martedì 16 agosto 2022

Il Mil Mi-8 (Миль Ми-8, nome in codice NATO: Hip) è un elicottero da trasporto multiruolo, di fabbricazione sovietica prima e russa poi.


SI VIS PACEM, PARA BELLUM - “SVPPBELLUM.BLOGSPOT.COM"

….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…


Il Mil Mi-8 (in cirillico: Миль Ми-8, nome in codice NATO: Hip) è un elicottero da trasporto multiruolo, di fabbricazione sovietica prima e russa poi, sviluppato dall'OKB-329 negli anni sessanta ed entrato in servizio con le Forze armate sovietiche nel 1967.





Progettato per compiere missioni di trasporto e collegamento, con opportune modifiche è anche in grado di compiere operazioni di scorta armata e di supporto alle forze speciali.
Con oltre 17.000 esemplari distribuiti in più di 50 paesi, il Mi-8 è tra gli elicotteri più diffusi al mondo: un successo commerciale ottenuto grazie all'elevata affidabilità, robustezza e facilità di manutenzione mostrate dalla macchina nel corso del suo impiego.
Realizzato in dozzine di varianti, la più recente delle quali è la Mil Mi-8AMTSh-VN, gli esemplari da esportazione sono stati ridenominati dal produttore con la sigla Mil Mi-17.







Storia del progetto

Michail Leont'evič Mil' dopo il successo ottenuto con il Mil Mi-4 e verificata l'efficacia dei motori a turboalbero utilizzati nel Mil Mi-6, prese contatti con il governo sovietico proponendo un innovativo elicottero equipaggiato con turbine del nuovo tipo. Le forze armate erano però contrarie all'adozione di un nuovo elicottero, vista la soddisfazione con la quale operavano con il Mil Mi-4. Mil sosteneva invece che il nuovo elicottero era ben più di un aggiornamento con i nuovi motori a turbina, ma piuttosto un progetto completamente innovativo. Il progettista infatti, grazie alla necessità di riprogettare l'installazione dei motori, pensava di adottare un nuovo disegno per tutta la metà anteriore della cabina. Si sarebbe trattato di una importante variazione rispetto alle precedenti versioni di elicotteri monomotore, le quali avevano cabine il cui progetto, dovuto a Alexander Ivchenko, era originariamente pensato per aeromobili ad ala fissa e poi adattato su tutti gli elicotteri sovietici prodotti fino a quella data.
Gli studi per il prototipo del nuovo elicottero dal nome V-8 iniziarono nel 1958 basandosi sul Mil Mi-4 e modificando il progetto adottando una cabina di carico più grande.
Durante una visita ufficiale negli Stati Uniti nel settembre 1959, Nikita Krusciov, l'allora leader dell'Unione Sovietica, ebbe modo di volare per la prima volta con un elicottero presidenziale statunitense Sikorsky S-58 e ne rimase estremamente colpito. Al ritorno, preoccupato di non sfigurare in caso di visita del presidente americano, chiese la creazione di un elicottero simile e volle che il nuovo elicottero fosse pronto in tempo per la data in cui il presidente americano avrebbe restituito la visita. Venne quindi creata rapidamente una versione di lusso del Mi-4 e Krusciov effettuò un volo di prova per controllarne la riuscita. Durante il volo, Mikhail Mil colse l'occasione per proporre il suo elicottero bimotore in fase di sviluppo, indicando che era più adatto allo scopo, in quanto la presenza di un secondo motore aumentava l'affidabilità. Krusciov approvò il progetto e ciò diede a Mil il potere per sviluppare il nuovo progetto di elicottero che avrebbe impiegato per la prima volta nella storia sovietica motori a turbina appositamente costruiti e non motori concepiti per aeromobili ad ala fissa e poi adattati, come era accaduto con il Mi-6 e il primo prototipo V-8. Il nuovo progetto avrebbe anche sviluppato un gruppo rotore completamente nuovo, progettato per la prima volta autonomamente. Nel maggio del 1960 fu formalizzato l'ordine a Mil per la costruzione di un elicottero bimotore e il Sergei Isotov Design Bureau accettò il compito di progettare e costruire i nuovi motori.
Il prototipo V-8 effettuò il suo primo volo nel giugno 1961 equipaggiato con un singolo motore a turbina Soloviev AI-24 da 2010 kW (2700 shp) e fu mostrato in pubblico per la prima volta alla parata aerea di Tushino del luglio 1961.
Anche il secondo prototipo fu equipaggiato con un solo motore in attesa della fine dello sviluppo dei motori Isotov e volò per la prima volta due mesi dopo il primo, nel settembre del 1961.
Altri due mesi dopo, Isotov produsse i primi motori e il terzo prototipo designato V-8A, dotato di due turbine Isotov TV2 da 1120 kW (1500 shp) effettuò il suo primo volo pilotato da Nikolei Ilyushin l'anno successivo, il 2 agosto 1962, diventando il primo elicottero sovietico a volare con motori a turbina appositamente costruiti. L'elicottero completò i cicli di prove nel febbraio 1963.
Il quarto prototipo fu progettato come trasporto VIP e il rotore fu cambiato da quattro a cinque pale nel 1963 per ridurre le vibrazioni. La porta di accesso alla cabina venne sostituita da una scorrevole e venne allargata aggiungendo un secondo elemento.
Il quinto e ultimo prototipo era il banco prova per la produzione di serie e nel novembre 1964 terminarono tutte le prove. Il governo sovietico ordinò l'inizio della produzione con l'idea di impiegare il Mi-8 come elicottero per il trasporto passeggeri. La produzione iniziò nello stabilimento del Kazan' e il primo esemplare di serie venne completato per la fine del 1965.
Le forze armate sovietiche inizialmente mostrarono poco interesse per il Mi-8 fino a che non giunsero i rapporti relativi all'utilizzo bellico da parte dell'esercito statunitense dell'elicottero Bell UH-1 Iroquois nella guerra del Vietnam. L'impiego degli elicotteri venne ampiamente pubblicizzato come una grande risorsa sul campo di battaglia, in quanto consentiva alle truppe di muoversi rapidamente entrando o uscendo dalle zone di combattimento, spaziando per l'intero teatro delle operazioni. Fu solo allora che l'esercito sovietico chiese con urgenza una variante per il trasporto truppe del Mil Mi-8 in produzione. L'elicottero venne introdotto in servizio con la aeronautica militare sovietica nel 1967 come Mi-8.
Dagli anni 2000, la produzione è passata all'azienda a partecipazione statale Russian Helicopters: le attività di progettazione continuano a svolgersi nello stabilimento della Mil; l'assemblaggio finale avviene invece negli stabilimenti di Kazan' e Ulan-Udė.




