Nell'ambito dei suoi compiti d'istituto la Guardia di Finanza si è dotata nel corso degli anni di un comparto aeronavale che risulta suddiviso in una componente alturiera (forza di proiezione) e in una componente costiera/regionale: il Reparto operativo aeronavale (acronimo ROAN).
I ROAN sono 15 e sono alle dipendenze dei comandi regionali.
Compiti
La componente costiera regionale assolve prevalentemente alla complessiva funzione di polizia economico - finanziaria sul mare territoriale, nei porti e lungo i litorali, cooperando inoltre alle operazioni dei nuclei PT, dei dispositivi alturieri e dei reparti territoriali del Corpo:
Polizia economico-finanziaria nelle acque interne, sul mare territoriale e nelle acque contigue nonché nei porti e lungo i litorali;
copertura e supporto aeronavale alle operazioni dei Nuclei di Polizia Tributaria, del dispositivo alturiero e degli altri reparti territoriali del Corpo;
sorveglianza del mare territoriale lungo il litorale e delle acque contigue, fluviali e lacuali,
monitoraggio delle imbarcazioni
sorveglianza dei traffici illeciti e di tutela dell’ambiente, del demanio e del patrimonio artistico e culturale.
I Reparti
I ROAN sono dotati di mezzi navali veloci e velocissimi, nonché di Guardacoste ed elicotteri di classe minore. I Reparti Operativi Aeronavali sono presenti nelle sedi di: Genova, Livorno, Civitavecchia, Como, Napoli, Vibo Valentia, Palermo, Bari, Termoli, Pescara, Ancona, Rimini, Venezia, Trieste e Cagliari.
Lo stemma araldico del Corpo della Guardia di Finanza è composto di tre parti: scudo, corona turrita, ornamenti:
Scudo: appuntato (cioè in forma detta sannitica), il cui blasone verrà formato basandosi principalmente sulle origini, sulle tradizioni, sui legami territoriali e sulle più salienti glorie militari e fatti d'arme che hanno comportato la concessione di decorazioni al Valor Militare o glorie di eventuale altra natura del Corpo.
Corona turrita: formata da un cerchio, rosso all'interno, con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili). Le torri hanno foggia rettangolare e dieci merli alla guelfa (quattro dei quali angolari), sono munite di una porta e di una sola finestra e sono riunite da cortine di muro, ciascuna finestrata di uno. Il tutto è d'oro e murato di nero. Sormonterà lo scudo.
Ornamenti: lista bifida d'oro svolazzante, riportante il motto, viene collocata sotto la punta dello scudo. Le onorificenze, invece, saranno accollate alla punta dello scudo con l'insegna pendente al centro del nastro. I nastri rappresentativi delle ricompense al Valore, annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, si ripartiranno alternativamente ai due lati dello scudo iniziando da destra. Essi saranno massimo cinque per lato e qualora il numero complessivo delle decorazioni ecceda questo limite, la stessa ricompensa più volte concessa sarà indicata - a partire da quella di minor prestigio - dal relativo numerico romano, riportato sul corrispondente nastro.
L'attuale stemma araldico del Corpo viene così descritto:
«Scudo sannitico, di campo di cielo, al grifone in profilo, posto a sinistra, seduto sugli arti posteriori, d'argento, poggiante la zampa anteriore destra sul forziere d'argento, grifone e forziere attraversanti sulla montagna al naturale, posta a destra e sul mare d'azzurro, fluttuoso d'argento, posto a sinistra, il tutto fondato sulla pianura partita d'oro e di verde; al capo diminuito d'oro. Lo scudo è ornato dagli emblemi rappresentativi delle onorificenze e delle ricompense al valore; è timbrato dalla corona turrita d'oro degli Enti militari. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero, NEC RECISA RECEDIT».
