domenica 25 ottobre 2020

Il Piaggio-Douglas PD-808 e la versione "GE" (Guerra Elettronica - SIGINT)


Il Piaggio-Douglas PD-808 era un bireattore da nove posti, con ala bassa e impennaggio convenzionale, realizzato dall'azienda italiana Piaggio in collaborazione con la statunitense Douglas Aircraft Company. L'unico utilizzatore fu l'Aeronautica Militare che lo utilizzò in diverse versioni. L'ultimo esemplare è stato radiato dalla linea di volo il 17 maggio 2003.


Storia del progetto

Nel 1957 la Douglas iniziò lo sviluppo di un nuovo velivolo executive imbarcato per la United States Navy e, affidato a suo ufficio tecnico sotto la supervisione del suo capo progettista Edward H. Heinemann, giunse ad un progetto preliminare chiamato D-808. La Marina però non era disposta a sostenere da sola il costo del progetto ma si dichiarò disponibile ad acquistare 200 esemplari nel caso in cui ne fosse stata prima realizzata una versione civile.
La Douglas, che non aveva grande esperienza nello sviluppo di questo tipo di velivoli, cercò di coinvolgere la Northrop che non accettò ma che indicò la Piaggio Aero Industries come partner aziendale ideale per questo progetto.
Dopo essersi assicurata l'interesse dell'Aeronautica Militare, l'azienda genovese firmò nell'aprile del 1961 un accordo che prevedeva la costruzione da parte sua degli esemplari destinati al mercato civile, mentre la Douglas si riservava il diritto di costruire nei suoi stabilimenti gli esemplari eventualmente ordinati dalla Marina americana ed opportunamente modificati per l'impiego sulle portaerei. L'azienda americana inoltre non avrebbe investito denaro ma avrebbe messo a disposizione il personale, i progetti e le conoscenze necessarie per lo sviluppo del velivolo.
Nel 1961 il progetto fu gradualmente trasferito dallo stabilimento di El Segundo in California a Finale Ligure (Savona) sotto la responsabilità dell'ingegner Alessandro Mazzoni.
I primi due prototipi furono costruiti a Finale Ligure e il primo volo ci fu il 29 agosto 1964 all'aeroporto di Genova-Sestri Ponente, a poco più di tre anni dall'avvio del progetto. La certificazione RAI/FAA fu pubblicata il 20 novembre 1966; inoltre il PD-808 fu il primo aereo italiano progettato e certificato con le severe norme FAR-25 per i velivoli da trasporto.
Nel 1967 la Douglas e la McDonnell si fusero dando vita a quella che fu una delle più importanti industrie aerospaziali del mondo: la McDonnell Douglas. Uno dei primi atti della nuova società fu la cancellazione del programma del PD-808, ritenendo che non interessasse più la Marina americana.
Senza un partner così importante, la Piaggio non si ritenne in grado di poter affrontare da sola la produzione, la vendita e il supporto sul mercato civile; l'Aeronautica Militare ne ordinò però 22 esemplari, risollevando così le sorti dell'azienda.
Venne utilizzato per un'ampia gamma di ruoli, come l'addestramento alla guerra elettronica (versione GE, con equipaggiamento ECM), radiomisure (RM) o trasporto VIP (TP).


Impiego operativo

Il PD-808 venne impiegato solamente in Italia, dall'Aeronautica Militare, ad iniziare dal 1966 e dalle I.A.M. Rinaldo Piaggio SpA con l'esemplare NC 504 I-PIAL.
Unico velivolo da trasporto a reazione nato in Italia, attraverso un accordo con la Douglas, il prototipo del PD.808 volò nell'Agosto del 1964 ed ottenne la certificazione della FAA nel 1966. Nonostante l'importante sforzo della ditta Piaggio di Genova, il PD.808 non ebbe il successo sperato per la contemporanea presenza sul mercato di altri bireattori commerciali con caratteristiche superiori. 
L'Aeronautica Militare commissionò il velivolo in 22 esemplari che utilizzò per compiti di trasporto e collegamento, oltre che per l'impiego ECM (Contro Misure Elettroniche) sino all'anno 2003. 

