sabato 6 marzo 2021

L'Aero L-29 Delfin (nome in codice NATO: Maya)

L'Aero L-29 Delfin (nome in codice NATO: Maya) era un aereo militare da addestramento a reazione, che negli anni sessanta divenne l'addestratore standard per i Paesi del Patto di Varsavia. Si trattò del primo aereo a reazione progettato e costruito in Cecoslovacchia.


Storia del progetto

Alla fine degli anni cinquanta, le forze aeree sovietiche erano alla ricerca di un aereo da addestramento a reazione, che potesse sostituire gli aerei con motori a pistoni che erano utilizzati per svolgere questa attività. Tale requisito prevedeva anche che il nuovo aereo potesse essere adottato da tutti i Paesi del blocco sovietico, in modo da avere un tipo standard per l'attività di addestramento. La cecoslovacca Aero Vodochody rispose con il prototipo XL-29, progettato da Z. Rublič e K. Tomáš. L'aereo volò per la prima volta il 5 aprile 1959, spinto da un motore di fabbricazione britannica Bristol Siddeley Viper. Il secondo prototipo, invece, utilizzava il propulsore di fabbricazione cecoslovacca M701, che fu successivamente montato su tutti gli aerei seguenti.
Il disegno concettuale di base era quello di produrre un aereo fondamentalmente semplice, che fosse di facile costruzione e manutenzione. La semplicità e la “rusticità” furono ottenuti grazie al ricorso di controlli di volo manuali, grandi flap e l'incorporazione di aerofreni sui lati della fusoliera, che garantivano sia la stabilità, sia un buon comportamento in volo. Questi accorgimenti portarono ad un invidiabile record di sicurezza per il modello.
L'Aero L-29 era in grado di operare, oltre che sulle piste dei normali aeroporti, anche su erba e piste semipreparate. Allievo pilota ed istruttore erano posizionati in tandem, con quest'ultimo in posizione leggermente rialzata. Entrambi i posti di pilotaggio erano dotati di seggiolino eiettabile.
Nel 1961, l'L-29 fu valutato contro il polacco PZL TS-11 Iskra ed il sovietico Yakovlev Yak-30, e risultò vincitore. La Polonia decise di continuare comunque lo sviluppo del suo modello, ma tutti gli altri Paesi del Patto di Varsavia, d'accordo con il COMECON, scelsero il Delfin.
La produzione iniziò nel 1963 e proseguì per 11 anni, con un totale di circa 3.500 esemplari costruiti. Oltre alla versione “base” da addestramento, ne fu realizzata anche una acrobatica monoposto (L-29A Akrobat) ed un'altra da ricognizione con una videocamera montata sul muso (L-29R).


Impiego operativo

Il Delfin fu utilizzato per svolgere attività di addestramento basico, intermedio ed all'utilizzo delle armi. Per l'ultimo tipo di missione, fu equipaggiato con punti d'aggancio per imbarcare pods, bombe e razzi, con un carico massimo imbarcabile di circa 200 kg.
L'Aero L-29 era un addestratore “completo”, che metteva in condizione le varie forze aeree di adottare un aereo capace di sostituire la grande varietà di modelli a pistoni in servizio.
I Delfin furono anche impiegati in combattimento dall'Egitto contro i carri armati israeliani durante la guerra dello Yom Kippur. Il maggior utilizzatore, comunque, fu l'Unione Sovietica, che ne ricevette 2.000 esemplari.
Gli L-29 furono sostituiti da molti operatori dall'Aero L-39 Albatros, realizzato dalla stessa casa.
Il 2 ottobre 2007, un esemplare fu il primo aereo a reazione al mondo a volare utilizzando come combustibile il biofuel, senza aver avuto bisogno di modifiche.


