sabato 5 ottobre 2024

La Francia si sta posizionando come un formidabile concorrente degli Stati Uniti nel mercato globale dei velivoli da combattimento con l'introduzione del Super Rafale F5.







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storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.






Il Rafale F5, o Super Rafale, rappresenta un aggiornamento significativo rispetto ai modelli precedenti. 







La Francia si sta posizionando come un formidabile concorrente degli Stati Uniti nel mercato globale dei jet da combattimento con l'introduzione del Super Rafale, una nuova variante altamente avanzata del Dassault Rafale.
Questo velivolo vorrebbe competere direttamente sui mercati export con il Lockheed Martin F-35, che sta dominando le vendite militari internazionali. La mossa fa parte della strategia di difesa a lungo termine della Francia, che mira a garantire il vantaggio tecnologico e strategico del paese entro il 2030.
Lo sviluppo del Rafale F5, o Super Rafale, rappresenta un aggiornamento significativo rispetto ai modelli precedenti. Dassault Aviation, il produttore dell'aereo, è stato spinto a tale iniziativa dopo aver perso diversi contratti di aerei da combattimento di alto profilo a causa dell'F-35, in particolare in Europa. 
Nonostante queste battute d'arresto, il Rafale si è comportato bene in mercati come il Medio Oriente e l'Asia, con notevole successo in Indonesia. Tuttavia, la perdita di contratti europei ha spinto una revisione completa delle capacità dei velivoli aggiornati, sottolineando la determinazione della Francia a recuperare la sua posizione di mercato.
Uno dei progressi chiave del Super Rafale è la sua capacità di operare come parte di un sistema in rete. La nuova variante funzionerà in combinazione con i “fedeli droni wingman”, sviluppati dal progetto nEUROn, che assisteranno autonomamente i piloti nelle operazioni di combattimento. Questo sistema integrato offrirà un salto significativo nella guerra autonoma, consentendo alla Francia di competere con le superiori e avanzate capacità di fusione dei sensori e condivisione dei dati dell'F-35.
Oltre alle sue caratteristiche autonome, il Super Rafale sarà dotato di sistemi di disturbo radar e di una "bolla di autodifesa" progettata per fornire una protezione robusta in ambienti ostili. Questo aiuterà ad affrontare le attuali limitazioni del Rafale nelle operazioni SEAD (Soppressione delle difese aeree nemiche), che sono fondamentali nella guerra moderna. Questi miglioramenti includono anche nuovi missili, sviluppati in collaborazione con la Gran Bretagna, che sostituiranno sistemi più datati come lo SCALP/Storm Shadow e l’AM39 Exocet.
Un altro aggiornamento significativo per il Super Rafale sarà l'integrazione di missili con testata nucleare ipersonici. Questi missili, soprannominati ASN4G, sostituiranno gli attuali missili ASMPA, assicurando che la Francia mantenga le sue capacità di deterrenza nucleare strategica. Ciò riflette un obiettivo strategico più ampio per la Francia di modernizzare la sua tecnologia di difesa, allineandosi con i suoi obiettivi di maggiore sovranità e influenza globale.
Dassault si sta anche concentrando sul miglioramento dei sistemi di targeting degli aerei. Combinando le capacità dei pod di targeting Talios e Reco NG, il Super Rafale offrirà una maggiore precisione sia per le missioni aria-terra che per quelle aria-aria. Questo è essenziale per tenere il passo con il sistema di targeting elettro-ottico avanzato EOTS e le capacità stealth dell'F-35.
Ciò che distinguerà veramente il Super Rafale sarà il suo posizionamento come parte di un sistema di combattimento aereo integrato, piuttosto che di un singolo velivolo. Il Club Rafale, come è noto, vedrà il jet da combattimento lavorare insieme ad altre piattaforme in un quadro operativo coeso. Questo rispecchia l'interoperabilità dell'F-35 con le forze alleate, rendendolo un forte contendente per i paesi che cercano una soluzione di combattimento versatile e adattabile.

Lo sviluppo del Super Rafale è una risposta al dominio dell'F-35 nei mercati chiave della difesa. 

Nell'ultimo decennio, l'F-35 ha vinto numerosi contratti in Europa, anche in paesi come Germania, Belgio e Finlandia, sostituendo i tradizionali mercati francesi. La capacità di Lockheed Martin di offrire l'F-35 come parte dell'architettura di difesa della NATO è stata un fattore chiave in queste vittorie. Tuttavia, con il Super Rafale, la Francia si sta posizionando come una forte alternativa per le nazioni che potrebbero cercare una maggiore indipendenza dai sistemi di difesa degli Stati Uniti o che danno la priorità all'efficienza dei costi a lungo termine rispetto ai guadagni a breve termine.

Il fattore economico è un altro elemento chiave della strategia francese. 

Mentre l'F-35 è molto avanzato, i suoi costi di sviluppo sono stati astronomici e le spese operative rimangono elevate. Il Rafale, d'altra parte, si è guadagnato la reputazione di essere conveniente nel suo ciclo di vita. Offrendo il Super Rafale come alternativa più conveniente, soprattutto nei costi di manutenzione e operativi a lungo termine, la Francia spera di influenzare le nazioni che finora sono state bloccate nel programma F-35.
Guardando al futuro, il Super Rafale affronterà una forte concorrenza, non solo dall'F-35 ma anche da altri caccia emergenti di nuova generazione, come il Tempest GCAP italo-giapponese-britannico e il FCAS franco-tedesco-spagnolo-belga. Tuttavia, la Francia è fiduciosa che la miscela di autonomia, capacità difensive e convenienza del Super Rafale gli consentirà di competere efficacemente sulla scena mondiale.

