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Si vis pacem, para bellum
(in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è una locuzione latina.
Usata soprattutto per affermare che uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell'essere armati e in grado di difendersi, possiede anche un significato più profondo che è quello che vede proprio coloro che imparano a combattere come coloro che possono comprendere meglio e apprezzare maggiormente la pace.
L'uso più antico è contenuto probabilmente in un passo delle Leggi di Platone. La formulazione in uso ancora oggi è invece ricavata dalla frase: Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum, letteralmente "Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra". È una delle frasi memorabili contenute nel prologo del libro III dell'Epitoma rei militaris di Vegezio, opera composta alla fine del IV secolo.
Il concetto è stato espresso anche da Cornelio Nepote (Epaminonda, 5, 4) con la locuzione Paritur pax bello, vale a dire "la pace si ottiene con la guerra", e soprattutto da Cicerone con la celebre frase Si pace frui volumus, bellum gerendum est (Philippicae, VII, 6,19) tratta dalla Settima filippica, che letteralmente significa "Se vogliamo godere della pace, bisogna fare la guerra", che fu una delle frasi che costarono la vita al grande Arpinate nel conflitto con Marco Antonio.
Presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Genova), a distanza di 8 mesi dalla firma del relativo contratto, si è svolta la tradizionale cerimonia di avvio costruzione della prima di 2 fregate FREMM EVO di nuova generazione.
Nei prossimi anni affiancheranno le 10 Unità appartenenti alla classe Bergamini. La nuova classe di unità multi-missione, con una lunghezza nave di circa 144 metri e con un dislocamento di circa 6700 tonn, verrà interamente realizzata e allestita nel polo cantieristico ligure di FINCANTIERI Riva Trigoso-Muggiano e prevedrà l'integrazione delle più moderne tecnologie ingegneristiche disponibili sul mercato navale oltre alla risoluzione delle obsolescenze per tutti i sistemi e gli impianti installati sulle precedenti FREMM in servizio nella forza armata; un concentrato di tecnologie allo stato dell'arte specialmente in termini di automazione, manovrabilità e capacità di contrasto alle minacce multi-dimensionali. Le due nuove FREMM EVO beneficeranno dei miglioramenti tecnici già conseguiti con le FREMM ASW Enhanced (“Spartaco Schergat" ed “Emilio Bianchi") attualmente in via di completamento e di prossima consegna alla Marina Militare.
Come per tutte le moderne navi militari allestite dalla cantieristica navale nazionale, saranno tenuti presenti e validati, sin dalle prime fasi costruttive e di allestimento, avanzati criteri di modularità, versatilità, flessibilità e autonomia. Tali unità avranno capacità complessive configurate per fornire un bilanciato contributo in tutte le forme di lotta, supporto alle operazioni a terra in ambiente costiero, operazioni di sea-control a protezione delle linee di comunicazione marittime e degli stretti e di interdizione navale, in grado infine di inter-operare nei contesti joint/combined.
Il sobrio ma altamente significativo evento, rappresenta la prima milestone svoltasi in cantiere per il programma FREMM EVO ed è uno dei risultati concreti dell'applicazione dei contenuti del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2023, che prevede “progettazione, sviluppo e acquisizione di n. 2 unità navali di tipo fregate FREMM di nuova generazione (EVO)".
L'evento si è svolto alla presenza dell'ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte, Direttore degli Armamenti Navali, del contrammiraglio Francesco Saladino, Capo del 7° reparto di MARISTAT, del Responsabile del programma FREMM di OCCAR, Mr. Luigi Durante, del capitano di vascello Giorgio Cossiga, Comandante del Centro Allestimento nuove costruzioni navali e del capitano di vascello Massimiliano Dorsaneo, Direttore di UTNAV Genova. Per Fincantieri e Orizzonte Sistemi Navali, presenti rispettivamente l'ing. Fulvio Palermo, Responsabile del Project Management della Divisione Navi Militari di Genova e l'ing. Giovanni Sorrentino, Amministratore Delegato di Orizzonte Sistemi Navali. La consegna della prima delle due fregate alla Marina Militare, è prevista nel mese di giugno del 2029 (giugno 2030 per la seconda Unità).