Utilizzatori

Militari

Ancora in servizio:
  • Angola - Força Aérea Nacional Angolana - ad agosto 2016 risultavano ancora in servizio sei esemplari.
  • Georgia - Sak'art'velos samxedro-sahaero dzalebi - 8 L-29 ricevuti, 4 in servizio al luglio 2020.
  • Guinea - Force Aérienne de Guinée - al 2004 operava con un numero imprecisato di esemplari.
  • Mali - Force Aerienne de la Republique du Mali - al dicembre 2012 risultavano ancora in servizio sei esemplari.


Passati:
  • Aeronautica lituana) presso l'aeroporto di Kaunas, Lituania.
  • Afghanistan - Afghan Republican Air Force
  • Afghanistan - Afghan National Army Air Force - operarono con 24 esemplari in servizio tra il 1978 e la fine del 1999.
  • Armenia - Hayastani R'azmao'dayin Owjher - operò con alcuni esemplari ex sovietici, tutti ritirati nel 1996.
  • Bulgaria - Protivovăzdušna Otbrana i Voennovăzdušni Sili - Bălgarski Voennovăzdušni sili - opero con 102 esemplari, consegnati nel periodo 1963–1974, gli ultimi ritirati dal servizio nel 2002.
  • Cecoslovacchia - Češkoslovenske Vojenske Letectvo - operò con circa 400 esemplari operativi.
  • Germania Est - Luftstreitkräfte und Luftverteidigung der Deutschen Demokratischen Republik
  • Egitto - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Misriyya
  • Ghana - Ghana Air Force - 8 L-29 consegnati, un solo esemplare in organico al settembre 2020, ma non in grado di volare.
  • Indonesia - Tentara Nasional Indonesia Angkatan Udara
  • Iraq - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Iraqiyya
  • Nigeria - Nigerian Air Force
  • Romania - Forțele Aeriene Române - 52 esemplari ricevuti e tutti ritirati nel 2006.
  • Slovacchia - Vzdušné sily Slovenskej republiky
  • Siria - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Arabiyya al-Suriyya
  • Ucraina - Viys'kovo-Povitriani Syly Ukrayiny
  • Uganda - Ugandan Air Force
  • Ungheria - Magyar Néphadsereg légiereje - Magyar légierő
  • Unione Sovietica - Voenno-vozdušnye sily - operò con circa 2.000 esemplari entrati in servizio
  • Vietnam - Không Quân Nhân Dân Việt Nam.

Governativi
  • Unione Sovietica - DOSAAF - Oltre a questi, vi sono anche alcuni operatori civili.


Esemplari attualmente esistenti:
  • L'esemplare con marca 15 è conservato al Museo dell'aviazione di Bucarest.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)


























































 

Il nuovo siluro leggero SAAB “SLWT” o “Torped 47”, il suo nome ufficiale nella Marina svedese


La svedese Saab ha di recente rivelato ai media l'ultima versione del suo siluro leggero (SLWT), già ordinato da Svezia e Finlandia.


L'arma subacquea compatta “hunter-killer” è progettata per essere lanciata da una varietà di piattaforme marine, sottomarine ed aeree, in mare aperto e nell’ambiente del Mar Baltico, notoriamente poco profondo.
Con l'aumento delle tensioni tra Russia e NATO e con le crescenti ambizioni regionali e globali della Cina, i sistemi ASW stanno raccogliendo interesse a un livello mai visto dalla Guerra Fredda. Ciò è particolarmente vero quando si tratta di affrontare le possibili incursioni russe nel Baltico, noto per le sue acque poco profonde, la salinità variabile, gli strati di temperatura, la complessa topografia del fondale marino e gli sconcertanti livelli di rumore causati dal congestionato traffico marittimo mercantile.


Per affrontare questa particolare situazione geo-marittima, la Saab ha progettato e sviluppato il siluro “SLWT”, rivolto sia alla Marina reale svedese che ai mercati export globali. 
Sebbene possa operare in mare aperto, la Saab precisa che il nuovo siluro è progettato per affrontare al meglio la guerra marittima antisommergibile.


