sabato 5 agosto 2023

MARINA MILITARE ITALIANA: in ordine fino a sei OPV FINCANTIERI di nuova generazione





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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia. 




Nell'ambito del programma di acquisizione dei nuovi OPV della Marina Militare Italiana, Orizzonte Sistemi Navali (OSN) ha sottoscritto un contratto con il Segretariato Generale della Difesa e la Direzione Nazionale degli Armamenti per la costruzione di tre nuovo O.P.V. o pattugliatori di nuova generazione. Il contratto prevede l'opzione per ulteriori tre unità e gli aggiornamenti infrastrutturali necessari per le basi navali di Augusta, Cagliari e Messina, dove saranno di stanza le navi.

Il valore complessivo del contratto per le prime tre unità è di 925 milioni di euro, comprensivo del relativo supporto logistico integrato. 

Nei prossimi giorni OSN concluderà i contratti di sub-fornitura con Fincantieri e Leonardo, che avranno rispettivamente un valore pari a circa 540 e 255 milioni di euro. Quello con Fincantieri costituisce un’operazione tra parti correlate di maggiore rilevanza definita nel rispetto della relativa normativa applicabile. Per Leonardo, il previsto contratto di sub-fornitura, da concludersi tra Leonardo e OSN, rappresenta un’operazione con parte correlata di minore rilevanza, in virtù del valore del contratto e degli indici di rilevanza applicabili alla fattispecie. Le operazioni beneficiano dell’esclusione dal regime procedurale prevista per le operazioni con società controllate (anche congiuntamente), ai sensi della vigente disciplina e delle rispettive procedure adottate.
Il programma OPV risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di: 
  • presenza e sorveglianza, 
  • vigilanza marittima, 
  • controllo del traffico mercantile, 
  • protezione delle linee di comunicazione e della zona economica esclusiva, 
  • attività di tutela dalle minacce derivate dall’inquinamento marino, quali lo sversamento di liquidi tossici.

Le unità navali avranno: 
  • una lunghezza di circa 95 metri, 
  • un dislocamento di 2.300 tonnellate 
  • e la capacità di ospitare a bordo 97 membri dell’equipaggio, 
  • si distingueranno per la concentrazione di soluzioni tecnologiche, 
  • per standard di eccellenza in termini di automazione e manovrabilità, che li renderanno adatti a operare in un ampio ventaglio di scenari tattici e condizioni atmosferiche.
Tra le caratteristiche più innovative vi è il cockpit navale, sviluppato per i Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) della MM sulla base di un requisito realmente rivoluzionario: una postazione integrata, co-prodotta da Leonardo e Fincantieri NexTech, che permette la condotta della nave e delle operazioni aereonavali da parte di soli due operatori, il pilota e il copilota, che hanno inglobato le figure dell’ufficiale di guardia in plancia e del comandante. Da questa postazione, ubicata nella plancia comando, è infatti possibile gestire sia le macchine, i timoni e gli impianti di piattaforma sia alcune funzioni del sistema di combattimento.



“SENSORAMA”: “HOPLITE (Highly OPerational Laboratory for Integration Testing and Evaluation)”, la gestione virtuale dei nuovi O.P.V.

La realtà virtuale prende forma per la prima volta in un curioso prototipo dal nome suggestivo: Sensorama.  
















