giovedì 30 maggio 2019

L'aeromobile sperimentale APR Sky-X di Leonardo



Lo Sky-X di Leonardo è un aeromobile a pilotaggio remoto (APR) realizzato dall'azienda italiana negli anni duemila. Lo Sky-X è un dimostratore tecnologico APR, un aereo concepito senza pilota a bordo, finalizzato alla ricerca nel campo dei velivoli da ricognizione strategica e controllo del territorio, con probabili sviluppi verso il ruolo di Unmanned Combat Air Vehicle (UCAV), ovvero la versione da combattimento armata a fini bellici.

Lo Sky-X è governato da un sofisticato computer di bordo che ha il compito di pilotare il velivolo in modalità semiautomatica, con un pilota che lo controlla in remoto tramite una Stazione di controllo a terra nelle fasi più importanti della missione o che comunque lo assiste in caso di anomalie, ma recentemente è stato collaudato in una missione in modalità automatica e solo supervisionato nelle sue funzioni.
Lo Sky-X è disegnato per avere una bassa osservabilità radar. Le ali sono a freccia e l'impennaggio di coda ha una configurazione a V. Il motore, un turbogetto Snecma Microturbo TRI60-268 prodotto dal gruppo francese Safran, è collocato sulla parte superiore della fusoliera tra la V dell'impennaggio di coda.
Ha effettuato il suo primo volo il 29 maggio 2005, nello spazio aereo militare di Vidsel, in Svezia, nei pressi del Circolo polare artico, e successivamente, dopo l'ottenimento dei permessi necessari dall'Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), ha proseguito la sperimentazione in territorio italiano. Nella campagna voli del 2008, ha completato con successo una simulazione di rifornimento in volo con un Alenia C-27J Spartan nello spazio aereo dell'aeroporto di Amendola, in provincia di Foggia. Il computer ha infatti pilotato l'aereo fino alla corretta distanza di rifornimento rispetto al C-27J per la durata di un reale rifornimento.
Il drone è interamente sviluppato da Leonardo, ha effettuato il suo primo volo in modalità totalmente automatica (Atol, Automatic Take Off & Landing), dalla base di Vidsel in Svezia, nei pressi del Circolo polare artico. Decollato dalla base svedese con buone condizioni meteo, il velivolo, nel corso del suo 15° volo, ha eseguito senza la guida diretta da parte della stazione di terra, la rotta definita nel piano di volo, nonostante un forte vento in quota, atterrando con estrema precisione mezz’ora dopo il decollo.
Lo Sky-X ha poi effettuato un secondo volo Atol con l’obiettivo di verificare il comportamento di tutte le modalità autopilota, incluso il controllo della spinta del motore (autothrottle). Infine, un terzo volo Atol ha visto lo Sky-X eseguire una navigazione con circuito stretto, una virata a elevato fattore di carico ed un avvicinamento per un ‘go-around’ con passaggio sulla pista a bassa quota, per concludere con un perfetto atterraggio. Le prossime attività di volo dello Sky-X sono pianificate per fine 2006 ad Amendola, in Italia.
Questo importante risultato, peraltro a fronte di un eccellente comportamento in volo della macchina, è la testimonianza dell’impegno e del lavoro portato avanti da Leonardo in un settore, quello dei velivoli senza pilota, che sarà uno degli elementi chiave dello sviluppo dell’industria aeronautica nei prossimi anni. Settore che vede Leonardo tra i protagonisti in Europa con la partecipazione al nEUROn, il primo dimostratore tecnologico ‘full scale’ europeo di velivolo non pilotato da supporto tattico.

L’aereo a pilotaggio remoto è concepito per sperimentare una vasta gamma di missioni civili e di sicurezza, in particolare compiti di osservazione, sorveglianza e ricognizione strategica del territorio. Il velivolo ha volato la prima volta il 29 maggio del 2005 presso la base di Vidsel in Svezia. Con questo primo volo Leonardo ha stabilito a suo tempo il primato continentale nei velivoli senza pilota: il dimostratore tecnologico è stato infatti il primo Uav nella categoria oltre i 1.000 kg ad effettuare con successo il primo volo in Europa.
Ad oggi il dimostratore dello Sky-X è impegnato in una intensa campagna sperimentale per espandere l’inviluppo di volo e sperimentare nuove tecnologie. Lo Sky-X, completato negli stabilimenti di Caselle (Torino) in meno di 18 mesi dalla sua definizione iniziale, consente a Leonardo di sperimentare tecnologie all’avanguardia nel panorama internazionale dell’industria aeronautica.
Il velivolo è stato sviluppato dai centri di ingegneria di Alenia Aeronautica (ora Leonardo), progetto strutturale e realizzazione dell’ala a Pomigliano d’Arco-Napoli, sviluppo globale del velivolo, della sua stazione di controllo a terra e assemblaggio finale a Torino, con il supporto di altre aziende come Quadrics, del gruppo Alenia Aeronautica, Moreggia, Magnaghi Aeronautica, OMA, Oma Sud, Secondo Mona, Tema e Teseo.
Con una lunghezza di circa sette metri e un’apertura alare di quasi sei metri, lo Sky-X può trasportare un carico utile tecnologico di circa 200 Kg, con un peso massimo al decollo di 1.200 Kg. L’aereo ha una velocità massima di 350 nodi, una velocità di crociera di 260 nodi e può raggiungere 25.000 piedi di quota, manovrando ad alti fattori di carico (5 g). Lo Sky-X è dotato di un motore Microturbo TRI60-268 del gruppo Safran.

