domenica 9 dicembre 2018

FREGATE MULTIMISSIONE ITALO-FRANCESI






Il programma di cooperazione internazionale Italo-Francese FREMM prevede, per l’Italia, l’acquisizione 10 fregate multi-missione (6 di tipo “General Purpose” caratterizzate da elevata flessibilità di impiego operativo e 4 di tipo antisommergibile - caratterizzate da maggiori capacità in tale particolare forma di impiego operativo).

L’esigenza francese è invece relativa a 8 unità navali anch’esse differenziate in due tipologie, di massima analoghe a quelle nazionali (antisommergibile e attacco contro costa); pertanto il programma prevede, nel complesso, la costruzione di 18 navi per entrambe le nazioni.

Sulla base dell’accordo raggiunto fra nazioni e industria, è stato firmato il 16 novembre 2005, il contratto relativo alla fase di sviluppo, costruzione e accettazione in servizio delle unità per le quali è altresì prevista la fornitura di supporto logistico iniziale.
Il 9 maggio 2006 è stato siglato il primo atto aggiuntivo al contratto relativo alle fasi di sviluppo, progettazione di dettaglio e costruzione delle prime due unità nazionali. La prima FREMM italiana, in versione GP, è stata consegnata nel 2012 e sarà seguita da 4 navi antisommergibile e da altre 5 in versione GP, al ritmo di una all’anno.


Composizione del Sistema di Combattimento
  • Sistema missilistico antiaereo SAAM IT a 16 celle per missili ASTER 15 e radar multifunzionale EMPAR
  • Cannone da 127/64 (solo per unità GP)
  • Sistema di difesa antiaereo a cortissimo raggio (ILDS) basato su 2 cannoni 76 SR OTOBREDA (uno solo per le unità GP) e due ADT multisensore AMS NA-25 DARDO-F (una a prora ed una a poppa)
  • Sistema missilistico superficie-superficie che prevede l’adozione del Sistema TESEO
  • Due sistemi lanciarazzi SCLAR H OTOBREDA
  • 2 Radar di navigazione
  • Sonar a scafo THALES UMS 4110 a media frequenza associato a un sonar anti ostacoli subacquei (OAS/MAS, Obstacle/Mine Avoidance Sonar) e telefono subacqueo
  • Sonar rimorchiato THALES CAPTAS 4
  • Sistema di lancio contromisure di difesa antisiluro (solo versione ASW) associato al Sonar rimorchiato CAPTAS 4
  • Due sistemi lanciatori contromisure acustiche ASW DLS (Leonardo SD)
  • Sistema di scoperta e tracciamento infrarosso tipo SASS (GALILEO)
  • Sistema di comando e controllo (CMS) basato sul sistema già sviluppato per Orizzonte
  • Sistema di comunicazioni interne ed esterne integrate con capacità satellitari militari e civili
  • Sistema di guerra elettronica (EWS) 
  • Due elicotteri NH-90 o 1 NH90 + 1 EH-101 con sistema di movimentazione assistita.

FREMM, (dall'Italiano Fregate europee multi-missione o dal francese Frégates européennes multi-missions), è la sigla che identifica una nuova generazione di fregate, denominate in Francia classe Aquitaine ed in Italia classe Bergamini, frutto di un progetto congiunto tra Italia, tramite Orizzonte Sistemi Navali[3] (Società di ingegneria navale, costituita da Fincantieri e da Finmeccanica, rinominata Leonardo dal 2017) e Francia, tramite Armaris(di proprietà DCNS e Thales). Il progetto FREMM segue la logica di collaborazione tra le industrie della difesa italiane e francesi già sperimentato con la realizzazione del programma Orizzonte. La prima unità di questo tipo, l'Aquitaine, è stata varata il 4 maggio 2010 ed è entrata in servizio nel 2012. La prima della classe Bergamini, la fregata Carlo Bergamini, è stata varata il 16 luglio 2011 nel cantiere navale di Riva Trigoso e consegnata alla Marina Militare il 14 luglio 2012.

