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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
storia militare, sicurezza e tecnologia.
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di un reparto militare
ma come cittadini e custodi di ideali.
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senza mai darli per scontati.
FORZE TERRESTRI RUSSE
Le Forze terrestri russe o SV (in russo Сухопутные войска, Suchoputnye vojska) costituiscono l'esercito della Federazione Russa e assieme a Forze Aerospaziali, Forze missilistiche strategiche, Truppe aviotrasportate e Marina militare compongono le Forze armate russe.
Istituite a partire dal 1991, sono le eredi naturali delle forze di terra sovietiche e sono solite includere nel proprio lignaggio anche l'Armata Rossa e l'Esercito imperiale russo. Con compiti legati alla difesa dell'integrità del territorio della Federazione e la protezione degli interessi del Paese, a partire dagli anni duemila sono oggetto di un vasto ed impegnativo piano di riforma e riorganizzazione nonché di rinnovamento degli equipaggiamenti, venendo incluse in un sistema di programmi decennali di approvvigionamento degli armamenti. Il programma in corso, previsto per il decennio 2018-2027, prevede una spesa pari a 282 miliardi di dollari. Caratterizzate da un inventario costituito da numerosi veicoli sovietici, nel 2020 la quota di mezzi e sistemi d'arma aggiornati ha raggiunto il 70% del totale. Le riforme, portate avanti con successo a partire dagli anni duemiladieci, hanno permesso alle condizioni generali di servizio dei soldati russi di migliorare in modo sostanziale e migliorare coordinamento e gestione della forza armata. Ulteriori sforzi sono stati profusi per l'adeguamento della rete di stoccaggio e rifornimento, strutture abitative, cliniche ed uffici. A partire dal 2009 la ferma obbligatoria è diminuita da 24 a 12 mesi. Al 2021, le forze terrestri sono caratterizzate dalla presenza sia di coscritti che personale a contratto.
MBT RUSSO “Čërnyj Orël - Black Eagle”
Il Čërnyj Orël (cirillico: Чёрный орёл: russo: Aquila Nera) è un prototipo di carro armato da combattimento prodotto nella Federazione Russa.
Sviluppo e caratteristiche
Il Čërnyj Orël è stato sviluppato dall'ufficio KBTM design a Omsk sul finire degli anni novanta. La versione definitiva di questo carro non è stata ancora pubblicamente mostrata, e non è dato sapere se continui ancora il suo sviluppo. Il Chyorny Oryol dimostra la direzione che i designer di carri armati russi stanno prendendo, e lancia uno sguardo sul futuro dello sviluppo dei carri da battaglia.
Lo sviluppo è cominciato negli anni ottanta, quando l'ufficio di design degli stabilimenti Kirov di Leningrado svilupparono un nuovo design basato sullo scafo del T-80U. Più tardi, quando l'ufficio fu smantellato, la documentazione fu trasferita al KTBM a Omsk.
Il prototipo del Čërnyj Orël fu per la prima volta presentato al VTTV Arms Exposition di Omsk, nel settembre 1997, con un singolo breve passaggio a distanza dalle tribune. Il carro si presentava come uno scafo standard T-80U, sormontato da una torretta molto larga e una canna, oscurato dal camuffamento. Anche la torretta si è poi scoperto essere un semplice prototipo.
Un più recente prototipo è stato mostrato ad un'esposizione d'armi in Siberia, nel giugno 1999. Questo carro aveva uno scafo allungato con sette paia di ruote da strada al posto delle sei del T-80, e una torretta ancora in gran parte oscurata dal camuffamento.
Il Čërnyj Orël o "Object 640” sembra avere una corazza frontale molto spessa e una nuova generazione di corazza reattiva esplosiva (ERA- explosive reactive armor) chiamata Kaktus, sullo scafo e sulla torretta. Questa corazza è ancora più efficace delle Kontakt-5 attualmente in uso sui più moderni MBT russi. Per aumentare la sua capacità di sopravvivenza in battaglia dispone anche di un, miglioramento del precedente Drozd.
