mercoledì 27 febbraio 2019

Un successo mondiale: il Leonardo AW139




Il Leonardo AW139 è un elicottero prodotto in Italia e negli Stati Uniti d'America dove nel 2007 è stata aperta la seconda linea di montaggio. È un elicottero medio, biturbina, polivalente a 15 posti.
Inizialmente sviluppato congiuntamente dalla allora Agusta e dalla Bell e presentato al pubblico con il nome Agusta-Bell AB139, in seguito al ritiro dal progetto della Bell e alla fusione tra Agusta e Westland nel 2000 è stato ribattezzato AW139.



L'AW139 utilizza due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C. L'elicottero è stato presentato al mercato in diverse configurazioni incluse polizia, eliambulanza, trasporto VIP, Search and Rescue, supporto alle piattaforme petrolifere offshore.
Il primo AW139 effettuò il primo volo il 3 febbraio 2001 presso lo stabilimento Agusta di Cascina Costa in provincia di Varese, seguito dal primo esemplare di produzione il 24 giugno 2002. Il primo elicottero è stato consegnato nel 2003 nello stabilimento di Vergiate in provincia di Varese, dove ha sede l'assemblaggio finale. La maggior parte dell'elicottero, fusoliera e trave di coda, è prodotta negli stabilimenti della DEMA SPA, in Puglia e Campania.



Sono stati emessi ordini per oltre 1000 elicotteri dei quali 600 sono stati consegnati. Nel periodo 2004-2006, ha partecipato al concorso internazionale per la fornitura U.S. Army Light Utility Helicopter Program, ma l'Esercito degli Stati Uniti ha preferito il progetto basato sull'Eurocopter EC145, che verrà prodotto con la denominazione militare UH-72A.
Al salone di Farnborough del 2006, l'AgustaWestland annunciò la variante militare multiruolo denominata AW149. La versione avrà caratteristiche maggiorate rispetto all'AW139 e sarà dotata di avionica specifica.
Il prototipo dell’AW149 ha volato il 13 novembre 2009 dall'elisuperficie di Vergiate, pilotato dal capo pilota collaudatore Giuseppe Lo Coco. Esso possiede già la configurazione finale di cellula e avionica per impieghi militari, mentre la trasmissione definitiva ed i motori General Electric CT7-2E1 da 2000 CVA ciascuno voleranno nel 2010 sul secondo prototipo.
L'elicottero si colloca nella categoria delle sette tonnellate, con capacità di trasporto di fino a 15 soldati ed una vocazione multiruolo sul campo di battaglia, grazie alla rapida riconfigurabilità, all'architettura aperta e alla completa dotazione di sensori, sistemi di comunicazione e di condivisione dati necessari per operare in un ambiente network-centrico.



L'azienda varesina lo ha proposto all'Aeronautica Militare italiana che è alla ricerca di un sostituto degli AB 212. Una seconda versione, battezzata TUHP149, è stata offerta alla Turchiaper il ruolo utility.
La Marina Militare ha designato per le attività di collaudo dell'aeromobile i pattugliatori Sirio, Orione e Bettica, appartenenti al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera di base ad Augusta.

Impiego

Militare

L'Aeronautica Militare italiana ha ricevuto il primo di dieci esemplari dell'AW139 l'8 marzo 2012, esso è stato preso in consegna presso il 15º Stormo di Cervia. Presso la forza aerea l'elicottero è stato designato HH-139A. L'acquisto di questa macchina presso l'Aeronautica Militare fa parte dell'ambito del programma di ammodernamento degli assetti ad ala rotante impiegati per la ricerca e il soccorso nazionale (SAR – Search and Rescue). La consegna degli altri nove esemplari, sempre destinati al 15º Stormo di Cervia e ai Centri SAR dipendenti, si completerà nel corso dell'anno. L'AW-139, nella versione per l'A.M. prende appunto la denominazione HH (Hospital Helicopter), ed è stato scelto per affiancare e gradualmente sostituire le attuali linee HH-3F e HH-212, in servizio da oltre 30 anni presso la forza armata italiana. Anche il 31º Stormo di Ciampino ha ricevuto i due esemplari della versione per trasporto VIP per sostituire i 2 ormai vetusti Sikorsky SH-3D/TS Sea King.



