giovedì 22 agosto 2019

Leonardo-Finmeccanica e il "Grifone" svedese "GRIPEN E / F"



Il Saab JAS 39 Gripen (in italiano "Grifone") è un caccia svedese entrato in servizio nel 1996, primo rappresentante operativo degli aerei da combattimento e superiorità aerea appartenenti alla cosiddetta quarta generazione e mezza.

Cellula (Struttura e Sistemi)

Il moderno velivolo svedese è una delle macchine più significative del panorama attuale degli aerei da combattimento. Non solo è un velivolo avanzatissimo, ma è anche leggero e semplice. Ha un peso a vuoto di poco oltre la metà di quello del Viggen, e un volume molto inferiore, eppure ha prestazioni e caratteristiche superiori in ogni contesto. Il merito è di avere una cellula leggera e poco costosa, che richiede un motore non molto potente per ottenere prestazioni di alto livello.
Il disegno del velivolo appare orientato sia alle prestazioni STOL che all'alta maneggevolezza.
L'ala è a delta molto allungato, con estremità tronche in cui trovano alloggio le rotaie per missili aria-aria. È dotata di superfici di controllo (flaps e slats) sia sul bordo d'entrata che d'uscita, nonché di "denti di cane" per aiutare la guida e la separazione dei vortici ad alto angolo d'attacco, in quanto anche il Gripen è una macchina che sfrutta il concetto della portanza vorticosa (come tutti i canard "close-coupled", ossia con alette canard e ali principali molto ravvicinate).
Le alette sono in posizione media totalmente mobili, e con una deflessione di circa 50 gradi indietro o in avanti possono aiutare a frenare l'aereo in atterraggio, aiutarlo in decollo, e rendono possibile il controllo in volo ad alti angoli d’attacco (l'angolo formato tra l'inclinazione della fusoliera e il piano orizzontale del moto), necessari per le manovre strette. Il Gripen può raggiungere i 35 gradi rimanendo controllabile, e due piccoli baffi nel muso aiutano a stabilizzare il flusso d'aria in arrivo.
La coda è unica e molto alta, con ampia superficie ed efficace anche in condizioni estreme. Le prese d’aria sono di semplice disegno, leggere e a bassa resistenza aerodinamica. Consentono quindi una buona accelerazione, ma oltre Mach 1,5 cominciano a perdere di efficienza, data la geometria praticamente fissa. La loro sezione è a "D", con una piastra mobile per la separazione dello strato limite dalla fusoliera. Sono simili a quelle del Viggen, ma di minore sezione a causa del motore molto meno potente da alimentare. Non consentono, per via della struttura essenzialmente bidimensionale, né angoli d'attacco estremi né velocità superiori a Mach 2 a causa del surriscaldamento che ne verrebbe generato. La situazione è simile quindi a quella dell'F-16, ma le prese d'aria del Gripen sono sdoppiate per evitare, stando in posizione elevata, l'ingestione di detriti che su piste semi-preparatesono un pericolo estremamente concreto.



Motore

Il Gripen si avvale di un propulsore statunitense rielaborato dall'industria locale: il modello noto come RM-12 è un General Electric F-404-GE-400 bi-albero, derivato da quello usato dagli F-18 versione A/B.
Il motore svedese ha una spinta maggiore del 10% circa, un peso di 1.050 kg, tre stadi di ventola, sette di compressione, e due turbine monostadio. Il propulsore così rielaborato ha causato vari problemi nella messa a punto, ma il suo limitato bisogno di manutenzione, la sua compattezza e la pronta disponibilità hanno giovato molto al Gripen.
Il carburante, circa 3.000 litri, è contenuto in tutta l'ala e nella parte centrale della fusoliera.

Avionica

L'aereo ha un'integrazione senza precedenti tra i suoi numerosi apparati elettronici, tanto che possiede un sistema avionico organizzato attorno a tre databus st.1553B, che controllano ben 40 computer per i vari sottosistemi di volo, combattimento ed armi, oltre alle comunicazioni con operatori esterni.
I processori usati sono gli Ericsson D80 a 32 bit, in seguito rimpiazzati dai più avanzati D80E. Il linguaggio di programmazione è il Pascal D80, simile all'Ada. Il Gripen è probabilmente il primo aereo ad essere pensato con tali sistemi, che permettono un notevole salto di qualità nella gestione della macchina e nell'ottimizzazione dei sensori.

