lunedì 16 giugno 2025

Lo Junkers Jumo 211 era un motore aeronautico a 12 cilindri motore a V invertita sviluppato dalla metà degli anni trenta ed utilizzato come equipaggiamento di vari velivoli durante la seconda guerra mondiale.












https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








Lo Jumo 211 fu uno dei motori aeronautici Junkers di maggiore successo e diffusione. Il suo prototipo venne realizzato nella metà degli anni ’30 a partire dal modello 210 per ottenere un aumento di prestazioni richiesto dal Ministero dell’Aeronautica tedesco, mantenendo lo schema costruttivo con dodici cilindri a V invertiti e il sofisticato sistema di iniezione diretta del combustibile. La sua produzione in serie, avviata nel 1937, venne ripartita in diversi siti, raggiungendo un totale di oltre 68000 unità nel 1944. La Junkers realizzò varie versioni del motore 211, caratterizzate da miglioramenti tecnici e prestazionali: la versione J, introdotta 1942, è una delle più potenti tra quelle prodotte in serie e si contraddistingue per l’impiego di un intercooler. La maggior parte dei motori Jumo 211 fu utilizzata in velivoli da bombardamento, tra i quali gli Junkers Ju 87 Stuka (abbreviazione di Sturzkampfflugzeug, velivolo da combattimento in picchiata), in dotazione anche in alcuni reparti della Regia Aeronautica durante la Seconda guerra mondiale.
L'esemplare in copertina fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare italiana.






Lo Junkers Jumo 211 era un motore aeronautico a 12 cilindri motore a V invertita sviluppato dall'azienda aeronautica tedesca Junkers Flugzeug und Motorenwerke AG (JFM) dalla metà degli anni trenta ed utilizzato come equipaggiamento di velivoli durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Contemporaneo e concorrente del Daimler-Benz DB 601 fu uno dei motori prodotti in maggior numero tra quelli utilizzati nel secondo conflitto mondiale. Al contrario del DB 601 che venne impiegato principalmente per motorizzare aerei da caccia e zerstörer, lo Jumo 211 venne utilizzato nei bombardieri quali il monomotore Junkers Ju 87 Stuka ed il bimotore Ju 88.

Storia del progetto 

Le origini

Nel 1934 il Reichsluftfahrtministerium (RLM) emise una specifica per la fornitura di una nuova classe di motore aeronautico; questa doveva erogare una potenza di almeno 1 000 cavallo vapore (PS) con un peso a vuoto di circa 500 kg. Al bando risposero la Junkers Flugzeug und Motorenwerke AG e la Daimler-Benz, entrambi con un 12 cilindri a V rovesciata, la prima con un nuovo progetto e la seconda con il DB 600 che già aveva sperimentato.
Nel 1935 negli stabilimenti Junkers di Dessau erano ancora impegnati nel programma di test di pre-produzione dello Jumo 210 quando venne incaricato il Dr. Franz Neugebauer di progettare un nuovo motore che rispondesse ai requisiti richiesti. Al fine di riuscire ad anticipare la Daimler-Benz, intenta a sviluppare il concorrente DB 600, Neugebauer decise di utilizzare i disegni dello Jumo 210 H riprogettandolo in una scala ridotta. Il nuovo motore assunse la denominazione ufficiale di Jumo 211.
Lo Jumo 211 iniziò la sperimentazione pratica nell'aprile 1936.
Come lo Jumo 210 dal quale derivava, lo Jumo 211 era caratterizzato da una configurazione a V rovesciata, dalla distribuzione a tre valvole per cilindro e da un sistema di iniezione diretta alimentato da piccoli pistoni che prendevano moto dall'albero a gomiti.

