 Squadron in estremo oriente. I PR 10 della RAF vennero radiati a partire dal 1956; l'ultimo PR 10 venne radiato dal No. 81 Squadron nel luglio 1961.

Meteor NF 11

Versione da caccia notturna biposto in tandem con pilota davanti e navigatore dietro e dotato di radar Mk10.
Il progetto venne sviluppato dalla Armstrong Whitworth; il prototipo (WA546) volò per la prima volta il 31 maggio 1950. Nonostante fosse derivato dal T 7, aveva la fusoliera e la coda dell'F 8 e le ali lunghe dell'F 3.
Il muso allungato conteneva il radar Mk10, di conseguenza i cannoni da 20 mm erano stati spostati nelle ali, all'esterno delle gondole motori.
Questa versione, detta anche "Armstrong Whitworth Meteor" NF 11, aveva serbatoi esterni ai piloni alari e ventrale.
Questi aerei avevano diversi problemi, in particolare la visibilità limitata dai montanti del parabrezza che complicava l'atterraggio, inoltre i serbatoi esterni sotto le ali tendevano a rompersi a causa delle vibrazioni prodotte dallo sparo dei cannoni posti nelle ali. La precisione del tiro, per cui si considerava una distanza ottimale di 360 m, era ostacolata dalla flessione delle ali in volo.
Il Meteor NF 11 entrò in servizio nella RAF nel 1951 col No. 29, 85 e 141 Squadron, le consegne vennero completate nel 1955. Il Meteor NF 11 venne anche esportato in Australia, Belgio, Danimarca e Francia.

Meteor NF 12

Versione da caccia notturna con il nuovo radar APS-21 di produzione americana, motori Rolls-Royce Derwent 9 da 1.723 kg di spinta ed ali rinforzate.
Era molto simile all'NF 11 ma col muso allungato di 43,2 cm per alloggiare il nuovo radar, questo causò uno spostamento del baricentro i cui effetti vennero compensati da un ingrandimento della coda.
Il primo prototipo volò per la prima volta il ventuno aprile 1953; le consegne iniziarono in agosto con il No. 85 squadron. Per le caratteristiche avanzate del radar, l'NF 12 non venne esportato.

Meteor NF 13

Versione da caccia notturna derivata dall'NF 11 adattata al clima tropicale con sistema di raffreddamento dell'abitacolo potenziato.
Il prototipo volò per la prima volta il ventitré dicembre 1952; successivamente entrò in servizio nel No. 219 Squadron di Kabrit e, nel marzo 1953, nel No. 39 Squadron di Fayid, entrambi in Egitto.
Alcuni Meteor NF 13 ex-RAF vennero ceduti alla Siria, Egitto ed Israele.

Meteor NF 14

Versione definitiva da caccia notturna derivata dall'NF 11 con un muso ancora più lungo, per una lunghezza totale di 15,5 m, ed un ampio tettuccio a bolla scorrevole all'indietro.
Il Meteor NF 14 aveva un peso a vuoto di 5.723 kg, un peso massimo al decollo di 9.614 kg, una velocità massima di 944 km/h ed una quota di tangenza di 12.192 m.
Il primo prototipo, un NF 12 modificato (WM261), volò per la prima volta il ventitré ottobre 1953.
Vennero costruiti cento NF 14; i primi entrarono in servizio nel febbraio 1954 nel No. 25 Squadron.
Gli ultimi NF 14 in servizio nel No. 60 Squadron di base a Tengah a Singapore vennero radiati nel 1961.
Quattordici NF 14 vennero convertiti in addestratori disarmati privi di radar, rinominati NF(T) 14 ed impiegati dal No. 2 Air Navigation School a Thorney Island dal giugno 1959 al 1965.
Meteor U 15
94 F 4 convertiti in bersagli teleguidati.
Meteor U 16
108 F 8 convertiti in bersagli teleguidati.
Meteor TT 20
Quaranta NF 11 convertiti in traino bersagli. Vennero impiegati dalla RAF dal 1962 al 1970 e dalla Fleet Air Arm dal 1958 al 1967, sei vennero ceduti alla Danimarca e quattro alla Svezia dove vennero impiegati fino alla fine degli anni 60.