Oltre a questi sistemi di base, sono da citare anche i successivi:
  • Il Gripen ha un "sistema nervoso" vero e proprio, con un apparato di pilotaggio computerizzato che consente di pilotare una macchina disegnata per essere altrimenti ingovernabile (chiamato volo fly-by-wire, usato in tutti i velivoli di nuova generazione per aumentare l'agilità). Per questo motivo andò perduto il prototipo, a seguito di una reazione imprevista ai comandi del pilota. Il margine d'instabilità del velivolo è addirittura del 10%, uno dei valori più elevati della nuova generazione; per questo la Lear Astronics ha avuto delle serie difficoltà a sviluppare tale apparato, chiamato EFCS.
  • Il radar principale è l'Ericsson PS-5A, sviluppato dal 1982. Pesa 156 kg, banda X, multimodale. Il sistema ha un generatore di potenza TWT con potenza di picco e media di 10 e 1 kW rispettivamente, antenna planare a scansione meccanica, possibilità di variare la frequenza degli impulsi in valori alti, medi e bassi, utili per ogni situazione tattica. I modi operativi consentono ogni tipo di operazione di ricerca ed attacco, ma non è presente un illuminatore ad onda continua per i missili come gli Skyflash, pertanto l'aereo deve usare armi come gli AIM-120 AMRAAM. Il radar può seguire fino a 10 bersagli, attaccandone almeno 4 simultaneamente.
  • Altre attrezzature comprendono un datalink, un RWR e varie radio UHF/VHF, pod esterni con sistemi ECM, ricognizione e attacco.
  • In termini di interfaccia uomo-macchina, l'abitacolo ha tre schermi multimodali, comandi di volo avanzati, HUD grandangolare, e in generale consente una buona visibilità in quasi tutte le direzioni, nonostante l'assenza di un tettuccio a goccia. Esso è addirittura assai spazioso, nonostante le ridotte dimensioni della macchina.

Armamento

Il Gripen è dotato del cannone Mauser BK-27, lo stesso del Tornado ADV, che spara munizioni calibro 27 mm pesanti 265 grammi, alla cadenza di 1.700 colpi al minuto e con una velocità iniziale di oltre 1 000 metri al secondo. Quest'arma, nonostante i soli 120 colpi disponibili, può impiegare proiettili perforanti-incendiari, semiperforanti ed esplosivi per ogni tipo di bersaglio incontrabile. È davvero un'arma potente e conferma la predilezione degli svedesi per i cannoni ad elevate prestazioni. Esiste una modalità del radar indicato per la telemetria del cannone, che lo rende sfruttabile fino alla massima distanza di tiro utile con grande precisione.
Le altre armi comprendono missili AIM-9 Sidewinder, AIM-120 AMRAAM, AGM-65 Maverick, IRIS-T, Meteor e RBS-15 antinave. Queste ultime sono le sole progettate dagli svedesi, hanno una gittata utile di oltre 75 km ed una traiettoria programmabile con attacco a volo radente. Sono tra i più temibili missili antinave sul mercato, e trovano impiego sia da mezzi aerei che da lanciatori di superficie. Il massimo numero di missili aria-aria è di 6, 4 per i carichi aria superficie.
Per trasportare tutto questo l'aereo ha quattro punti di attacco sotto le ali, due alle estremità (solo per gli AIM-9) ed uno sotto la fusoliera, usato per serbatoi aggiuntivi. Esistono varie combinazioni nel tiro aria-terra, ma il carico non eccede i 3.500 kg, davvero modesto ma non tanto inferiore a quanto è possibile trovare a bordo di un cacciabombardiere medio-leggero "normale". Il Gripen ha un raggio d'azione dichiarato di circa 500 km a bassa quota, come il Viggen.

Prestazioni

Lo stesso nome del Gripen indica le sue capacità: "J" per caccia (Jakt), "A" per attacco (Anfallplan) e "S" per ricognizione (Spanplan), il tutto ottenibile con un unico aereo ed equipaggiamenti specifici, a differenza dei precedenti caccia svedesi. Il radar può generare mappe ad alta risoluzione del terreno o esplorare la superficie del mare, anche se si può ricorrere a sensori esterni, la maneggevolezza è ottima.
Le prestazioni del motore risultano lievemente inferiori rispetto a quelle di modelli cronologicamente precedenti.
Come aereo da attacco il Gripen non dispone di una capacità di carico eccezionale. Ciò nonostante essa viene ritenuta sufficiente per il tipo di missioni che questo apparecchio deve compiere con un raggio operativo di circa 500–600 km. L'aereo può decollare ed atterrare in soli 500 metri senza ausili particolari come gli inversori di spinta o il parafreno. Ha la possibilità di operare da piste improvvisate nonostante il carrello d'atterraggioa stretta carreggiata, ma a lungo passo che ne consente una grande agilità anche al suolo.

