sabato 26 ottobre 2019

Nel 2013 la Polonia ha scelto l'M-346 Master per soddisfare il requisito di un jet trainer avanzato


Nel 2013 la Polonia ha scelto l'M-346 per soddisfare il requisito di un jet trainer avanzato. Il 27 febbraio 2014 fu firmato un contratto per otto aerei. I primi due M-346 sono arrivati a Deblin nel novembre 2016. I velivoli non sono stati inizialmente accettati ufficialmente a causa della non conformità alle specifiche del contratto. Il termine di consegna era originariamente novembre 2016. Tuttavia, il 22 dicembre 2017 sono stati accettati tutti e 8 gli aeromobili.
Nel dicembre 2017, il Ministero della Difesa Nazionale polacco ha annunciato di aver chiesto a Leonardo sanzioni finanziarie fino a 100 milioni di złoty (28 milioni di dollari USA) per ritardi nelle consegne. La consegna di 8 aeromobili doveva essere completata entro novembre 2016, ma in realtà è stata completata nel dicembre 2017. Inoltre, il ministero ha lamentato che gli aerei non erano pienamente in grado di simulare alcuni sistemi d'arma per scopi di addestramento.
Nel dicembre 2018, la Polonia ha firmato per altri 4 velivoli, nonché per l'aggiornamento della flotta esistente di 12 velivoli. Le consegne e i lavori di ammodernamento per un totale di 16 aeromobili si concluderanno nel 2022. Nel 2018 la Polonia ha esercitato un'opzione di circa 130 milioni di euro per ulteriori quattro M-346 Advanced Jet Trainers, come indicato nel contratto firmato nel marzo 2018.
Come italiani, siamo molto orgogliosi di avere la completa fiducia dell'Aeronautica Militare Polacca, rafforzando la nostra stretta collaborazione con la Polonia.
La Polonia ha esercitato l'opzione per altri quattro M-346, come indicato nel contratto del marzo 2018. L'opzione, del valore di circa 130 milioni di euro, comprende anche un pacchetto di supporto e l'aggiornamento dell'intera flotta di M-346 allo standard NATO STANAG 4193 Edition 3 IFF sviluppato da Leonardo. Con questa decisione, l'Aeronautica Militare Polacca completerà l'ammodernamento della flotta di addestramento alla guida dei combattenti con consegne entro il 2022.  
Con l'acquisizione di altri quattro M-346, la flotta polacca si espande a 16 velivoli, diventando il secondo più grande cliente per l'esportazione di M-346. Ad oggi sono stati ordinati 76 M-346 in totale da Italia, Polonia, Singapore e Israele.
Lucio Valerio Cioffi, Direttore Generale della Divisione Aeromobili di Leonardo, ha dichiarato: "Con un sistema di addestramento completo che include una flotta di 16 M-346, l'Aeronautica Militare Polacca avrà un ambiente di addestramento eccezionale e all'avanguardia per la sua prossima generazione di piloti". 
Con oltre 50 anni di esperienza nel settore dell'addestramento, Leonardo offre le soluzioni di addestramento più avanzate e una significativa riduzione dei costi fino al 50% per un cadetto dell'Aeronautica Militare per qualificarsi come pronto a combattere su un caccia di ultima generazione.
Questo annuncio rafforza ulteriormente la presenza di Leonardo in Polonia, dove ha 3000 dipendenti altamente qualificati presso il suo sito di elicotteri PZL a Świdnik. Leonardo ha una collaborazione di lunga data con il Polish Armaments Group (PGZ) che include il programma Rosomak per l'esercito polacco che fornisce la torretta Hitfist da 30 mm, oltre a fornire diversi sistemi di difesa come il segmento di terra per i satelliti di osservazione della terra COSMO-SkyMed, radar di allarme rapido e sistemi di sorveglianza costiera che contribuiscono significativamente alla sicurezza della Polonia.




Addestramento avanzato e pre-operativo

L'M-346 Master è il più avanzato velivolo a getto per l’addestramento, progettato per avere ampie capacità di formazione, un’affidabilità a lungo termine e per svolgere attività operative a costi ridotti. Al centro di un sistema d’addestramento integrato, l'M-346 rappresenta la soluzione più moderna per addestrare la nuova generazione di piloti. Il velivolo è in servizio con le forze aeree di Italia, Repubblica di Singapore, Israele e Polonia con 72 aerei già ordinati.





Tecnologicamente avanzato e sicuro

L'M-346, bimotore e biposto in tandem, ha un sistema di controllo di volo Fly-By-Wire a quattro canali, sistemi principali ridondanti, avionica allo stato dell'arte con la più recente interfaccia uomo-macchina con display multifunzione (MFD) e a testa alta (HUD), comandi di tipo HOTAS (Hands on Throttle And Stick) e funzionalità per la sicurezza volo come il PARS (Pilot Activated Attitude Recovery System). Un'APU (Auxiliary Power Unit) permette di operare in autonomia.




ETTS e LVC

Il sistema integrato di bordo per la simulazione all’addestramento tattico (ETTS) consente all'M-346 di emulare sensori, armi, forze simulate (CGF) e permette ai piloti di interagire in tempo reale con uno scenario tattico virtuale in un ambiente LVC - Live (aereo in volo), Virtual (simulatori) e Constructive (ETTS) , aumentando ulteriormente la flessibilità e la riduzione dei costi.




Addestratore efficace

L'ampio inviluppo di volo, l'elevato rapporto spinta-peso e una manovrabilità senza eguali consentono all'M-346 di offrire un impiego simile ai velivoli da combattimento di nuova generazione, come l'Eurofighter Typhoon o l'F-35. Questo massimizza l'efficacia addestrativa e consente di ridurre le ore di volo sugli aerei di prima linea, molto più costosi, presso le unità di Conversione Operativa.
L'M-346 Master è un aereo da addestramento militare transonico. È basato su sviluppi successivi ad una iniziale joint venture tra lo Yakovlev Design Bureau di Mosca e la allora Aermacchi, che si allearono per l'evoluzione del prototipo Yakovlev-Aermacchi 130.




Storia

Sviluppo

Nel 1993, l'Aermacchi firmò un accordo per collaborare con la Yakovlev sul nuovo aereo d'addestramento, che quel costruttore stava sviluppando per l'aeronautica militare della Federazione Russa. L'aereo, frutto di quella collaborazione, effettuò il primo volo nel 1996 e fu portato l'anno successivo in Italia per esplorare la possibilità di proporlo come sostituto dell'Aermacchi MB-339, in servizio presso le scuole di volo dell'Aeronautica Militare dal 1979.
All'epoca l'aereo veniva commercializzato come Yak/AEM-130, ma nel 1999 differenze nelle priorità stabilite dai piani industriali dei due costruttori portarono alla fine della partnership e ogni industria proseguì lo sviluppo in modo indipendente: l'Aermacchi con il suo M-346 e la Yakovlev con lo Yak-130. L'azienda italiana rimase titolare dei diritti di commercializzazione del velivolo per tutto il mondo, tranne la Russia e le altre nazioni della Comunità degli Stati Indipendenti. La Yakovlev ha portato avanti lo sviluppo della sua versione in collaborazione con la Sokol Aircraft-Building Plant.
L'M-346 è un velivolo largamente modificato rispetto all'aereo che la joint venture stava producendo e adotta sistemi ed equipaggiamenti esclusivamente di produzione occidentale. Il primo prototipo fu presentato il 7 giugno 2003 ed effettuò il primo volo il 15 luglio 2004.
Nel gennaio 2005, il ministro della difesa greco ha firmato un memorandum d'intesa (Memorandum of Understanding - MOU) per diventare un partner del programma e nel 2006 l'Aermacchi ha firmato un accordo di cooperazione industriale con la Hellenic Aerospace Industry.
Nel luglio 2007, l'M-346 si è portato in volo negli Emirati Arabi Uniti per una campagna di prove in condizioni di alta temperatura e per una valutazione operativa da parte della United Arab Emirates Air Force.
Nel marzo 2008 è stata la volta della cilena ENAER, in occasione del salone aeronautico FIDAE di Santiago del Cile, di firmare un memorandum d'intesa con la azienda, divenuta nel frattempo Alenia Aermacchi.
Il 10 aprile 2008 è stato presentato un ulteriore prototipo nella configurazione finale per la produzione, definita "Industrial Baseline Configuration", caratterizzata da un nuovo carrello d'atterraggio, un nuovo aerofreno e un numero maggiore di parti realizzate in materiale composito.
Nel maggio successivo la Boeing ha firmato a sua volta un memorandum per una cooperazione nel marketing, vendite, addestramento e supporto dei due addestratori Aermacchi: l'M-346 e l'M-311.
L'8 luglio il primo esemplare di pre-serie effettua il primo volo e il 18 dicembre il velivolo, pilotato dal capo collaudatore Quirino Bucci, raggiunge la velocità massima di Mach 1,15 (1 255 km/h), superando per la prima volta la barriera del suono e con ciò risultando il secondo aereo interamente progettato e costruito in Italia a ottenere questo risultato, dopo il primo, che fu l'Aerfer Sagittario II nel 1956.