Civile

Il nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento, ad esempio, possiede due esemplari adibiti ad elisoccorso. Non è però l'unica ad utilizzarli. L'Airgreen ne fa utilizzo in tutte le sue basi HEMS in Piemonte, Valle d'Aosta e Sardegna. Anche Babcock International, multinazionale britannica, opera con gli stessi aeromobili sulle oltre 40 basi HEMS di sua gestione, in particolare la Lombardia, dove risiedono sia la sede legale che un hangar operativo di custodia e manutenzione. Ovviamente anche numerose ditte private utilizzano questo elicottero.



Varianti:
  • AB139: nome assegnato ai primi 54 esemplari costruiti in Italia dall'Agusta;
  • AW139: designazione adottata dall'esemplare di serie 31055;
  • HH-139A: designazione adottata dall'Aeronautica Militare italiana per i suoi 10 esemplari;
  • MH-139: designazione assegnata dall'USAF agli 84 esemplari ordinati a settembre 2018, destinati alla protezione delle basi dei ICBM e al trasporto di personale governativo e delle forze speciali.
  • VH-139A: designazione assegnata dall'A.M. italiana ai 2 esemplari per il trasporto VIP.


Utilizzatori

Militari:
  • Algeria: Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Jaza'iriyya; A settembre 2018 risultano in servizio tutti e 12 esemplari ordinati.
  • Bangladesh: Bangladesh Biman Bahini, 2x AW139 impiegati per il SAR;
  • Burkina Faso - Force Aérienne de Burkina Faso, 1 consegnato ed in servizio al luglio 2017.
  • Cipro - Kypriaki Stratiotiki Aeroporia - 3x AW139 impiegati per il SAR consegnati ed in servizio al giugno 2018.
  • Rep. del Congo - Armée de l'Air du Congo - 1 AW139 consegnato ed in servizio al settembre 2018.
  • Costa d'Avorio - Force Aérienne de la Côte d'Ivoire - 1 AW139 consegnato ed in organico al gennaio 2019.
  • Egitto - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Misriyya - 2x AW139 impiegati per il SAR, di cui due già consegnati;
  • Emirati Arabi Uniti - United Arab Emirates Air Force - 8x AW139 usati per compiti utility;
  • Irlanda - Aer Chór na hÉireann - 6x AW139 impiegati per compiti utility;
  • Italia - Aeronautica Militare - 15º Stormo - 13x HH-139A per compiti di combatSAR consegnati, e tutti in servizio al novembre 2018. 31º Stormo
  • 4x VH-139A per compiti di trasporto VIP consegnati, e tutti in servizio al novembre 2018. - Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera - 10 AW-139CP Nemo consegnati a partire dal 2010, le ultime due macchine sono state consegnate nel 2016. Leonardo-Finmeccanica ha comunicato che ad agosto 2016 sono stati ordinati due nuovi esemplari, portando il numero totale a 12 esemplari.
  • Kenya - Kenya Air Force - Un numero imprecisato di esemplari in ordine al luglio 2018.
  • Libano - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Lubnaniyya - 1 AW139 per trasporto VIP consegnato nel 2008.
  • Malta - Stormo aereo maltese - 1 esemplare ordinato, più un'opzione per altri due
  • Namibia - Namibian Air Force - 2 AW139 per compiti di trasporto VIP in servizio al gennaio 2019.
  • Nigeria - Nigerian Air Force - 3 AW139 consegnati tra il 2006 ed il 2009 e tutti in servizio all'ottobre 2018.
  • Pakistan - Fi'saia Pakistana - la PAF utilizza alcuni AW139 per il ruolo SAR, anche se non si conosce il numero degli esemplari effettivamente consegnati. - Pakistan Army Aviation Corps - il 6° Squadron utilizza 5 esemplari per operazioni di protezione civile.
  • Qatar - Qatar Emiri Air Force - 21 esemplari in servizio al dicembre 2018.
  • Stati Uniti - USAF: A settembre 2018, l'USAF ha scelto l’elicottero MH-139 (basato sull’AW139) di Leonardo e offerto da Boeing in qualità di prime contractor, per la sostituzione della flotta di UH-1N HUEY. Il programma ha un valore di circa 2,4 miliardi di dollari e comprende la fornitura fino ad un massimo di 84 elicotteri, sistemi di addestramento e il relativo equipaggiamento per il supporto logistico. Gli elicotteri saranno destinati alla protezione delle basi degli ICBM e al trasporto di personale governativo e delle forze speciali, con l’ingresso in servizio dei primi esemplari atteso a partire dal 2021. Le macchine saranno assemblate presso lo stabilimento Leonardo nell’area nordest di Filadelfia, mentre la customizzazione verrà effettuta da Boeing nel suo stabilimento di Ridley Township, sempre in Pennsylvania.
  • Thailandia - Reale Esercito Thailandese - 2 AW139 ordinati nel 2012 e consegnati nel 2014. Ulteriori 8 AW139 ordinati nel 2015.