La produzione di serie

La prima versione di serie, lo Jumo 211A, venne inizialmente prodotta a partire dall'aprile 1937 negli stabilimenti a Dessau in poco più di 1 000 esemplari prima che la produzione passasse definitivamente a Magdeburgo il luglio successivo. Di questo sono state prodotte tre differenti versioni in base alla taratura del compressore a due velocità di cui era dotato, ottimizzate per l'uso a bassa o alta quota.
Nel novembre 1937 lo Jumo 211 venne finalmente installato su un velivolo per i test di volo quando però oramai anche lo sviluppo del DB 600 era terminato. Quest'ultimo introdusse una serie di importanti migliorie che evidenziarono una superiorità tecnica rispetto allo Jumo 211. In particolare il DB 600 utilizzava un circuito di raffreddamento pressurizzato che permetteva all'acqua, all'aumentare della quota, di rimanere liquida anche al diminuire della pressione atmosferica. Questo si traduceva nella minore esigenza di quantità di liquido di raffreddamento e nella possibilità di utilizzare radiatori dalla minor superficie radiante con conseguente riduzione del peso complessivo. Dotato anche di un compressore più potente, il DB 600 surclassava nettamente lo Jumo 211 a quota medio-alta relegando l'equipaggiamento di quest'ultimo a velivoli che operavano a bassa altitudine.
Sebbene molti velivoli progettati avessero inizialmente previsto l'installazione del motore Junkers, tra questi il caccia Messerschmitt Bf 109 ed il Bf 110, in fase di produzione passarono velocemente al DB 600 (e successivamente al DB 601).
Lo Jumo 211 risulta essere stato il motore maggiormente usato dai bombardieri in forza alla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale, sia per le caratteristiche più consone ai velivoli di questo ruolo, sia perché la Junkers produsse anche la maggior parte dei bombardieri tedeschi di quel periodo.
Lo sviluppo dello Jumo 211 si concretizzò nel 1938 con la realizzazione della prima importante versione, lo Jumo 211B, con un lieve incremento della potenza e del regime di rotazione massimi, e successivamente con i 211C e 211D caratterizzati da diversi rapporti di riduzione. Lo sviluppo più importante riguardò, nel 1940, la versione 211E che adottando anch'essa un circuito di raffreddamento pressurizzato raggiunse prestazioni equivalenti al DB 601. Grazie a questa miglioria poteva raggiungere un più elevato livello di potenza erogata senza incorrere nel surriscaldamento delle sue componenti meccaniche. Di seguito divenne disponibile il 211F che disponeva di un nuovo albero a gomiti e di un compressore più efficiente. Le versioni 211F e la simile 211J incrementarono ulteriormente il regime di rotazione raggiungendo i 2.600 giri/min con conseguente innalzamento della potenza massima erogata a 1 350 PS. Ulteriori affinamenti e migliorie aumentarono la potenza erogata dai 1 425 PS del 211N ai 1 475 PS del 211P, versione quest'ultima dalla quale venne sviluppato il nuovo Junkers Jumo 213.
La produzione totale dello Jumo 211 ammonta a 68 248 unità con un picco di 1 700 motori realizzati al mese nell'autunno del 1942.

Versioni
  • Jumo 211 - prototipo
  • Jumo 211A - prima versione standard di serie prodotta nel 1937.
  • Jumo 211A-0 - versione di preserie; potenza erogata 1 000 PS (735 kW) al decollo a 2 200 giri/min (0,615 kg/CV)
  • Jumo 211A-1 - Potenza 1 075 PS (790 kW)
  • Jumo 211A-3 - Potenza 1 100 PS (809 kW) al decollo a 2 300 giri/min
  • Jumo 211Ba - Potenza 1 200 PS (883 kW) al decollo a 2 400 giri/min (0,55 kg/CV). Quota di ristabilimento a 5 200 m
  • Jumo 211C -
  • Jumo 211Da - come 211Ba ma dotato di un riduttore di velocità interposto all'albero dell'elica.
  • Jumo 211E - introduzione del circuito di raffreddamento in pressione.
  • Jumo 211F - introduzione di un albero a gomiti rinforzato e di un compressore più efficiente. Potenza 1 340 PS (986 kW) a 2 600 giri/min (0,615 kg/CV)
  • Jumo 211G - come 211Da ma (...). Potenza 1 200 PS (883 kW) al decollo a 2 400 giri/min (0,55 kg/CV).
  • Jumo 211H - come 211Da ma (...). Potenza 1 200 PS (883 kW) al decollo a 2 400 giri/min (0,55 kg/CV).
  • Jumo 211J - come 211F ma dotato di intercooler. Potenza 1 420 PS (1.045 kW) al decollo a 2 600 giri/min (0,51 kg/CV)
  • Jumo 211L -
  • Jumo 211M -
  • Jumo 211N - come 211F ma con pressione di alimentazione e regime di rotazione aumentati. Potenza 1 450 PS (1 066 kW) al decollo a 2 700 giri/min (0,54 kg/CV)
  • Jumo 211P - Potenza 1 500 PS (1 103 kW) al decollo a 2 700 giri/min (0,51 kg/CV)
  • Jumo 211Q - come 211F ma dotato di turbocompressore
  • Jumo 211R -

Velivoli utilizzatori
  • Cecoslovacchia - Avia S-199;
  • Germania - Focke-Wulf Ta 154 - Heinkel He 111 - Junkers Ju 87 - Junkers Ju 88;
  • Romania - IAR S.79B, il Savoia-Marchetti S.M.79B prodotto su licenza dalla Industria Aeronautică Română (IAR).
  • Italia - Savoia-Marchetti S.M.79.