La scelta dal nome

Il 20 ottobre 2008 Alenia Aermacchi aveva indetto una concorso online per assegnare un nome all'M-346. Una commissione composta dal management di Finmeccanica, Alenia Aeronautica e Alenia Aermacchi, scelse fra le più di 4000 proposte ricevute il nome "Master", premiando con un volo sull'aereo il vincitore del concorso, Mauro Petrolati. La commissione selezionò il nome "Master", avendolo ritenuto un termine internazionale che sintetizza l'M-346 come strumento ideale per insegnare a volare ai futuri piloti dei caccia di ultima generazione e contemporaneamente come il livello massimo di istruzione raggiungibile da un allievo.
È da notare che il nome "Master", il quale secondo il regolamento doveva essere inedito nel mondo dell'aeronautica, è stato in realtà precedentemente utilizzato dall'addestratore britannico con motore ad elica Miles Master dell'epoca della seconda guerra mondiale, e quindi, a rigore, non avrebbe dovuto essere scelto.

L'ordine da parte dell'Aeronautica Militare

Sin dal giugno 2007, il governo dell’epoca diede conto dell'intenzione di acquistare 14 esemplari di M-346 per l'Aeronautica Militare, completi del relativo supporto logistico. L'impegno di spesa venne preventivato in circa 400 milioni di euro, che furono stanziati l'anno seguente dal governo successivo, con la legge finanziaria del 2008, in conto al Ministero dello Sviluppo Economico.
Al salone parigino di Le Bourget di metà giugno 2009 è stato annunciato l'acquisto da parte dell'Aeronautica Militare di 6 aerei, con un'opzione per ulteriori 9, e che il contratto relativo al supporto logistico è in via di definizione. La Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici (ARMAEREO) ha reso noto che l'aereo è stato classificato come T-346. Successivamente, l'Aeronautica Militare di Singapore ha firmato un contratto per la fornitura di 12 velivoli. In seguito, l'Aeronautica Militare ha confermato l'intenzione di acquisire un primo lotto di 15 Master, secondo un piano di consegne che non prevede una produzione intensiva, da impiegare come addestratori avanzati. Il 18 giugno 2009 la Alenia Aermacchi ha annunciato di aver ricevuto l'ordine per i primi sei velivoli, con una opzione per altri nove.
Il 21 dicembre 2010, a Venegono, sono stati presentati i primi due esemplari dei sei ordinati, designati dall'Aeronautica Militare come T-346A.
Il 7 agosto 2014 i primi due piloti del 61º Stormo hanno concluso con successo il corso di formazione per volare sul T-346.
Il 22 marzo 2016 viene annunciato il contratto di 9 esemplari oltre ai 9 già ordinati in precedenza. Le consegne dei nuovi velivoli inizieranno a partire dal 2016 per essere completate entro il 2018.

La vittoria in Israele

Il 16 febbraio 2012 il Ministero della Difesa israeliano ha annunciato di aver selezionato gli M-346 Master per sostituire i 30 TA-4 Skyhawk ancora in dotazione come aerei addestratori nell'Heyl Ha'Avir. Anche in questo caso l'M-346 ha avuto la meglio nei confronti del "rivale" sudcoreano KAI T-50 Golden Eagle, che era stato valutato da Israele nella gara per l'acquisizione del nuovo addestratore avanzato.
Il 19 luglio 2012 Finmeccanica ha sottoscritto i contratti, per un ammontare di 932 milioni di dollari, per la fornitura da parte di Alenia Aermacchi di 30 addestratori M-346. L'accordo ha un valore complessivo - che include velivoli, motori, manutenzione, logistica, simulatori e addestramento - di 932 milioni di dollari. In pratica si è trattato di un baratto, poiché l'Italia ha acquistato due aerei da allerta radar IAI Gulfstream G550AEW e un satellite militare ottico IAI\MBT OPTSAT-3000. Il 20 marzo 2014 è avvenuto il roll out del primo esemplare. Le consegne sono previste a partire dall'estate 2014.

L'ordine polacco

La Polonia ha selezionato il velivolo come suo nuovo jet d'addestramento avanzato. La firma del contratto, per 8 velivoli con il relativo supporto tecnico (e un'opzione per altri 4), è avvenuta il 27 febbraio 2014.
La consegna dei primi due esemplari di M-346 Master, ribattezzati Bielik, è avvenuta nel novembre 2016, tuttavia sono stati evidenziati del problemi software per la simulazione dell'utilizzo delle armi in dotazione agli F-16 polacchi che ha costretto le autorità polacche a rifiutare i velivoli, sospendendone la consegna in attesa delle necessarie modifiche software da parte del produttore Leonardo.
Una volta risolti i problemi al software, i voli degli M-346 della Siły Powietrzne sono ripresi nel febbraio del 2018; il 24 novembre dello stesso anno si è svolta a Dęblin la cerimonia ufficiale per il battesimo dei velivoli con il nome scelto localmente. Nelle previsioni gli M-346 saranno il fulcro del sistema addestrativo dell'aviazione polacca a partire dal 2021, data dalla quale è prevista la dismissione dei più anziani PZL TS-11 Iskra.

La Gara negli USA

Negli Stati Uniti, l'Alenia Aermacchi ha partecipato al programma T-X, il concorso indetto nel dall'U.S. Air Force per trovare il sostituto del Northrop T-38 Talon come addestratore avanzato. Per l'occasione l'azienda rinominò il velivolo Sistema Formativo Integrato T-100 (Leonardo DRS T-100 Integrated Training System) e annunciò che in caso di vittoria avrebbe spostato una parte della produzione dall'Italia agli U.S.A. Il programma prevedeva una fornitura di 350 aerei, con la prospettiva di ulteriori acquisti che avrebbero portato alla fornitura totale di oltre 1.000 velivoli. Nel gennaio 2013 Alenia Aermacchi firmò una lettera di intenti con la General Dynamics per l'ingresso della compagnia statunitense all'interno del programma. Tuttavia l'azienda americana si ritirò dal programma lasciando spazio nel 2016 alla Raytheon. Anche quest'ultima però, agli inizi del 2017, si ritirò e lasciando sola Alenia Aermacchi, nel frattempo confluita in Leonardo, che proseguì la partecipazione al programma tramite la controllata DRS Technologies. Il 27 settembre 2018 è stato annunciato che il vincitore del concorso è il team formato da Boeing e Saab.

Prospettive future

Le stime prevedono che il modello sarà costruito in oltre 600 esemplari entro il 2020, escludendo la versione da combattimento, alla quale a volte ci si riferisce con la designazione non ufficiale M-346K. Quest'ultima è un candidato alla sostituzione del caccia leggero Northrop F-5E Tiger II, diffuso in numerose aeronautiche militari nel mondo.
Sebbene questo aereo nasca come addestratore, non sarà escluso il suo impiego come cacciabombardiere leggero, come è accaduto per l'MB-339.
Il 26 aprile 2010, Alenia Aermacchi e EADS Defence and Security hanno presentato una risposta comune, basata sull'M-346 Master, alla richiesta di informazioni dell'Agenzia europea per la difesa (EDA) per il programma Advanced European Jet Pilot Training (AEJPT).