In data 8 luglio 2025 si è svolta, presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, la cerimonia di impostazione della prima delle due unità di nuova generazione di Fregate FREMM in versione “EVOLUTION” (“FREMM EVO”) destinate alla Marina Militare. La consegna dell'unità è prevista per il 2029.
La consegna dell'unità è prevista per il 2029. La nuova "FREMM EVO" sarà posizionata in prima linea nel contesto navale militare sia da un punto di vista tecnologico che da quello delle prestazioni, capitalizzando gli importanti sviluppi tecnologici già avviati all'interno dei recenti programmi della cosiddetta legge navale. La Marina Militare italiana sarà quindi in grado di avere due unità che garantiranno elevate prestazioni operative, con tecnologia all'avanguardia e dotate di sistemi all'avanguardia, nonché di moderne capacità anti-drone, e più in generale in grado di gestire operativamente sistemi senza equipaggio nelle tre dimensioni (sopra la superficie, navale e sotto la superficie).
Gli interventi di aggiornamento tecnologico riguarderanno il sistema di gestione delle navi ciber resiliente, l'aria condizionata e il sistema di distribuzione elettrica, l'implementazione di soluzioni specifiche al fine di migliorare l'impronta verde dell'unità per la parte del sistema di piattaforma.
Il sistema di combattimento sarà aggiornato con il moderno sistema di gestione del combattimento sa sa 4 Cyber-resilient, i sensori radar (in particolare con il radar a doppia banda DBR-X-C) in grado di supportare la difesa contro le minacce TBM, la guerra elettronica, i sistemi di artiglieria e missilistica, la suite Sonar, il sistema di comunicazione e collegamenti dati tattici in grado di garantire il livello più alto ed efficace di interoperabilità. La fregata "FREMM EVO" sarà inoltre dotata di attrezzature altamente affidabili e piani di manutenzione avanzati, per garantire la massima disponibilità operativa e prontezza all’impiego.
La seconda unità sarà consegnata nel 2030.
Sulla base delle attività di derisking, la configurazione FREMM EVO abbina lo scafo e la propulsione delle attuali FREMM con nuove sovrastrutture in grado di ospitare gli stessi sistemi di combattimento e piattaforme installati sulle navi di ultima generazione sviluppate ai sensi della legge navale, vale a dire il Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) o la nave da combattimento multiuso (MPCS) - come è attualmente designata a livello internazionale -, nella configurazione completa e nella LHD Trieste, oltre a nuovi sistemi per affrontare nuove missioni e minacce.
La FREMM EVO ospiterà, tra gli altri, la stessa suite Leonardo Kronos Dual-Band Radar (DBR) con le quattro antenne piatte AESA del Kronos Quad in banda C e lo stesso numero di antenne per il Kronos StarFire in banda X rispetto al singolo radar navale rotante AESA Kronos Grand degli attuali FREMM, come elaboreremo in seguito.
