venerdì 6 dicembre 2024

MARINA MILITARE ITALIANA: in data 7 dicembre 2024, alle 10,30, alla presenza del presidente della Repubblica Italiana e del presidente della Regione Toscana, si è svolta a Livorno la cerimonia di consegna alla Marina Militare di nave Trieste L-9890, la più grande unità navale costruita in Italia dal dopoguerra ad oggi.









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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.









In data 7 dicembre 2024, alle 10,30, alla presenza del presidente della Repubblica Italiana e del presidente della Regione Toscana, si è svolta a Livorno la cerimonia di consegna alla Marina Militare della LHD TRIESTE L-9890, la più grande unità navale costruita in Italia dal dopoguerra ad oggi. 


La cerimonia di consegna alla Marina militare della nave Trieste, unità d’assalto anfibio multiruolo, si è svolta in occasione del giuramento solenne dei 150 allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno. Tutto è avvenuto a bordo della stessa nave Trieste.


L’evento si è svolto all’interno del porto, presso il molo Italia, coinciderà con il giuramento solenne degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno.
La nave era attraccata al Molo Italia. 
E’ stata varata il 29 maggio 2019 a Castellammare di Stabia e successivamente trasferita allo stabilimento Fincantieri del Muggiano; la nave rappresenta la prima unità del suo genere nella cantieristica navale nazionale. 





La LHD TRIESTE L-9890 ha dimensioni imponenti:
  • Una lunghezza fuori tutto di circa 245 metri;
  • Un ponte di volo lungo circa 230 metri;
  • Una larghezza di 36 metri; 
  • un pescaggio di 7,2 metri;
  • Un dislocamento di 38.000 tonnellate a pieno carico;
  • Un apparato motore in configurazione CODLOG (Combined Diesel Or Gas) costituito da due turbine a gas Rolls Royce MT30, da due motori diesel MAN 20V32/44CR e da due propulsori elettrici; 
  • può raggiungere una velocità superiore ai 25 nodi;
  • Una autonomia prevista di 7.000 miglia marine a 16 nodi e persistenza in mare di 30 giorni;
  • Un equipaggio formato da 460 uomini compreso il personale per le operazioni di volo e da 604 uomini del comando complesso e della forza da sbarco. 

CAPACITA’ ANFIBIA

Progettata per operazioni multiruolo, la nave può trasportare fino a 1.064 persone, tra cui 450 membri dell'equipaggio e 600 truppe imbarcate della Brigata Anfibia “San Marco”.



La LHD ha una capacità anfibia costituita da quattro Landing Craft Mechanized LCM 23, costruiti dal Cantiere Navale Vittoria, che possono trasportare dal bacino interno alla nave sino alla battigia mezzi terrestri del peso sino a 65 tonnellate. 



Completano le dotazioni nautiche 2 Fast Assault Craft Baglietto Navy FFC15 nonché quattro RHIB da 7,1 e 9,3 metri.





Sotto il ponte, è posizionato un hangar e un garage poppiero per oltre 4.500 metri quadrati di spazio per i veicoli (MBT, IFV FRECCIA, BLIDO CENTAURO-2 8 x 8, VTLM2 etc…), insieme a un ponte allagabile per la messa a mare di veicoli e mezzi da sbarco per operazioni anfibie che può ospitare quattro LCM, un LCAC o altri veicoli anfibi.


AEROMOBILI IMBARCATI

Notevole è la capacità degli aeromobili imbarcati, con l’hangar capace di contenere sino a 14 velivoli F-35B e/o aeromobili SH-101 o SH-90 ASW in diverse combinazioni, con otto spot di decollo per elicotteri sul ponte di volo. 





COMBAT MANAGEMENT SYSTEMS

Il Combat Management System (CMS) di Leonardo avrà a disposizione i dati del Dual Band Radar (DBR) che opera in banda X e C e del radar a lunga sorveglianza che opera in banda L. 