In definitiva, il successo del Super Rafale F5 dipenderà dalla sua capacità di essere all'altezza delle aspettative stabilite dal suo sviluppo. 

L'ambizione della Francia di competere con l'F-35 è audace, ma la posta in gioco è alta. Man mano che cresce la domanda internazionale di caccia multi-ruolo avanzati, il successo del Super Rafale F5 potrebbe ridefinire l'equilibrio di potere nel mercato globale della difesa.
Entro il 2030, il Super Rafale potrebbe segnare un momento cruciale nella storia della difesa francese, sfidando il dominio statunitense e fornendo una valida alternativa per le nazioni che cercano di diversificare le loro capacità di difesa. Resta da vedere se potrà rivaleggiare con l'F-35 sotto tutti gli aspetti, ma l'impegno della Francia per il progresso tecnologico e l'autonomia strategica suggerisce che è disposta a investire le risorse necessarie per rendere il Super Rafale F5 un successo.



Il Dassault Rafale (in italiano: "raffica") è un aereo da caccia multiruolo francese prodotto dalla Dassault Aviation. 

È caratterizzato da un'ala a delta e da alette canard, ha una coppia di motori turbofan Snecma M88-2 montati nella sezione di coda e un'unica e ampia deriva. È stato progettato per essere utilizzato sia dall'aeronautica militare francese sia dall'aviazione di marina come aereo imbarcato, da qui il termine multiruolo utilizzato dalla Dassault Aviation per definire il velivolo. È destinato anche all'esportazione, e molti paesi stranieri hanno dimostrato interesse verso il Rafale, tra cui l'India che nel 2012 è entrata in negoziazione esclusiva con Dassault Aviation per l'acquisto di 126 velivoli per un valore di circa 12 miliardi di dollari.

Cellula

Il Rafale di serie è un aereo semi-stealth, che utilizza il 50% di materiali compositi (già presenti sul ACX). Ha un'ala a delta a freccia moderata e un grande allungamento alare (48º invece di 58º per il Mirage 2000, da qui una grande finezza dell'ala). Montata in posizione centrale sulla fusoliera, essa è dotata di un piccolo apice di LERX (Leading Edge Root eXtension) a 72º, di elevoni e di un bordo d'attacco appuntito. Delle grandi alette canard sono situate vicino e sopra l'ala e forniscono il miglior compromesso, qualunque sia il profilo di carico o la massa delle armi. Il Rafale dispone un sistema di comandi di volo elettrici in fibra ottica (CDVO o fly-by-light) a vari livelli di ridondanza (tre canali digitali che possono essere soccorsi da un canale analogico, tutti alimentati da diverse fonti di energia) che permette un'accentuata manovrabilità, specialmente in missioni di superiorità aerea e di penetrazione. La cellula è stata progettata per 7.000 ore di volo e ha un sistema di diagnosi del 95% dei guasti, l'IHUMS (Integrated Health and Usage Monitoring System). Il banco di prova aerotrasportabile e imbarcato "Mermoz" permette di testare una cinquantina di carte elettroniche (di cui 18 Line Replaceable Units disponibili in commercio) e la loro rapida sostituzione.

Armamento e profili di missione

Il Rafale è equipaggiato con 14 punti d'attacco esterno (13 per la versione navale) che gli conferiscono una capacità di carico massima fino a 9.500 kg. È in grado di trasportare una vasta gamma di armamenti, già testati o in uso, secondo l'accordo di normalizzazione NATO (STANAG) 1760. Tra questi vi sono:

Armamento aria-aria

  • un cannone Nexter DEFA 30 M791
  • i missili MBDA MICA
  • i missili MBDA Meteor

Armamento aria-terra

  • la bomba a guida laser Raytheon GBU-12/GBU-24 Paveway
  • la bomba guidata Sagem Défense Sécurité AASM
  • il missile da crociera MBDA Apache
  • il missile da crociera MBDA SCALP-EG
  • il missile da crociera prestrategico MBDA ASMP-A

Armamento aria-mare

  • il missile antinave MBDA Exocet AM39 B2 a portata media, con guida inerziale e radar.

Carburante

  • da 1 a 5 serbatoi esterni da 1.250 litri ciascuno;
  • da 1 a 3 serbatoi esterni da 2.000 litri ciascuno;
  • 2 serbatoi conformi (CFT in inglese: Conformal Fuel Tank) dorsali da 1.150 litri ciascuno (di forma speciale per minimizzare la resistenza indotta) per estendere il suo raggio d'azione per le missioni di penetrazione. L'adozione di CFT consente di generare punti d'attacco e di aumentare il carico di armi. L'adozione di CFT non genera alcun gene nel combattimento aereo.
  • il pod di rifornimento Douglas con un flusso di 750 litri/minuto dai serbatoi interni del Rafale permette di armarlo rapidamente in « buddy-to-buddy » (o « nounou »), è adatto a rifornire un collega dell'Aviazione o della Marina, tutti dotati di una serie di sonde di rifornimento in volo (rimovibili).

Varie

Il pod da ricognizione Thales ogni-tempo Reco NG da 1.300 kg per la molto bassa (BA) e medio/alta quota (HA/MA), che opera rispettivamente in infrarosso e in visibile (TV), permette la visualizzazione da parte del pilota di obiettivi al di là del loro campo visivo (Beyond Visual Range) fino a 60 miglia nautiche.