L’A.M.I., con il 71º Gruppo del 14º Stormo ne ha avuti in dotazione otto, sei nella versione originale GE1 e due GE2, ottenuti per conversione da altrettanti esemplari da trasporto. Entrarono in servizio tra il 1972 ed il 1977; le piattaforme GE1 avevano un equipaggio composto da cinque uomini, con il pilota ed il copilota seduti affiancati nella cabina di pilotaggio dai caratteristici rigonfiamenti anteriori: 
un motorista/tecnico di volo posto in un sedile subito dietro la porta di accesso; 
i due operatori ai dispositivi elettronici seduti in posizione rivolta verso la coda del velivolo ed anch'essi affiancati. 
Le versioni ECM erano dotate di: 
  • un sistema di disturbo radar di tipo manuale prodotto in Italia dalla Elettronica S.p.A. operante su quattro bande di frequenza; 
  • un disturbatore per le comunicazioni radio in VHF; 
  • un sistema di tipo passivo ESM, da impiegare nel ruolo di raccolta dei segnali elettromagnetici;
  • da alcuni analizzatori di segnale per l'acquisizione e la goniometria dello stesso; 
  • un analizzatore di spettro;
  • qualche scatola nera, 
  • alcuni indicatori, tra cui quelli per la navigazione uguali a quelli a disposizione dei piloti per avere sempre davanti la posizione sul piano spaziale, e diverse manovelle. 
Non erano disponibili effetti speciali di alcun genere, ma soltanto un continuo movimento delle mani sugli apparati ed il brusio degli operatori che parlavano tra di loro. 
Tutto il sistema, per quanto efficiente e manovrato da operatori molto ben addestrati, era in realtà limitato e soprattutto non permetteva di ottenere quei risultati che oggi i moderni disturbatori digitali associati ad un computer di bordo possono fare. 
Era possibile selezionare solo quattro frequenze (una per ciascuna banda) da disturbare e non vi era la possibilità di variare automaticamente la frequenza di jamming quando il radar variava la frequenza; era necessario selezionare automaticamente un gruppo di frequenze tra quelle in quel momento ricevute. Il tipo di disturbo era quello comunemente conosciuto come "a rumore", tanto nella modalità ad onda continua, che in modulazione di ampiezza, irradiando i disturbi dalle antenne posizionati nel musetto e nel radome di coda.
Per captare le emissioni dei radar che illuminavano il velivolo, si utilizzavano delle antenne a schiera poste nella parte inferiore della fusoliera, che operavano insieme ad altri due apparati posti nel muso e con un grado di copertura di circa 60°. Alla fine degli anni '80, l'AMI sottopose i PD-808 GE ad un programma di “upgrade” tecnico, sostituendo diversi apparati analogici con altri digitali ed introducendo in servizio i due esemplari GE2, riconoscibili per il colore nero del ricevitore poppiero, che invece nei GE1 era di colore bianco. In questi la parte elettronica venne migliorata e potenziata. Il direction finder era digitale ed era possibile creare tecniche di inganno, che esaminando il segnale radar in arrivo, lo ritrasmetteva indietro con la stessa potenza ma leggermente ritardato, in modo tale da fornire delle distanze non veritiere del bersaglio.
Erano installati a bordo del PD 808GE ECM registratori audio e dei dati elettronici che permettevano la costituzione di un certo tipo di banca dati per le missioni di tipo SIGINT ed infine tra i sistemi ECM ne era presente uno specifico per l'addestramento degli operatori delle unità navali e due lanciatori di chaff posti nella zona posteriore sotto i piani di coda. Il lavoro dei PD808 GE negli anni ha avuto non poche attestazioni di professionalità, il cui spessore è stato ingrandito dalla necessità di fare quasi tutto ad "orecchio" e senza l'aiuto dei moderni elaboratori elettronici.
L'ultimo esemplare, un GE, volò il 17 maggio 2003, dopo aver raggiunto il limite di vita operativa.

Varianti

Complessivamente prodotti 24 esemplari:
PD-808 - 2 prototipi:
  • MM577/nc501;
  • MM578/nc502.

PD-808 - 2 velivoli civili:
  • I-PIAI/nc503;
  • I-PIAL/nc504.

PD-808 VIP - trasporto VIP 4 esemplari a 7 posti:
  • MM61948/nc506;
  • MM61949/nc507;
  • MM61950/nc508;
  • MM61951/nc509.

PD-808 TA - addestramento equipaggi 6 esemplari - 2 trasformati GE:
  • MM61952/nc510 trasformato in GE;
  • MM61953/nc511;
  • MM61954/nc512;
  • MM61955/nc513 trasformato in GE;
  • MM61956/nc514;
  • MM61957/nc515.

PD-808 GE - contromisure elettroniche 8 esemplari:
  • MM61952/nc510 ex TA;
  • MM61955/nc513 ex TA;
  • MM61958/nc505;
  • MM61959/nc516;
  • MM61960/nc517;
  • MM61961/nc518;
  • MM61962/nc519;
  • MM61963/nc520.

PD-808 RM - radiomisure (calibrazione di radioassistenza alla navigazione) 4 esemplari;
  • MM62014/nc521;
  • MM62015/nc522;
  • MM62016/nc523;
  • MM62017/nc524.

Utilizzatori:
Italia - Aeronautica Militare 22 esemplari così suddivisi:
  • 2 prototipi;
  • 4 PD-808TA/VIP per trasporto VIP;
  • 6 PD-808TP da addestramento (2 dei quali trasformati in aerei da guerra elettronica e ridesignati GE-2);
  • 6 PD-808GE da guerra elettronica;
  • 4 PD-808RM per radiomisure.

ENGLISH

The Piaggio-Douglas PD-808 was a nine-seater, low-winged, conventional-powered, nine-seat twin-jet aircraft built by the Italian Piaggio company in collaboration with the US Douglas Aircraft Company. The only user was the Air Force, which used it in several versions. The last model was removed from the flight line on 17 May 2003.