Tecnica

L'aereo possiede elevata manovrabilità grazie ai materiali compositi con cui è costruito, al rapporto peso/potenza minimo e alle varie soluzioni aerodinamiche adoperate. Inoltre riesce a mantenere piena maneggevolezza fino ad un angolo di incidenza di 40°; può raggiungere i 1.085 km/h ad una altezza di 1.500 m e in picchiata potrebbe raggiungere Mach 1,2. Tuttavia la struttura non è progettata per il volo supersonico per cui i due motori sono stati ridotti in potenza in modo tale che alla massima manetta il loro numero di giri sia pari a circa il 94% del valore massimo. Il velivolo è lungo 11,5 m con apertura alare di 9,72 m. L'autonomia di volo è di 1.889 km che possono diventare 2.537 km con due serbatoi esterni. Possiede comandi digitali ed è pilotabile con un joystick. È predisposto per un cannone da 20 mm DEFA. Dispone di 8 punti d'attacco subalari, rispettivamente da 1.050 kg, 550 kg, 300 kg e 150 kg (sul wingtip) e uno centrale da 600 kg. È predisposto per missili aria-aria AIM- 9L Sidewinder a guida IR, bombe Mk.82, Mk.83, Mk.84, missili aria-terra AGM-65 Maverick, contenitori per razzi da 70 mm Rockeye. Può, inoltre, essere armato con un cannone da 30 mm ed è configurabile per attacchi al suolo con bombe e missili aria-terra e antinave.
Infine il computer del Flight Control System (FCS) dell'aeromobile è stato sviluppato da Alenia SIA in collaborazione con Selex Communications, mentre il software di volo è sviluppato interamente da Alenia Aermacchi.

M-346 FA

Nel 2017 è stata presentata al Salone di Parigi-Le Bourget la versione "Fighter Attack" dell'M-346. Rappresenta una soluzione economica ed efficace per il campo di battaglia, perché basato sull'addestratore, ed è portato per missioni di ricognizione o supporto aereo. L'aereo dispone di una versione dedicata del radar GRIFO-346 (con portata massima di 92 km), due punti di attacco alle estremità alari passando da 5 a 7, oltre alla suite di autoprotezione DASS (Defensive Aid Sub System), che comprende dispenser di chaff e flare, Radar Warning Receiver e il Missile Approach Werning per eventuali minacce missilistiche. I carichi esterni trasportabili corrispondo a oltre 2.000 kg, sfruttabili per bombe tipo Mk 82 o missili aria-aria o aria-suolo, più i serbatoi ausiliari da 630 l.

Incidenti

Il 18 novembre 2011 il prototipo 001, matricola militare X615, che aveva partecipato al Dubai Airshow, precipita in mare mentre fa ritorno verso l'Italia. I due piloti a bordo si salvano eiettandosi.
L'11 maggio 2013 un M-346 decollato da Torino, precipita in un'area boschiva del Savonese tra Piana Crixia e Dego. Il pilota, Matteo Maurizio, collaudatore dell'Alenia, si salva eiettandosi. Anche in questo caso si tratta di un prototipo, matricola X617, il primo esemplare di pre-serie (LRIP - Low Rate Initial Production) che aveva compiuto il suo primo volo l'8 luglio 2008.

ENGLISH

Poland exercises approximately 130 million euro option for four additional M-346 Advanced Jet Trainers
Leonardo announces that the Armament Inspectorate of Polish Ministry of National Defense has exercised an option for acquiring four more M-346 Advanced Jet Trainers (AJT) as outlined by the contract signed in March 2018
Profumo: “We are very proud to have the Polish Air Force’s complete trust, reinforcing our close partnership with Poland”
Poland exercises option for four more M-346s as outlined in March 2018 contract
By acquiring four more M-346s, Poland’s fleet extends to 16 aircraft, becoming the second largest M-346 export customer 
Leonardo announces that the Armament Inspectorate of Polish Ministry of National Defense has exercised an option for acquiring four more M-346 Advanced Jet Trainers (AJT) as outlined by the contract signed in March 2018.
The option, valued at approximately 130 million euro, also includes a support package as well as an upgrade of the entire M-346 fleet to the NATO STANAG 4193 Edition 3 IFF standard developed by Leonardo. With this decision, the Polish Air Force will complete its lead-in-fighter training fleet modernization with deliveries within 2022.  
By acquiring four more M-346s, Poland’s fleet expands to 16 aircraft, becoming the second largest M-346 export customer. 76 total M-346s have been ordered by Italy, Poland, Singapore and Israel to date.
Alessandro Profumo, Leonardo’s Chief Executive Officer, declared: “Today, Leonardo and the Armament Inspectorate of Polish Ministry of National Defense have taken an important step together towards modernizing the Polish Air Force. We are very proud to have the Polish Air Force’s complete trust, reinforcing our close partnership with Poland.”
Lucio Valerio Cioffi, Leonardo’s Aircraft Division Managing Director, stated: “With a comprehensive training system including a fleet of 16 M-346s, the Polish Air Force will have an outstanding, state-of-the-art training environment for its next generation of pilots.” 
With more than 50 years of experience in the training sector, Leonardo offers the most advanced training solutions as well as a significant cost reduction of up to 50% for an Air Force Cadet to qualify as combat ready on a latest-generation fighter.
This announcement further strengthens Leonardo’s presence in Poland where it has 3000 highly-skilled employees at its PZL helicopter site in Świdnik. Leonardo has a long standing collaboration with Polish Armaments Group (PGZ) which includes the Rosomak programme for the Polish Army providing the 30 mm Hitfist Turret in addition to supplying several defense systems like the ground segment for the COSMO-SkyMed earth observation satellites, early warning radar and coastal surveillance systems contributing significantly to Poland’s security.
The Alenia Aermacchi M-346 Master is a military twin-engine transonic trainer aircraft. Originally co-developed with Yakovlev as the Yak/AEM-130, the partnership was dissolved in 2000 and Alenia Aermacchi proceeded to separately develop the M-346 Master, while Yakolev continued work on the Yakovlev Yak-130. The first flight of the M-346 was performed in 2004. The type is currently operated by the air forces of Italy, Israel, Singapore, and Poland. Since 2016 the manufacturer became Leonardo-Finmeccanica as Alenia Aermacchi merged into the new Finmeccanica, finally rebranded as Leonardo in 2017.