Profili di missione e standard

Il Rafale ha 5 impostazioni a seconda dei profili delle missioni:
  • la superiorità aerea con da 2 a 6 missili MICA a guida elettromagnetica o infrarossa, o 4 MICA e 2 Matra R550 Magic e di un serbatoio supplementare (F1 standard);
  • il bombardamento aereo e il supporto aereo ravvicinato (close air support) con 2 missili MICA o 2 Magic II, fino a 6 bombe guidate AASM, più 3 serbatoi supplementari (F2 standard);
  • la penetrazione a lungo raggio con 2 missili MICA, 2 missili da crociera SCALP EG, più 3 serbatoi supplementari (F2 standard);
  • il bombardamento in mare con 4 missili MICA, 2 missili Exocet AM39 B2, più 2 serbatoi supplementari (F3 standard);
  • l'attacco nucleare con da 2 a 4 missili MICA a guida elettromagnetica o infrarossa, 1 missile nucleare ASMP-A, più 2 serbatoi supplementari (F3 standard);

Standards

  • Standard LF1: sistema avionico provvisorio, mancanza del cannone interno e solo limitate capacità aria-aria.
  • Standard F1: implementa il cannone interno e funzioni aria-aria di base con missili MICA EM e Magic II.
  • Standard F2: implementa i missili MICA IR e Scalp EG, le funzioni aria-suolo e terrain following, il sistema IRST, la possibilità di trasportare un tanker pod centrale per il rifornimento di altri velivoli, il data link.
  • Standard F3: implementa piene capacità multiruolo, comprese quelle per l'attacco antinave (Exocet), la ricognizione e possibilità di imbarcare i missili ASMP-A, ed un casco HMS per il pilota. Il raggiungimento di questo standard è previsto a partire dagli esemplari consegnati nel 2007. Tutti i velivoli già in servizio saranno portati allo standard F3 nel corso del programma di manutenzione.
  • Standard F4 o F3+ o F3 road map: in corso di sviluppo, implementerà un radar Active Electronically Scanned Array (AESA) della Thales, dal 2012.

Prospettive future

La DGA ha deciso nel primo semestre del 2006 di incrementare di 400 milioni di euro l'investimento nel potenziamento del velivolo che si farà, ancora una volta, con uno scaglionamento degli ordini. Questo aggiornamento, dapprima chiamato standard F4 poi standard F3+ è ora chiamato "F3 road map". La tabella di marcia del Rafale, condizionata dalla data di arrivo del missile Meteor nel 2012, comprende:
l'aggiunta nel 2010 al radar Thales RBE2 di un'antenna attiva (AESA), con un migliaio di moduli ricetrasmittenti all'arseniuro di gallio, invece di un unico Tubo ad Onde Progressive (TOP), consentendo un aumento del 50% della portata;
una nuova versione dell'OSF, OSF-IT, che vede l'abolizione del doppio canale infrarosso obsoleto, si accontenterà di un canale TV migliorato;
l'integrazione di un rivelatore ad infrarossi di lancio di missili (DDM-NG) Sagem o Thales/MBDA SPECTRA;
un nuovo reattore chiamato provvisoriamente M88-2 ECO, sintetizzante i progetti abbandonati M88-3 e M88-4 di 90 kN e 115 kN e proponente una migliore spinta (90 kN) sull'aumento del flusso d'aria, che impone una presa d'aria leggermente più grande come dei consumi ridotti e una durata di vita aumentata del 50%;
lo sviluppo di un dispositivo di radar jamming elettromagnetico di potenza, alla maniera dello statunitense EA-18G Growler;
l'aggiunta del dispositivo di designazione laser Thales Damocles, che dà la possibilità di bombardamenti a 70 km di giorno come di notte. Il suo sensore a infrarossi, che opera in onde medie, gli permette di mantenere tutta la sua efficacia nelle condizioni climatiche calde e/o umide ed il lancio di bombe a guida laser GBU-24 Paveway III da 1.000 kg;
l'integrazione di un'antenna satellitare (SATCOM);
eventualmente, l'adattamento del razzo da 68 mm sviluppato per l'Eurocopter Tigre, perfino un razzo a guida laser, questo anche in comune ai due velivoli (Rafale/Tigre);
la Dassault Aviation prevede di usare il Rafale (senza apportarvi modifiche) come lanciatore di Microlanceur Aéroporté "MLA" per mettere in orbita dei piccoli satelliti.

Secondo diverse simulazioni della Dassault Aviation, il Rafale è capace, senza modifiche, di operare da una portaerei in modalità STOBAR, ovvero senza catapulta ma con sky-jump e cavi di arresto.

Caratteristiche generali:

  • Equipaggio: 1 o 2
  • Lunghezza: 15,27 m (50 piedi 1 in)
  • Apertura alare: 10,90 m (35 piedi 9 in)
  • Altezza: 5,34 m (17 piedi 6 in)
  • Superficie alare: 45,7 m2 (492 piedi quadrati)
  • Peso a vuoto: 10.300 kg (22.708 libbre) (B)
  • 9.850 kg (21.720 libbre) (C)
  • 10.600 kg (23.400 libbre) (M)
  • Peso lordo: 15.000 kg (33.069 libbre)
  • Peso massimo al decollo: 24.500 kg (54.013 libbre)
  • Capacità di carburante: 4.700 kg (10.362 libbre) interna per monoposto (C); 4.400 kg (9.700 libbre) per due posti (B)
  • Carburante massimo: (C): 16.550 L (4.370 US gal; 3.640 imp gal) (5.750 L (1.520 US gal; 1.260 imp gal) interno + 2.300 L (610 US gal; 510 imp gal) in 2x serbatoi conformi + 8.500 L (2.200 US gal; 1.900 imp gal) in 5 serbatoi di caduta)
  • Powerplant: 2 × Snecma M88-4e turbofan, 50,04 kN (11.250 lbf) spinta ciascuno a secco, 75 kN (17.000 lbf) con postbruciatore.