La configurazione esterna dello Sky-X presenta alcune caratteristiche tipiche dei velivoli a bassa osservabilità radar. Grazie alla costruzione modulare, lo Sky-X ha un’intrinseca capacità di sviluppo verso configurazioni sperimentali più evolute e con sistemi di bordo più avanzati. Sono inoltre allo studio una configurazione senza impennaggi di coda e un’altra dedicata alla sorveglianza del territorio, con elevata autonomia operativa. La Stazione di Controllo a Terra (Ground Control Station, Gcs), che include il sistema di comunicazione dati con il velivolo, è stata completamente progettata e realizzata da Leonardo nello stabilimento di Caselle, mentre il computer di missione di bordo (On Board Mission Computer) è realizzato da Quadrics.
Gli studi e le realizzazioni aprono nuovi orizzonti all’industria, alle università e ai centri di ricerca italiani nel settore dei velivoli unmanned di terza generazione: lo Sky-X si presenta come una piattaforma volante per maturare le esperienze realizzate in varie iniziative di ricerca nazionali ed europee. La flessibilità e la versatilità del progetto ridurranno peraltro i rischi di sviluppo ed aumenteranno il livello di affidabilità offrendo vantaggi in termini di costi e di ampiezza di sperimentazione, sia nel campo civile sia nei ruoli militari dei futuri Ucav.

Dopo una prima campagna di test condotta con il controllo a terra al fine di esplorare l'intero inviluppo di volo, lo sviluppo si è concentrato sui:
  • sistemi di volo autonomi, 
  • il sistema ATOL (decollo e atterraggio assistito) per evitare le collisioni, 
  • la precisione della navigazione autonoma, 
  • l'avvistamento e attacco autonomi 
  • capacità di volo autonomo in formazione. 

Nel 2008 Sky-X ha dimostrato la capacità di eseguire le manovre di accesso necessarie per il rifornimento in volo con un Alenia C-27J. 
Grazie alle tecnologie sviluppate per Sky-X nel 2005, Leonardo ha aderito al programma europeo nEUROn con una consistente quota di sviluppo. 
Inizialmente si è ipotizzato che il drone avrebbe dovuto ricevere applicazioni militari come mezzo aereo per la raccolta e l'elaborazione di intelligenza, così come un'unità di combattimento autonoma; tuttavia, il progetto si è rivelato poco interessante per l'Aeronautica Militare italiana. 
In ultima analisi, l'UAV Sky-X è stato posizionato come progetto di ricerca utilizzato per testare nuovi sistemi di controllo di velivoli senza pilota, così come il combattimento e per altre indagini.
Il dispositivo è stato in grado di completare con successo tutte le prove a cui è stato sottoposto.
Il veicolo aereo senza pilota Sky-X è equipaggiato con un motore turbocompa Snecma Microturbo TRI60-268, che è in grado di sviluppare la spinta in 4,43 kN, che consente al drone di sviluppare la velocità di volo a 645 km / h con una autonomia di 350 chilometri, con un volo in volo autonomo fino alle ore 6.
Il drone è dotato di telecamere elettro-ottiche e infrarossi, che permettono il trasferimento dati al controllo dell'operatore aereo, mentre il drone è completamente autonomo.

Caratteristiche generali:

Prestazioni:
  • Velocità massima : 648 km / h (350 kn)
  • Velocità di crociera : 482 km / h (260 kn)
  • Altitudine di servizio : 25.000 piedi (7.260+ m)
  • Armamento: Nessuno (ISR)
  • Ruolo: Veicolo aereo da combattimento senza equipaggio
  • fabbricante: Alenia Aeronautica
  • Primo volo: 29 maggio 2005
  • Utente principale: Prototipo di ricerca
  • Numero costruito: 1.

Specifiche tecniche:
  • Lunghezza: 7,8 m;.
  • Apertura alare: 5,94 m;.
  • Altezza: 1,86 m;.
  • Peso massimo al decollo: 1450 kg;.
  • Velocità di crociera di volo: 480 km \ h;.
  • velocità di volo massima: 645 km \ h;.
  • Massima distanza di volo: 350 km;.
  • Altezza massima di volo: 6720 m;.
  • Tipo motore aeronautico: turbofan;
  • Motopropulsore: Snecma Microturbo TRI60-268;
  • Potenza: 4.43 kN.


(Web, Google, Wikipedia, You Tube)






























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