Utilizzatori

Militari

  • Argentina - Fuerza Aérea Argentina
  • 100 F 4 impiegati dai Grupo 2 e 3 sulla base di Moron, alcuni vennero impiegati nella rivoluzione del 1955 da entrambe le fazioni, uno venne abbattuto durante un attacco ad una base navale presso Rio de Santiago controllata dai ribelli. Gli ultimi Meteor vennero radiati nei primi anni settanta.
  • Australia - Royal Australian Air Force
  • La RAAF ricevette 113 Meteors tra il 1946 ed il 1952, di cui 94 della versione F 8 e nove T 7. I Meteor vennero impiegati dal No. 22, 23 75 e 77 Squadron e successivamente sostituiti dai CAC Sabre a partire dal 1955. Un NF 11 venne acquisito nel 1953. gli ultimi Meteor vennero radiati nel 1963.
  • Belgio - Composante air de l'armée belge
  • Nel 1949 il Belgio ricevette 48 F 4 che vennero impiegati dagli squadron 349 e 350 sulla base di Beauvechain fino all'agosto 1954. Tra il 1948 ed il 1957 vennero acquisiti 43 T 7 e 240 F 8, per la maggior parte assemblati in Belgio dalla Fairly Avons con componenti prodotti in Olanda dalla Fokker. Complessivamente i Meteor equipaggiarono cinque gruppi e vennero sostituiti dagli Hawker Hunter. Inoltre vennero acquisiti dodici NF 11 ex-RAF nel 1952 ed altri dodici nel 1956, impiegati dagli squadron 10 e 11 fino al 1958.
  • Brasile - Força Aérea Brasileira - 62 esemplari tra F8 e TF7, denominati localmente TF 7, consegnati a partire dal tredici aprile 1953. Vennero impiegati dal 2°/1°GavCa, 1°/1°GavCa e 1°/14°Gav dove sostituirono i Republic P-47. A metà anni sessanta iniziarono ad essere sostituiti dai Dassault Mirage.
  • Canada - Royal Canadian Air Force - ricevette un F 4 ed un T 7 per collaudi e valutazioni.
  • Danimarca - Flyvevåbnet - Tra il 1949 ed il 1950 la Danimarca ricevette venti F 4 che vennero impiegati prima dalla 3rd Air Flottilla della marina e successivamente dai No. 723 e 724 Squadron della Flyvevabnet dopo l'assorbimento della componente aerea della marina, gli ultimi F 4 vennero radiati nel 1957. Dal 1951 vennero acquisiti venti F 8 e nove T 7, impiegati dal No. 724 Squadron fino a fine anni cinquanta. Tra il 1952 ed il 1953 vennero acquisiti venti NF 11 impiegati dal No. 723 Squadron fino al 1958 quando vennero sostituiti da F-86 Sabre.
  • Ecuador - Fuerza Aérea Ecuatoriana - ricevette tra il 1954 ed il 1955 dodici FR 9 ex-RAF che vennero impiegati dal No.2111 Squadron fino al 1972.
  • Egitto - Royal Egyptian Air Force
  • Egitto - Al-Quwwat al-Jawwiya al-Misriyya - Nel 1950 venti F 4 vennero forniti all'Egitto, nel 1952 vennero acquisiti sei T 7 ed alcuni F 8 ex-RAF. Nel 1955 vennero acquisiti anche sei NF 13 ex-RAF. I Meteor vennero impiegati anche durante la guerra di Suez per attacchi al suolo, in seguito vennero sostituiti da MiG.
  • Francia - Armée de l'air - due F 4 acquisiti per collaudi e valutazioni. In seguito vennero acquisiti quattordici T 7. Tra il 1954 ed il 1955 vennero acquisti 41 NF 11 ex-RAF che vennero impiegati dall'EC30 e dal Centre d'essais en vol (CEV), furono i primi caccia notturni a reazione dell'Armeé de l'air, impiegati fino a fine anni 50. Il CEV ricevette anche due NF 14 nel 1955 e due NF 13 nel 1956. Gli ultimi Meteor del CEV vennero radiati a metà anni 80.
  • Israele - Heyl Ha'Avir - ricevette alcuni F 8 dal 1952, sei T 7 nel 1953 e sette FR 9 tra il 1954 ed il 1955. Il primo settembre 1954 due F 8 del No. 177 Squadron israeliani abbatterono due Vampire egiziani. Il 29 agosto 1955 due Meteor affrontarono quattro Vampire egiziani abbattendone uno e danneggiandone un altro. Il primo settembre 1955 in un altro scontro tra due Meteor e quattro Vampire egiziani un FR 9 abbatté due Vampire, lo stesso giorno altri Meteor affrontarono due Vampire abbattendone uno. Durante la guerra di Suez gli F 8 del No. 117 e 119 Squadron vennero impiegati per attacchi al suolo senza subire perdite. Tra il 1956 ed il 1958 vennero acquisti anche sei NF 13 ex-RAF impiegati dal No. 119 Squadron. Gli ultimi Meteor israeliani vennero radiati nel 1961.
  • Paesi Bassi - Koninklijke Luchtmacht - ricevette 38 F 4 a partire dal 1948, 43 T 7 tra il 1948 ed il 1957 e 160 F 8 di cui 155 prodotti dalla Fokker tra il 1951 ed il 1954. la Luchtmatch impiegò i Meteor in sette squadron tra cui i 322, 323, 326 e 327 sulle basi di Soesterberg e Leeuwarden, nel 1956 iniziarono ad essere sostituiti dagli Hawker Hunter. Alcuni T 8 vennero poi convertiti in traino bersagli, di cui dieci ceduti alla marina.
  • Nuova Zelanda - Royal New Zealand Air Force - No. 14 Squadron RNZAF - due Meteor T.7 a noleggio dalla RAF.
  • Norvegia - Kongelige Norske Luftforsvaret
  • Regno Unito - Royal Air Force
  • Sudafrica - South African Air Force
  • Siria - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Arabiyya al-Suriyya - due T 7 acquisiti nel 1952, diciannove F 8 ex-RAF a partire dal dicembre 1952, sei NF-13 ex-RAF nel 1954 e due FR 9 nell'estate del 1956. I Meteor in seguito vennero sostituiti da MiG.
  • Stati Uniti - United States Army Air Force - sottopose a prove di comparazione un esemplare che poi restituì alla RAF.
  • Svezia - Svenska Flygvapnet - utilizzato dalla Svensk Flygtjanst sotto contratto della Svenska Flygvapnet.