Tecnica

Esistono numerose varianti dell'Hip, tra cui una armata con razzi e missili anticarro denominata Mi-8T che è nel contempo in grado di trasportare 24 soldati. Le versioni aggiornate e da esportazione prendono il nome di Mil Mi-17 e sono impiegate da circa 20 paesi nel mondo; i modelli equivalenti in servizio russo costituiscono la serie Mi-8M. Tra le principali migliorie dei Mi-17 vi sono motori più potenti e una blindatura migliore a protezione dell'equipaggio. La principale differenza visibile tra i Mi-8 delle vecchie generazioni e i Mi-17 consiste nel fatto che il rotore di coda nei Mi-8 è posto sul lato destro, mentre nei Mi-17 è sul lato sinistro. Esiste una versione navalizzata denominata Mil Mi-14. Gli Hip continuano a introdurre migliorie e nel 2014 sono ancora in produzione nelle versioni più recenti.

Cellula

Cabina

Il Mi-8 prevede una cabina di pilotaggio con due piloti affiancati alle cui spalle è possibile far sedere un terzo operatore per i sistemi o motori. La cabina può ospitare nella versione civile fino a 32 passeggeri, oppure 12 barelle. La configurazione militare standard ha invece spazio in cabina per 24 soldati con equipaggiamento. Il numero di soldati equipaggiati e di barelle può arrivare rispettivamente a 30 e 20 in alcune versioni di Mi-17. Alcune versioni di Mi-17 possono arrivare ad imbarcare fino a 36 passeggeri, mentre il numero totale scende fino a 11 passeggeri negli elicotteri equipaggiati per trasporto VIP.
In configurazione cargo, rimuovendo i sedili passeggeri e utilizzando gli anelli di ancoraggio sul pavimento, l'elicottero è in grado di trasportare carichi di dimensioni fino a 5,34 m in lunghezza, 2,32 m in larghezza e 1,8 m in altezza, che possono essere imbarcati aiutandosi anche con un verricello interno attraverso i portelloni posteriori in grado di aprirsi a conchiglia. Queste dimensioni possono essere superate rinunciando alla chiusura del portellone laterale. L'elicottero ha anche in dotazione un verricello esterno con 150 kg di portata. Il carico massimo trasportabile per la versione Mi-17 è indicato in 4000 kg.

Carrello di atterraggio

L'elicottero impiega un carrello triciclo non retrattile con ammortizzatori oleo-pneumatici in grado di operare anche su terreni non preparati. Il carrello anteriore è sterzabile, con ruote gemellate e si può bloccare in volo. Le ruote sono dotate di un sistema di freni pneumatico con il quale è possibile gonfiare anche sul campo gli pneumatici di dimensioni 865 x 280 mm per la ruota anteriore e 595 x 185 mm per le laterali. La versione navale denominata Mi-14 venne modificata per dargli capacità anfibie, modificando il lato inferiore per rendere l'elicottero in grado di galleggiare e rendendo il carrello retrattile.

Motori

Il Mi-8 sin dal secondo prototipo adotta due motori e nelle prime versioni è stato impiegato il Klimov TV2-117 da 1103 kW del quale sono stati prodotti circa 23000 esemplari per uso su vari modelli di elicotteri fino al 1997, data di cessazione della produzione su larga scala. I motori sono dotati di filtri aria per evitare l'ingestione di detriti operando da piazzole non preparate e consentono all'elicottero di operare anche in caso uno dei due vada in avaria, in quanto interviene un sistema automatico che regola la potenza del motore rimanente per consentire di proseguire il volo. Per consentire operazioni di volo indipendenti da eliporti attrezzati, l'elicottero è dotato di una Auxiliary power unit (APU) autonoma. La capacità di combustibile è di 1870 litri suddivisi in serbatoi interni ed esterni. La quantità può essere estesa a 3700 litri installando serbatoi ausiliari in cabina. A partire dal 1977 sono stati adottati i più potenti motori Klimov TV3-117, scelta peraltro comune a tutti gli elicotteri medi di produzione prima sovietica e ora russa. La versione rinnovata era in grado di erogare 1699 kW grazie all'aumento della temperatura all'ingresso turbina e un conseguente aumento dell'efficienza del 3%.

