domenica 3 maggio 2020

Un maestro nel multiruolo: l’M 346 "Fighter Attack"



Nel 2017 è stata presentata al Salone di Parigi-Le Bourget la versione "Fighter Attack" dell'M-346. Rappresenta una soluzione economica ed efficace per il campo di battaglia, perché basato sull'addestratore, ed è portato per missioni di ricognizione o supporto aereo. L'aereo dispone di una versione dedicata del radar GRIFO-346 (con portata massima di 92 km), due punti di attacco alle estremità alari passando da 5 a 7, oltre alla suite di autoprotezione DASS (Defensive Aid Sub System), che comprende dispenser di chaff e flare, Radar Warning Receiver e il Missile Approach Werning per eventuali minacce missilistiche. I carichi esterni trasportabili corrispondono a oltre 2.000 kg, sfruttabili per bombe tipo Mk 82 o missili aria-aria o aria-suolo, più i serbatoi ausiliari da 630 l.


La variante FA, evoluzione dell’M-346 Advanced Jet Trainer, rappresenta la risposta più adatta per soddisfare la più ampia gamma di esigenze operative dei clienti. Il velivolo è un caccia leggero multiruolo equipaggiato con il radar multi-modo Grifo-346, prodotto dalla Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Leonardo, dotato di sistema di identificazione amico nemico (IFF) e appositamente ottimizzato per la variante M-346FA.



Nuova versione del bimotore da addestramento avanzato Aermacchi M-346, progettato e prodotto dalla Divisione Velivoli di Leonardo, l'M-346 FA (Fighter Attack) rappresenta un'evoluzione della variante dual role FT (Fighter Trainer), ed è stata sviluppata per venire incontro alle crescenti e diversificate necessità operative delle forze aeree.
Progettato e prodotto dalla Divisione Velivoli di Leonardo, l’M-346 FA (Fighter Attack) rappresenta un’evoluzione della variante dual role FT (Fighter Trainer), ed è stata sviluppata per venire incontro alle crescenti e diversificate necessità operative delle forze aeree.
Per il moderno campo di battaglia, infatti, la versione FA è la soluzione tattica estremamente efficace e a basso costo, poiché assicura alle forze aeree la massima efficacia, offrendo tutte le caratteristiche dell’M-346 AJT (Advanced Jet Trainer), comprese le capacità di addestramento avanzato e pre-operativo della versione di base. Ma scopriamo perché.



Lo scenario operativo

Negli scenari operativi attuali, anche in quelli caratterizzati da un livello di minaccia medio-basso, moderni e costosi velivoli da caccia della classe delle 20/30 tonnellate di peso vengono spesso utilizzati in missioni poco paganti e con alti costi operativi.
Si tratta generalmente di missioni di supporto aereo ravvicinato, anche in aree urbane e interdizione sul campo di battaglia, ma anche di difesa del territorio nazionale e Air Policing, ricognizione tattica, supporto alle operazioni di soccorso di personale in aree di combattimento, dove sarebbe sufficiente impiegare velivoli più a basso costo, dotati di radar, pod di designazione allo stato dell’arte, moderni e sofisticati sistemi di autoprotezione, data link di ultima generazione e la fondamentale capacità di essere riforniti in volo.



Una soluzione tattica a basso costo

L’M-346FA, maestro nel multiruolo a basso costo, è stato sviluppato a partire dalla versione AJT da addestramento avanzato dell’M-346, già in servizio con le forze aeree di Singapore, Italia, Israele e Polonia. Rispetto a quest’ultima, le peculiarità della versione FA consistono nell’aggiornamento dell’avionica e nell’aggiunta di due punti di attacco alle estremità alari (che passano quindi da 5 a 7) per poter disporre di due missili aria-aria, mantenendo piene capacità dual role e tutto l’avanzatissimo sistema di addestramento integrato.
L’M-346FA prevede inoltre una suite di autoprotezione DASS (Defensive Aid Sub System) comprendente Radar Warning Receiver, dispenser di Chaff & Flare, oltre al Missile Approach Warning, dotato di sei sensori, con copertura di 360° contro le eventuali minacce missilistiche. Il velivolo potrà scambiare in tempo reale e in modo sicuro tutti i dati relativi alla situazione tattica mediante l’impiego di Data Link tattico dedicato con standard NATO (Link 16) e non.



IL RADAR GRIFO-346

A bordo è anche previsto il radar multimode pulse-doppler GRIFO-346, realizzato dalla Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Leonardo. Si tratta di una versione dedicata per il Fighter Attack e derivata dalla famiglia dei Grifo che, con oltre 450 unità vendute in tutto il mondo, rappresenta un grande successo commerciale. Sono state prodotte diverse versioni del radar GRIFO, su misura per soddisfare i requisiti dei singoli tipi di aeromobili. 



Più di 450 sono stati consegnati per servire con sei diverse forze aeree. Tra le altre applicazioni, i radar Grifo M-scan sono stati installati come parte degli aggiornamenti di Dassault Mirage III, Chengdu F-7 e Northrop F-5, nonché di nuove apparecchiature sull'ALC L-159 Aero. Sulla base della sua esperienza con i radar Grifo M-scan, Leonardo ha sviluppato il derivato E-scan per offrire una vasta gamma di modalità e funzionalità in un pacchetto leggero ed economico. 


La natura dell'array di antenne E-scan, che è costituita da centinaia di singoli moduli di trasmissione / ricezione senza parti mobili, facilita l'adattamento ai vincoli imposti dai diversi profili del naso e dalle dimensioni del radome di diversi tipi di aeromobili. Leonardo prevede che le qualifiche del Grifo-E si concluderanno nel 2019 ed il sistema elettronico potrebbe essere pronto per la produzione dal 2020. 



La società ha osservato che gli elementi all'interno del Grifo-E sono maturi e comprovati, con il PI di proprietà dell'azienda. Quest'ultimo rende il radar un sistema facilmente esportabile. È stato sviluppato dalle strutture di Leonardo a Edimburgo, in Scozia, e Nerviano, in Italia. Nel frattempo, Leonardo sta mostrando il radar Grifo-346 M-scan installato nel derivato dell'attacco da combattimento M-346FA del trainer avanzato come sistema E-Scan autonomo. Il radar M-scan è in una fase avanzata di integrazione e fornirà una gamma di modalità per il combattimento aereo, l'attacco di superficie e la navigazione. Tra le funzionalità del radar vi sono il radar ad apertura sintetica (SAR) e il SAR inverso, mentre in modalità track-while-scan può tracciare fino a 10 bersagli aerei contemporaneamente. La portata massima è superiore a 92 km (50 nm).



Il costo per ora di volo con l’M-346FA si riduce fino all’80% rispetto a un più pesante e costoso caccia impiegato in missioni di supporto aereo ravvicinato.

Parola di Test Pilot

Per meglio comprendere quali sono le intrinseche peculiarità dell’M-346 che lo rendono adatto a diventare un ottimo velivolo multiruolo a basso costo, abbiamo parlato con il Comandante Giacomo Iannelli, Project Test Pilot Trainers della Divisione Velivoli di Leonardo: “Innanzitutto la velocità è molto elevata a bassa quota anche con carichi, mentre altri velivoli supersonici hanno migliori prestazioni in configurazione pulita ma peggiorano sensibilmente con l’aggiunta dei carichi.