Project history

In 1957, Douglas began the development of a new executive aircraft for the United States Navy and, entrusted to its technical department under the supervision of its chief designer Edward H. Heinemann, came up with a preliminary project called D-808. The Navy, however, was not willing to bear the cost of the project on its own, but was willing to purchase 200 aircraft if a civil version had been built beforehand.
Douglas, which did not have much experience in the development of this type of aircraft, tried to involve Northrop, which did not accept but indicated Piaggio Aero Industries as the ideal company partner for this project.
After securing the interest of the Air Force, the Genoese company signed an agreement in April 1961 that provided for the construction of the aircraft for the civil market, while Douglas reserved the right to build in its plants any aircraft ordered by the US Navy and suitably modified for use on aircraft carriers. Moreover, the American company would not invest money but would make available the personnel, projects and knowledge necessary for the development of the aircraft.
In 1961 the project was gradually transferred from the El Segundo plant in California to Finale Ligure (Savona) under the responsibility of engineer Alessandro Mazzoni.
The first two prototypes were built in Finale Ligure and the first flight took place on 29 August 1964 at Genoa-Sestri Ponente airport, just over three years after the start of the project. RAI/FAA certification was published on 20 November 1966; moreover, the PD-808 was the first Italian aircraft designed and certified with the strict FAR-25 standards for transport aircraft.
In 1967, Douglas and McDonnell merged to create what was one of the most important aerospace industries in the world: the McDonnell Douglas. One of the first acts of the new company was the cancellation of the PD-808 programme, believing that it was no longer of interest to the US Navy.
Without such an important partner, Piaggio did not think it would be able to tackle production, sales and support on the civil market on its own; the Air Force, however, ordered 22 of them, thus turning the company's fortunes around.
It was used for a wide range of roles, such as electronic warfare training (GE version, with ECM equipment), radio measures (RM) or VIP transport (TP).

Operational use

The PD-808 was only used in Italy, by the Italian Air Force, starting in 1966 and by I.A.M.Rinaldo Piaggio SpA with the NC 504 I-PIAL.
The only jet transport aircraft born in Italy, through an agreement with Douglas, the prototype of the PD.808 flew in August 1964 and obtained FAA certification in 1966. Despite the important efforts of Piaggio's Genoa-based company, the PD.808 was not as successful as expected due to the simultaneous presence on the market of other commercial twin-engine aircraft with superior characteristics. The Air Force commissioned the aircraft in 22 units, which it used for transport and connection tasks, as well as for ECM (Contro Misure Elettroniche) use until 2003. 

The A.M.I., with the 71st Group of the 14th Wing, had eight, six in the original GE1 version and two GE2, obtained by conversion from as many transport units. They entered into service between 1972 and 1977; the GE1 platforms had a crew of five men, with the pilot and co-pilot sitting side by side in the cockpit with the characteristic bulges at the front: 
a motorist/flight technician in a seat just behind the access door; 
the two operators to the electronic devices sitting facing the tail of the aircraft and also side by side. 
The ECM versions were equipped with: 
  • a manual-type radar jamming system produced in Italy by Elettronica S.p.A. operating on four frequency bands; 
  • a jammer for VHF radio communications; 
  • a passive ESM system, to be used in the role of collecting electromagnetic signals;
  • some signal analysers for the acquisition and goniometry of the same; 
  • a spectrum analyser;
  • a few black boxes, 
  • some indicators, including those for navigation equal to those available to pilots in order to always have the position in front of them on the space plane, and several cranks. 
No special effects of any kind were available, but only a continuous movement of the hands on the equipment and the buzz of the operators talking to each other. 
The whole system, although efficient and manoeuvred by very well trained operators, was actually limited and, above all, did not allow to obtain the results that modern digital jammers associated with an on-board computer can do today. 
It was possible to select only four frequencies (one for each band) to be jammed and there was no possibility of automatically varying the jamming frequency when the radar changed frequency; it was necessary to automatically select a group of frequencies among those received at that time. The type of jamming was the one commonly known as "noisy", both in continuous wave mode and amplitude modulation, radiating noise from the antennas located in the nose and tail radome.
In order to pick up the emissions of the radar that illuminated the aircraft, terraced antennas placed in the lower part of the fuselage were used, which operated together with two other apparatuses placed in the nose and with a coverage degree of about 60°. At the end of the '80s, AMI subjected the PD-808 GEs to a technical upgrade programme, replacing various analogue equipment with digital ones and introducing the two GE2s into service, recognisable by the black colour of the aft receiver, which was white on the GE1s. In these, the electronic part was improved and enhanced. The direction finder was digital and it was possible to create deception techniques, which, by examining the incoming radar signal, would retransmit it back with the same power but slightly delayed, so as to provide untrue target distances.
Audio and electronic data recorders were installed on board the PD 808GE ECM, which allowed the creation of a certain type of database for SIGINT type missions, and finally, among the ECM systems there was a specific one for training naval unit operators and two chaff launchers located in the rear area under the tail planes. The work of the PD808 GE over the years has had quite a few certifications of professionalism, the thickness of which has been magnified by the need to do almost everything "by ear" and without the help of modern computers.
The last exemplar, a GE, flew on 17th May 2003, after having reached the operating life limit.

