venerdì 22 ottobre 2021

L'immortale Bell UH-1 Iroquois, comunemente detto "Huey" e i suoi derivati


Il Bell UH-1 Iroquois, comunemente detto Huey, era un elicottero statunitense multiruolo famoso per il suo largo impiego durante la guerra del Vietnam.






Sviluppo

L'UH-1 era un elicottero leggero utility progettato dalla Bell Helicopter di Fort Worth, Texas e nacque da una gara indetta dall'US Army nella prima metà degli anni cinquanta. A seguito della vittoria, seguì il prototipo, denominato XH-40, che volò per la prima volta nello stabilimento Bell il 22 ottobre del 1956, spinto da un motore turboalbero Lycoming T53-L-1A da 860 shp. All'XH40, seguirono altri 6 prototipi di preserie, siglati YH-40 e consegnati dall'agosto del 1958.
I test di volo furono assai soddisfacenti e indussero l'US Army a farlo produrre su larga scala. Ridenominato dall'esercito statunitense prima HU-1 e poi UH-1 (H sta per "Helicopter", U per "Utility"), divenne il nuovo elicottero multiruolo dell'Aviazione dell'Esercito USA. Questo modello andava a soppiantare i tipi H-34 e H-21 a pistoni, mezzi affidabili ma lenti, pesanti ed onerosi sotto il profilo della manutenzione. La vera novità dell'UH-1 (come nel frattempo era stato ridenominato) era l'adozione del motore a turboalbero che, oltre ad essere considerevolmente più leggero di un motore a pistoni, garantiva un minore rapporto peso/potenza. Ma, in generale, si può dire che l'aspetto era assai moderno rispetto alle macchine contemporanee e la Bell lo denominò commercialmente model B-204.
Non ci volle molto tempo per rendersi conto che l'UH-1 era destinato ad entrare nella storia dell'aviazione. Nel giro di pochi anni non solo rivoluzionò il settore dell'ala rotante, ma anche le tattiche e le procedure d'impiego dell'elicottero stesso. Dopo il celeberrimo OH-13 Sioux (Bell Model 47, reso famoso dal film M*A*S*H, di Robert Altman) la Bell ancora una volta si apprestava ad essere la protagonista.






I primi modelli di serie

Le prime varianti prodotte in grande scala furono la A (173 esemplari), capace di trasportare 5 soldati equipaggiati, e la B (1014 esemplari, motorizzati con il più potente turboalbero da 960 shp) in grado di ospitarne 7.
Mentre l'Esercito USA si apprestava ad equipaggiare le prime unità, la Bell faceva volare la versione a fusoliera allungata del 204, ovvero la 205. Il Model 205, conosciuto inizialmente nell'US Army come UH-1D possedeva una capacità di trasporto interna doppia rispetto al B, accomodando fino a 11 fanti (12 se l'equipaggio fosse costituito dal solo pilota), oppure 7-8 più una coppia di mitraglieri laterali armati di mitragliatrice M60 da 7,62 mm, installate su sottosistemi fissi tipo M23. I mitraglieri erano in genere adibiti a compiti di copertura durante le delicate fasi di sbarco delle squadre fucilieri. Altre differenze rilevanti erano l'adozione di un rotore di dimensioni maggiorate e la potenza del turboalbero, portata a 1100 shp. Della versione D ne furono prodotti 2000 esemplari, a cui vanno sommati i 7 prototipi YUH-1D. Le maggiori capacità e prestazioni della versione D, ne suggerirono l'impiego quale principale elicottero da trasporto tattico (in gergo "Slick"). Così, una buona parte dei 204, in particolare i B, furono gradualmente riconvertiti in aerocannoniere, con 2/4 membri d'equipaggio (in generale pilota, co-pilota addetto ai sistemi d'armi, più due mitraglieri laterali, ove disponibili). Nel ruolo di cannoniere, i 204B vennero sostituiti dai 204C (dotati di un più potente turboalbero) e poi dai successivi AH1 Cobra, mentre per il trasporto tattico, gli UH-1D vennero sostituiti dagli UH-1H (anch'essi dotati di turboalbero potenziato).