La manovrabilità è adeguata, grazie anche ai comandi di volo fly-by-wire digitali a 4 canali e questo consente una rilevante rapidità di manovra durante il combattimento ravvicinato. La notevole spinta specifica dei motori permette di rientrare alla base anche a pieno carico, con un motore fuori uso, ad una quota adeguata a rimanere fuori dalla portata media delle minacce missilistiche più comuni, garantendo una notevole capacità di sopravvivenza. Il cosiddetto Carefree Handling assicura che i piloti si possano focalizzare sulla missione, senza doversi preoccupare di uscire dall’inviluppo di volo previsto.



La configurazione bimotore garantisce una elevata sopravvivenza sul campo di battaglia e, nel contempo, l’efficienza dei motori permette di mantenere bassi i consumi, garantendo un’autonomia decisamente buona, ulteriormente estensibile con il rifornimento in volo, capacità già operativa con l’Aeronautica Militare italiana. L’APU (Auxiliary Power Unit) garantisce operazioni di volo in completa autonomia.
L’M-346, nato come addestratore, presenta un’eccellente visibilità ed è un velivolo biposto, fattore molto importante nel volo a bassa quota e grande vantaggio per l’impiego del secondo pilota come gestore dei carichi di bordo, ovvero per altri ruoli specializzati”.
L’interfaccia uomo-macchina è già allo stato dell’arte e comprende avanzati sistemi di presentazione dati ai piloti, inclusi i già qualificati caschi visore, e comandi di tipo HOTAS (Hands On Throttle And Stick), cioè con capacità di controllare tutti i sistemi del velivolo senza togliere le mani dalla manetta motore e dalla barra di comando.
“L’M-346FA”, prosegue Iannelli, “conserva intatte tutte le caratteristiche del trainer avanzato, inclusi i sistemi di bordo per la simulazione di tutti i sistemi e i carichi con i quali si troverà ad operare, vantaggio notevolissimo per i piloti che possono passare senza soluzione di continuità dall’addestramento alle missioni reali, senza cambiare velivolo”.
Le nuove capacità operative dell’FA vanno infine ad aggiungersi a quelle che l’M-346 può già offrire oggi, quale velivolo “Aggressor” e “Companion Trainer” per l’addestramento dei piloti operativi, come dimostrato con notevole successo da parte delle aeronautiche italiana e israeliana.



Tipologie di missione

I carichi esterni trasportabili dall’M-346FA corrispondono a un totale di oltre 2.000 kg oltre ai serbatoi ausiliari da 630 litri ciascuno. Per le missioni di attacco al suolo saranno integrati tutta una serie di munizionamenti di caduta da 500 libbre ciascuno, guidati e non, incluso il munizionamento di precisione di ultima generazione, capace di limitare al massimo i danni collaterali e aumentare il numero di obiettivi da poter colpire contemporaneamente. Per la designazione dei bersagli sono a disposizione Laser Designation Pod di ultima generazione.
Per quanto riguarda le missioni di difesa del territorio nazionale e di Air Policing, inclusa l’intercettazione di potenziali minacce (anche di tipo terroristico) in volo a bassa quota, costituite per esempio da piccoli velivoli o elicotteri ultraleggeri, l’M-346FA può essere equipaggiato con missili aria-aria a corto raggio e a guida infrarossa, un pod ventrale contenente un cannone oppure, su richiesta del cliente, un pod ECM attivo per contromisure elettroniche.
Opportunamente configurato con un mix di carichi aria-suolo e aria-aria, l’M-346FA può svolgere senza problemi missioni di supporto a complesse operazioni di Personnel Recovery/Combat Search And Rescue, cioè di recupero di personale, anche in territorio ostile, ovvero di ricerca e soccorso di equipaggi di volo abbattuti in territorio nemico.
Infine, in caso di missioni da ricognizione, è stato integrato sul velivolo un pod dedicato e già efficacemente utilizzato da diverse forze aeree, inclusa l’Aeronautica Militare italiana, per missioni di ricognizione tattica nei complessi teatri operativi in Afghanistan e Iraq ma anche per immediato ed efficace supporto alla protezione civile in caso di calamità naturali, come avvenuto di recente per il terremoto che ha colpito il centro Italia nell’agosto del 2016.

Missioni e caratteristiche:

Una soluzione tattica a costi molto contenuti

Per il moderno campo di battaglia, la variante FA mantiene tutte le caratteristiche dell'M-346AJT (Advanced Jet Trainer), assicurando alle forze aeree la massima comunanza, flessibilità operativa e capacità di addestramento avanzato.

7 punti d’attacco esterni

Disponibili per accogliere una vasta gamma di munizionamenti di tipo aria-aria e aria-superficie (a guida infrarossa, radar, laser/GPS e non guidato) e diversi carichi esterni fra i quali un pod cannone, pod per ricognizione, designazione bersagli oppure guerra elettronica.

IL POD RAFAEL "LITENING-5 e RECCELITE"


La società israeliana RAFAEL ha di recente annunciato l'integrazione dei pod di targeting e da ricognizione LITENING-5 e RECCELITE sul velivolo d'attacco leggero Leonardo M-346FA. 
Con tale sistema l'M346 FA disporrà di capacità stand-off di designazione bersagli. Il pod Rafael LITENING-5, è impiegato da 27 aeronautiche e integrato su 25 differenti piattaforme; il sistema elettro-ottico è dotato di telecamere IR (FLIR + SWIR) per la visione notturna e camere TV ad alta definizione (HD) per la visione diurna e permette di impiegare un'ampia gamma di armi intelligenti aria-superficie: a guida laser, a guida GPS e EO/IR. 
Con il sistema ISR (Intelligence, Surveillance e Reconnaissance) RECCELITE, l'M-346FA sarà in grado di eseguire la ricerca del bersaglio, utilizzando forme di intelligenza artificiale avanzata, di effettuare l'Automatic Target Recognition e, subito dopo, presso la stazione di terra, l'ulteriore interpretazione dei dati. Gli apparati in questione equipaggeranno gli esemplari di M-346 FA dedicati al cliente di lancio non ancora reso noto da Leonardo.

Sistemi di comunicazione e auto-protezione

Il velivolo dispone di una suite di livello avanzato per comunicazioni net-centriche comprendente un sistema di comunicazioni sicure e un data link tattico (TDL)  e di un sistema di autoprotezione estremamente completo (DASS - Defensive Aids Sub-System). Sono inoltre disponibili un sistema di presentazione dati integrato nel casco del pilota (HMD) e comandi vocali.

Dati tecnici:
  • Ap. alare, con rotaie: 10,11 m – 33.2 ft
  • Lungh.tot: 11,49 m – 37.7 ft
  • Velocità max volo liv., a bassa quota 1,075 km/h - 580 KTAS
  • Quota operativa - 13,715 m- 45,000 ft
  • Propulsione - 2 Honeywell F124-GA-200 turbofans
  • Spinta - 2 x 2,850 kg - 2 x 6,280 lb.

L’M-346 Master, dal quale deriva la versione “FA”, è un aereo da addestramento militare transonico. 