Ideato nel 1957 per il cinema da Morton Heilig, il Sensorama era un affascinante macchinario in grado di riprodurre: 
  • immagini stereo in 3D, 
  • vibrazioni, 
  • vento, 
  • sensazione tattile di movimento 
  • e persino dotata di un sistema per riprodurre i profumi, in modo da sollecitare anche la sensibilità olfattiva. 
Sono passati 60 anni dalle prime sperimentazioni della cosiddetta “realtà virtuale” e oggi questa tecnologia è entrata nelle nostre vite e, soprattutto, nei nostri ambienti di lavoro, consentendoci di:
  • immergersi completamente in un ambiente tridimensionale, 
  • di interagire ed esplorarlo, come se ci si trovasse al suo interno. 
Sono infatti ormai sempre più numerosi gli impieghi della realtà virtuale, in particolar modo: 
  • nel campo sanitario, 
  • dallo studio di immagini diagnostiche in 3D, 
  • alla simulazione di interventi complessi,  
  • passando nei settori creativi e di intrattenimento, come la progettazione di edifici e di giochi 
  • e, infine, nell’industria manifatturiera e nei  servizi di manutenzione e di addestramento del personale. 

Ed è proprio l’industria manifatturiera uno dei maggiori utilizzatori di tecniche di realtà virtuale, soprattutto le aziende dove si investe costantemente in nuove tecnologie, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative per progettare sistemi, velivoli, radar. Tramite queste tecnologie gli ingegneri sono in grado di realizzare dei prototipi virtuali per individuare possibili errori già nella fase progettuale, introducendo eventuali modifiche o correzioni prima di iniziare la fase di produzione, generando così un notevole risparmio economico. Altrettanto efficace l’impiego della realtà virtuale durante la fase della manutenzione, che consente la riduzione degli interventi e la rapida risoluzione di possibili conflitti o guasti.

“HOPLITE” E IL COCKPIT VIRTUALE INTEGRATO

Un ponte di comando di un nuovo O.P.V., all’interno del suo avveniristico Ponte di Comando muoversi e sperimentare, attraverso la realtà virtuale, sistemi e sensori di nuova generazione: è denominato “HOPLITE (Highly OPerational Laboratory for Integration Testing and Evaluation)”, un innovativo “test bed navale integrato”, combinazione di prototipo fisico e virtuale, realizzato dalla italiana Leonardo. Il sistema elettro-ottico consente: 
la simulazione della gestione integrata delle operazioni di conduzione della nave, 
del sistema di combattimento tramite un cockpit virtuale integrato per la gestione completa dell’ unità navale, 
l’integrazione fisica e funzionale dei sensori  radar, 
EO e di comunicazione, 
oltre all’interazione con la sovrastruttura.
All’interno della sala di comando del sistema HOPLITE è possibile, indossando un visore con sensori giroscopici e grazie all’ausilio di tecnologie di realtà aumentata: 
  • osservare il funzionamento dei nuovi radar multifunzionali a facce fisse e a doppia banda, 
  • dei sensori di individuazione amico-nemico 
  • e all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento dei bersagli, 
  • nonché degli avanzati  sistemi di comunicazione integrata radio e satellitare.

Il Combat Management System Athena Mk.4

All’interno di HOPLITE è inserito il nuovo Combat Management System Athena Mk.4 (semplificato), caratterizzato da: 
  • un’architettura aperta, 
  • modulare, 
  • riconfigurabile in base alla tipologia di missione, 
  • che rappresenta il vero e proprio centro di comando e controllo della nave.
Il sistema HOPLITE riproduce parte della sovrastruttura (Integrated Mast) dei Pattugliatori Polivalenti d’Altura della Marina Militare italiana. 

Leonardo è notoriamente responsabile dell’intero sistema di combattimento e della fornitura e integrazione di tutti i sistemi a bordo delle nuove unità che stanno rinnovando la flotta italiana. 
Gli OPV Fincantieri sono unità di concezione chiaramente innovativa nel panorama navale mondiale e sono state progettate per: 
  • sorvegliare, 
  • controllare gli spazi marittimi d’interesse nazionale, 
  • vigilare sulle attività marittime ed economiche, 
  • concorrere alla salvaguardia dell’ambiente marino, 
  • supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da eventuali calamità naturali.