Il Vietnam e il concetto di Mobilità Aerea

Quando si pensa a un elicottero, o al Vietnam, istintivamente viene da pensare allo Huey, o meglio al UH-1, ufficialmente soprannominato Iroquois (da una tribù indiana, gli Irochesi appunto), ma universalmente e affettuosamente ribattezzato "Huey".
Huey, infatti, oltre a essere un nome di persona è anche il nome del primo dei nipoti di Paperino, il personaggio dei fumetti di Walt Disney, che nell'originale inglese si chiamano Huey, Dewey e Louie.
Durante quell'interminabile conflitto, l'inconfondibile e sgraziata sagoma dello Huey divenne familiare a chiunque si trovasse in quel paese. Per l'US Army rappresentò ben più che un semplice mezzo di trasporto. La sorprendente versatilità stupì ufficiali e soldati e persino il nemico, che inizialmente lo sottovalutò. Il compito principale era l'inserimento e l'esfiltrazione delle squadre di fanteria, anche se i primi UH-1A che arrivarono in Vietnam nel 1962 furono destinati alla scorta armata degli elicotteri da trasporto utilizzati al tempo: i Piasecki CH-21 Shawnee.
In un terreno mutevole ed insidioso, contraddistinto da foreste, colline e vasti acquitrini, l'elicottero rappresentava senza ombra di dubbio il mezzo ideale per spostare le truppe da un punto all'altro. Ma questo non fu l'unico impiego. Già dai primi esemplari schierati in Vietnam, i militari compresero che lo Huey poteva essere efficace anche in ruoli prettamente offensivi come la contro-guerriglia.
In quel periodo infatti, l'Esercito USA stava conducendo in patria numerosi test sui sistemi d'arma compatibili. Furono provati con successo lanciarazzi multipli da 70 mm, lanciagranate automatici da 40 mm, complessi di mitragliatrici M60 e le allora nuove Minigun a sei canne rotanti da 7,62 mm da 4.000 colpi al minuto. Sull'onda di questo trend, che si stava sempre più affermando, nel corso degli anni successivi un gran numero di Huey finì a servire in compiti antinsurrezionali o nel supporto tattico ravvicinato (detto in gergo CAS, Close Air Support), finché tale ruolo non venne rilevato gradualmente dallo specifico AH-1 HueyCobra (Bell Model 209), il primo vero elicottero espressamente progettato per compiti di combattimento (sempre basato sugli organi meccanici dell'UH-1). Ciò nonostante l'impiego del "Huey" durante il conflitto divenne sempre più intensivo con il passare degli anni. Poteva quindi accadere che a cavallo tra la fine degli anni sessanta ed l'inizio degli anni settanta in un solo giorno gli UH-1 stazionati nel Vietnam del Sud compiessero oltre mille missioni, che potevano comprendere dall'evacuazione medica fino al trasporto truppe una ampia tipologia di operazioni.
La variante più importante in assoluto era la H (Bell Model 205A-1): questa in sostanza era una D, dotata di un più potente propulsore da 1400 shp, ancora una volta appartenente alla famiglia T53. L'arrivo della "Hotel" in Vietnam nel 1967 pose per sempre fine ai problemi di potenza che si erano manifestati fino ad allora. La prima unità ad esserne equipaggiata fu la 45th Medical Company (Air Ambulance) di stanza a Long Binh, nel luglio dello stesso anno. Un'altra novità consisteva in una completa strumentazione per il volo notturno e in condizioni meteo avverse (a differenza di buona parte dei D). L'UH-1H venne prodotto in 4.900 esemplari in servizio in più di 50 nazioni.

Gli Angeli della Misericordia

Il Vietnam non fu il primo conflitto ove l'elicottero venne impiegato nel ruolo MEDEVAC (MEDical EVACuation, Evacuazione Sanitaria). Durante la Guerra di Corea, per esempio, gli ospedali M.A.S.H. (Mobile Army Surgical Hospital - Ospedale da Campo) se ne servirono regolarmente per recuperare i soldati feriti sul campo di battaglia. Tuttavia la specialità delle aeroambulanze crebbe d'importanza solo a seguito dell'intervento USA nell'Asia Sudorientale. In Vietnam in particolare, vennero utilizzati estesamente gli UH-1 come eliambulanze, chiamate "Dustoff", aumentando sensibilmente il numero di vite salvate grazie alla tempestività con la quale i feriti venivano portati ai centri di soccorso ed agli ospedali da campo più vicini nei quali essere operati d’urgenza.

