Come riportato dal sito internet della Rivista Italiana Difesa, la società italiana “Sky Eye Systems” del gruppo OMA, sta ultimando lo sviluppo e la messa a punto della versione VTOL (decollo e atterraggio verticali) di un UAV della famiglia RAPIER; è un velivolo a pilotaggio remoto ad ala fissa “classe Mini/Light”, preposto per missioni ricognitive di intelligence e sorveglianza del territorio.
Il nuovo modello è denominato RAPIER X-VTOL ed ha:
- un peso massimo al decollo di 50 kg (che lo fa rientrare nella Classe Light),
- un range operativo di 100 km (estensibile ad alcune centinaia di km, grazie al datalink satellitare opzionale),
- un’autonomia da 5 a 11 ore a seconda della missione,
- 2 motori in tandem per il volo orizzontale (uno a combustione multi-fuel e uno elettrico),
- ha la possibilità di atterraggio su navi veloci in movimento e in presenza di forte vento,
- Utilizza 8 motori per la propulsione elettrica necessari per il volo verticale,
- Utilizza sensori EO/IR,
- sensori Iperspettrali,
- Lidar,
- IFF,
- SIGINT,
- Synthetic Aperture Radar, grazie alla modularità della baia per i payload.
L'UAV può essere impiegato in:
- missioni ISR,
- route clearance,
- force protection,
- targeting,
- relay,
- law enforcement
- e pattern of life.
Il velivolo VTOL è stato progettato e messo a punto principalmente per le esigenze delle Marine Militari.
Il RAPIER X-VTOL fa parte della famiglia di velivoli a pilotaggio remoto sviluppata dalla italiana Sky Eye Systems.
Il primo modello denominato RAPIER X-25, sta per conseguire la certificazione militare secondo la normativa Stanag 4703, ed è stato acquisito in 2 esemplari da poco dalla nostra Aeronautica Militare Italiana e consegnato al 32° Stormo di Amendola (FG), unitamente a un lanciatore a catapulta e una Ground Control Station (GCS). Anche E.I. e M.M. hanno manifestato interesse per questo UAV.
La seconda versione è invece il RAPIER X-SKYSAR del peso di circa 30 kg; è dotato di:
- sensori EO/IR dello SKYSAR,
- radar ad apertura sintetica di Sky Eye Systems.
Le 3 versioni progettati utilizzando tecnologie sensibili sviluppate dalla stessa Sky Eye Systems, hanno un profilo aerodinamico ottimizzato, un Flight Control System e una Ground Control Station, sviluppati secondo i massimi standard di sicurezza; la progettazione strutturale degli UAV è quasi interamente in compositi di fibra di carbonio.
Il Rapier X-25 è un sistema pilotato a distanza appartenente alla classe Light Weight UAV (fino a 25 kg di peso massimo al decollo) con caratteristiche di sorveglianza, controllo e rilevamento dei dati (sia in mare che a terra), tipiche degli aerei tattici. Il Rapier X-25 è dotato di sistemi innovativi in grado di garantire l'operatività in ambienti ostili ed è progettato con criteri di ottimizzazione in termini di efficienza aerodinamica, capacità volumetrica e pesi strutturali, al fine di garantire un'elevata resistenza (15-24 h) con carichi utili ai vertici della tecnologia (elettro-ottico e infrarosso, Radar ad apertura sintetica, LIDAR).
Il sistema Rapier X-25 è composto da:
- 3 Aerei,
- 2 stazioni di controllo a terra,
- Il GCS permette all'operatore di gestire l'aeromobile e i payloads (selezione delle modalità operative di volo e visualizzazione dei dati acquisiti dal payload di bordo),
- 1 Sistema di lancio pneumatico,
- 1 Sistema di recupero netto.
Il sistema NRS permette di recuperare gli aerei su una barca o su una piattaforma marittima. Questo sistema è alternativo alla configurazione basata su paracadute e airbag, per supportare la missione in ambienti ostili.
Il “Rapier” della Sky Eye Systems può individuare focolai e supportare i soccorsi. Utilizza la forma di un piccolo aereo, decolla da una catapulta ed è in grado di volare per molte ore su boschi e foreste a rischio di incendio.
Il nuovo drone ad ala fissa sviluppato dall’azienda Sky Eye Systems (gruppo Oma), è in grado di individuare precocemente eventuali focolai, di supportare gli interventi dei mezzi antincendio da terra e dal cielo e anche di controllare h24 le aree pericolose o già in fiamme.
Il velivolo, ideato e progettato per le esigenze dei Carabinieri Forestali o dei Vigili del Fuoco, come già evidenziato, può essere infatti dotato di una serie di sofisticati sensori, dalle camere elettro-ottiche e infrarossi fino ad un mini-radar ad apertura sintetica (denominato “SkySAR” e sviluppato dalla stessa Sky Eye Systems, realtà che ha sede in Toscana), capace di operare in condizioni di scarsa visibilità a causa del fumo e anche di notte.
Un solo UAV Rapier, sia in versione ‘X-25’ che in versione ‘X-SkySAR’, posizionato in una delle regioni italiane del centro Italia, puà essere in grado di intervenire rapidamente in qualsiasi area del territorio e di fornire in tempo reale immagini e dati molto preziosi per affrontare in tempo utile un incendio boschivo.
La scelta di un velivolo ad ala fissa consente di avere una velocità maggiore, di effettuare voli ad ampio raggio e di poter affrontare missioni di lunga durata.
Il “Rapier X-25” ha un peso massimo di 25 kg, un range operativo di quasi 100 km e un’autonomia da 6 a 16 ore a seconda della missione e del sensore imbarcato. Il peso inferiore ai 25 kg gli permette di essere utilizzato da un operatore senza brevetto di pilota.
La versione “Rapier X-SkySAR”, invece, ha un peso massimo di quasi 30 kg, che lo fa rientrare nella Classe Light, range operativo e autonomia simili al “Rapier X-25”, ma con in più il sensore radar ad apertura sintetica. E’ un sistema “dual use” e può essere anche impiegato in una serie di attività di tipo civile e governativo, tra cui:
- ricerca e soccorso,
- sicurezza,
- aerofotogrammetria,
- monitoraggio di grandi infrastrutture,
- controllo ambientale
- e agricoltura di precisione.
La società Sky Eye System è stata fondata nel 2017 su iniziativa dell’ingegner Massimo Lucchesini, già amministratore delegato di Aermacchi e direttore operativo di Alenia Aermacchi, e dalla famiglia Tonti della Oma di Foligno, che ne detiene la proprietà.
(Web, Google, RID, Il Messaggero, Wikipedia, You Tube)
Nessun commento:
Posta un commento