ARMAMENTO:
CANNONE Leonardo da 76/62 STRALES: il sistema Strales di OTO Melara potenzia le capacità dei cannoni navali 76/62 nell'affrontare le sfide poste dai nuovi contesti asimmetrici. Dopo oltre cento anni si dimostra vincente la scelta di OTO Melara di investire nella produzione di artiglierie navali innovative e tecnologicamente avanzate. Il sistema d’arma Strales di OTO Melara potenzia le capacità dei cannoni navali 76/62 nell’affrontare le sfide poste dai nuovi contesti asimmetrici. Dopo oltre cento anni si dimostra vincente la scelta di OTO Melara di investire nella produzione di artiglierie navali innovative e tecnologicamente avanzate. Negli scenari operativi attuali, imbarcazioni piccole ma molto manovriere, capaci di colpire improvvisamente e simultaneamente grandi navi, rappresentano una minaccia concreta. Anche i missili antinave a capacità manovrante costituiscono un pericolo potenziale. L’ingaggio del bersaglio si deve quindi sviluppare con precisione chirurgica e con ridotto volume di fuoco. In questo contesto il sistema di OTO Melara 76/62 SR o C, dotato di kit Strales, assolve pienamente il ruolo di efficace e moderna difesa navale. Installato su un affusto 76/62, il kit Strales è composto da un’antenna che, tramite un fascio di radio-frequenza (RF), guida precisamente uno o più proiettili DART (Driven Ammunition Reduced Time Of Flight) verso il bersaglio garantendo di raggiungerlo senza margini di errore ed evitando così il rischio di danni collaterali. Il sistema 76/62 Strales spara proiettili sotto-calibrati DART i quali vengono espulsi dalla canna a una velocità più elevata dei proiettili 76mm standard. Il proiettile DART, che è dotato di una sezione anteriore di guida, una volta sparato si muove in un fascio RF puntato costantemente al punto presente della traiettoria della minaccia in avvicinamento. Raggiunta la distanza di ingaggio, una spoletta di prossimità di ultima generazione attiva il proiettile DART sulla minaccia all’istante ottimale, per garantire un ingaggio di successo. La velocità dei proiettili DART e le loro capacità di guida rendono un 76/62 Strales uno strumento capace di contrastare minacce veloci e manovranti, sia di tipo asimmetrico, che di tipo tradizionale, consentendo però un contenimento dei costi rispetto ad analoghi sistemi di difesa basati su tecnologia missilistica. Il kit Strales può essere introdotto su cannoni 76/62 Super Rapid o Compatti anche in servizio, consentendo di mantenere intatto il ritmo di fuoco sia nello sparare munizioni 76mm standard che nello sparare le munizioni guidate DART. In servizio sulle navi della Marina Militare italiana e colombiana, il sistema 76/62 Strales risolve il problema intrinseco delle artiglierie navali che, ingaggiando un bersaglio al punto futuro della sua traiettoria, possono essere non efficaci, specialmente laddove i bersagli siano mobili ed imprevedibili. La scelta da parte di OTO Melara di continuare ad investire nella produzione di artiglierie navali, puntando sull’innovazione e sulle grandi capacità tecnologiche e progettuali acquisite, si dimostra ancora vincente e fonte di importanti sviluppi.
Aster 30 Block 1NT: il missile da difesa aerea MBDA Aster 30 B1NT considerato in grado di intercettare missili balistici o ipersonici. Il test, battezzato “Operation Mercure”, è stato effettuato dalla Direzione generale dell’armamento francese nel poligono situato bel sud-ovest della Francia. Si tratta del primo lancio di qualificazione del sistema di difesa terra-aria franco-italiano di nuova generazione basato sul missile ASTER 30 B1 di Nuva Tecnologia che equipaggerà il futuro sistema di difesa terra-aria franco-italiano SAMP/T NG e le piattaforme navali delle due nazioni dotate di sistemi di difesa antiaereo. Il ministero della Difesa ha spiegato che per il test sono stati impiegati due bersagli aerei utili a “simulare una situazione di minaccia complessa”: un bersaglio rappresentativo di un aereo da combattimento nemico e un bersaglio
rappresentato da un aereo amico da difendere. Il missile Aster 30 B1NT dovrebbe essere pronto per entrare in servizio nel 2026 con i sistemi terrestri SAMP/T NG e i sistemi navali ed avrà la capacità di colpire un bersaglio in volo a 25.000 metri di quota e 150 chilometri di distanza. Il sistema terra-aria a medio raggio/terrestre di nuova generazione (SAMP/T NG) è un programma franco-italiano sviluppato da EUROSAM (gruppo di interesse imprenditoriale che riunisce MBDA Francia, MBDA Italia e Thales) ed è destinato a garantire la protezione dei cieli contro minacce aeree (aerei, missili e droni.