Prestazioni:

  • Velocità massima: 1.912 km/h (1.188 mph, 1.032 kn)/ Mach 1,8 ad alta quota
  • 1.390 km/h; 860 mph; 750 kn / Mach 1,1 a bassa quota
  • Supercruise: su 4 missili e un carro armato a pancia da 1250 litri - Mach 1.4 supercrociera sulla versione Rafale M (navy) con 6 missili aria-aria MICA
  • Raggio d'azione: 1.850 km (1.150 mi, 1.000 nmi) in missione di penetrazione con tre carri armati (5.700 L combinati), due SCALP-EG e due MICA AAM.
  • Autonomia di trasferimento: 3.700 km (2.300 mi, 2.000 nmi) con 3 serbatoi di caduta
  • Tangenza: 15.835 m (51.952 piedi)
  • limiti g: +9 −3,6 (+11 nelle emergenze) - L’avviso "RELEASE STICK" appare a 9g
  • Velocità di salita: 304,8 m/s (60.000 ft/min)
  • Carico alare: 328 kg/m2 (67 libbre/sq ft)
  • Spinta/peso: 0,988 (100% carburante, missile 2 EM A2A, missile 2 IR A2A) versione B.

Armamento:

  • 1× 30 mm (1,2 in) cannone automatico GIAT 30/M791 con 125 colpi
  • Punti rigidi: 14 punti rigidi esterni per le versioni dell'aerea e dello spazio (Rafale B/C), 13 per la versione della Marina (Rafale M) con una capacità di 9.500 kg (20.900 libbre) di carburante esterno e ordini, con disposizioni per trasportare combinazioni di:

Missili: 

Aria-aria:
  • MBDA MICA EM e IR (missili aria-aria più utilizzati su Rafale; MICA-EM e MICA-IR entrambi utilizzati per il combattimento BVR a corto raggio e anche per il combattimento BVR a medio raggio)
  • MBDA Meteor
  • Magic II

Aria-superficie:
  • MBDA Apache
  • MBDA Storm Shadow/SCALP-EG
  • AASM-Hammer (SBU-38/54/64)
  • Pavimento GBU-12 II, Pavimentazio GBU-16 II, Pavimentazione GBU-22 III, Pavimentato GBU-24 III, Pavimentato GBU-49 Pavimentato migliorato II
  • AS-30L
  • Marco 82
  • MBDA AM 39-Exocet missile antinave lanciato dall'aria (un AM 39-Exocet nel punto duro centrale sotto la fusoliera).

Deterrenza nucleare:
  • ASMP-Un missile nucleare.

Altro: 
  • Pod di targeting Thales Damocles
  • Pod da ricognizione Thales AREOS (Airborne Recce Observation System)
  • Pod di targeting multifunzione Thales TALIOS
  • Fino a 5 serbatoi di caduta
  • Buddy-buddy rifornimento pod.

Avionica:
  • Radar Thales RBE2-AA AESA
  • Sistema di guerra elettronica Thales SPECTRA.
  • Thales/SAGEM-OSF Optronique Secteur Sistema di ricerca e tracciamento a infrarossi frontali (IRST).





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, BULGARIANMILITARY, Wikipedia, You Tube)





































 

venerdì 4 ottobre 2024

Japan Maritime Self-Defense Force: in data 18 settembre 2024, il MOD giapponese ha ordinato la costruzione del 2° incrociatore Aegis System Equipped Vessels (ASEV).









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Il Ministero della Difesa giapponese ha formalmente incaricato un cantiere navale giapponese di costruire la seconda nave Aegis (ASEV) del paese.
Il contratto è stato stipulato con la Japan Marine United Corporation dopo aver assegnato un contratto a Mitsubishi Heavy Industries la capoclasse ASEV.
Allo scopo di fronteggiare le minacce missilistiche balistiche della Corea del Nord e come alternativa al sistema di difesa missilistico balistico terrestre Aegis Ashore cancellato, Tokyo ha stanziato un totale di 2,6 miliardi di dollari.
La capoclasse ASEV è attesa dalla Mitsubishi entro il 2027 e sarà operativo entro marzo 2028. La seconda nave è prevista per il 2028, con l’entrata in servizio prevista per marzo 2029.
Il design originario della nave ha affrontato critiche in termini di costo e manovrabilità, il che ha portato il ministero a considerare di ridimensionarlo senza influire sulle sue capacità di difesa aerea.




La sua ultima versione è: 
  • lunga 190 metri (623 piedi), 
  • larga 25 metri (82 piedi), 
  • con un dislocamento standard di oltre 12.000 tonnellate.

L'ASEV è più grande della classe Aegis Maya della JMSDF, che è lunga 170 metri (557 piedi), larga 21 metri (69 piedi) e ha uno dislocamento standard di 8.200 tonnellate.

Le navi ASEV saranno equipaggiate con lo SPY-7 di Lockheed Martin, che ha dimostrato con successo la sua operatività il 4 aprile 2024.
Secondo Tokyo, lo SPY-7 ha cinque volte la capacità di tracciamento dello SPY-1 e può gestire missili lanciati su traiettorie serrate e più missili balistici sparati contemporaneamente.
Il nuovo incrociatore lanciamissili ATBM sarà inoltre dotato di un totale di 128 celle del sistema di lancio verticale VLS e sarà ulteriormente sviluppato per aumentare le capacità anti-missili ipersonici.