Anche l’addestramento manutentivo ed operativo è realizzato in un ambiente virtuale immersivo denominato MORPHEUS, in cui gli operatori e i manutentori possono esercitarsi nelle procedure operative e di manutenzione, utilizzando una fedele rappresentazione virtuale degli apparati, come se operassero nell’ambiente reale. In particolare, il sistema HOPLITE è stato realizzato dalla Divisione Elettronica Terrestre e Navale di Leonardo presso il centro di integrazione navale situato nella sede di Arco Felice (Napoli). La struttura metallica che contiene tutti i sistemi che compongono il cockpit della nave, è completamente smontabile e rivestita in pannelli corazzati realizzati in materiale composito. La realizzazione del prototipo virtuale ha consentito di effettuare tutte le validazioni ergonomiche e il corretto posizionamento dei sensori, prima di attuare scelte definitive per la realizzazione dei sistemi navali. Con una leadership più che cinquantennale e sistemi installati sulle navi di oltre 40 Marine Militari di vari paesi nel mondo, Leonardo è un player di riferimento in grado di fornire soluzioni complete per la gestione delle missioni navali che integrano più tipologie di sensori tra cui: 
  • radar, 
  • sistemi elettronici e d’arma, 
  • elicotteri 
  • e velivoli anche a pilotaggio remoto. 
  • I prodotti offerti sono in grado di soddisfare tutti i requisiti adattabili a scenari di missione in continua evoluzione, per qualunque tipologia di nave, di qualunque classe e tonnellaggio: dalle piccole motovedette ai dragamine, fino alle grandi portaerei.

Leonardo e Fincantieri, attraverso OSN, sono in grado di offrire soluzioni all'avanguardia per la sicurezza nazionale. Questo è il frutto di una solida e prospettica sinergia. Alla Marina Militare è garantito il presidio di una capacità di lungo periodo”, ha detto Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo.
“La firma di questo contratto segna un importante traguardo a livello commerciale, visto che gli OPV appartengono alla famiglia FCX, cardine della nuova offerta globale per la Difesa di Fincantieri. Conferma inoltre la capacità manageriale del Gruppo di assumere il ruolo di partner strategico della nostra Marina Militare, una delle più avanzate al mondo. Infine, ma non meno importante, il programma, attraverso il rilancio di Orizzonte Sistemi Navali, rafforza ulteriormente la nostra collaborazione con Leonardo, permettendoci di concentrarci sulle nostre competenze di integrazione dei sistemi navali e, in senso più ampio, riaffermando il valore del nostro sistema economico nazionale”. Lo ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri.
Il programma Opv intende garantire adeguate capacità di presenza e sorveglianza, vigilanza marittima, controllo del traffico mercantile, protezione delle linee di comunicazione e della zona economica esclusiva.




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Navaltoday, Wikipedia, You Tube)
















 

US ARMY: Il veicolo di squadra di fanteria “GM Defense ISV M1301”, può ospitare 9 persone e può essere aviolanciato da un aereo cargo. Condivide al 70% parti con il pickup Chevy Colorado ZR2.