Versioni
  • JAS-39A - La prima versione, che è diventata operativa nel 1996, con la Svenska Flygvapnet. 31 di questi velivoli saranno aggiornati alle versioni C/D.
  • JAS-39B - Modello biposto da addestramento, questa variante è più lunga di 0,7 metri rispetto alla versione A. Saggiamente prevista fin dall'inizio, visto che un velivolo tanto piccolo e "denso" non potrebbe essere riprogettato facilmente per avere un secondo posto di pilotaggio.Operativo comunque a tutti gli effetti come caccia e per l’intercettazione.
  • JAS-39C - Modello avanzato monoposto compatibile NATO, con elettronica e armamento migliorato, e con la possibilità di essere rifornito in volo. L'adozione di un motore più potente, come l'EJ200 europeo dell'EFA, potrebbe dare al Gripen circa 2 tonnellate di spinta in più, dando un ulteriore, formidabile impulso alle prestazioni di accelerazione e manovrabilità ad alto numero di G.
  • JAS-39D - Modello biposto da addestramento derivato dalla versione C.
  • Gripen Demo - Dimostratore tecnologico biposto dell'aereo per il Gripen NG.
  • Gripen NG (Next Generation) - Versione proposta con un motore nuovo (F414G), l'aumento della capacità del serbatoio, una capacità di carico maggiore, l'aggiornamento dell'avionica e dell'introduzione di un nuovo sistema radar. Questi ultimi due sistemi, sono dotati di un sistema di condizionamento dedicato, fornito dalla Microtecnica di Torino. Ad oggi (2016) il primo prototipo è in costruzione.
  • JAS-39E - Versione leggermente ingrandita Rispetto al GRIPEN C/D, il GRIPEN E pesa 2,5 t in più (16,5 t invece di 14) ed è dotato di una maggiore autonomia grazie ad un buon 40% di carburante trasportabile in più. Un aumento dovuto sia alla crescita delle dimensioni complessive sia al redesign del sistema carrello e della fusoliera. A ciò bisogna aggiungere anche il nuovo motore turbofan General Electric F414G da 22.000 libbre di spinta e capacità di super-crociera, il radar AESA ES-05 RAVEN di Leonardo, inserito in un radome riprogettato, e l’lRST SKYWARD-G, sempre di Leonardo, posto davanti al cockpit.
  • Sea Gripen - Proposta per una versione imbarcata per portaerei, con il carrello di atterraggio rinforzato, altri cambiamenti tecnologici e un gancio nella parte posteriore. Il Brasile e l'India hanno dimostrato interesse per questa particolare versione. Questa versione è stata proposta per essere costruita insieme a un paese che ha esperienza con gli aeromobili imbarcati e le portaerei, ma non ha avuto seguito.
  • Gripen E / F - Gripen è un vero combattente multi-ruolo con eccezionali capacità. Il combattente è stato sviluppato per contrastare e sconfiggere le minacce più avanzate in uno spazio di battaglia moderno e per evolversi continuamente al fine di tenere il passo con le nuove sfide. Abbiamo creato un sistema di combattimento intelligente che abbraccia rapidamente nuove tecnologie e tattiche in un modo che ci terrà sempre all'avanguardia. Ecco perché con Gripen E / F sei sempre all'avanguardia.



Il Gripen E / F è un nuovo sistema di aerei da combattimento sviluppata per contrastare e sconfiggere le minacce future avanzate, la serie E è destinata ai clienti con minacce più pronunciate o territori più ampi da proteggere. La serie E ha un motore nuovo e più potente, prestazioni di autonomia migliorate e la capacità di trasportare carichi utili maggiori. Dispone inoltre di un nuovo radar AESA, sistema di ricerca e localizzazione a infrarossi, sistemi di comunicazione e guerra elettronica altamente avanzati e una consapevolezza situazionale superiore. La serie E ridefinisce la potenza aerea per il 21 ° secolo estendendo le capacità operative.



Nel moderno campo di battaglia, i combattenti dovranno agire in ambienti ad alta minaccia come lo spazio aereo contestato e gestire i sistemi integrati di difesa aerea. Gripen E / F trasporta una varietà di misure sia attive che passive per interrompere gli sforzi nemici e proteggere se stessa e altre unità amiche. Il suo avanzato sistema di guerra elettronica, simile a uno scudo elettronico, consente di interrompere la capacità del nemico di funzionare efficacemente. Questo può essere usato per aiutare nella distruzione delle risorse nemiche o semplicemente per ridurre la comprensione e la capacità del nemico di reagire. Tutto ciò garantendo il successo della missione, utilizzando le ultime armi e contromisure. Questa libertà d'azione consente ai piloti Gripen E / F di sconfiggere qualsiasi minaccia, ovunque e di tornare a casa sani e salvi.
La capacità di attaccare o valutare l'opposizione a distanza è una caratteristica chiave in Gripen E / F. Gripen utilizza tutti i dati disponibili nella nuvola di battaglia, che provenga dai combattenti Gripen o da altre unità aeree, terrestri o marittime, e li fonde localmente su ogni piattaforma, ma ci stiamo anche fondendo a livello globale tra i combattenti. Il risultato: vediamo l'invisibile. Gripen E / F riduce la probabilità di essere rilevato basandosi sui suoi sensori passivi o attraverso un inceppamento attivo. Ciò significa che le armi possono essere usate al di là del punto in cui forze opposte possono rispondere o senza che mai si rendano conto che Gripen era lì.
Il Gripen E / F evita il rilevamento agendo in silenzio o sopprimendo le capacità nemiche. Tutto ciò garantendo il successo della missione, utilizzando le ultime armi e contromisure.

