sabato 26 ottobre 2019

I Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) classe Paolo Thaon Di Revel


Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché, nella sua versione più equipaggiata, da nave combattente di prima linea. 



Sono infatti previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una versione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino a una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.



TECHNICAL INFORMATION

MAIN CHARACTERISTICS
  • Length overall abt. 143.00 m
  • Length between perpendiculars -133.00 m
  • Beam 16.50 m
  • Depth 10.50 m
  • Speed (max/range) 32/15 kn
  • Range 5,000 nm
  • Endurance 30 days
  • Crew 171 people

ENERGY AND PROPULSION SYSTEMS
Propulsion system
  • CODAG CC (2 x DE + 1 TAG/2 x FCPP)
  • Generating sets
  • 4 + 2 Shaft Generators / Electric Motors

HELO CAPABILITIES
  • Flight deck
  • for SH90 or EH101
  • Hangar
  • for 2 SH90 or 1 EH101

COMBAT SYSTEM
  • 1 Cockpit Control System
  • 1 Internal Networking System
  • 1 Combat Management System (CMS)
  • 1 Integrated Int/Ext Communication System
  • 1 Integrated Navigation System
  • 2 Navigation Radars
  • 1 Dual Band (C-X) Radar
  • 1 IFF Interrogator/Transponder System
  • 1 IR Surveillance System (2 turrets)
  • 2 Secondary Caliber Guns - 25 mm
  • 2 Long Range Acoustic Devices
  • 1 EW System (RESM/CESM)
  • 1 Fire Control System (ADT)
  • 1 Quick Point Device System
  • 1 Surface Anti Air Missile SAAM-ESD System
  • 1 Anti-Ship Missile System TESEO*
  • 1 Main Caliber Gun - 127 mm – Vulcano
  • 1 Medium Caliber Gun - 76 mm SP - Davide
  • 1 Decoy Launching System (2 Launchers)
  • 1 Torpedo Detection System
  • 1 Active Towed Array System*
  • 1 Torpedo Launching System*
  • 1 Heavy-Weight Torpedo System
  • 1 Obstacle Avoidance Sonar**
  • 1 Diver Detection Sonar
  • 1 BathyTermograph Unit.

I Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) rientrano nel “Programma Navale" per la tutela della capacità marittima della Difesa", ex legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014), per acquisire navi di nuova concezione - 7 navi  (+ 3 previste in opzione) - per la sorveglianza e la sicurezza marittima nazionale. Le unità sono progettate in tre versioni Light, Light plus e Full.



Sono navi di concezione innovativa, per sorvegliare e controllare gli spazi marittimi d'interesse nazionale, vigilare sulle attività marittime ed economiche, concorrere alla salvaguardia dell'ambiente marino, supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali e per concorrere alla scorta di gruppi navali, navi maggiori e mercantili.
Il progetto di questi nuovi pattugliatori è stato sviluppato per enfatizzare le caratteristiche di versatilità strategica già intrinseche in ogni unità navale: è stata infatti ideata una piattaforma dalle spiccate capacità adattive, grazie alle dimensioni e alle caratteristiche costruttive, che permettono di assumere diverse configurazioni d'impiego, scegliendo l'implementazione dell'allestimento modulare in base al profilo di missione.
Oltre a Fincantieri, Elettronica e MBDA, tra le aziende al top della tecnologia vi è anche la società Leonardo che fornisce alla Marina Militare italiana sistemi navali di ultima generazione per i nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), per la nuova nave per il supporto logistico (LSS) e per la Landing Helicopter Dock (LHD).
L’azienda è responsabile per l’intero sistema di combattimento che integra tutti i sistemi e i sottosistemi, inclusi quelli MBDA ed Elettronica.



Il P430 Paolo Thaon Di Revel rappresenta l'unità capoclasse di una tipologia di navi altamente flessibili con la capacità di assolvere a molteplici compiti:
  • Il combattimento di prima linea;
  • il pattugliamento;
  • Il soccorso in mare;
  • le operazioni di Protezione Civile.
  • Sono previste sette unità fino al 2026 che potranno essere impiegate:
  • nella conduzione di operazioni non militari; 
  • di cooperazione;
  • nel controllo delle aree marittime;
  • nella salvaguardia del mare;
  • e nel rispetto dl diritti internazionali sulle acque.

Sarà importante utilizzarle anche per azioni antiterrorismo, per la sorveglianza e l’interdizione dei traffici illeciti, la prevenzione e il controllo dell’immigrazione illegale così come alle operazioni di supporto alle Forze Anfibie.
Tutte queste navi sono caratterizzate da una progettazione di tipo modulare e dovranno essere allestite con varie configurazioni secondo la missione/operazione da svolgere.
Fincantieri ha confermato che contrattualmente sono previste differenti configurazioni di sistema di combattimento:
  • Una  configurazione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento e integrata di capacità di autodifesa; 
  • Una media;
  • Una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa.
  • Si potranno anche impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di 11 metri circa, tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.