A prima vista, l'SLWT non sembra piccolo se raffrontato con i siluri come il Mark 48 USA e lo Spearfish britannico: 
  • È lungo solo 2,85 m (9,35 piedi), 
  • largo 40 cm (15,75 pollici) 
  • e pesa 340 kg (750 libbre) in immersione, 
  • E utilizza un sistema di homing all'avanguardia e completamente digitale che offre è una capacità lancia e dimentica + la filo-guida.
E’ abbastanza piccolo da poter essere lanciato da: 
  • sottomarini, 
  • navi di superficie, 
  • elicotteri, 
  • Aerei 
  • o da lanciatori improvvisati;
  • Il motore “pump-jet” dell'SLWT è alimentato da una batteria ricaricabile al litio che può spingerlo ad oltre 40 nodi (46 mph, 74 km/h) e a una profondità superiore ai 300 m (1.000 piedi) per più di un'ora.

Inoltre, l'SLWT è un'arma intelligente. E’ azionato in modo autonomo o via cavo utilizzando una connessione dati a due vie, il siluro può pilotare un modello di ricerca pre-impostato o una serie di waypoint durante la scansione con il suo sistema sonar attivo / passivo multi-raggio. Mentre lo fa, può adattarsi ai cambiamenti di temperatura e salinità; il suo computer di bordo può distinguere tra affioramenti rocciosi, relitti e sottomarini attivi, oltre a navigare intorno agli eventuali ostacoli.
La Saab precisa che, una volta impegnato con un velivolo ostile, l'SLWT può inseguire, attaccare e persino interrompere e impegnarsi nuovamente più volte. Può persino distinguere tra sottomarini ed esche attive e può lavorare con altri siluri per bloccare un bersaglio ostile. Dopo aver iniziato l’attacco, la testata esplosiva omni-direzionale PBX del siluro può sferrare il colpo mortale, quasi sempre fatale.
All'SLWT è che può essere ordinato di interrompere un attacco in qualsiasi momento o di entrare in modalità “training”. Se lo fa, il siluro non colpirà il bersaglio, ma virerà e attiverà un meccanismo di galleggiamento, in modo che possa essere recuperato e i suoi dati a bordo studiati dagli operatori per la valutazione della missione.
"Il progetto SLWT sta andando molto bene", afferma Stefan Sjögren, direttore del programma dei siluri leggeri presso la Saab. "Siamo in procinto di finalizzare il secondo siluro dimostrativo con tutte le caratteristiche del prodotto finale. Stiamo apportando importanti progressi nella tecnologia dei siluri a SLWT, che si traducono in resistenza, precisione e controllo completo".

Caratteristiche principali:
  • Lanciabile da elicotteri, 
  • navi, 
  • sottomarini,
  • aerei,
  • Sistema di homing completamente digitale,
  • operazioni filo-guidate lancia e dimentica.
Sviluppato originariamente per la Marina svedese, l’SLWT si basa su oltre 100 anni di esperienza nei sistemi subacquei. Di conseguenza, uno dei siluri migliori della categoria è pronto per le sfide di oggi e di domani. Si comporta altrettanto bene sia in acque poco profonde che blu, così come in condizioni fredde, calde e salmastre.