Essere in controllo. Intuitivamente
Quando è al culmine di una missione complessa, il cervello umano può gestire solo un certo numero di input contemporaneamente. Gripen E / F raggiunge l'equilibrio ottimale tra lo spazio decisionale del pilota e quello del combattente, lasciando che l'intelligenza del combattente assuma un ruolo più ampio. L'intelligence da combattimento di Gripen E / F ha la capacità di lavorare autonomamente su più aree contemporaneamente e fornisce suggerimenti al pilota. Suggerimenti che vanno da qualsiasi cosa tra la selezione dell'arma e la piena manovra del combattente. Condivide e visualizza le giuste informazioni tattiche, al momento giusto, offrendo una panoramica ottimizzata dello spazio di battaglia. Ciò consente al pilota Gripen di avere il controllo, in modo intuitivo.
Il nuovo Gripen E / F è l'unico caccia che si adatta rapidamente agli sviluppi in evoluzione e rimane rilevante nel tempo. E’ dotato di un'architettura avionica intelligente; i vecchi algoritmi possono essere sostituiti da nuovi senza ridurre l'alta disponibilità del velivolo. L'architettura è anche la base per effettuare rapidi aggiornamenti di hardware e armi, con un alto grado di alterazione per ogni nazione cliente. Con ciò, il Gripen E / F non è solo un caccia intelligente oggi, ma è anche progettato per essere il caccia intelligente per le generazioni a venire. Non solo consentirà di stare al passo con l'evoluzione, ti consentirà di guidarlo. Questo è ciò che la Saab ha creato e ciò che distingue il Gripen E / F da qualsiasi altro caccia-bombardiere multiruolo.
Migliaia di ore sono state impiegate per sviluppare le molte migliaia di righe di codice che insieme rendono il software avionico per l'ultima generazione di Gripen, il Gripen E. 
Ma non è stato un processo statico: man mano che la tecnologia diventa sempre più avanzata, il Gripen si evolve con essa.
Il nuovo Gripen E / F raggiunge l'equilibrio ottimale tra lo spazio decisionale del pilota e quello del caccia, lasciando che l'intelligenza artificiale assuma un ruolo più ampio. Come un sesto senso.
La nuova versione dispone di armi per tutti i tipi di missioni, dalle bombe a scorrimento guidate per un impegno di precisione con danni collaterali ridotti, ai missili aria-aria a lungo raggio e agili agli armamenti pesanti anti-nave.
Inoltre, il velivolo ha un innesco di precisione e capacità di stand-off.
Il Gripen E monoposto è equipaggiato con un cannone Mauser BK27 da 27 mm. Può essere utilizzato negli attacchi aria-superficie contro obiettivi terrestri e marittimi ed è adatto per missioni di polizia aerea. Può anche trasportare pod e sensori per ricognizioni e missioni speciali. Questi includono i contenitori Litening, Reccelite, DJRP e MRPS.



È possibile integrare quasi tutte le armi, offrendo al Gripen E / F un'altissima flessibilità. Ciò è in parte dovuto alla flessibile architettura avionica.
Leonardo-Finmeccanica si è aggiudicata un importante contratto dalla svedese Saab per fornire il radar AESA (Active Electronically Scanned Array) Raven ES-05 destinato ad equipaggiare i Gripen E/F, caccia multiruolo NATO-interoperabile. Ciò rappresenta un ulteriore riconoscimento delle competenze dimostrate dal Gruppo italiano nel campo dell'elettronica per la difesa. 





Oltre al Raven, l'azienda equipaggerà il futuro Gripen con il sensore Skyward G-IRST (Infrared Search & Track) e il sistema IFF (Identification Friend-or-Foe), che saranno presto contrattualizzati.  


La partecipazione dell’azienda al programma Gripen E risale al 2009, quando venne firmato un accordo con Saab per lo sviluppo del radar AESA Raven. A questo seguirono la selezione dell’IRST Skyward-G e del sistema IFF.
Grazie a questi equipaggiamenti, il Gripen E, progettato per operare negli scenari “net-centrici” del futuro, sarà in grado di fornire capacità di situation awareness superiori.
Un esemplare di radar Raven di produzione è attualmente installato sui velivoli di test Gripen E, mentre voli di prova con l'IRST Skyward G sono in corso da tempo con ottimi risultati, dimostrando la rilevanza di un sensore passivo come parte integrante di un sistema d’arma. Il sistema IFF sarà consegnato entro l'anno.



Come recente sviluppo, inoltre, il nuovo BriteCloud Expendable Active Decoy(EAD) realizzato dall’azienda è stato scelto come equipaggiamento di guerra elettronica in opzione sia per il Gripen E sia per tutte le altre versioni del velivolo. 