Variants

A total of 24 units produced:
  • PD-808 - 2 prototypes:
  • MM577/nc501;
  • MM578/nc502.

PD-808 - 2 civil aircraft:
  • I-PIAI/nc503;
  • I-PIAL/nc504.

PD-808 VIP - 4 VIP transport with 7 seats:
  • MM61948/nc506;
  • MM61949/nc507;
  • MM61950/nc508;
  • MM61951/nc509.

PD-808 TA - crew training 6 units - 2 GE transformed:
  • MM61952/nc510 transformed into GE;
  • MM61953/nc511;
  • MM61954/nc512;
  • MM61955/nc513 transformed into GE;
  • MM61956/nc514;
  • MM61957/nc515.

PD-808 GE - electronic countermeasures 8 examples:
  • MM61952/nc510 ex TA;
  • MM61955/nc513 ex TA;
  • MM61958/nc505;
  • MM61959/nc516;
  • MM61960/nc517;
  • MM61961/nc518;
  • MM61962/nc519;
  • MM61963/nc520.

PD-808 RM - radio-assistance calibration 4 examples;
  • MM62014/nc521;
  • MM62015/nc522;
  • MM62016/nc523;
  • MM62017/nc524.

Users:
  • Italy - Aeronautica Militare 22 units divided as follows:
  • 2 prototypes;
  • 4 PD-808TA/VIP for VIP transport;
  • 6 PD-808TP training aircraft (2 of which converted into electronic warplanes and redesigned GE-2);
  • 6 PD-808GE electronic warfare aircraft;
  • 4 PD-808RM for radio measures.

(Web, Google, Wikipedia, Icsm, You Tube)








































 

sabato 24 ottobre 2020

“AGM-114R9X”, LA VERSIONE SEGRETA DELL’HELLFIRE

“AGM-114R9X”, LA VERSIONE SEGRETA DELL’HELLFIRE 

Di recente, nella provincia siriana di Idlib, un drone della coalizione internazionale con l'aiuto di missili AGM-114R9X ha distrutto un veicolo fuoristrada di militanti islamici, a seguito del quale sono stati eliminati due membri di Al Qaeda, ricercati anche dalla Russia.
I detriti dei razzi sono stati pubblicati sui media. Il video reso noto consente di aprire leggermente il velo di segretezza su questa munizione, la cui esistenza era sconosciuta nell'arsenale dell’US ARMY.


Il video è stato pubblicato tre giorni dopo la distruzione del fuoristrada con a bordo i terroristi. Su di esso si possono vedere chiaramente almeno tre lame incluse nel design della nuova segreta munizione, comprese batterie rosse pneumatiche a forma di sfera, anch’esse chiaramente visibili.
Sebbene il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti non confermi ufficialmente, le tracce dell'impatto di un missile che non ha una testata non consentono di mantenere segreta la sua esistenza.


Le nuove munizioni sono state sviluppate a partire dal missile Hellfire AGM-114. Invece di una testata dal design standard, l'AGM-114R9X ha quattro o sei lame retrattili a forma di spada che si attivano quando ci si avvicina a un oggetto.
La prima menzione delle nuove munizioni è apparsa poco più di un anno fa, e pare siano state usate dagli USA in Africa e in Asia per almeno tre anni; L’ordigno ha ricevuto il nomi non ufficiale di "bomba ninja" o "rasoio volante".
Il design insolito del razzo consente di usarlo per annientare leader di terroristi sparsi per il globo, anche in quartieri densamente popolati, senza il timore di effetti “collaterali”, in quanto non vengono utilizzati esplosivi.
La precisione dell'impatto è fornita dalla guida laser semi-attiva. Quasi sicuramente, i lanci di tali missili sono fatti da droni MQ-9 Reaper.


