venerdì 1 maggio 2020

Francia-Germania hanno fatto sapere che non intendono accettare l’Italia e Leonardo nello sviluppo preliminare del nuovo carro armato “Mgcs”



Francia-Germania hanno fatto sapere che non intendono accettare l’Italia e Leonardo nello sviluppo preliminare del nuovo carro armato “Mgcs”.



Stride forte il no di Francia e Germania all’Italia ed a Leonardo per lo sviluppo preliminare del nuovo carro armato europeo “MGCS”. Nei recenti accordi intercorsi tra Macron e la Merkel sono ripartiti i programmi di collaborazione industriale-militare; dopo alcune incomprensioni sulle competenze del programma del nuovo carro da battaglia che vedeva Rheinmetall contrapposta al team Kmw-Nexter, è stato di recente sottoscritto un accordo sulla condivisione di alcuni pacchetti di lavoro e per ulteriori studi del valore di svariati milioni di €. Sul progetto esecutivo del nuovo tank europeo si sono scontrate le posizioni della tedesca Rheinmetall che ha preteso la leadership, dall’alto della sua esperienza maturata con i programmi Leopard, e di Nexter, e Krauss Maffei Wegmann per ottenere per sé lavori di maggior importanza tecnologica. Inoltre, Rheinmetall e Kmw che si sono fatti guerra aperta sul mercato delle esportazioni, tanto da costringere le autorità tedesche a “stoppare” sul nascere tale guerra fratricida, invitando le due aziende a migliorare i rapporti nell’ambito di una fattiva collaborazione. Di recente è stato presentato un “ibrido” con lo scafo del carro Leopard 2 e la torretta del Leclerc, pensato soprattutto per le esigenze export e per “smuovere” le torbide acque. In questa ottica si inserisce la “guerra” attorno al progetto di carro armato europeo, con altri Paesi, tra cui Polonia e Italia, che avrebbero il desiderio di entrarvi a pieno titolo.



Le ambizioni italiane e polacche 

Le ambizioni italiane e polacche si scontrano contro il no irremovibile franco-tedesco: Francia e Germania non intendono avere “rotture di….” nella fase di definizione dei requisiti e della fase iniziale di progetto. Macron e Merkel hanno fatto capire chiaramente che non vogliono intralci e trattative con Paesi terzi; il lavoro di pregio sarà appannaggio quasi esclusivo delle loro industrie. Le altre nazioni facenti parte della iniziativa “Pesco (Cooperazione Strutturata Permanente)”, dovranno presentare un altro programma come iniziativa europea allo scopo di ottenere le risorse europee necessarie per coprire parte delle spese di progettazione e sviluppo.  La Pesco, infatti, è una iniziativa nata nel 2017 messa a punto per agevolare lo sviluppo della difesa comune europea con sistemi, mezzi e supporti messi a punti dall’industria europea. La Pesco, di anno in anno, aumenta il proprio budget ed è quindi evidente che far rientrare sotto l’ombrello Ue questi programmi permette alle industrie che presentano i programmi di accedere ai fondi per coprire le spese di progetto e di ricerca tecnologica.
Danimarca e Gran Bretagna non hanno aderito alla PESCO. La Polonia è alle prese con un pesante programma pluriennale di ammodernamento e potenziamento delle proprie Forze Armate che vede l’industria bellica polacca al centro di qualsiasi iniziativa nazionale. L’Esercito polacco sarà presto chiamato a sostituire quasi tutto l’attuale parco di carri armati basato su modelli dell’epoca del Patto di Varsavia e su Leopard 2 di seconda mano tedesca; i numeri previsti dalla Polonia sono piuttosto consistenti perché Varsavia sente fortemente la vicina minaccia russa.



Le aspirazioni tecnologiche italiane

L’Onorevole Renzo Tondo in Commissione Difesa del 2 ottobre, in merito alla possibilità di partecipare al progetto franco-tedesco “MGCS”, in data 3 ottobre 2019 ha confermato che è stata ampiamente valutata e più volte è stato chiesto alle controparti di accogliere l’istanza italiana in tal senso. Si è però registrata la volontà di consentire l’ingresso nel programma da parte di terzi solo al termine della prima fase, che prevede la realizzazione di un dimostratore tecnologico non prima del 2025, se non del 2030. E’ chiaro a tutti che la fase iniziale di un progetto avanzatissimo è un momento cruciale per la definizione congiunta delle caratteristiche del nuovo carro e per consentire un coinvolgimento anche da parte del comparto industriale nazionale. L’opzione franco-tedesca non è l’unica valutata in termini di collaborazione europea perché l’Italia intende anche ricercare sinergie con altri Paesi per la realizzazione di un prototipo di carro, beneficiando dei fondi che saranno resi disponibili dalla Commissione Europea per l’anno 2020: tale iniziativa, basata sul supporto governativo e su consorzi realizzati ad hoc da industrie europee, vedrebbe finalmente l’industria nazionale in un ruolo  leader.

