Il cacciabombardiere F-35 è un velivolo di quinta generazione con caratteristiche stealth, ovvero a bassa rilevabilità radar. Il programma F-35 prende il nome di Jsf, acronimo di Joint Strike Fighter.
Il velivolo si configura come un cacciabombardiere multiruolo monoposto con la capacità di volare a regime supersonico per brevi periodi. In quanto caccia di quinta generazione deve rispettare determinati parametri: i propulsori devono esser dotati di spinta vettoriale; devono essere impiegati materiali compositi; e devono esser adottati sensori, radar e avionica integrata di tipo avanzato per migliorare enormemente la situational awareness(ovvero la capacità del pilota di prendere coscienza dell’ambiente tattico circostante).
Il programma F-35 raggruppa diversi Paesi, oltre agli Stati Uniti, tra cui i maggiori sono Regno Unito e Italia.
La genesi dell’F-35
Il progetto dell’F-35 Lightning II nasce sotto l’amministrazione Clinton nel 1993 per terminare il programma A-12, che intendeva fornire un sostituto dell’A-6 Intruder alla Marina americana e un nuovo cacciabombardiere multiruolo per l’Aeronautica che andasse a sostituire l’F-16.
Nasce così il Jast (Joint Advanced Strike Technology) da cui deriva il programma Jsf nel 1995 quando la Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) emana le specifiche per un velivolo avanzato a decollo corto e atterraggio verticale (A-Stovl) andando così ad integrare il programma precedente. A quel punto il Jsf interessa anche i Marines e il Regno Unito, che stanno cercando un velivolo in grado di rimpiazzare le linee di aerei a decollo verticale composte dagli Av-8 Harrier nelle sue diverse versioni.
Alla gara partecipano la Boeing, la Lockheed e la McDonnell Douglas con tre diversi disegni preliminari. Il 16 novembre del 1996 il Ministero della Difesa americano annuncia che Boeing e Lockheed Martin sono state scelte per competere nella fase finale della gara per la costruzione di un dimostratore, ovvero di un primo modello.
Il passaggio successivo, che si può considerare come la data di nascita dell’F-35, avviene nell’ottobre del 2001 quando il progetto della Lockheed viene selezionato come vincitore del programma Jsf e, contestualmente, lo sviluppo dei motori viene affidato alla Pratt & Withney con la General Electric assegnataria del contratto per la produzione di un propulsore di riserva.
Il velivolo si configura in tre versioni per venire incontro alle diverse esigenze di Aeronautica, Marina e Marines: l’F-35A, il cui primo volo risale al 15 dicembre del 2006, è la versione a decollo tradizionale; l’F-35B è quella Stovl, mentre l’F-35C è la versione imbarcata lanciabile tramite catapulta. La versione B effettua il primo volo l’11 giugno del 2008 e il primo in hovering – ovvero verticalmente – il 17 marzo del 2010. Il primo volo della versione C è del 6 giugno del 2010.
Le differenti versioni dell’F-35
Complessivamente il programma F-35 prevede la costruzione di 2456 velivoli destinati all’Aeronautica, ai Marines e alla Marina escluse le commesse per gli altri Paesi facenti parte del consorzio o altri utilizzatori finali, come Israele.
Di questi, in particolare, 1763 sono F-35A per l’Aeronautica; 273 esemplari della versione C per la Marina e 67 per i Marines, ai quali vanno altri 353 della versione B. Infine 13 velivoli sono utilizzati per ricerca e sviluppo. Basterebbero questi numeri per capire la portata epocale del programma F-35 anche non conoscendone le reali potenzialità.
L’F-35A (A.M.I.)
La versione A, quella a decollo convenzionale, nasce per sostituire i caccia tipo F-16, A-10 e limitatamente anche F-15, nell’Aeronautica ed è stato pensato per essere complementare all’F-22 Raptor, specializzato nella superiorità aerea. Il Lightning II infatti non ha le stesse caratteristiche stealth né quelle di combattimento aria-aria del Raptor e nemmeno vuole averle. L’F-35 è infatti progettato per essere indirizzato maggiormente verso le missioni aria-terra. Questa versione è caratterizzata principalmente da un cannone interno da 25 millimetri e la possibilità di essere rifornita in volo tramite sonda rigida. Ha un raggio di combattimento di circa mille chilometri (590 miglia nautiche).