Nel 2020, la Saab, insieme all'Organizzazione svedese del materiale per la difesa (FMV) ed alle forze armate svedesi, ha condotto i primi lanci da una corvetta e da un sottomarino nelle acque marine fuori Karlskrona, sulla costa orientale della Svezia nel Mar Baltico.
Il siluro leggero della Saab è l'unico siluro leggero in fase di sviluppo, il che significa che è oggi il siluro leggero più moderno al mondo. 
Il siluro leggero della Saab utilizza i riflessi acustici per rilevare la presenza di oggetti sott'acqua, proprio come fanno le balene.
La batteria interna a base di litio contiene più energia della testata esplosiva.
Un siluro può essere monitorato e controllato da una distanza di diversi chilometri tramite un sottile filo.
Con la guerra navale in rapida evoluzione, le forze armate odierne hanno bisogno di siluri facili da controllare e altamente adattabili. Il nuovo sistema di siluri leggeri della Saab, ora in fase finale di sviluppo per l'ambiente più difficile del mondo, il Mar Baltico, affronta queste sfide chiave. 
Saab e la Swedish Defense Materiel Administration (FMV) e le forze armate svedesi hanno condotto vari test valutativi con il Saab Lightweight Torpedo (SLWT) utilizzando come piattaforme una corvetta di classe Visby e un sottomarino classe Gotland. I test, i primi nel loro genere per il nuovo siluro, come già evidenziato, sono stati effettuati nei mesi di febbraio e marzo 2020 nelle acque di mare al di fuori di Karlskrona, sulla costa orientale della Svezia nel Mar Baltico: lo scopo dei lanci era quello di verificare che il siluro potesse essere lanciato in sicurezza dalle navi; per tale motivo, includevano anche la verifica dell'integrazione della testa acustica attiva dell’SLWT.
Il Saab Lightweight Torpedo fornirà alla marina svedese e a quella finlandese la capacità di scoraggiare e, se necessario, distruggere minacce ostili sottomarine e di superficie. Il completamento di questi test con successo è una pietra miliare in questo progetto comune.
Lo sviluppo del siluro è iniziato con un ordine della Swedish Defense Materiel Administration (FMV) nel 2016. Nel gennaio 2018, la Marina finlandese ha emesso un ordine per l'SLWT, come parte del programma di aggiornamento di metà vita dello Squadron 2000. La Marina finlandese gestirà il sistema a bordo delle navi aggiornate classe Hamina e delle nuove corvette classe Pohjanmaa del programma Squadron 2020. Il primo lancio del prototipo del siluro avvenne lo stesso anno. Il “Torped 47” (il suo nome ufficiale nella Marina svedese) sarà operativo alla fine del 2022 a bordo delle unità classe Visby; subito dopo, a seguito dalla capacità operativa iniziale (IOC), anche a bordo dei sottomarini classe Gotland.
L'SLWT è unico nel modo in cui è adattato per difficili condizioni sottomarine costiere come quelle che si trovano nel Mar Baltico: con il suo design all'avanguardia, incorpora un sistema di homing completamente digitale, che offre operazioni sia lancia e dimentica che filo-guidate per annientare l’obiettivo ostile. È un sistema flessibile che può essere lanciato da più piattaforme: è la quinta generazione di siluri sviluppati per la marina svedese.
Il nuovo siluro offre una gamma di velocità più ampia (bassa bassa velocità, maggiore alta velocità) e una migliore portata e una migliore manovrabilità rispetto al Torpedo 45 che sostituisce.
Per i nuovi sottomarini classe Blekinge in arrivo e per le Corvette classe Visby migliorate, la nuova arma significherà un miglioramento enorme per la guerra ASW svedese per molti anni a venire.
L'SLWT si differenzia dai sistemi ASW esistenti per la sua capacità di adattarsi a condizioni idro-acustiche difficili, grazie alla sua gamma di frequenze adatta, all'elaborazione avanzata del segnale, al sonar completamente digitale e alla gamma HF evolutiva. I marinai potranno anche controllare l'arma durante l'ingaggio, grazie alla disponibilità di filo galvanico e collegamento evolutivo in fibra ottica. 
Il sistema di sensori dell’SLWT localizzerà e identificherà i sottomarini; a seconda dell'ambiente locale, il siluro deve avere la capacità di modificare la velocità, navigare con elevata precisione e comunicare in modo efficiente con la piattaforma di tiro. Il nuovo siluro avrà un peso di ca. 340 kg, un'autonomia di 20 km e un'autonomia di circa 1h. La propulsione Pump-jet sarà fornita da una batteria al “LiFePO4”. 
Il futuro SLWT viene sviluppato come un'arma «modulare», il che significa che l'utente ha solo un modulo per cambiare tra la versione con testa di guerra e quella da esercitazione. Dopo il lancio di prova, il modulo di esercizio gonfia il suo palloncino in modo da poter recuperare il siluro in superficie.
La modularità è a prova di futuro: la Saab ha progettato una capacità di "siluro anti siluro" come una caratteristica futura per l'SLWT.
Saab, insieme alla Swedish Defence Materiel Administration (FMV) e alle forze armate svedesi hanno testato lungamente il Saab Lightweight Torpedo (SLWT) da una corvetta e un sottomarino. Il completamento di questi test con successo è una pietra miliare importante in questo progetto congiunto.