L’obiettivo del programma franco-tedesco

L’obiettivo del programma franco-tedesco “Main Ground Combat System“ riguarda lo sviluppo di un nuovo MBT o, forse, una nuova famiglia di veicoli e sistemi di combattimento terrestri per il 2035, indispensabili per sostituire i Leopard 2 ed i Leclerc. L’accordo presuppone la condivisione al 50% dei costi del progetto, mentre ad entrambe le nazioni andranno sufficienti diritti di proprietà intellettuale per gli usi futuri delle tecnologie sviluppate.  Le regole condivise sull’export del nuovo sistema verso altri Paesi, è stato l’aspetto più problematico per definire questa prima fase del programma. Rheinmetall e Krauss-Maffei Wegmann (KMW) si spartiranno il lavoro che tocca alla Germania, mentre Nexter sarà responsabile per la parte francese. La fase “System Architecture Definition Study Part 1”, avrà una durata di 18 mesi e un costo di 75 milioni di € per ciascuna nazione. Seguirà la fase di dimostrazione tecnologica da ultimare nel 2024, e che dovrebbe concludersi con la realizzazione di un numero imprecisato di veicoli dimostratori che, fra il 2024 e il 2027 verranno testati e ulteriormente sviluppati, con l’obiettivo di avviare la produzione nel 2028. I primi veicoli dovrebbero essere consegnati nel 2035 e l’entrata in servizio operativo nel 2040. Sicuramente sono importantissimi gli studi della società Nexter su di un cannone da 140mm e quello della Rheinmetall su di un’arma calibro 130mm: entrambi saranno candidati ad armare il futuro veicolo da combattimento primario.

L’upgrade di mezza vita del carro “ARIETE”

A fronte di tutto ciò, il nostro Paese sta attuando il cosiddetto programma AMV o Ammodernamento di Mezza Vita dell’attuale carro armato Ariete, allestito dal Consorzio Iveco-OTO Melara nella seconda metà degli anni novanta-primi anni del nuovo secolo in 200 esemplari. Tale programma, dopo anni di colpevole ritardo, è diventato inderogabile sia per l’accresciuta minaccia russa che per gli impegni italiani assunti in ambito NATO.



Il programma prevede una prima fase di studio per 35 milioni di € in cui saranno realizzati tre prototipi, prelevando esemplari della linea operativa che saranno modificati con un motore potenziato della potenza di oltre 1.500cv. I mezzi riceveranno:
  • Una nuova trasmissione; 
  • Un impianto frenante adeguato;
  • Il rifacimento della distribuzione, vera nota dolente dell’attuale configurazione. 

Tutte le obsolescenze saranno eliminate, ricorrendo a quanto messo a punto da Leonardo nel settore sensoristico per la nuova autoblindo pesante Centauro II. 
Saranno installati: 
  • sistemi protetti di trasmissione dati;
  • impianti radio;
  • sistemi di navigazione avanzati di nuova generazione.

Per quanto riguarda l’armamento, per il momento, rimarrà quello attuale. Altre novità prese in considerazione sono: 
  • la possibilità di ricorrere a jammer (sistemi di disturbo dei segnali); 
  • nuove corazze;
  • sistemi di protezione per resistere agli IED (ordigni esplosivi improvvisati) ed agli attacchi missilistici.




Si è pensato di finanziare l’ammodernamento di soli 125 carri Ariete sui 200 costruiti. Lo stanziamento complessivo è stato ridotto da 421,7 milioni di € previsti in precedenza a 297,3 milioni di €, comprensivi dei 35 milioni di € destinati alla fase di sviluppo e prototipale.  Visti gli importi stanziati, si parla, a ragione, di un vero e proprio Ariete 2 in quanto, del precedente carro rimarrà solo lo scafo, la torretta ed il cannone (almeno per il momento); tutto il resto sarà modificato. Con il programma di ammodernamento dell’Ariete, si rende meno urgente la necessità di immediata sostituzione della linea carri. 

Polonia e Svezia, futuri partner per un nuovo MBT europeo?