Development

In 1992, Aermacchi signed a cooperation agreement with Yakovlev to provide financial and technical support for the new trainer that the firm had been developing since 1991 for the Russian Air Force in competition with the Mikoyan MiG-AT. Aermacchi also gained the right to modify and market the aircraft for the Western market. The resulting aircraft first flew in 1996 and was brought to Italy the following year to replace the aging MB-339. By this point, the aircraft was being marketed as the Yak/AEM-130. In February 1996, Russia provided initial funding for the Yak/AEM-130 and pledged to purchase up to 200 aircraft for the Russian Air Force.
In October 1998, it was reported that the venture was increasingly becoming an Italian-led effort due to a lack of financial support on the part of Russia. By July 2000, Aermacchi held a 50% stake in the development programme, and Yakovlev and Sokol had a 25% share each. In mid-2000, it was announced that differences in priorities between the two firms, and a lack of financial backing from the programme's Russian participants, had brought about an end to the partnership, and that each firm would pursue development of the aircraft independently; Yakovlev received US$77 million for technical documents of the aircraft. Yakovlev would be able to sell the Yak-130 to countries such as those in the Commonwealth of Independent States, India, Slovakia and Algeria, while Aermacchi would be able to sell the M-346 to NATO countries, among others.
The M-346 is a highly modified version of the aircraft that was being developed under the joint venture. It uses equipment exclusively from Western manufacturers, such as the digital flight control system being developed by a collaboration between Teleavio, Marconi Italiana and BAE Systems. In July 2000, Aermacchi selected the Honeywell F124 turbofan engine to power the type in place of the originally intended Povazske Strojarne DV-2S powerplant. The first M-346 prototype rolled out on 7 June 2003, and conducted its maiden flight on 15 July 2004. In 2004, a contract for the development of a full-mission simulator for the M-346 was awarded to CAE. Further production contracts for CAE's full-mission simulator have since been issued.
In January 2005, the Greek Ministry of Defence signed a Memorandum of Understanding (MOU) to become a partner in the programme, followed by an industrial cooperation agreement between Aermacchi and Hellenic Aerospace Industry in 2006. In March 2008, the Chilean ENAER signed a Memorandum of Understanding (MOU) with Alenia Aermacchi at the FIDAE air show.
On 10 April 2008, a further prototype, produced in the final configuration (new landing gear and air brake, more composite parts), was rolled out. On 18 December 2008, Aermacchi announced that the M-346 had attained a maximum speed of Mach 1.15 (1,255 km/h, 678 knots, 780 mph), claiming the occasion to be the first in which an all-Italian built aircraft had broken the sound barrier in 50 years.
In May 2008, Boeing signed a Memorandum of Understanding to cooperate on the marketing, sales, training and support of two Aermacchi trainer aircraft, the M-346 and the M-311.
On 20 June 2011, a Military Type Certification was granted to Alenia Aermacchi for the M-346 Master by the General Directorate for Aeronautical Armaments of the Italian Ministry of Defence in Rome. Throughout the certification process, the M-346 development aircraft made 180 test flights, totalling 200 flights across the course of the previous five months, during which over 3,300 test points were completed.
In the trainer jet role, the M-346 is unarmed; however, in November 2015, it was reported that Alenia Aermacchi was close to finalising a combat-capable dual-role variant of the airplane. In late 2014, a series of armed tests involving the IRIS-T missiles took place. In 2015, an armed variant, designated as the M-346 LCA (Light Combat Aircraft), was offered to Poland; this reportedly included a capability of operating the Brimstone air-to-ground missile.
In February 2016, the newly created, consolidated Leonardo-Finmeccanica company promoted the Aermacchi M346 in two new roles: companion training and dissimilar air combat training. In order to better replicate the flight performance and behavior of various enemy aircraft, both the g-force and angle of attack can be independently selected in the flight control system; reportedly, existing customers have stated the type to be well suited to the aggressor role.

Design

The M-346 is designed for the principal role of lead-in fighter trainer, in which capacity it is used to deliver pilot training for the latest generation of combat fighter aircraft. Powered by a pair of Honeywell F124 turbofan engines, it is capable of transonic flight without using an afterburner, which is designed to reduce acquisition and operating costs; Alenia Aermacchi has claimed that the M-346's flight performance to be "second only to afterburner-equipped aircraft". During the design process, the twin concepts of "design-to-cost" and "design-to-maintain" were adhered to, reducing acquisition and operational costs; the per flying hour costs of the M346 are reportedly one-tenth of those of the Eurofighter Typhoon. Outside of the training role, the M-346 was designed from the onset to accommodate additional operational capabilities, including combat missions such as close air support and air police duties.
The M-346 incorporates a full-authority quadruplex digital fly-by-wire flight control system which, in combination with the optimized aerodynamic configuration of the aircraft, provides for full manoeuvrability and controllability at very high angle of attack (in excess of 30° degrees). The flight control system, incorporating a HOTAS design philosophy, is equipped with adjustable angle of attack and g-force limitations; when combined with its wide performance envelope, this allows the M-346 to effectively mimic the flight performance of various fighter aircraft operated by trainee pilots or to progressively increase difficulty levels, thus raising the training's effectiveness. A pilot activated recovery system is present which, when pressed, conducts an automatic recovery by returning the aircraft to a steady and level flight path.
A digital avionics system, modelled on its counterparts on board the latest generation of military aircraft such as the Saab JAS-39 Gripen, the Lockheed Martin F-22 Raptor and the Eurofighter Typhoon, is incorporated, making it suitable for all stages of advanced flight training and thus reducing the use of combat aircraft for training purposes. A modular avionics architecture is employed, allowing for new equipment and systems to be incorporated and increasing the type's growth potential. The M-346's glass cockpit is representative of the latest generation cockpit and is compatible with night vision goggles; it has three color LCD multifunctional displays, a head-up display, and an optional helmet-mounted display. A voice command system is also present, which is integrated with functions such as the navigation system. The communication systems include VHF/UHF transceivers, IFF transponder, and traffic collision avoidance system (TCAS).
A key feature of the M-346 is the embedded tactical training system (ETTS). The ETTS is capable of emulating various equipment, such as radar, targeting pods, weapons, and electronic warfare systems; additionally, the ETTS can interface with various munitions and other equipment actually being carried on board. The system can act in a standalone mode, in which simulated data and scenario information is loaded prior to takeoff, or in a network, during which data is received and acted upon in real time from ground monitoring stations via the aircraft's datalink. For post-mission evaluation and analysis purposes, accumulated data, such as video from the optional helmet mounted display, can be extracted and reviewed. Alenia Aermacchi also offer an Integrated Training System (ITS), combining the M-346 with a ground-based training system as part of a wider syllabus towards qualifying pilots.
The M-346 is equipped with a total of nine hardpoints, capable of carrying external loads up to 3,000 kg while maintaining a high thrust-to-weight ratio; stores management data can be presented upon any of the multifunction displays in the cockpit. The radar cross-section of the M346 in a standard configuration is reportedly 20 square meters; this can be reduced to a single square meter by installing a low-observability kit which has been developed for the type. Other self-protection systems that can be fitted include a radar warning receiver, flares and chaff dispensers, and active electronic warfare systems according to Alenia Aermacchi the kit provides "excellent levels of survivability and effectiveness when operating in hostile theatres". Other equipment that is optionally installable upon the M-346 includes targeting pods, a tactical datalink, and multi-mode fire-control radar.
Combat missions can also be performed by the M-346, having been designed to be rapidly reconfigured in the field into a combat aircraft capable of performing ground attack, anti-shipping, and aerial combat missions, in a "home defense" capacity. Various munitions can be carried, including a 12.7mm gun pod, IRIS-T or AIM-9 Sidewinder air-to-air missiles, various air-to-surface missiles, anti-ship missiles, free-fall and laser-guided bombs and rockets, reconnaissance pods, and electronic warfare pods; weapon aiming is performed using the helmet mounted display and the multifunction displays. All main systems are duplicated, and the flight system reconfigurable, to increase survivability and functionality in the event of battle damage being sustained. The aircraft has a maximum range of 1,470 nautical miles when outfitted with a maximum of three external fuel tanks, this can be extended via in-flight refuelling via a removable refuelling probe.