"La Bandiera non sventola a causa dei venti che la soffiano,
La Bandiera sventola a causa dell'ultimo respiro di ogni soldato che soffia.
Per coloro che hanno combattuto e sono morti per questo,
la libertà ha un sapore che i protetti non sapranno mai.
Il vero soldato combatte non perché odia quello che ha davanti,
ma perché ama ciò che c'è dietro di sé. "
Chi sa comprende, il resto non conta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, Museomotori, Wikipedia, You Tube)






















 

domenica 15 giugno 2025

ARMI BIANCHE: le principali migliori baionette utilizzate da alcuni eserciti nel mondo.










https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.







Nel 2012, durante il suo secondo mandato, il presidente Obama, discutendo con il governatore Mitt Romney confermò che i Marines statunitensi non usavano più le baionette in quanto le forze armate moderne erano cambiate. Più di un decennio dopo, le baionette sono ancora ampiamente utilizzate dalle forze armate statunitensi, dagli alleati, dai nemici e dalle milizie e dai terroristi di tutto il mondo!
Questa è la realtà, in primo luogo perché le forze militari sono lente ad adattarsi e a sbarazzarsi delle attrezzature cosiddette “obsolete”. Ma anche perché le baionette si sono evolute per servire anche come coltelli da campo per uso generale, e sono molto pratiche da avere in dotazione in caso di esaurimento delle munizioni o in caso di utilizzo in modalità occulta. Infatti, al giorno d'oggi, sono in produzione baionette con le quali equipaggiare ogni fucile d’assalto.
Esistono alcune grandi baionette utilizzate in tutto il mondo al giorno d’oggi. Perciò, abbiamo deciso di osservare da vicino quelle che a nostro avviso pensiamo siano le migliori.

POLONIA: COLTELLO A BAIONETTA PER IL FUCILE “GROT MSBS”


Quando l'esercito polacco è passato dai fucili a modello AK a qualcosa di più avanzato, è anche passato ad una moderna baionetta. Il nuovo fucile MSBS Grot della Polonia utilizza una baionetta molto moderna che ha un aspetto elegante e un design abbastanza compatto.
La lama ha una punta che mescola una punta di lancia con un punto di scivolamento che consente alla baionetta di essere perforata, ma fornisce anche una bella pancia per fette profonde. Una parte della lama è seghettata, il che rende il taglio di cose come la corda spessa più facile e veloce. La parte inferiore dell'impugnatura presenta un rompi-vetro che funge anche da cacciavite a testa piatta. La baionetta viene fornita con un modello di guaina in polimero.
Il coltello a baionetta ha una lama da 6,1 pollici ed una lunghezza totale di 10,9 pollici. I polacchi hanno comunque mantenuto il famoso design a filo della baionetta AK. La baionetta di MSBG Grot è un piccolo coltello da campo solido che trasforma il fucile d’assalto in una lancia.

REPUBBLICA CECA: BAYONET MK.I


Quando le forze ceche adottarono la carabina BREN 2 adottarono anche la Bayonet Mk.I. Questa nuova baionetta mirava ad essere un coltello da campo migliore del suo predecessore. 



I cechi hanno ridotto il suo peso e le sue dimensioni ed hanno preso ispirazione dai coltelli da commando. Il risultato finale è stato un coltello con una lunghezza totale di 11,5 pollici e una lunghezza della lama di 6,3 pollici. Il coltello ha una punta di lancia con un falso bordo sul retro della lama. È un pugnale efficace ma ha ancora abbastanza pancia per i tagli, se necessario. L'MK.I viene fornito con una moderna configurazione della guaina per l'utilizzo. Inoltre, una lama per lima e sega può essere equipaggiata con il coltello per il lavoro sul campo. L'MK.I sembra e si comporti più come un coltello da combattimento che come una baionetta, il che non è una sorpresa.

AUSTRIA: GLOCK FELDMESSER 78


Oltre alle pistole, la Glock costruisce anche coltelli. Non è molto conosciuta per tale attività, ma Glock ha da tempo realizzato il Feldmesser 78, un coltello da campo che funge anche da baionetta per il fucile austriaco Steyr AUG. 