(Web, Google, Saab, Navalnews, Defenseworld, Wikipedia, You Tube)
















 

MBDA Italia ha ricevuto il primo ordine per il nuovo sistema “ALBATROS-NG" - "CAMM-ER"


La società MBDA Italia ha ricevuto il primo contratto per il nuovo sistema navale antiaereo a corto-medio raggio “ALBATROS-NG”, basato sul noto missile CAMM-ER; l’arma missilistica è destinata ad un cliente export ed entrerà in servizio nel 2024 nella Marina di un Paese non reso noto ai media.


L’“ALBATROS-NG” è progettato per l'autodifesa di: 
  • corvette, 
  • fregate leggere 
  • pattugliatori 
  • e per la protezione di altre navi di un gruppo navale d’altura. 
Il sistema imbarcato è stato sviluppato e realizzato dalla società MBDA Italia, e punta a sostituire gli oramai obsoleti ma sempre operativi sistemi antiaerei “ALBATROS-ASPIDE”.
Questo primo ordine, da parte di un cliente internazionale non divulgato, segna un'ulteriore conferma della grande competitività internazionale della famiglia CAMM che apre la strada ad altre acquisizioni da parte dello stesso cliente, della nostra M.M. e di altre Marine.


L’Albatros-NG è un sistema "Naval Based Air Defense” di nuova generazione, basato sul missile CAMM-ER, che è la variante a raggio esteso della famiglia Common Anti-Air Modular Missile (CAMM) già consegnata ai clienti di tutto il mondo sia per difesa aerea terrestre che navale.
Secondo il recente ordine, l’Albatros NG sarà operativo nel 2024.
L’Albatros NG, che deriva il suo nome dai vecchi sistemi Albatros che sono stati in servizio con la Marina Militare Italiana e diversi clienti export per anni, è compatibile con diverse tipologie di navi che forniscono capacità di difesa aerea oltre che per piattaforme che vanno dalle navi pattuglia, alle corvette, fino ai cacciatorpediniere. Il dispiegamento di questa arma intermedia consente uno strato complementare per navi più grandi come fregate e cacciatorpediniere già equipaggiate con un sistema di difesa aerea a lungo raggio. Il sistema può essere facilmente integrato, senza modifiche significative, nel design delle navi; il suo Command & Control (C2) è progettato per consentire l'integrazione flessibile con i sistemi di gestione del combattimento navale (CMS) sia nuovi che già esistenti.
Il missile CAMM-ER è in grado di fornire autodifesa e difesa locale contro la minaccia aerea in continua evoluzione, anche a distanze superiori ai 40 km; sarà fra poco integrato nei nuovi sistemi di difesa aerea terrestre dell'Esercito Italiano e dell'Aeronautica Militare Italiana principalmente per la difesa delle basi.


I sistemi della famiglia CAMM sono già operativi da tempo con l'esercito britannico, la Royal Navy e a diverse nazioni estere.
I sistemi di difesa aerea che utilizzano i missili CAMM e CAMM-ER possono fornire alle forze armate una protezione avanzata contro la minaccia aerea in continua evoluzione, inclusi: 
  • aeromobili con e senza pilota, 
  • munizioni guidate di precisione, 
  • missili che seguono il profilo del terreno o il mare con una RCS bassa; 
  • il tutto in presenza delle ultime contromisure.


