sabato 25 maggio 2019

LHD L 9890 - TRIESTE: la cerimonia del varo a Castellammare di Stabia


Finalmente, una volta tanto, a dettare l'agenda a una classe politica di chiacchieroni sono state le maestranze di un cantiere, uno dei cantieri più importanti e tecnologicamente avanzati al mondo. Tra le "maestranze" ritengo indispensabile includere il suo amministratore delegato (C.E.O.) dott. Bono!
Prima del bellissimo varo ha preso la parola un ingegnere di FINCANTIERI che, in sintesi, ha reso edotti i signori politicanti che per il bene supremo di una Nazione è indispensabile:
  • esser sempre pronti a difendere gli interessi della Patria;
  • lavorare, lavorare, lavorare senza sosta per stare al passo con le altre nazioni;
  • costruire con precisione e meticolosità gli strumenti necessari alle FF.AA. ed alle FF.OO. per dare pace e serenità a coloro che hanno contribuito nei secoli a realizzare le aspirazioni di indipendenza nazionale;
  • lavorare per non esser costretti a "pagare" la cassa integrazione a operai inoperosi;
  • prepararsi per tempo alla guerra per difendere sempre e comunque i sacri destini della nostra bella nazione.

In sintesi: "Si Vis Pacem, Para Bellum"!!!

In data 25 maggio 2019, si è svolta senza problemi di sorta nel cantiere di Castellammare di Stabia (Napoli) la cerimonia di varo dell'unità anfibia multiruolo e multifunzione della Marina Militare "TRIESTE". 
Erano presenti alla cerimonia varie autorità politiche e militari: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, il ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, oltre alle autorità locali. 
La figlia del Presidente della Repubblica Laura Mattarella era la madrina di nave “Trieste” che sarà consegnata nel 2022. L’unità avrà un dislocamento di oltre 36.000 tonn., una lunghezza di oltre 230 metri, una velocità massima di 25 nodi, e sarà dotata di un sistema di propulsione del tipo Codlog, che utilizza proporzione elettrica per le andature a bassa velocità, in linea con la policy ambientale della Marina militare.



A prima vista, gli occhi competenti di un esperto navale consentono di capire che si è di fronte ad una bella unità d'ASSALTO ANFIBIO mascherata da nave ospedale, nave per il soccorso dei terremotati, nave multifunzione etc... etc...

Le caratteristiche della nuova LHD le consentiranno di proiettare e sostenere, in aree di crisi, la forza da sbarco della Marina Militare e la capacità nazionale di proiezione dal mare della Difesa, composta dal battaglione San Marco e dal Reggimento Lagunari, di assicurare il trasporto strategico di un numero elevato di mezzi, personale e materiali e di concorrere con la Protezione civile alle attività di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, essendo anche in grado di fornire acqua potabile, alimentazione elettrica e supporto sanitario. 
Il TRIESTE potrà inoltre assolvere le funzioni di comando e controllo nell’ambito di emergenze in mare, evacuazione di connazionali e assistenza umanitaria. Con oltre mille posti letto disponibili, la nuova Lhd sarà dotata di un ponte di volo per elicotteri, di circa 230 metri, per assicurare l’operatività di un battaglione di 600 uomini e di un ponte garage in grado di ospitare 1200 metri lineari di veicoli gommati e cingolati, sia civili che militari. il bacino allagabile, lungo 50 metri e largo 15, consentirà alla nave di operare con i più moderni mezzi anfibi in dotazione alle Marine Nato e dell’Unione Europea. Le varie aree di stivaggio del carico saranno accessibili tramite gru, rampe poppiere e laterali, e la movimentazione del carico sarà affidata a rampe interne ed elevatori. Sarà presente a bordo un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto dentistico e zona degenza per 27 ricoverati gravi.



Vi è stata grande festa a Castellammare di Stabia con le scuole chiuse per il varo della futura nave ammiraglia della Marina Militare e la più grande unità in dotazione alla nostra Marina Militare. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è arrivato al cantiere navale di Fincantieri accompagnato dalla figlia Laura, che ha tagliato il nastro per il rilascio in mare della nave. 
Una volta tanto, il nostro presidente ha smesso i panni del maggiordomo di una serie televisiva degli anni '60 (gli ADDAMS) e si è immerso al termine della bella cerimonia tra le maestranze che hanno fornito un contributo indispensabile per la realizzazione di un sogno: ha stretto loro le mani, ha firmato autografi sui caschetti da lavoro, si è concesso a qualche "selfie". 
Questo è il presidente che vogliamo!




La voce degli operai della Fincantieri si è fatta largo oggi tra i discorsi e gli applausi in occasione del varo della nave. Le maestranze che hanno costruito la Lhd Trieste hanno urlato 'Lavoro lavoro' quando l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono ha elogiato i tecnici e tutte le tute blu per l'impresa non facile di aver costruito a Castellammare di Stabia la nave più grande dello storico cantiere borbonico. E, dopo il varo, ancora le voci degli operai si sono elevate alte in un fuoriprogramma che ha spiazzato gli organizzatori del rigoroso cerimoniale, cantando l'inno di Mameli. E proseguendo in coro, quando la banda della Marina Militare, che ne aveva accennato solo l'attacco si era poi interrotta, costringendo i musicisti a riprendere le note dello spartito e a 'inseguire' le possenti voci dei lavoratori che hanno terminato l'inno fino alla fine: bellissimo e commovente! Questa gente ha dimostrato che sa lavorare ed anche molto bene. La nostra gente vuole lavoro e poche chiacchiere da salotto, zero beghe e molti fatti. Sarà possibile ottenere tutto questo? 
Ai posteri l'ardua sentenza!