È basato su sviluppi successivi ad una iniziale joint venture tra lo Yakovlev Design Bureau di Mosca e la allora Aermacchi, che si allearono per l'evoluzione del prototipo Yakovlev-Aermacchi 130. Il velivolo M-346 è stato progettato dall'"Experimental Design Bureau" o AS Yakovleva ”in collaborazione con la società italiana Leonardo (ex Alenia Aermacchi). All'epoca, a causa di disaccordi tra i partner, lo sviluppo del modello venne interrotto nella fase finale e le due società ricevettero la documentazione della versione base del futuro velivolo. Successivamente, entrambe le società svilupparono propri modelli, esternamente simili, ma profondamente diversi nei:
  • motori,
  • elettronica,
  • sistemi,
  • composizione delle aerostrutture
  • e nei carrelli.
Sviluppo

Nel 1993, l'Aermacchi firmò un accordo per collaborare con la Yakovlev sul nuovo aereo d'addestramento, che quel costruttore stava sviluppando per l'aeronautica militare della Federazione Russa. L'aereo, frutto di quella collaborazione, effettuò il primo volo nel 1996 e fu portato l'anno successivo in Italia per esplorare la possibilità di proporlo come sostituto dell'Aermacchi MB-339, in servizio presso le scuole di volo dell'Aeronautica Militare dal 1979.
All'epoca l'aereo veniva commercializzato come Yak/AEM-130, ma nel 1999 differenze nelle priorità stabilite dai piani industriali dei due costruttori portarono alla fine della partnership e ogni industria proseguì lo sviluppo in modo indipendente: l'Aermacchi con il suo M-346 e la Yakovlev con lo Yak-130. L'azienda italiana rimase titolare dei diritti di commercializzazione del velivolo per tutto il mondo, tranne la Russia e le altre nazioni della Comunità degli Stati Indipendenti. La Yakovlev ha portato avanti lo sviluppo della sua versione in collaborazione con la Sokol Aircraft-Building Plant.
L'M-346 è un velivolo largamente modificato rispetto all'aereo che la joint venture stava producendo e adotta sistemi ed equipaggiamenti esclusivamente di produzione occidentale. Il primo prototipo fu presentato il 7 giugno 2003 ed effettuò il primo volo il 15 luglio 2004.
Nel gennaio 2005, il ministro della difesa greco ha firmato un memorandum d'intesa (Memorandum of Understanding - MOU) per diventare un partner del programma e nel 2006 l'Aermacchi ha firmato un accordo di cooperazione industriale con la Hellenic Aerospace Industry.
Nel luglio 2007, l'M-346 si è portato in volo negli Emirati Arabi Uniti per una campagna di prove in condizioni di alta temperatura e per una valutazione operativa da parte della United Arab Emirates Air Force.
Nel marzo 2008 è stata la volta della cilena ENAER, in occasione del salone aeronautico FIDAE di Santiago del Cile, di firmare un memorandum d'intesa con la azienda, divenuta nel frattempo Alenia Aermacchi.
Il 10 aprile 2008 è stato presentato un ulteriore prototipo nella configurazione finale per la produzione, definita "Industrial Baseline Configuration", caratterizzata da un nuovo carrello d'atterraggio, un nuovo aerofreno e un numero maggiore di parti realizzate in materiale composito.
Nel maggio successivo la Boeing ha firmato a sua volta un memorandum per una cooperazione nel marketing, vendite, addestramento e supporto dei due addestratori Aermacchi: l'M-346 e l'M-311.
L'8 luglio il primo esemplare di pre-serie effettua il primo volo e il 18 dicembre il velivolo, pilotato dal capo collaudatore Quirino Bucci, raggiunge la velocità massima di Mach 1,15 (1 255 km/h), superando per la prima volta la barriera del suono e con ciò risultando il secondo aereo interamente progettato e costruito in Italia a ottenere questo risultato, dopo il primo, che fu l'Aerfer Sagittario II nel 1956.

La scelta dal nome

Il 20 ottobre 2008 Alenia Aermacchi aveva indetto una concorso online per assegnare un nome all'M-346. Una commissione composta dal management di Finmeccanica, Alenia Aeronautica e Alenia Aermacchi, scelse fra le più di 4000 proposte ricevute il nome "Master", premiando con un volo sull'aereo il vincitore del concorso, Mauro Petrolati. La commissione selezionò il nome "Master", avendolo ritenuto un termine internazionale che sintetizza l'M-346 come strumento ideale per insegnare a volare ai futuri piloti dei caccia di ultima generazione e contemporaneamente come il livello massimo di istruzione raggiungibile da un allievo.
È da notare che il nome "Master", il quale secondo il regolamento doveva essere inedito nel mondo dell'aeronautica, è stato in realtà precedentemente utilizzato dall'addestratore britannico con motore ad elica Miles Master dell'epoca della seconda guerra mondiale, e quindi, a rigore, non avrebbe dovuto essere scelto.

L'ordine da parte dell'Aeronautica Militare

Sin dal giugno 2007, nel corso del secondo governo Prodi, l'allora Sottosegretario alla Difesa Giovanni Lorenzo Forcieri, diede conto dell'intenzione di acquistare 14 esemplari di M-346 per l'Aeronautica Militare, completi del relativo supporto logistico. L'impegno di spesa venne preventivato in circa 400 milioni di euro, che furono stanziati l'anno seguente dal governo successivo, con la legge finanziaria del 2008, in conto al Ministero dello Sviluppo Economico.
Al salone parigino di Le Bourget di metà giugno 2009 è stato annunciato l'acquisto da parte dell'Aeronautica Militare di 6 aerei, con un'opzione per ulteriori 9, e che il contratto relativo al supporto logistico è in via di definizione. La Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici (ARMAEREO) ha reso noto che l'aereo è stato classificato come T-346. Successivamente, l'Aeronautica Militare di Singapore ha firmato un contratto per la fornitura di 12 velivoli. In seguito, l'Aeronautica Militare ha confermato l'intenzione di acquisire un primo lotto di 15 Master, secondo un piano di consegne che non prevede una produzione intensiva, da impiegare come addestratori avanzati. Il 18 giugno 2009 la Alenia Aermacchi ha annunciato di aver ricevuto l'ordine per i primi sei velivoli, con una opzione per altri nove.
Il 21 dicembre 2010, a Venegono, sono stati presentati i primi due esemplari dei sei ordinati, designati dall'Aeronautica Militare come T-346A.
Il 7 agosto 2014 i primi due piloti del 61º Stormo hanno concluso con successo il corso di formazione per volare sul T-346.
Il 22 marzo 2016 viene annunciato il contratto di 9 esemplari oltre ai 9 già ordinati in precedenza. Le consegne dei nuovi velivoli inizieranno a partire dal 2016 per essere completate entro il 2018.

La vittoria in Israele

Il 16 febbraio 2012 il Ministero della Difesa israeliano ha annunciato di aver selezionato gli M-346 Master per sostituire i 30 TA-4 Skyhawk ancora in dotazione come aerei addestratori nell'Heyl Ha'Avir. Anche in questo caso l'M-346 ha avuto la meglio nei confronti del "rivale" sudcoreano KAI T-50 Golden Eagle, che era stato valutato da Israele nella gara per l'acquisizione del nuovo addestratore avanzato.
Il 19 luglio 2012 Finmeccanica ha sottoscritto i contratti, per un ammontare di 932 milioni di dollari, per la fornitura da parte di Alenia Aermacchi di 30 addestratori M-346. L'accordo ha un valore complessivo - che include velivoli, motori, manutenzione, logistica, simulatori e addestramento - di 932 milioni di dollari. In pratica si è trattato di un baratto, poiché l'Italia ha acquistato due aerei da allerta radar IAI Gulfstream G550AEW e un satellite militare ottico IAI\MBT OPTSAT-3000. Il 20 marzo 2014 è avvenuto il roll out del primo esemplare. Le consegne sono previste a partire dall'estate 2014.