Operational history

The Italian Air Force intends to acquire a first batch of 15 low rate production M-346 aircraft. On 18 June 2009, Alenia Aermacchi announced they had received an order for the first six with an option for nine more. In September 2015, the Italian Air Force conducted their first training course using the M-346 trainer.
The M-346 was named the winner of a competition by the United Arab Emirates at the IDEX 2009 defense show in Abu Dhabi on 25 February 2009. The official said the order involved delivery of 48 aircraft to be used for pilot training and light attack duties. A final request for proposals in 2010 had set the requirement at 20 trainers, 20 aircraft for combat duties, and the remainder would go toward the creation of a formation flying team. However, by January 2010, negotiations to sign a contract had reportedly stalled over specifications.
In July 2010, the M-346 was selected by Republic of Singapore Air Force (RSAF) to replace the ST Aerospace A-4SU Super Skyhawks in the Advanced Jet Training (AJT) role, based at BA 120 Cazaux Air Base in France. In a press release by the Singaporean Ministry of Defence on 28 September 2010, ST Aerospace was awarded the contract to acquire twelve M-346 and a ground-based training system on behalf of RSAF. As stipulated in the contract, ST Aerospace acts as the main contractor in the maintenance of the aircraft after delivery by Alenia Aermacchi while Boeing supplies the training system. The RSAF holds the distinction of being the first export customer for the type.
The Advance European Pilot Training (AEPTJ) program – also unofficially called Eurotraining – a consortium of 12 European nations to give advance & lead-in fighter training with a common core course and training provided by a common aircraft – has contacted Alenia Aermacchi through the European Defence agency in 2010, for further information on the M-346. In May 2013, Aleni Aermacchi announced that the AEPTJ held a low priority for the firm and that "...progress has been slow."
On 18 November 2011, the prototype, which had been on display at the Dubai Air Show, crashed after departing Dubai on return to Italy.
On 16 February 2012, the M-346 was selected by the Israeli Air Force (IAF) in an exchange deal, in which Israel will build a reconnaissance satellite and AWACs systems for Italy in return for the planes. It will operate as the IAF's main training jet to replace the McDonnell Douglas A-4H/N Skyhawk, which has served the IAF for over 40 years. On 19 July 2012, a contract was signed between Alenia Aermacchi and the Israeli Ministry of Defence to supply 30 M-346 advanced jet trainers, with the first delivery expected in the middle of 2014. The Israeli Air Force announced on 2 July 2013 that in Israeli service the M-346 would be named the Lavi, reusing the name given to the cancelled IAI Lavi. The IAF's first M-346 was rolled out in a ceremony at Alenia Aermacchi's factory in Venegono Superiore on March 20, 2014.
On 11 May 2013, an Alenia-operated M-346 crashed near the village of Piana Crixia, in Val Bormida, between the provinces of Cuneo and Savona, Italy, during a test flight. The pilot was able to eject successfully and survived the crash, but received serious injuries after jumping from the tree where his parachute had been entangled. The type was grounded for more than three months while the cause of the crash was investigated.
In October 2016, the Argentine Air Force also evaluated the M-346 as a potential combat fighter to replace the Dassault Mirage III and Mirage 5 aircraft it had retired in 2015, as well as the Douglas A-4R aircraft that remain in service with only limited capability. Argentina is speculated to be interested in 10 to 12 aircraft.
In February 2018, the Italian Air Force received its 18th and final M-346, concluding the force's acquisition program.
On 19 November 2018, Leonardo's Aircraft Division together with Elbit Systems completed delivery of M-346 Full Mission Simulators (FMS) and Flight Training Devices (FTD) to the Polish Air Force (PLAF). This was initially scheduled to be completed by November 2016.

U.S. Air Force T-X program

In the United States, Alenia Aermacchi is to submit the M-346 for the United States Air Force's T-X program to replace the aging Northrop T-38 Talon, rebranding the aircraft as the Leonardo DRS T-100 Integrated Training System. Alenia originally intended to be the prime contractor, anticipating moving the final assembly location from Italy to the United States if the bid succeeds. About 350 aircraft are expected to be ordered, further purchases could lead to over 1,000 aircraft being purchased overall. In January 2013, Alenia Aermacchi signed a letter of intent with General Dynamics C4 Systems, who intended to serve as the prime contractor for the T-X bid; however, General Dynamics announced their withdrawal in March 2015. On January 1, 2016, Alenia Aermacchi was absorbed into a new consolidated corporation titled: Leonardo-Finmeccanica. In February 2016, it was announced that Raytheon, who shall serve as the prime contractor, had teamed up with Leonardo-Finmeccanica to offer an advanced variant of the M-346 for the T-X program called the T-100.
On 25 January 2017, Raytheon announced that it had withdrawn as prime contractor and American partner in the T-X competition. On 8 February 2017, Leonardo confirmed that it would remain in the T-X competition alone, with Leonardo DRS, its US subsidiary, serving as prime contractor.
The competition was ultimately won by the Boeing/Saab entry.

Variants
  • M-346 - Designation for the basic type
  • T-346A - Italian military designation from 2012 for the M-346.
  • M-346LCA (Light Combat Aircraft) - Armed variant offered to Poland as a replacement for aging Su-22.
  • M-346FT (Fighter Trainer) - Multirole variant capable of switching between training and combat operations. New features include a new tactical datalink system and different armament capability, but do not include physical changes to the hardware.
  • M-346FA (Fighter Attack) - Multirole variant capable of air-to-air and air-to-surface combat with a 2 tonne payload spread over 7 hardpoints, advanced Grifo-346 radar, countermeasures and stealth features including engine intake grids and radar-absorbing coatings on the canopy and wing leading edge. It is being marketed as a light attack aircraft also suitable for aggressor training purposes. The aircraft was revealed on June 18, 2017 in a static display at that year's Paris Air Show. The aircraft is being marketed for export to South American and East Asian countries, and is claimed to be able to carry out operational missions at far lower costs than those of front-line fighters.
  • T-100 - Designation used for the United States Air Force's T-X program.

Operators
  • Israel - Israeli Air Force (IAF) – 30 in operation, received in an exchange deal for AWACS and reconnaissance satellites being built by Israel Aerospace Industries for Italy. designated M-346 "Lavi"
  • Italy - Italian Air Force – 18 designated T-346A, deliveries completed February 2018.
  • International Flight Training School (Run by Italian Air Force and Leonardo) – 1 delivered as of February 2019.
  • Poland - Polish Air Force – 12 aircraft in service, designated M-346 "Bielik", 4 more on order 41st Training Air Base in Dęblin
  • Singapore - Republic of Singapore Air Force (RSAF) – 12 in service.

Specifications (M-346)

General characteristics
  • Crew: 2
  • Length: 11.49 m (37 ft 8 in)
  • Wingspan: 9.72 m (31 ft 11 in)
  • Height: 4.76 m (15 ft 7 in)
  • Wing area: 23.52 m2 (253.2 sq ft)
  • Empty weight: 4,610 kg (10,163 lb)
  • Gross weight: 6,700 kg (14,771 lb)
  • Max takeoff weight: 9,500 kg (20,944 lb)
  • Fuel capacity: 2,000 kg (4,409 lb) internal
  • Powerplant: 2 × Honeywell/ITEC F124-GA-200 turbofan engines, 28 kN (6,300 lbf) thrust each.

Performance
  • Maximum speed: 1,255 km/h (780 mph, 678 kn)
  • Stall speed: 176 km/h (109 mph, 95 kn)
  • Never exceed speed: 1,470 km/h (910 mph, 790 kn) / M1.2
  • Range: 1,981 km (1,231 mi, 1,070 nmi)
  • Ferry range: 2,722 km (1,691 mi, 1,470 nmi) with 3 external drop tanks
  • Endurance: 2 hours 45 minutes (4 hours with external drop tanks)
  • Service ceiling: 13,716 m (45,000 ft)
  • Rate of climb: 111.75 m/s (21,998 ft/min)
  • Wing loading: 285 kg/m2 (58 lb/sq ft)
  • Thrust/weight: 0.84.

Armament

  • Hardpoints: Provisions for a total of 9 pylon stations (2× wingtip, 1× under-fuselage plus 6× underwing), capable of mounting up to 3,000 kilograms (6,600 lb) of external payload and up to 3× 630 litres (140 imp gal; 170 US gal) external drop tanks (only pylon stations 4, 5, 6 are wet-plumbed).

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)




































I Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) classe Paolo Thaon Di Revel


Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché, nella sua versione più equipaggiata, da nave combattente di prima linea. 



Sono infatti previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una versione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino a una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.