Il coltello Glock ha una lama da 6,5 pollici che combina la punta della lancia e la punta della clip. La lunghezza totale è di 11 pollici e il coltello fa risparmiare peso essendo piuttosto sottile: è quasi simile ad un vero pugnale. L'impugnatura e il fodero sembrano molto simili allo stesso polimero che Glock usa per le sue pistole. Una delle caratteristiche preferite di questo coltello è che può funzionare anche come apri-bottiglie. Il coltellino è molto efficiente ed efficace e dà all'AUG qualcosa con cui colpire. Meglio ancora, è conveniente e facilmente disponibile.

FRANCIA: EICKHORN SG 2000 WC-F


I francesi hanno adottato una nuova baionetta insieme al loro nuovo fucile HK 416. L'Eickhorn SG 2000 WC-F è un coltello dall'aspetto unico che sembra essere estremamente capace. Utilizza una lama da 6,8 pollici ed ha una lunghezza complessiva di 12,1 pollici. È una baionetta robusta che pesa 11,29 once.



La particolare lama ha una forma quadrata in grado di perforare materiali molto duri più facilmente di altre baionette. L'Eickhorn SG 2000 WC-F ha anche un po' di dentellatura che gli consente di essere utilizzato anche come coltello da campo. La guaina e il coltello si combinano per creare un dispositivo di taglio a filo. L'Eickhorn è certamente una baionetta multiuso con un design generale grosso che è adatto per l'utilizzo in combattimento. È meno un coltello da campo e molto più idoneo al combattimento.

STATI UNITI: BAYONET OKC-3S


L'OKC-3S è una delle migliori baionette al mondo ed è stata sviluppata per il Corpo dei Marines; l'OKC-3S ha perfezionato ciò che l'M9 non è riuscito a fare ed ha fornito un coltello efficace per più ruoli e rende un'eccellente baionetta. Probabilmente, può essere un po' grande per le attività sul campo, ma la lunghezza della lama esiste per un motivo: consente al soldato di raggiungere gli organi vitali di un avversario indipendentemente da dove colpisci; è devastante in un combattimento.


L'OKC-3S è stato modellato sul famoso coltello da combattimento Ka-Bar. La sua punta a clip lo rende molto versatile e la sua pancia è bella e profonda, quindi i tagli sono efficaci e puoi tagliare un bel po' con la sua lama lunga otto pollici. Il manico è spesso e comodo e c'è un affila-coltelli integrato nella guaina. Parte della lama resistente alla corrosione del coltello è seghettata per una maggiore efficienza. Pesa meno di due chili. L'OKC-3S combina le migliori caratteristiche dei coltelli da campo, dei coltelli da combattimento e delle baionette. Le baionette stanno certamente diventando reliquie della guerra poiché i fucili più recenti spesso non ne consentono l'utilizzo. Potrebbero non rimanere sulle punte dei fucili in futuro, ma le truppe avranno sempre bisogno di ciò che offre una vera baionetta nei combattimenti corpo a corpo.

ITALIA: Extrema Ratio FULCRUM BAYONET 


Dopo il successo del coltello multiruolo FULCRUM è nata la versione a baionetta. Come il FULCRUM, la baionetta è un coltello estremamente robusto e versatile, la lama regge carichi di rottura superiori ai 150 Kg; la punta è robustissima ed il profilo consente di lavorare a lungo con il coltello senza intaccare l’affilatura dell’ultima sezione, che garantisce, insieme all’affilatura parziale dorsale, di mantenere la capacità di penetrazione necessaria nel combattimento corpo a corpo contro obiettivi coperti da indumenti pesanti, buffetteria e protezioni balistiche morbide. Il baricentro avanzato ed il peso della lama la rendono adatta ai lavori da campo pesanti. 