L'ordine polacco

La Polonia ha selezionato il velivolo come suo nuovo jet d'addestramento avanzato. La firma del contratto, per 8 velivoli con il relativo supporto tecnico (e un'opzione per altri 4), è avvenuta il 27 febbraio 2014.
La consegna dei primi due esemplari di M-346 Master, ribattezzati Bielik, è avvenuta nel novembre 2016, tuttavia sono stati evidenziati del problemi software per la simulazione dell'utilizzo delle armi in dotazione agli F-16 polacchi che ha costretto le autorità polacche a rifiutare i velivoli, sospendendone la consegna in attesa delle necessarie modifiche software da parte del produttore Leonardo.
Una volta risolti i problemi al software, i voli degli M-346 della Siły Powietrzne sono ripresi nel febbraio del 2018; il 24 novembre dello stesso anno si è svolta a Dęblin la cerimonia ufficiale per il battesimo dei velivoli con il nome scelto localmente. Nelle previsioni gli M-346 saranno il fulcro del sistema addestrativo dell'aviazione polacca a partire dal 2021, data dalla quale è prevista la dismissione dei più anziani PZL TS-11 Iskra.

La Gara negli USA per il T-X

Negli Stati Uniti, l'Alenia Aermacchi ha partecipato al programma T-X, il concorso indetto nel dall'U.S. Air Force per trovare il sostituto del Northrop T-38 Talon come addestratore avanzato. Per l'occasione l'azienda rinominò il velivolo Sistema Formativo Integrato T-100 (Leonardo DRS T-100 Integrated Training System) e annunciò che in caso di vittoria avrebbe spostato una parte della produzione dall'Italia agli U.S.A. Il programma prevedeva una fornitura di 350 aerei, con la prospettiva di ulteriori acquisti che avrebbero portato alla fornitura totale di oltre 1.000 velivoli. Nel gennaio 2013 Alenia Aermacchi firmò una lettera di intenti con la General Dynamics per l'ingresso della compagnia statunitense all'interno del programma. Tuttavia l'azienda americana si ritirò dal programma lasciando spazio nel 2016 alla Raytheon. Anche quest'ultima però, agli inizi del 2017, si ritirò e lasciando sola Alenia Aermacchi, nel frattempo confluita in Leonardo, che proseguì la partecipazione al programma tramite la controllata DRS Technologies. Il 27 settembre 2018 è stato annunciato che il vincitore del concorso è il team formato da Boeing e Saab.

Prospettive future

Le stime prevedono che il modello sarà costruito in oltre 600 esemplari entro il 2020, escludendo la versione da combattimento, alla quale a volte ci si riferisce con la designazione non ufficiale M-346K. Quest'ultima è un candidato alla sostituzione del caccia leggero Northrop F-5E Tiger II, diffuso in numerose aeronautiche militari nel mondo.
Sebbene questo aereo nasca come addestratore, non sarà escluso il suo impiego come cacciabombardiere leggero, come è accaduto per l'MB-339.
Il 26 aprile 2010, Alenia Aermacchi e EADS Defence and Security hanno presentato una risposta comune, basata sull'M-346 Master, alla richiesta di informazioni dell'Agenzia europea per la difesa (EDA) per il programma Advanced European Jet Pilot Training (AEJPT).

Tecnica

L'aereo possiede elevata manovrabilità grazie ai materiali compositi con cui è costruito, al rapporto peso/potenza minimo e alle varie soluzioni aerodinamiche adoperate. Inoltre riesce a mantenere piena maneggevolezza fino ad un angolo di incidenza di 40°; può raggiungere i 1.085 km/h ad una altezza di 1.500 m e in picchiata potrebbe raggiungere Mach 1,2. Tuttavia la struttura non è progettata per il volo supersonico per cui i due motori sono stati ridotti in potenza in modo tale che alla massima manetta il loro numero di giri sia pari a circa il 94% del valore massimo. Il velivolo è lungo 11,5 m con apertura alare di 9,72 m. L'autonomia di volo è di 1.889 km che possono diventare 2.537 km con due serbatoi esterni. Possiede comandi digitali ed è pilotabile con un joystick. È predisposto per un cannone da 20 mm DEFA. Dispone di 8 punti d'attacco subalari, rispettivamente da 1.050 kg, 550 kg, 300 kg e 150 kg (sul wingtip) e uno centrale da 600 kg. È predisposto per missili aria-aria AIM- 9L Sidewinder a guida IR, bombe Mk.82, Mk.83, Mk.84, missili aria-terra AGM-65 Maverick, contenitori per razzi da 70 mm Rockeye. Può, inoltre, essere armato con un cannone da 30 mm ed è configurabile per attacchi al suolo con bombe e missili aria-terra e antinave.
Infine il computer del Flight Control System (FCS) dell'aeromobile è stato sviluppato da Alenia SIA in collaborazione con Selex Communications, mentre il software di volo è sviluppato interamente da Alenia Aermacchi.

Incidenti

Il 18 novembre 2011 il prototipo 001, matricola militare X615, che aveva partecipato al Dubai Airshow, precipita in mare mentre fa ritorno verso l'Italia. I due piloti a bordo si salvano eiettandosi.
L'11 maggio 2013 un M-346 decollato da Torino, precipita in un'area boschiva del Savonese tra Piana Crixia e Dego. Il pilota, Matteo Maurizio, collaudatore dell'Alenia, si salva eiettandosi. Anche in questo caso si tratta di un prototipo, matricola X617, il primo esemplare di pre-serie (LRIP - Low Rate Initial Production) che aveva compiuto il suo primo volo l'8 luglio 2008.

Utilizzatori:
  • Israele - 102º Gruppo (Hatzerim) - 30 esemplari; tutti consegnati e operativi.
  • Italia - AMI 212º Gruppo (Lecce-Galatina) - 18 esemplari; 18 consegnati al febbraio 2018. 4 esemplari consegnati dal 2019 in uso per l'International Flight Training School (IFTS).
  • Polonia - 48^ Eskadra Lotnicza (48º Gruppo Volo) (Dêblin) - 8 esemplari ordinati ed in servizio al maggio 2018, più ulteriori 4 esemplari ordinati a marzo 2018, che porteranno a 12 il totale degli aerei ordinati. Ulteriori 4 esemplari sono stati ordinati a dicembre 2018, portando così a 16 il numero degli esemplari ordinati.
  • Singapore - 150th Squadron (Cazaux - Francia) - 12 esemplari; tutti consegnati e operativi.