Trattandosi di una sorta di un vero e proprio programma di sviluppo, è evidente che tutto il lavoro compiuto non sarà fine a se stesso e potrà essere “portato in dote” nell’ambito di una auspicata futura collaborazione europea che potrà finalmente esaltare un po’ la posizione tecnologica nazionale, altrimenti condannata ad una posizione di marginalità. I nostri partner principali saranno certamente la Polonia e la Svezia. Con tali partner i numeri in ballo possono diventare veramente interessanti dal punto di vista industriale e commerciale evitando così di doversi sdraiare sull’iniziativa franco-tedesca. Come già evidenziato, anche l’Esercito di Varsavia sarà urgentemente chiamato a sostituire quasi tutto l’attuale parco di carri armati in parte basato su modelli dell’epoca del Patto di Varsavia.

L’upgrade del carro Ariete sembra indispensabile

L’upgrade del carro Ariete sembra indispensabile per poter disporre di una piattaforma tecnologicamente adeguata che vada a sanare il gap capacitivo creatosi con le piattaforme dei Paesi Alleati e che ne limita l’interoperabilità. Nel cuore del “polo blindo corazzato” nazionale è stato di recente illustrato ai comandanti, equipaggi, personale dei dipartimenti didattici, istruttori e personale specializzato nella manutenzione degli apparati optoelettronici ed elettromeccanici, lo “stato dell’arte” dei lavori per la realizzazione di tre prototipi di carri ARIETE, attualmente in avanzata fase di lavorazione presso gli stabilimenti della società consortile CIO (Iveco DVD – Leonardo) e nello specifico presso gli stabilimenti Leonardo di La Spezia e quelli della Iveco Defence Veichle di Bolzano. Sui prototipi vengono installati motori più potenti da 1500 cavalli contro gli attuali 1300, sistemi della trasmissione nuovi, l’intero impianto freni completamente re-ingegnerizzato, vengono dotati di componenti all’avanguardia quali il nuovo calcolatore balistico e nuove ottiche che sostituiranno i sistemi ormai tecnologicamente superati, ricercando altresì la comunalità logistica con le piattaforme da combattimento in servizio. Il carro disporrà altresì di nuova cingolatura, più larga e nuovi gruppi di riduzione finale. Altre novità prese in considerazione sono la possibilità di ricorrere a jammer (sistemi di disturbo dei segnali), nuove corazze e sistemi di protezione per resistere a IED (ordigni esplosivi improvvisati) e agli attacchi missilistici. Al momento si prevede di finanziare l’ammodernamento di 125 carri Ariete sui 200 costruiti. L’aggiornamento dell’ARIETE riguarderà: l’aumento della potenza del propulsore V-12 MTCA - attualmente in grado di sviluppare poco più di 1.200 Hp - fino a un massimo consentito da cambio e trasmissioni attuali: 1.500 Hp, con relativo incremento della cilindrata da 26 a 30 litri.  L’adozione della tecnologia common rail nonché l’innalzamento della coppia in basso in modo tale da poter aumentare la spinta ai bassi regimi. L’aumento di potenza consentirebbe di montare sull’ARIETE una corazzatura aggiuntiva. L’introduzione di un sistema di asservimento elettrico per la torretta e l’adozione di protezioni ventrali antimina/anti IED; l’installazione di nuove ottiche per il capo-carro e l’ammodernamento di quelle del puntatore.
E’ in progetto anche l’eventuale sostituzione del pezzo da 120/44 mm con il più moderno 120/45 montato sulle nuove blindo CENTAURO II, che è in grado di sparare il nuovo munizionamento anticarro/anti-personale della Rheinmetall; 
Sarà indispensabile anche l’adozione di protezioni attive Leonardo-Rafael “TROPHY”, in grado di contrastare la minaccia dei moderni sistemi controcarro, ormai assai diffusi anche tra le file di gruppi terroristici. La soluzione modulare presentata da Leonardo integra un cannone da 120/45 mm che ha il vantaggio di limitare gli stress strutturali sul veicolo. Il cannone è lo stesso in dotazione alla Blindo Centauro II, con un sistema di controllo del tiro di ultima generazione (FCS) e sistemi di protezione idonei a fronteggiare minacce attuali. Gli interventi previsti in questo programma, che consente di mantenere gli attuali asset di manutenzione e logistica, richiedono per altro solo un’ulteriore formazione per il personale relativamente al nuovo equipaggiamento. Le tecnologie utilizzate sono interamente progettate e prodotte da Leonardo, così come i sistemi che consentono di migliorare le prestazioni della torretta. Realizzato con acciaio di ultima generazione, il cannone da 120/45 mm si caratterizza per l’impiego di nuove tecnologie e per un basso peso complessivo. Il basso livello di stress strutturali consente di eliminare il rischio di integrazione su piattaforme terrestri di precedente generazione. Il sistema di controllo del tiro, che integra ottiche per la visione diurna e notturna, insieme ad un elevato livello di protezione balistica e al moderno equipaggiamento incrementano la probabilità di riconoscimento delle potenziali minacce e di neutralizzarle durante le operazioni sia di giorno che di notte. La soluzione integra, inoltre, una nuova torretta a controllo remoto “Hitrole”, che consente una sorveglianza panoramica a 360° e permette all’equipaggio di operare da posizione protetta. La proposta di Leonardo comprende anche l’upgrade del motopropulsore dotandolo di una potenza maggiore che garantisce un aumento del rapporto potenza/peso. L’incremento della protezione del veicolo e l’installazione di un sistema anti incendio e anti esplosione consentono, inoltre, di salvaguardare la sicurezza dell’equipaggio. In questo modo, grazie alla revisione generale dei principali sottosistemi di bordo, è possibile quindi incrementare le capacità del veicolo e di estenderne la vita operativa con notevoli vantaggi economici per gli operatori.