Il BriteCloud EAD è l'unico prodotto del suo genere oggi disponibile sul mercato e la Saab sarà il primo partner a proporlo, aumentando le prospettive internazionali del Gripen E. Prove del BriteCloud a bordo della piattaforma sono state da tempo ultimate con esito positivo.
Attualmente, le versioni Gripen C/D sono in servizio in Svezia, Sud Africa, Ungheria, Repubblica Ceca e Tailandia. Il Gripen E/F è in fase di sviluppo per la Svezia ed è stato selezionato in Brasile.
Lo Skyward-G IRST è un sensore elettrottico a lungo raggio di tipo passivo: non emette infatti alcun segnale quando in uso. Il sensore è in grado di individuare le segnature di calore dei sistemi avionici nemici, senza essere a sua volta individuato, garantendo così un significativo vantaggio tattico nelle operazioni aeree.
Grazie alla tecnologia IRST, il Gripen E potrà rilevare e tracciare obiettivi ostili, compresi aerei, navi e veicoli. Il sistema garantisce anche una significativa capacità ‘counter-stealth’, cioè la capacità di rilevare velivoli non visibili ai radar e, sia se utilizzato singolarmente che congiuntamente con altri sensori del velivolo, consente il tracciamento accurato di obiettivi complessi e di lungo raggio e oltre il campo visivo.
Con il 30% dell’elettronica del velivolo, Leonardo è tra i maggiori contributori del programma Gripen E.
La Saab ha selezionato il nuovo dispositivo di disturbo a radio frequenza BriteCloud come equipaggiamento opzionale di guerra elettronica sempre per il velivolo Gripen E, il primo fighter ad offrire ai propri clienti questo innovativo sistema, unico sul mercato.
L’impiego del nuovo dispositivo è stato recentemente testato nell’ambito di una campagna di voli in Svezia, che ne hanno confermato il funzionamento, l’efficacia e la sicurezza.
Il BriteCloud è un dispositivo di disturbo con memoria digitale a radio frequenza progettato per proteggere i caccia da missili guidati a radio frequenza e dai radar di controllo del tiro. Dopo l’espulsione manuale o automatica da cartucce standard “chaff and flare”, BriteCloud intercetta le radio frequenze emesse dalle minaccia, confrontandole con un proprio archivio pre-programmato. Non appena riconosciuto il tipo di minaccia, il dispositivo applica algoritmi avanzati ed emette un segnale di disturbo per confondere il radar di tiro e il missile a radio frequenza, affinché il velivolo possa continuare a concentrarsi sulla propria missione, evitando il pericolo della minaccia in arrivo.

Il Gripen potrebbe essere l'ultimo dei caccia svedesi dato che i costi di programmi di sviluppo per macchine di prima linea stanno diventando esorbitanti anche per le nazioni più ricche. Si dimostra tuttavia ben riuscito: è un caccia leggero ed elegante, grazie alla sua ala a delta canard e alla fusoliera bassa e slanciata, efficace e moderno in ogni suo aspetto, economico e disponibile già dagli inizi degli anni novanta, molto presto, date le caratteristiche.
Nella versione JAS-39E il caccia multi-ruolo svedese viene considerato rappresentante della generazione "4 e mezza".

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)





































Lockheed Martin F-16 MRF 4.5-gen (Multi-Role Fighter): realtà o fantasia?



La società Lockheed Martin, nel tentativo di capitalizzare ciò che è/era buono con il design dell'F-35, cerca di salvare la faccia e le prospettive di profitto, studiando, mettendo a punto ed offrendo un più economico e semplice caccia multiruolo della generazione 4.5.



Con molte delle principali carte da gioco del programma JSF, che si suppone sia quella di lunga durata, supercruise, e oserei dire stealth, Lockheed Martin sta studiando un derivato radicalmente ridisegnato del suo F-16XL - conosciuto e commercializzato come F-16 MRF. 
Lockheed Martin ha modificato l'F-16XL (originariamente designato come F-16E monoposto e F-16F biposto) per incorporare molte delle tecnologie avanzate per pararsi finanziariamente in caso di “stallo” nel programma F35.




La Lockheed sceglie di rinnovare il DESIGN del suo F-16XL con ala a freccia, la capacità di trasporto armi, la minima configurazione di resistenza esterna delle armi, e la sua capacità di supercruise. Non perde tempo a sfruttare intelligentemente il fatto che, nella sua forma prototipo, l'originale F-16XL ha dimostrato un miglioramento del 25% nel rapporto massimo sollevamento/trascinamento nel volo supersonico e dell'11% nel volo subsonico, e un design che gestisce in modo molto più fluido alle alte velocità e alle basse altitudini rispetto a quello di tutte le versioni conosciute della serie F-16. Se questo non bastasse a persuadere gli operatori esistenti a sostituire i loro vecchi F-16 - come avrebbe dovuto fare l'F-35 JSF, il prototipo F-16XL, prima che tutti i suoi moderni miglioramenti offrissero una capacità di carburante aumentata dell'82%. 



Per non parlare del fatto di poter trasportare il doppio degli ordigni degli F-16A/B/C/C/D: il 40% in più. 
L'ala allargata dell'F-16XL ha permesso un totale di 27 hardpoints - una disposizione molto flessibile se si considera il numero di GBU-53/B Small Diameter Bomb II (SDB-II) che l'F-16 MRF sarebbe stato in grado di portare, come una delle sue principali armi in configurazione semi-incasso.




Lockheed sapeva e apprezzava tutte le cose ampiamente positive del suo programma F-16 MRF.
Il Senior/Executive Management di Lockheed Martin conosceva pienamente i costi e i rischi dell'F-16 MRF nonostante che la R&S dell'F-16XL era già stata conclusa e dimostrata alla fine degli anni 80. Il dipartimento di Pubbliche Relazioni ha risposto alle preoccupazioni del Senior/Executive Management che l'arco temporale originale dell'F-16XL degli anni ’80: la sua incapacità di vincere il programma Enhanced Tactical Fighter dell'USAF era dovuta soprattutto alla politica dell'USAF di mantenere la produzione della serie McDonnell Douglas F-15 Eagle.