Vulnerabilità

Lo Huey indubbiamente era un mezzo affidabile e dalle grandi capacità, ma non esente da difetti. Uno dei pochi talloni d'Achille (che però condivideva con gli elicotteri in genere) era la vulnerabilità al fuoco di terra: un semplice colpo di Kalashnikov era in grado infatti di perforare la sottile fusoliera metallica. Le uniche protezioni presenti, destinate all'equipaggio, erano costituite da seggiolini corazzati e, in certi casi, da corpetti antiproiettile che i piloti indossavano per proteggersi. Non era infatti possibile blindare l'elicottero, in quanto una simile soluzione ne diminuiva drasticamente il carico utile, nonché la velocità, l'autonomia e la maneggevolezza. Inoltre, il torrido clima caldo umido dell'Asia Sudorientale metteva sotto sforzo il motore a turboalbero, impedendo così di sfruttare completamente il carico utile dell'elicottero. A causa del suo intensivo impiego durante tutta la durata della Guerra del Vietnam e delle migliaia di missioni effettuate grazie all'ausilio di questi apparecchi, andarono perduti circa 2000 esemplari delle Versioni B 204 e B 205.

Utilizzatori

Oltre ad essere stato utilizzato durante la Guerra del Vietnam dalle forze armate statunitensi e da quelle sud-vietnamite, l'UH-1 è stato esportato e prodotto su licenza in vari paesi. In molti di essi, compresa l'Italia, le versioni più aggiornate del modello 205 si trovano tuttora in servizio attivo. Questa tabella comprende utenti passati ed attuali, numeri di esemplari in servizio o radiati delle versioni monoturbina, ovvero dal modello 204 alla versione UH-1H e derivati. Per le altre versioni si rimanda alle pagine ad esse dedicate.

Governativi:
  • Costa Rica - Servicio de Vigilancia Aérea - Fuerza Pública - 2 UH-1B consegnati e tutti in servizio al febbraio 2019. A maggio 2018 è stato annunciato che gli Stati Uniti doneranno 4 UH-1H alla Costa Rica.
  • Guatemala - Policía Nacional Civil - 6 UH-1H Huey II ricevuti di seconda mano dagli USA nel 2013, 5 in servizio al settembre 2019, in quanto un esemplare è andato perso il 25 agosto 2016.
  • Italia - Corpo nazionale dei vigili del fuoco - 15 AB-204AS ex Marina Militare, che dopo essere stati denavalizzati, furono consegnati dal 1986 e tutti ritirati dal servizio. 4 AB-205A-1 ricevuti a partire dal 1974. - Servizio Aereo della Guardia di Finanza - Corpo forestale dello Stato
  • Stati Uniti - United States Department of State - 118 tra UH-1H, UH-1V, Bell 212 e Bell 214ST in servizio al marzo 2019.