La LHD Trieste, per le operazioni con gli F-35B STOV/L riceverà, come è stato per il Cavour, un Joint Precision Approach and Landing System (JPALS), un sistema basato sul segnale GPS relativo alle navi che fornisce alle portaerei ed alle navi d’assalto anfibie capacità di avvicinamento ed atterraggio di precisione, sorveglianza ed allineamento inerziale via etere in tutti gli ambienti meteorologici e di missione.

Come noto a tutti gli appassionati, la Marina Militare italiana - dopo varie messe a punto e prove in mare - è pronta finalmente a introdurre in servizio operativo la sua nuova Landing Helicopter Dock (LHD) Trieste. 

Nave Trieste darà il “cambio” alla portaeromobili Giuseppe Garibaldi, dismessa il 1° ottobre 2024, e diventerà l'ammiraglia del gruppo anfibio italiano.
Lo sviluppo della LHD Trieste è iniziato nell'ambito del programma navale 2014-2015, con Fincantieri che si è aggiudicato il contratto di costruzione nel luglio 2015. Il taglio dell'acciaio è iniziato nel luglio 2017, seguito dalla posa della chiglia a Castellammare di Stabia nel febbraio 2018. 
Lo scafo è stato varato a maggio 2019 e successivamente completato presso il cantiere navale Muggiano di Fincantieri, con manutenzione effettuata presso la struttura di Palermo a causa di vincoli di spazio. Le prove iniziali in mare sono state condotte nell'agosto 2021, con ulteriori lavori in cantiere a Trieste alla fine del 2023. La costruzione della nave ha coinvolto tre cantieri navali e oltre 1.000 dipendenti durante le fasi di assemblaggio e allestimento. 
La consegna, inizialmente prevista per il 2022, è stata ritardata a dicembre 2024. 
Una volta in servizio, nave Trieste subentrerà all’incrociatore porta-aeromobili Giuseppe Garibaldi e guiderà la task group anfibia italiana, abbracciando molteplici ruoli operativi.
Il suo design a doppia isola separa la gestione delle operazioni di navigazione da quelle di volo.

ARMAMENTO

Il Trieste è armato di tre cannoni LEONARDO STRALES da 76/62 mm, tre torrette Leonardo MARLIN da 30 mm telecomandate e sistemi di lancio verticale VLS Sylver in grado di lanciare missili Aster 15/30 NT. 



AREA OSPEDALIERA

Le sue strutture a bordo includono un ospedale con 27 posti letto, sale operatorie e servizi di radiologia e denta, con opzioni per espansioni mediche containerizzate. Il Trieste sostituirà il Giuseppe Garibaldi e fungerà da piattaforma versatile per operazioni anfibie e aeree, assistenza umanitaria e ruoli di comando congiunto.

CAPACITA’ OPERATIVA

Il Trieste si differenzia dalle portaerei Giuseppe Garibaldi e dalla portaerei Cavour principalmente nel suo focus di progettazione e nei ruoli operativi. Il Garibaldi era una nave più piccola a 180,2 metri con un dislocamento di 14.150 tonnellate, specializzata nella guerra ASW e nella difesa aerea, che operava con elicotteri e velivoli Stov/L AV-8B Harrier. Il Cavour, leggermente più piccolo del Trieste con 244 metri e 27.100 tonnellate di stazza, è dedicato alle operazioni come portaerei. Al contrario, nave Trieste, con 245 metri e 33.000 tonnellate di dislocamento, è una nave d'assalto anfibia multiruolo con un ponte allagabile per imbarcazioni, strutture ampliate per il trasporto di truppe e significative capacità mediche. A differenza del Cavour e del Garibaldi principalmente orientati all'aviazione, il Trieste integra operazioni anfibie, umanitarie e di comando congiunto.
Questa nave fa parte di una più ampia serie di ammodernamenti per rafforzare le capacità della Marina italiana e affrontare le attuali impellenti sfide alla sicurezza marittima. Il documento di pianificazione pluriennale della difesa (DPP) per il 2024-2026 dà la priorità a contrastare nuove minacce e al rinnovamento delle piattaforme nei domini sottomarini, di superficie e aerei. Il programma include la costruzione di quattro pattugliatori offshore di nuova generazione, con la prima consegna prevista per il 2027 e opzioni per due navi aggiuntive. Inoltre, la M.M. ha commissionato due fregate multiruolo FREMM EVO, dotate di sistemi anti-drone, attraverso un contratto da 1,5 miliardi di euro con Orizzonte Sistemi Navali. Le capacità sottomarine verranno presto migliorate attraverso il programma U212 Near Future Submarine (NFS), mirando a nuove consegne entro il 2027-2029. È inclusa l'acquisizione di ulteriori velivoli stealth F-35B sia per la Marina che per l'Aeronautica Militare, con l'obiettivo di espandere la flotta congiunta a 115 aerei complessivi.