ENGLISH

M-346FA Fighter Attack Aircraft

Italian aerospace and defence company Leonardo introduced M-346FA (Fighter Attack) aircraft, a new variant of the Aermacchi M-346 twin-engine advanced trainer aircraft, in June. The new variant is designed to provide enhanced mission performance to the air forces on the battlefield.
The M-346FA combat aircraft can be deployed in ground support roles, including air-to-ground attack, tactical, close air support (CAS), counter-insurgency (COIN), and interdiction with precision guided munitions. It is also suited for pilot training, air-to-air combat, air policing, airborne tactical reconnaissance, and airspace control missions.
The two existing variants of the M-346 family include the M-346 Advanced Jet Trainer (AJT) and multi-role M-346FT (Fighter Trainer).
M-346FA digital glass cockpit
The M-346FA fighter attack aircraft features a digital glass cockpit accommodating two crew members in tandem configuration.
The cockpit incorporates LCD multi-function displays, head-up display, night vision goggle (NVG) device, voice command system, self-protection system, helmet-mounted display (HMD) systems, navigation and communications, and traffic collision avoidance system.
The onboard four-channel fly-by-wire flight control system offers increased mission reliability and flight safety.
M-346FA armament
With a maximum take-off weight of 10,400kg, the combat aircraft can carry various external loads such as GPS-guided / laser / unguided air-to-air and air-surface weapons, bombs, and targeting pods to attack air and surface-based targets.
A total of seven pylon stations are provided that are capable of mounting weaponry, including Iris-T and AIM-9L air-to-air missiles, rocket launchers, small diameter bomb (SDB), 500lb GBU-38 joint direct attack munitions (JDAM), 1,000lb GBU-32 JDAM, 500lb Lizard 2 laser-guided bomb (LGB), 500lb Lizard 4 GPS/LGB, GBU-12/16 (500lb/1,000lb) Paveway II LGB, 500lb GBU-49 Enhanced Paveway II GPS/LGB, 500lb MK.82HD Snakeye and 1,000lb MK.83 general-purpose bombs.
A gun pod can be fitted to house aircraft ammunition. Additionally, the aircraft carries target designation and tactical reconnaissance pods on the external hardpoints to detect and locate the targets in both day and night-time conditions.
Sensors and countermeasures of the M-346FA
The M-346FA light attack aircraft is outfitted with Leonardo’s Grifo multi-role / multi-mode, X-band fire control radar to search and track single or multiple targets in air-to-air, air-to-surface and air combat modes.
"The two existing variants of the M-346 family include the M-346 Advanced Jet Trainer (AJT) and multi-role M-346FT (Fighter Trainer)."
The sensor suite comprises a secure net-centric communications system, tactical data link, identification friend or foe (IFF) interrogator system, and a radar cross section reduction kit.
A defensive aids sub-system (DASS) is installed to protect the aircraft against air-to-air and surface-to-air missiles. It consists of a radar warning receiver (RWR), missile approach warning system (MAWS), chaff and flare dispenser, and radar cross section reduction kit.
The electronic warfare pods are fitted to the aircraft wingtips to counter enemy radars and detection systems.
Engine and performance of M-346FA combat aircraft
The M-346FA fighter aircraft is powered by two Honeywell F124-GA-200 turbofan engines, which develop a maximum thrust of 2,850kg each.
The powerplant delivers a limit speed of 572kt and a maximum level speed of 590kt. The aircraft has a service ceiling of 45,000ft and can climb at a rate of 21,000ft/min. The aircraft’s limit manoeuvring load factor is 8g/-3g.
The high-fuel capacity of the aircraft allows it to endure for two hours and 40 minutes. The addition of up to three 630l external fuel tanks increase the flight time to approximately four hours.
The aircraft can perform air-to-air refuelling for both time-on-station and long-range endurance missions.

(Web, Google, Leonardo, Airforce-technology, Wikipedia, RID, You Tube)






































Future Attack Reconnaissance Aircraft (FARA)



Il “Future Attack Reconnaissance Aircraft” dell’US ARMY sarà il più importante elicottero da ricognizione armato al mondo. 


L'esercito degli Stati Uniti ha assimilato tutte le lezioni apprese dai precedenti programmi ed ha formulato tecniche innovative per la definizione dei requisiti, la supervisione e l'esecuzione e la transizione al programma pianificato.
Nel 2012, l’Us Army ha assegnato nuovi compito ad una parte della sua flotta di Apache AH-64 per supportare squadroni di ricognizione e di attacco pesante per sopperire temporaneamente alla imminente sostituzione dell'Oh-58 Kiowa; apparve subito chiaro che questa era una soluzione non ottimale perché l'Apache è un elicottero d’attacco e non un elicottero da ricognizione armato. Con il nuovo progetto denominato “FARA”, l'esercito USA prevede di sostituire circa il 50% della sua flotta di AH-64 obsoleta.
La missione futura richiede una capacità molto più avanzata. Gli squadroni di cavalleria aerea dovranno ricevere il FARA, ma ci sarà ancora spazio per i vecchi elicotteri Apache che rimarrebbe nei battaglioni di attacco e verrà progressivamente migliorato per qualche tempo ancora.
Il team “Future Lift” ha iniziato a sviluppare rapidamente due velivoli: 
  • il Future Attack Reconnaissance Aircraft,
  • e il Future Long Attack Aircraft, 
  • che mirano a sostituire rispettivamente alcuni elicotteri AH-64 Apache e UH-60 Black Hawk. Per il programma FARA, il team prevede di assegnare due progetti l'anno prossimo per creare prototipi competitivi che effettueranno un primo volo nel 2023.
  • L’Us Army di recente sollecitato la realizzazione di un prototipo competitivo da ricognizione e attacco futuro.




AVX / L3, Bell, Boeing, Karem e Sikorsky hanno presentato progetti per il Future Attack Reconnaissance Aircraft. 
A prima vista, hanno una sorprendente somiglianza con il Comanche, un elicottero stealth che l’US ARMY cercò di mettere in servizio operativo circa 20 anni fa. L'esercito sceglierà due delle cinque squadre concorrenti per costruire prototipi per un nuovo aereo da ricognizione Future Attack.



La società AVX Aircraft collabora con L3Harris Technologies per offrire l'elicottero coassiale composto (CCH). Il team di AVX e L3 ha presentato il suo progetto per il FARA al summit annuale dell'American Aviation Association of America a Nashville, Tennessee, nell'aprile 2019. Il design monomotore utilizza la tecnologia composta di ventole coassiali e canalizzatie per l'AVX.






La Bell collabora con la Collins Aerospace nel proporre il suo “Invictus 360”. 



Bell ha rivelato il suo design del Bell 360 Invictus basato sulla sua tecnologia 525 poco prima della conferenza annuale AUSA nel 2019. L’elicottero presenta un singolo rotore principale in una configurazione a quattro pale e una fusoliera in pozzetto in tandem a bassa resistenza.
L'elicottero Boeing FARA ha un design a rotore singolo.

Karem ha annunciato che avrebbe collaborato con Northrop e Raytheon ed ha presentato all’Us Army il suo AR-40, con un singolo rotore principale, ali composte inclinabili ed un rotore di coda.



L'offerta di Sikorsky “Raider X” si basa sia sulla sua tecnologia coassiale X2 vista nel suo S-97 Raider e sull'SB-1 Defiant sviluppata da Sikorsky-Boeing: il Raider X è già in costruzione.





L’Esercito statunitense sta cercando di scegliere i due costruttori finale per il 2020; dopo che l'esercito avrà ultimato la selezione, le due compagini presenteranno i prototipi competitivi, seguiti poi da un primo volo nel 2023.
I risultati di questi test supporteranno una decisione per una rapida acquisizione.
Il CP FARA sarà paragonabile per dimensioni a quello che è stato descritto come set di capacità (FVL) Future Vertical Lift (CS) 1. Il veicolo aereo FVL CS 1 è il più piccolo e agile veicolo aereo della famiglia di sistemi FVL (FoS). Il veicolo aereo CS 1 effettuerà: 
  • operazioni di ricognizione, 
  • attacco leggero e assalto / sollevamento leggero a supporto delle forze armate e congiunte. 
  • L'aeromobile sarà pilotato da due uomini d’equipaggio e dovrà anche essere in grado di essere pilotato da un solo pilota o da remoto da una stazione a terra. Lo Special Operations Command (SOCOM) e la US Coast Guard (USCG) hanno interesse per le varianti FARA che potranno trasportare passeggeri, ma l'Esercito è contrario. 
  • Alcune tecnologie dimostrative dell'architettura dei sistemi di missione JMR (MSAD) sono sufficientemente mature per consentire l'approccio dei sistemi aperti modulari (MOSA) sul FARA, e altre stanno maturando. Il governo fornirà indicazioni sull'architettura MOSA come parte della sollecitazione finale.