Parigi e Berlino procedono spediti sul futuro MBT Mgcs

Ad ogni buon conto, Parigi e Berlino procedono spediti sul futuro MBT Mgcs ed hanno rifiutato di accogliere le istanze di partecipazione al progetto dell’Italia. Francia e Germania intendono impostare infatti una partnership sostanzialmente esclusiva: non vogliono intralci e defatiganti trattative con Paesi terzi; il lavoro di pregio sarà appannaggio esclusivo delle loro industrie.
Si rincorrono voci di una partnership italo-polacca su un nuovo carro armato, in concorrenza con l'Mgcs. Al momento non c’è niente di ufficiale, ma è probabile visto che per un progetto come quello di un carro associare due industrie come quella italiana e polacca è da tenere in considerazione rispetto a un progetto franco-tedesco-spagnolo, dove gli spazi per l’industria italiana sarebbero giocoforza più limitati.
C’erano comunque stati colloqui in tal senso tra i vertici militari e politici italiani e polacchi in passato. Ultimamente sembrava che la questione si fosse raffreddata un po’, ma ora se ne riparla di nuovo con insistenza, COVID permettendo. 
Vedremo e riferiremo.

(Web, Google, RID, Wikipedia, You Tube)

































RINNOVATO L'M.B.T. "LECLERC SCORPION XLR"


E' stato di recente presentato il "Leclerc Scorpion XLR", una versione modernizzata del Leclerc Main Battle Tank di fabbricazione francese (MBT), progettato e prodotto dalla società francese Nexter Systems. 



Nel marzo 2015, l'Agenzia francese per gli appalti della difesa dell'esercito (DGA) ha notificato alla Nexter Systems un contratto di ristrutturazione per il Leclerc MBT. Questo ordine costituisce la terza operazione avviata dal Ministero della Difesa francese nell'ambito del programma SCORPION inteso a modernizzare le forze di contatto dell'esercito francese. Con un valore di circa 330 milioni di euro, il contratto prevede la consegna di 200 carri armati "Renovated Leclerc" e 18 veicoli di recupero corazzati "Renovated DCL" basati su Leclerc MBT dal 2020. La prima produzione del Leclerc MBT è stata completata dalla Giat Industries nel dicembre 1991 e consegnato all'esercito francese il 14 gennaio 1992. L'obiettivo di questo programma è di mantenere il Leclerc in servizio con le forze armate francesi ben oltre il 2040.



Varianti Leclerc MBT:
  • Leclerc Block 1: prima versione del carro;
  • Leclerc Block 2: include una serie di miglioramenti tra cui un sistema di controllo del clima per l'impiego in tutto il mondo, un software migliorato, piastre di corazzatura aggiuntive ai lati dello scafo e un radiatore dell'olio per la trasmissione finale.

  • Block Leclerc 3: con una serie di miglioramenti, tra cui una corazza passiva migliorata sulla parte anteriore e sui lati della torretta. Ciò significa che le disposizioni di stivaggio della torretta sono state modificate. I mirini di puntamento del comandante e del cannoniere incorporano la videocamera FLIR di seconda generazione SAGEM, chiamata Iris, per l'acquisizione del bersaglio migliorata in quasi tutte le condizioni atmosferiche. Nuovo sistema di gestione della battaglia.




Il rinnovato MBT Leclerc Scorpion / XLR manterrà lo stesso armamento del Leclerc standard costituito da un cannone ad canna liscia Giat da 120 mm/52 designata CN 120-26 dotato di un manicotto termico e di un sistema ad aria compressa per espellere i fumi del propellente. La torretta è dotata di un sistema di caricamento automatico che contiene 22 colpi di munizioni pronte all'uso normalmente caricate dall'esterno attraverso un piccolo portello sul retro del trambusto della torretta. Il nuovo Leclerc sarà in grado di sparare due tipi principali di munizioni da 120 mm:
  • l’APFSDS (Armor-Piercing Fin-Stabiled-Scaroting Sabot) con una velocità alla bocca di 1.790 m / se;
  • HEAT (High-Explosive Anti-Tank) con un velocità di 1.100 m / s, entrambi dotati di una custodia a cartuccia semi-combustibile contenente un propellente solido a doppia base. 