Militari:
  • Albania - Forca Ajrore - 3 AB-205A-1 ex Aviazione dell'Esercito Italiano in servizio all'aprile 2019.
  • Arabia Saudita - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sa'udiyya - Bell 412
  • Argentina - Fuerza Aérea Argentina - 18 UH-1H in servizio dal 1969 al 2010, in parte trasferiti all'esercito in questa data. - Ejército Argentino - 38 UH-1H acquistati tra il 1969 ed il 1978, seguiti da ulteriori 46 di seconda mano consegnati tra il 1992 ed il 2007, in parte utilizzati per cannibalizzazione. Nel 2005 è stato avviato il programma HORNERO, mirato alla loro ricostruzione allo standard HUEY-2, con un primo lotto di 9 completato nel 2008, e altri 6 riconsegnati nel 2010-2017. Tempi lunghi dovuti ai soliti problemi di bilancio, e al fatto che Ia conversione viene effettuata a livello locale, e dovrebbe essere estesa a nuovi lotti, sulla trentina di UH-1H ancora in servizio. 2 ulteriori UH-1H sono stati recuperati dalla Gendarmeria Nacional a cui sono stati ceduti 5 degli AB-206B-1 ex Carabinieri acquistati nel 2016. 47 UH-1H e Huey-2 in servizio al novembre 2018. - Gendarmeria Nacional Argentina - Quattro UH-1H Huey II ordinati nel 2010 al Grupo Modena, dei quali, però, ne furono consegnati solo due. Nel gennaio 2018 è stato annunciato un possibile trasferimento all'esercito che finalmente è avvenuto a giugno dello stesso anno.
  • Australia - RAAF - 12 UH-1H in servizio dal 1966 al 1989.
  • Austria - Österreichische Luftstreitkräfte - 26 AB-204B in servizio dal 1963 al 2001.
  • Bahrein - Royal Bahraini Air Force
  • Bangladesh - Bangladesh Biman Bahini
  • Belize - Belize Defence Force Air Wing - 2 UH-1H in servizio a tutto il 2017.
  • Bolivia - Fuerza Aérea Boliviana - 26 UH-1H consegnati. 15 in servizio al marzo 2019, 11 dei quali saranno aggiornati allo standard Huey II.
  • Bosnia ed Erzegovina - Aeronautica e Difesa Anti-Aerea di Bosnia ed Erzegovina - 14UH-1H e 2UH-1V in organico al maggio 2020.14 UH-1H e 2 UH-1V in organico al maggio 2020. Molti dei quali non operativi a causa di scarsa logistica e manutenzione. Ulteriori 4 Huey II sono stati ordinati il 13 dicembre 2019.14 UH-1H e 2 UH-1V in organico al maggio 2020.
  • Brasile - Força Aérea Brasileira - 52 UH-1H consegnati, gli ultimi dei quali sono stati ritirati il 22 ottobre 2018.
  • Brunei - Tentera Udara Diraja Brunei
  • Birmania - Tatmadaw Lei - 18 tra Bell B-205A-1 e UH-1H consegnati, 14 in servizio al dicembre 2016.
  • Burkina Faso - Force Aérienne de Burkina Faso - 2 UH-1H donati dal governo di Taiwan nel 2017 e tutti in servizio al maggio 2018.
  • Cambogia
  • Canada - Air Command - 10 Huey, ridesignati CH-118 furono acquistati nel 1968 per fornire un trasporto leggero per l'esercito. Sono stati utilizzati dall'Aeronautica militare in varie basi per fornire un supporto generale e capacità di ricerca e soccorso. Tutti i CH-118 furono sostituiti dal Bell CH-146 Griffon a metà degli anni novanta.
  • Rep. Ceca - Vzdušné síly armády České republiky
  • Cile - Fuerza Aérea de Chile - 22 UH-1H e 12 UH-1D consegnati dal 1966. 13 UH-1H in servizio all'aprile 2018.
  • Cipro - Cyprus Police Aviation Wing
  • Colombia - Fuerza Aérea Colombiana - 3 UH-1B e 16 UH-1H in servizio al luglio 2018.
  • Ejército Nacional de Colombia - Circa 60 in organico tra UH-1H ed UH-1N al novembre 2017, per i quali è in atto un programma di aggiornamento per portarli alla versione Huey-2. - Armada de la República de Colombia - Bell 412 - Agusta-Bell AB 212 ASW
  • Corea del Sud - Daehan Minguk Gonggun - Daehanminguk Yuk-gun - 129 UH-1H in servizio dal 1968 al 2020. - Daehanminguk Haegun - 7 UH-1H in servizio a tutto il 2017.
  • Rep. Dominicana - Fuerza Aérea Dominicana - 14 UH-1H consegnati, 12 in servizio all'ottobre 2019.
  • El Salvador - Fuerza Aérea Salvadoreña - 5 UH-1M da attacco leggero consegnati più 53 UH-1H Guardian da trasporto consegnati, 4 del primo modello e 13 del secondo modello in servizio al settembre 2019.
  • Ecuador - Fuerza Aérea Ecuatoriana - 23 UH-1H.
  • Emirati Arabi Uniti - Al-Quwwāt al-Jawiyya al-Imārātiyya
  • Eritrea - Eritrean Air Force
  • Etiopia - Ethiopian Army Aviation - 8 UH-1H in servizio a tutto il 2017.
  • Filippine - Hukbong Himpapawid ng Pilipinas - 71 tra UH-1H e Bell 205A-1 consegnati, 28 UH-1H e 8 Bell-205A in servizio al febbraio 2020.
  • Finlandia - Guardia delle Frontiere
  • Georgia - Sak'art'velos samxedro-sahaero dzalebi - 14 UH-1H ricevuti, 12 in servizio al luglio 2020.
  • Germania - Luftwaffe - 147 UH-1D consegnati dal 1968 ed in servizio fino al 2013. - Esercito Tedesco
  • 204 UH-1D consegnati tra il 1967 ed il 1981. - Bundespolizei - 13 UH-1D in servizio dal 1976 al 2001.
  • Bundesministerium des Innern - 7 UH-1D in servizio dal 1976 al 1997.
  • Giamaica - Jamaica Defence Force Air Wing
  • Giappone - Rikujō Jieitai - 90 UH-1B in servizio dal 1963 al 1993, e 133 UH-1H in servizio dal 1973 al 2017. - 130 UH-1J consegnati dal 1993. 127 UH-1J in servizio al marzo 2019. Un esemplare è andato perso a giugno 2019, portando a 126 il numero degli esemplari in servizio. - Guardia costiera giapponese
  • Giordania - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-malikiyya al-Urdunniyya - 53 UH-1H consegnati, 34 in servizio al gennaio 2021.
  • Grecia - Polemikí Aeroporía - 13 AB205A consegnati, 12 in servizio al marzo 2021. - Ellinikós Stratós