La nostra Patria ha necessità di mari ben presidiati, non solo quelli contigui alle nostre coste, ma anche quelli lontani. L'Italia è protesa al centro del Mediterraneo, esposta a tensioni demografiche, religiose ed etiche e non può prescindere dalla sua dimensione marittima. 
L’Italia deve proteggere i suoi prioritari interessi economici e commerciali con uno strumento di difesa persistente, capace di estendere nel tempo e nello spazio gli effetti delle sue capacità. Uno strumento che deve essere finalizzato al vero controllo dei confini marittimi, alla vigilanza sulle attività marittime nazionali, alla deterrenza e al contrasto alle attività illegali in alto mare, alla cooperazione internazionale ed anche al supporto alla popolazione civile in caso di emergenze e calamità. 
E' appena il caso di precisare che da alcuni discorsi politici il TRIESTE sia soprattutto una "nave ospedale", da adibire saltuariamente anche a nave LHD!!!




Nave "Trieste" sarà consegnata nel 2022 ed è dotata di un sistema di propulsione ibrido del tipo Codlog, che utilizza la propulsione elettrica per le andature a bassa velocità, in linea con la policy ambientale della Marina Militare. 
Le caratteristiche del Trieste le consentiranno di proiettare e sostenere, in aree di crisi, la Brigata Anfibia della Marina Militare e dell'E.I. e la capacità nazionale di proiezione dal mare.



L'unità potrà inoltre assolvere le funzioni di comando e controllo nell'ambito di emergenze in mare, evacuazione di connazionali e assistenza umanitaria.  Con oltre mille posti letto disponibili, la nuova Lhd sarà dotata di un ponte di volo per elicotteri, di circa 230 metri, per assicurare l'operatività di un battaglione di 600 uomini (tra Lagunari e San Marco) e di un ponte garage in grado di ospitare 1200 metri lineari di veicoli gommati e cingolati, sia civili che militari.
Il bacino allagabile, lungo 50 metri e largo 15, consentirà alla nave di operare con i più moderni mezzi anfibi in dotazione alle Marine Nato e dell'Unione Europea. Le varie aree di stivaggio del carico saranno accessibili tramite gru, rampe poppiere e laterali, e la movimentazione del carico sarà affidata a rampe interne ed elevatori. 

Un rappresentante della maestranze di Fincantieri ha rivolto questo ringraziamento alle autorità presenti:

"""Avete fatto bene a dare fiducia a noi operatori di Castellammare: abbiamo alle spalle anni duri. Ora siamo qui e vogliamo andare avanti con il nostro ingegno e con il nostro  impegno e soprattutto col nostro cuore. Questo cantiere è competitivo. Il futuro ci deve impegnare tutti. Grazie all'amministratore delegato Bono, grazie a ogni singolo operaio. Ora però c'è bisogno di una forte missione produttiva, le istituzioni devono puntare. Qui si può creare lavoro stabile. Oggi c'è profumo di lavoro e di festa, è primavera a Castellammare""".




L'ad di Fincantieri Giuseppe Bono ringrazia il presidente Mattarella ed il Ministro Trenta e, rivolto alle maestranze, ha detto: 

"""Avete visto? Non vi ho abbandonato. Sono contento delle parole dette dalla Rsu di Castellammare. Noi stiamo facendo un grande lavoro, che questa location industriale tra le più antiche del Paese, merita profondamente. Ho un ricordo particolare: nel 150esimo anniversario ricordo che contro di me scesero in piazza gli operai di Fincantieri, il governo di allora ebbe l'improvvida idea di mettere un tavolo durante le celebrazioni e  non vi dico con quali epiteti mi chiamavano. Io parlai con l'allora ministro e dissi: ok, allora io ho finito il mio compito. E allora proprio gli operai di Castellammare mi fermarono e mi dissero: mica ci abbandonate, adesso? Avete visto?, vi dico ora: non è successo""".




Applausi scroscianti e un velo di commozione. "Bravo", gli gridano gli operai schierati a ridosso della prora. Il dott. Bono continua: 

"""Salviamo questo paese. Lo merita! È il paese più bello del mondo". Poi aggiunge: "Mi chiedono quale sia la ricetta per il Paese, per rinascere. Io dico: Lavoro, lavoro, lavoro""". 

E gli ingegneri e gli operai tutti di Fincantieri applaudono e gridano in coro: 

"""Lavoro, lavoro, lavoro""".


(Web, Google, Vincenzo De Santis, You Tube, Secolo d’Italia, Quotidiano.net, Nico Vernì)





































































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