Motto araldico del Corpo sin dal 1933, l'antica frase latina "Nec Recisa Recedit" che in italiano potrebbe essere tradotta in "Neanche Spezzata Retrocede", fu riscoperta per le Fiamme Gialle da Gabriele D'Annunzio, il Poeta Soldato. Il motto D'Annunziano fa parte di una dedica, che il "Comandante" scrisse su una sua foto. Il testo completo è il seguente:
"Alle Fiamme Gialle, onore di Fiume, Nec Recisa Recedit, Fiume d'Italia, 1920 - Gabriele D'Annunzio".
La foto fu donata ad un ufficiale che prese parte ad un convivio, il 25 giugno 1920, a seguito della concessione della "medaglia di Ronchi" al gagliardetto dei finanzieri fiumani da parte del "Comandante" (medaglia commemorativa dell'occupazione di Fiume), quale riconoscimento del valore militare e dello spirito di sacrificio dei finanzieri che, anche durante l'impresa di Fiume, si dimostrarono fedeli alla Patria.
I Reparti Operativi Aeronavali rappresentano lo snodo fondamentale della catena di comando e controllo del dispositivo aeronavale regionale. Questi sono posti alle dipendenze dei Comandi Regionali.
I Reparti Operativi Aeronavali sono presenti alle sedi di Genova, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Vibo Valentia, Palermo, Bari, Termoli, Pescara, Ancona, Rimini, Venezia, Trieste e Como e sono organizzati, di norma, su Stazioni Navali e Sezioni Aeree.
Il Reparto Operativo Aeronavale impiega tutti i mezzi aerei e navali del dispositivo regionale, svolgendo una costante e capillare azione di controllo sul territorio, sulle acque interne, sul mare territoriale e nella zona contigua.
La componente regionale fornisce, inoltre, un importante contributo ai Piani Operativi per il conseguimento degli obiettivi assegnati alla Guardia di Finanza dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con la direttiva annuale per l’azione amministrativa, svolgendo funzioni correlate alla peculiarità del dispositivo aeronavale in tutte le missioni attribuite al Corpo.
I principali campi d’azione sono:
- il controllo economico della fascia costiera, del mare e delle acque interne, congiuntamente al monitoraggio dello spazio aereo sovrastante;
- il concorso ai servizi di polizia doganale per la sorveglianza del traffico marittimo, il contrasto alla contraffazione e all’importazione di merce illegale;
- l’indebito utilizzo di prodotti energetici per i quali sono previste agevolazioni in materia di accise;
- l’impiego di personale “in nero” a bordo delle navi;
- i casi di illegittima percezione di contributi a carico del bilancio nazionale ed europeo previsti per gli operatori del settore marittimo e della pesca, principalmente per la ristrutturazione del naviglio, gli impianti di acquacoltura, la riconversione professionale del personale navigante e la demolizione dei pescherecci;
- Il concorso nelle attività di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale e demaniale, grazie alle dotazioni tecnologiche installate sui mezzi aerei ed a specifiche iniziative di collaborazione con enti di ricerca;
- la polizia marittima a titolo di concorso nella constatazione delle violazioni amministrative e penali previste dal Codice della navigazione.
Nel 2016, sono state soppresse le Squadre Nautiche della Polizia di Stato, i siti navali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato ed i relativi mezzi, trasferiti alla Guardia di Finanza, successivamente un decreto del Ministro dell’Interno ha affidato al Corpo il comparto della “sicurezza del mare”, assegnando compiti di ordine e sicurezza pubblica che si aggiungono alle consolidate attività di polizia economico finanziaria, proprie della Guardia di Finanza in mare.
Per espletare tali fondamentali funzioni, il Comparto Aeronavale è strutturato su una componente di Proiezione ed una componente regionale.
La componente di Proiezione, dotata di mezzi più performanti, risponde alle esigenze di controllo delle acque del Mediterraneo e si articola su tre Gruppi Aeronavali ed un Gruppo di Esplorazione Aeromarittima.
La componente Regionale, invece, è articolata su 15 Reparti Operativi Aeronavali, dislocati lungo tutte le coste nazionali a difesa del mare territoriale e le acque adiacenti.
(Web, Google, Wikipedia, Guardia di Finanza.gov, You Tube)