Rotori

Il Mi-8 adottò inizialmente un rotore a 4 pale derivato dal Mi-4 "Hound", ma per ridurre le vibrazioni sin dal secondo prototipo venne adottato un nuovo rotore completamente articolato a 5 pale con mozzo in acciaio forgiato e poi lavorato a macchina. Per contrastare il fenomeno del brandeggio delle pale si preferì ricorrere a cerniere verticali con ammortizzatori idraulici. Il rotore di coda rimane invece a tre pale di tipo spingente nei primi modelli e posto sulla destra. Nella successiva variante derivata Mi-17, tra le principali modifiche vi sarà lo spostamento del rotore di coda a sinistra e la trasformazione in tipo traente. La trasmissione è dotata di freno rotore e impiega una scatola di riduzione planetaria a due stadi VR-8 collegata ad entrambi i motori e con un rapporto di riduzione albero rotore principale - albero motore di 0,016:1. I comandi di volo sono di tipo convenzionale, ovvero pedaliera e aste del comando ciclico e collettivo, con quest'ultima collegata alle manette motore.

Sistemi ed impianti

Sensori

I primi modelli di Mi-8 adottavano la semplice avionica normalmente in dotazione agli elicotteri da trasporto sovietici dell'epoca, ma questa venne gradualmente migliorata nelle versioni militari per consentire l'operatività notturna e in ogni condizione meteorologica. Le varianti da esportazione Mi-17 avevano tra le varie migliorie anche una avionica più evoluta che, per esempio nel caso degli esemplari esportati in Cina, comprendeva un radar meteorologico e un autopilota che consentiva l'hovering automatico.
Nel 2013, le Nazioni Unite imposero che tutti i mezzi aerei operanti sotto le proprie insegne dovessero essere dotati di sistemi di avviso per l'avvicinarsi del suolo. Per questo motivo la flotta di Mi-8 venne equipaggiata con avionica di questo tipo.

Sistemi d’arma

A cominciare dalla versione Mi-8TV (nome in codice NATO: Hip-E), le forze armate sovietiche misero a punto versioni armate del Mi-8 in grado di trasportare imbarcati su 6 punti di attacco esterni fino a 1500 kg di carichi bellici, tra i quali erano inclusi razzi S-5 da 57 mm, bombe, o missili controcarro 3M11 Falanga (AT-2 Swatter per la NATO).
La versione navale Mi-14 venne dotata di una avionica per la lotta antisommergibile inizialmente derivata da quella del Kamov Ka-25PL "Hormone-A" e poi sviluppata ulteriormente fino a creare una specifica versione Mi-14PL (Protio-Lodochniy - anti sottomarino) prodotta in 276 esemplari dal 1976 al 1986, esportata in dieci nazioni e alla quale la NATO assegnò nome "Haze". Alcune varianti furono dotate di speciali equipaggiamenti per la rimozione dei campi minati, mentre altri elicotteri vennero dotati di sistemi di guerra elettronica.

Impiego operativo

Principali conflitti

L'Hip ha rivestito un ruolo importante nei seguenti conflitti:
  • Guerra dell'Ogaden (1977-1978)
  • Guerra in Afghanistan (1979-1989)
  • Guerra Iran-Iraq (1980-1988)
  • Guerra Pakisha (1981)
  • Guerra del Nagorno Karabakh (1988-1994)
  • Guerra in Abkhazia (1992-1993)
  • Prima guerra cecena (1994-1996)
  • Guerra Etiopia-Eritrea (1998-2000)
  • Invasione del Daghestan (1999)
  • Guerra di Kargil (1999)
  • Operazione Allied Force (1999)
  • Seconda guerra cecena (1999-2009)
  • Guerra d'Iraq (2003-2011)
  • Bhutan contro la resistenza Assamese (2003)
  • Seconda guerra in Ossezia del Sud (2008)
  • Guerra civile siriana (2011-in corso)
  • Guerra dell'Ucraina orientale (2014)
  • Abbattimento del Su-24 russo del 2015.

Operatori europei

Ucraina

Il 16 agosto 2013, il Ministero della Difesa dell'Ucraina ha riferito che uno dei loro Mi-8 aveva stabilito un record mondiale di altitudine di 9150 metri in prossimità dell'aeroporto di Kirovske il 15 agosto.
Forze armate ucraine hanno utilizzato il Mi-8 insieme con il Mi-24 nelle operazioni contro gli insorti filo-russi in Ucraina orientale nel corso della crisi politica ucraina del 2014.
Il 25 aprile 2014, un Mi-8 ucraino è stato distrutto a terra insieme ad un Antonov An-2 presso l'aeroporto di Kramatorsk mentre poco prima della partenza, quando è stato colpito da una granata. L'equipaggio è stato in grado di evacuare il velivolo rimanendo illeso.
Il 5 maggio 2014, un Mi-8 ucraino è stata danneggiato da armi leggere durante il sorvolo di un posto di blocco filo-russo durante l'assedio di Sloviansk.
Il 29 maggio 2014, un Mi-8 ucraino della Guardia Nazionale è stato abbattuto dai ribelli filo-russi con un MANPADS alla periferia di Slavyansk. 12 passeggeri a bordo, tra cui un generale dell'esercito, sono rimasti uccisi e uno è stato gravemente ferito.
Il 24 giugno 2014, una Mi-8 ucraino della Guardia Nazionale è stato abbattuto dai ribelli filo-russi con un MANPADS alla periferia di Slavyansk con 9 persone uccise.