FULCRUM BAYONET E.I. è la versione fornita all’Esercito Italiano con attacchi e guardia per il fucile d’assalto ARX160, manico nero, fodero rigido in nylon nero, fodero morbido in cordura Camo Italia.
Il FULCRUM è una pietra miliare fra i coltelli multi-uso. Impiegato su larga scala anche in Afghanistan come equipaggiamento standard dai componenti della missione italiana “Nibbio”, fa parte di un progetto sperimentale di rinnovamento degli equipaggiamenti individuali intrapreso dal Comando Truppe Alpine.  Durante la preparazione di quella importante missione, il Comando Truppe Alpine ha coordinato un team di aziende nella realizzazione di un completo e rinnovato equipaggiamento individuale sperimentale.  Extrema Ratio è l’azienda che il Comando Truppe Alpine ha selezionato e contattato per lo sviluppo di un’arma multiruolo adatta alla fanteria di prima linea, un coltello che potesse essere impiegato a tutte le latitudini e che assolvesse con successo ad ogni tipo di problematica che le attrezzature più specializzate non potevano risolvere. 
Il successo è stato tale che quel multiruolo ha dato il via allo sviluppo della Baionetta Fulcrum, di pari caratteristiche ma innestabile sui fucili d’ordinanza.  Il FULCRUM è un coltello estremamente robusto e versatile. La lama regge carichi a rottura superiori ai 150 Kg, la punta è robustissima ed il profilo permette di lavorare a lungo con il coltello senza intaccare l’affilatura dell’ultima sezione. Il baricentro avanzato ed il peso della lama lo rendono adatto ai lavori da campo pesanti.
Mod. Fulcrum Esercito Italiano “Nibbio":
  • 

Destinazione d'uso: tattico/militare/multiruolo;
Lama: full tang in acciaio Inox N690Co 58HRC;
Manicatura: smontabile in Forprene;
Lunghezza lama: 180mm;

  • Spessore della lama: 6.3mm;
Lunghezza chiuso: - ;

  • Lunghezza totale: 310mm;

  • Bilanciatura: avanzata, a 1.5 cm dal ramo di guardia inferiore;

  • Peso: 325g;

  • Chiusura: - ;

  • Clip: - ;

  • Fodero: tattico modulabile, da coscia o cintura, in Nylon e Kydex;

  • Note: .-
La Extrema Ratio è specializzata nello sviluppo e produzione di coltelleria professionale ad uso Militare, Pubblica Sicurezza e soccorso.  Il livello della produzione si attesta su una fascia medio/alta; la filosofia dell’azienda, il cui marchio fa fede, è produrre attrezzature tecniche di ottimo valore funzionale, lunga vita operativa, costanza qualitativa seriale a costi congrui per le amministrazioni pubbliche e clienti istituzionali. In altre parole un prodotto di prim’ordine a prezzi concorrenziali. La produzione è caratterizzata da procedimenti industriali e finiture artigianali, caratteristica che fornisce una forte identità all’azienda: sono automatizzati ed industrializzati soltanto i processi che garantiscono uniformità, alta capacità produttiva ed economia di scala, rimangono artigianali i processi che, come i controlli, garantiscono l’affidabilità e l’alta qualità generale dei singoli pezzi all’interno delle serie, nonché operazioni, che per loro natura intrinseca, derivano le loro caratteristiche di funzionalità dalla manualità dell’operatore, come le affilature piane, che vengono effettuate tutte ed esclusivamente in maniera artigianale.
Grazie all’interazione con le Forze Armate Italiane e poi anche internazionali, la ditta ha accumulato e sta continuando ad accumulare un prezioso bagaglio di esperienza ed informazioni che le permettono di procedere allo sviluppo di lame veramente qualificate e professionali. Peculiarità dell’azienda è l’aver lavorato insieme alle Forze Armate con l’intento, conseguito con successo, di elevare gli standard qualitativi e funzionali della coltelleria militare moderna. L’alto livello di qualità è dato dalla funzionalità dei progetti, dalla scelta dei migliori materiali e dei trattamenti più moderni. L’azienda effettua internamente test di efficienza e resistenza dei prodotti grazie allo sviluppo di strumenti specifici.
Si avvale della collaborazione della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Perugia che ha curato l’aspetto ergonomico dei suoi prodotti: l’indispensabile capacità degli stessi di interfacciarsi con l’utilizzatore. Si avvale della collaborazione della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Firenze che cura i test e le analisi su strutture, materiali e finiture superficiali dei prodotti. Il potenziale produttivo è sufficiente a garantire forniture governative su larga scala, con standard qualitativi molto elevati. L’azienda è certificata ISO 9001 ed è iscritta fra i fornitori delle Forze Armate, Codice NATO (N/CAGE): AD856.
E’ attualmente fornitrice ufficiale delle Forze Armate Italiane e Francesi, nonché collabora attivamente ed è fornitrice delle migliori unità italiane ed alcune fra le migliori unità internazionali militari e di pubblica sicurezza.