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Prima che l’US ARMY possa vincere una battaglia, dovrà spostare gli uomini e donne in posizione. Più specificamente, dovrà spostare squadre di soldati - vicino alla più piccola unità funzionale di guerra - e assicurarsi che siano in grado di combattere efficacemente.
Per raggiungere questo obiettivo e assicurarsi che i soldati possano combattere e muoversi sui terreni più difficili, l’esercito statunitense si sta orientando verso un veicolo da trasporto leggero con nove posti, noto come "Veicolo della squadra di fanteria", che sembra una grande jeep che può trasportare zaini sul ripiano superiore.
Il veicolo ha nove posti a sedere: due davanti, tre nella seconda fila, due persone rivolte al posteriore dietro la terza fila e una persona rivolta verso l'esterno dai lati sul retro. I lati e i sedili sono tutti aperti. I militari possono allacciarsi in posizione, ma non ci sono porte. Questo lo rende un veicolo in cui i soldati possono entrare e uscire facilmente, riducendo al minimo il tempo trascorso ad armeggiare con le porte prima di allontanarsi o scendere in posizione.
La mancanza di protezione è immediatamente evidente. I MRAPS, i giganteschi trasporti di truppe resistenti agli esplosivi che il Pentagono ha ordinato alcuni anni dopo le guerre in Iraq e in Afghanistan, sono stati prodotti in una quantità tale che i modelli in eccedenza sono regolarmente utilizzati dalle forze alleate.
I MRAP, così come i veicoli da trasporto corazzati 8 x 8 più pesanti come gli Stryker, sono utili per combattere in aree in cui i soldati si aspettano imboscate e IED come le bombe poste sul ciglio della strada. Questo tipo di combattimento è più comune nella guerra di contro-insurrezione, con soldati che pattugliano villaggi, città e campagne alla ricerca di piccoli gruppi armati ostili.
D'altra parte, il Veicolo della Squadra di Fanteria, con i suoi lati aperti, il corpo leggero e le gomme giganti, riguarda lo spostamento dei soldati in posizione, ma è qui che finisce la somiglianza con i veicoli più pesanti. Non ci sono armature o torrette mitragliatrici nella versione base perché impedirebbero la sua funzione principale, che consiste nel trasportare rapidamente i soldati su terreni difficili. 
A un'esposizione della difesa in ottobre, GM Defense, che produce l'ISV, ha mostrato un modello che include una torretta mitragliatrice e supporti per veicoli per armi di fanteria. Per includere quelle armi, il modello armato rinuncia a quattro posti per i passeggeri e non è ancora una parte delle acquisizioni pianificate dell'esercito.
L’US ARMY ha investito nell'ISV per un totale di 649 veicoli entro la fine del 2024, con piani per un totale di 2.065. È così parte integrante del modo in cui l'esercito pianifica di combattere una possibile guerra futura e sta già scrivendo una nuova dottrina pensando agli ISV. In un Manuale da campo dell’esercito statunitense pubblicato nel gennaio 2021, il ruolo di una squadra di combattimento della brigata di fanteria è definito come "operazioni smontate in un terreno complesso, un'area geografica costituita da un centro urbano più grande di un villaggio e/o da due o più tipi di terreno restrittivo o condizioni ambientali che occupano lo stesso spazio.
Quel terreno restrittivo potrebbe essere una piccola città vicino a una palude. Potrebbe essere un complesso industriale ai margini di un campo roccioso. Potrebbe anche essere una rete di trincee scavate in una foresta, o una miriade di spazi complessi simili. Questo è il tipo di area accessibile a piedi e in fuoristrada, ma difficile o impraticabile per veicoli blindati più pesanti, come MRAP o Stryker. L'ISV, portando in azione una squadra e il suo equipaggiamento, permette ai soldati di proteggersi con velocità e poi scendendo dal veicolo al riparo. L'automezzo è il modo in cui i soldati arrivano al combattimento; non è la piattaforma da cui combatteranno.
Un altro requisito per le brigate di fanteria che utilizzeranno gli ISV è la capacità di arrivare rapidamente per via aerea ed essere pronti a muoversi non appena toccano terra. I requisiti del veicolo specificano che può essere trasportato in un'imbracatura sotto un elicottero Black Hawk o un elicottero Chinook e può essere sganciato a bassa velocità da un aereo da trasporto C-130 o C-17 in volo. 
Una volta che i soldati sono arrivati, con il paracadute o atterrando, l'intera formazione può mettersi in posizione con i veicoli della squadra, guidando dalla sicurezza di una zona di atterraggio a dove sono necessari in azione. Ogni ISV trasporterà, tra passeggeri e attrezzatura, 3.200 libbre.
L’US ARMY ha testato l'ISV allo Yuma Proving Ground in Arizona nel marzo 2021. "Questo veicolo aiuterà i soldati delle squadre di combattimento della brigata di fanteria che attualmente camminano ovunque", ha dichiarato Steve Herrick, responsabile del prodotto per i veicoli per la mobilità a terra. "È fatto per essere 'uno stivale migliore', una capacità che ti consente di cambiare efficacemente il modo in cui operi."
Mantenendo quella funzionalità di trasporto leggero, Herrick afferma che l'ISV è costruito al 70% con parti identiche a un veicolo Chevy Colorado ZR2, un pick-up commerciale. Delle restanti parti del veicolo, il 20% proviene da mod commerciali after-market per una Chevy Colorado. Il resto è specifico militare.
Ciò conferisce all'ISV le ossa e il corpo di un SUV. Con la sua missione di esfiltrare soldati da terreni accidentati e portarli rapidamente in salvo, potremmo persino chiamarlo "Veicolo utilitario della squadra".