Un altro video online mostra i resti di tre missili AGM-114R9X utilizzati in un attacco ai terroristi legati ad Al Qaeda in Siria, fornendo la migliore immagine di questa misteriosa versione del venerabile Hellfire che utilizza lame estensibili al posto della tradizionale testata esplosiva. I contrassegni visibili, includono la designazione R9X.
Il videoclip è apparso per la prima volta sui social media il 17 giugno 2020, tre giorni dopo un attacco dell'AGM-114R9X ad un SUV nei governatorati di Idlib in Siria. L'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito ha successivamente affermato che le sue fonti lo avevano informato che due persone, una di nazionalità giordana e un'altra dello Yemen, a bordo del veicolo erano decedute nell’attacco: entrambi erano membri di Hurras al-Din, un gruppo terroristico affiliato ad Al Qaeda. 
Esperti e osservatori avevano precedentemente stabilito che almeno tre, e forse quattro, AGM-114R9X avevano colpito il SUV a Idlib, il che corrisponderebbe a quelli che sembrano essere componenti di tre distinti missili nel video. In un caso, i resti di almeno tre lame sono visibili attaccati a una struttura con un mozzo centrale. È presente anche un secondo mozzo, con quella che sembra avere ancora una lama più completa attaccata. 
Si vedono anche sfere rosse. I diagrammi delle precedenti varianti AGM-114, inclusa la versione base AGM-114R, mostrano un componente simile situato verso la parte posteriore del missile. Questo è ciò che viene chiamato un "accumulatore pneumatico" e non è unico per questa rara variante del missile. 
La stessa struttura del mozzo e gli stessi mozzi delle pale sono visibili anche in una foto all'indomani di un precedente attacco mirato in cui uno di questi missili è stato impiegato contro un minivan a Idlib nel dicembre 2019. Quell'attacco ha eliminato un membro di Hay'at Tahrir al-Sham (HTS), da cui Hurras al-Din si è separato nel 2017. HTS, che si era ribattezzato dal Fronte Al Nusra all'inizio di quell'anno, ha almeno ufficialmente rinunciato ai suoi legami con Al Qaeda.


Il video sembra anche mostrare, per la prima volta, i segni ufficiali sull'AGM-114R9X, che sono, per questo particolare esempio, i seguenti:

P / N: 13707784

AGM-114
R-9X
S / N: 2007108

Lotto: MGP17K835M131.

Sebbene la clip non sia confermata, i record disponibili pubblicamente mostrano che questo numero di parte, o P / N, corrisponde a un "Missile guidato, attacco di superficie" e indicano che era precedentemente associato a una variante Hellfire nota come AGM-114R9G. Sembrerebbe che la denominazione AGM-114R9G fosse la designazione originale per la variante con lame, ma che fosse stata ribattezzata R9X come parte della decisione di collocarla nel segreto. Il Joint Special Operations Command (JSOC) dell’US ARMY e la Central Intelligence Agency sembrano essere gli unici ENTI ad utilizzarlo. La coalizione guidata dagli Stati Uniti che combatte contro l'ISIS in Iraq e Siria in particolare ha detto all'AFP di non essere stata coinvolta nell'attacco più recente, il che in realtà è in linea con le precedenti dichiarazioni militari statunitensi che hanno suggerito che questo e altri attacchi contro gruppi legati ad Al Qaeda nel nord-ovest della Siria faccia parte di un'operazione separata e distinta.
Le informazioni pubblicamente disponibili mostrano che l’US Air Force è il servizio ufficialmente responsabile della gestione di questa variante a far data dal 2017. Questo è anche l'anno in cui si è verificato il primo utilizzo in combattimento di questa arma nell’uccisione dell'allora leader numero due di Al Qaeda Abu Khayr al Masri mentre stava guidando un SUV a Idlib, deceduto per mano di un nuovo tipo di munizioni prive dei cosiddetti danni collaterali.
Finora, l’US ARMY non ha confermato ufficialmente l'esistenza dell'R9X, a differenza dell'AGM-114R9H, una versione pubblicamente riconosciuta di "danno collaterale molto basso" che potrebbe essere priva della testata esplosiva. Tutto questo nonostante gli ormai ampi rapporti sui media e un chiaro e evidente aumento del suo utilizzo, principalmente in Siria. A gennaio, il missile è stato impiegato per quella che sembrava essere  la prima volta in Afghanistan. Il Wall Street Journal nel 2019 ha rivelato per la prima volta i dettagli sull’R9X ed ha anche riferito che l'arma era stata utilizzata contro obiettivi siti in Libia, Iraq, Yemen e Somalia.
Nonostante questa pesante segretezza, il missile lascia segni di impatto troppo distinguibili, effetti di danno ed anche rottami identificabili a causa della mancanza di una testata esplosiva. Il fatto che l'arma sia chiaramente contrassegnata come qualsiasi altra Hellfire è un'altra indicazione che la conoscenza della sua esistenza è inevitabile. Vari media sostengono che gli Stati Uniti possiedano una versione segreta del missile Hellfire noto come AIM-114R9X che sarebbe stato usato in un attacco a un membro di al-Qaeda nello Yemen a gennaio e in Siria nelle ultime settimane.


Il missile segreto americano Hellfire AGM-114R9X è stato lanciato operativamente almeno tre volte nel 2019; due armi di questo tipo sarebbero state trasportate in Siria il 3 e 7 dicembre.