I futuri aeromobili richiederanno anche un'architettura di sistema aperta e modulare: un qualcosa di simile al modo con cui gli smartphone possono ricevere e completare facilmente gli aggiornamenti settimanali. 
In un futuro molto vicino l’aviazione dell’esercito dovrà operare in uno spazio aereo altamente contestato / complesso e in ambienti degradati contro avversari alla pari in possesso di un sistema avanzato di difesa aerea integrato. 
L'esercito attualmente non ha la capacità di condurre ricognizioni armate in grado di nascondersi nel disordine RADAR e tra i canyon urbani delle megalopoli. Per colmare questa lacuna, l’Us Army prevede di dotarsi di un aeromobile di nuova generazione, facoltativamente presidiato, con caratteristiche che richiedono un ridotto carico di lavoro cognitivo, un aumento del tempo operativo, attraverso design ultra affidabili e periodi prolungati senza manutenzione, nonché team avanzati e capacità autonome.
Insieme ai sistemi senza pilota ed armamenti aerei allo stato dell’arte; questa nuova piattaforma aerea sarà il fulcro del sistema di difesa aerea integrato e fornirà capacità di manovra in una battaglia multi-dominio. Questa piattaforma dovrà avere prestazioni ottimizzate. 
Fondamentale per questa piattaforma sarà il software resiliente progettato per consentire un rapido avanzamento delle capacità nei sottosistemi ed una gestione economica del ciclo di vita. Questo velivolo appositamente costruito verrà messo in campo ai livelli superiori alla divisione; altre varianti potrebbero essere dispiegate in tutte le formazioni aerotattiche.
Il CP FARA sarà progettato e sviluppato nell'ambito di un approccio di acquisizione semplificato che sfrutta strumenti e processi moderni, innovazione del settore e un approccio governativo rivoluzionario attraverso una strategia dell’esercito recentemente implementata in squadre funzionali trasversali. L'intento è quello di avere una "architettura aperta" della piattaforma per consentire l'integrazione efficiente delle attrezzature di missione durante l'intero ciclo di vita. Si prevede che la piena capacità della missione avverrà attraverso sforzi di integrazione all'interno di Engineering and Manufacturing Development (EMD) o un CP post-FARA equivalente.
Le efficienze tipiche utilizzate durante l'esecuzione del progetto scientifico e tecnologico (S&T) simili al programma di dimostrazione tecnologica multiruolo congiunta dell'esercito (JMR TD) saranno implementate nell'ambito di questo sforzo, come ulteriormente spiegato in questa sollecitazione. Inoltre, facendo leva sull'approccio all'acquisizione basata sulle prestazioni di una Dichiarazione di obiettivi (SOO), il governo sta fornendo in questa sollecitazione l'obiettivo generale e gli obiettivi di questo sforzo per includere alcuni requisiti minimi nei settori dell'aeronavigabilità / qualificazione, controllo del governo e revisioni, risultati finali e prestazioni del sistema. Ciò consentirà agli offerenti del settore di proporre efficienze in queste aree e un approccio generale per raggiungere gli obiettivi del CP FARA e preparare al meglio e semplificare gli sforzi per raggiungere la produzione e mantenere l'accessibilità economica.
Agli operatori del settore sono stati concessi circa nove mesi per sviluppare progetti preliminari e fornire al team governativo i dati e le informazioni necessarie per effettuare una down-selection a due società / team dopo una revisione iniziale del progetto e del rischio (ID&RR). Il numero di partecipanti al settore sarà ridotto a due dopo la progettazione iniziale e la revisione del rischio per mantenere un ambiente competitivo per un successivo programma di registrazione. Le decisioni verranno prese valutando la progettazione iniziale e avvicinando i dati in base ai seguenti criteri:
  • Rivalutazione del design, 
  • approccio tecnico, 
  • approccio gestionale, 
  • costo basato su modifiche dalla proposta, 
  • set di dati più completo con cui valutare,
  • probabilità di soddisfare gli attributi / le misure di prestazione chiave, 
  • i requisiti di soglia,
  • altri fattori che contribuiscono al raggiungimento dell'obiettivo FARA.
  • Credibilità delle previsioni analitiche. 
  • l'intervallo e la probabilità di possibili esiti dovrebbero essere quantificati, 
  • la capacità di colmare analiticamente il divario tra le prestazioni dimostrate e quelle progettuali per la piccola serie di casi in cui il set di equipaggiamento obiettivo potrebbe non essere disponibile (ad es. Motore a turbina migliorato),
  • valutazione del rischio residuo, 
  • percorso di mitigazione fattibile,
  • approccio globale a sostegno, 
  • sopravvivenza, 
  • durata e aeronavigabilità,
  • accessibilità prevista per il ciclo di vita, compresi i costi di acquisizione e supporto,
  • costi e pianificazione delle prestazioni fino ad oggi,
  • grado di collaborazione, 
  • condivisione dei dati (con diritti adeguati) con il governo.

Le due società / squadre selezionate procederanno alla fase di progettazione finale, costruzione e test dei dettagli che comprende tutte le altre attività necessarie e di supporto. Verrà eseguita una revisione finale del progetto e del rischio per ricevere l'approvazione del governo per proseguire gli sforzi. Successivamente al completamento dei disegni tecnici e dei test del sottosistema, verrà eseguita una revisione preliminare del progetto preliminare per fornire al governo le informazioni, i dati e la documentazione necessari per eseguire gli sforzi associati alla successiva fase.
L'aeromobile deve essere progettato per adattarsi ai metodi di produzione e sostenibilità. Metodi di prototipazione rapida possono essere utilizzati al fine di soddisfare i vincoli di pianificazione a condizione che esista un percorso a basso rischio verso un approccio di produzione e sostenibilità. Le prove di sviluppo a terra e di volo per caratterizzare il comportamento del veicolo ed espandere l'inviluppo del volo devono essere condotte da una squadra di prova combinata con il personale delle prove di volo sia del governo che dell'industria. Dopo un periodo necessario per il rilascio della qualifica di sicurezza, i prototipi competitivi saranno trasferiti al governo con un supporto logistico dell’appaltatore, sufficiente per eseguire i test di volo.
Il Project Manager del FARA ha cercato informazioni nell'ambito della Richiesta di informazioni sui sistemi di missione su potenziali sistemi di missione da integrare e qualificare sull'aeromobile durante lo sviluppo di ingegneria e produzione con eventuale transizione a produzione e messa in campo. Le informazioni fornite nell'ambito di questa RFI informeranno le attività di riduzione del rischio e le decisioni di configurazione degli aeromobili a breve termine.
Il cannone da 20 mm sarà completamente integrato con minimo 180° di copertura azimutale e desiderata a 360°; copertura di elevazione a 60°.
I sistemi ed i sensori saranno integrati ed in grado di fornire un pilotaggio attraverso un array allo stato solido che copre 360° in ambienti visivi degradati, diurna / notturna e messa a terra a distanza ravvicinata, media e estesa per massimizzare le capacità di acquisizione del bersaglio e supportare tutti i tipi di munizioni, rilevamento con scarsa illuminazione di un ostacolo, rilevamento radar, interferometria radar, rilevamento meteorologico, visione del terreno e consapevolezza della situazione. Il software minimizzerà il carico di lavoro per il pilota attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e facilitare i processi decisionali. 
Tutti i dati dei sensori saranno in grado di trasmettere internamente all’head-up ed ai display multi-cockpit ed esternamente agli altri sistemi in ambiente operativo.
Una suite di comunicazione multibanda ed a banda singola consentirà le comunicazioni in HF, VHF (AM / FM), UHF (AM / SATCOM), Link 16 ed altre forme d'onda di rete avanzate, Blue Force Tracking, carico di lavoro -maneed con equipaggio / non presidiato (MUM) in team attraverso Level of Interoperability (LOI) 5, identificazione / transponder e comunicazioni interne. Sorveglianza aeromobili in grado di modalità 5 Livello 2 in uscita / ingresso, Modalità 5 Livello 2 Trasmissione, Sorveglianza automatica dipendente - Trasmissione (ADS-B) In / out ed IFF con l’interrogazione di minacce aeree e terrestri. Il velivolo FARA utilizzerà una suite completa che riduca al minimo il peso, semplifichi l'integrazione per future modifiche / aggiornamenti, completamente integrato e conforme all'architettura del sistema aperto dell'aeromobile.
Un set di navigazione legacy consentirà modalità di navigazione di prossima generazione in VHF Nav / ILS, TACAN, Doppler, EGI con crittografia M-code e navigazione di precisione e timing (A-PNT) e Digital Terrain Elevation Data assistiti (DTED) assistiti soluzioni visive per la navigazione aerea in ambienti negati GPS e in condizioni meteorologiche strumentali (IMC). Il FARA sarà anche interessato ad applicazioni software che supporteranno l'autonomia supervisionata per il volo con equipaggio opzionale.
Apparecchiature per la sopravvivenza degli aeromobili forniranno una copertura sferica della piattaforma al fine di sconfiggere le minacce imminenti, in grado di rilevare minacce RF, IR e laser. Sistemi di allarme missilistici rileveranno l’avvenuto arrivo di minacce ostili. Sistemi di contromisure proteggeranno dalle minacce RF e IR. 
L’electronic Warfare (EW) includerà sistemi di disturbo RF con una suite ASE completa che riduca al minimo il peso e che possa essere integrata con i sistemi di navigazione e pilotaggio degli aeromobili, conforme all'architettura aperta dell'aeromobile. 