Costruzione

A partire dal 2010 il programma darà origine a 10 unità per la Marina Militare in sostituzione delle fregate delle classi Lupo e Maestrale (queste ultime derivate dalle prime) e 11 unità per la marina francese in sostituzione delle fregate delle classi Tourville, Georges Leygues e Cassard. Gli ordini saranno suddivisi in 4 ASW + 6 GP per l'Italia e in 9 ASW + 2 AA (versione FREDA) per la Francia. Inizialmente la Francia aveva programmato 6 ulteriori unità per sostituire anche le ultime corvette classe A 69 ma, per problemi di bilancio, queste sono state cancellate. In Italia la legge finanziaria 2006 ha previsto stanziamenti idonei all'avvio del programma per la costruzione delle prime due fregate. Le FREMM sono il più importante programma militare in ambito navale mai costituito tra partner europei e prevede un impegno finanziario complessivo di 11 miliardi di euro, dei quali 6,5 a carico della Franciae 4,5 a carico dell'Italia.

La legge finanziaria 2007 ha inoltre finanziato, tramite bilancio ordinario della Difesa e contributi straordinari MSE, ulteriori quattro unità: salgono quindi a sei le navi già finanziate. Nell'autunno 2010 sono stati avviati i lavori di costruzione della terza FREMM italiana. Le prime tre unità avranno rispettivamente nome Carlo Bergamini, Virginio Fasan e Carlo Margottini, rispettivamente un ammiraglio, un sottufficiale (motorista) ed un capitano di Vascellodella Regia Marina durante la seconda guerra mondiale, decorati di medaglia d'oro al valor militare. I lavori sono stati avviati nei cantieri di Riva Trigoso e Muggiano. Nella seconda metà del 2013 è stata esercitata l'opzione per la quarta coppia di FREMM, per un totale quindi di otto navi già finanziate. Il 5 giugno 2014 è stata infine avviata la costruzione della settima fregata.

Per le unità italiane, la Marina Militare si è riservata l'opzione di montare un'ulteriore turbina a gas (TAG) per portare la velocità di punta a 32/33 nodi e per poter fornire una migliore scorta alle unità maggiori, come il Cavour.

Le prime otto navi per la Marine nationale riceveranno i nomi: 

Aquitaine, Normandie, Provence, Bretagne, Auvergne, Languedoc, Alsace e Lorraine. L'Aquitaine è stata varata il 4 maggio 2010. 

La Marine nationale le designa come fregate di primo rango e quindi le contraddistingue con il distintivo ottico D.

Una unità in versione ASW è stata venduta nel 2007 dalla Francia al Marocco ed è stata consegnata nel 2014, il nome Mohammed VI (F 701).

Una seconda unità è stata venduta nel 2015 dalla Francia all'Egitto, si tratta della Tahya Misr (FFG-1001), ex Normandie (D 651).

Sono in corso ulteriori energici tentativi di esportare queste fregate all'estero. La Francia stava trattando con la Grecia, anche se attualmente l'unica certezza è un accordo che sposta la produzione di 6 fregate francesi ai cantieri greci Eleusina. L'Italia è invece in trattative con il Brasile per la vendita di 5 unità, di cui 1 da prodursi in Italia e le rimanenti in Brasile, e con l'Australia, dove le fregate sono in corso di valutazione per la vendita di 9 unità da prodursi in loco.

Caratteristiche generali

Le fregate sono realizzate in tre versioni: lotta antisommergibile (ASW - Anti Submarine Warfare), multiruolo (General Purpose) per l'attacco al suolo in profondità e il bombardamento controcosta in appoggio alle forze da sbarco, ed infine antiaerea (FREDA) solo per la Marine nationale. Tutte le versioni dispongono di un sistema di autodifesa antiaerea (AAW - Anti Air Warfare) basato sul missile Aster 15; tutte le unità italiane e le FREDA francesi avranno anche missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d'area. Tutte avranno un sistema di difesa antinave (ASuW - Anti Surface Warfare), basato sul missile Teseo/OTOMAT per le navi italiane e sul missile Exocet per quelle francesi.

Tutte le unità sono dotate di eliche di manovra prodiere della potenza di 1 MW, che velocizza di molto le accostate e ne agevola le manovre in spazi ristretti, ed utilizzabile anche come propulsore ausiliario in grado di generare 7 nodi di velocità massima; le navi sono inoltre progettate in classe RINA con specifiche militari (RINAMIL for FREMM ed. 2006) e rispettano le norme antinquinamento marino MARPOL. I due timoni, fuori asse rispetto alle eliche, non sono verticali ma inclinati di 9° in modo da fungere anche da alette stabilizzatrici.