I RUOLI ANCHE NON MILITARI

Operativamente, il ruolo del Trieste si estenderà oltre le funzioni militari. La nave è progettata per operare con le forze della NATO e per fungere da piattaforma alternativa per operazioni con aeromobili V/STOL quando la portaerei Cavour non sarà disponibile per attività manutentiva. Pertanto, sosterrà gli obiettivi dell'Italia nello svolgere ruoli al di là della difesa territoriale e marittima, affrontando la diffusa pirateria e nel gestire eventuali emergenze umanitarie. 
Le attività recenti della Marina Militare Italiana includono il dispiegamento della portaerei Cavour nell'Indo-Pacifico e la partecipazione all'Esercitazione Pitch Black in Australia, sottolineando la collaborazione con le forze alleate. La Marina si impegna anche in operazioni di sicurezza, esemplificate dalla neutralizzazione delle minacce dei droni degli Houthi nel Mar Rosso e salvaguardando le rotte marittime internazionali. Questi sviluppi sottolineano gli sforzi di modernizzazione della Marina e il suo ruolo nel garantire gli interessi marittimi italiani ed alleati nei contesti nazionali e globali.
Come già detto, la LHD Trieste fornirà alla Marina italiana nuove capacità, tra cui un ponte poppiero allagabile per mettere a mare mezzi di sbarco avanzati, un ponte di volo ampliato in grado di far operare caccia stealth F-35B ed elicotteri SH-101 e SH-90 e un ospedale modulare con strutture per il trattamento di pazienti gravemente feriti. 
L’unità navale è progettata per operazioni anfibie, proiezione di forza, comando congiunto e interalleato e supporto logistico. La nave dispone anche di sistemi di propulsione avanzati per una migliore autonomia e resistenza, insieme a sistemi di guerra elettronica e radar per migliorare la consapevolezza e la difesa situazionale. Queste caratteristiche mettono in grado nave Trieste di affrontare le esigenze di risposta sia militare che di supporto ad eventuali calamità naturali.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, PitiSpotterClub-Difesa.Forumfree, IltelegrafoLivorno, NavyRecognition, AresDifesa, Wikipedia, You Tube)






































 

giovedì 5 dicembre 2024

URSS 1982: il Mil Mi-32 fu un elicottero progettato nell'Unione Sovietica nel 1982 dalla Mil. Ideato per il ruolo di gru volante da utilizzare per il trasporto di carichi voluminosi e pesanti; aveva un inedito disegno triangolare con tre rotori a otto pale nei vertici, ognuno spinto da due motori dello stesso tipo di quelli presenti sull'elicottero da trasporto Mil Mi-26. L'elicottero non fu mai costruito.











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senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
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…una vita che meriti di esser vissuta.