Civili

Martin-Baker

Subito dopo la seconda guerra mondiale la Martin-Baker ricevette un Meteor F 3 (EE416) che venne modificato con un'apertura dietro all'abitacolo per installare il sedile eiettabile da collaudare.
Il 14 giugno 1946 venne eseguito il primo lancio con un manichino, il 24 luglio il primo lancio di una persona, il collaudatore Bernard Lynch.
Vennero poi acquisiti e modificati altri due F 3.
Nel 1952 arrivò un T 7 (WA634) che venne modificato installando un sedile eiettabile al posto posteriore, in seguito vennero acquisiti altri due T 7 (WL419 e WA638) che risultavano ancora operativi nel 1995.

Primati

Alla fine del 1945 due Meteor F 3 vennero modificati per stabilire un nuovo primato di velocità. Il sette novembre 1945 il capitano H.J. (Willy) Wilson stabilì il nuovo primato di 975 km/h a Herne Bay, nel Kent.
Nel 1946 il capitano Edward "Teddy" Donaldson stabilì un nuovo primato di 991 km/h con un Meteor F 4 (EE549). Precedentemente il pilota collaudatore Roland Beamont aveva raggiunto con lo stesso aereo la velocità di 1.017 km/h, ma non in condizioni da omologazione ufficiale, inoltre tale valore era oltre i limiti di sicurezza ufficiali dell'aereo.
Tra il quattro ed il cinque aprile 1947 il sottotenente Janusz Zurakowsky stabilì un nuovo primato sul percorso Londra-Copenhagen e ritorno con un F 8 di serie (VZ468), l'aeronautica militare danese ordinò il Meteor poco tempo dopo.

Livree

Inizialmente i Meteor adottarono la livrea standard dei caccia della RAF con le superfici superiori a chiazze di verde scuro FS34079 e grigio scuro FS36187 e le superfici inferiori grigio medio FS36270.
Dopo alcuni casi di errata identificazione in cui erano stati scambiati per Me-262 ed attaccati da caccia alleati, i Meteor di base in Europa vennero ridipinti interamente in bianco.
Dopo la guerra gli aerei adottarono una livrea in metallo naturale, cioè gli aerei non venivano verniciati oppure veniva usato un colore argento su tutto l'aereo.
Nel novembre 1952 venne introdotta una livrea con le superfici superiori e laterali a chiazze verde scuro FS34079 e grigio scuro FS36118 e metallo naturale per tutte le superfici inferiori.
Nel 1953 per le superfici inferiori venne adottato il blu FS35164 e poi il grigio chiaro FS36357 dal 1961.
I TT 20 impiegati per traino bersagli avevano le superfici inferiori dipinte a bande diagonali nero e giallo lucido per essere ben visibili per gli artiglieri della contraerea per cui trainavano i bersagli.
Nella maggior parte dei casi i Meteor forniti a forze aeree straniere avevano la stessa livrea usata all'epoca dalla RAF, ad esempio i Meteor della RAAF impiegati durante la guerra di Corea erano in metallo naturale.