Le navi erano originariamente programmate per ospitare fino a 165 membri dell'equipaggio, ma l'eliminazione di uno spazio a prora destinato ad ospitare missili a lunga gittata ha permesso di ampliare i posti fino a 200, dei quali 23 destinati alla gestione degli elicotteri, 131 (GP) o 133 (ASW) al governo della nave in tabella base ed altri 34 in tabella allargata per periodi di operatività prolungata.

Entrambe le versioni possono lanciare dei gommoni da 7 e 11 m con una gru, mentre a poppa sotto il ponte elicotteri è stato ricavato uno spazio sfruttato in modo diverso a seconda delle versioni: la ASW ospita il sonar filabile rimorchiato, mentre la GP alloca una slitta dalla quale lanciare imbarcazioni RHIB (semirigidi gonfiabili) utilizzate dal Comsubin per le operazioni speciali.

Versioni italiane

Elettronica delle FREMM italiane

Il Sistema di Combattimento delle FREMM Italiane è gestito dal sistema CMS (Combat Management System) ATHENA-I, sviluppato da Leonardo. Il sistema missilistico antiaereo è basato sul SAAM-ESD (Extended Self Defence, in luogo dell'inizialmente previsto SAAM-IT, che avrebbe dovuto disporre solo degli Aster 15) per la gestione dei missili, cui è associato il radar multifunzionale attivo 3D EMPAR (SPY-790), sensore principale del sistema. Il sistema dispone di una centrale secondaria in grado di subentrare in caso di distruzione o avaria del sistema principale. A differenza del sistema imbarcato sulle FREMM francesi (SAAM-FR), avente solo capacità di autodifesa grazie ai missili Aster 15, tutte le FREMM italiane dispongono di una capacità di difesa d'area, grazie alla possibilità di utilizzare anche gli Aster 30. Altri sensori sono il radar di scoperta di superficie RASS (RAN30 X/I) in banda E/F di Leonardo, radar di navigazione a bassa probabilità di intercettazione LPI SPN-730 / Leonardo SPN 753(V) 4 in banda I, il sistema di scoperta IR SASS Galileo, due sistemi di puntamento multisensore (radar ed elettro-ottico) MSTIS NA 25X (RTN-30X), radar per appontaggio elicotteri, sistema IFF SIR-M5 Pa. Le unità dispongono di sistema comunicazione Datalink Link 11,16 e 22 M-DLP e di sistema comunicazioni satellitare SATCOM. Sonar attivo montato sul bulbo Thales 4110CL dotato di sistema di scoperta mine e telefono subacqueo, con trasduttore Leonardo WASS del peso di 9 tonnellate metriche ed è composto da 500 idrofoni. Tutte dispongono di sonar anti-mine Leonardo WASS SNA-2000-I. Le quattro FREMM ASW dispongono anche di echo sounder SeaBeam 3050 multibeam, della L-3 ELAC Nautik e saranno dotate anche di un sonar attivo rimorchiato a profondità variabile (VDS) Thales 4249 a bassa frequenza.

Armamento versione antisom italiana


  • 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-50 per i missili superficie/aria MBDA Aster 15 per la difesa antiaerea a corto raggio (AAW) e per missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d'area, nonché compatibili con i futuri ATBM Block 1 NT e Block 2
  • predisposizione per l'installazione di ulteriori 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-70 per il missile da crociera superficie/superficie a lungo raggio MBDA Scalp Naval (comunque compatibili anche con missili Aster 15 e 30)
  • 8 lanciatori per missili antinave a lungo raggio del tipo MBDA Teseo Mk2 Block IV e del sistema sistema combinato missile/siluro a medio raggio tipo MBDA Milas per la lotta antisommergibile per la versione Italiana o del solo missile a lungo raggio per la lotta antinave MBDA Exocet MM40 Block 3 per la versione Francese.
  • 2 sistemi lanciasiluri da 324 mm per siluri, con sistema di caricamento semi-automatico, interno MU 90[9]
  • 2 cannoni del tipo Oto Melara 76/62 mm super rapido double feeding Davide/Strales con capacità di utilizzo della munizione guidata DART in funzione antimissile (la versione francese imbarcherà un solo pezzo, priva del sistema Davide).
  • 2 lanciarazzi Oto Melara SCLAR-H DLS
  • 2 sistemi anti-siluro SLAT
  • 2 pezzi Oto Melara Oerlikon da 25/80 mm
  • 2 elicotteri NH90 o EH101.