  • 85 tra Bell-205 e UH-1H in servizio al maggio 2019.
  • Guatemala - Fuerza Aérea Guatemalteca - 12 UH-1H e 1 AB-205 consegnati.
  • Guyana - Guyana Defence Force
  • Honduras - Fuerza Aérea Hondureña - 18 UH-1H consegnati, 8 in servizio all'agosto 2021.
  • Indonesia - Tentara Nasional Indonesia-Angkatan Darat - 10 Bell 205 in servizio a tutto il 2017. - Tentara Nasional Indonesia Angkatan Laut
  • Iran - Niru-ye Havayi-ye Artesh-e Jomhuri-ye Eslami-e Iran
  • Iraq - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Iraqiyya - 9 UH-1H e 6 UH-1D consegnati ed in servizio a tutto il 2017.
  • Israele - Heyl Ha'Avir
  • Italia - Aeronautica Militare - 43 AB-204B in servizio dal 1961 al 1984. - Aviazione dell'Esercito - 48 AB-204B in servizio dal 1963 al 1989. - 115 AB-205 di costruzione Agusta consegnati (27 AB-205A, 85 AB-205A1, 3 AB-205B costruiti su licenza) a partire dal 1966. - Aviazione Navale - 35 AB-204AS in servizio dal 1964 e tutti ritirati. 15 esemplari, dopo essere stati denavalizzati, furono consegnati al Corpo nazionale dei vigili del fuoco dal 1986 e tutti ritirati dal servizio. - Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera - Arma dei Carabinieri - 6 AB-204B in servizio dal 1963 e tutti ritirati. - 9 AB-205A-1 in servizio dal 1971 al 1998.
  • Kenya - Kenya Air Force - 8 UH-1H consegnati tra il dicembre 2016 e luglio 2017.
  • Kuwait
  • Libano - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Lubnaniyya - 24 UH-1H Huey I ricevuti, uno dei quali andato distrutto e 10 radiati per anzianità. Ulteriori 3 UH-1H Huey II sono stati donati dagli Stati Uniti e consegnati a gennaio 2021 che di sono uniti ai nove già in servizio.
  • Macedonia del Nord
  • Malta
  • Marocco - Aeronautica militare del Marocco - 47 AB-205A acquistati dal 1969, che risultano in organico al marzo 2017, ma solo 33 operativi.
  • Messico - Fuerza Aérea Mexicana - 1 UH-1H in servizio all'aprile 2019.
  • Nigeria - Nigerian Air Force
  • Nuova Zelanda - Royal New Zealand Air Force - 5 UH-1D originariamente acquistati nel 1966 e sottoposti a un aggiornamento a metà degli anni '70 per portarli allo standard UH-1H. 9 UH-1H furono consegnati nel 1970, seguiti da 1 nel 1976. 2 furono ottenuti tramite l'esercito americano e consegnati nel gennaio 1997. Solo una delle due cellule del 1997 è stata messa in servizio. Sono stati ritirati nel 2015.
  • Norvegia
  • Oman
  • Paesi Bassi - Koninklijke Luchtmacht - Koninklijke Marine - 9 AB-204B in servizio dal 1962 al 1978.
  • Pakistan - Fi'saia Pakistana - 5 Bell 205 in servizio a tutto il dicembre 2018. - Pakistan Army Aviation Corps - 1 UH-1H in servizio a tutto il dicembre del 2018.
  • Panama - Servicio Nacional Aeronaval - 1 Bell 205 in servizio e 6 UH-1H donati dagli USA e consegnati a luglio 2019.
  • Paraguay
  • Papua Nuova Guinea
  • Perù - Fuerza Aérea del Perú - 14 UH-1D consegnati a partire dal 1965 e tutti ritirati. - Marina de Guerra del Perú
  • Rhodesia
  • Singapore
  • Somalia
  • Spagna - Ejército del Aire - 14 AB-205 in servizio dal 1966 al 1991 e 7 UH-1H in servizio dal 1974 al 1993. - Fuerzas Aeromóviles del Ejército de Tierra - 60 UH-1H consegnati a partire dal 1970. Gli ultimi UH-1H in servizio sono stati ritirati a dicembre 2018. 6 UH-1B Huey in servizio dal 1966 e non più in servizio.
  • Stati Uniti - United States Army - United States Navy - US Air Force - 40 TH-1H in servizio al novembre 2020. - United States Marine Corps
  • Sudan - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sudaniyya - 2 AB-205A in servizio al luglio 2019.
  • Svezia - Flygvapnet - 14 AB-204B in servizio dal 1962 al 1998. - Svenska armén
  • Taiwan - Zhōnghuá Mínguó Lùjūn - 118 UH-1H costruiti su licenza dall'AIDC tra il 1970 ed il 1976, gli ultimi dei quali sono stati ritirati dal servizio il 30 ottobre 2019. A partire dalla fine degli anni '90 alcuni sono stati trasferiti a Panama nel 1997, Paraguay nel 1999, Macedonia nel 2000 e Malawi nel 2005.
  • Tanzania
  • Thailandia - Royal Thai Air Force - 16 UH-1H in servizio a tutto il 2019. - Reale esercito thailandese
  • 200+ UH-1H in servizio dal 1968 all'ottobre 2020.
  • Tunisia - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Tunisiyya - 20 AB-205 in servizio all'ottobre 2018.
  • Turchia - Türk Hava Kuvvetleri - 85 UH-1H ricevuti a partire dal 1968. 57 UH-1H in servizio a tutto il dicembre 2020. - Türk Kara Kuvvetleri - 85 UH-1H in servizio a tutto il novembre 2018. Degli 86 esemplari in servizi a tutto il 2017, uno è precipitato il 26 novembre 2018. - Sahil Güvenlik
  • Uganda - Ugandan Air Force - 5 UH-1H ceduti ex US Army ceduti nel 2017, aggiornati allo standard Huey II, e consegnati nel giugno del 2018.
  • Uruguay - Fuerza Aérea Uruguaya - Armada Nacional
  • Venezuela - Ejército Nacional de la República Bolivariana de Venezuela
  • Armada Bolivariana - Agusta-Bell AB 212 ASW
  • Vietnam - Không Quân Nhân Dân Việt Nam - 15 UH-1H in servizio a tutto il 2017.
  • Vietnam del Sud - Không lực Việt Nam Cộng hòa - 434 tra Bell 204 ed UH-1H ricevuti prima e durante il conflitto.
  • Yemen - Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Yamaniyya - 4 UH-1H in servizio a tutto il 2017.
  • Zambia - Zambia Air Force - 12 UH-1H in servizio al dicembre 2017.
  • Zimbabwe - Air Force of Zimbabwe.