Governativi

  • Italia - Servizio Aereo della Guardia di Finanza - 8 esemplari. 2 acquisiti nel 2008 e 6 ordinati a dicembre 2016, che saranno consegnati entro il 2019. - Guardia Costiera - 12 esemplari operativi; - Polizia di Stato - 2 esemplari operativi, l'ordine comprende 8 velivoli. - Corpo nazionale dei vigili del fuoco - 3 AW139 ordinati a fine 2018, con consegne a partire dal 2019 ed opzioni per ulteriori 12 esemplari.
  • Australia - Queensland Government - opera con 3 esemplari
  • Bulgaria - Polizia di frontiera
  • Cina - Beijing Municipal Public Safety Bureau - Kingwing General Aviation
  • 15 AW139 ordinati a novembre 2018 che saranno consegnati tra il 2019 e il 2021 e per compiti di elisoccorso in Cina.
  • Cipro - Cyprus Police Aviation Wing - 2 esemplari consegnati ed in servizio al giugno 2018.
  • Corea del Sud - Fire Fighting Department - opera 4 esemplari. - Korean Coast Guard - opera con 3 esemplari;
  • Estonia - Estonian Border Guard - opera con 3 esemplari
  • Giappone - Japan National Police Agency - opera con 11 esemplari - Tokyo Metropolitan Police Department - opera con 3 esemplari - Guardia costiera giapponese - opera con 18 esemplari.
  • Malaysia - Guardia costiera malese - opera con 3 esemplari
  • Oman - Police Air Wing - opera con 9 esemplari
  • Paesi Bassi - Polizia olandese - opera con 2 esemplari
  • Regno Unito - Guardia costiera inglese - opera con 3 esemplari
  • Spagna - Guardia costiera Spagnola - opera con 8 esemplari
  • Stati Uniti - United States Customs and Border Protection - Los Angeles City Fire Department - opera con 3 esemplari.
  • Svezia - Guardia costiera svedese - 7 esemplari con equipaggiamento SAR. - Consegne previste nel biennio 2013-2014.

Civili
  • Azerbaigian - Azal: 8 unità ordinati nel 2013
  • Brasile - OMNI Taxi Aéreo
  • Canada - CHC Helicopter
  • Danimarca - Atlantic Airways
  • Finlandia - Copterline
  • Russia - UTair: tra 35 e 49 unità a partire dal 2011[45]
  • Indonesia - Travira Air
  • Italia: Centrali Operative 118 di: Como, Milano, Grosseto, Massa, Sondrio, Cuneo, Aosta, Palermo, Lampedusa, L'Aquila, Torino, Borgosesia e Alessandria - Nucleo Elicotteri della provincia autonoma di Trento: 2 esemplari, di cui uno, I-TNCC, è precipitato durante un'operazione di soccorso il 5 marzo 2017 - Collegamenti elicotteristici Foggia-Isole Tremiti da parte di Alidaunia e servizio Helibus
  • Giappone - Aero Asahi: - All Nippon Helicopters - opera 3 esemplari.
  • Malaysia - Weststar Aviation
  • Svizzera - Swiss Jet
  • Spagna - Inaer
  • Stati Uniti - Evergreen International Aviation
  • Emirati Arabi Uniti - Dubai Royal Air Wing
  • Cina - Sky Shuttle.

Specifiche AW139:
  • Equipaggio: uno/due
  • Capienza: 15 passeggeri
  • Lunghezza: 16.66 metri (54 ft 8 in)
  • Diametro del rotore principale: × 13.80 m (45 ft 3 in)
  • Larghezza: 2.26 m
  • Altezza: 4.98 m
  • Peso massimo al decollo: 6.800 kg (7.000 per la versione 7t)
  • Sistema di alimentazione: due motori a turboalbero Pratt & Whitney Canada PT6, ciascuno di potenza pari a 1.142 kWatt.