ENGLISH

Future Attack Reconnaissance Aircraft (FARA)

FARA is going to be the greatest armed reconnaissance helicopter in the world. Why is FARA expected to succeed when other scout/recon/light attack programs have not? The Army stated 28 June 2018 "The Army accumulates lessons learned from all programs. FARA employs innovative techniques for requirements definition, oversight and execution, and transition to the planned PoR.” In 2012, the Army reassigned a portion of its AH-64 Apache fleet to support heavy attack reconnaissance squadrons, as a replacement for the OH-58 Kiowa. This was a suboptimal solution. The Apache is an attack helicopter; it is not an armed reconnaissance helicopter. At the time, theArmy did it for budget considerations. After FARA is fielded, the Army plans to replace about 50 percent of its aging AH-64 fleet. The Apache/Gray Eagle team is suitable for the current mission. The future mission demands a more advanced capability. Air cavalry squadrons may receive FARA, while there would still be room for Apache helicopters. Apache helicopter would remain in the attack battalions and being incrementally improved for some time into the future. The Future Vertical Lift Cross-Functional Team has started to rapidly develop two aircraft -- the Future Attack Reconnaissance Aircraft and Future Long Range Attack Aircraft, which aim to replace some AH-64 Apache and UH-60 Black Hawk helicopters, respectively. For the FARA program, the team expects to award two vendors next year to create competitive prototypes that will perform a government-sponsored fly-off in 2023. Army Contracting Command’s (ACC) solicited proposals for the Future Attack Reconnaissance Aircraft Competitive Prototype (FARA CP) using an Other Transaction for Prototype (OTAP) in accordance with 10 United States Code (USC) 2371b. U.S. Army Contracting Command – Redstone Arsenal (ACC-RSA), Aviation Development Directorate – Eustis (ADD-E) Contracting Division was acting on behalf of the U.S. Army Futures Command, Future Vertical Lift Cross-Functional Team (FVL CFT). AVX/L3, Bell, Boeing, Karem, and Sikorsky submitted designs for the Future Attack Reconnaissance Aircraft. At first glance, they bear a striking resemblance to the Comanche, a stealth helicopter the Army tried to field some 20 years ago. The Army will choose two of five competing teams to build prototypes for a new Future Attack Reconnaissance Aircraft. AVX Aircraft teamed up with L3Harris Technologies to offer the Compound Coaxial Helicopter (CCH). The AVX and L3 team unveiled its design for FARA at the Army Aviation Association of America’s annual summit in Nashville, Tennessee, in April 2019. The single-engine design uses AVX’s compound coaxial and ducted fans technology.
Bell partnered with Collins Aerospace in proposing the 360 Invictus. Bell revealed its design — the Bell 360 Invictus — based off its 525 technology shortly before the AUSA annual conference in 2019. It features a single main rotor in a four-blade configuration and a low-drag tandem cockpit fuselage.
Boeing FARA helicopter has a thrust-compounded single main rotor design
Karem announced it would team with Northrop and Raytheon and came out with its design at AUSA — its AR-40 — with a single main rotor, tilting compound wings and a rotating tail rotor.Sikorsky’s offering — Raider X — is based on both its X2 coaxial technology seen in its S-97 Raider and the Sikorsky-Boeing-developed SB-1 Defiant, which are now both flying. Raider X is already under construction. The Army's Future Vertical Lift Cross-Functional Team looked to award two vendors in March 2020. After the Army made a selection, the two companies will present competitive prototypes followed by a "government-sponsored fly off" in 2023.
Future Attack Reconnaissance Aircraft Competitive Prototype (FARA CP) CP funds a competitive prototyping effort to design, build, and test a FARA in an operationally relevant environment at a technological readiness level (TRL) 7. The results of this prototyping and test effort will support a decision to enter into a formal program of record for EMD through production as a rapid acquisition.
FARA CP would be comparable in size to what has been described as Future Vertical Lift (FVL) Capability Set (CS) 1. FVL CS 1 air vehicle is the smallest, most agile air vehicle in the FVL Family of Systems (FoS). The CS 1 air vehicle will conduct reconnaissance, light attack and light assault/lift operations in support of Army and Joint forces. The a Future Vertical Lift (FVL) Capability Set (CS) 1 Request for Information dated 18 February 2016 focused on technologies targeted for a 2030 fielding.
The aircraft should accommodate two pilots but should also be capable of being piloted by only one pilot or remotely piloted from a ground station. Special Operations Command (SOCOM) and the U.S. Coast Guard (USCG) have an interest in FARA variants that can carry passengers, but the Army does not. Some JMR Mission Systems Architecture Demonstration (MSAD) technologies are mature enough to enable Modular Open systems approach (MOSA) on FARA, and others are maturing. The Government will provide guidance on MOSA architecture as part of the final solicitation.
Future aircraft will also require a Modular Open System Architecture. This is envisioned it to have something similar to how smartphones can easily receive and complete updates every few weeks. It took too long to make updates on the reconnaissance helicopter.
Army Aviation must operate in highly contested/complex airspace and degraded environments against peer/near peer adversaries capable of an advanced integrated air defense system. The Army currently lacks the ability to conduct armed reconnaissance, light attack, and security with improved stand-off and lethal and non-lethal capabilities with a platform sized to hide in RADAR clutter and for the urban canyons of mega cities. To close this gap, the Army envisions an optionally manned, next generation rotorcraft with attributes of reduced cognitive workload, increased operational tempo (OPTEMPO) through ultra-reliable designs and extended maintenance free periods, and advanced teaming and autonomous capabilities.
Teamed with unmanned systems and various air launched effects, this platform will be the center piece of the integrated air defense system (IADS) breeching team to provide freedom of maneuver in a multi-domain battle. This platform is the “knife fighter” of future Army Aviation capabilities, a small form factor platform with maximized performance. Critical to this envisioned platform is a resilient digital backbone designed to allow rapid capability advancement in subsystems and software and affordable life cycle management. This purpose built aircraft will be fielded at echelons above division but other variants could be fielded across all aviation formations.
The FARA CP will be designed and developed within a streamlined acquisition approach leveraging modern tools and processes, industry innovation, and a revolutionary Government approach through the recently implemented Army strategy of Cross Functional Teams. The intent for the aircraft developed under this solicitation is to have an ‘open architecture’ on the platform to allow efficient integration of mission equipment throughout the lifecycle. However, it is anticipated that full mission capability will occur through integration efforts within Engineering and Manufacturing Development (EMD) or an equivalent effort post-FARA CP.
Typical efficiencies utilized during science and technology (S&T) project execution similar to the Army’s Joint Multirole Technology Demonstration (JMR TD) program will be implemented within this effort as further explained throughout this solicitation. Furthermore, leveraging the Performance Based Acquisition approach of a Statement of Objectives (SOO), the government is providing in this solicitation the overall goal and objectives for this effort to include some minimum requirements in the areas of airworthiness/qualification, government oversight and reviews, deliverables, and system performance. This will allow industry offerors to propose efficiencies in these areas and overall approach to meeting FARA CP goals and best prepare for, and streamline, the follow on efforts to reach production and maintain affordability. Only Industry participants selected for the FARA CP program subsequent phases to complete the comprehensive systems integration and conduct full airworthiness qualification required to execute a production decision.
Several incremental steps will be utilized to ensure the Government is continuing to invest appropriately. In FY19, the Government anticipates multiple (four to six) initial awards will be made based on proposed conceptual designs and approaches to obtain the FARA CP desired results.
Industry participants will be given approximately nine months to develop preliminary designs and provide the government team with the data and insight required to make a down-selection to two companies/teams after an Initial Design and Risk Review (ID&RR). The number of Industry participants will be reduced to two after the Initial Design and Risk Review to maintain a competitive environment for a subsequent program of record. Decisions will be made by assessing initial design and approach data against the following criteria:
  • Re-evaluation of design, technical approach, management approach or cost based on changes since proposal or more complete data set with which to evaluate. (In accordance with Evaluation Criteria/Basis of Selection section of this solicitation.)
  • Likelihood of meeting key performance attributes/measures, threshold requirements or other factors that contribute to meeting the FARA CP objective.
  • Credibility of analytical predictions. The range and probability of possible outcomes should be quantified. The ability to analytically bridge the gap between demonstrated and design performance for the small set of cases where the objective equipment set may not be available (i.e. Improved Turbine Engine).
  • Assessment of remaining risk and feasible mitigation path.
  • Overall approach to sustainment, survivability, durability, and airworthiness.
  • Anticipated life-cycle affordability, including acquisition and sustainment costs.
  • Cost and schedule performance to-date.
  • Degree of collaboration and data sharing (with appropriate rights) with the Government.