Nexter ha anche sviluppato un nuovo tipo di proiettili esplosivi (HE) da 120 mm designati HE M3M che possono essere impostati per la funzione di impatto, ritardo e raffica di aria. Una mitragliatrice da 12,7 mm è montata coassialmente con l'armamento principale. Il Leclerc Scorpion è inoltre dotato di una postazione d'arma comandata a distanza montata sulla parte superiore della torretta, armata di una mitragliatrice da 7,62 mm.



Il layout della variante Leclerc MBT Scorpion / XLR è simile alla versione precedente del carro Lerclerc con il conducente nella parte anteriore dello scafo, la torretta al centro con il cannoniere a destra, il comandante a sinistra e il power pack sul retro. Il Leclerc Scorpion è aggiornato con un nuovo pacchetto di armature che include un'armatura modulare aggiuntiva sullo scafo e sulla torretta. La parte anteriore del lato scafo è protetta da una spessa corazzatura passiva, mentre la parte posteriore è dotata di una gabbia metallica per proteggere il vano motore dagli attacchi di granate con propulsione a razzo. La parte posteriore dello scafo è inoltre dotata di armature a gabbia metallica. Avrà un peso di combattimento di 57.000 kg e una lunghezza di 9,87 m in avanti, larghezza di 3,71 me un'altezza di 2,53 m di tetto a torretta.



Il Leclerc MBT Scorpion / XLR utilizzerà lo stesso powerpack del carro Leclerc standard che consiste in un motore diesel SACM V8X-1500 Hyperbar che sviluppa 1.500 CV accoppiato a un cambio SESM ESM 500 completamente automatico con cinque marce avanti e due retromarce e una trasmissione idrostatica. 
Le sospensioni sono costituite su ciascun lato da ruote da strada ix, dal pignone di trasmissione posteriore, dal pignone anteriore e dai rulli di rinvio. Può raggiungere una velocità massima su strada di 72 km / h, una velocità fuoristrada di 50 km / h con una autonomia massima di 615 km. Può superare un ostacolo verticale di 1,25 m massimo, una pendenza del 60%, una pendenza di scorrimento del 30% e una trincea ingegnerizzata di 3 m.



LA PRIMA VERSIONE DEL CARRO LECLERC

Il Leclerc prima versione è un carro armato da combattimento francese di terza generazione, prodotto da Nexter (ex GIAT Industries) a Roanne nella Loira fino al luglio 2008 (ultime consegne dei carri di recupero per gli Emirati Arabi Uniti). Prende il nome dal maresciallo Leclerc.
Nonostante un inizio difficile e uno sviluppo molto lungo, è diventato l'unico carro armato pesante dell'Arme blindée cavalerie, permettendo alla Francia ed i suoi clienti la successione del precedente AMX-30. Il prezzo unitario di un carro armato Leclerc è stimato in 12 milioni di euro ciascuno per l'esportazione (8 milioni all'epoca del contratto greco del 1998). Anche se la Corte dei conti nel 2001, ha stimato il costo complessivo unitario di acquisizione del Leclerc pari a 15,9 milioni di euro (104,4 milioni di franchi francesi), tenendo conto in particolare dei costi di sviluppo, di industrializzazione, dei pezzi di ricambio e dei sistemi d'arma annessi, delle specifiche munizioni, delle infrastrutture, dell'istruzione e della formazione.




Genesi

La consapevolezza durante gli anni settanta, da parte dell'esercito francese, delle carenze dell'AMX-30 B2 ha provocato nel 1977 la costituzione di una specifica chiamata EPC, per Engin principal de combat. L'acquisto di carri armati stranieri, come il carro armato M1 Abrams statunitense, il Leopard 2 tedesco o il Merkava israeliano, fu esaminato e respinto. Analogamente, nel 1979, un programma combinato con la Germania, sulla base del Leopard 2 non ebbe esito. Non restava che la soluzione di costruire un modello nazionale e così sono iniziati gli studi in questa direzione. [A differenza di altri programmi occidentali, si è scommesso di più in materia di protezione attiva e passiva, al fine di limitare la massa finale del veicolo. La mobilità, per schivare, e la condotta di tiro furono particolarmente accurati.] questa frase è in contraddizione con quanto scritto a seguito