"La Bandiera non sventola a causa dei venti che la soffiano,
La Bandiera sventola a causa dell'ultimo respiro di ogni soldato che soffia.
Per coloro che hanno combattuto e sono morti per questo,
la libertà ha un sapore che i protetti non sapranno mai.
Il vero soldato combatte non perché odia quello che ha davanti,
ma perché ama ciò che c'è dietro di sé. "
Chi sa comprende, il resto non conta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, SANDBOXX, ColtelleriaCollini, Wikipedia, You Tube)









 

giovedì 12 giugno 2025

US NAVY: la statunitense Northrop Grumman sta sviluppando missili anti-radiazioni AARGM-ER e AARGM-XR lanciati da sottomarini in immersione.











https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








La statunitense Northrop Grumman ha presentato un nuovo concept missilistico per fornire capacità anti-superficie supersoniche alle forze armate statunitensi. I nuovi sottomarini nucleari della US NAVY potranno imbarcare e lanciare verticalmente i missili anti-radiazione AARGM-ER con lo Stealthy Affordable Capsule System (SACS), una capsula in grado di contenere una vasta gamma di carichi utili non marini.
Il progetto di Northrop Grumman sullo Stealthy Affordable Capsule System (SACS) ha avuto inizio nel 2002 e risulterebbe aver completato i test iniziali già nel 2003; tali test hanno convalidato la capacità della capsula di rilasciare anche UAV a pilotaggio remoto o con guida autonoma tramite AI. Nel 2005, nell’ambito dell’Exercise Silent Hammer, è stata testata la capsula a bordo dell’USS Georgia (SSGN-729) con l'obiettivo di migliorare l’operatività dei sottomarini della Marina statunitense nell’ambito di missioni antiterrorismo.
Durante la Joint Undersea Warfare Technology Conference del 2002 sono stati rivelati al pubblico i concept del SACS come piattaforma di lancio sottomarina dal Flexible Payload Module (FPM), sviluppato per gli SSGN classe Ohio.
Gli sviluppi dell’FPM si sono evoluti nel Virginia Payload Module (VPM) attualmente in costruzione per gli SSN Block V della classe Virginia. Una presentazione del settore per la NDIA Systems Engineering Conference del 2006 ha confermato l'obiettivo evolutivo di utilizzare FPM come aggiunta ai futuri SSN di classe Virginia, che da allora sono diventati una realtà.
La capsula consentirebbe a ciascun sottomarino “Block V Virginia" di trasportare fino a 40 missili antinave supersonici. I moduli verticali SACS di Northrop Grumman, armati di AARGM-ER o altri missili antinave, potrebbero anche essere caricati nelle celle di lancio verticali di altri sottomarini della US NAVY o delle marine alleate.
In pratica, la capsula viene lanciata da un tubo missilistico per dirigersi nell'area fino a quando il veicolo di lancio non si libera in superficie e consente il lancio del carico utile, accendendo il motore dell’arma e collegandolo in tempo reale con aerei esterni o navi. Il missile potrebbe anche eseguire una propria ricerca di obiettivi con dati caricati nella capsula e nel missile direttamente dal sottomarino.
La famiglia di sistemi AARGM di Northrop Grumman continua a crescere dando vita a varianti lanciate dall'aria, da terra e dai sottomarini; esiste anche una variante modificata per attacchi sensibili: la Stand-in Attack Weapon (SiAW).
Un'altra variante per una missione terra-terra è un "AARGM-XR", un AARGM-ER a raggio esteso con un booster grande e avanzato che può raggiungere distanze più ampie e velocità più elevate rispetto al tradizionale missile lanciato dall'aria. Questa variante potrebbe essere impiegata dal Corpo dei Marines che si sta interessando per armi antinave a lungo raggio come l'AARGM-ER lanciato dall'aria. La Marina USA ha di recente espresso interesse per gli AARGM-ER mare-terra, finanziando lo sforzo nell'anno fiscale 2022.









Il missile AGM-88E AARGM è un missile antiradar a medio raggio, evoluzione dell'AGM-88 HARM utilizzato per missioni SEAD (Suppression of Enemy Air Defense).