L’F-35B (A.M.I. e M.M.I.)
L’F-35B è la versione a decollo corto e atterraggio verticale ed è radicalmente diversa dalle altre due: oltre ad avere lo scarico del propulsore orientabile, il velivolo è dotato di una turbina di sostentazione montata subito dietro la cabina di pilotaggio, di effusori laterali per il controllo del rollio durante la delicata fase dell’atterraggio verticale, e della possibilità di essere rifornito in volo tramite sonda flessibile “a cestello”. L’F-35B andrà a sostituire gli AV-8B Harrier e gli F/A-18A/B/C/D del corpo dei Marines. Ha un raggio di combattimento di circa 800 chilometri (450 miglia nautiche).
L’armamento dell’F-35
Il Lightning II dispone di un totale di 11 punti di attacco per un carico bellico massimo di 22mila libbre (quasi 10 mila kg). Di queste 5700 (circa 2600 chilogrammi) sono trasportabili internamente in due “baie” dotate ciascuna di due punti di attacco; la stessa soluzione è stata adottata su altri caccia di quinta generazione in modo da non intaccarne le qualità stealth.
La versione B (Stovl) del cacciabombardiere differisce leggermente dalle A e C per quanto riguarda la capacità di trasporto dell’armamento. Se andiamo a vedere in dettaglio la portata dei singoli punti di attacco, si nota che in ciascuna ala e baia interna è presente un attacco con portata ridotta di mille libbre (circa 450 chili). La portata scende così dalle 2500 libbre alle 1500. Complessivamente quindi il massimo carico bellico trasportabile dalla versione B ammonta a 18300 libbre (8300 chili).
Il carico bellico tipo di una missione stealth aria-aria è di quattro missili Aim-120C Amraam mentre in caso di missione aria-terra l’F-35 può trasportare internamente due Gbu-31 Jdam (con testata della Mk 84) da 2000 libbre e due missili Amraam. In caso di profilo di missione non stealth (ma sarebbe meglio dire stealth limitato) il carico bellico per la tipologia aria-aria può arrivare sino a 14 Amraam e due Aim-9X Sidewinder mentre per l’attacco aria-terra sono sei le Jdam insieme a due Amraam e due Sidewinder.
Ovviamente queste non sono le sole armi in grado di essere montate sull’F-35 in quanto il velivolo potrà portare una vasta gamma di munizionamento a caduta o di tipo missilistico anche di ultima generazione.
Con il rilascio del software Block 3F la gamma di armamento dell’F-35 può dirsi quasi completa, fatto salvo per l’armamento atomico, che sarà compreso nel Block 4 il cui sviluppo, che comincerà alla fine del 2018, costerà circa 8 miliardi di dollari e dovrebbe concludersi nell’anno fiscale 2024.
Tra gli armamenti attualmente in grado di essere montati sull’F-35, oltre a quelli già citati, possiamo trovare l’Agm-154 Jsow, la bomba Gbu-12 Paveway II da 500 libbre, la Gbu-32 Jdam da mille libbre, il missile Aim-132 Asraam trasportati internamente. Esternamente il munizionamento è più eterogeneo per ovvi motivi e comprende per il momento ancora solo la bomba Paveway II da 500 libbre ed i missili Amraam e Sidewinder mentre il resto, che comprende tra l’altro i missili da crociera Agm-158 Jassm e Stormshadow oltre a tutta la serie di Gbu e bombe a caduta libera non guidate tipo Mk 83 e 84, sarà disponibile con l’ultimo software.
(Web, Google, Wikipedia)
Tra gli armamenti attualmente in grado di essere montati sull’F-35, oltre a quelli già citati, possiamo trovare l’Agm-154 Jsow, la bomba Gbu-12 Paveway II da 500 libbre, la Gbu-32 Jdam da mille libbre, il missile Aim-132 Asraam trasportati internamente. Esternamente il munizionamento è più eterogeneo per ovvi motivi e comprende per il momento ancora solo la bomba Paveway II da 500 libbre ed i missili Amraam e Sidewinder mentre il resto, che comprende tra l’altro i missili da crociera Agm-158 Jassm e Stormshadow oltre a tutta la serie di Gbu e bombe a caduta libera non guidate tipo Mk 83 e 84, sarà disponibile con l’ultimo software.
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