Il cannone da 100/47 era un cannone navale italiano, impiegato nel ruolo antiaereo ed antinave sulle unità sottomarine e di superficie della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. La denominazione comprende una famiglia di pezzi e di impianti navali diversi, tutti derivati dallo Škoda 10 cm K10 austro-ungarico.
Impianto binato navale ed a.a. a culla unica, su affusto a piattaforma, derivato dallo Skoda 1910, con tubo d'anima ricambiabile a freddo. Dotato di affusto Minisini a ginocchiello variabile automaticamente in funzione dell'elevazione armava le corazzate Cavour e Giulio Cesare rimodernate e quasi tutti i nostri incrociatori durante la II G.M., compreso l'incrociatore San Giorgio dislocato a Tobruk come batteria galleggiante a difesa della base.
E' stato un cannone con buone caratteristiche balistiche e di precisione, ma troppo lento per contrastare con efficacia gli aerei nemici che diventavano sempre più veloci ed adottavano innovative tecniche di attacco a bassa quota. Il ginocchiello variabile consentiva una elevazione sino a 85° e la cadenza di tiro era di 8 - 10 colpi al minuto. La gittata massima era di 15.240 m e la velocità iniziale dei proiettili era di 850 - 880 m/s.
Scala 1:5. Una grande tavola con tutte le viste.
Storia
Alla fine della prima guerra mondiale il Regno d'Italia ricevette dall'Impero austro-ungarico, come riparazione dei danni di guerra, gli incrociatori leggeri classe Helgoland e i cacciatorpediniere classe Tátra. Queste unità erano armate con l'ottimo Škoda 10 cm K10 da 100 mm, il quale tanto impressionò la Regia Marina, che ne fu prodotta una copia dalla Odero-Terni-Orlando, il 100/47 Mod. 1924. Questo cannone e le versioni successive Mod. 1927 e Mod. 1928, a differenza dello Škoda, erano impianti binati e vennero installati sulle navi da battaglia classe Conte di Cavour ricostruite e su quasi tutti gli incrociatori.
Nel 1930 dieci impianti binati OTO Mod. 1928 furono forniti all'Unione Sovietica ed installati sugli incrociatori leggeri Krasnyi Kavkaz e Chervona Ukraina. Queste bocche da fuoco erano una versione allungata a 50 calibri, incavalcate su un affusto antieareo a ginocchiello variabile, progettato da Minisini, cosicché i pezzi in Unione Sovietica furono soprannominati Minizini.
Per le unità minori, quali torpediniere e corvette, la OTO realizzò due bocche da fuoco leggermente modificate, impiegate su diversi impianti singoli: al primo modello, il OTO Mod. 1931 seguirono gli impianti OTO Mod. 1935 e RM Mod. 1937, che usavano la stessa bocca da fuoco. L'OTO Mod. 1937 montava invece un'arma leggermente migliorata.
Infine, per i sommergibili la OTO realizzò dei derivati del Mod. 1928 in impianto singolo con canna leggermente accorciata, denominati Mod. 1931, Mod. 1935 e Mod. 1938.
Oltre che dalla Russia, il cannone da 100/47 fu impiegato anche da diverse marine estere: venne utilizzato dalla Svezia sulle sue due torpediniere classe Spica, che l'Italia cedette alla Svezia, dall'Argentina sui due incrociatori ARA Almirante Brown e ARA Veinticinco de Mayo, due incrociatori realizzati in Itralia sul modello del tipo Trento e dalla Spagna sull'incrociatore Baleares.
Dopo l'armistizio, esso venne ceduto con alcune unità navali alla Grecia.
Nel dopoguerra continuò ad equipaggiare nella Marina Militare le torpediniere classe Spica e Orsa e le corvette Gabbiano e gli incrociatori leggeri tipo Condottieri (suddivisi in cinque classi) che facevano parte dell'aliquota di naviglio assegnato all'Italia. Sul Garibaldi nel dopoguerra vennero aggiunti due cannoni da 100/47 singoli per il tiro illuminante.