MBDA CAAM ER: il Common Anti-air Modular Missile — Extended Range, proviene dalla famiglia CAMM di missili di difesa aerea di ultima generazione, progettati per la terra e il mare nei domini della difesa aerea a terra (GBAD) e della difesa aerea basata sulla base navale (NBAD). Incorporando tecnologie avanzate, CAMM-ER fornisce una protezione completa contro tutti gli obiettivi aerei noti e proiettati. CAMM-ER offre alle forze terrestri un sistema di difesa aerea a medio raggio altamente efficace e facilmente dispiegabile, come parte delle Enhanced Modular Air Defense Solutions (EMADS), in grado di operare come unità autonoma o integrata all'interno di una rete di spazi di battaglia. L'uso di informazioni di destinazione di terze parti dalla più ampia rete di spazi di battaglia consente al sistema di coinvolgere obiettivi che non sono linea di vista dal lanciatore o dai sensori locali.
MBDA TESEO EVOLVED: Successo per il primo lancio del nuovo sistema missilistico Teseo MK2/E Evolved. Il lancio, avvenuto il 14 Ottobre, si inserisce nell’ambito del programma di sviluppo pluriennale per la Marina Militare, finalizzato ad apportare un sostanziale miglioramento delle capacità antinave attraverso un sistema di nuova generazione appartenente alla famiglia Teseo, conosciuta all’estero come OTOMAT. Il lancio, validando la progettazione di nuovi elementi del sistema, ha confermato il successo dei test svolti in galleria del vento mirati a confermare la scelta della nuova aerodinamica, aprendo la strada verso la fase di qualifica della nuova catena aero-propulsiva prevista il prossimo anno. L’attività di validazione è stata eseguita in collaborazione con la Marina Militare. Il sistema missilistico Teseo Mk2/E integra un mix di capacità e prestazioni uniche per missili di questa classe. In particolare Teseo MK2/E fornirà innovative prestazioni grazie ad un nuovo seeker con tecnologia AESA (Active Electronically Scanned Antenna) e a una nuova capacità nella pianificazione della missione. Tempi di reazione inferiori e un controllo del missile in volo affidato a un data link satellitare fanno inoltre parte delle più avanzate caratteristiche del sistema, che sarà in grado di contrastare efficacemente bersagli sia marini che terrestri a lungo raggio. Potrà infatti essere utilizzato a maggiore distanza rispetto alla precedente versione, garantendo maggiore sicurezza agli equipaggi nelle loro missioni e supportando operazioni che prevedono anche attacchi in profondità per neutralizzare minacce provenienti da postazioni fisse, mobili o rinforzate, dislocate sulla terraferma. Il sistema missilistico Teseo Mk2/E è la risposta a minacce in continua evoluzione, che generano la necessità di soddisfare nuovi requisiti operativi. Si tratta di una soluzione, definita e sviluppata in stretta collaborazione con la Marina Militare, che equipaggerà i nuovi PPA, Multi Purpose Combat Ship e i cacciatorpedinieri di nuova generazione (DDX) e affianca la precedente versione Mk2/A a bordo delle navi di classe FREMM e Orizzonte. Il sistema missilistico Teseo MK2/E sarà integrato anche sulle future fregate FREMM EVO ed è già pronto per essere adattato alle esigenze dei clienti internazionali. Grazie alle sue altissime prestazioni, rappresenterà un nuovo standard nel mercato degli armamenti antinave e la sua gamma di missioni e flessibilità integreranno perfettamente l’offerta di sistemi antinave di MBDA.Il sistema d'arma TESEO MK2/E di nuova generazione è la risposta alla necessità operativa di applicazioni a bordo, affrontando l'evoluzione delle minacce con un periodo di vent'anni e oltre. Costruito sul Legacy TESEO MK2/A, il nuovo missile incarna tecnologie