TECHNICAL INFORMATION

MAIN CHARACTERISTICS
  • Length overall abt. 143.00 m
  • Length between perpendiculars -133.00 m
  • Beam 16.50 m
  • Depth 10.50 m
  • Speed (max/range) 32/15 kn
  • Range 5,000 nm
  • Endurance 30 days
  • Crew 171 people

ENERGY AND PROPULSION SYSTEMS
Propulsion system
  • CODAG CC (2 x DE + 1 TAG/2 x FCPP)
  • Generating sets
  • 4 + 2 Shaft Generators / Electric Motors

HELO CAPABILITIES
  • Flight deck
  • for SH90 or EH101
  • Hangar
  • for 2 SH90 or 1 EH101

COMBAT SYSTEM
  • 1 Cockpit Control System
  • 1 Internal Networking System
  • 1 Combat Management System (CMS)
  • 1 Integrated Int/Ext Communication System
  • 1 Integrated Navigation System
  • 2 Navigation Radars
  • 1 Dual Band (C-X) Radar
  • 1 IFF Interrogator/Transponder System
  • 1 IR Surveillance System (2 turrets)
  • 2 Secondary Caliber Guns - 25 mm
  • 2 Long Range Acoustic Devices
  • 1 EW System (RESM/CESM)
  • 1 Fire Control System (ADT)
  • 1 Quick Point Device System
  • 1 Surface Anti Air Missile SAAM-ESD System
  • 1 Anti-Ship Missile System TESEO*
  • 1 Main Caliber Gun - 127 mm – Vulcano
  • 1 Medium Caliber Gun - 76 mm SP - Davide
  • 1 Decoy Launching System (2 Launchers)
  • 1 Torpedo Detection System
  • 1 Active Towed Array System*
  • 1 Torpedo Launching System*
  • 1 Heavy-Weight Torpedo System
  • 1 Obstacle Avoidance Sonar**
  • 1 Diver Detection Sonar
  • 1 BathyTermograph Unit.

I Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) rientrano nel “Programma Navale" per la tutela della capacità marittima della Difesa", ex legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014), per acquisire navi di nuova concezione - 7 navi  (+ 3 previste in opzione) - per la sorveglianza e la sicurezza marittima nazionale. Le unità sono progettate in tre versioni Light, Light plus e Full.



Sono navi di concezione innovativa, per sorvegliare e controllare gli spazi marittimi d'interesse nazionale, vigilare sulle attività marittime ed economiche, concorrere alla salvaguardia dell'ambiente marino, supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali e per concorrere alla scorta di gruppi navali, navi maggiori e mercantili.
Il progetto di questi nuovi pattugliatori è stato sviluppato per enfatizzare le caratteristiche di versatilità strategica già intrinseche in ogni unità navale: è stata infatti ideata una piattaforma dalle spiccate capacità adattive, grazie alle dimensioni e alle caratteristiche costruttive, che permettono di assumere diverse configurazioni d'impiego, scegliendo l'implementazione dell'allestimento modulare in base al profilo di missione.
Oltre a Fincantieri, Elettronica e MBDA, tra le aziende al top della tecnologia vi è anche la società Leonardo che fornisce alla Marina Militare italiana sistemi navali di ultima generazione per i nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), per la nuova nave per il supporto logistico (LSS) e per la Landing Helicopter Dock (LHD).
L’azienda è responsabile per l’intero sistema di combattimento che integra tutti i sistemi e i sottosistemi, inclusi quelli MBDA ed Elettronica.



Il P430 Paolo Thaon Di Revel rappresenta l'unità capoclasse di una tipologia di navi altamente flessibili con la capacità di assolvere a molteplici compiti:
  • Il combattimento di prima linea;
  • il pattugliamento;
  • Il soccorso in mare;
  • le operazioni di Protezione Civile.
  • Sono previste sette unità fino al 2026 che potranno essere impiegate:
  • nella conduzione di operazioni non militari; 
  • di cooperazione;
  • nel controllo delle aree marittime;
  • nella salvaguardia del mare;
  • e nel rispetto dl diritti internazionali sulle acque.

Sarà importante utilizzarle anche per azioni antiterrorismo, per la sorveglianza e l’interdizione dei traffici illeciti, la prevenzione e il controllo dell’immigrazione illegale così come alle operazioni di supporto alle Forze Anfibie.
Tutte queste navi sono caratterizzate da una progettazione di tipo modulare e dovranno essere allestite con varie configurazioni secondo la missione/operazione da svolgere.
Fincantieri ha confermato che contrattualmente sono previste differenti configurazioni di sistema di combattimento:
  • Una  configurazione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento e integrata di capacità di autodifesa; 
  • Una media;
  • Una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa.
  • Si potranno anche impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di 11 metri circa, tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.

La società Leonardo sarà responsabile della fornitura ed integrazione del sistema di combattimento composto da un Combat Management System di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, in grado di adeguarsi alla configurazione nave (leggera/completa) così come di integrare con facilità eventuali nuovi sistemi che nel tempo il cliente decidesse di installare. 

In plancia è previsto un innovativo sistema denominato “cockpit” realizzato insieme a Fincantieri-SEASTEMA, che consentirà per la prima volta la gestione integrata delle operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di addetti, grazie anche all’impiego di tecnologie avanzate elevata automazione.

I nuovi sistemi forniti da Leonardo includeranno, nella nave in configurazione completa: 
  • il nuovo radar di controllo del tiro multisensore (in banda X e Ka); 
  • un nuovo radar multifunzionale Active Electronically Scanned Array a quattro facce fisse bi-banda (dual band radar-DBR) nelle bande C e X;
  • sensori IFF (Identification Friend & Foe) di nuova generazione con antenna circolare conforme; 
  • l’innovativo IRST (InfraRed Search and Track) statico;
  • un sensore all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento di bersagli, basato su molteplici teste ottiche non rotanti, distribuite sui quattro lati della nave per garantire una visione a 360 gradi, senza soluzione di continuità.

I PPA sono anche dotate di un sistema di comunicazioni integrato che include, insieme ai sistemi satellitari multibanda, anche le nuove Software Defined Radio.
Sempre per i PPA è ancora Leonardo a fornire i sistemi d’arma principale 127/64 LW, il nuovissimo 76/62 Sovraponte e tutte le armi minori per la difesa ravvicinata della nave.

I cannoni da 127/64 ed il 76/62 SP sono i più avanzati a livello mondiale, nel settore dei cannoni navali di grosso e medio calibro, grazie alla combinazione di quattro elementi come:
  • La torre;
  • Il sistema automatico di alimentazione munizionamento (AAHS);
  • Il sistema di pianificazione di missioni di supporto di fuoco (NFCS);
  • La munizione Vulcano che è una munizione sottocalibrata, sviluppata in due varianti principali: una guidata (GLR) a più lunga gittata (100 chilometri) per compiti antinave o per il tiro di precisione contro bersagli terrestri,e una non guidata (BER), dotata di spoletta multifunzione e che può raggiungere i 60 chilometri.

Come già detto, nel campo dei medi calibri, sulle PPA è installata la nuova versione Sovraponte del cannone 76/62 che, nella sua tipica funzione multi ruolo, che potrà essere utilizzato contro bersagli aerei, navali, terrestri e asimmetrici. Sovraponte perché non entra nello scafo della nave in modo da ridurre al massimo gli ingombri. L’arma è dotata del kit Strales per l’uso delle munizioni guidate DART (Driven Ammunition Reduced Time Of Flight).
Nell’ambito dei piccoli calibri, sono installate torri navali da 25 mm remotizzate, utilizzabili per la protezione ravvicinata di unità maggiori o, quando installate su quelle minori, per impiego nelle operazioni d’interdizione del traffico marittimo e lotta al contrabbando.
Sui Pattugliatori in versione completa sarà installato il lanciatore Leonardo ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) a controllo remoto il cui ruolo principale è fornire alla nave una difesa passiva dai radar e dai missili dotati di seeker IR, ma anche decoy ASW (Anti Submarine Warfare).

La nostra Leonardo fornirà ai nuovi PPA:
  • il sistema di lancio siluri, 
  • l’Underwater Telephone, 
  • il Bathy Termograph Unit
  • e il Diver Detection Sonar.

La multinazionale europea MBDA – leader a livello mondiale nell’industria dei missili e dei sistemi missilistici – fornirà il sistema di difesa aerea SAAM ESD dotato delle nuove capacità antibalistiche basate sulla munizione ASTER 15/30/1NT.
Nel caso delle PPA in configurazione “leggera” è prevista al momento solo la predisposizione per una futura installazione di sistemi missilistici di difesa aerea ed anti- nave.