Una joint venture tra il Ministero della difesa italiano e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha tempo fa portato allo sviluppo di una nuova versione dell'AGM-88 HARM denominata AGM-88E Advanced Anti Radiation Guided Missile (AARGM).
L'AARGM è caratterizzato da un incremento delle capacità e da un aggiornamento del software mirate a mantenere efficace il sistema d'arma anche quando i radar bersaglio vengono spenti per autodifesa. Per questo motivo sull'AARGM sono stati installati un radar passivo e uno attivo in banda millimetrica.
La missione dell’AARGM è la soppressione e/o la distruzione delle difese aeree nemiche (SEAD/DEAD). I suoi obiettivi principali sono obiettivi rilocabili nella difesa aerea integrata (IAD) e obiettivi che utilizzano tattiche di spegnimento. L’AARGM contrasta la capacità di spegnimento nemico attraverso l'utilizzo di un cercatore multimodale.
L'AGM-88E AARGM è un missile aria-terra a medio raggio impiegato per la soppressione e/o la distruzione delle difese aeree nemiche (SEAD/DEAD). Un programma cooperativo ACAT IC con l’Aeronautica Militare italiana, è un aggiornamento e un complimento al missile anti-radiazione ad alta velocità (HARM) AGM-88. Il programma AARGM System Development and Demonstration (SD&D) ha progettato e prodotto una nuova sezione di guida e ha modificato la sezione di controllo esistente, che è accoppiata con il vecchio motore a razzo HARM e la sezione di testata, alette e pinne. Le capacità di base dell’AARGM includono un set di obiettivi ampliato, capacità di contro-arresto, elaborazione avanzata dei segnali per un migliore rilevamento e localizzazione, specificità geografica che fornisce all'equipaggio l'opportunità di definire zone di impatto missilistico e zone di evitamento dell'impatto e una capacità di trasmissione di valutazione dell'impatto delle armi che fornisce la valutazione dei danni da battaglia.
L’AARGM Extended Range (AARGM-ER) è stato un nuovo inizio nel FY16. L'AARGM-ER incorpora modifiche hardware e software per migliorare le capacità AARGM-88E per includere una portata estesa, la sopravvivenza e l'efficacia contro le minacce future. L'AARGM ER è stato integrato sull’F/A-18E/F e sull’EA-18G.
L'AGM-88G Advanced Anti-Radiation Guided Missile-Extended Range (AARGM-ER) è un sistema missilistico tattico supersonico lanciato dall'aria sviluppato da Northrop Grumman, una società di tecnologia della difesa con sede negli Stati Uniti.
L'AARGM-ER rappresenta un progresso significativo rispetto all'AAGM-88E2 AARGM, affrontando efficacemente le lacune di capacità derivanti dalle minacce emerse dopo il 2020.
La Marina degli Stati Uniti ha raggiunto la capacità operativa iniziale del sistema missilistico nel terzo trimestre del 2024.

AGM-88G AARGM-ER design e caratteristiche

Il missile aria-terra è lungo 13,8 piedi, ha un diametro di 10 pollici, un'apertura alare di 44 pollici e un peso di 361 kg. Il missile ha una velocità superiore a Mach 2.
L’AARGM-ER utilizza i componenti AARGM esistenti, inclusi sensori, radome e pacchetto avionica e estende la gamma del sistema di base.
Incorpora un nuovo veicolo aereo ad alte prestazioni, un sistema di propulsione aggiornato e una testata avanzata.
Il sistema missilistico utilizza la sezione di guida multimodale AARGM e una sezione di controllo comune GM-88E2 modificata. È inoltre dotato di un motore a razzo più potente che utilizza tecnologie mature e un sistema di azionamento di controllo controllato dalla coda per una resistenza ridotta e sopravvivenza.
L’AARGM-ER offre anche protezione termica, soddisfacendo i requisiti di portata estesa e sopravvivenza.

Dettagli sullo sviluppo dell’AGM-88G AARGM-ER

L’AARGM-ER è classificato come programma IB di categoria di acquisizione. Il suo sviluppo è stato annunciato per la prima volta nel 2016 come aggiornamento dell'AGM-88E AARGM e il programma è iniziato ufficialmente nel 2017.
Lo sviluppo dell'AARGM-ER è iniziato a marzo 2019 e ha raggiunto la fase di revisione critica del progetto nel febbraio 2020.
Il direttore dei test e della valutazione operativi del governo degli Stati Uniti ha approvato il piano generale di test e valutazione AARGM-ER Milestone C nel maggio 2021.
Nel luglio 2021, la Marina degli Stati Uniti ha condotto una valutazione del programma Knowledge Point-Four del sistema missilistico, approvando la progressione nella fase di produzione e di implementazione e aprendo la strada al contratto di produzione iniziale a basso tasso (LRIP) da assegnare a Northrop Grumman nel settembre 2021.
La Northrop Grumman si è assicurata un contratto di 45,6 milioni di dollari per il secondo lotto di AARGM-ER LRIP nel dicembre 2021.
Un contratto di 235,69 milioni di dollari è stato assegnato ad Alliant Techsystems Operations, una filiale di Northrop Grumman, nel novembre 2023 per la produzione di 118 AARGM-ER nell'ambito del lotto tre LRIP.