Armamento versione multiruolo italiana:

  • 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-50 (compatibili anche con missili Aster 15 e 30) per missili superficie/aria MBDA Aster 15 per la difesa antiaerea a corto raggio (AAW) o per missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d'area.
  • predisposizione per l'installazione di ulteriori 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-70 per il missile da crociera superficie/superficie a lungo raggio MBDA Scalp Naval (comunque compatibili anche con missili Aster 15 e 30)
  • 8 lanciatori per missili antinave impiegabili anche per obiettivi terrestri MBDA Teseo Mk2\A per la versione Italiana o del missile a lungo raggio per la lotta antinave MBDA Exocet MM40 Block 3 per la versione Francese
  • 2 sistemi lanciasiluri B515 trinati da 324 mm per siluri MU 90 con sistema di caricamento semi-automatico, interno
  • 1 cannone del tipo Oto Melara 76/62 mm super rapido double feeding Davide/Strales con capacità di utilizzo della munizione guidata DART in funzione antimissile. La versione italiana lo monterà a poppa sopra l'hangar mentre quella francese (comunque priva del sistema Davide) a prua.
  • 1 cannone del tipo Oto Melara 127/64 mm LW con capacità di utilizzo della munizione guidata tiro di precisione contro bersagli terrestri e navali. Il cannone, avente capacità AAW, ASuW ed NSFS, è equipaggiato con un magazzino automatico di rifornimento contenente 350 proiettili, oltre ai 56 in torre. Cannone presente solo nella versione italiana.
  • 2 lanciarazzi Oto Melara SCLAR-H DLS (sulle ultime tre unità sarà installato il nuovo sistema integrato di contromisure AAW e ASW OTO Melara ODLS-20)
  • 2 pezzi Oto Melara Oerlikon da 25/80 mm
  • 2 elicotteri tipo NH90 o EH101 o una combinazione di entrambi gli elicotteri

Le FREMM italiane avranno tutte una capacità di difesa aerea di area, grazie all'EMPAR attivo e allo specifico sistema di combattimento SAAM-ESD. Un'analoga capacità sarà presente sulle FREMM francesi solamente sulle due FREDA.

Versioni francesi

Caratteristiche fisiche

Lunghezza fuori tutto: 142 metri circa
Larghezza fuori tutto: 20 metri circa
Dislocamento: 6.000 tonnellate circa
Equipaggio: 108 uomini

Prestazioni tattiche

Raggio d'azione: 6.000 miglia nautiche
Velocità massima: 27 nodi
Autonomia: 45 giorni

Equipaggiamenti e sistemi d'arma

Radar multifunzione Herakles
Sistema di controllo panoramico a infrarossi
Sistema di guerra elettronica di ultima generazione
Condotta di tiro optronica
Sonar di scafo
Sonar rimorchiato sulla versione ASM
Sistema di comunicazioni: connessioni di dati tattici, comunicazioni radio e via satellite
16 missili di difesa antiaerea Aster 15, 2 lanciatori Sylver A-43 sulla versione ASM
32 missili di difesa antiaerea Aster 15 e 30, 4 lanciatori Sylver A-50 sulla versione FREDA
16 missili di crociera navale MdCN, 2 lanciatori Sylver A-70 sulla versione ASM
8 missili Exocet MM40 B3
19 siluri MU90
1 cannone da 76 mm OTO Melara 76/62 Super Rapido
Mezzi di autodifesa: guerra elettronica, lancia-flare anti-missili e anti-siluri
Elicottero imbarcato: NH 90 Caïman Marine
Capacità di imbarco di un'imbarcazione per un commando
Artiglieria di piccolo calibro: 2 mitragliatrici da 12,7 mm o 2 cannoni teleoperati Nexter NARWHAL da 20 mm.

Italia

Il 16 luglio 2011 è stata varata presso lo stabilimento della Fincantieri di Riva Trigoso, la prima unità del programma FREMM. Alla cerimonia sono intervenuti il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Onorevole Giuseppe Cossiga, il capo di stato maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate e il capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Bruno Branciforte. Madrina del varo è stata Maria Bergamini-Roedler, nipote dell'ammiraglio Carlo Bergamini. A fare gli onori di casa Giuseppe Bono e Corrado Antonini, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Fincantieri.

Il 31 marzo 2012 è stata varata la fregata Virginio Fasan, la prima unità in configurazione antisom e il 29 giugno 2013 è stata varata la fregata Carlo Margottini.