all'avanguardia e un pieno doppio ruolo negli scenari marittimi e di attacco a terra. Il nuovo TESEO MK2/E rappresenta un punto di riferimento evolutivo per tutti i missili antinave a lungo raggio, aggiungendo la capacità di operare contro il bersaglio in profondità nella terraferma, riducendo il tempo di reazione a pochi secondi in condizioni completamente controllate, dalla missione alla preparazione all'impegno mirato. Il TESEO MK2/E integra una sezione di testa homing a doppia modalità all'avanguardia che include sia un nuovo ricercatore RF coerente con funzionalità ECCM che un sensore EO per un impegno di alta precisione, per obiettivi marittimi e terrestri. Include un'innovativa pianificazione della missione che fornisce un tempo di reazione rapido con una soluzione di fuoco automatica, mentre i parametri della missione pianificati sono regolabili dall'operatore del sistema d'arma in base all'immagine tattica in tempo reale. Può contare su un sistema di collegamento dati bidirezionale per il controllo della missione fino alla fine dell'impegno, per consentire l'aggiornamento e la riassegnazione del target e l'interruzione della missione. Esegue un'elevata velocità di crociera subsonica e un'elevata manovrabilità del terminale G con una portata effettiva superiore a 350 km a livello di scrematura del mare. Ha un sistema di navigazione INS/GPS completamente autonomo integrato e radio-altimetro con skimming marino autoadattato e capacità di volare a terra. Offre un effetto letale attraverso un'efficace testata scalabile, semi-piercing/ad alta esplosione.
Leonardo LIONFISH cal 30 mm: è un’arma estremamente compatta e leggera ed è dotata del nuovo Leonardo 30mm X-GUN ad alimentazione elettrica. Quest’ultimo, sviluppato in-house e ITAR-free, è capace di impiegare munizioni di nuova concezione air burst con frammentazione frontale preformata che garantiscono maggiore efficacia contro minacce aeree, inclusi mini e micro-droni. L'impiego dell'intelligenza artificiale consente di ottimizzare l'ingaggio di più minacce contemporaneamente. La torretta si distingue anche per l'elevata cadenza di tiro e l'elevato range operativo.
SILURI EUROTORP MU90: il siluro MU 90/Impact è un'arma ASW che può essere impiegata sia da unità navali da superficie che da aeromobili, destinato ad armare oltre che le navi, gli elicotteri EH101 e NH90 ed i futuri velivoli da pattugliamento marittimo della Marina Militare Italiana. Le caratteristiche tecniche ed operative avanzate, lo rendono impiegabile in qualsiasi scenario geografico, in grado di contrastare l'eventuale minaccia rappresentata dai sottomarini nelle sue diverse forme (convenzionale e nucleare) e dimensioni. Il siluro MU90 è il frutto di una cooperazione delle amministrazioni della difesa di Italia e Francia che, nel 1991, stipularono un accordo per lo sviluppo e realizzazione di un comune sistema d'arma, sulla base di due progetti già esistenti nei rispettivi Paesi, il Murene francese e il Progetto A-290 italiano. Il siluro MU90 viene prodotto da Eurotorp, un raggruppamento europeo d'interesse economico costituito dalle ditte francesi Thales e DCNS e dall'italiana WASS di Livorno. L'impresa, ultimata la fase di sviluppo, è nella sua fase di produzione e questi siluri verranno utilizzati dalla marina italiana e da quella francese sulle nuove unità FREMM e Orizzonte. Le caratteristiche principali sono: l'alta velocità, l'autonomia alla massima velocità, la resistenza alle contromisure, la versatilità d'impiego, sia a quote elevate che su bassi fondali, in ambienti acustici perturbati e molto severi, la letalità della sua carica cava anche nei confronti degli scafi più resistenti.