Esemplari attualmente esistenti

Attualmente solo cinque Meteor sono ancora in condizioni di volo, di cui quattro nel Regno Unito.
Nel 2001 il Temora Aviation Museum nel Nuovo Galles del Sud, Australia, ha acquisito un F 8 (VH-MBX, matricola militare VZ467) che è stato ridipinto con la livrea e le insegne dell'"Halestorm" pilotato dal sergente George Hale del No. 77 Squadron della RAAF durante la guerra di Corea.
Un altro Meteor, (WA591) è in restauro al Meteor Flight di Yatesbury nel Regno Unito.
Alcuni Meteor in mostra statica:
Un F 4 (EE531), un F 8 (VZ477) ed un NF 14 (WS838) al Midland Air Museum di Coventry.
Un F 8 al 1st Wing Historical Center a Beauvechain in Belgio
Un F 8 (F84452) all'ingresso del complesso dove ha sede il Centro di controllo del traffico aereo a Curitiba in Brasile.
Un F 8 (WK685 / A77-867) al Classic Jet Fighter Museum presso l'aeroporto di Parafield in Australia, impiegato in Corea dal No. 77 Squadron della RAAF.

Specifiche (Meteor F.8)

Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 1
  • Lunghezza: 44 piedi 7 pollici (13,59 m)
  • Apertura alare: 37 piedi 2 pollici (11,33 m)
  • Altezza: 13 piedi 0 pollici (3,96 m)
  • Area dell'ala: 350 piedi quadrati (33 m 2)
  • Profilo alare : radice: EC(12.5)40/0640 ; consiglio: EC1040/0640
  • Peso a vuoto: 10.684 libbre (4.846 kg)
  • Peso lordo: 15.700 libbre (7.121 kg)
  • Motopropulsore: 2 motori turbojet a flusso centrifugo Rolls-Royce Derwent 8, spinta da 3.600 lbf (16 kN) ciascuno.

Prestazioni:
  • Velocità massima: 600 mph (970 km/h, 520 kn) a 10.000 piedi (3.000 m)
  • Velocità massima: Mach 0,82
  • Portata: 600 miglia (970 km, 520 nmi)
  • Tangenza: 43.000 piedi (13.000 m)
  • Velocità di salita: 7.000 piedi/min (36 m/s)
  • Tempo all'altitudine: 30.000 piedi (9.100 m) in 5 minuti
  • Carico alare: 44,9 libbre/piedi quadrati (219 kg/ m2 )
  • Spinta/peso : 0,45.

Armamento:
  • Armi: 4 cannoni Hispano MkV da 20 mm
  • Razzi: Fornitura per un massimo di sedici razzi da 3 pollici da "60 libbre" o otto razzi HVAR da 5 pollici sotto le ali esterne
  • Bombe: due bombe da 1000 libbre (454 kg).

(Fonti delle notizie: Web, Google, Wikipedia, You Tube)











































































 

domenica 20 marzo 2022

La Us Navy è intenzionata a radiare al più presto tra le otto e le dieci fregate LCS Freedom


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Si vis pacem para bellum “

La Us Navy è intenzionata a radiare al più presto tra le otto e le dieci fregate LCS Freedom, come parte della sua proposta di bilancio per l'anno fiscale 2023 anche se le unità hanno solo sette anni di servizio attivo. Nel 2021 la marina statunitense ha ammesso che ci sarebbero voluti anni per implementare correzioni critiche ai sistemi di propulsione su tutte le navi della classe Freedom che ha acquisito fino ad oggi.





