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Il Museo storico aeronautico di Vigna di Valle (Roma), grazie all’abnegazione del Col. Luigi Barbagallo e della infaticabile squadra tecnica, è un libro che racconta oltre cento anni di storia dell’aviazione che si sfoglia percorrendo cinque hangar e 16.000 metri quadri di superficie espositiva che si affacciano sul lago di Bracciano.
Riapre al pubblico dopo 18 mesi di lavori di riqualificazione e lo fa esponendo il più antico cimelio aeronautico del mondo: il pallone di Garnerin, donato da Paolo VI all’Arma Azzurra e restaurato sotto la supervisione della Sovrintendenza dei Beni Culturali. Venerdì 16 giugno 2023 ha riaperto al pubblico il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle (MUSAM).
Chiuse le ultime procedure di riorganizzazione, volte a consentire ai visitatori di fruire a pieno dei nuovi servizi e del nuovo percorso espositivo, i cancelli del Museo sono stati riaperti al pubblico dalla mattinata di venerdì 16 giugno 2023.
Il MUSAM rispetterà i seguenti orari di apertura:
- dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 16:30 (ultimo ingresso ore 15:30);
- sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00).
I giorni di chiusura saranno tutti i lunedì feriali, il 1° gennaio, la domenica di Pasqua, il 25, 26 e 31 dicembre. Costo del biglietto di ingresso: tariffa intera di €.7,50 e ridotta di €. 5,00.
A questo proposito lo scrivente ritiene di dover evidenziare una grossa contraddizione: il costo di un biglietto, anche se ridotto, non incentiverà in alcun modo l’interesse dei giovani appassionati al mondo aeronautico e, soprattutto, alla sua storia centenaria. Speriamo bene!
La visita al MUSAM sarà completamente effettuabile in autonomia anche da parte di persone con disabilità. Sarà possibile scaricare una APP appositamente creata per consentire a tutti i visitatori una più completa fruizione del museo direttamente dal proprio dispositivo. In alternativa, saranno disponibili delle audioguide.
Nel caso di gruppi organizzati, occorrerà seguire una procedura di prenotazione presente sul sito istituzionale dell’Aeronautica Militare. Al seguente percorso: www.aeronautica.difesa.it – in HOME PAGE, scorrere fino alla sezione VISITE MUSEO. Una volta nella pagina del museo, accedere alla sezione PRENOTAZIONE e scaricare il modulo informativo.
Il Museo Storico dell’Aeronautica Militare è ubicato nell’antico idroscalo “Luigi Bourlot” di Vigna di Valle, il luogo in cui ha avuto inizio l’attività aviatoria in Italia: a partire dal 1908 da qui volarono i primi dirigibili militari, e poi gli idrovolanti. Negli anni Sessanta la base venne riqualificata e trasformata in Centro Sportivo e Centro di Raccolta di Velivoli Storici, che nel 1977 diventò ufficialmente il Museo Storico. Il MUSAM ha il compito di divulgare la cultura aeronautica, la storia e le tradizioni di Forza Armata attraverso un gran numero di iniziative, sia all’interno che all’esterno della base.
Dopo un intervento durato oltre 18 mesi, grazie al quale è stato completamente rinnovato, il museo di Vigna di Valle (Lago di Bracciano) riapre con un nuovo percorso espositivo che vede l'aggiunta di cimeli e velivoli e la realizzazione di nuovi spazi in chiave moderna e multimediale, al termine dei lavori di ammodernamento e riqualificazione; il Museo Storico dell’Aeronautica Militare è un progetto che rientra nell'ambito delle iniziative per il Centenario dell'Aeronautica Militare che si celebra in questo 2023.
Molte le novità che hanno interessato il Museo, che vede ampliata la sua superficie espositiva del 30%, arrivando a superare i 16.000 metri quadri complessivi, andando a consolidare la sua posizione tra i più importanti musei aeronautici al mondo. Il Museo Storico di Vigna di Valle, inaugurato nel 1977, sorge sull'insediamento aeronautico più antico d'Italia. La sua origine, infatti, è legata ad uno dei padri dell'aviazione italiana, il Maggiore Maurizio Moris, che nel 1907 vi creò il Cantiere Sperimentale Aeronautico e nel 1910 la Scuola Piloti Dirigibilisti. All'interno del Museo sorge inoltre il centro di documentazione "Umberto Nobile". Una identità visiva completamente nuova, con un logo stilizzato che richiama in modo iconico uno dei simboli dell'ingegno aeronautico italiano e della storia della Forza Armata, l'idrovolante Siai S.55, ed un percorso espositivo, articolato in ordine cronologico attraverso cinque padiglioni. Grazie al lavoro di un Comitato Tecnico Scientifico ed al supporto sia di esperti esterni per la curatela scientifica, per l'allestimento e la grafica, sia di ingegneri e personale specializzato della Forza Armata, sono stati riprogettati gli spazi esistenti, collocando cimeli e velivoli in modo più razionale e funzionale, e realizzati nuovi spazi, con schermi e aree multimediali, simulatori di volo, una sala cinema, aree relax per i visitatori e dei suggestivi tunnel di collegamento tra gli hangar dalla originale forma di carlinga di aereo.