A proposito del complesso sovietico di protezione attiva (KAZ) “Drozd"
Adottato nel 1983, è diventato il primo mezzo al mondo prodotto in serie per distruggere attivamente i proiettili che attaccano i carri armati. E’ risultato abbastanza efficace rilevando granate e missili anticarro utilizzando sensori radar ad alta frequenza; il sistema Drozd li avrebbe distrutti con un'esplosione diretta e un flusso di frammentazione di contro-munizioni sparate con una probabilità di fino al 70-80%.
Il carro armato T-55AD divenne il vettore di massa del Drozd, un veicolo abbastanza riconoscibile con attributi caratteristici sotto forma di due lanciatori e stazioni radar lungo i lati della torre, nonché uno "zaino" generale con un'unità elettronica nel posteriore della torre. Anche i T-62 pare abbiano provato a realizzare un KAZ leggermente diverso; lo stesso Drozd era in gran parte universale e poteva essere installato su altri veicoli.
Da esperimenti relativamente recenti - post-sovietici, il T-80 può essere preso come esempio; l’ucraino "Oggetto 478BEM1" con questa protezione attiva, è stata ampiamente provata negli Stati Uniti, e l’US ARMY è stato in grado di esplorare in maniera approfondita sia la componente tecnica del carro armato stesso ed anche dell'APS Drozd.
In Russia, il vettore più famoso dell’APS Drozd era la versione ammodernata del carro armato T-80UM-2, realizzata in un unico esemplare nel 1995 da Omsk Transmash. Subito dopo il Drozd, venne installato sul carro lo sviluppo denominato Drozd-2 sotto forma di lanciatori gemelli, stazioni radar e un'unità elettronica esterna della torretta. Ma il “Drozd-2" risulta caratterizzato da una forma profondamente rimaneggiata sul carro armato sperimentale T-14 e sul veicolo da combattimento della fanteria T-15, realizzati sulla base della piattaforma Armata, e anche, su di una imbarcazione fluviale corazzata denominata " Raptor.
L'armamento risulta essere il 125mm 2A46 a canna liscia con capacità di lanciare ATGM.
Il 2A46 (chiamato anche D-81TM) è un cannone a canna liscia da 125 mm/L48 di origine sovietica utilizzato in diversi carri armati principali. È stato progettato da OKB-9 (Artillery Plant No. 9) a Ekaterinburg.
È stato sviluppato dallo Spetstekhnika Design Bureau di Ekaterinburg negli anni '60 originariamente per il carro armato T-64. Successivamente furono prodotti nello stabilimento di artiglieria n. 9 a Ekaterinburg e Motovilikha a Perm. Altre varianti includono 2A46M, 2A46M-1, 2A46M-2, 2A46M-4, 2A46M-5 e l'ucraino KBA-3 e il cinese ZPT-98. Il 2A46 può sparare sabot perforanti con pinna stabilizzata a scarto (APFSDS), proiettili anticarro ad alto esplosivo (HEAT) e proiettili a frammentazione ad alto esplosivo (HEF). Le munizioni per il cannone 2A46 sono composte da due pezzi: prima viene caricato il proiettile, seguito da una carica propellente separata.
Le prime versioni del 2A46 soffrivano di una durata della canna relativamente breve, ma questo problema è stato corretto sulla versione 2A46M-1. A seconda della versione offre 510,0 MPa (73,970 psi) o dal 2A46M-1 650,0 MPa (94,270 psi) P pressione massima della camera.
I cannoni ucraini KBA-3 sono basati sul cannone 2A46. Inoltre, lo ZPT-98 cinese si basa sul 2A46M importato dai T-72 o T-80 russi.
Il carro armato da battaglia Black Eagle si pensava che fosse stato sviluppato dall'ufficio di progettazione KBTM di Omsk alla fine degli anni '90.
Una versione di serie di questo carro armato non è mai stata dimostrata pubblicamente. Il Black Eagle risulta essere stato cancellato, con tutta la produzione e lo sviluppo interrotti. La società che stava sviluppando il carro armato, Omsk Transmash, è fallita, e i suoi disegni e progetti sono stati assorbiti da Uralvagonzavod e dai servizi statali. Uralvagonzavod stava sviluppando il T-95 in competizione con il Black Eagle, e ora possiede i diritti su entrambi i progetti, ma il governo russo ha ritirato tutto il sostegno e i finanziamenti.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, shapeways, You Tube)