L'Hawker Siddeley Harrier ("Albanella") è il primo esempio concreto di caccia a decollo verticale (V/STOL),fa parte della 1a generazione progettato e prodotto dall'azienda britannica Hawker Siddeley, e il cui sviluppo successivo è stato continuato dalla Bae dopo l'acquisizione dell'azienda.
L'Harrier ha avuto molto successo in termini di tecnica ed operatività, tanto che ne sono state ricavate versioni imbarcate per la Royal Navy e i Marines. Discusso per il ridotto carico utile e raggio d'azione, la sua versione navalizzata, il Sea Harrier, dimostrò il suo valore bellico ed operativo durante la guerra delle Falkland (o Malvinas) nel 1982, dove fu soprannominato dai piloti argentini la muerte negra per la sua livrea color antracite e per le terribili perdite che inflisse ai Dagger ed A4 Skyhawk argentini. Il costo elevato, a causa delle sue peculiari caratteristiche V/STOL, ne ha tuttavia limitato la diffusione all'estero. Un suo derivato supersonico, conosciuto come progetto P.1154, non ha avuto seguito.
Dopo la acquisizione della Hawker da parte della British Aerospace (BAe), una versione statunitense fu sviluppata dalla McDonnell Douglas (oggi Boeing) e venne chiamata AV-8B Harrier II.
Lo Hawker P.1127 fu il primo esempio di aereo a decollo / atterraggio verticale, e anche la NASA se ne interessò subito. Il cuore dell'aereo era una turboventola che emetteva il getto necessario per la spinta attraverso quattro ugelli, due anteriori freddi e due posteriori caldi. Questi ugelli potevano ruotare lungo un arco di 100° per portare l'aereo da un volo orizzontale ad uno a punto fisso, o addirittura dare una leggera spinta all'indietro.
Oltre alla RAF e alla Royal Navy, la Marina Indiana lo ha utilizzato nella versione navalizzata per le sue portaerei Vikrant e Viraat, ex navi britanniche.
La marina spagnola ed i marines statunitensi ne hanno acquistati rispettivamente 20 e 120, i primi chiamati AV8 Matador ed i secondi AV8A. Entrambe le versioni sono essenzialmente dei GR.3 privi del designatore laser nel muso (cioè GR.3 prima versione) con minime modifiche all'avionica (per conformarsi a quella in uso nei rispettivi paesi) e alle radio. I velivoli spagnoli sono dotati di due vistose antenne a lama sul dorso della fusoliera, per comunicare con la "portaerei" e le truppe a terra. I velivoli Americani invece sono dotati solo di una antenna a lama.
Dall'AV8A discende l'AV8C, costruita però in pochi esemplari, e comprendente modifiche all'avionica oltre all'aggiunta di due vistosissime pinne ventrali sui cannoncini, ancora più grandi di quelle già installate, e molto simili a quelle degli AV8B americani.
Le versioni terrestri sono state la GR.1, GR.3 (successivamente migliorata con un telemetro laser / rilevatore laser nel caratteristico muso alla "Snoopy"), GR.5, GR.7 e GR.9 monoposto e GR.2, GR.4 biposto per addestramento operativo. La GR.7 e la GR.9 hanno capacità ognitempo e notturne, grazie ad un Flir montato sopra il musetto e agli NVG (Night Vision Goggles) indossati dal pilota. Dalla versione GR.5 in poi gli aerei sono dotati della nuova ala, più lunga del 50%, con quattro piloni in più e capace di trasportare carburante in serbatoi integrati dentro l'ala stessa. Anche la cabina di pilotaggio è stata modificata : rialzata, con un nuovo muso e con nuova strumentazione, nonché con comandi HOTAS. Interessante notare come la RAF abbia dotato i propri Harrier GR. 5, 7 e 9 di un sistema ad aria compressa per sganciare gli NVG dal casco di volo del pilota subito prima dell'eiezione, per evitare ferite al collo dovute alla resistenza aerodinamica creata dagli NVG stessi quando il pilota lascia la cabina.
Le versioni navali sono state la FRS Mk1 e FRS Mk2 (Fighter Recon Strike) per la Royal Navy e la FRS Mk51 per la marina indiana.