La US NAVY e il Dipartimento della Difesa si sono comunque rifiutati di confermare o negare che la richiesta di budget per l'anno fiscale 2023, di cui una versione pubblica dovrebbe uscire a breve, proporrebbe la disattivazione di queste navi. La classe Freedom è uno dei due tipi distinti di LCS, l'altra è la classe Independence, che la Marina ha attualmente in servizio.
Lo scorso mese di settembre 2021, la Marina ha dismesso la USS Freedom, lasciandola con solo altre nove LCS della stessa classe in servizio. Tutte le restanti navi sono state consegnate tra il 2015 e il 2020, rendendo l'intera flotta estremamente recente. La Marina ha ufficialmente preso in consegna un altra di queste LCS a novembre, la USS Minneapolis-Saint Paul, ma non l'ha introdotta in servizio. Ne ha anche altre cinque in ordine, uno delle quali è in fase di allestimento e le altre quattro in varie fasi di costruzione.
Dato il numero totale di navi coinvolte, sembra più probabile che le LCS classe Freedom da otto a 10 che la Marina potrebbe ora cercare di mettere fuori servizio ne includa quattro che aveva precedentemente annunciato di voler ritirare dal servizio entro la fine di questo mese. Quel quartetto include la seconda LCS, la USS Fort Worth. La Freedom e la Fort Worth, che sono state introdotte in servizio operativo rispettivamente nel 2008 e nel 2012, hanno configurazioni diverse dalle navi successive della classe e sono già state relegate a ruoli di sperimentazione e addestramento.









Se la Marina alla fine perseguirà questo piano di disattivazione, potrebbe equivalere a un ripristino efficace della classe Freedom, che è stata afflitta da gravi problemi con il suo sistema di propulsione a getto d'acqua. Negli ultimi anni un grave difetto di progettazione ha portato a ripetuti fallimenti nella combinazione degli attrezzi su più navi di questa classe. L'ingranaggio combinato collega una serie di turbine a gas ai principali motori diesel che alimentano queste navi, consentendo loro di raggiungere velocità massime di oltre 40 nodi: quello era un requisito chiave della US NAVY durante lo sviluppo. Le LCS possono navigare a soli 10-12 nodi sui soli motori diesel. 
L'anno scorso, la futura USS Minneapolis-Saint Paul è diventata la prima nave della classe Freedom a ricevere una soluzione che, secondo la Marina, risolverà questo problema. Il servizio si era rifiutato di accettare altre di queste navi fino a quando una modifica agli ingranaggi dell’apparato motore di produzione tedesca non fosse stata pronta. Questa modifica, della durata di vari mesi, ha richiesto il taglio di ampie aperture nello scafo della nave e quindi la sua ricostruzione. Il servizio non ha rivelato quanto costerà tutto ciò; tale onere è caduto sull'appaltatore principale di queste navi, la Lockheed Martin.
La richiesta di dismettere tutte le navi esistenti della classe Freedom sembrerebbe indicare che la US NAVY ha stabilito che questa soluzione di rimedio non sarebbe “costo-efficace”. Se fosse vero, questo non può che essere solo un altro enorme segno nero sul programma LCS, nel suo insieme, che ha continuamente fallito nel soddisfare le aspettative più di un decennio dopo che i primi esemplari sono entrati in servizio. 
Il programma ha comunque compiuto alcuni progressi negli ultimi tempi, in particolare nell'integrazione di nuovi missili da crociera anti-nave Naval Strike Missile su un numero crescente di navi classe Independence, e la Marina ha lavorato per intensificare gli schieramenti operativi di entrambi i tipi di LCS. Tuttavia, il numero totale di schieramenti LCS rimane relativamente basso dato il numero totale di navi e da quanto tempo sono state in servizio. 
Ad oggi, nessuna unità Freedom o Independence ha mai navigato in Medio Oriente.