GENERAL MOTORS Infanry Squad Vehicle (ISV)

L'Infanry Squad Vehicle (ISV) è un veicolo utilitario leggero ad alta velocità trasportabile in aereo selezionato dall'esercito degli Stati Uniti nel 2020. Si basa sulla piattaforma Chevrolet Colorado ZR2. Un ISV può trasportare nove fanti. Il fielding inizia nel 2021, insieme all'Initial Operational Test and Evaluation (IOTE); 649 ISV devono essere assegnati a 11 squadre di combattimento della brigata di fanteria (IBCT) entro il 2025. 
L’US ARMY acquisirà 1700 ISV per potenziare il veicolo per la mobilità terrestre dell'esercito, basato sul General Dynamics Flyer 72.
Secondo la direzione editoriale dell'esercito degli Stati Uniti, il veicolo della squadra di fanteria è stato ufficialmente designato come M1301.

Sviluppo

L'ISV è un programma di record dell'esercito statunitense assegnato a GM Defense e sviluppato per soddisfare i requisiti dell'esercito convalidati. Con robuste capacità fuoristrada, l'ISV altamente affidabile migliora significativamente la mobilità tattica in una vasta gamma di operazioni militari. Il veicolo è facilmente manutenibile e altamente adattabile per soddisfare le diverse missioni e le esigenze operative.
L'Infantry Squad Vehicle (ISV) da nove passeggeri è basato sulla piattaforma Chevrolet Colorado ZR2 e presenta il 90% di parti Commercial-Off-The-Shelf, inclusi componenti di Chevrolet Performance che rafforzano le capacità fuoristrada del veicolo.
L'ISV è progettato e dimensionato in modo univoco per soddisfare i requisiti dell'esercito americano per un rapido dispiegamento. Offrendo elevate prestazioni, affidabilità e sicurezza all'arrivo e all'impiego in missione, l'ISV è un veicolo tattico versatile, di spedizione e ultraleggero che può essere inserito sul campo di battaglia tramite lancio aereo a bassa velocità C-17, C-130 e A-400M, come carico interno in un CH/MH-47 Chinook e CH-53E/K Super/King Stallion o come carico a tracolla sotto un UH-60 Blackhawk.
L'ISV può essere personalizzato con "kit" che soddisfano i requisiti specifici del cliente per migliorare le capacità del veicolo.
Inoltre, GM Defense ha investito nella progettazione e produzione di diversi kit per supportare l'ampia gamma di requisiti di missione per una varietà di forze per operazioni generali e speciali. Questi kit modulari e personalizzabili possono essere integrati nella famiglia di veicoli ISV per supportare diversi casi d'uso.
Il veicolo della squadra di fanteria comprende la seconda fase del programma Army Ground Mobility Vehicle. L’US ARMY ha avviato il programma Ultra Light Combat Vehicle a partire dal 2014. L'esercito lo ha ribattezzato Army Ground Mobility Vehicle nel 2015 e non ha mai formalizzato una procedura di offerta competitiva, ma nel frattempo ha deciso di acquistare un numero limitato di GMV tramite il Ground Programma Mobility Vehicle 1.1 . Nella sua richiesta di bilancio 2018, l'Esercito ha diviso il GMV in due fasi. La seconda fase, denominata programma Infantry Squad Vehicle, è stata avviata per acquisire 1700 veicoli aggiuntivi; rispetto a 295 A-GMV. 
Nel 2019, l'esercito degli Stati Uniti ha assegnato tre contratti per prototipi ISV al consorzio GM Defense/ Ricardo plc, al consorzio Oshkosh Defense / Flyer Defense LLC e al consorzio Science Applications International Corporation (SAIC)/ Polaris Inc. 
I requisiti operativi dell'ISV erano nove passeggeri, un carico utile di 3.200 libbre (1.500 kg), trasportabile con un carico a imbracatura esterno da un elicottero Sikorksy UH-60 Black Hawk, carico interno/sollevamento esterno da un elicottero Boeing CH-47 Chinook, velocità di caduta aerea da parte degli aerei da trasporto Lockheed C-130 Hercules o Boeing C-17 Globemaster III e mobilità eccezionale su tutti i terreni che consentono alle squadre di combattimento della brigata di fanteria di muoversi con le loro attrezzature su terreni difficili. 
Il prototipo GM/Ricardo era basato sulla Chevrolet Colorado ZR2 e utilizzava il 90% di parti commerciali pronte all'uso.  Il prototipo Oshkosh/Flyer era basato sul Flyer 72 Ground Mobility Vehicle 1.1 e il prototipo SAIC/Polaris era basato sul Polaris DAGOR. 
Le prove sui prototipi si sono svolte presso l'Aberdeen Proving Ground a novembre/dicembre 2019, seguite da ulteriori prove a Fort Bragg nel gennaio 2020. 