L'AGM-114R9X sarebbe stato usato nel febbraio 2017 per colpire il vice-capo di al-Qaeda, Ahmed Hasan Abu Khayr al-Masri, nella Siria nord-occidentale. Le immagini del suo veicolo gravemente danneggiato dal lato del passeggero all'epoca hanno lasciato sconcertati sia gli esperti che il pubblico, ma ora sono molti a credere che sia stato usato il missile “ninja” per uccidere al-Masri.
Recentemente gli Stati Uniti hanno usato il missile segreto almeno due volte, con il primo attacco contro un minivan ad Atmeh, in Siria, il 3 dicembre. Un altro veicolo che trasportava diversi individui, uno dei quali era presumibilmente collegato al gruppo militante appoggiato dalla Turchia, Ahrar al-Sham e forse Daesh, è stato preso di mira pochi giorni dopo il 7 dicembre. Le immagini delle scene dell’attacco mostrano danni gravi ma circoscritti da un colpo mirato di alta precisione, che molti attribuiscono al micidiale sistema d’arma l'AGM-114R9X.
La produzione della variante originale AGM-114R Hellfire, iniziata nel 2010, si proponeva di offrire un missile multiuso in grado di sfondare una copertura rinforzata da poter essere lanciato sia da piattaforme pilotate che senza pilota. Gli Stati Uniti hanno riconosciuto apertamente l'esistenza delle sottovarianti R9B, R9E, R9G e R9H, ma non hanno mai confermato ufficialmente l'esistenza dell’AGM-114R9X, arma di estrema precisione.
Nel maggio 2019, il Wall Street Journal ha rivelato l'esistenza dell'arma e la disposizione delle sue lame, affermando che era stata utilizzata per eliminare un membro del gruppo al-Qaeda in Yemen, Jamal al-Badawi, nel gennaio di quest'anno. Il media ha affermato che il missile mortale era stato usato non più di sei volte prima della pubblicazione dell'articolo.
L’Occidente non vuole più impegnarsi in operazioni terrestri (i cosiddetti boots on the ground), quindi, negli ultimi anni, ha fatto ricorso agli interventi aerei, sia con i vettori pilotati, sia con un massiccio impiego degli UCAV (Aeromobili a Pilotaggio Remoto d’attacco).
E’ notorio che la classe politica occidentale, non vuole che si verifichino danni collaterali, in quanto avrebbero un effetto negativo sull’opinione pubblica (come definito dal dipartimento di Stato americano, lesioni involontarie o danni a persone od oggetti che rappresentino obiettivi militari legittimi nelle circostanze del momento). Tali danni non sono illegali fintanto che non sono eccessivi in proporzione al vantaggio militare complessivo previsto dall’attacco. Quindi, grazie all’evoluzione del drone armato, le forze armate occidentali (soprattutto quelle Usa) possono colpire i propri obiettivi eliminando i rischi per il personale impiegato. Tuttavia, in special modo in ambiente urbano, la possibilità di arrecare danni ai non combattenti rimane eccessivamente elevata. Per questo motivo, il Pentagono, ha sviluppato la nuova versione del missile a guida laser HELLFIRE, in grado di colpire un obiettivo senza arrecare danni al di fuori di esso, denominato AGM-114R9X.
I Reaper americani, equipaggiati con il nuovo HELLFIRE, sono stati gli autori di una decina di attacchi chirugici, negli ultimi anni.
Il nuovo HELLFIRE, al posto della testa esplosiva, ha un cilindro metallico inerte a sei lame che si allargano verso l’esterno mentre colpisce l’obiettivo. Il cilindro metallico ha la funzione di penetratore, permettendo al missile di perforare anche superfici relativamente solide; il peso del missile rimane comunque intorno ai 50 kg.
Lo scopo delle lame è quello di implementare le probabilità di successo, soprattutto contro bersagli in movimento, aumentando anche il raggio d’azione del missile, limitato dall’estensione delle lame stesse, le quali dovrebbero essere di 45 cm (quindi i nuovi HELLFIRE dovrebbero avere una precisione di circa 1 metro).
Le lame sono fissate sul penetratore e ripiegate all’indietro, all’interno del missile. Non risulta ancora chiaro se le lame si estendano un momento prima di colpire l’obiettivo oppure all’impatto, sfruttando l’effetto della forza di gravità.
Lo scorso 3 dicembre, un AGM-114R9X ha centrato una Mitsubishi Delica ad Atmeh, nel nord della Siria, uccidendo Abu Ahmad al-Muhajir, esponente di spicco del gruppo salafita Hayat Tahrir al-Sham. Quattro giorni dopo, nei pressi di Aleppo, a bordo di una Hyundai Santa Fe, è stato ucciso Abu Sanad, membro dell’ISIS. Mentre il 12 gennaio 2020, in Afghanistan, è stato eliminato, a bordo di una Toyota Corolla il responsabile delle operazioni finanziarie dei talebani, il pachistano Muhib Ullah.
Quindi, lo scopo del nuovo HELLFIRE è quello di eliminare i bersagli senza causare danni collaterali, ormai intollerabili per i governi occidentali.


L'AGM-114 Hellfire è un missile anticarro, nato per dotare gli elicotteri di capacità d'attacco contro veicoli corazzati. La sigla AGM sta infatti per Air-to-Ground-Missile cioè missile aria-terra mentre l'acronimo HELLFIRE, scelto anche per il suo evocativo significato di "fuoco infernale", sta per HELicopter Launched FIre and foRgEt missile (missile elilanciato spara e dimentica). Le prime versioni non erano effettivamente "spara e dimentica", capacità che è stata raggiunta a partire dalla versione Longbow, con un sistema di guida radar.