Il Mil Mi-32 fu un elicottero progettato nell'Unione Sovietica nel 1982 dalla Mil. Ideato per il ruolo di gru volante da utilizzare per il trasporto di carichi voluminosi e pesanti; aveva un inedito disegno triangolare con tre rotori a otto pale nei vertici, ognuno spinto da due motori dello stesso tipo di quelli presenti sull'elicottero da trasporto Mil Mi-26. L'elicottero non fu mai costruito.
Come caratteristica speciale assoluta, aveva tre sistemi di rotori principali basati su quelli dell’elicottero pesante Mil Mi-26. Questi tre sistemi erano collegati da una carlinga che collegava i sistemi in un triangolo. Il centro tra i tre rotori principali restava libero. Il peso al decollo dell'aeromobile destinato al trasporto di materiali in Siberia doveva essere di 142 tonnellate, la velocità massima di 230 km/h e l'autonomia di 600 km. Tuttavia, a causa della dissoluzione dell'URSS, non ci fu alcuna prosecuzione del progetto.
Nei primi anni '70, nuove scoperte di petrolio, gas e vari minerali avevano portato ad un cambiamento negli interessi dell'Unione Sovietica dalle parti meridionali e centrali dello stato alla Siberia, all'Estremo Oriente e al Nord. Le distanze tra le fonti delle materie prime e le comunicazioni di trasporto, gli impianti di lavorazione, i terreni difficili, il clima rigido complicavano notevolmente la consegna delle attrezzature necessarie o delle materie prime estratte. Un ruolo inestimabile nel trasporto delle persone e del carico necessario avrebbe dovuto essere svolto dalle macchine ad ala rotante. Tuttavia, il carico utile all’epoca esistente degli elicotteri Mi-6/10 non soddisfava le crescenti esigenze degli sviluppatori e dei ricercatori delle materie prime del sottosuolo. Il peso di alcune parti dell'attrezzatura necessaria aveva già superato la cifra irraggiungibile per gli elicotteri di 40 tonnellate. Per il trasporto di tali attrezzature venivano utilizzati autoveicoli pesanti e le ferrovie, poiché non c'erano aeroporti per l'atterraggio di aerei in quelle aree remote. Inoltre, nei rotorcraft con un grande carico utile, le unità dell'esercito sovietico avevano un disperato bisogno di trasportare nuovi tipi di armi sul luogo di schieramento o in aree specifiche.
A metà degli anni '70, il governo fu incaricato di indagare sulla possibilità di interazione di elicotteri in un fascio per il movimento di grandi carichi e la messa a punto di 2/3 elicotteri pesanti elicoidali. Nell'ambito di questo incarico, l'impianto di Mosca per la costruzione di elicotteri M.Mil avviò studi analitici e di progettazione in relazione al compito ricevuto. Nel 1976 iniziarono le prime esplorazioni nell'impianto di Milya. Furino prese in considerazione le possibilità di spostare grandi carichi da 2/3 elicotteri da trasporto Mi-26 su di una singola sospensione, il che avrebbe richiesto incredibili azioni coordinate da parte dei piloti e la creazione di due o tre aeromobili trasportatori eliportati per impieghi gravosi basati sul Mi-26. Il risultato delle attività di ricerca e analitiche fu la decisione del Comitato di Stato per la scienza e la tecnologia dell'Unione Sovietica, sulla preparazione di proposte per la creazione di aeromobili a rotore con un grande carico utile. Questo compito venne proposto a tutti gli uffici e gli impianti di progettazione di elicotteri nell'ambito del programma di direzioni di base per lo sviluppo dell'ingegneria aeronautica fino al 1993.



Ripensare la guerra, e il suo posto
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per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
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Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
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SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
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La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
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una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
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della violenza e dell’odio,
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Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
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mercoledì 4 dicembre 2024

GCAP - Global Combatant Aircraft Program: secondo notizie aggiornate, l'Arabia Saudita sarebbe in procinto di diventare junior partner del Gcap, portando la sua forza finanziaria e un mercato redditizio a un progetto che si prevede costerà decine di miliardi di dollari. Il velivolo pilotato avrà dimensioni maggiori rispetto alle versioni precedenti, paragonabili a quelle molto generose del General Dynamics F-111 Aardvark. Questo dovrebbe migliorare il suo profilo aerodinamico. I ripensamenti del programma statunitense NGAD, lanciato nel 2015 per sostituire il suo aereo di superiorità aerea F-22A Raptor di quinta generazione. Anche il futuro del programma F/A-XX della US NAVY è minacciato, poiché la Commissione del Senato per i servizi armati vuole tagliare il 90% dei suoi finanziamenti nell'ambito del bilancio 2025. Per il momento, il Future Air Combat System - FCAS, un progetto cooperativo tra Francia, Germania e Spagna, sta andando avanti, con la fase 1B ufficialmente lanciata nell'aprile 2023.