SISTEMI ASW: la suite ASW delle nuove navi è la stessa che equipaggia le piattaforme ASW in servizio e le due nella versione ASW migliorata: il pacchetto include il sonar Thales UMS 4110 CL montato nel bulbo di prora con sonar anticollisione ed antimine OAS di Leonardo e la suite con sonar a profondità variabile attivo a bassa frequenza Thales 4249 CAPTAS 4 e cortina trainata multifunzione a poppa oltre all’ecoscandaglio panoramico posizionato a centro nave.
Le nuove “FREMM EVO” si posizioneranno all’avanguardia nel contesto navale militare sia dal punto di vista tecnologico che delle prestazioni, capitalizzando gli importanti sviluppi tecnologici già avviati nell’ambito dei recenti programmi della cosiddetta Legge Navale, nonché del programma di Mid Life Upgrade delle Unità Classe Orizzonte.
La Marina Militare potrà così disporre di due unità che garantiranno elevate prestazioni operative, con tecnologia allo stato dell’arte ed equipaggiate con sistemi all’avanguardia, oltreché di moderne capacità anti-drone, e più in generale in grado di gestire operativamente sistemi unmanned nelle tre dimensioni (sopra la superficie, navali e sotto la superficie). Gli interventi di aggiornamento tecnologico riguarderanno lo Ship Management System Cyber-resilient, l’impianto di condizionamento e di distribuzione elettrica, l’implementazione di soluzioni specifiche al fine di migliorare l’impronta green dell’unità per la parte Sistema di Piattaforma. Il sistema di combattimento sarà aggiornato con il moderno Combat Management System SADOC 4 Cyber-resilient, la sensoristica radar (in particolare con radar Dual Band DBR-X-C a facce fisse) in grado di supportare la difesa contro minacce TBM, la Guerra Elettronica, i Sistemi di Artiglieria e Missilistici, la Sonar Suite, il Sistema di Comunicazione e data link tattici in grado di assicurare il più alto ed efficace livello di interoperabilità. Le “FREMM EVO” saranno inoltre dotate di apparati ad alta affidabilità e piani manutentivi avanzati, per assicurare massima disponibilità operativa e prontezza di impiego.
FREMM (dall'Italiano Fregate europee multi-missione o dal francese Frégates européennes multi-missions)
E’ la sigla che identifica una nuova generazione di fregate, denominate in Francia classe Aquitaine e in Italia classe Bergamini, frutto di un progetto congiunto tra Italia, tramite Orizzonte Sistemi Navali (Società di ingegneria navale, costituita da Fincantieri e da Finmeccanica, rinominata Leonardo dal 2017) e Francia, tramite Armaris (costituita da DCNS, rinominata Naval Group dal 2017, e Thales). Il progetto FREMM segue la logica di collaborazione tra le industrie della difesa italiane e francesi già sperimentata con la realizzazione del programma Orizzonte. La prima unità di questo tipo, l'Aquitaine, è stata varata il 4 maggio 2010 ed è entrata in servizio nel 2012. La prima della classe Bergamini, la fregata Carlo Bergamini, è stata varata il 16 luglio 2011 nel cantiere navale di Riva Trigoso e consegnata alla Marina Militare il 14 luglio 2012.
La United States Navy ha selezionato una variante della classe FREMM italiana per una nuova classe di fregate, la classe Constellation, costruita da Fincantieri Marinette Marine (FMM) e con un fabbisogno totale stimato in venti unità. Il progetto, più volte rimaneggiato, risulta tuttavia radicalmente diverso da quello delle FREMM originarie.
Le fregate sono già state realizzate in diverse versioni:
- lotta antisommergibile (ASW - Anti Submarine Warfare),
- multiruolo (General Purpose) per l'attacco al suolo in profondità e il bombardamento controcosta in appoggio alle forze da sbarco,
- ed infine antiaerea (FREDA) solo per la Marine nationale.