Storia

Il progetto del CAMM è iniziato nel 2004 quando il Ministero della Difesa Britannico ha assegnato un TDP (Technology Development Program) da £ 10 milioni a MBDA. La prima fase del progetto prevedeva lo sviluppo del sistema di lancio "a freddo", di un datalink bidirezionale a doppia banda, del sistema di guida radar attivo e dei sistemi per garantire un'ampia compatibilità con radar e sistemi di controllo. Nel 2008 è stata avviata la seconda fase del progetto, del costo di £ 15 milioni, che ha previsto il proseguimento dello sviluppo della guida a radar, completando delle prove gestite dalla QinetiQ a Boscombe Down, da un Hawker Siddeley HS-780 Andover. Sempre nel 2008 è stato annunciato il definitivo investimento nel progetto, con FLAADS come uno dei principali sostenitori. Nel 2009 la MBDA UK ha presentato il primo prototipo del missile e due anni dopo è stata annunciata la variante Sea Ceptor ad uso navale. Le prove di lancio verticale si sono concluse con successo nel maggio 2011 con un lancio da furgone. Questa versione è stata ordinata dal Ministero della Difesa Britannico nel 2014. Il Ministero della Difesa Britannico ha assegnato nel 2016 un contratto da £ 100 milioni a MBDA per i Sea Ceptor, che andranno a equipaggiare le future fregate di classe Type 26. Nel 2017 si sono svolte le prove di fuoco del Sea Ceptor dalla HMS Argyll. Si stima che, tra il 2012 e il 2018, il programma sia costato £ 1,573 miliardi (esclusi, quindi, gli anni tra il 2005 e il 2012), portando a pensare che abbia superato i costi previsti. Nel novembre 2019 si sono conclusi con successo i test sulla versione a lungo raggio CAMM-ER e il 14 novembre è stato approvato dalla commissione di difesa del Parlamento Italiano un finanziamento da € 95 milioni per completare lo sviluppo del CAMM-ER e per la sua successiva integrazione nei sistemi di difesa a corto e medio raggio italiani. Si prevede che la fase di sviluppo della versione a lungo raggio venga completata per il 2023.


CAMM in Italia

Nell'ottobre 2013 è stato firmato un contratto tra MBDA e Avio per la fornitura del motore a razzo della versione con maggiore autonomia CAMM-ER, prevedendo di terminare lo sviluppo e l'approvazione del motore entro tre anni. Nel gennaio 2016 è stato firmato un SoI (Statement of Intent), che ha favorito la collaborazione industriale, mentre l'impegno finanziario è stato definito dalla Legge di Bilancio 2017 e confermato dal Bilancio 2018. L'Italia ha quindi un programma pluriennale di ammodernamento militare che prevede una spesa di €545 milioni, 95 dei quali per lo sviluppo del missile e 450 per l'acquisizione, distribuiti dal 2019 al 2031 e divisi in due fasi, tra 2019-2024 e 2025-2031. Tuttavia il programma prosegue nonostante varie indecisioni e stop and go.

Caratteristiche

Il CAMM si basa sul missile aria-aria con guida a infrarossi ASRAAM condividendo alcune caratteristiche, ma con un'elettronica aggiornata e un sistema di guida radar attiva. Il missile ha una lunghezza di 3,2 m, un peso di 99 kg e raggiunge una velocità di 3 Mach, con un raggio operativo minimo inferiore a 1 km e una gittata massima superiore ai 25 km. Viene espulso "a freddo" dal lanciatore tramite aria compressa per 100 ft (30,5 m) di altezza prima che si accenda il razzo. In questo modo si facilita il lancio, rendendo il missile più agibile di quelli espulsi "a caldo", nel cui caso il lanciatore deve invece resistere alle fiamme e al calore emessi dal razzo. In volo, per metà della rotta, il missile dispone di una guida con collegamento dati, dopo il quale viene, invece, avviata la guida radar attiva. Dispone di collegamenti al nuovo sistema LEAP (Land Environment Air Picture), che utilizza la rete Falcon, il radar Giraffe della Saab e i Link 11 e 16. Per il lancio da terra i lanciatori sono montati su un camion RMMV SV HX60, con un motore diesel da 326 CV, 1250 Nm di coppia e trazione integrale, che permette una velocità massima su strada di 90 km/h e un'autonomia di 800 km. Senza preparazioni apposite il mezzo ha anche capacità anfibie fino a 1,2 m di profondità.