La versione FRS Mk1 è essenzialmente un GR.3 con il muso modificato per ospitare un radar di ricerca e tiro Blue Fox e un abitacolo rialzato, non per aumentare la visibilità del pilota (cosa comunque bene accetta e necessaria), ma per fornire più spazio sul cockpit per alloggiare lo schermo del radar ed i relativi comandi.
La FRS Mk1, così come la GR.1 può trasportare due missili Sidewinder sui piloni subalari esterni. Successivamente alla guerra delle Falkland gli Harrier furono dotati di "mensole" per il trasporto di quattro Sidewinder sui due piloni subalari esterni (due per pilone). Verniciati integralmente di un colore grigio antracite che si adattava alle esigenze mimetiche del Sud Atlantico, vennero soprannominati la muerte negra (la morte nera) dagli argentini, stabilendo una assoluta superiorità aerea sulle isole, abbattendo in vari duelli i Mirage IIIC, A4 Skyhawk e IAI Dagger senza subire perdite; i Sea Harrier persi furono vittime del fuoco dell'artiglieria o dei missili antiaerei lanciati da terra.
Nonostante il grande successo della versione FRS Mk 1 nella guerra delle Falkland, i suoi limiti furono subito evidenti: radar troppo poco potente, poco sofisticato e con una capacità Look Down / Shoot Down (localizzare bersagli ad una quota inferiore a quella dell'aereo e colpirli) molto limitata in presenza di terraferma, oltre alla mancanza di missili a guida radar. Alla mancanza iniziale di dispensatori di chaff (laminette di alluminio per il disturbo passivo delle frequenze radar avversarie) gli equipaggi sopperirono con l'ingegno, inserendo strisce di stagnola tagliate artigianalmente negli aerofreni, in modo da avere a disposizione almeno una "nuvola" di disturbo per ogni missione.
Tutto ciò portò alla versione successiva, la FRS Mk2, con un radar Blue Vixen con capacità Look Down / Shoot Down e missili AIM-120 Slammer a guida radar attiva. La ridotta potenza del motore e quindi la ridotta capacità di bring back (cioè la capacità di riportare a casa le armi non utilizzate), soprattutto in climi caldi, ne ha determinato il ritiro alla metà del 2006[3], e la sostituzione con la versione GR.9, che però non è dotato di radar e di conseguenza non ha capacità di impiegare missili a guida radar attiva, cioè guidati dal radar dell'aereo lanciatore.
Le versioni fino alla GR.3, incluse le versioni FRS Mk 1 e 2 hanno quattro piloni subalari, e tre sotto la fusoliera, due dei quali dedicati solo agli eventuali cannoncini ADEN da 30 mm (con 150 colpi). Qualora i cannoncini non fossero presenti, venivano montate due piccole pinne ventrali, che aiutavano ad intrappolare un "cuscino" d'aria durante l'hovering, e quindi ad aumentare la capacità di sostentamento dell'Harrier. La versione FRS Mk2, unica nel suo genere, può trasportare due missili AIM-120 AMRAAM Slammer al posto dei due cannoncini Aden. Solo i due piloni subalari interni sono dotati di connessioni per i serbatoi di carburante. Uno dei cannoncini può essere sostituito con un pod per contromisure elettroniche, di foggia simile a quella di un normale cannoncino. Questo pod è stato impiegato limitatamente nelle Falklands dai GR.3.
Queste versioni impiegavano tipicamente razzi aria-terra Matra da 68 mm (19 razzi per pod), bombe a grappolo BL755 e bombe non guidate da 450 kg, oltre ai missili Sidewinder (solo sui piloni subalari esterni) e ai pod con bombe da esercitazione. Al pilone ventrale può essere agganciato un pod da ricognizione con 5 macchine fotografiche, 1 anteriore e 4 laterali panoramiche, per fornire una panoramica da orizzonte ad orizzonte.
La versione GR.3 è inoltre capace di trasportare bombe a guida laser (come avvenne durante la guerra delle Falkland) da 450 kg e dal 2007 il modello GR.9 è abilitato all'uso delle Paveway[4].
Le versioni FRS possono anche trasportare missili antinave Sea Eagle, radiati però alla fine degli anni novanta, a causa della loro incapacità di operare in ambienti litoranei.
Le Versioni GR. 5, 7 e 9 hanno invece otto piloni subalari e 3 ventrali.