Finlandia

Le forze armate finlandesi e la Guardia di Confine finlandese hanno utilizzato Mi-8 dagli anni settanta, partendo con la aeronautica militare finlandese che riceve il suo primo esemplare con serial number HR-2 il 28 maggio 1973, e il secondo con serial number HR-2 il 31 maggio. La prima fornitura fu costituita da sei Mi-8TS cui seguirono due ulteriori Mi-8TS e due Mi-8PS portando il totale a dieci. Tre degli elicotteri furono impiegati per creare uno reparto volo per la guardia di frontiera. Uno di questi venne perso quando affondò attraverso il ghiaccio durante un atterraggio nell'aprile 1982 e fu sostituito da un nuovo Mi-8. Dopo il servizio con le guardie di confine, gli elicotteri vennero trasferiti dapprima al registro civile, ma poco dopo all'aeronautica militare. Nel 1997 venne deciso che tutti gli elicotteri militari finlandesi, tra cui cinque Mi-8TS e due Mi-8PS, dovevano essere trasferiti al reparto volo dell'esercito con base Utti. Tutti i Mi-8 sono stati progressivamente sostituiti con elicotteri NHIndustries NH90. Un Mi-8 è in mostra presso il Museo dell'Aviazione Finlandese nei pressi dell'Aeroporto di Helsinki-Vantaa, mentre un altro è presso il Museo aeronautico del Päijät-Häme situato nell'ex base aerea militare di Vesivehmaa, nel comune di Asikkala, non lontano dalla città di Lahti. Gli ultimi due Mi-8T finlandesi sono stati ceduti all'Ungheria nell'agosto 2011 con tutte le restanti parti di ricambio.

Unione Sovietica

Il Mi-8 è stato l'elicottero sul quale le forze armate sovietiche hanno imperniato il trasporto con elicottero. Venne impiegato massicciamente nella guerra in Afghanistan degli anni ottanta, ricoprendo molteplici ruoli come trasporto truppe, eliambulanza, ricerca e soccorso in territorio ostile e armato con razzi e mitragliatrici anche come elicottero armato. Si stima che durante il conflitto siano andati persi circa 180 di questi elicotteri.
Un utilizzo dell'Hip degno di nota avvenne tra l'aprile e il maggio 1986 quando molti di questi elicotteri vennero impiegati per scaricare materiali in grado di assorbire radiazioni all'interno del reattore 4 della centrale nucleare di Černobyl', dopo l'esplosione che causò il disastro di Černobyl'. La maggior parte degli aeromobili venne pesantemente irradiata e abbandonata in un gigantesco cimitero di macchinari limitrofo alla centrale. Durante le operazioni, un elicottero urtando un cavo precipitò vicino alla centrale, causando la morte di tutto l'equipaggio a bordo.

Operatori asiatici

Afghanistan

Le forze armate statunitensi hanno annunciato nel giugno 2013 di aver assegnato un contratto per il valore di 572 milioni di dollari per l'acquisto di 30 Mi-17 e relative parti di ricambio per equipaggiare un stormo per missioni speciali delle forze di sicurezza dell'Afghanistan. L'impiego degli aeromobili, scelti per le prestazioni in ambienti caldi e in quota, sarà in operazioni di contrasto al terrorismo e al traffico di stupefacenti. Il 3 luglio 2014 nel corso di un attacco con razzi all'aeroporto di Kabul rivendicato dai talebani, sono stati colpiti hangar che custodivano gli elicotteri Mi-17 impiegati dalla presidenza afghana, distruggendone uno e danneggiandone altri tre
In Afghanistan vengono impiegate diverse versioni civili dell'elicottero da parte di fornitori civili per le forze armate statunitensi.
India

Il 15 ottobre 2006 l'India ha annunciato l'acquisto di 80 Mi-17 dalla Russia in base ad un accordo del valore approssimativo di 662 milioni di dollari.

Israele

Il 6 ottobre 1973, gli israeliani catturarono un Mi-8 egiziano nel Sinai nel corso della guerra del Kippur e lo portarono in volo in Israele. Successivamente le forze israeliane catturarono nel corso della guerra del Libano del 1982 altri Mi-8 alle forze siriane e palestinesi.

Operatori americani

Colombia

Il 2 luglio 2008 due Mi-17 vennero impiegati dai militari colombiani nel corso della Operazione Jaque con la quale vennero messi in salvo circa 15 ostaggi in mano alle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia. Tra gli ostaggi liberati c'era anche Íngrid Betancourt, militante nella difesa dei diritti umani e tenuta in prigionia per oltre sei anni dai rivoluzionari.

Venezuela

L'aeronautica militare del Venezuela ha acquisito 6 elicotteri Mi-17V5 denominati localmente "Panare" e due Mi-172. Gli Hip sono stati acquisiti anche dalla aviazione navale, che ha comprato 6 Mi-17V5 per le forze d'assalto e altri 6 sono stati consegnati alla guardia nazionale portando il totale a venti. È stata costituita una scuola per piloti e manutentori che è in grado di formare anche personale proveniente da altre nazioni sudamericane quali il Perù. Secondo analisti, il Venezuela si propone come paese pilota per gli aspetti logistici e per la penetrazione commerciale dei Mi-17 in centro e sud america, dove peraltro già sono presenti oltre 300 elicotteri di questo tipo e sono in previsione consegne per 41 elicotteri negli anni tra il 2014 e 2016. Perplessità hanno però suscitato i 4 gravi incidenti che hanno interessato questi elicotteri e che hanno comportato vittime. Le indagini ufficiali hanno però determinato trattarsi di disastri causati da fattore umano e dovuti a addestramento non adeguato.