Oltre a ciò, queste navi si sono rivelate esponenzialmente più costose e complicate da utilizzare e mantenere in servizio rispetto a quanto originariamente pubblicizzato; ogni unità costa ogni anno alla Marina statunitense quasi quanto un cacciatorpediniere Arleigh Burke pur avendo ancora capacità relativamente limitate, nel complesso, rispetto a quanto previsto; i primi esempi operativi di due dei tre pacchetti di missioni modulari specializzati devono ancora essere consegnati. La Marina già molto tempo fa ha scartato la sua idea originale di poter sostituire prontamente un pacchetto con un altro per aumentare la flessibilità operativa.
È importante notare che i membri del Congresso bloccano regolarmente i tentativi da parte delle Forze Armate nel suo insieme di disinvestire le armi principali, comprese le navi da guerra, per una serie di ragioni. Anche se la Marina proponesse la disattivazione delle LCS, i legislatori potrebbero bloccare quel piano o almeno metterlo in attesa fino a quando non saranno soddisfatte determinate condizioni. Se i legislatori consentono al servizio di attuare questo piano, è possibile che possa avere ramificazioni più ampie per il futuro della classe Freedom e per gli obiettivi generali della struttura delle forze del servizio. 
La Marina sta già lavorando per acquisire una classe completamente nuova e molto più capace come le fregate classe Constellation, che saranno costruite nello stesso cantiere navale delle LCS, cioè Fincantieri Marinette Marine. 
Quelle navi sono una componente fondamentale dell’ambizioso piano di schierare entro pochi anni un totale di almeno 500 navi e sottomarini, comprese varie piattaforme a pilotaggio remoto.
Tutto sommato, sarà molto interessante vedere quali potrebbero essere i piani esatti della US NAVY per la classe Freedom e cosa il Congresso permetterà loro di fare con queste navi andando avanti.