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La britannica BAE Systems, l’italiana Leonardo e la giapponese Mitsubishi Heavy Industries, i tre principali produttori coinvolti nel progetto GCAP di sesta generazione, hanno presentato qualche mese fa un nuovo design per l'aereo da combattimento stealth su cui si baserà questo sistema di sistemi: avrà una lunghezza di 22,4 metri e un'apertura alare di 19,2 metri; secondo notizie aggiornate, il velivolo pilotato avrà dimensioni maggiori rispetto alle versioni precedenti, paragonabili a quelle molto generose del General Dynamics F-111 Aardvark. Questo dovrebbe migliorare il suo profilo aerodinamico.
Ingegneri, tecnici e designer di BAE Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries stanno lavorando alacremente nell'ambito di un accordo di collaborazione sulla progettazione e lo sviluppo del futuro aereo da combattimento utilizzando una gamma di strumenti e tecniche digitali innovativi, tra cui la modellazione basata su computer e sulla realtà virtuale per far evolvere il design dell'aereo dalla fase concettuale a quella definitiva.
Il GCAP sarà presumibilmente in servizio nel 2035, e sarà uno dei caccia più avanzati, interoperabili, adattabili e connessi al mondo; vanterà un sistema d'arma intelligente, un cockpit interattivo basato su software, sensori integrati e un potente radar di nuova generazione in grado di elaborare 10.000 volte più dati rispetto ai sistemi attuali, dandogli un vantaggio per conseguire il dominio aereo in battaglia.
Tuttavia, il ministro delle Forze Armate britannico Luke Pollard, è stato abbastanza cauto riguardo al futuro del programma, per il quale Londra prevede di investire 2,5 miliardi di sterline fino al 2025. In realtà, tutto dipenderà dalla revisione della difesa strategica, che George Robertson è stato appena nominato a guidare: ”È un programma davvero importante per noi. È importante per i nostri partner in Giappone e in Italia e incontreremo entrambi questi partner per sottolinearlo. Ma non è giusto per me pregiudicare ciò che potrebbe accadere nella Defense Review", ha detto Pollard il 19 luglio 2024. "Abbiamo bisogno di capacità all'avanguardia. Dobbiamo assicurarci che quando stiamo acquistando sistemi, sistemi di fascia alta, sistemi futuri di cui abbiamo bisogno per mantenere le nostre persone al sicuro, lo facciamo nel modo più conveniente e cioè lavorando con i nostri partner", ha aggiunto.
Una domanda è se il Regno Unito debba ripensare le sue priorità per prepararsi a una potenziale guerra con la Russia, che alcuni credono possa accadere tra tre o cinque anni. Per Justin Bronk, ricercatore senior per l'aerospazio e la tecnologia presso il Royal United Services Institute, un think tank della difesa del Regno Unito: “il GCAP è completamente impossibile se c'è una guerra in Europa nei prossimi cinque anni perché l'economia globale sarà completamente crollata. È degno di nota che l'aeronautica statunitense stia dicendo che non può potenzialmente permettersi l’NGAD (Next Generation Air Dominance), e dato che l’NGAD ha già prototipi che volano da tempo è il loro terzo o quarto tentativo di costruire un aereo stealth da combattimento, sono molto bravi in questo…, se gli Stati Uniti pensano che sia forse inaccessibile, allora penso che probabilmente dobbiamo guardare molto attentamente a come lo faremo in Europa. Ma per l'immediato, devi impedire ai russi di cercare di testare militarmente la NATO in questo decennio, altrimenti tutto il resto è un po' irrilevante", ha detto.
Inoltre, un funzionario della Royal Air Force ha ribadito alla stampa, a condizione di anonimato, che non era sorpreso dalla posizione di Pollard: "È un investimento molto grande. In termini di ordine di grandezza, nei prossimi 10 anni, l'investimento nel programma GCAP è circa un quarto di ciò che investiremo nel piano di approvvigionamento delle attrezzature dell'esercito", ha detto.