Futuro

Sebbene questi elicotteri abbiano accumulato molti anni di servizio, è probabile che nonostante la loro progressiva radiazione dal servizio attivo, essi rimangano ancora per un considerevole numero di anni in servizio. Anche se progetti come quello europeo dell'NHIndustries NH90 o quello statunitense del Sikorsky UH-60 Black Hawk, puntino ad offrire al mercato un degno sostituto del UH-1, questi velivoli se pure di dimensioni maggiori e di prestazioni decisamente migliori rispetto a quelle del UH-1D, non potranno sostituire completamente il loro predecessore. Con il passare degli anni sono state sviluppate di conseguenza versioni migliorate del B 205, quale ad esempio l'Agusta-Bell AB 212 e l'Agusta-Bell AB 412. A tutt'oggi infatti il corpo dei Marines statunitense si serve ancora degli UH-1 che, essendo di dimensioni minori rispetto ai Black Hawk, risultano di maggiore maneggevolezza all'interno degli spazi angusti delle navi da sbarco anfibio.

L'Iroquois nella cultura di massa

In ambito cinematografico, l'Iroquois compare in numerosi film ambientati nella guerra del Vietnam o in quell'epoca, come Bat*21, Apocalypse Now, Platoon, We Were Soldiers, Rambo e Kong: Skull Island. Compare inoltre in The Rock e in Forrest Gump. È anche visibile in alcune sequenze del telefilm A-Team, in particolare all'inizio della sigla nelle stagioni 1-2-3-4, che mostra soldati americani sbarcare da uno Huey.
In ambito fumettistico, compare spesso in storie ambientate nel Vietnam, in particolare nei flashback e nelle azioni di guerra del Punitore, che originariamente era un ex marine veterano del Vietnam. Nella saga "Massacro all'irlandese", Castle e un ex collega inglese tendono un agguato ad alcuni gangster sulla portaerei Intrepid, ormeggiata a New York e trasformata in museo galleggiante; tra i vari aerei ed elicotteri esposti c'è un Huey, e proprio qui Castle si nasconde; dopo aver aperto il fuoco commenta: "È da molto tempo che non uccido qualcuno da un Huey." Compaiono anche nella saga "BORN", che mostra Castle ancora in Vietnam.

(SVPPBELLUM, Web, Google, Wikipedia, You Tube)




























































 

giovedì 21 ottobre 2021

Nome in codice: “Flashback”


La bomba termonucleare sovietica denominata “tzar”, lanciata nel 1961 e con una resa di circa 50 megaton (ridotta rispetto alla resa effettiva di progetto di 100 megaton) è riconosciuta come la più grande bomba mai testata. 