Freedom class, by Fincantieri Marinette Marine

La classe Freedom è una delle due classi di navi da combattimento litoranee (L.C.S.), costruite per la US NAVY.
La classe Freedom è stata proposta da Lockheed Martin come concorrente per una flotta di piccole navi da guerra polivalenti per operare nelle zone litoranee costiere. 
Nonostante i piani iniziali per solo due varianti Liberty e Indipendence, la US NAVY ha confermato i piani per dieci navi aggiuntive per ogni classe, per un totale di dodici navi per classe. 
Nel 2016, cinque navi erano già in servizio e altre nove n ordine, in costruzione o in allestimento. A partire dal 2019, le navi di questa classe sono state designate come fregate veloci (FF), e includeranno una maggiore potenza di fuoco.
All'inizio di settembre 2016 le prime quattro navi del programma LCS sono state utilizzate come navi di prova nella flotta dell’Us Navy.
La pianificazione di una classe di piccole navi da guerra polivalenti per operare nelle zone litoranee ha avuto inizio negli anni 2000. Il contratto di costruzione fu aggiudicato al team LCS di Lockheed Martin (Lockheed Martin, Gibbs & Cox, Marinette Marine, Bollinger Shipyards - Fincantieri) nel maggio 2004 per due navi. Queste sono state poi paragonate a due navi con scafo trimarano costruite dalla Austal USA per determinare quale progetto sarebbe stato adottato dalla Us Navy per una serie complessiva di 55 navi.
La LCS FREEDOM è un monoscafo semi-planante in acciaio con una sovrastruttura in alluminio. È lungo 115 m, ha un dislocamento di 3.500 tonnellate e può raggiungere oltre 47 nodi. Il progetto incorpora una grande struttura riconfigurabile per consentire moduli di missione rapidamente intercambiabili, una cabina di pilotaggio con sistema integrato di decollo, recupero e movimentazione dell'elicottero e la capacità di decollo e recupero di imbarcazioni (con o senza equipaggio) da poppa.
L’hangar è una volta e mezza più grande di quella di una nave di superficie standard e utilizza un sistema di traslazione Trigon per muovere gli elicotteri dentro e fuori. La nave ha due modi per lanciare e recuperare diversi pacchetti missione: una rampa di poppa e una porta laterale di dritta vicino alla linea di galleggiamento. Il vano per moduli di missione è dotato di una gru a 3 assi per il posizionamento dei moduli o del carico.
I problemi più gravi con la classe Freedom hanno riguardato gli impianti elettrici.
Il ponte di prua ha una zona armi modulare che può essere utilizzata per una torretta da 57 mm o un lanciamissili Rolling Airframe che è montato sopra l'hangar per la difesa a corto raggio contro aerei e missili da crociera; le unità sono fornite di supporti per armi da fuoco calibro .50 nella parte superiore. L'equipaggio principale è di 40 marinai, di solito affiancati da un equipaggio di missione e un distaccamento aereo per un equipaggio totale di circa 75 persone. L'automazione consente una riduzione del personale, che riduce notevolmente i costi operativi, ma il carico di lavoro - purtroppo - può essere "estenuante". Durante la prova dell’unità capoclasse, due equipaggi di navigazione si sono alternati per quattro mesi.
Quattro generatori diesel da 750 kW Fincantieri Isotta Fraschini forniscono 3 megawatt di energia elettrica per l'alimentazione degli impianti navali.
La sopravvivenza è stata una critica ad entrambe le classi delle Littoral Combat Ship, classificate al livello uno dalla Marina, rispetto al livello due per le fregate lanciamissili (FFG) della classe Oliver Hazard Perry. 
La Milwaukee è stata la prima LCS classe Freedom ad essere dotata di idrogetti a super-cavitazione (Rolls Royce Axial-Flow Waterjet Mk-1). I getti creano un vuoto parziale nel liquido grazie al design migliorato della pala della girante. I getti a cavitazione non aumentano la velocità massima della nave, ma offrono un'efficienza del carburante superiore del 10% con meno rumore e vibrazioni, costi ridotti del ciclo di vita, migliore manutenibilità, maggiore disponibilità e potenzialmente maggiore efficienza a velocità inferiori. La Marina prevede di aggiungere i nuovi getti d'acqua a tutte le varianti di Freedom prodotte, comprese le LCS 5, 7, 9, 11 e 13. Il design a flusso misto è stato modificato in un design assiale per spingere l'acqua parallelamente all'albero della girante.
Le prime navi di entrambe le classi LCS sono state consegnate prima che i progetti fossero maturi, in modo da poter essere migliorate nelle navi future. Molti miglioramenti introdotti alla classe Freedom sono dovuti ai problemi incontrati da Freedom (LCS-1) durante la sua prima implementazione, tra cui interruzioni di corrente, apparecchiature corrose precocemente e un compressore d'aria difettoso. Per evitare che l'acqua penetrasse nel locale del verricello, il verricello, l'unità idraulica e il capitano di ormeggio sono stati sostituiti con un unico verricello elettrico a catena sul ponte principale e la catena di traino esistente è stata sostituita con una più leggera. La resistenza alla corrosione è stata migliorata anche dal sistema di protezione catodica a corrente, che è stato modificato con l'aggiunta di protezioni al tunnel di ingresso del getto d'acqua. A partire dall'LCS-3, lo specchio di poppa è stato allungato e sono state aggiunte a poppa delle vasche di galleggiamento per aumentare il peso e la stabilità. Un sistema di avviamento elettrico a turbina a gas molto meno complesso sarà aggiunto all'LCS-5 per ridurre i costi e il peso della nave.
A partire dall'LCS-17, le navi della classe Freedom sono equipaggiate con il radar navale TRS-4D, radar AESA costruito da Airbus Defense and Space che è simile a quello delle fregate tedesche di classe F125, con la differenza che l'LCS avrà una versione rotante invece di un pannello fisso, il primo radar rotante AESA a bordo di una nave della Marina Militare degli Stati Uniti. Si tratta di un radar navale tridimensionale multifunzione che combina la scansione azimutale meccanica ed elettronica e che offre una maggiore sensibilità per rilevare bersagli più piccoli con una maggiore precisione e una più rapida generazione di binari.
La Lockheed ha presentato di recente una serie di opzioni di aggiornamento per le navi classe Freedom, volte a trasformare la Littoral Combat Ship da piattaforme di "nicchia" a navi con una maggiore protezione e potenza di fuoco per sopravvivere contro gli avversari militari più avanzati. 
Con 180 tonnellate di spazio disponibile per i pacchetti missione, c'è spazio per ulteriori capacità. Per la guerra antiaerea è stata suggerita l'installazione di un radar di difesa aerea SPY-1F e sistemi di lancio verticale (VLS) installati in modo permanente. Le attuali versioni di 118 metri di lunghezza potrebbero ospitare da 4 a 32 celle VLS, ciascuna con quattro missili RIM-162D Evolved Sea Sparrow Missiles o un sistema missilistico SM-2. Per la guerra di superficie, il cannone da 57mm potrebbe essere sostituito con un'arma più prestante da 127 mm; l’integrazione del missile Hellfire AGM-114L per la difesa contro le imbarcazioni d'attacco veloce (FAC) è stato anche presa in considerazione. 
L’approccio in generale è quello di integrare i sistemi di missione nello scafo in modo che le navi possano eseguire attività anti-sommergibile, anti-superficie e anti-aereo senza cambiare volta per volta i pacchetti di missione. Il peso complessivo delle unità è aumentato da 3.400 tonnellate a 3.600 tonnellate e lo scafo allungato di altri 7-10 m. Oltre all'aggiunta di tubi di lancio verticali e di un sonar, il cannone principale risulta ora integrato con un radar più sofisticato.
Sebbene Lockheed abbia presentato miglioramenti tra cui sistemi di lancio verticale, cannoni da 76 mm e sistemi di combattimento e sensori avanzati, la Marina ha scelto di mantenere il 57 mm, e di non aggiungere un sistema di lancio verticale, e ha scelto di aggiungere un radar 3D aggiornato. L'approvvigionamento delle navi SSC inizierà. Nel 2019 e si sta studiando di aggiungere miglioramenti agli scafi delle LCS esistenti.
Nel mese di novembre 2016, tre delle quattro navi da combattimento litoranee della classe Freedom hanno subito incidenti di manutenzione ai sistemi di propulsione. 
La Milwaukee ha subito un’avaria nell'Oceano Atlantico nel mese di dicembre 2015 e ha dovuto essere rimorchiata verso il porto più vicino. Nel sistema di filtraggio furono trovati detriti metallici. La causa fu fatta risalire a una frizione tra la turbina a gas ed i motorei diesel, che non erano riusciti a disinnestarsi come progettato durante il passaggio da un sistema di propulsione all'altro. 
La Fort Worth subì un'analoga avaria nell'Oceano Pacifico nel gennaio 2016. Procedure inadeguate utilizzate a bordo delle navi hanno fatto sì che una serie di apparecchiature combinate, utilizzate per trasferire energia al sistema di propulsione pump-jet della nave, venissero utilizzate con una quantità insufficiente di lubrificante. 
Nel luglio 2016, l Freedom subì una fuoriuscita di acqua di mare in uno dei suoi due principali sistemi di propulsione diesel e dovette tornare alla base di San Diego per la decontaminazione dall'acqua di mare.
Nell’ambito del programma Littoral Combat Ship (LCS), il consorzio di cui fanno parte Fincantieri, tramite la sua controllata Fincantieri Marinette Marine (FMM), e Lockheed Martin Corporation, ha consegnato di recente l’USS “Indianapolis” (LCS 17) alla US Navy presso il cantiere di Marinette (Wisconsin).
Fincantieri e Lockheed Martin sono impegnate a pieno ritmo nella produzione e ad oggi hanno consegnato nove navi alla US Navy, ben due quest’anno. Ci sono attualmente sette unità in diversi stadi di costruzione e test nel cantiere di Marinette.