Versioni

Prototipi ed elicotteri sperimentali

V-8 (NATO – Hip-A)
Primo prototipo con singolo motore Al-24V.
V-8A (NATO – Hip-B)
Prototipo bimotore equipaggiato con i turboalbero TV2-117.
V-8AT
Prototipo della versione utility Mi-8T.
Mi-18
Prototipo ideato come modifica dell'Mi-8. Due Mi-8 furono prolungati di 0,9 metri, dotati di carrello di atterraggio retrattile e porta laterale scorrevole anche sul lato destro. I Mi-18 sono stati utilizzati nell'invasione sovietica dell'Afghanistan e successivamente come addestratori statici per piloti.

Prima generazione per uso militare

Mi-8T (NATO – Hip-C)
Prima versione civile e militare utility prodotta in serie con capienza per 24 passeggeri con sedili rimovibili, finestrini circolari e portelloni posteriori con apertura a conchiglia.
Mi-8TV (NATO – Hip-E)
Versione armata del Mi-8T. L'armamento può consistere in quattro razziere UV-16-57 per razzi S-5 da 57 mm installate su quattro piloni su alette laterali. Possono anche essere installate lateralmente una o due mitragliatrici PK. La versione Mi-8TVK, nota anche come Mi-8TB, è impiegabile come cannoniera o per supporto aereo. La struttura era modificata con l'aggiunta di due attacchi esterni che portavano il totale a 6 e con l'installazione di una mistragliatrice KV-4 da 12,7 mm nel muso. Anche queste versioni utilizzavano razzi S-5 da 57 lanciati da sei razziere UV-32-57 o in alternativa bombe da 250 kg, o 4 razzi anticarro guidati AT-2 Swatter.
Mi-8TP (NATO – Hip-C)
Mi-8T in versione militare passeggeri per uso stato maggiore, equipaggiata con radio potenziate R-832 e R-111.
Mi-8VPK (NATO – Hip-D)
Anche nota come Mi-8VzPU. Mi-8T per il disturbo delle comunicazioni.
Mi-8IV (NATO – Hip-G)
Anche nota come Mi-9. Altra versione di Mi-8T posto comando, dotato del sistema "Ivolga" caratterizzato da antenne e radar Doppler sulla trave di coda.
Mi-8MV (NATO – Hip-J)
Anche MI-8SMV. Variante per guerra elettronica equipaggiata con un sistema per il jamming "Smalta-V" riconoscibile per due piccoli contenitori montati lateralmente sulla fusoliera e da impiegare a protezione dai sistemi di difesa aerea per gli aeromobili da attacco al suolo.
Mi-8PP (NATO – Hip-K)
Variante evoluta per guerra elettronica equipaggiata con il sistema "Polye" (campo). Dal 1980, questi elicotteri impiegarono il nuovo sistema "Akatsiya" venendo ridesignati Mi-8PPA. Riconoscibile per le sei antenne a forma di “X” installate ad ogni lato della fusoliera anteriore. La variante fu pensata per la scorta agli elicotteri dello stesso tipo per il trasporto truppe e disturbare i radar SPAAG impiegati con il Flakpanzer Gepard.
Mi-8MB "Bissektrisa"
Eliambulanza militare
Mi-8AV
Variante per la creazione di campi minati anticarro che impiegava i sistemi VMR-1 o 2 in grado di posizionare 64 o 200 mine anticarro.
Mi-8AD
Variante per la creazione di campi minati antiuomo che impiegava 4 lanciatori VSM-1. Ogni lanciatore veniva caricato con 29 cassette KSO-1 con 7424 mine antiuomo PFM-1, o 464 POM-2, o 116 PTM-3.
Mi-8R
Anche nota come Mi-8GR. Versione da ricognizione tattica equipaggiata con sistema ELINT "Grebeshok-5".
Mi-8TZ
Versione per trasporto carburante
Mi-8TL
Versione per lotta aerea antincendio

Prima generazione per uso civile

Mi-8P (NATO – Hip-C)
Versione civile trasporto passeggeri con capienza tra i 28 e i 32 passeggeri, dotata di finestrini di quadrati, piccole porte posteriori a conchiglia, con in mezzo portellone suddiviso orizzontalmente con scalette.
Mi-8PS "Salon" (NATO – Hip-C)
Anche Mi-8S, Mi-8APS e Mi-8AS. Versioni civili trasporto VIP con capienza tra i 9 e 11 passeggeri, dotate di cucinino e gabinetto.

Seconda generazione

Mi-8MT (NATO – Hip-H)
Mi-8T con motori TV3-117 e altri miglioramenti.
Mi-8MKO (NATO – Hip-H)
Versione per combattimento notturno.
Mi-8MTB
Eliambulanza
Mi-19
Posto comando elitrasportato. Mi-19R per le i posti comando missilistici.

Terza generazione

Mi-8MTV-1
versione civile della terza generazione con motori TV3-117VM.
Mi-8MTV-2
versione militare della terza generazione.
Mi-8MTV-3
versione militare con 4 piloni esterni e maggiori tipologie di armamenti impiegabili rispetto alle precedenti.
Mi-8MTV-5
versione con nuovo muso "a delfino" e rampa di coda.
Mi-8AMT
versione della terza generazione prodotta nello stabilimento di Ulan-Ude. Muso standard, ma rampa di coda.
Mi-8AMTSh
versione armata prodotta ad Ulan-Ude.
Mi-8MN
versione per combattimento notturno del Mi-8AMTSh.
Ulteriori versioni da guerra elettronica su base Mi-8MT sono: Mi-8TBP(Hip-H EW3); Mi-8BMTSh2 (Hip-H EW4); Mi-8MTI/Mi-13 (Hip-H EW5); Mi-8MTSh3 (Hip-H EW).