Dettagli del test AARGM-ER

Nel luglio 2021, la Marina degli Stati Uniti ha eseguito il primo test di volo libero di sviluppo dell’AARGM-ER da un F/A-18, seguito da dimostrazioni di successo di pianificazione della missione e gestione delle munizioni.
Il primo test a fuoco dell'AARGM-ER da un F/A-18 Super Hornet della Marina degli Stati Uniti è stato eseguito con successo nell'agosto 2021.
La Northrop Grumman ha completato il secondo test di volo del sistema missilistico nel febbraio 2022, seguito da un terzo test nel luglio 2022, un quarto test nel dicembre 2022 e un quinto test nel maggio 2023.
Tutti i test sono stati condotti utilizzando l'F/A-18 Super Hornet della Marina degli Stati Uniti al Point Mugu Sea Range, situato al largo della costa della California meridionale.
Il missile è attualmente integrato nell'F/A-18E/F Super Hornet e nell'EA-18G Growler, così come nell'F-35A dell'Air Force, nell'F-35B del Corpo dei Marines e nell'F-35C della Marina/Corpo dei Marines.

Capacità avanzate di portata estesa di missili guidati anti-radiazioni AGM-88G

Il sistema missilistico presenta la completa distruzione della capacità di difesa aerea nemica, compreso il rilevamento autonomo, l'identificazione del bersaglio e la distruzione dei sistemi missilistici terra-aria.
Il sistema AARGM-ER impiega aerei d'attacco per la consegna di armi. È dotato di una maggiore sopravvivenza delle armi ed è compatibile con l'integrazione nell'alloggiamento interno dell’F-35 stealth.
Il sistema missilistico è compatibile con il trasporto esterno di F/A-18E/F, EA-18G e F-35A/B/C, così come con il trasporto interno dell’F-35A/C. Sarà anche compatibile con piattaforme future come P-8, F-16 ed Eurofighter.

Ordini AGM-88G AARGM-ER

L'Australia ha effettuato un ordine per 63 AGM-88G AARGM-ER e relative attrezzature a un costo stimato di 506 milioni di dollari nel febbraio 2023.
Il governo finlandese ha effettuato un ordine per 150 AARGM-ER e relative attrezzature a un costo stimato di 500 milioni di dollari nell'ottobre 2023.
Nell'aprile 2024, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato la vendita militare all’estero di missili AARGM-ER ai governi della Polonia e dei Paesi Bassi.
La Polonia ha accettato di acquistare 360 missili AGM-88G AARGM-ER per 1,27 miliardi di dollari mentre i Paesi Bassi acquisiranno 265 missili AARGM-ER come parte di un accordo da 700 milioni di dollari.

Caratteristiche tecniche:
  • Funzione primaria: missile aria-terra per la distruzione delle difese aeree nemiche;

  • Appaltatore: Orbital ATK, Northridge, CA;
  • Capacità operativa iniziale: 2012;

  • Propulsione: propellente solido a doppia spinta Thiokol (motore a razzo AGM-88);

  • Lunghezza: 13 ft 8 in (417 cm);

  • Diametro: 10 pollici (25,4 cm);

  • Apertura alare: 44 pollici (112 cm);

  • Peso: 795 libbre (361 kg);

  • Velocità: Mach 2+;

  • Sistema di guida: GPS/INS (Global Position/Inertial), Anti-Radiation Homing, Terminal Millimeter Wave (MMW), guida multi-spettrale;

  • Testata: WAU-7/B;

  • Piattaforme: Marina: F/A-18C/D, FA-18E/F, EA-18G - A.M.I: Tornado IDS/ECR;
  • 
Compatibilità dell’arma: F-35 A,B e C - F-18 - Tornado ECR - F-16 C/J.








"La Bandiera non sventola a causa dei venti che la soffiano,
La Bandiera sventola a causa dell'ultimo respiro di ogni soldato che soffia.
Per coloro che hanno combattuto e sono morti per questo,
la libertà ha un sapore che i protetti non sapranno mai.
Il vero soldato combatte non perché odia quello che ha davanti,
ma perché ama ciò che c'è dietro di sé. "
Chi sa comprende, il resto non conta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, NavalNews, Wikipedia, You Tube)