L'ultima unità navale ad imbarcare il cannone è stato l'incrociatore Montecuccoli, che nel dopoguerra ha operato com nave scuola per gli allievi dell'Accademia navale di Livorno, che venne messo in disarmo nel 1964, ammainando per l'ultima volta la bandiera, a Taranto la sera del 31 maggio 1964.
Tecnica
Le bocche da fuoco da 100/47 furono sviluppate dalla OTO come copie del pezzo Škoda 10 cm K10 e quindi ne riproducevano abbastanza fedelmente le caratteristiche. La canna in acciaio e dall'otturatore a cuneo orizzontale ma, a differenza dell'originale austriaco, aveva l'anima rigata sfilabile. I vari modelli impiegavano la stessa munizione separata a "cartoccio-bossolo" pesante 26,2 kg, dei quali 13,75 kg rappresentati dalla granata.
Sulle installazioni binate Mod. 24, Mod. 27 e Mod. 28 le bocche da fuoco erano sostenute una culla unica, incavalcata su affusti a piedistallo scudati inchiavardati ai ponti delle unità maggiori (navi da battaglia ed incrociatori).
Le corvette e le torpediniere erano dotate invece dei Mod. 31, Mod. 35, Mod. 37 e R.M. Mod. 37, affusti singoli, a candeliere, muniti di scudatura.
Le bocche da fuoco per sommergibili Mod. 31, Mod. 35 e Mod. 38 erano leggermente accorciate. Inoltre montavano un diverso gruppo di freni di sparo, più piccoli ed incassati nel blocco di culatta. Esse erano incavalcate su affusti singoli a piedistallo, privi di scudatura, con elevazione ridotta che ne limitava l'uso alla funzione antinave.
ENGLISH
Description
A slightly improved version of the 100mm / 47 Model 1928 and used in single mountings on smaller warships. Manufactured by OTO. Well-liked, but used in mountings with low maximum elevations which meant that they were not really suitable for the anti-aircraft role.
Gun Characteristics
Designation
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100 mm/47 (3.9") Models 1931, 1935 and 1937
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Ship Class Used On
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Spica, Ariete, Orsa, Animoso and Gabbiano Classes
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Date of Design
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1931, 1935 and 1937
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Date In Service
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1932
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Gun Weight
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N/A
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Gun Length oa
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196.3 in (4.985 m)
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Bore Length
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185.0 in (4.700 m)
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Rifling Length
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N/A
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Grooves
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N/A
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Lands
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N/A
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Twist
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N/A
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Chamber Volume
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473.5 in3 (7.76 dm3)
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Rate Of Fire
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8 - 10 rounds per minute
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Ammunition
Type
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Fixed
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Complete Round Weight
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N/A
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Projectile Types and Weights
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HE: 31.3 lbs. (14.2 kg)
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Bursting Charge
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N/A
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Projectile Length
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N/A
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Propellant Charge
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N/A
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Muzzle Velocity
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2,805 fps (855 mps)
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Working Pressure
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N/A
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Approximate Barrel Life
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N/A
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Ammunition stowage per gun
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Gabbiano: 200 rounds + 60 starshells
Others: N/A
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Range
Range with 31.3 lbs. (14.2 kg) HE shell
Elevation
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Distance
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45 degrees
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16,840 yards (15,400 m)
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Mount/Turret Data
Designation
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Weight
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OTO 1935: 6.2 tons (6.3 mt)
OTO 1937: 6.7 tons (6.8 mt)
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Elevation
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OTO 1931: -6 / +45 degrees
Others: -10 / +60 degrees
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Elevation Rate
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Manually operated, only
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Train
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360 degrees
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Train Rate
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Manually operated, only
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Gun recoil
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N/A
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(Web, Google, Wikipedia, culturanavale.it, navweaps.com, You Tube)
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