Varianti per l’esportazione

Mi-17P
Mi-8TV
heliliner version.
Mi-17-1V
variante della terza generazione per l'esportazione corrispondente al Mi-8MTV-1/2
Mi-17V-3
variante militare della terza generazione per l'esportazione corrispondente al Mi-8MTV-3
Mi-17V-5
variante con muso con profilo aerodinamico "a delfino" del Mi-8MTV-5
Mi-17MD
Mi-8TMV-5 con avionica di tipo occidentale
Mi-17MDN
variante di Mi-17MD equipaggiata per operazioni notturne
Mi-17PP (Hip-K EW)
variante da guerra elettronica
Mi-17PJ (Hip-H EW5)
variante da guerra elettronica
Mi-171
variante della terza generazione per l'esportazione del Mi-8AMT costruita a Ulan-Ude
Mi-171A2
modello Mi-171 col utilizzo di materiali compositi per alleggerire il peso dell'elicottero e col cockpit digitalizzato che permettono:
- il pilotaggio senza l'ingegnere di bordo (2 membri di equipaggio),
- l'aumento della velocità di crociera di 20% rispetto alle versioni precedenti,
- l'impegno operativo h24 nelle condizioni di elevata umidità, negli eliporti di alta montagna ed in mare.
Mi-171Sh
variante per l'esportazione dell'elicottero d'attacco Mi-8AMTSh costruita a Ulan-Ude
Mi-172
elicottero per trasporto passeggeri/VIP della terza generazione
Mi-171A3
variante dedicata alle operazioni offshore con fusoliera ridisegnata; primo elicottero destinato a servizi offshore di produzione russa.

Specifiche (Mi-8MT)

Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 3 (pilota, copilota, ingegnere di volo)
  • Capacità: 24 passeggeri o 12 barelle e posto per 1 assistente medico o 4.000 kg (8.800 lb) su hardpoint interni/esterni
  • Lunghezza: 18,4 m (60 piedi 4 pollici)
  • Altezza: 5,5 m (18 piedi 1 pollici)
  • Peso a vuoto: 7.100 kg (15.653 lb)
  • Peso lordo: 11.100 kg (24.471 libbre)
  • Peso massimo al decollo: 13.000 kg (28.660 lb)
  • Capacità carburante: 3.700 l (980 US gal; 810 imp gal)
  • Motopropulsore: 2 motori turboalbero Klimov TV3-117MT, 1.454 kW (1.950 CV) ciascuno
  • Diametro del rotore principale: 21,29 m (69 piedi 10 pollici)
  • Area del rotore principale: 356 m 2 (3.830 piedi quadrati).

Prestazioni:
  • Velocità massima: 250 km/h (160 mph, 130 kn)
  • Velocità di crociera: 240 km/h (150 mph, 130 kn)
  • Autonomia: 495 km (308 mi, 267 nmi)
  • Autonomia di trasferimento: 960 km (600 mi, 520 nmi)
  • Tangenza di servizio: 5.000 m (16.000 piedi).

Armamento:
  • 4.000 kg (8.818 lb) di carichi su sei hardpoint, inclusi razzi S-5 da 57 mm, bombe o ATGM Phalanga 9M17 e una o due mitragliatrici PK laterali.

(Fonti: Web, Google, Wikipedia, You Tube)












































 

I primi pod di guerra elettronica ALQ-249(v)1 Next Generation Jammer-Mid Band (NGJ-MB) rappresentativi della produzione sono stati consegnati alla US Navy all'inizio di luglio 2022.


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….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…


Con due pod per nave, la prima di sei navi è stata consegnata al PMA-234 Airborne Electronic Attack Systems Program Office della Marina degli Stati Uniti presso il NAS Patuxent River nel Maryland, dove saranno utilizzate per il test di sviluppo (DT) e i test operativi (OT) del sistema.
L'NGJ è stato progettato per sostituire i pod di disturbo tattico AN/ALQ-99 della US Navy e della Royal Australian Air Force impiegati dal velivolo d'attacco elettronico Boeing EA-18G Growler. L'NGJ viene prodotto in tre varianti: 
  • la banda media ALQ-249(V)1 che è stata sviluppata da Raytheon, 
  • la banda bassa (V)2 progettata da L3Harris 
  • e il pod a banda alta (V)3, il cui sviluppo deve ancora essere avviato.
"Testeremo i pod per tutto ciò che ci aspettiamo di incontrare nella flotta", ha affermato il tenente Alexander Belbin, ufficiale del progetto AEA con Air Test and Evaluation Squadron (VX) 23 in un comunicato dell'8 agosto. "Ad esempio, la potenza che generano, la gamma di frequenza in cui operano e gli effetti che possiamo ottenere rispetto agli obiettivi previsti su tutto lo spettro".




Ad oggi, l'NGJ-MB ha completato circa 300 ore di test di volo di sviluppo e 5.000 ore di test in camera e in laboratorio come parte del suo sviluppo.
Il sistema è stato sviluppato in modo cooperativo dall’US NAVY e dalla RAAF, con l'Australia che contribuisce al finanziamento, all'ingegneria e al supporto del programma per il suo sviluppo nell'ambito dei requisiti del Progetto AIR 5349 Fase 6 dell'ADF. Le navi a basso tasso di produzione iniziale (LRIP) dovrebbero essere consegnate alle unità operative della Marina degli Stati Uniti in tempo per una capacità operativa iniziale (IOC) entro la fine del 2023 e alla RAAF nel 2024.