Ma è la bomba più potente mai progettata o costruita? 

Esistono frammenti di prove che gli anche Stati Uniti avrebbero progettato e realizzato una bomba ancora più grande e potente.
Diversi rapporti apparsi sui media forniscono informazioni frammentarie su di una bomba con il nome in codice “Flashback”, un dispositivo probabilmente lanciato nei pressi dell'atollo di Johnston. La bomba "Flashback" venne progettata dai Sandia Labs e fu trasportata dalla base USAF di Kirtland a Oahu, nelle Hawaii e poi all'atollo di Johnston; esistono alcune foto di scarsa qualità che testimoniano l’avvenimento.
La bomba Flashback era così grande che non poteva rientrare nel vano bombe del bombardiere B-52 e richiedeva la rimozione delle porte del vano. Naturalmente, questa avrebbe potuto essere puramente una forma aerodinamica. O forse era una grande bomba convenzionale, una gigantesca "Daisy Cutter". O forse non era una vera bomba in quanto tale, ma solo una sorta di esperimento scientifico da sganciare da un aereo. 
Le notizie in merito provengono da un rapporto sugli effetti delle radiazioni elettromagnetiche prodotte dal B-52 sull'elettronica della bomba Flashback. Dal momento che la bomba doveva essere proiettata ben al di sotto della pancia, avrebbe dovuto essere soggetta non solo a temperature molto fredde ma anche a intense trasmissioni radio dalle antenne poste sotto la fusoliera del B-52. In questo particolare test, il paracadute non era impacchettato all'interno della coda del Flashback; invece gli strumenti di prova erano stati montati proprio lì. Più significativamente, "Tutti gli HE ( alto esplosivo ) e i componenti nucleari erano stati eliminati". Inoltre, "un simulatore fu utilizzato per sostituire la testata".
Se non viene utilizzata una testata in un pacchetto scientifico o non utilizzi componenti nucleari in una bomba convenzionale, molto probabilmente l’involucro testato era un simulatore aerodinamico e di massa di una bomba in progetto.
Quel carico di 36.000 libbre si riferiva quasi certamente ad una bomba reale di egual peso.
Altri rapporti elencano le dimensioni e i pesi degli articoli da spedire a Oahu (e poi al Johnston Atoll) per il test. Alcuni di loro sono significativi... cos'è "EMPTV?" TV significa certamente "veicolo di prova". Ma "EMP" significa impulso elettromagnetico? Se è così, significa un'altra unità simile a una bomba, o solo un pacchetto scientifico, pensato per essere “colpito” con EMP per vedere come reagisce? O è un generatore EMP specifico, da far cadere da un aereo? Qualunque cosa fosse, pesava 14.500 libbre ed era lungo circa 221 pollici e forse 59 pollici di diametro, ed era abbastanza classificato (SRD = Secret Restricted Data… “Dati riguardanti la progettazione, la fabbricazione o l'utilizzo di armi atomiche; produzione di materiale nucleare speciale; o utilizzo di materiale nucleare speciale nella produzione di energia”).
Quindi, il "BTV" è il "Big Test Vehicle", 25.000 libbre, 309 pollici di lunghezza e 76 pollici di diametro, anch'esso classificato SRD. Per quanto grande sia, però, forse non è il dispositivo appeso sotto la pancia del B-52; il BTV viene fatto riferimento più volte in un modo che sembra distinguerlo dal veicolo di prova Flashback. Ma forse erano la stessa cosa.
Il veicolo di prova Flashback, fortunatamente, venne mostrato con un modello posto in una galleria del vento. A grandezza naturale, era lungo 297 pollici (senza contare il paracadute o quelle che sembravano essere antenne) e aveva un diametro di circa 96 pollici. Questo lo rendeva più grande, e presumibilmente più pesante, del BTV. Quindi 36.000 libbre!
Altri test mostravano il Flashback come un'unità molto più piccola della bomba o semplicemente il "pacchetto fisico" del dispositivo. Il test, illustrato con alcune foto di pessima qualità, vene effettuato in una camera d'alta quota molto fredda e mostrava altri misteri: i "veicoli di prova dei compagni" o CTV, che sono inspiegabili o progettati per avere le stesse proprietà balistiche della bomba termonucleare Flashback, quindi se venivano lasciate cadere dal B-52 insieme alla bomba Flashback, sarebbero cadute insieme ad essa, seguendo la medesima traiettoria e rimanendo ragionevolmente vicino. Forse avevano installate delle macchine fotografiche o forse avevano alcuni svariati sensori o dei trasmettitori. Chissa! E c'era anche l'"UTV". Nessun ulteriore dato.
Forse Flashback, BTV, EMPTV e UTV erano tutte di dimensioni diverse di nuove bombe gigantesche...?
I nomi in codice generalmente non hanno alcuna relazione con il soggetto, ma sono scelti essenzialmente a caso. Non si sarebbe mai saputo che "Copper Canyon" fosse un programma per sviluppare un SSTO scramjet. Allo stesso modo, "Operazione Paddlewheel" non dice nulla. Ma forse, a malapena, "Flashback" potrebbe avere un significato. Confrontando il flashback con la bomba “tsar” sovietica, è evidente quanto fossero simili sia in termini di dimensioni che di forma. Qualcuno riteneva che la Flashback fosse il risultato finale del progetto di una Bomba Really Big basata su nient'altro che una descrizione verbale della Tsar Bomb, data, forse, da una spia o da un disertore. Quindi, forse, questo progetto era un "flashback" del precedente progetto sovietico. Se è così, qual era lo scopo? Era per dare agli Stati Uniti la stessa capacità follemente inutile? O era solo per scoprire quali erano le capacità e i limiti in cui i sovietici si erano avventurati?
Usando il diagramma del modello della galleria del vento, è stato ricostruita la bomba Flashback in scala con la bomba dello zar; come si può vedere dai disegni, la Flashback aveva più o meno la stessa configurazione, ma era sostanzialmente "più voluminosa". Impossibile dire se ciò fosse dovuto al fatto che i progettisti statunitensi avevano bisogno del diametro extra per ottenere la stessa resa (in teoria 100 megaton), o se i Sandia Labs si fossero lanciati e avessero progettati un ordigno ancora più grande e potente. 