The two companies/teams that are selected will proceed to detail design, build, and test phase that includes all other necessary and supporting tasks. A Final Design & Risk Review (FD&RR) will be executed to provide government approval to continue the effort. Subsequent to the completion of technical drawings and subsystem testing, an Initial Preliminary Design Review (IPDR) will be executed to provide the government the required insight, data, and documentation to execute the efforts associated with a MS B and subsequent EMD phase.
The aircraft must be designed to accommodate production and supportability methods. Rapid prototyping methods may be used in order to meet the schedule constraints provided there is a low risk path to a production and supportability approach. Developmental ground and flight testing (DT) to characterize vehicle behavior and expand flight envelope shall be conducted as a combined test team with both Government and Industry participant flight test personnel. After a sufficient DT period for envelope clearance and safety qualification, the competitive prototypes will be transferred to the Government with sufficient contractor logistics support (CLS) to perform Government flight testing.
The FARA Project Manager (PM) sought information under the 13 April 2020 "FARA Mission Systems" Request for Information (RFI) on potential mission systems to be integrated and qualified on the FARA aircraft during engineering and manufacturing development (EMD) with eventual transition to production and fielding. Information provided as part of this RFI will inform FARA risk reduction activities and near-term aircraft configuration decisions.
Fully-integrated 20mm cannon with minimum 180 degree, desired 360 degree of azimuthal coverage and 60 degree elevation coverage.
Sensor systems and fused sensor systems capable of providing pilotage through a solid state staring array covering 360 degrees in degraded visual environments (DVE), day/night air and ground targeting at close, mid, and extended ranges to maximize target acquisition capabilities and support all munition types, low-light and wire/obstacle detection, radar detection, radar interferometry, weather detection, terrain avoidance, and situational awareness. Software that minimizes pilot workload through fusion of multiple sensor inputs and artificial intelligence to aid in pilot decision-making. All sensor data should be capable of internal transmission to pilot head-up displays and multiple cockpit displays and external transmission to other systems in the operational environment.
A multi-band and single band communications suite capable of providing line of sight and beyond light of sight communications in HF, VHF (AM/FM), UHF (AM/SATCOM), Link 16, advanced networking waveforms, Blue Force Tracking, workload-reduced manned/unmanned (MUM) teaming through Level of Interoperability (LOI) 5, identification/transponders, and internal communications. Aircraft Surveillance capable of Mode 5 Level 2 out/in, Mode 5 Level 2 Broadcast, Automatic Dependent Surveillance – Broadcast (ADS-B) In/out, and interrogation of air and ground threats. The FARA PM is interested in a comprehensive suite that minimizes weight, simplifies integration for future modifications/upgrades, and is fully integrated with and conformant to the aircraft open system architecture.
Aircraft navigation sets capable of legacy and next generation civil navigation modes in VHF Nav/ILS, TACAN, Doppler, EGI with M-code encryption, and assured precision navigation and timing (A-PNT), and Digital Terrain Elevation Data (DTED) assisted visual-based solutions for aerial navigation in GPS denied environments and under Instrument Meteorological Conditions (IMC). The FARA PM is also interested in solutions and software applications that support supervised autonomy / optionally-manned flight.
Aircraft Survivability Equipment to provide spherical coverage of the host platform in order to defeat the FARA threats. Aircraft survivability systems capable of detecting RF, IR, and laser threats. Missile warning systems capable of threat launch detection. Hostile fire systems capable of ballistic fire detection. Countermeasure systems capable of protecting against RF and IR threats. Electronic Warfare (EW) to include RF jamming systems. The FARA PM is interested in a comprehensive ASE suite that minimizes weight, can be fused with aircraft navigation and pilotage systems, and fully integrated with and conformant to the aircraft open architecture. Infrastructure / Digital Backbone Components, technologies and standards that support and complement the Government’s MOSA objective to enable rapid development, integration, and modification of mission systems and enhanced mission systems capabilities by qualified third-party integrators without air vehicle OEM involvement.

(Web, Google, Globalsecurity, You Tube)