Prestazioni
  • Velocità massima: 310 km/orari (193 mph)
  • Velocità di crociera: 306 km/h (191 mph)
  • Autonomia: 5 ore 13 minuti
  • Quota di tangenza (altitudine massima raggiungibile): 6.096 metri (20.000 piedi)
  • Velocità di decollo: 10.9 m/sec. (2.140 piedi/minuto).

Armamenti
  • n. 2 mitragliatrici FN MAG montate su entrambi i lati (per quanto riguarda la dotazione dell'Aeronautica irlandese).



Incidenti

Il 24 gennaio 2017 un AW139, callsign EC-KJT, utilizzato dal 118 della Regione Abruzzo, e gestito da INAER, è precipitato con sei persone a bordo tra il capoluogo L'Aquila e le piste sciistiche di Campo Felice, dove aveva effettuato un soccorso. Tutte e sei le persone (medico rianimatore, tecnico dell'elisoccorso del soccorso alpino, infermiere, tecnico verricellista, pilota e paziente) sono morte. L'incidente è avvenuto in condizioni di bassa visibilità presente al momento del rientro del mezzo, che si è scontrato contro il Monte Cefalone.
Il 5 marzo 2017 un AW139 con marche I-TNCC del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento, è precipitato mentre stava soccorrendo un alpinista investito da una valanga sul monte Nambino nelle vicinanze di Madonna di Campiglio (TN). Fortunatamente nessuno dei soccorritori a bordo ha perso la vita; recuperato vivo in un secondo momento anche l’alpinista.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)

























martedì 26 febbraio 2019

Il Leclerc, carro armato da combattimento francese di terza generazione



Il Leclerc è un carro armato da combattimento francese di terza generazione, prodotto da Nexter (ex GIAT Industries) a Roanne nella Loira fino al luglio 2008 (ultime consegne dei carri di recupero per gli Emirati Arabi Uniti). Prende il nome dal maresciallo Leclerc.
Nonostante un inizio difficile e uno sviluppo molto lungo, è diventato l'unico carro armato pesante dell'Arme blindée cavalerie, permettendo alla Francia ed i suoi clienti la successione del precedente AMX-30. Il prezzo unitario di un carro armato Leclerc è stimato in 12 milioni di euro ciascuno per l'esportazione (8 milioni all'epoca del contratto greco del 1998). Anche se la Corte dei conti nel 2001, ha stimato il costo complessivo unitario di acquisizione del Leclerc pari a 15,9 milioni di euro (104,4 milioni di franchi francesi), tenendo conto in particolare dei costi di sviluppo, di industrializzazione, dei pezzi di ricambio e dei sistemi d'arma annessi, delle specifiche munizioni, delle infrastrutture, dell'istruzione e della formazione.



Genesi

La consapevolezza durante gli anni settanta, da parte dell'esercito francese, delle carenze dell'AMX-30 B2 ha provocato nel 1977 la costituzione di una specifica chiamata EPC, per Engin principal de combat. L'acquisto di carri armati stranieri, come il carro armato M1 Abrams statunitense, il Leopard 2 tedesco o il Merkava israeliano, è stato esaminato e respinto. Analogamente, nel 1979, un programma combinato con la Germania, sulla base del Leopard 2 non è riuscito. Non restava che la soluzione di costruire un modello nazionale e così sono iniziati gli studi in questa direzione.