“Per l’Aeronautica Militare la riapertura rappresenta un volo pindarico, dai nostri albori, dalla nostra attività pionieristica fino allo Spazio – spiega il generale di squadra aerea Luca Goretti, capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare -. È un ennesimo strumento che consente di dimostrare ciò che noi abbiamo fatto in cento anni di storia, orgogliosamente, attraverso donne e uomini che hanno speso la maggior parte della loro vita ne cercare di migliorare sempre la nostra Forza Armata. Il Museo deve raccogliere questa eredità e trasferirla ai visitatori, soprattutto ai giovani che vogliono conoscere la nostra storia”.
Inaugurato nel 1977 dal presidente della Repubblica Giovanni Leone, il museo sorge sull'insediamento aeronautico più antico d'Italia. La sua origine, infatti, è legata ad uno dei padri dell'aviazione italiana, il maggiore Maurizio Moris, che nel 1907 diede vita al Cantiere Sperimentale Aeronautico e nel 1910 alla Scuola Piloti Dirigibilisti. All'interno del museo, inoltre, è possibile visitare il Centro di Documentazione "Umberto Nobile" dedicato alle esplorazioni polari.
Il percorso espositivo si sviluppa in ordine cronologico attraverso cinque padiglioni in un racconto emozionante che va dalle origini del volo fino ai giorni nostri. Sono stati realizzati nuovi spazi, con schermi e aree multimediali, simulatori di volo, una sala cinema, aree relax per i visitatori e dei suggestivi tunnel di collegamento tra gli hangar dalla originale forma della carlinga di un aereo.
Agli 80 velivoli si aggiungono numerosi cimeli. Tra questi anche il motore funzionante del Flyer, l’aereo utilizzato da Fratelli Wright che volarono nel 1909 con il sottotenente di vascello Mario Calderara a Centocelle e una macchina Enigma esposta in una delle teche dell’hangar “Badoni”.
Tra le novità, molte hanno interessato le strutture del Museo, sottoposto a profondi interventi di riqualificazione: nuovi impianti di condizionamento, nuovi impianti di illuminazione a led e nuova pavimentazione bicolore. Sono stati realizzati un centro accoglienza, attiguo al parcheggio visitatori, che fungerà da punto informazioni prima della partenza della visita e dove sorgerà anche un punto vendita di articoli aeronautici.
È stato inoltre completamente riqualificato un vecchio magazzino in prossimità degli hangar principali, che è stato adibito ad area polivalente con esposizione di motori, divise e cimeli, aree didattiche, sale mostre e una zona multimediale con simulatori di volo e realtà virtuale.
I museo conserva con amore una collezione unica nel suo genere con circa 80 velivoli esposti: dal Blèriot, all’idrovolante austro-ungarico Lohner per poi passare agli idrocorsa. Vigna di Valle è il museo aeronautico che può vantare il numero maggiore di idrocorsa in esposizione, fra i quali spicca il Macchi MC.72 detentore del record di velocità per idrovolanti con oltre 709 km/h di media. Si prosegue poi con gli IMAM Ro.37 e Ro.43, con il FIAT G.212, ultimo plurimotore costruito dalla FIAT, il SIAI SM.82 e il CANT Z.506 che proprio a Vigna di Valle ha prestato servizio con il Soccorso Aereo. E ancora i jet del primo dopoguerra e quelli attuali, con una particolare attenzione alle missioni di pace fuori dai confini nazionali, alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, agli elicotteri e ai paracadutisti dell’Aeronautica Militare.
Gli appassionati sono in fervente attesa di poter ammirare da vicino un bel G-222 e, appena possibile, uno dei primi esemplari dismessi dell’EF-2000 Eurofighter!
Un grazie particolare lo scrivente lo porge al Colonnello Luigi Barbagallo (vigile e attento tra i padiglioni) ed alla sua squadra tecnica di validi avieri, in possesso di tecniche lavorative superlative.
Grazie a nome di tutti gli appassionati, soprattutto per il restauro:
del Reggiane Re-2000 tirato su dal fondo del mare,
dell’S-79 Sparviero (ritornato al suo fulgore)
e all’esemplare unico al mondo ritornato in vita del Reggiane Re-2002 Ariete!
GRAZIE DI CUORE!
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, tg24.sky, Wikipedia, You Tube)