NGJ-MB: controlla lo spettro elettro-magnetico

Il sistema Jammer Mid-Band di nuova generazione della Raytheon Intelligence & Space è un avanzato sistema di attacco elettronico che nega, interrompe e degrada la tecnologia nemica, inclusi strumenti di comunicazione e sistemi di difesa aerea.
Costruito con una combinazione di array agili e attivi a scansione elettronica e un back-end completamente digitale, offre ai piloti E/A-18 GROWLER un vantaggio nello spettro elettromagnetico fortemente contestato.

NGJ-MB consentirà:
  • di operare ad autonomie notevolmente migliorate,
  • Attaccare più bersagli contemporaneamente,
  • Tecniche avanzate di jamming,
  • Aggiornamenti rapidi attraverso un'architettura di sistemi aperti e modulari,
  • Ridimensionamento di altre missioni e piattaforme.
Il programma NGJ-MB ha completato Milestone C nel 2021 ed è ora nella fase di produzione e distribuzione. I pod rappresentativi della flotta Next Generation Jammer Mid-Band (NGJ-MB) sono stati consegnati alla Marina degli Stati Uniti nel luglio 2022 e fanno parte di un sistema che alla fine sostituirà il sistema ALQ-99 del Boeing EA-18G Growler.
La Raytheon Intelligence & Space ha recentemente consegnato i suoi primi pod ALQ-249 Next Generation Jammer Mid-Band (NGJ-MB) alla US Navy e fanno parte di un sistema che alla fine sostituirà il sistema di jamming tattico ALQ-99 del Boeing EA-18G Growler.







Raytheon ha consegnato i pod alla Naval Air Warfare Center Aircraft Division (NAWCAD) Patuxent River, nel Maryland, il 7 luglio 2022. I pod verranno utilizzati per completare il programma di test di sviluppo del jammer e avviare il programma di test operativi. La capacità operativa iniziale è prevista per la seconda metà del 2023.
L'NGJ-MB ha più potenza dell'ALQ-99 del Growler e la capacità di prendere di mira più sistemi, ha affermato il tenente Alexander Belbin, responsabile del progetto con l'Air Test and Evaluation Squadron (VX) 23 di NAWCAD.
Gli esperti di guerra elettronica aviotrasportata presso la Raytheon Technologies Corp. stanno avvicinando alla distribuzione le tecnologie abilitanti sviluppate per il progetto Next Generation Jammer-Mid Band (NGJ-MB) della US Navy.
I funzionari del Naval Air Systems Command presso la Patuxent River Naval Air Station, Md., hanno confermato l'intenzione di chiedere al segmento Raytheon Intelligence and Space di El Segundo, in California, di condurre studi commerciali con l'obiettivo di spostare la copertura della frequenza NGJ-MB verso pod Jammer di nuova generazione ALQ-249(V) 1.
La banda media NGJ è un avanzato sistema di attacco elettronico che nega, interrompe e degrada le comunicazioni nemiche e i sistemi radar di difesa aerea. È costruito con una combinazione di agili array a scansione elettronica attivi (AESA) e un back-end completamente digitale. Il valore di questo ordine deve ancora essere negoziato.
L'NGJ-MB aiuta il velivolo da guerra elettronica Growler (EW) a operare a lungo raggio, ad attaccare diversi bersagli contemporaneamente, ad utilizzare tecniche di disturbo elettronico avanzate e a incorporare aggiornamenti rapidi attraverso un'architettura modulare a sistemi aperti. La Marina ha scelto la Raytheon per lo sviluppo su vasta scala di NGJ-MB nel 2016.
L'NGJ è un jammer pod elettronico tattico che sostituisce il sistema di disturbo ALQ-99 vecchio di oltre 40 anni sull'EA-18G, una versione del cacciabombardiere F/A-18F Super Hornet biposto della US NAVY che è modificato appositamente per la guerra elettronica.
La Raytheon ha consegnato il primo pod NGJ-MB alla Marina per i test nel luglio 2019. La tecnologia può anche interessare altre missioni e velivoli.
L'EA-18G guida un attacco aereo interrompendo le funzioni del radar ostile, le comunicazioni e le reti di computer con segnali di disturbo e virus informatici. L'aereo può anche distruggere le installazioni radar nemiche con i suoi missili anti-radiazioni ad alta velocità AGM-88 (HARM).
L'NGJ di Raytheon integrerà la più avanzata tecnologia di attacco elettronico nell'EA-18G, come le agili tecniche di beam jamming ad alta potenza e l'elettronica allo stato solido per negare, degradare e interrompere le minacce nemiche proteggendo al contempo le forze statunitensi e quelle alleate della coalizione.
L'NGJ di Raytheon fornirà capacità di attacco elettronico e di disturbo nell'aria e includerà capacità di attacco informatico che utilizzano il radar AESA (Active Electronically Scanning Array) del velivolo per inserire flussi di dati personalizzati nel radar nemico e nei sistemi di comunicazione.
L'NGJ avrà anche un'architettura di sistema aperto per futuri aggiornamenti. La Raytheon utilizzerà le sue tecnologie AESA basate sul nitruro di gallio (GaN) per il progetto NGJ.
Alla fine gli ingegneri Raytheon possono modificare l'NGJ per installarlo a bordo del caccia d'attacco stealth F-35, dei veicoli aerei senza pilota (UAV) e di altri velivoli con equipaggio oltre all'EA-18G.
L'obiettivo della fase di sviluppo della tecnologia NGJ è quello di sviluppare un sistema di attacco elettronico che migliorerà le capacità di attacco aereo contro minacce avanzate attraverso una maggiore agilità e precisione all'interno degli incarichi di disturbo, una maggiore interoperabilità e una maggiore capacità di banda larga per una maggiore copertura delle minacce contro un'ampia varietà di emettitori di radiofrequenze.
La Marina statunitense sta inoltre sviluppando la Next Generation Jammer Low Band (NGJ-LB) nel tentativo urgente di sviluppare jammer radar tattici a banda bassa utilizzando le tecnologie esistenti per applicazioni SWaP (bassa dimensione, peso e consumo energetico) sull'EA-18G Growler EW.
L3Harris Technologies a Melbourne, in Florida, ha vinto un contratto alla fine del 2020 per la progettazione e la costruzione dell'NGJ-LB, che secondo gli esperti sarà utile nel disturbare la progettazione di sistemi radar a banda bassa per rilevare velivoli stealth come l'F-35 Joint Strike Fighter. Il trasmettitore NGJ-LB si inserisce in un pod sulla stazione 6 dell'EA-18G.
Il sistema migliorerà le prestazioni di copertura della frequenza, potenza irradiata isotropa effettiva, copertura spaziale, purezza spettrale e polarizzazione; ottenere i dati dell'appaltatore esistente relativi alle prestazioni del gruppo di trasmettitori; e valutare il potenziale per implementare rapidamente una soluzione pod provvisoria a sistemi aperti.
Con questo contratto la Raytheon svolgerà il lavoro produttivo a Forest, Miss.; McKinney, Texas; e El Segundo, California; lo stesso dovrebbe essere ultimato entro il mese di settembre 2024.