Gli ingegneri Lockheed Martin hanno scelto di incorporare i seguenti cambiamenti e modifiche nella F-16XL, in modo da conferirle una commerciabilità e prestazioni da generazione “4,5":
  • Un turbofan con spinta vettoriale Pratt & Whitney F119-PW-100 pitch thrust vectoring, come quello utilizzato nella Lockheed Martin F-22A Raptor. Lockheed Martin ha scelto l'F119-PW-100 rispetto al più potente Pratt & Whitney F135, in quanto il motore stesso è più leggero, e il sistema di vettorializzazione della spinta del passo F119-PW-100 / pitch thrust è già stato sviluppato e collaudato sull'F-22 Raptor.
  • L'incorporazione del turboventola Pratt & Whitney F119-PW-100 ha richiesto modifiche alla fusoliera e allo spazio del vano motore.
  • Per migliorare le caratteristiche stealth dell'F-16, Lockheed Martin ha incorporato il design del suo Diverterless Supersonic Inlet (DSI) nell'F-16 JFS. Questo design avanzato della presa d’aria riduce significativamente la sezione trasversale radar frontale dell'F-16 MRF contro la faccia del turboventola.
  • Il radar Norththrop Grumman AN/APG-80 Active Electronically Scanned Array (AESA), in un radome ingrandito originariamente configurato (come progettato e testato nel 1978, per il General Dynamics F-16A (75-0750) equipaggiato con il radar Hughes APG-65).
  • Lockheed Martin ha incorporato la disposizione delle due pinne ventrali dei suoi programmi di sviluppo F-16 CCV e AFTI F-16, installati sotto la presa d'aria. Questi sono stati incorporati per migliorare la manovrabilità nel combattimento aria-aria dell'F-16 MRF contro l'ultima serie "Flanker".
  • Con l'avvento delle moderne armi guidate e di precisione, l'F-16 MRF è in grado di trasportare un carico significativo di armi in una disposizione conformal. Questa disposizione conformal non solo contribuisce a bassa resistenza aerodinamica, autonomia e supercruise, ma anche a ridurre al minimo l’RCS.
  • Una carenatura dorsale che corre lungo la lunghezza della fusoliera a poppa della calotta per ospitare l'avionica, i sistemi e le attrezzature.
  • Il carrello d'atterraggio pesante derivato dal Block 40 F-16C/D è montato a causa del peso dell'F-16 MRF. Questo carrello consente anche un tasso di caduta all'atterraggio più elevato.
  • Per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica, l'RCS e l'occupazione di preziosi punti fissi, Lockheed Martin ha incorporato l'AN/AAQ-40 Electro-optical Targeting System (EOTS), dal suo F-35, nell'F-16 MRF, per fornire all'F-16 MRF una capacità di puntamento di precisione aria-aria e aria-suolo. Il sistema di puntamento elettro-ottico AN/AAQ-40 (EOTS) è collegato al computer centrale integrato dell'aeromobile attraverso un bus dati in fibra ottica ad alta velocità MIL-STD-1773.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)








US NAVY: LCS Freedom class, by Fincantieri Marinette Marine



La classe Freedom è una delle due classi di navi da combattimento litoranee (L.C.S.), costruite per la US NAVY.
La classe Freedom è stata proposta da Lockheed Martin come concorrente per una flotta di piccole navi da guerra polivalenti per operare nelle zone litoranee costiere. 
Nonostante i piani iniziali per solo due varianti Liberty e Indipendence, la US NAVY ha confermato i piani per dieci navi aggiuntive per ogni classe, per un totale di dodici navi per classe. 



Nel 2016, cinque navi erano già in servizio e altre nove n ordine, in costruzione o in allestimento. A partire dal 2019, le navi di questa classe sono state designate come fregate veloci (FF), e includeranno una maggiore potenza di fuoco.
All'inizio di settembre 2016 le prime quattro navi del programma LCS sono state utilizzate come navi di prova nella flotta dell’Us Navy.




La pianificazione di una classe di piccole navi da guerra polivalenti per operare nelle zone litoranee ha avuto inizio negli anni 2000. Il contratto di costruzione fu aggiudicato al team LCS di Lockheed Martin (Lockheed Martin, Gibbs & Cox, Marinette Marine, Bollinger Shipyards - Fincantieri) nel maggio 2004 per due navi. Queste sono state poi paragonate a due navi con scafo trimarano costruite dalla Austal USA per determinare quale progetto sarebbe stato adottato dalla Us Navy per una serie complessiva di 55 navi.
La LCS FREEDOM è un monoscafo semi-planante in acciaio con una sovrastruttura in alluminio. È lungo 115 m, ha un dislocamento di 3.500 tonnellate e può raggiungere oltre 47 nodi. Il progetto incorpora una grande struttura riconfigurabile per consentire moduli di missione rapidamente intercambiabili, una cabina di pilotaggio con sistema integrato di decollo, recupero e movimentazione dell'elicottero e la capacità di decollo e recupero di imbarcazioni (con o senza equipaggio) da poppa.