Caratteristiche tecniche

Con il Leclerc, prodotto dalla vecchia GIAT, la Francia ha abbandonato la strada del mezzo molto agile ma meno protetto, adeguandosi alle tendenze occidentali. Il peso in ordine di combattimento raggiunge le 54,5t. Un'altra importante novità riguarda il sistema di caricamento automatico, che ne fa il primo MBT occidentale di III generazione con equipaggio ridotto a tre soli militari. In questo modo si può risparmiare una cospicua porzione di spazio e, in tempi di eserciti formati da soli professionisti, personale ridotto di 1/4 fra gli equipaggi dei carri. Le dimensioni del Leclerc sono contenute, in particolare per quanto riguarda la lunghezza, grazie alle dimensioni compatte del propulsore SACM UD VBX T9, un turbodiesel consentendo di ridurre la lunghezza di quasi un metro rispetto ai pari classe. Le alte prestazioni del propulsore sono rese possibili da una sovralimentazione molto spinta per gli otto cilindri a V che lo compongono, grazie al lavoro di una piccola turbina a gas TM-307 B, che a motore spento serve anche da generatore e viene utilizzata per le partenze a freddo. Il rapporto fra potenza e peso raggiunge i 27,5 HP/t, il più alto della sua categoria, con accelerazioni da 0 a 32 km/h in 5,5 secondi, quando a un Leopard 2 servono 6 secondi. I consumi, però, sono leggermente superiori. Anche la trasmissione automatica SESM ESM 500 è fra le più avanzate attualmente disponibili, con un sofisticato convertitore di coppia monostadio a due fasi, con controllo a microprocessori, con 5 marce in avanti e due retromarce. Le sospensioni si avvalgono di un sistema oleopneumatico. Il sistema di caricamento automatico si avvale di 22 contenitori cilindrici sistemati nella parte posteriore della torretta, ognuno dei quali dispone di una cucchiaia di caricamento in fibra di vetro, su cui è sistemato il colpo, disposte su di un nastro trasportatore, che fa capo a un punto in cui viene sistemato il munizionamento per mezzo di un calcatoio idraulico. Un microprocessore identifica automaticamente il tipo di proiettile che viene inserito nell'alloggiamento, operazione che può avvenire dall'esterno, mediante una piccola botola nella parte posteriore della torretta, oppure dall'interno, come nel caso in cui si debbano inserire nel sistema automatico di caricamento i colpi di riserva trasportati a bordo. Per effettuare il caricamento la canna, dopo ogni colpo, si riposiziona automaticamente con una depressione di 1,8º, per poi tornare automaticamente in punteria quando il colpo è inserito in camera di scoppio. Il sistema di caricamento automatico, derivato dall'esperienza accumulata dal semovente da 155/40mm F1 GCT, gioca un ruolo importante sulle prestazioni del carro. Per esempio è possibile sparare due colpi in appena 4 secondi e si può registrare una cadenza di tiro di 12 colpi al minuto, in qualsiasi condizione, anche con il mezzo in movimento ad alta velocità su terreno misto, quando l'addetto al caricamento ha sensibili difficoltà a compiere il suo lavoro, in particolare con i pesanti e ingombranti proiettili da 120mm.
L'inserimento di un differente tipo di munizionamento avviene automaticamente e, ovviamente, il puntatore e il comandante sanno sempre quanti colpi e di che tipo sono presenti a bordo. Da segnalare il carattere modulare della protezione e dei sistemi di combattimento: nel primo caso è stata realizzata l'ipotesi di aggiungere ulteriori piastre protettive o di corazza reattiva. Fra gli accorgimenti adottati, la presenza di una protezione migliorata sul cielo della cupola, generalmente trascurata, per contrastare l'azione delle armi controcarro con testate che agiscono contro la parte superiore dei mezzi, come i missili controcarro svedesi RBS-56 BILL, il sistema statunitense BGM-71 F TOW 2B o certe sub-munizioni. Nel secondo campo, i sistemi di condotta del tiro potranno essere aggiornati sulla base di future trasformazioni e, inoltre, eventuali guasti o danneggiamenti di qualche componente, pur degradando l'efficienza complessiva, non bloccano il sistema di condotta del tiro. La protezione passiva è assicurata da una corazzatura modulare composita, che fa ricorso anche a leghe ceramiche, con una cura particolare per quanto attiene l'arco frontale, inclusa la prima parte della grembiulatura laterale. Molto curato è anche il rapporto fra scafo e torretta mentre anche i 18 mortai lancia-fumogeni sono in posizione "annegata", nella parte posteriore della cupola.