Arabia Saudita

Lockheed Martin ha offerto da tempo una variante equipaggiata con il sistema di combattimento Aegis a diversi stati del Golfo Persico.
Una LCS profondamente modificata e aggiornata è stata offerta all'Arabia Saudita come parte di un accordo del 2011. Il costo totale per le otto navi è stato stimato in 5 miliardi di dollari. Il Saudi Naval Expansion Program II prevede circa 20 miliardi di dollari per nuove navi da guerra, che possono includere fino a 12 navi derivate dalla classe Freedom; i sauditi non hanno cercato di acquistare la Independence di Austal. I sauditi, così come altri potenziali acquirenti stranieri, vogliono che le capacità di armamento permanente siano integrate nella nave piuttosto che pacchetti di missioni intercambiabili. Un'altra nave potenziale in fase di valutazione è stata una nave derivata dai cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke; la classe Freedom sarà equipaggiata con lanciamissili verticali e con il radar SPY-1F, una versione più piccola e leggera denominata SPY-1D. 
L'Arabia Saudita ha chiesto la fornitura di quattro navi classe Freedom per aggiornare la sua flotta orientale in un potenziale affare da 11,25 miliardi di dollari. La variante MMSC (Multi-Mission Surface Combatant) elimina la possibilità di pacchetti di missioni modulari LCS e i due alloggiamenti di missione in avanti, ma mantiene il vano di missione di poppa munito di rampa. Il requisito di un sistema di combattimento Aegis è stato eliminato per ragioni di costo e le navi saranno invece dotate del radar di ricerca aerea TRS-4D AESA. A differenza del Flight 0 Freedom, l'MMSC è dotato di due Mk 41 VLS a 8 celle che possono trasportare in totale 16 SM-2 o 64 ESSM, oltre a un cannone principale Leonardo-OTO Melara da 76/62 mm, missili anti-nave Harpoon Block II, siluri sistema missilistico per la difesa di punto SeaRAM. 
L’unità imbarcherà un elicottero MH-60R, le suite sonar ASW e il collegamento data-Link 16 per l'interoperabilità con le forze regionali statunitensi.


(Fonti delle notizie: Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)