L’hangar è una volta e mezza più grande di quella di una nave di superficie standard e utilizza un sistema di traslazione Trigon per muovere gli elicotteri dentro e fuori. La nave ha due modi per lanciare e recuperare diversi pacchetti missione: una rampa di poppa e una porta laterale di dritta vicino alla linea di galleggiamento. Il vano per moduli di missione è dotato di una gru a 3 assi per il posizionamento dei moduli o del carico.
I problemi più gravi con la classe Freedom hanno riguardato gli impianti elettrici.
Il ponte di prua ha una zona armi modulare che può essere utilizzata per una torretta da 57 mm o un lanciamissili Rolling Airframe che è montato sopra l'hangar per la difesa a corto raggio contro aerei e missili da crociera; le unità sono fornite di supporti per armi da fuoco calibro .50 nella parte superiore. L'equipaggio principale è di 40 marinai, di solito affiancati da un equipaggio di missione e un distaccamento aereo per un equipaggio totale di circa 75 persone. L'automazione consente una riduzione del personale, che riduce notevolmente i costi operativi, ma il carico di lavoro - purtroppo - può essere "estenuante". Durante la prova dell’unità capoclasse, due equipaggi di navigazione si sono alternati per quattro mesi.
Quattro generatori diesel da 750 kW Fincantieri Isotta Fraschini forniscono 3 megawatt di energia elettrica per l'alimentazione degli impianti navali.




La sopravvivenza è stata una critica ad entrambe le classi delle Littoral Combat Ship, classificate al livello uno dalla Marina, rispetto al livello due per le fregate lanciamissili (FFG) della classe Oliver Hazard Perry. 
La Milwaukee è stata la prima LCS classe Freedom ad essere dotata di idrogetti a super-cavitazione (Rolls Royce Axial-Flow Waterjet Mk-1). I getti creano un vuoto parziale nel liquido grazie al design migliorato della pala della girante. I getti a cavitazione non aumentano la velocità massima della nave, ma offrono un'efficienza del carburante superiore del 10% con meno rumore e vibrazioni, costi ridotti del ciclo di vita, migliore manutenibilità, maggiore disponibilità e potenzialmente maggiore efficienza a velocità inferiori. La Marina prevede di aggiungere i nuovi getti d'acqua a tutte le varianti di Freedom prodotte, comprese le LCS 5, 7, 9, 11 e 13. Il design a flusso misto è stato modificato in un design assiale per spingere l'acqua parallelamente all'albero della girante.




Le prime navi di entrambe le classi LCS sono state consegnate prima che i progetti fossero maturi, in modo da poter essere migliorate nelle navi future. Molti miglioramenti introdotti alla classe Freedom sono dovuti ai problemi incontrati da Freedom (LCS-1) durante la sua prima implementazione, tra cui interruzioni di corrente, apparecchiature corrose precocemente e un compressore d'aria difettoso. Per evitare che l'acqua penetrasse nel locale del verricello, il verricello, l'unità idraulica e il capitano di ormeggio sono stati sostituiti con un unico verricello elettrico a catena sul ponte principale e la catena di traino esistente è stata sostituita con una più leggera. La resistenza alla corrosione è stata migliorata anche dal sistema di protezione catodica a corrente, che è stato modificato con l'aggiunta di protezioni al tunnel di ingresso del getto d'acqua. A partire dall'LCS-3, lo specchio di poppa è stato allungato e sono state aggiunte a poppa delle vasche di galleggiamento per aumentare il peso e la stabilità. Un sistema di avviamento elettrico a turbina a gas molto meno complesso sarà aggiunto all'LCS-5 per ridurre i costi e il peso della nave.
A partire dall'LCS-17, le navi della classe Freedom sono equipaggiate con il radar navale TRS-4D, radar AESA costruito da Airbus Defense and Space che è simile a quello delle fregate tedesche di classe F125, con la differenza che l'LCS avrà una versione rotante invece di un pannello fisso, il primo radar rotante AESA a bordo di una nave della Marina Militare degli Stati Uniti. Si tratta di un radar navale tridimensionale multifunzione che combina la scansione azimutale meccanica ed elettronica e che offre una maggiore sensibilità per rilevare bersagli più piccoli con una maggiore precisione e una più rapida generazione di binari.




La Lockheed ha presentato di recente una serie di opzioni di aggiornamento per le navi classe Freedom, volte a trasformare la Littoral Combat Ship da piattaforme di "nicchia" a navi con una maggiore protezione e potenza di fuoco per sopravvivere contro gli avversari militari più avanzati. 
Con 180 tonnellate di spazio disponibile per i pacchetti missione, c'è spazio per ulteriori capacità. Per la guerra antiaerea è stata suggerita l'installazione di un radar di difesa aerea SPY-1F e sistemi di lancio verticale (VLS) installati in modo permanente. Le attuali versioni di 118 metri di lunghezza potrebbero ospitare da 4 a 32 celle VLS, ciascuna con quattro missili RIM-162D Evolved Sea Sparrow Missiles o un sistema missilistico SM-2. Per la guerra di superficie, il cannone da 57mm potrebbe essere sostituito con un'arma più prestante da 127 mm; l’integrazione del missile Hellfire AGM-114L per la difesa contro le imbarcazioni d'attacco veloce (FAC) è stato anche presa in considerazione. 
L’approccio in generale è quello di integrare i sistemi di missione nello scafo in modo che le navi possano eseguire attività anti-sommergibile, anti-superficie e anti-aereo senza cambiare volta per volta i pacchetti di missione. Il peso complessivo delle unità è aumentato da 3.400 tonnellate a 3.600 tonnellate e lo scafo allungato di altri 7-10 m. Oltre all'aggiunta di tubi di lancio verticali e di un sonar, il cannone principale risulta ora integrato con un radar più sofisticato.