Armamento

Il cannone GIAT 120-56 da 120/52mm a canna liscia e caricamento automatico, con caratteristiche balistiche molto buone e velocità alla bocca dei proiettili APFSDS nell'ordine dei 1.800 m/s, dispone di 22 colpi pronti all'impiego mentre altri 18 sono stivati a bordo. I 22 colpi presenti nel caricatore si trovano nella parte posteriore della torretta, in una posizione molto più sicura che non il caricatore rotante sul fondo della camera di combattimento che contraddistingue i mezzi russi. Fra il deposito e la camera di combattimento esiste una protezione che rende molto più difficile l'accensione delle cariche di lancio in caso di colpi a bordo; evento molto spesso catastrofico per un MBT. Il sistema di espulsione dei fumi della canna si basa sull'immissione di aria pneumatica, a differenza dell'evacuatore di fumi di tanti altri mezzi. Il Leclerc è armato anche con una mitragliatrice da 12,7 mm coassiale al cannone e con una da 7,62mm sopra la torretta, telecomandata dall’interno.

Utilizzo

Sviluppato successivamente a mezzi come il Leopard 2 e l'M-1 Abrams, il Leclerc presenta alcune soluzioni particolarmente avanzate, soprattutto per quanto riguarda la mobilità e la protezione. Il Leclerc è stato ben presto scelto dall'esercito degli Emirati Arabi Uniti in 390 esemplari. I mezzi per gli EAU hanno un diesel MTU MT-883 con 12 cilindri a V da 1.500HP e trasmissione automatica HSWL 295. Questo motore è in uso anche all'unica versione del carro, un mezzo recupero corazzato.

Paesi utilizzatori

Sono stati prodotti un totale di 862 carri così ripartiti:
  • Francia: 406 carri + 20 mezzi recupero corazzati. In ultima analisi la flotta operativa, in linea con le conclusioni del Livre Blanc del 2008, sarà ridotta ad un volume di 254 unità.
  • Emirati Arabi Uniti: 388 carri + 46 mezzi recupero corazzati + 2 carri da addestramento piloti.


Varianti

Francia EMAT

prima serie (S1):
  • tranche 1 (1990) 4 esemplari, tutti utilizzati dalla GIAT Industries, per degli studi.
  • tranche 2 17 esemplari, utilizzati nelle scuole di meccanica o riconvertiti in ARV « Mars ». Torretta e blindatura migliorate.
  • tranche 3 (1993) utilizzati come riserva di pezzi di ricambio o riconvertiti in MARS « Moyen adapté de remorquage spécifique ». Gonne di gomma.
  • tranche 4 motore affidabile per il montaggio di sensori migliorati e abbassamento della velocità a vuoto da 1100 giri/min a 900.
  • tranche 5 armature laterali aggiuntive, un migliore controllo della torretta.
  • RT5 riconversione di tutta la prima serie al livello T5 con in più vani portaoggetti supplementari nella parte posteriore della torretta. In servizio attivo.


seconda serie (S2):
  • tranche 6 di costruzione equivalente al RT5, ma nuovi e climatizzati.
  • tranche 7 integrazione del sistema di trasmissione di dati con il comando, visore del comandante del catto migliorato (problema di taratura).
  • tranche 8 modernizzazione dell'elettronica.
  • tranche 9 visore SAGEM Iris per il tiro.
  • RT9 aggiornamento al livello T9 di tutti i carri della seconda serie a partire dal 2006.


terza serie (SXXI):
  • tranche 10 nuovi moduli di blindatura, moduli ERA, visore con laser e camera Iris.
  • tranche 11 Installazione del sistema di gestione del campo di battaglia ICONE.
  • Leclerc AZUR (Action en Zone Urbaine) sviluppato per supportare le unità di terra in guerriglia urbana, è particolarmente dotato di quattro casse sul retro per il trasporto di munizioni, piccole attrezzature, barelle vincolate per le unità di fanteria mobile. È riconoscibile per le griglie di tipo "slat armor" che coprono il blocco GMP e la parte posteriore del carro. E anche per il suo dispositivo di visione panoramica montato sul tetto della torretta e il controllo da remoto della torretta di 7,62 mm.


Emirati Arabi Uniti EAU (TROP in origine)

I Leclerc tropicali (TROP in seguito EAU) per gli Emirati Arabi Uniti, questa versione, a differenza di quella francese, è equipaggiata di:
  • un motore Diesel MTU MT-883 Ka-500 da 1500 CV e della trasmissione Renk HSWL 295 TM. Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno qualche interesse in questa società tedesca (MTU), hanno preferito quel motore, piuttosto che il motore diesel UDV 8X da 1500 CV e la trasmissione Renk/SESM ESM 500 montati sul Leclerc dell'esercito francese (EMAT). Questo motore è anche più affidabile di quello dell'EMAT, ma causa alcuni problemi con la frizione;
  • una climatizzazione meccanica per raffreddare il carro senza provocare correnti elettriche che potrebbero portare alla rivelazione del carro;
  • una termocamera ad infrarossi per le operazioni notturne;
  • un sistema di controllo tramite carta 3D;
  • un sistema avanzato che consente al personale di individuare la posizione esatta dei carri armati sul campo di battaglia.