Su due dei piloni ventrali possono essere montati due cannoncini da 25 mm, sostituti dei vecchi cannoncini ADEN da 30 mm. Ironia della sorte, questi nuovi cannoncini non sono ancora entrati in servizio, a causa di continui problemi di sviluppo. Uno di questi cannoncini può essere rimpiazzato, nelle versioni GR.7 e 9, da un pod Lightening II, di designazione laser per bombe a guida laser della classe Paveway. Quando i cannoncini non sono installati, al loro posto sono presenti due pinne, per gli stessi motivi prima elencati. Degli otto piloni subalari, due sono dedicati esclusivamente ai Sidewinder (i secondi dall'interno), per liberare gli altri piloni per altri carichi offensivi. Questi piloni sono montati sulle carenature dei ruotini di estremità, e si protendono notevolmente in avanti; nella versioni GR.9 sono anche dotati di contenitori-lanciatori di chaff.
I piloni subalari interni e intermedi (ma non quelli per i Sidewinder né quelli più esterni) sono dotati di connessioni per il trasporto di serbatoi supplementari.
L'armamento trasportabile è uguale a quello dei precedenti GR.3, con in più l'aggiunta di missili Maverick (raramente utilizzati). La versione GR.9 è dotata anche dei nuovissimi missili anticarro Brimstone, trasportabili su tutti i piloni subalari (eccetto quelli riservati ai Sidewinder) su rastrelliere triple, per un totale massimo di 18 missili. Questi missili sono stati richiesti dalla RAF come rimpiazzo per le ormai vecchie bombe a grappolo anticarro BL755.
McDonnell Douglas AV-8B Harrier II è una famiglia di aerei monomotori a getto da attacco al suolo appartenenti alla seconda generazione di aerei a decollo corto e atterraggio verticale o STOVL, sviluppati e prodotti dalla Boeing/BAE Systems a partire dagli anni novanta sulla base del progetto di generazione precedente messo a punto dalla British Aerospace negli anni ottanta.
L'Harrier II ("Albanella") deriva dal predecessore Hawker Siddeley Harrier ed è principalmente impiegato come aereo leggero d'attacco o come velivolo multiruolo, in genere imbarcato su piccole portaerei o grandi navi d'assalto anfibio. È in dotazione ad alcune nazioni della NATO, ovvero Stati Uniti d'America, Regno Unito, Spagna e Italia.
Il velivolo è denominato dall'United States Marine Corps come AV-8B Harrier II, mentre prende il nome di Harrier GR7/GR9 per le forze armate britanniche.
Sebbene la famiglia di aerei abbia mantenuto una denominazione simile al predecessore AV-8A/C Harrier, l'AV-8B Harrier II è stato largamente riprogettato dalla McDonnell Douglas. L'AV-8A apparteneva alla generazione precedente e fu acquistato dai Marines statunitensi, ma si preferisce fare riferimento a quei modelli con il nome "Harrier Jump Jet".
Italia
Nel febbraio del 1995, la componente STOVL imbarcata sulla portaerei Garibaldi ebbe il suo primo impegno operativo reale: la partecipazione all'operazione "United Shield" in Somalia. Tre AV-8B Plus compirono numerose missioni di ricognizione e supporto allo sbarco anfibio dei Marines Americani e del Reggimento San Marco. Il 28 giugno 1996 il Gruppo Aerei Imbarcati ricevette la bandiera di guerra donatale dall'Associazione nazionale marinai d'Italia di Andria.
Da marzo a giugno del 1997 il gruppo partecipava all'operazione Alba Neo (Albania Non Combat Evacuation Operation) con velivoli armati che giornalmente decollavano su scramble dalla base aerea di Grottaglie.
Da aprile a giugno 1999, i Lupi della componente STOVL imbarcata sulla portaeromobili Garibaldi impiegavano per la prima volta gli armamenti in dotazione partecipando all'intervento NATO in Kosovo nel corso dell'operazione multinazionale Allied Force.
Da novembre 2001 a marzo 2002 il Gruppo partecipava all'operazione multinazionale Enduring Freedom decollando dalla Garibaldi dislocata nell'oceano Indiano. I Wolves effettuavano un totale di 800 ore di volo in missioni di combattimento.
Da agosto a ottobre 2006, il Gruppo partecipava all'operazione Leonte in Libano, effettuando missioni di ricognizione sul traffico mercantile da e per le coste libanesi.