La società Leonardo sarà responsabile della fornitura ed integrazione del sistema di combattimento composto da un Combat Management System di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, in grado di adeguarsi alla configurazione nave (leggera/completa) così come di integrare con facilità eventuali nuovi sistemi che nel tempo il cliente decidesse di installare. 

In plancia è previsto un innovativo sistema denominato “cockpit” realizzato insieme a Fincantieri-SEASTEMA, che consentirà per la prima volta la gestione integrata delle operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di addetti, grazie anche all’impiego di tecnologie avanzate elevata automazione.

I nuovi sistemi forniti da Leonardo includeranno, nella nave in configurazione completa: 
  • il nuovo radar di controllo del tiro multisensore (in banda X e Ka); 
  • un nuovo radar multifunzionale Active Electronically Scanned Array a quattro facce fisse bi-banda (dual band radar-DBR) nelle bande C e X;
  • sensori IFF (Identification Friend & Foe) di nuova generazione con antenna circolare conforme; 
  • l’innovativo IRST (InfraRed Search and Track) statico;
  • un sensore all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento di bersagli, basato su molteplici teste ottiche non rotanti, distribuite sui quattro lati della nave per garantire una visione a 360 gradi, senza soluzione di continuità.

I PPA sono anche dotate di un sistema di comunicazioni integrato che include, insieme ai sistemi satellitari multibanda, anche le nuove Software Defined Radio.
Sempre per i PPA è ancora Leonardo a fornire i sistemi d’arma principale 127/64 LW, il nuovissimo 76/62 Sovraponte e tutte le armi minori per la difesa ravvicinata della nave.

I cannoni da 127/64 ed il 76/62 SP sono i più avanzati a livello mondiale, nel settore dei cannoni navali di grosso e medio calibro, grazie alla combinazione di quattro elementi come:
  • La torre;
  • Il sistema automatico di alimentazione munizionamento (AAHS);
  • Il sistema di pianificazione di missioni di supporto di fuoco (NFCS);
  • La munizione Vulcano che è una munizione sottocalibrata, sviluppata in due varianti principali: una guidata (GLR) a più lunga gittata (100 chilometri) per compiti antinave o per il tiro di precisione contro bersagli terrestri,e una non guidata (BER), dotata di spoletta multifunzione e che può raggiungere i 60 chilometri.

Come già detto, nel campo dei medi calibri, sulle PPA è installata la nuova versione Sovraponte del cannone 76/62 che, nella sua tipica funzione multi ruolo, che potrà essere utilizzato contro bersagli aerei, navali, terrestri e asimmetrici. Sovraponte perché non entra nello scafo della nave in modo da ridurre al massimo gli ingombri. L’arma è dotata del kit Strales per l’uso delle munizioni guidate DART (Driven Ammunition Reduced Time Of Flight).
Nell’ambito dei piccoli calibri, sono installate torri navali da 25 mm remotizzate, utilizzabili per la protezione ravvicinata di unità maggiori o, quando installate su quelle minori, per impiego nelle operazioni d’interdizione del traffico marittimo e lotta al contrabbando.
Sui Pattugliatori in versione completa sarà installato il lanciatore Leonardo ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) a controllo remoto il cui ruolo principale è fornire alla nave una difesa passiva dai radar e dai missili dotati di seeker IR, ma anche decoy ASW (Anti Submarine Warfare).

La nostra Leonardo fornirà ai nuovi PPA:
  • il sistema di lancio siluri, 
  • l’Underwater Telephone, 
  • il Bathy Termograph Unit
  • e il Diver Detection Sonar.

La multinazionale europea MBDA – leader a livello mondiale nell’industria dei missili e dei sistemi missilistici – fornirà il sistema di difesa aerea SAAM ESD dotato delle nuove capacità antibalistiche basate sulla munizione ASTER 15/30/1NT.
Nel caso delle PPA in configurazione “leggera” è prevista al momento solo la predisposizione per una futura installazione di sistemi missilistici di difesa aerea ed anti- nave.

Come già evidenziato, le unità avranno la possibilità di imbarcare equipaggiamenti vari e container per supporto in caso di calamità naturali e/o imbarcazioni tipo RHIB (rigid hull inflatable boat) o mezzi non pilotati.
Il requisito duale delle unità è recepito sin dalle fasi di progetto, così come la possibilità d'integrare agevolmente nuove capacità.
Più in dettaglio, la nave sarà caratterizzata da ampi spazi dedicati all'imbarco di materiali e impianti shelterizzati, che amplieranno ulteriormente la sua capacità ospedaliera, di trasporto di aiuti umanitari e d'imbarco di sistemi specifici per operazioni antinquinamento.
Le nuove navi saranno in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB  fino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o per mezzo di una rampa di alaggio situata a poppa. 

I PPA vengono costruiti, a similitudine delle FREMM, presso i Cantieri Navali Fincantieri di Riva Trigoso e di Muggiano.

(Web, Google, Marina.difesa, Wikipedia, Giorgio Arra, You Tube)









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