Come già evidenziato, le unità avranno la possibilità di imbarcare equipaggiamenti vari e container per supporto in caso di calamità naturali e/o imbarcazioni tipo RHIB (rigid hull inflatable boat) o mezzi non pilotati.
Il requisito duale delle unità è recepito sin dalle fasi di progetto, così come la possibilità d'integrare agevolmente nuove capacità.
Più in dettaglio, la nave sarà caratterizzata da ampi spazi dedicati all'imbarco di materiali e impianti shelterizzati, che amplieranno ulteriormente la sua capacità ospedaliera, di trasporto di aiuti umanitari e d'imbarco di sistemi specifici per operazioni antinquinamento.
Le nuove navi saranno in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB  fino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o per mezzo di una rampa di alaggio situata a poppa. 

I PPA vengono costruiti, a similitudine delle FREMM, presso i Cantieri Navali Fincantieri di Riva Trigoso e di Muggiano.

(Web, Google, Marina.difesa, Wikipedia, Giorgio Arra, You Tube)









Una volta che la L.H.D. Trieste sarà ultimata con lo "ski-jump" e gli F35B STOVL, diventerà a tutti gli effetti l’ammiraglia della Marina Militare Italiana?




La bella unità è stata ribattezzata con il nome di Trieste in segno di affettiva riconoscenza alla città dell’alto Adriatico con alle spalle una prestigiosa tradizione legata al mare ed alle vicende dell’Unità d’Italia.




La sua realizzazione rientra nel quadro del programma navale di rinnovamento della flotta, fortemente sostenuto dall’ex CSMM De Giorgi al fine di assicurare il mantenimento di adeguate capacità nel settore marittimo a tutela degli interessi di difesa nazionale.
Su nave Trieste dovranno essere ultimati i lavori in corso di allestimento dei sistemi d’arma e delle componentistiche radar da parte di Leonardo; la sua definitiva consegna alla Flotta è stata prevista per il 2022.




Come si sa, a nave è dotata di un bacino di sbarco allagabile al di sotto dell'hangar che consentirà di utilizzare mezzi anfibi tipo LCM (Landing Craft Mechanized), gommoni a scafo rigido (RHIB), aeroscafi LCAC (noti comunemente come hovercraft), L-CAC e i più innovativi mezzi da sbarco anfibio rapido (L-CAT) in dotazione alle marine NATO ed europee.




A differenza della portaeromobili Cavour, che ha un'unica aviorimessa riconfigurabile in ponte veicoli non allagabile, questa unità avrà al di sotto del ponte di volo due ulteriori ponti, di cui un'aviorimessa di 2300 m² (e 530 metri lineari di corsia per parcheggio mezzi) con paratie rimovibili come nel Cavour (in modo da raggiungere i 2600 m²), collegato ad un ponte inferiore di 2200m², diviso in un'autorimessa da 700m² con 253 metri lineari per parcheggio mezzi e un bacino allagabile (55 m x 15 m) dimensionato per l'ingresso di 4 LCM-1E o 1 LCAC.
Rispetto al Cavour questa LHD non avrà, almeno da progetto, il trampolino (ski-jump) sul ponte di volo per facilitare il decollo degli aerei STOVL, nonostante nella scheda tecnica la presenza di tali mezzi sia certificata.
Il gruppo motore ha due assi con eliche pentapala a passo variabile e due timoni compensati a spada, due pinne stabilizzatrici retrattili, due eliche di manovra prodiere ed un'elica di manovra poppiera intubate che garantiscono una maggiore manovrabilità in spazi ristretti rispetto alla sola accoppiata timoni/eliche.
Il taglio della prima lamiera è avvenuto il 12 luglio 2017 nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, mentre, poco più di 7 mesi dopo, il 20 febbraio 2018, ha avuto luogo l'impostazione della chiglia sullo scalo del cantiere navale stabiese, dando il via alla costruzione della nave.
Si prevede che il Trieste entri in servizio nel 2022 andando a sostituire il Giuseppe Garibaldi e il San Giusto (che saranno dismesso di conseguenza).




Armamento

L'unità presenta sistemi d'arma di ultima generazione.
Per quanto riguarda il comparto d'artiglieria sono presenti:
  • 3 cannoni multiruolo Otobreda 76/62 (due a prua e uno a poppa) del tipo Super Rapido MF Davide, con munizionamento guidato e predisposizione per il nuovo munizionamento Vulcano;
  • 3 torrette mitragliere a controllo remoto OTO Melara da 25/80 mm;
  • 2 lanciarazzi OTO Melara ODLS-20, per il lancio di ingannatori (esche elettroniche) subacquei ed aerei.

Il comparto missilistico comprende invece:
  • predisposizione per 2 lanciatori verticali (VLS Sylver) da 8 celle (uno a prua e uno a poppa) per una capacità totale di 16 missili Aster 15/30.

Anche la sezione sensoristica potrà vantare tecnologie avanzatissime:
  • PAR SPN-720, radar di approccio di precisione, sistema volumetrico 3D capace di inseguire 300 tracce e 12 bersagli contemporaneamente, portata superiore ai 200 km;
  • Radar Kronos Power Shield (AESA in banda L), un sistema di sorveglianza multifunzione, con una portata di 1 500-2 000 km;
  • IFF SIR-M-PA, radar secondario per l'identificazione di navi ed aeromobili;
  • Radar Kronos bibanda (DBR AESA 4FF): banda C (Kronos Quad - Fitted For) e banda X (Kronos StarFire);
  • TACAN AN-553/N, per avvicinamenti di precisione ed invio di informazioni agli aerei in volo;
  • Sistema EWS "Zeus", dotato di un sottosistema di attacco elettronico estremamente potente basato su moduli GaN TRX a stato solido. La componente elettronica di scoperta (EW) è integrata con un RESM (Intercettatore di emissioni Radar), RECM (Ingannatori radar) e CESM (Intercettatore di comunicazioni radio) efficaci sia in alto mare che in acque costiere, con una sorveglianza marittima e valutazione della situazione avanzate tramite ELINT e COMINT avanzati caratteristiche, fino ad un innovativo algoritmo SEI.
  • Sistema automatico per la direzione delle operazioni di combattimento - SADOC 4.

Capacità aerea

L'unità presenta un ponte di volo 230m x 36m coprendo così un'area di circa 7400 m² con 9 punti di decollo per elicotteri pesanti o 4 F35B:

F-35B: versione a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL). Questa versione è destinata in particolar modo al Corpo dei Marines, alla Royal Navy, alla RAF, alla Marina Militare Italiana e all'Aeronautica Militare italiana. Il BF-6, primo modello di produzione per il corpo dei Marines, ha effettuato il volo inaugurale il 25 ottobre 2011. Il 31 luglio 2015 è stata dichiarata la IOC (Capacità Operativa Iniziale) per il corpo dei Marines. 

L'F-35B sarà quindi la prima versione a entrare in servizio attivo.

Differisce dalla versione base per:
  • 1x Pratt & Whitney F135-PW-600 da 128,1kN a secco e 191,3kN (con postbruciatore), ed ugello di scarico orientabile verso il basso;
  • 1x Lift Fan da 89kN della Rolls-Royce, con flabelli mobili inferiori che permettono di orientare la spinta di 15º-30º in avanti o all'indietro rispetto alla verticale, installato dietro l'abitacolo:
  • 2x ugelli per la stabilizzazione laterale posti nelle ali;
  • riduzione della capacità interna di carburante a 6 045 kg;
  • riduzione del volume utile della stiva armi interna;
  • assenza del cannone interno (previsto in un pod sotto la fusoliera);
  • sonda retrattile per il rifornimento in volo;
  • tettuccio accorciato per la presenza del Lift Fan.
  • struttura riprogettata/alleggerita nella parte posteriore dell'abitacolo al fine di posizionare la ventola aggiuntiva.

Inoltre, il ponte potrà ospitare su di esso, in condizioni di piena operatività circa 14/20 aeromobili in diverse configurazioni (presumibilmente anche 4/6 F35B a poppa e 8/10 elicotteri a prua). L'aviorimessa di 2600 m² è dimensionata per l'ingresso di massimo 14 aeromobili, anch'essi in diverse configurazioni. Sono infine presenti a poppa due elevatori 15m x 15m per un carico massimo di 42 tonnellate.
Tutte le operazioni di volo sul ponte sono controllate dall'isola di poppa.