AMP-HEL

Nell'agosto 2022, l’esercito statunitense ha rivelato che stava sviluppando un'arma a energia diretta per proteggere gli IBCT dai piccoli droni. Il programma si chiama Army Multipurpose High Energy Laser (AMP-HEL) e prevede di integrare un laser da 20 kw su un ISV nel 2023, che è una potenza sufficiente per difendersi dagli UAV del Gruppo uno e due. 

Produzione

Nel giugno 2020 l’US ARMY ha assegnato a GM/Ricardo un contratto da 214 milioni di dollari per costruire 649 ISV. Il requisito totale dell'esercito è di 2.065 ISV.  La prima consegna deve essere effettuata alla 1a brigata, 82a divisione aviotrasportata. I veicoli faranno molto affidamento sulla tecnologia del motorsport, con modifiche alle sospensioni di Rod Hall Products, che vende modifiche per la versione stradale del Colorado ZR2, e le modifiche al telaio devono essere costruite a Mooresville, nella Carolina del Nord da Hendrick Motorsports. I veicoli saranno consegnati dal nuovo Charlotte Technical Center di GM a Concord, North Carolina. 
Da allora GM Defense ha convertito uno dei suoi veicoli di offerta per l'ISV in una versione completamente elettrica. Una variante dell'ISV, che trasportava un cannone calibro .50 e cinque fanti, era in mostra all'AUSA nell'ottobre 2021. 
Nel gennaio 2022, il capo collaudatore di armi del Pentagono ha riferito che il veicolo non sarebbe stato adatto contro una "minaccia vicina", sebbene l'esercito abbia sostenuto che la piattaforma è destinata a fungere da trasporto truppe e non come veicolo da combattimento; le unità dovrebbero evitare minacce o smontare se impegnate piuttosto che combattere dai veicoli stessi. 
L'ISV è stato approvato per la produzione di serie nell'aprile 2023. Finora erano stati consegnati 300 veicoli in campo in cinque gruppi di brigata di circa 59 ciascuno. 




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Popsci, Wikipedia, You Tube)