Sviluppo

L'Hellfire fu sviluppato a partire dal 1974, su richiesta dell'esercito statunitense, per dotare gli elicotteri di un'arma anticarro più efficace dei missili TOW. La produzione iniziò nel 1982, mentre i primi test vennero effettuati nel 1984. Le prime versioni furono dotate solamente di guida laser ed erano state progettate per essere lanciate da velivoli ad ala fissa e rotante, da navi e da sistemi basati a terra contro una diversa varietà di bersagli. Nei primi anni '90 venne sviluppato l'Hellfire II, equipaggiato di guida laser semi-attiva. Questo missile fu dato in dotazione anche ai droni RQ-1 Predator e MQ-9 Reaper, nonostante l'utilizzatore più comune fosse l'Apache. In seguito venne sviluppato anche il Longbow Hellfire, pensato come arma spara e dimentica, equipaggiato con un apparato di guida radar a banda millimetrica.



Nel corso degli anni sono state prodotte svariate versione dell'AGM-114, con vari impieghi specifici:
  • AGM-114A Basic Hellfire - È il primo modello sviluppato e non ha avuto successo presso l'esercito statunitense che non lo ha comprato in quantità soddisfacenti. Di questo modello sono stati costruiti 31.616 esemplari dalla Martin Marietta e dalla Rockwell International: Bersagli: carri armati, veicoli corazzati. Gittata: 8.000 m Guida: laser semi-attivo. Testata: testata HEAT da 8 kg. Lunghezza: 163 cm Peso: 45 kg.
  • AGM-114B - Questo modello è stato disegnato inizialmente per la marina, ma può essere lanciato da velivoli dell'esercito. A causa del suo uso a bordo di navi, questo missile possiede un sistema di armamento elettronico addizionale(SAD).
  • AGM-114C In questo modello è stato potenziato il sistema di puntamento laser. Monta un motore M120E1 a ridotta produzione di fumo. Ogni esemplare costa circa 25.000 dollari.
  • AGM-114F Interim Hellfire Questo missile monta due testate (una delle quali deve far detonare l'eventuale corazza reattiva). Utilizza un sistema di puntamento e un autopilota simile a quello del modello AGM-114C. 
  • L'AGM-114F Interim Hellfire è stato sviluppato nel 1994 e viene ancora prodotto per essere venduto ad altri eserciti (non statunitensi).
  • AGM-114G Interim Hellfire Versione dell'AGM-114F con SAD — non costruito.
  • AGM-114H Interim Hellfire Potenziamento dell'AGM-114F con autopilota digitale — non costruito.
  • AGM-114J Hellfire II Versione dell'AGM-114F più leggero e con un maggior raggio d'azione — non costruito.
  • AGM-114K Hellfire II Questo modello è dotato di due testate riprogrammabili per distruggere le corazze reattive, sistema di puntamento laser semiattivo, contromisure elettroniche e ottiche e autopilota programmabile per modifiche di traiettoria.
  • R9X - Variante Hellfire con testata cinetica e lame a scomparsa. Destinato a ridurre i danni collaterali. Distribuito in segreto dal 2017, con esistenza rivelata nel 2019. Questa variante è stata utilizzata nell'uccisione di Jamal Ahmad Mohammad Al Badawi, accusato di essere la mente dell'attentato della USS ''Cole'' del 2000, e di Abu Khayr al-Masri, membro di spicco di al Qaeda.

Operazioni di combattimento

L'Hellfire è un'arma molto famosa per le prestazioni durante Desert Storm, quando ne vennero lanciati ben 5.000. Si tratta di un'arma a guida laser, supersonica, capace di danneggiare gravemente molti modelli di carro armato soprattutto grazie al fatto di colpire quasi sempre la parte superiore del bersaglio (che nei mezzi corazzati è quasi sempre la meno protetta). Equipaggia essenzialmente gli AH-64 Apache, che possono imbarcarne fino a 16, suddivisi in quattro rastrelliere. Fu utilizzato anche nell'invasione statunitense di Panama, nell'Operazione Allied Force, nell'Operazione Enduring Freedom e nell'Operazione Iraqi Freedom.



Piattaforme:
  • A-10 Thunderbolt II
  • AH-1 Cobra
  • A129 Mangusta
  • Eurocopter Tiger
  • Combat Boat 90
  • SH-60 Seahawk
  • OH-58 Kiowa Warrior
  • RAH-66 Comanche
  • UH-60 Black Hawk
  • AH-64 Apache.
  • RQ-1 Predator.

Paesi utilizzatori:
  • Australia
  • Egitto
  • Francia
  • Grecia
  • Israele
  • Italia
  • Kuwait
  • Paesi Bassi
  • Norvegia
  • Taiwan
  • Singapore
  • Corea del Sud
  • Svezia
  • Turchia
  • Emirati Arabi Uniti
  • Regno Unito
  • Stati Uniti.