Tutte le versioni dispongono di un sistema di autodifesa antiaerea (AAW - Anti Air Warfare) basato sul missile Aster 15; tutte le unità italiane e le FREDA francesi avranno anche missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d'area. Tutte avranno un sistema di difesa antinave (ASuW - Anti Surface Warfare), basato sul missile Teseo/OTOMAT per le navi italiane e sul missile Exocet per quelle francesi. L'ultima versione è ASW Enhanced, una nuova configurazione che combina il design dello scafo e delle sovrastrutture e la suite di missione nella configurazione General Purpose con la suite di guerra antisom.
Tutte le unità sono dotate di eliche di manovra prodiere della potenza di 1 MW, che velocizza di molto le accostate e ne agevola le manovre in spazi ristretti, ed utilizzabile anche come propulsore ausiliario in grado di generare 7 nodi di velocità massima; le navi sono inoltre progettate in classe RINA con specifiche militari (RINAMIL for FREMM ed. 2006) e rispettano le norme antinquinamento marino MARPOL. I due timoni, fuori asse rispetto alle eliche, non sono verticali ma inclinati di 9° in modo da fungere anche da alette stabilizzatrici.
Le navi erano originariamente programmate per ospitare fino a 165 membri dell'equipaggio, ma l'utilizzo di uno spazio a prora destinato ad ospitare missili a lunga gittata ha permesso, alle navi italiane, di ampliare i posti fino a 200, dei quali 23 destinati alla gestione degli elicotteri, 131 (GP) o 133 (ASW) al governo della nave in tabella base ed altri 34 in tabella allargata per periodi di operatività prolungata, posti a disposizione anche per eventuale staff di comando aggiuntivo o per nuclei di forze speciali o fucilieri di marina imbarcati in aggiunta agli ultimi 12 posti ancora disponibili.
Entrambe le versioni possono lanciare dei gommoni da 7 e 11 m con una gru, mentre a poppa sotto il ponte elicotteri è stato ricavato uno spazio sfruttato in modo diverso a seconda delle versioni: la ASW ospita il sonar filabile rimorchiato, mentre la GP alloca una slitta dalla quale lanciare imbarcazioni RHIB (semirigidi gonfiabili) utilizzate dal Comsubin per le operazioni speciali.
Le FREMM EVO sono l’evoluzione più avanzata della collaudata classe FREMM-IT
Tali unità sono frutto dell’esperienza maturata con la Legge Navale e i programmi di ammodernamento delle unità classe Orizzonte. Queste unità sono progettate per offrire prestazioni operative di eccellenza, una spiccata resilienza cyber e la capacità di gestire sistemi unmanned nelle tre dimensioni: superficie, subacquea e aerea.
Questo rappresenta un salto tecnologico molto evidente grazie all’adozione di tecnologie di ultima generazione in grado di offrire alla M.M. una “nave di prima linea” all’avanguardia contro un largo spettro di minacce.
Le FREMM EVO avranno in dotazione:
- un nuovo Ship Management System cyber-resilient, impianti elettrici e di climatizzazione ottimizzati, nonché soluzioni eco-compatibili per ridurre l’inquinamento delle unità;
- L’integrazione del Combat Management System SADOC 4 è cyber-resilient; tra i principali aggiornamenti si segnalano: il radar Dual Band DBR-X-C a facce fisse, capace di supportare la difesa contro minacce balistiche (TBM);
- sensoristica avanzata per la guerra elettronica;
- suite sonar aggiornata per la lotta ASW;
- sistemi di comunicazione e data link tattici in grado di garantire la massima interoperabilità NATO.
E’ confermato che le nuove unità saranno equipaggiate con componenti ad alta affidabilità e programmi manutentivi predittivi, per assicurare disponibilità continua e tempi di reazione ridotti.
Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
storia militare, sicurezza e tecnologia.
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri
di un reparto militare
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, NavalNews, Fincantieri, Marina militare italiana, AnalisiDifesa, Wikipedia, You Tube)
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