(Fonti: Web, Google, Jane’s,  Raytheon Intelligence & Space, Militaryaerospace, Adbr, Wikipedia, You Tube)













 

Il radar SPY-6 installato sull'USS Jack H. Lucas


SI VIS PACEM, PARA BELLUM - “SVPPBELLUM.BLOGSPOT.COM"

….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…

Il radar AN/SPY-6(V)1 è una caratteristica chiave del nuovo DDG Flight III classe Arleigh Burke: ciò li rende molto più performanti dei loro predecessori.







Il nuovo cacciatorpediniere classe Arleigh Burke della US NAVY, l'USS Jack H. Lucas, la prima unità Flight III, ha ora gli array AESA per il suo potente radar AN/SPY-6(V)1 installato sulla tuga. Conosciuto anche come Air and Missile Defense Radar, o AMDR, è il sensore caratteristico del progetto Flight III e offre un notevole aumento delle capacità operativa rispetto ai radar AN/SPY-1D imbarcati sui precedenti DDG Arleigh Burke.






Il Jack H. Lucas, che è stato varato nel 2019, è attualmente in fase di allestimento in un cantiere appartenente alla divisione Ingalls Shipbuilding di Huntington Ingalls Industries (HII) a Pascagoula, Mississippi.
Il cacciatorpediniere lanciamissili prende il nome da Jacklyn "Jack" Lucas, che è stato il più giovane destinatario della medaglia d'onore durante la seconda guerra mondiale con i marines statunitensi e successivamente con l’US ARMY.


Come già evidenziato, il nuovo radar AN/SPY-6(V)1 è un fulcro del progetto della sottoclasse Flight III. Il componente principale degli array utilizzati su tutti i radar della serie AN/SPY-6 è il Radar Modular Assemblies (RMA) a forma di cubo. Ogni RMA è un'antenna a scansione elettronica attiva indipendente che può essere utilizzata individualmente o collegata insieme ad altre per concentrare le proprie energie su di un compito specifico.
Delle varianti AN/SPY-6 attualmente esistenti o pianificate, la versione AMDR è di gran lunga la più grande e potente, con quattro array a faccia fissa, ciascuno con 37 RMA. Il radar darà ai Flight III degli Arleigh Burke la capacità di individuare, tracciare e ingaggiare una varietà di minacce aeree e missilistiche con molta più flessibilità e con maggiore precisione, anche a distanze estese, rispetto ai loro predecessori. I nuovi radar amplieranno ulteriormente le loro capacità offensive e difensive complessive. I cacciatorpediniere presenteranno anche versioni avanzate dell'Aegis Combat System e disporranno di un arsenale di missili in espansione e in miglioramento, in particolare nuove varianti del missile ad alta capacità multiruolo Standard Missile 6 (SM-6).







La Jack H. Lucas potrebbe essere la prima unità della US NAVY a ricevere una variante radar AN/SPY-6, ma di certo non sarà l'ultima. Una versione dell'AMDR con array più piccoli dovrebbe essere rimontata almeno su alcuni Arleigh Burke FLIGHT II. Altre varianti dell’AN/SPY-6 più piccole, con matrici fisse o rotanti di RMA, saranno montate su una miriade di navi da guerra della Marina statunitense, nuove ed esistenti, comprese le future FFG Constellation e tutte le nuove portaerei classe Ford.
Si è parlato anche della possibilità di riequipaggiare i tre incrociatori classe ZUMWALT con una versione più dotata dell'AN/SPY-6. 




C'è la possibilità che una versione super-dimensionata della variante AMDR, con quattro array a faccia fissa ciascuno con 57 RMA, possa trovare la sua strada anche su futuri cacciatorpediniere missilistici guidati. 


La US NAVY è all'inizio del processo di finalizzazione dei requisiti per quella nave da guerra di nuova generazione, ancora in gran parte non definita, che è attualmente denominata semplicemente DDG(X).






Allo stato attuale, la Marina statunitense dovrebbe formalmente introdurre in servizio il DDG USS Jack H. Lucas e il suo nuovo potente radar AN/SPY-6(V)1 nel 2023.

(Fonti: Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)