MHI è stata incaricata di costruire la prima nave per circa 139,7 miliardi di yen (980 milioni di dollari) il 23 agosto 2024, mentre la JMU è stata scelta per la seconda unità navale per circa 132,4 miliardi di yen (930 milioni di dollari) il 18 settembre 2024, lo ha confermato in data 19 settembre un funzionario dell'Agenzia per le acquisizioni, la tecnologia e la logistica (ATLA) del ministero: ”La differenza di questi importi contrattuali è dovuta solo alle differenze nelle parti acquistate, e quindi le specifiche e le prestazioni della nave non cambieranno", ha detto il funzionario.

Queste navi saranno pronte rispettivamente nel 2027 e nel 2028. 

Mentre la costruzione degli incrociatori ASEV inizia, Lockheed Martin il 10 settembre ha invitato quattro giornalisti giapponesi, tra cui due scrittori di notizie navali, alla sua divisione Rotary and Mission Systems (RMS) a Moorestown, nel New Jersey degli Stati Uniti.
La divisione RMS produce elicotteri Sikorsky e progetta, produce e supporta sistemi di difesa missilistica marittimi e terrestri. Per quanto riguarda il Giappone, questa struttura "ha una lunga storia di supporto allo sviluppo, all'integrazione, alla produzione e ai test di tutti i programmi giapponesi Aegis per oltre 30 anni", ha affermato la società. Qual era l'obiettivo di Lockheed Martin nell'invitare quattro giornalisti giapponesi questa volta? 

Sembra che ci siano stati tre obiettivi principali:
  • Confermare il regolare progresso del programma ASEV con il radar SPY-7;
  • Promuovere l'adozione del radar SPY-7 sulle navi successive alle navi Aegis della classe Kongo, il cui ritiro si sta avvicinando;
  • promuovere nuove attrezzature come il nuovo VLS Mk.70 PDS (Payload Delivery System); 
  • l'integrazione dell'intercettore terrestre PAC-3 MSE nell'Aegis Weapon System.



Per quanto riguarda per il primo punto, è necessario comprendere le vicissitudini che il Giappone ha attraversato per mettere a punto il programma ASEV. Nel dicembre 2020, il governo giapponese ha preso la decisione di introdurre due ASEV come alternativa al sistema di difesa missilistica balistica terrestre "Aegis Ashore". E l'"occhio" del sistema Aegis, o il nucleo del sistema, è lo SPY-7, che Lockheed Martin chiama "il radar multifunzione più avanzato al mondo".
LM ha sottolineato che la produzione di SPY-7 sta procedendo senza intoppi in linea con il programma ASEV che sarà finalizzato nel 2027 e nel 2028. C'è una forte ragione per cui Lockheed Martin ha seriamente promosso le alte prestazioni e la scalabilità del radar SPY-7, che è il secondo punto principale sopra menzionato.
In Giappone, l'attenzione si concentra sul fatto che il successore delle navi Aegis classe Kongo, che si stanno avvicinando al pensionamento, adotterà il radar SPY-6 della statunitense RTX (ex Raytheon Technologies) o del radar SPY-7 di Lockheed Martin. 



Il prossimo anno o due sarà il picco degli sforzi di vendita per entrambe le società.
Attualmente, la JMSDF ha in servizio un totale di otto navi Aegis: quattro classe Kongo, due Atago e due Maya. La Kongo, aveva 31 anni a marzo 2024, la seconda Kirishima aveva 29 anni, la terza Myoko aveva 28 anni e la quarta Chokai aveva 26 anni. Tra i cacciatorpediniere JMSDF, l'ex cacciatorpediniere portaelicotteri JS Hiei ha registrato il periodo di servizio più lungo raggiungendo i 36 anni e quattro mesi, quindi la classe Kongo si sta certamente avvicinando alla fine della sua vita.
Gli stanziamenti della difesa approvati dal gabinetto nel dicembre 2022 prevedono l'acquisizione di 10 navi Aegis, due in più rispetto alle attuali otto. Nella sua richiesta di bilancio per l'anno fiscale 2025, il Ministero della Difesa ha incluso 3,3 miliardi di yen in costi di ricerca tecnologica per studiare un successore delle navi Aegis della classe Kongo.

Il successore, chiamato DDG(X), utilizzerà il sistema SPY-6 o SPY-7? 

L’US NAVY dovrebbe installare lo SPY-6 su 65 navi di sette tipi (DDG Flight III, DDG Flight IIA, CVN-74, CVN-79, LHA-8, LPD-29 e FFG-62) entro il 2033.
Considerando la futura interoperabilità con la marina statunitense, c'è una forte opinione che lo SPY-6 sarebbe la scelta migliore, anche se lo SPY-7 è già stato adottato su navi dotate del sistema Aegis. In risposta, Lockheed Martin sostiene che "il radar SPY-7 è completamente interoperabile con altri sistemi radar SPY e fornirà capacità IAMD (Integrated Air and Missile Defense)".
È probabile che la selezione del radar per il successore della classe Kongo abbia un impatto importante anche sulle aziende giapponesi. Mitsubishi Electric ha annunciato nel luglio 2024 di aver firmato un contratto di fornitura con RTX per fornire le unità di alimentazione, un prodotto importante dello SPY-6. Se la JMSDF adotterà lo SPY-6, si prevede che i suoi ordini aumenteranno.
Nel frattempo, Lockheed Martin afferma di "essere in discussioni attive con l'industria giapponese per il sostegno e la produzione dei radar SPY-7 per le navi future". Ciò suggerisce che c'è la possibilità che l'azienda trovi l'opportunità di vincere la competizione, ad esempio concedendo alla Mitsubishi Heavy Industries e ad altri la licenza di produzione. 