È disponibile in due versioni:
  • il Leclerc EAU, carro armato da combattimento;
  • il carro di recupero equipaggiato di tutti i mezzi necessari per il recupero d'urgenza dei carri.


ENGLISH:

RENOVATED TANK LECLERC SCORPION XLR MBT

Leclerc Scorpion or XLR is a modernized version of the French-made Leclerc Main Battle Tank (MBT) designed and manufactured by the French company Nexter Systems. In March 2015, the French Army Defence Procurement Agency (DGA) notified Nexter Systems of a restructuring contract for the Leclerc MBT. This order constitutes the third operation launched by the French Ministry of Defence as part of the SCORPION programme to modernise the French army's contact forces. With a value of approximately €330 million, the contract provides for the delivery of 200 "Renovated Leclerc" tanks and 18 "Renovated DCL" armoured recovery vehicles based on Leclerc MBT from 2020. The first Leclerc MBT production was completed by Giat Industries in December 1991 and delivered to the French Army on January 14, 1992. The objective of this program is to keep the Leclerc MBT in service with the French Armed Forces beyond 2040.
Leclerc MBT variants:
  • Leclerc Block 1 : first version of the tank
  • Leclerc Block 2: includes a number of improvements including a climate control system for worldwide use, improved software, additional armature plates on the sides of the hull and an oil cooler for the final drive.

  • Leclerc Block 3: with a number of improvements including an improved passive rebar on the front and sides of the turret. This means that the turret stowage arrangements will be modified. Commander and gunner sights incorporate the second generation FLIR SAGEM camera, called the Iris, for improved target acquisition in almost all weather conditions. New battle management system.

The refurbished MBT Leclerc Scorpion / XLR will maintain the same armament as the standard Leclerc tank gun, consisting of a smoothbore gun caliber Giat 120 mm 52 designated CN 120-26. The gun is equipped with a thermal sleeve and a compressed air system to expel propellant fumes. The turret is equipped with an automatic loading system containing 22 rounds of ready to use ammunition normally loaded from the outside through a small hatch at the back of the turret. The new Leclerc will be able to fire two main types of 120 mm ammunition, the APFSDS (Armor-Piercing Fin-Stabiled-Scaroting Sabot) with a muzzle velocity of 1,790 m / se HEAT (High-Explosive Anti-Tank) with a muzzle velocity of 1,100 m / s, both equipped with a semi-fueled cartridge case containing a dual-base solid propellant. Nexter has also developed a new type of high-explosive (HE) 120mm designated HE M3M bullets that can be set for impact, delay and airburst function. A 12.7mm machine gun is mounted coaxially with the main armament. Leclerc Scorpion is also equipped with a remote weapons station mounted on top of the turret, armed with a 7.62 mm machine gun.
The layout of the Leclerc MBT Scorpion / XLR variant is similar to the previous version of the Lerclerc tank with the driver at the front of the hull, the turret in the middle with the gunner on the right, the commander on the left and the power pack at the rear. Leclerc Scorpion is updated with a new armor pack that includes additional modular armor on the hull and turret. The front part of the hull side is protected by a thick passive armor, while the rear part is equipped with a metal cage armor to protect the engine compartment from RPG attacks (rocket-propelled grenade). The rear part of the hull is also equipped with metal cage armour. It will have a combat weight of 57,000 kg and a length of 9.87 m forward, a width of 3.71 m and a height of 2.53 m turret roof.
Leclerc MBT Scorpion / XLR will use the same powerpack as the standard Leclerc tank which consists of a SACM V8X-1500 Hyperbar diesel engine developing 1,500 hp coupled to a fully automatic SESM ESM 500 gearbox with five forward and two reverse gears and a hydrostatic transmission. The suspension consists of each side of the ix road wheels, the rear drive sprocket, the front sprocket and the return rollers. It can operate at a maximum road speed of 72 km / h, off-road speed of 50 km / h with a maximum cruising range of 615 km. It can overcome a maximum vertical obstacle of 1.25 m, a 60% gradient, a 30% sliding gradient and an engineered trench of 3 m maximum.

(Web, Google, Wikipedia, Armyrecognition, You Tube)