Nel frattempo, secondo l’Agenzia Reuters, la collaborazione tra Italia, Gran Bretagna e Giappone sarà con tutta probabilità estesa anche alla collaborazione dell'Arabia Saudita. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

I tre Paesi hanno concordato nel dicembre 2022 il Global Combat Air Programme (Gcap), la prima grande collaborazione tra diversi Paesi nel settore della difesa. "L'accordo che abbiamo con Gran Bretagna e Giappone credo che ora sarà esteso all'Arabia Saudita", ha detto Tajani.
Questo mese i tre Paesi hanno detto che stavano trattando per un ampliamento del progetto dopo un incontro in Brasile tra la premier Giorgia Meloni e i primi ministri giapponese e britannico Shigeru Ishiba e Keir Starmer.
I partner puntano a vedere l'aereo da combattimento in volo verso la metà del prossimo decennio. Al progetto partecipano Leonardo, Bae Systems e Mitsubishi Heavy Industries.
In precedenza, l’Agenzia Reuters aveva scritto che l'Arabia Saudita era tra i Paesi candidati a diventare junior partner del Gcap, portando la sua forza finanziaria e un mercato redditizio a un progetto che si prevede costerà decine di miliardi di dollari.




In attesa delle conclusioni della revisione strategica della difesa del Regno Unito, l'USAF sta valutando il futuro del suo programma NGAD, lanciato nel 2015 per sostituire il suo aereo di superiorità aerea F-22A Raptor di quinta generazione. 

Un dimostratore ha già fatto un volo inaugurale nel 2020 e un contratto dovrebbe presto essere assegnato a uno dei due produttori ancora in corsa, vale a dire Lockheed Martin e Boeing, per finalizzare il progetto. Oltre a sviluppare un aereo da combattimento di sesta generazione, questo programma include anche l'acquisto di gregari-fedeli UAV di tipo wingman come parte del progetto CCA (Collaborative Combat Aircraft).
Da qualche tempo, tuttavia, si parla di ripensare il progetto NGAD, che dovrebbe offrire un rivoluzionario balzo tecnologico in avanti. Con l'investimento totale previsto di almeno 100 miliardi di dollari per soli 200 velivoli, sembra essere troppo costoso. Inoltre, ci sono altre priorità da finanziare, come il bombardiere strategico B-21 Raider e il missile balistico intercontinentale Sentinel: "Se guardi a ciò che facciamo nel nostro piano quinquennale - che è sulla collina ora - ai nostri conti fondamentali negli anni passati, è chiaro che abbiamo fatto qualcosa lì che non sarà sostenibile. Dobbiamo risolvere anche questo problema. Quindi abbiamo una serie di problemi di convenienza nel corso del piano quinquennale che abbiamo dovuto affrontare. E dobbiamo anche andare a guardare e verificare che abbiamo il concetto giusto", ha detto Frank Kendall, segretario dell'aeronautica statunitense.




Dobbiamo anche garantire che le capacità del nuovo caccia siano in linea con le minacce che dovrà affrontare. 

Anche il futuro del F/A-XX, la controparte della US NAVY all’NGAD, è chiaramente minacciato, poiché la Commissione del Senato per i servizi armati vuole tagliare il 90% dei suoi finanziamenti nell'ambito del bilancio 2025. Anche se questa decisione deve ancora essere confermata, resta il fatto che, come l'US Air Force, la Marina degli Stati Uniti abbiano altre priorità più urgenti da finanziare.





Per il momento, il Future Air Combat System, un progetto cooperativo tra Francia, Germania e Spagna, sta andando avanti, con la fase 1B ufficialmente lanciata nell'aprile 2023. 

Ma è probabile che l'equazione diventi ancora più complicata quando si tratterà della fase successiva. Ma qui, al di là degli aspetti industriali, la sua continuazione sarà soprattutto una questione di volontà politica e di finanziamenti.


Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
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è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, DefenseMagazine, Wikipedia, You Tube)





























 

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