Il terzo punto è la promozione di nuove attrezzature di difesa come il Mk.70 PDS VLS di tipo container.
L'azienda ha annunciato a maggio di aver lanciato un missile PAC-3 MSE dalla piattaforma di lancio-container Mk.70 negli Stati Uniti. Presso il White Sands Missile Range dell’US ARMY nel New Mexico, e ha intercettato con successo un bersaglio, un missile da crociera, in volo: è stata la prima volta che un missile PAC-3 MSE è stato lanciato utilizzando un sistema d'arma Aegis virtualizzato e ha intercettato un bersaglio reale.
Nel frattempo, il Giappone ha implementato il PAC-3 MSE, una versione migliorata del PAC3 convenzionale con una gamma di protezione più che raddoppiata. Secondo l'azienda, il contenitore PAC-3 MSE del sistema di lancio verticale contiene un missile e può essere collegato a tutti i sistemi Mk.41 esistenti.
Lockheed Martin ha confermato che "l'integrazione del PAC-3 MSE nel sistema di armi Aegis fornirà una maggiore capacità IAMD". Ciò suggerisce che l'azienda sta ora considerando di venderlo per le navi Aegis della JMSDF.



Le navi dotate del sistema Aegis "ASEV -イージス・システム搭載艦"

Sono una coppia di navi da guerra di difesa missilistica balistica (BMD) in costruzione  per la Forza di autodifesa marittima giapponese (JMSDF) come piattaforme BMD marine dedicate, che fungeranno da alternativa al sistema BMD Aegis Ashore terrestre, cancellato da tempo dal Giappone.
Due nazioni dell'Asia orientale hanno armi nucleari e i mezzi per consegnare tali armi: la Repubblica Popolare Cinese (RPC) e la Repubblica Popolare Democratica (!?) di Corea (RPDC) o Corea del Nord. La portata dei missili RPC e RPDC è illustrata di seguito.
La JMSDF attualmente gestisce 4 DDG classe Kongō, 2 classe Atago e 2 DDG classe Maya come parte del suo programma "Aegis Afloat".
Il 6 ottobre 2022, cinque navi da guerra provenienti da Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno tenuto un'esercitazione multilaterale di difesa missilistica balistici nel Mar del Giappone come parte della risposta militare ai test in corso di missili balistici a medio raggio nordcoreani sulle isole giapponesi.
Il 16 novembre 2022, il cacciatorpediniere Maya ha lanciato un missile SM-3 Block IIA, intercettando con successo il bersaglio al di fuori dell'atmosfera nel primo lancio del missile da una nave da guerra giapponese. Due giorni dopo, nave Haguro ha anche lanciato un missile SM-3 Block IB con un colpo riuscito fuori dall'atmosfera. Entrambi i lanci di prova sono stati condotti negli Stati Uniti presso il Pacific Missile Range Facility sull'isola di Kauai, Hawaii, in collaborazione con la US NAVY. Questa è stata la prima volta che le due navi hanno condotto lanci di missili SM-3 nello stesso periodo di tempo e i test hanno convalidato le capacità di difesa missilistica balistica dei più recenti cacciatorpediniere di classe Maya del Giappone.
Il 22 febbraio 2023, cinque navi da guerra provenienti da Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno tenuto un'esercitazione multilaterale di difesa missilistica balistica nel Mar del Giappone in risposta al lancio di un missile balistico nordcoreano Hwasong-15 il 18 febbraio 2023, atterrando nella zona economica esclusiva del Giappone (EEZ) nel Mar del Giappone, in un'area a 125 miglia a ovest dell'isola di Ōshima, che si trova a 30 miglia (48 km) a ovest dell'isola principale di Hokkaido. Due ICBM aggiuntivi sono stati successivamente lanciati il 20 febbraio 2023, entrambi verso il Mar del Giappone al largo della costa orientale della penisola coreana. Il 19 dicembre 2023, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno annunciato l'attivazione di un sistema di allarme missilistico in tempo reale della Corea del Nord e hanno stabilito congiuntamente un piano di esercitazioni trilaterali pluriennali in risposta ai continui lanci di missili balistici della Corea del Nord.

Sistemi di difesa ATBM

Le navi da guerra con in dotazione il sistema Aegis saranno armate con il missile SM-6 e con il Radar multifunzionale SPY-7(V)1, inizialmente contratto per l’Aegis Ashore. Secondo Lockheed Martin, il J7. B è l'integrazione dello SPY-7 nello J7 (BL9), l'ultimo software attualmente installato sui DDG dotati del sistema Aegis della JMSDF. Il radar SPY-7(V)1 utilizza apparecchiature e software in scala derivati dall’avanzato Radar di discriminazione a lungo raggio (LRDR) situato nella Stazione della Forza Spaziale Libera, in Alaska, e gestita dall’Agenzia di difesa missilistica statunitense MDA.

A sostegno di questo obiettivo, il 20 ottobre 2022, il Dipartimento di Stato ha notificato al Congresso degli Stati Uniti che il Giappone sarà il primo paese alleato a mettere in campo il missile standard 6 (SM-6) come parte di una proposta di un Pacchetto di armi per la vendita militare straniera (FMS). In attesa dell'approvazione del Congresso, il Giappone è stato approvato condizionatamente per l’acquisto di 32 Missili SM-6 Block I costruiti dalla Raytheon. Questa notifica è un seguito di una decisione del 2017 che ha approvato condizionatamente Giappone, Corea del Sud e Australia per acquisire gli avanzatissimi sistemi missilistici SM-6.