Con la legge di bilancio 2013 è stata garantita la totale copertura finanziaria (circa 800 milioni di Euro) per la quinta e sesta FREMM, prima solo parziale. Inoltre, con la stessa legge, sono stati previsti i fondi necessari (sugli esercizi 2016-2019) per il finanziamento del proseguimento del programma (circa 1.200 milioni di Euro) che, tradotto, significa il finanziamento della settima ed ottava FREMM, il cui contratto con OCCAR dovrebbe essere stato sottoscritto nell'autunno 2013, con qualche mese di ritardo rispetto al termine ultimo per esercitare l'opzione per la quarta coppia di unità[12]. Tale ritardo è da imputarsi al periodo di incertezza politica seguito alle elezioni del 2013. La Marina Militare Italiana conferma e ribadisce l'esigenza di arrivare ad ottenere tutte le 10 FREMM programmate.

Il 29 marzo 2014, nel bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, la F 593 Carabiniere è stata varata nei Cantiere navale di Riva Trigoso, Liliana D'Acquisto, nipote di Salvo D'Acquisto è stata madrina della cerimonia. Il 16 aprile 2015 la Marina Militare Italiana ha ordinato le due ultime FREMM concludendo così il programma. Il 19 dicembre 2015 è stata varata la sesta unità della classe, la fregata Luigi Rizzo; madrina del varo è stata Maria Guglielmina Rizzo, figlia dell'eroe M.O.V.M. Luigi Rizzo. La settima unità, Federico Martinengo, è stata varata il 4 marzo 2017 sempre a Riva Trigoso; la nave prende il nome dal contrammiraglio Federico Martinengo, medaglia d'oro e d'argento al valor militare. Madrina della nave la signora Mina De Caro, vedova del capitano di vascello Giuseppe Porcelli, comandante della fregata Scirocco.

Il 3 marzo 2018 è stata varata a Riva Trigoso la fregata Antonio Marceglia; madrina del varo è stata la signora Silvia Marceglia, nipote della medaglia d’oro al valor militare Antonio Marceglia.


Francia



Con le FREMM la Marine nationale prevede di sostituire tre classi di navi: le 6 ASM sostituiranno le 10 navi ASM della classe Tourville (3 type F67 ASM) e della classe Georges Leygues (7 type F70 ASM) e le due FREMM DAsostituiranno le due navi antiaeree della classe Cassard (2 type F70 FAA).

Inizialmente il governo francese prevedeva di acquisire 17 FREMM (8 ASM e 9 AVT).

Il 9 ottobre 2009, il ministro della difesa francese annuncia la riduzione del programma a 11 FREMM (9 ASM e 2 FREMM DA).

Nel 2015 il programma è ridotto a 8 FREMM (6 ASM e 2 FREMM DA), le 3 FREMM ASM non ordinate verranno compensate dall'ordine di 5 Frégates de taille intermédiaire che andranno a sostituire le 5 fregate classe La Fayette.

La seconda FREMM francese, la Normandie (D 651), già costruita per la Marine nationale, è stata ceduta all'Egitto nel 2015 giusto prima di essere completata ed è stata ribattezzata Tahya Misr. L'ordine delle navi risulta quindi modificato, la Normandie sarà l'ultima ASM, la terzultima FREMM.

Stati Uniti

La US NAVY ha assegnato di recente alla controllata statunitense di Fincantieri, Marinette Marine, un contratto del valore di 15 milioni di dollari per sviluppare lo studio di una versione del progetto Fremm per le nuove fregate multiruolo del programma Ffg(X).

Attualmente 6 fregate FREMM sono in servizio presso la Marina Militare italiana e hanno completato con successo missioni multiruolo in tutto il mondo. Le unità della classe Fremm sono anche state selezionate in Australia per la fase finale della gara Sea5000, che prevede l’acquisizione di 9 fregate nella versione antisommergibile per la Marina australiana.



Per adeguare e rendere la versione Fremm conforme agli standard progettuali statunitensi, Fincantieri Marinette Marine collabora con Gibbs&Cox e Trident Maritime Systems. Questo team interamente americano svilupperà un progetto di nave che, in caso di aggiudicazione della gara, sarebbe costruita presso i cantieri statunitensi di Fincantieri, dove negli ultimi nove anni l’azienda ha formato una forza lavoro altamente specializzata, avvalendosi di una solida catena di fornitori e competenze nella costruzione di navi secondo i requisiti della US Navy.


(Web, Google, Wikipedia, Marina.difesa, La Stampa).



















































































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