Capacità anfibie

Le capacità anfibie della nave sono molto avanzate, essendo queste la principale arma dell’unità. Il secondo ponte, sotto l'hangar, con un'area di 2300 m², presenta infatti un bacino allagabile 55m x 15m dimensionato per l'ingresso di 4 LCM, denominati LC23, o 1 LCAC / LCAT. Gli LCM, saranno in grado di trasportare: 1 Ariete, 5 Iveco LMV Lince, oppure 1 Centauro, 1 Freccia o 300 soldati.
Ecco di seguito le capacità operative del nuovo “L.H.D. TRIESTE”:
  • Dislocamento: 32.000 (standard) 36.000 a pieno carico;
  • Lunghezza fuori tutto: 245 m.
  • Larghezza: 47 m.
  • Altezza 27,7 m.
  • Pescaggio: 7,2 m.
  • Ponte di volo: 230 m.
  • 235  metri lineari di parcheggio;
  • garage e 450 mq di area;
  • cargo pallettizzato e shelter nella parte anteriore dell’hangar.

Missioni ''maritime'' che comprendono: 
  • Raid a obbiettivo limitato  
  • Azioni dirette 
  • Ricognizione ravvicinata 
  • Helicopter Vessel Board, Search and Seizure (HVBSS) 
  • MIO   
  • Gas & Oil Platform (GOPLAT) interdiction 
  • Personnel Recovery 
  • Non combat Evacuation Operation 
  • Disaster relief 
  • Maritime capacity building & diplomazia navale.

Questi sono gli scenari tipo delle esercitazioni amphex a livello compagnia commando del btg Grado e/o Venezia rinforzata con gli assetti del reparto comando 1° rgt S. Marco + aliquota di livello compagnia del btg Golametto + Gruppo Mezzi da Sbarco; da qualche anno si sono aggiunte le esercitazioni congiunte dei distaccamenti del GOI con i plotoni combat support  del 1° rgt S. Marco in funzione ''follow force'' denominate gold fingher. 

Il concetto operativo si basa su:

Comando imbarcato: 
  • staff COMFORSBARC/CATF; 
  • SOATG-M Reparto Eli Assalto e team medevac; 
  • D.O. GOI; 
  • il CLF designato e un'aliquota del reparto comando 1° rgt S. Marco con le sezioni S1, S3, S4, S5, S6;
  • posto comando modulare di compagnia (MCPS/C2PC) su plotone supporto al comando; 
  • plotone trasmissioni; 
  • plotone recon; 
  • tre Fire Control Team; 
  • team EOD/IEDD; 
  • Field Humint Team; 
  • cellula CIMIC; 
  • elementi di staff P.I., combat camera, intelligence.  
  • L'elemento d'assalto è composto da un distaccamento incursori, il plotone combat support, il plotone recon. 
  • Il ''security element'' è provvisto dalla compagnia commando e un boarding party del 2° rgt qualificato obstructed. 

La componente di supporto logistico al combattimento del btg Golametto come detto sopra è di livello compagnia su plotone trasporti tattici, logistico e sanità con: 
  • 12/16 lince e una decina di ACTL 
  • 1 sistema FARP PRONAL 
  • mezzi speciali: 1 terna piccola JCB, 1 terna media, 2 muletti, 1 sollevatore, 1 gru Isoli, 
  • 1 carro attrezzi, 4 ATL, 4 semirimorchi 
  • Postazione Medica Avanzata su APS 8x8 (mezzo di soccorso avanzato) 2 ACP con gru, 1 veicolo multiruolo e 3/5 ambulanze    
  • modulo logistico da 250 pax con una trentina di tende pneumatiche, 1 tenda multifunzionale, 1  tendone mensa e relativi condizionatori/riscaldatori,  cucina rotabile 200 razioni/ora, 
  • 4 container frigo, 4 cisterne acqua,  
  • 2 potabilizzatori, 4 container servizi igienici/doccia, 
  • 1 container lavanderia, 4 generatori, 1 torre faro. 

GMS: 
  • Sezione Organizzazione Spiaggia; 
  • nucleo barchini con 10 Zodiac 470 e 2 DDNr; 
  • nucleo mezzi da sbarco.

Componente Eliassalto:  
  • 2 AB212 NLA 
  • 4 MH90 
  • 2 AW101 ASH 
  • 2 AW101 UTI 
  • 1 sistema RUAV CAMCOPTER  
  • SEZELICOT 2  AW101 MPH 
  • 3 A129D rgt Rigel.

Area ospedaliera

La nave sarà dotata anche di un ospedale completamente attrezzato con sale operatorie, laboratori radiologia e analisi, gabinetto dentistico, e zona degenza per 28 ricoverati gravi per un totale di 700 m², mentre, ulteriori posti letto saranno sistemati in moduli contenitorizzati all'uopo predisposti.

Nave Trieste, distintivo ottico L 9890, è un’unità LHD (Landing Helicopter Dock) configurata per l’espletamento delle missioni di volo e lo sbarco anfibio, ha una lunghezza di 245 metri, un dislocamento pari a 36 mila tonnellate; dispone di un sistema di propulsione CODLOG (combined diesel electric or gas - RR MT 30) in grado di sospingerla ad una velocità massima di 25 nodi.
Per via delle sue dimensioni strutturali rappresenta l’unità di superficie italiana più imponente che sia mai stata progettata dal secondo dopoguerra in avanti e pertanto costituisce un grande successo realizzativo per la Marina Militare, per l’industria navale nazionale, e per Fincantieri.
La conduzione delle operazioni aeree è assicurata da un ponte di volo, caratterizzato da una lunghezza di 230 mt ed una larghezza di 36 mt, che permette il dispiego di elicotteri, ma anche di aeromobili V/STOL come gli F35-B, grazie all’integrazione di uno ski-jump per agevolare il decollo.
A poppa è presente un bacino allagabile delle dimensioni 50x15mt, adibito all’imbarco dei mezzi anfibi d’assalto della marina italiana e delle marine NATO potendo così agire in un contesto di interoperabilità.
Per quanto concerne le capacità di trasporto, un garage di 4500m², permette di poter sistemare un considerevole quantitativo di veicoli sia gommati che cingolati, nonché ospitare una forza reggimentale da sbarco di 600 uomini, specificamente gli uomini della Brigata San Marco.
I sistemi d’arma con cui sarà equipaggiata saranno tre cannoni Leonardo 76/62 (Super Rapido MF Davide), tre torrette mitragliatrici Leonardo KBA 25/80 con controllo remoto e 2 lanciarazzi Leonardo ODLS-20. In aggiunta, sarà attrezzata anche di 2 lanciatori verticali (VLS Sylver) formati da 8 celle e con una disponibilità di 16 missili Aster 15/30.
L’impiantistica radar sarà costituita da sistemi all’avanguardia tecnologica.
La bella nave sarà in grado di assolvere una molteplicità di compiti, anche in maniera simultanea, di carattere sia militare che civile, operando in contesti geografici nazionali, regionali ed internazionali.
La sua principale missione sarà la proiezione di forza dal mare tramite operazioni di tipo aereo e di sbarco anfibio, ma anche operazioni di tipo logistico come il trasporto di mezzi, uomini e materiali. 
Al suo interno è stata predisposta anche una struttura ospedaliera con apposite sale operatorie e stanze per la lunga degenza, che verrà integrata con personale medico imbarcato specializzato nel prestare servizi di primo soccorso ed effettuare interventi di vario genere.
La LHD potrà prontamente intervenire anche nei casi di crisi umanitaria, di calamità naturali e in situazioni di emergenza svolgendo attività che rientrano nelle funzioni della protezione civile, quali la fornitura di beni di prima necessità e di medicinali, l’erogazione di energia elettrica e il soccorso medico-sanitario. Nei casi più gravi sarà anche capace di predisporre operazioni di evacuazione di civili dalla terraferma.

Una volta che la LHD Trieste sarà ultimata, diventerà a tutti gli effetti l’ammiraglia della Marina Militare Italiana?

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