Sistemi d'arma Glide Phase Interceptor (GPI)

Le navi da guerra ASEV saranno attrezzate per difendersi anche da missili ipersonici, poiché tali armi sono troppo evasive per gli attuali sistemi di difesa missilistica balistica da intercettare in modo affidabile. 


Intanto, secondo notizie apparse sul sito di R.I.D, la Missile Defense Agency ha scelto la proposta di Northrop Grumman per il programma Glide Phase Interceptor (GPI) per un nuovo missile intercettore progettato per contrastare armi ipersoniche.


Al programma GPI partecipa anche il Giappone già da 3 anni: nel 2021 la MDA aveva infatti siglato transactional agreements (OTAs) con Northrop Grumman, Raytheon (ora RTX) e Lockheed Martin, per la prima fase del progetto di missili completamente nuovi.
Il programma è ora nella fase di sviluppo tecnologico dal mese di aprile 2023.
Il nuovo accordo riguarda esclusivamente Northrop Grumman allo scopo di proseguire con lo sviluppo. 
Inoltre, le due navi ASEV saranno dotate della versione aggiornata imbarcata del Sistema di missili da crociera antinave di tipo 12 (ASCM) in grado di colpire obiettivi terrestri e navali con una portata di circa 1.000 km (540 nmi; 621 mi). Dati i requisiti di manodopera, l'armamento non BMD può essere limitato a sistemi di armi di autodifesa ravvicinati come il Phalanx CIWS o il SeaRAM.
Il 16 dicembre 2022, il documento del Defense Buildup Program (防衛力整備計画) ha annunciato un'assegnazione di bilancio di 110,4 miliardi di yen (820 milioni di dollari) per modificare i DDG equipaggiati con il sistema Aegis della JMSDF per l’utilizzo dei Missili da crociera d'attacco terrestre Tomahawk (TLAM). Sebbene non sia indicato quali modifiche specifiche debbono essere intraprese, il Tactical Tomahawk Weapons Control System (TTWCS) di Lockheed Martin è il sistema più probabile che sarà integrato nei cacciatorpediniere Aegis. Il governo giapponese si era precedentemente fatto avanti per acquisire il missile da crociera Tomahawk di fabbricazione statunitense per attaccare le basi nemiche. Il governo giapponese ha deciso di acquistare il missile da crociera Tomahawk prima della loro portata migliorata costruita a livello nazionale. I sistemi missilistici terra-nave di tipo 12 hanno poi iniziato ad essere imbarcati su larga scala. L'intento alla base dell'acquisizione da parte della JMSDF di entrambi i sistemi missilistici da crociera a lungo raggio è quello di agire come deterrente verso l’assertività della Corea del Nord, con le armi in grado di colpire obiettivi navali e terrestri.
In data 17 dicembre 2022, Satō Masahisa, Direttore, Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa delCamera dei Consiglieri nella Dieta, ha dichiarato che le navi da guerra ASEV proposte sarebbero state in grado di raggiungere velocità superiori ai 30 nodi (56 km/h); saranno equipaggiate con il Missile standard 6 (SM6) ei Sistemi Missilistici SeaSparrow (ESSM) evoluti; 12 missili anti-nave; Funzioni Cooperative Engagement Capability (CEC) e Engage-on-Remote (EoR); e un totale di 128 celle VLS. 
Il 23 dicembre 2022, il Ministero della Difesa giapponese ha pubblicato il suo budget 2023 e la guida al programma che presentava la prima illustrazione ufficiale della nave da guerra ASEV, rivelando che il suo arsenale missilistico utilizzerà il sistema VLS Mark 41 Vertical Launching System raggruppato in due posizioni, a prua del ponte e a poi sopra l'hangar degli elicotteri.
Il 17 novembre 2023 il DoD statunitense ha confermato la vendita di oltre 200 missili da crociera Tomahawk Block IV All Up Rounds (RGM-109E), 200 missili da crociera Tomahawk Block V AUR (RGM-109E) e 14 sistemi tattici di controllo delle armi Tomahawk al DoD giapponese come parte di un pacchetto di vendite militari estere per un ammontare di 2,35 miliardi di dollari. Un mese prima il Ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara ha indicato un acquisto pianificato di Block IV Tomahawks nel FY2025 e Block V nel FY2026 e FY2027, anticipando così l'acquisizione dell'acquisizione del Block IV di un anno. In una conferenza stampa del 20 novembre 2023, Kihara ha dichiarato che il Ministero della Difesa si sarebbe coordinato strettamente con gli Stati Uniti nella consegna del sistema missilistico Tomahawk sulle sue piattaforme marittime e terrestri. Il 28 marzo 2024, il Ministero della Difesa giapponese ha annunciato l'inizio dell'addestramento missilistico sui Tomahawk del personale JMSDF da parte della US NAVY. L'addestramento iniziale si svolgerà a bordo del DDG USS McCampbell (DDG-85) presso la base di Yokosuka.

Sistemi e sensori della nave

Lockheed Martin ha dimostrato con successo il primo radar live track AN/SPY-7(V)1 per l'Aegis System Equipped Vessel (ASEV), segnando una pietra miliare critica nel programma che servirà per la difesa nazionale del Giappone.
Durante il primo evento a fuoco, l'hardware e il software tattici del radar AESA SPY-7 hanno agganciato “target” nello spazio, confermando la maturità del sistema radar e hanno segnato l'inizio dei test completi delle prestazioni: ”Eseguiamo il nostro collaudato processo di integrazione e test per testare completamente la capacità del sistema Aegis e SPY-7 prima della consegna in Giappone", ha dichiarato Amr Hussein, vicepresidente di Multi-Domain Combat Solutions di Lockheed Martin. "Questo vigoroso regime di test riduce al minimo il rischio e garantisce che il Giappone riceva un sistema completamente integrato e calibrato il più rapidamente possibile”.