ENGLISH

The AGM-114 Hellfire (AGM stands for air-to-ground missile) is an air-to-surface missile (ASM) first developed for anti-armor use, but later models were developed for precision drone strikes against other target types, and have been used in a number of actions aimed to "destroy high-value targets." It was originally developed under the name Heliborne laser, fire-and-forget missile, which led to the colloquial name "Hellfire" ultimately becoming the missile's formal name. It has multi-mission, multi-target precision-strike ability, and can be launched from multiple air, sea, and ground platforms, including the Predator drone. The Hellfire missile is the primary 100-pound (45 kg) class air-to-ground precision weapon for the armed forces of the United States and many other nations.

Description

Most variants are laser guided, with one variant, the AGM-114L "Longbow Hellfire", being radar guided. Laser guidance can be provided either from the launcher, such as the nose-mounted opto-electronics of the AH-64 Apache attack helicopter, other airborne target designators or from ground-based observers, the latter two options allowing the launcher to break line of sight with the target and seek cover.
The development of the Hellfire Missile System began in 1974 with the United States Army requirement for a "tank-buster", launched from helicopters to defeat armored fighting vehicles.
The Hellfire II, developed in the early 1990s is a modular missile system with several variants. Hellfire II's semi-active laser variants—AGM-114K high-explosive anti-tank (HEAT), AGM-114KII with external blast fragmentation sleeve, AGM-114M (blast fragmentation), and AGM-114N metal augmented charge (MAC)—achieve pinpoint accuracy by homing in on a reflected laser beam aimed at the target. Predator and Reaper UCAVs carry the Hellfire II, but the most common platform is the AH-64 Apache helicopter gunship, which can carry up to 16 of the missiles. The AGM-114L, or Longbow Hellfire, is a fire-and-forget weapon: equipped with a millimeter wave (MMW) radar seeker, it requires no further guidance after launch—even being able to lock on to its target after launch—and can hit its target without the launcher or other friendly unit being in line of sight of the target. It also works in adverse weather and battlefield obscurants, such as smoke and fog which can mask the position of a target or prevent a designating laser from forming a detectable reflection. Each Hellfire weighs 104 pounds (47 kg), including the 20 pounds (9 kg) warhead, and has a range of 4.4–6.8 miles (7.1–11 km) depending on trajectory.
The AGM-114R "Romeo" Hellfire II entered service in late 2012. It uses a semi-active laser homing guidance system and a K-charge multipurpose warhead to engage targets that previously needed multiple Hellfire variants. It will replace AGM-114K, M, N, and P variants in U.S. service.
In October 2012, the U.S. ordered 24,000 Hellfire II missiles, for both the U.S. armed forces and foreign customers.
A possible new JCM successor called the Joint Air to Ground Missile (JAGM) is under consideration. Due to budget reductions, JAGM development was separated into increments, with Increment 1 focusing on adding a millimeter wave radar to the Hellfire-R to give it a dual-mode seeker, enabling it to track moving targets in bad weather.

Operational history

In 2008, the use of the AGM-114N metal augmented charge (MAC) variant caused controversy in the United Kingdom when it was reported that these thermobaric munitions were added to the British Army arsenal. Thermobaric weapons have been condemned by human rights groups. The UK Ministry of Defence refers to the AGM-114N as an "enhanced blast weapon".
The AGM-114 has been the munition of choice for airborne targeted killings that have included high-profile terrorist figures such as Ahmed Yassin (Hamas leader) in 2004 by the Israeli Air Force, Anwar al-Awlaki (American-born Islamic cleric and Al Qaeda in the Arabian Peninsula leader) in Yemen in 2011, Abu Yahya al-Libi in Pakistan in 2012, Moktar Ali Zubeyr (also known as Ahmad Abdi Godane, leader of al-Shabaab) in Somalia in 2014, and Mohammed Emwazi (British-born ISIL executioner also known as 'Jihadi John') in Syria in 2015.
The AGM-114 has occasionally been used as an air-to-air missile. The first operational air-to-air kill with a Hellfire took place on 24 May 2001, after a civilian Cessna 152 aircraft entered Israeli airspace from Lebanon, with unknown intentions and refusing to answer or comply with ATC repeated warnings to turn back. An Israeli Air Force AH-64A Apache helicopter fired on the Cessna, resulting in its complete disintegration. The second operational air-to-air kill with a Hellfire occurred on 10 February 2018, after an Iranian UAV entered Israeli airspace from Syria. An Israeli Air Force AH-64 launched a missile on the UAV, successfully destroying it.
In January 2016 The Wall Street Journal reported that one training missile without a warhead was accidentally shipped to Cuba in 2014 after a training mission in Europe; it was later returned. A US official said that this was an inert "dummy" version of the Lockheed system stripped of its warhead, fuze, guidance equipment and motor, known as a "Captive Air Training Missile".

(Web, Google, Wikipedia, Thedrive, Sputnik, Difesaonline, You Tube)