Sebbene Lockheed abbia presentato miglioramenti tra cui sistemi di lancio verticale, cannoni da 76 mm e sistemi di combattimento e sensori avanzati, la Marina ha scelto di mantenere il 57 mm, e di non aggiungere un sistema di lancio verticale, e ha scelto di aggiungere un radar 3D aggiornato. L'approvvigionamento delle navi SSC inizierà. Nel 2019 e si sta studiando di aggiungere miglioramenti agli scafi delle LCS esistenti.
Nel mese di novembre 2016, tre delle quattro navi da combattimento litoranee della classe Freedom hanno subito incidenti di manutenzione ai sistemi di propulsione. 
La Milwaukee ha subito un’avaria nell'Oceano Atlantico nel mese di dicembre 2015 e ha dovuto essere rimorchiata verso il porto più vicino. Nel sistema di filtraggio furono trovati detriti metallici. La causa fu fatta risalire a una frizione tra la turbina a gas ed i motorei diesel, che non erano riusciti a disinnestarsi come progettato durante il passaggio da un sistema di propulsione all'altro. 




La Fort Worth subì un'analoga avaria nell'Oceano Pacifico nel gennaio 2016. Procedure inadeguate utilizzate a bordo delle navi hanno fatto sì che una serie di apparecchiature combinate, utilizzate per trasferire energia al sistema di propulsione pump-jet della nave, venissero utilizzate con una quantità insufficiente di lubrificante. 
Nel luglio 2016, l Freedom subì una fuoriuscita di acqua di mare in uno dei suoi due principali sistemi di propulsione diesel e dovette tornare alla base di San Diego per la decontaminazione dall'acqua di mare.
Nell’ambito del programma Littoral Combat Ship (LCS), il consorzio di cui fanno parte Fincantieri, tramite la sua controllata Fincantieri Marinette Marine (FMM), e Lockheed Martin Corporation, ha consegnato di recente l’USS “Indianapolis” (LCS 17) alla US Navy presso il cantiere di Marinette (Wisconsin).
Fincantieri e Lockheed Martin sono impegnate a pieno ritmo nella produzione e ad oggi hanno consegnato nove navi alla US Navy, ben due nel 2019. Ci sono attualmente sette unità in diversi stadi di costruzione e test nel cantiere di Marinette Marine.




LCS per l'Arabia Saudita

Lockheed Martin ha offerto da tempo una variante equipaggiata con il sistema di combattimento Aegis a diversi stati del Golfo Persico.
Una LCS profondamente modificata e aggiornata è stata offerta all'Arabia Saudita come parte di un accordo del 2011. Il costo totale per le otto navi è stato stimato in 5 miliardi di dollari. Il Saudi Naval Expansion Program II prevede circa 20 miliardi di dollari per nuove navi da guerra, che possono includere fino a 12 navi derivate dalla classe Freedom; i sauditi non hanno cercato di acquistare la Independence di Austal. I sauditi, così come altri potenziali acquirenti stranieri, vogliono che le capacità di armamento permanente siano integrate nella nave piuttosto che pacchetti di missioni intercambiabili. Un'altra nave potenziale in fase di valutazione è stata una nave derivata dai cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke; la classe Freedom sarà equipaggiata con lanciamissili verticali e con il radar SPY-1F, una versione più piccola e leggera denominata SPY-1D. 




L'Arabia Saudita ha chiesto la fornitura di quattro navi classe Freedom per aggiornare la sua flotta orientale in un potenziale affare da 11,25 miliardi di dollari. La variante MMSC (Multi-Mission Surface Combatant) elimina la possibilità di pacchetti di missioni modulari LCS e i due alloggiamenti di missione in avanti, ma mantiene il vano di missione di poppa munito di rampa. Il requisito di un sistema di combattimento Aegis è stato eliminato per ragioni di costo e le navi saranno invece dotate del radar di ricerca aerea TRS-4D AESA. A differenza del Flight 0 Freedom, l'MMSC è dotato di due Mk 41 VLS a 8 celle che possono trasportare in totale 16 SM-2 o 64 ESSM, oltre a un cannone principale Leonardo-OTO Melara da 76/62 mm, missili anti-nave Harpoon Block II, siluri sistema missilistico per la difesa di punto SeaRAM. 
L’unità imbarcherà un elicottero MH-60R, le suite sonar ASW e il collegamento data-Link 16 per l'interoperabilità con le forze regionali statunitensi.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)