Caratteristiche tecniche

Con il Leclerc, prodotto dalla vecchia GIAT, la Francia ha abbandonato la strada del mezzo molto agile ma meno protetto, adeguandosi alle tendenze occidentali. Il peso in ordine di combattimento raggiunge le 54,5t. Un'altra importante novità riguarda il sistema di caricamento automatico, che ne fa il primo MBT occidentale di III generazione con equipaggio ridotto a tre soli militari. In questo modo si può risparmiare una cospicua porzione di spazio e, in tempi di eserciti formati da soli professionisti, personale ridotto di 1/4 fra gli equipaggi dei carri. Le dimensioni del Leclerc sono contenute, in particolare per quanto riguarda la lunghezza, grazie alle dimensioni compatte del propulsore SACM UD VBX T9, un turbodiesel consentendo di ridurre la lunghezza di quasi un metro rispetto ai pari classe. Le alte prestazioni del propulsore sono rese possibili da una sovralimentazione molto spinta per gli otto cilindri a V che lo compongono, grazie al lavoro di una piccola turbina a gas TM-307 B, che a motore spento serve anche da generatore e viene utilizzata per le partenze a freddo. Il rapporto fra potenza e peso raggiunge le 27,5 HP/t, il più alto della sua categoria, con accelerazioni da 0 a 32 km/h in 5,5 secondi, quando a un Leopard 2 servono 6 secondi. I consumi, però, sono leggermente superiori. Anche la trasmissione automatica SESM ESM 500 è fra le più avanzate attualmente disponibili, con un sofisticato convertitore di coppia monostadio a due fasi, con controllo a microprocessori, con 5 marce in avanti e due retromarce. Le sospensioni si avvalgono di un sistema oleopneumatico. Il sistema di caricamento automatico si avvale di 22 contenitori cilindrici sistemati nella parte posteriore della torretta, ognuno dei quali dispone di una cucchiaia di caricamento in fibra di vetro, su cui è sistemato il colpo, disposte su di un nastro trasportatore, che fa capo a un punto in cui viene sistemato il munizionamento per mezzo di un calcatoio idraulico. Un microprocessore identifica automaticamente il tipo di proiettile che viene inserito nell'alloggiamento, operazione che può avvenire dall'esterno, mediante una piccola botola nella parte posteriore della torretta, oppure dall'interno, come nel caso in cui si debbano inserire nel sistema automatico di caricamento i colpi di riserva trasportati a bordo. Per effettuare il caricamento la canna, dopo ogni colpo, si riposiziona automaticamente con una depressione di 1,8º, per poi tornare automaticamente in punteria quando il colpo è inserito in camera di scoppio. Il sistema di caricamento automatico, derivato dall'esperienza accumulata dal semovente da 155/40mm F1 GCT, gioca un ruolo importante sulle prestazioni del carro. Per esempio è possibile sparare due colpi in appena 4 secondi e si può registrare una cadenza di tiro di 12 colpi al minuto, in qualsiasi condizione, anche con il mezzo in movimento ad alta velocità su terreno misto, quando l'addetto al caricamento ha sensibili difficoltà a compiere il suo lavoro, in particolare con i pesanti e ingombranti proiettili da 120mm.


L'inserimento di un differente tipo di munizionamento avviene automaticamente e, ovviamente, il puntatore e il comandante sanno sempre quanti colpi e di che tipo sono presenti a bordo. Da segnalare il carattere modulare della protezione e dei sistemi di combattimento: nel primo caso è stata realizzata l'ipotesi di aggiungere ulteriori piastre protettive o di corazza reattiva. Fra gli accorgimenti adottati, la presenza di una protezione migliorata sul cielo della cupola, generalmente trascurata, per contrastare l'azione delle armi controcarro con testate che agiscono contro la parte superiore dei mezzi, come i missili controcarro svedesi RBS-56 BILL, il sistema statunitense BGM-71 F TOW 2B o certe sub-munizioni. Nel secondo campo, i sistemi di condotta del tiro potranno essere aggiornati sulla base di future trasformazioni e, inoltre, eventuali guasti o danneggiamenti di qualche componente, pur degradando l'efficienza complessiva, non bloccano il sistema di condotta del tiro. La protezione passiva è assicurata da una corazzatura modulare composita, che fa ricorso anche a leghe ceramiche, con una cura particolare per quanto attiene l'arco frontale, inclusa la prima parte della grembiulatura laterale. Molto curato è anche il rapporto fra scafo e torretta mentre anche i 18 mortai lancia-fumogeni sono in posizione "annegata", nella parte posteriore della cupola.



Armamento

Il cannone GIAT 120-56 da 120/52mm a canna liscia e caricamento automatico, con caratteristiche balistiche molto buone e velocità alla bocca dei proiettili APFSDS nell'ordine dei 1.800 m/s, dispone di 22 colpi pronti all'impiego mentre altri 18 sono stivati a bordo. I 22 colpi presenti nel caricatore si trovano nella parte posteriore della torretta, in una posizione molto più sicura che non il caricatore rotante sul fondo della camera di combattimento che contraddistingue i mezzi russi. Fra il deposito e la camera di combattimento esiste una protezione che rende molto più difficile l'accensione delle cariche di lancio in caso di colpi a bordo; evento molto spesso catastrofico per un MBT. Il sistema di espulsione dei fumi della canna si basa sull'immissione di aria pneumatica, a differenza dell'evacuatore di fumi di tanti altri mezzi. Il Leclerc è armato anche con una mitragliatrice da 12,7 mm coassiale al cannone e con una da 7,62mm sopra la torretta, telecomandata dall'interno.