Versioni:
  • CAMM Land Ceptor: versione lanciabile da terra, trasportata su camion. È stato ordinato dal Regno Unito per sostituire il Rapier, rispetto al quale ha il triplo della gittata.
  • CAMM Sea Ceptor: fornisce difesa aerea per le forze navali su distanze superiori ai 25 km. Può essere attivato dal radar di sorveglianza standard della nave per fornire protezione da più bersagli aerei simultanei, ma anche verso il suolo. Dispone di funzionalità come alette pieghevoli per essere dispiegato da lanciatori verticali come i VLS Sylver. È in produzione per sostituire il Sea Wolf e andare a equipaggiare le classi di fregate Type 23 e Type 26 della Royal Navy, nelle quali costituirà il nucleo della difesa aerea. Il CAMM è in grado di operare in un raggio che è il doppio rispetto al suo predecessore, offrendo la capacità di difendere anche altre navi vicine e da un'ampia gamma di obiettivi (missili, UAV e aerei). Per questo missile la MBDA ha progettato, in collaborazione con la Lockheed Martin, un nuovo lanciatore chiamato ExLS, più leggero del MK41 e destinato a navi più piccole.
  • CAMM Air Operations: è una variante adibita all'uso da parte di aerei. Si è ritenuto, però, più efficace sviluppare le versioni ad uso terrestre e marittimo, preferendovi l'ASRAAM come missile aria-aria. Le tecnologie e i componenti sviluppati per il CAMM, invece, sono stati sfruttati come parte di un aggiornamento dell'ASRAAM.
  • CAMM-ER: (Extended Range) è la versione con autonomia estesa. Con una gittata di oltre 45 km, offre difesa aerea a medio raggio ed è in grado di operare indipendentemente o integrato in un sistema di difesa. Ha una lunghezza aumentata a 4,2 m, diametro a 190 mm e peso a 160 kg. È un progetto sviluppato da MBDA IT in collaborazione con la MBDA UK e in Italia avrà lo scopo di sostituire i missili Aspide, rispetto ai quali ha più del doppio della portata. Nelle prove operative è stata evidenziata la capacità di arrivare anche a 60 km. Inoltre il sistema di comando ha il 75% in comune con il software del PAAMS già usato per i missili Aster. Come disposto dal procurement del 2017, l'AMI impiegherà il Posto Comando SIRIUS con radar di scoperta multifunzionale Leonardo KRONOS 3D LAND, mentre l'EI impiegherà il PCMI (Posto Comando Modulo di Ingaggio) Forza NEC, con radar di scoperta Rheinmetall Italia X-TAR 3D in banda X.

Utilizzatori
  • Regno Unito - In uso presso la British Army e la Royal Navy sostituendo rispettivamente i missili Rapier e Sea Wolf.
  • Italia - Andrà a sostituire i sistemi Spada, Skyguard e Albatros, basati sul missile Aspide (in uso da 40 anni), andando a equipaggiare, in particolare i Pattugliatori Polivalenti d'Altura.
  • Nuova Zelanda - Nel maggio 2014 è stato stipulato un contratto con MBDA per equipaggiare le unità di classe ANZAC aggiornate.
  • Cile - Ha selezionato il CAMM Sea Ceptor per equipaggiare le fregate di classe Type 23.
  • Brasile - Nel novembre 2014 è stato selezionato il CAMM Sea Ceptor per equipaggiare le nuove corvette di classe Tamandaré.

(Web, Google, Wikipedia, RID, MBDA-ITALIA, You Tube)