Il Ministero della Difesa giapponese equipaggerò due incrociatori ASEV con il sistema radar SPY-7.

"La linea dei prodotti radar SPY-7 utilizza la tecnologia del programma Long Range Discrimination Radar (LRDR) per migliorare la forza generale contro le minacce in evoluzione", ha dichiarato Chandra Marshall, vicepresidente dei sistemi radar e dei sensori di Lockheed Martin. "Fornendo copertura 24 ore su 24, 7 giorni su 7, lo SPY-7 è una risorsa deterrente superiore disponibile per applicazioni terrestri e marittime in tutto il mondo".
L'evento di tracciamento è stato eseguito presso il Lockheed Martin's Production Test Center a Moorestown, nel New Jersey.
Il sistema radar SPY-7 e l'equipaggiamento Aegis Weapon System vengono completamente testati prima della spedizione in Giappone.
Per 50 anni, Lockheed Martin e l'Aegis Combat System hanno permesso agli alleati statunitensi e internazionali di tenere il passo con l'evoluzione delle minacce aeree e missilistiche integrate. Lockheed Martin ha una comprovata storia di produzione, integrazione, consegna e mantenimento di sistemi di combattimento e radar in tutto il mondo.
Lo SPY-7, un radar potente e versatile con tecnologia avanzata, offre la possibilità di prendere decisioni accurate e rapide. La tecnologia SPY-7 viene consegnata per gli Stati Uniti all'Agenzia di difesa missilistica, alla fregata F-110 spagnola ed ai programmi Canadian Surface Combattant. Tecnologia simile sviluppata per LRDR e SPY-7 potrebbe essere utilizzata sull’isola di Guam in futuro.
Le navi da guerra ASEV utilizzeranno l'albero di integrazione UNIted COMbined Radio aNtenna (UNICORN) NORA-50, che ha una cupola a forma di barra che ospita le antenne per il collegamento dati tattico, il Tactical Air Navigation System (TACAN) e le comunicazioni. Secondo l'Agenzia per l'acquisizione, la tecnologia e la logistica (ATLA), UNICORN ha una forma progettata per ridurre la sezione trasversale del radar (RCS), il che lo rende furtivo. Attualmente è in fase di installazione sulle fregata classe Mogami in servizio o in costruzione, e c'è la possibilità che siano considerate per l'integrazione nel Programma di navi di pattugliamento offshore di nuova generazione.

Propulsione e sistemi di alimentazione

Dati i requisiti di elettrici, le navi dotate di sistema Aegis (ASEV) richiedono un sistema di propulsione completamente elettrico altamente automatizzato, a bassa manutenzione. 


Uno di questi sistemi è una Propulsione combinata diesel e gas (CODAG), costituita da motori diesel per la crociera e turbine a gas che possono essere accese per i transiti ad alta velocità, ed è utilizzato sulla Classe Hyūga e sulla Portaelicotteri classe Izumo così come sulle Mogami. Nel maggio 2024, è stato annunciato che le due navi da guerra ASEV sarebbero state equipaggiate con le turbine a gas Rolls-Royce MT30 come impianto di propulsione principale.

Concetto operativo

Il 16 dicembre 2022, il governo giapponese ha approvato un trio di documenti politici relativi alla difesa, tra cui la sua nuova strategia di sicurezza nazionale (NSS o 国家安全保障戦略), il documento di linee guida strategiche per le politiche del governo giapponese in materia di diplomazia, difesa e sicurezza economica per il prossimo decennio. Sulla base dell'NSS, il documento della Strategia di Difesa Nazionale (NDS o 国家防衛戦略) ha delineato gli obiettivi della politica di difesa del Giappone e i mezzi per raggiungerli, mentre il documento del Programma di costruzione della difesa (DBP o 防衛力整備計画) ha delineato la portata dell'introduzione di specifiche attrezzature di difesa all'interno degli obiettivi di bilancio. Secondo il documento del Defense Buildup Program, la JMSDF aumenterà il numero di DDG equipaggiati con il sistema Aegis dalle attuali 8 a 10 navi da guerra, nonché l'introduzione di due navi attrezzate con il sistema Aegis (ASEV) da schierare nelle operazioni di difesa missilistica anti missili balistici (BMD). Entro la fine del decennio, la JMSDF gestirà 12 navi dotate di Aegis Weapon System (AWS) e allo stesso modo prevede di sostituire la sua flotta di cacciatorpediniere più datati e meno capaci e i caccia di scorta con le fregate Mogami.
Il 23 dicembre 2022, il bilancio 2023 del Ministero della Difesa giapponese e la guida al programma documentati hanno fornito esempi di operazioni (遮一例) per le forze navali dotate di sistema Aegis della Forza di autodifesa marittima giapponese (JMSDF). 
Le due navi da guerra ASEV sarebbero incaricate esclusivamente di missioni dedicate alla difesa missilistica balistica (BDM) (BMD等) e opererebbero al largo della penisola coreana nel Mar del Giappone, consentendo agli altri DDG Aegis di soddisfare altre contingenze (侵攻阻止) mentre operano in modo indipendente per mantenere la consapevolezza del dominio marittimo (MDA) e mantenere le linee di comunicazione marittime (SLOC) aperte nel Mar Cinese Orientale a sud-ovest delle isole giapponesi.






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TheDefensePost, NavalNews, RID, Wikipedia, You Tube)































 

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https://svppbellum.blogspot.com/ Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,  storia militare, sicurezza e tecnologia.  La bandiera è un simb...