Utilizzo

Sviluppato successivamente a mezzi come il Leopard 2 e l'M-1 Abrams, il Leclerc presenta alcune soluzioni particolarmente avanzate, soprattutto per quanto riguarda la mobilità e la protezione. Il Leclerc è stato ben presto scelto dall'esercito degli Emirati Arabi Uniti in 390 esemplari. I mezzi per gli EAU hanno un diesel MTU MT-883 con 12 cilindri a V da 1.500HP e trasmissione automatica HSWL 295. Questo motore è in uso anche all'unica versione del carro, un mezzo recupero corazzato.

Paesi utilizzatori

Sono stati prodotti un totale di 862 carri così ripartiti:
  • Francia: 406 carri + 20 mezzi recupero corazzati. In ultima analisi la flotta operativa, in linea con le conclusioni del Livre Blanc del 2008, sarà ridotta ad un volume di 254 unità.
  • Emirati Arabi Uniti: 388 carri + 46 mezzi recupero corazzati[4] + 2 carri da addestramento piloti.


Varianti

Francia EMAT - prima serie (S1):

tranche 1 (1990) 4 esemplari, tutti utilizzati dalla GIAT Industries, per degli studi.
tranche 2 17 esemplari, utilizzati nelle scuole di meccanica o riconvertiti in ARV « Mars ». Torretta e blindatura migliorate.
tranche 3 (1993) utilizzati come riserva di pezzi di ricambio o riconvertiti in MARS « Moyen adapté de remorquage spécifique ». Gonne di gomma.
tranche 4 motore affidabile per il montaggio di sensori migliorati e abbassamento della velocità a vuoto da 1100 giri/min a 900.
tranche 5 armature laterali aggiuntive, un migliore controllo della torretta.
RT5 riconversione di tutta la prima serie al livello T5 con in più vani portaoggetti supplementari nella parte posteriore della torretta. In servizio attivo.

seconda serie (S2):

tranche 6 di costruzione equivalente al RT5, ma nuovi e climatizzati.
tranche 7 integrazione del sistema di trasmissione di dati con il comando, visore del comandante del catto migliorato (problema di taratura).
tranche 8 modernizzazione dell'elettronica.
tranche 9 visore SAGEM Iris per il tiro.
RT9 aggiornamento al livello T9 di tutti i carri della seconda serie a partire dal 2006.
terza serie (SXXI):
tranche 10 nuovi moduli di blindatura, moduli ERA, visore con laser e camera Iris.
tranche 11 Installazione del sistema di gestione del campo di battaglia ICONE.
Leclerc AZUR (Action en Zone Urbaine) sviluppato per supportare le unità di terra in guerriglia urbana, è particolarmente dotato di quattro casse sul retro per il trasporto di munizioni, piccole attrezzature, barelle vincolate per le unità di fanteria mobile. È riconoscibile per le griglie di tipo "slat armor" che coprono il blocco GMP e la parte posteriore del carro. E anche per il suo dispositivo di visione panoramica montato sul tetto della torretta e il controllo da remoto della torretta di 7,62 mm.

Emirati Arabi Uniti EAU (TROP in origine)

I Leclerc tropicali (TROP in seguito EAU) per gli Emirati Arabi Uniti, questa versione, a differenza di quella francese, è equipaggiata di:
un motore Diesel MTU MT-883 Ka-500 da 1500 CV e della trasmissione Renk HSWL 295 TM. Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno qualche interesse in questa società tedesca (MTU), hanno preferito quel motore, piuttosto che il motore diesel UDV 8X da 1500 CV e la trasmissione Renk/SESM ESM 500 montati sul Leclerc dell'esercito francese (EMAT). Questo motore è anche più affidabile di quello dell'EMAT, ma causa alcuni problemi con la frizione;
una climatizzazione meccanica per raffreddare il carro senza provocare correnti elettriche che potrebbero portare alla rivelazione del carro;
una termocamera ad infrarossi per le operazioni notturne;
un sistema di controllo tramite carta 3D;
un sistema avanzato che consente al personale di individuare la posizione esatta dei carri armati sul campo di battaglia.

È disponibile in due versioni:
  • il Leclerc EAU, carro armato da combattimento;
  • il carro di recupero equipaggiato di tutti i mezzi necessari per il recupero d'urgenza dei carri.


(Web, Google, Wikipedia, You Tube)