A che serve una bomba da 200 megatoni? Mah! 


I possibili (purtroppo) terrificanti effetti di un bomba all’idrogeno da 100 Megaton su di una città come Roma e sui comuni limitrofi

Roma, una mattina d’estate, la tensione tra NATO e Russia è arrivata al punto di non ritorno, nel giorno precedente si sono registrati alcuni scambi nucleari, limitati all’utilizzo di armi tattiche di pochi Kilotoni, in base alla dottrina della Limited Nuclear War, riscoperta e tornata in auge dopo anni di oblio. Non è chiaro chi per primo abbia usato l’arma atomica, ma la cosa è di scarso interesse ora, nel mondo l’isteria (giustificata) viene comunque contenuta dai media tradizionali che parlano di colloqui di pace in corso e di contatti continui tra il presidente statunitense e Russo.
Nonostante tutto ciò alle ore 10,13 di una mattina di inizio estate, tutti i canali tv trasmettono un annuncio del quale gli italiani ignoravano, non solo il contenuto, ma anche il fatto che tale annuncio esistesse. Le TV spiegano alla nazione che missili nucleari sono stati lanciati da russi ed americani.
Essi colpiranno anche l’Europa entro 14/18 minuti. Scoppia il panico ma nessuno, nessuno, a parte poche poche decine di politici e alcune migliaia di militari, sanno cosa poter fare in un caso simile per contenere i danni.
Alle 10:34 ora di Roma un ordigno nucleare strategico da 800 Kt veicolato da un missile balistico Russo SS-25 Topol esplode a circa 500 metri sopra la città di Roma. In meno di un secondo una sfera di fuoco di oltre due chilometri, ben più calda della superficie del sole vaporizza qualunque cosa si trovi all’interno di essa. Simultanemente il calore generato dall’esplosione determina l’incendio di ogni struttura nel raggio di circa 7 km. Subito dopo una onda d’urto, generata a migliaia di chilometri all’ora, si diffonde per chilometri determinando danni massicci ad ogni tipo di edifici (incluso quelli in cemento ed acciaio) per un raggio di 11 chilometri. Nel caso di Roma si registrano 600.000 morti nell'esplosione e oltre un milione di feriti. Il fallout nucleare inzia 90 minuti dopo l’esplosione e prosegue per 36 ore; i venti (come spesso accade in questa zona d’Italia) provenienti da nord ovest fanno ricadere su Velletri e Frosinone elementi radioattivi che determinano dosi iniziali tra i 100 e i 400 Rem/h, determinando la morte per avvelenamento da radiazioni per chiunque non sia in un luogo protetto e schermato.




















(SVPPBELLUM, Up-ship, Geopoliticalcenter, Wikipedia, You Tube)