Spagna
Lo EAV-8B Matador II è la versione speciale per la Armada de España, fabbricata in 12 esemplari. Successivamente, 5 di questi velivoli vennero convertiti nella nuova versione Plus, aggiunte ad altre 8 unità, sempre del nuovo modello EAV-8B Plus. Tutti questi velivoli sono in forza alla 9ª escuadrilla de la Flotilla de Aeronaves (9ª squadriglia), con i restanti 4 AV-8B, alla Base navale di Rota, e sulla portaerei Principe de Asturias. Attualmente la portaerei spagnola imbarca 12 EAV-8B Plus, 4 EAV-8B "Cobra" ed un TAV-8B (addestratore biposto).
Il 22 dicembre del 2006, il Consiglio dei ministri ha approvato la conversione alla versione Plus dei 4 rimanenti EAV-8B che non sono stati ancora aggiornati, per cui una volta effettuato l'aggiornamento, vi sarà un totale di 16 EAV-8B Plus ed un TAV-8B.
Varianti
YAV-8B
Due prototipi convertiti da velivoli AV-8A
AV-8B Harrier II
Variante della versione AV-8A con alcuni velivoli che vennero aggiornati alle varianti successive, mentre i rimanenti vennero ritirati dal servizio.
AV-8B Harrier II Night Attack
Versione per attacco notturno con turbine più potenti e navigatore a IR Navigation Forward Looking Infrared camera (NAVFLIR).
AV-8B Harrier II Plus
Simile alla versione AV-8B Harrier II Night Attack dotata di radar APG-65 ed in uso al Corpo dei marine alla Marina Spagnola e all'Aviazione Navale Italiana.
Caratteristiche Tecniche
Posti: 1 pilota
Lunghezza: 14,12 m
Apertura alare: 9,25 m
Altezza: 3,55 m
Superficie alare: 22,61 m²
Peso a vuoto: 14 865 lb (6 745 kg)
Peso con armamento: 22 950 lb (10 410 kg)
Max al decollo:
Corto: 31 000 lb (14 000 kg)
Verticale: 20 755 lb (9 415 kg)
Motore: 1 turboventola Rolls-Royce Pegasus 105 da 21 750 lbf (96,75 kN) di spinta
Armamento
Cannone: 1 GAU-12U "Equalizer" 25 mm e 300 colpi (Configurazione Americana, Spagnola e Italiana)
Punti d'aggancio: 9 con capacità di 5 987 kg (STOVL), incluse bombe a caduta libera, bombe a grappolo, bombe al napalm, B61, bombe laser-guidate della serie Paveway, missili AGM-65 Maverick, designatore laser LITENING, più di quattro AIM-9 Sidewinder e missili a guida IR similari. Il radar equipaggiato dalla variante AV-8B+ gli permette di equipaggiarsi con missili AIM-120 AMRAAM . Inoltre può portare bombe della serie a guida GPS JDAM.
TAV-8B Harrier II: Versione bi-posto da addestramento
EAV-8B Matador II: Designazione della versione AV-8B Harrier II Plus nella Marina Spagnola
Utilizzatori:
Italia: Aviazione Navale (aviazione di marina)
L'Italia si è dotata di 18 velivoli Harrier di cui 2 TAV-8B Harrier II (biposto) e 16 AV-8B Harrier II Plus (monoposto) uno dei quali precipitato nel 2002 e un altro il 14 luglio 2010,
Spagna: Flotilla de Aeronaves (aviazione di marina), 9º Squadrone - 21 aerei (20 monoposto + 1 biposto) consegnati, 12 EAV-8B+ e 1 TAV-8B in servizio al novembre 2016.
Stati Uniti
United States Marine Corps Aviation
284 aerei (262 monoposto + 22 biposto) consegnati, 107 monoposto e 16 biposto in servizio al maggio 2018.
Totale produzione: 323: 237 monoposto + 46 biposto
Evoluzione dell’Harrier
Hawker P.1127
Hawker Siddeley Harrier - 1a generazione di Harrier
BAE Sea Harrier - versione imbarcata dell'Harrier
McDonnell Douglas AV-8B Harrier II - 2a generazione di Harrier
BAE Harrier II - 2a generazione di Harrier.
(Web, Google, Wikipedia, Nico Vernì)
BAe "HARRIER III"