martedì 5 febbraio 2019

IL CONVERTIPLANO “LEONARDO AW 609” E LE PROVE IN GALLERIA DEL VENTO DA PARTE DI “METALTECH” S.r.l.



L’AW609 di Leonardo, in precedenza noto come Bell / Agusta BA609, è un convertiplano medio-leggero bimotore ad uso civile prodotto da Leonardo (in precedenza costruito dalla AgustaWestland, società poi confluita in Leonardo, nome assunto da Finmeccanica dal 2016).



Caratteristiche

Questo velivolo è basato sulla tecnologia del ben più grande Bell V-22 Osprey e sulle esperienze della Bell con il velivolo sperimentale XV-15. I suoi motori basculanti lo rendono in grado di effettuare collegamenti da piazzole di atterraggio per elicottero o anche parcheggi, con la velocità di trasferimento di un aereo ad elica convenzionale. Il primo prototipo ha volato nel 2003 ed il primo volo è durato 36 minuti. Nel 2011 dovrebbe arrivare la certificazione della Federal Aviation Administration. (l'ente federale statunitense per l'aviazione civile) sui 4 prototipi costruiti, e successivamente iniziare la produzione di serie. Tra le aziende interessate alla produzione vi è anche la giapponese Fuji Heavy Industries, che costruirà tutte le fusoliere. Il velivolo ha già totalizzato 83 ordini da parte di 44 clienti in 23 paesi differenti.



Il 21 settembre 2009, l'amministratore delegato della AgustaWestland, Giuseppe Orsi, ha dichiarato che la holding proprietaria Finmeccanica ha autorizzato l'acquisto della quota di partecipazione nel programma della Bell Helicopter con lo scopo di prenderne il controllo e accelerarlo. Nel 2011, è stato negoziato con la Bell il trasferimento di tecnologie in comune con il V-22.
Nel giugno 2011, la AgustaWestland ha assunto la piena proprietà del programma che stava accumulando ritardi e ha rinominato il velivolo con il nome "AW609". La Bell Helicopter manterrà comunque il ruolo di progettista e interessato alla certificazione. Dal Dubai Airshow 2015 è arrivato un importante ordine per il convertiplano della casa anglo italiana: il Joint Aviation Command degli Emirati Arabi Uniti ha acquistato tre tiltrotor AW609 in configurazione SAR (Search and Rescue). Il JAC sarà il launch customer dell'aeromobile in questa variante e riceverà i tre convertiplani acquistati a partire dal 2019 (l'affare comprende un'opzione per tre ulteriori AW609).



Versioni

Da trasporto passeggeri, per 6 o 9 passeggeri e due persone di equipaggio. Per il momento, il velivolo è concepito unicamente come mezzo di trasferimento di tipo executive, senza le limitazioni di un aereo convenzionale nell'atterraggio, date le sue capacità VTOL (Vertical Take Off and Landing).

Utilizzatori:
  • EMIRATI ARABI UNITI: Al-Imarat al-'Arabiyya al-Muttahida - 3 esemplari (più tre opzioni) ordinati a novembre 2015, con consegne a partire dal 2019.
  • Finora sono state ordinate più di 80 unità AW609 da circa 40 clienti e agenzie governative in oltre 20 nazioni.



Costo

Il costo di un velivolo non è stato reso pubblico; al momento vengono accettati anticipi per prenotare il diritto d'acquisto. Il prezzo finale verrà annunciato almeno 24 mesi prima della prima consegna. 
Le dichiarazioni ufficiali al riguardo sono:
  • «Almeno 10 milioni di dollari.» - Terry Stinson, allora presidente e AD della Bell Helicopters, nel 2001.
  • «I primi ordinativi sono stati accettati ad un prezzo compreso tra 8 e 10 milioni di dollari, da rivalutare nell'anno della consegna. Escludendo questi primi esemplari già assegnati, per gli ordini accettati a partire dal 1999, i prezzi finali verranno comunicati con 24 mesi di anticipo rispetto alla consegna.» - Don Barbour, allora direttore del marketing, nel 2004.



LE PROVE IN GALLERIA DEL VENTO

Tra le applicazioni più interessanti e significative nel campo aerospaziale, sviluppate di recente c’è senz’altro il nuovo modello per la galleria del vento del convertiplano AW609, realizzato da CRP Technology per Leonardo Helicopter Division.
L’applicazione ha permesso, ancora una volta, di mettere in evidenza il perfetto connubio tra la tecnologia della sinterizzazione laser selettiva e i materiali compositi Windform®.
Grazie ad essi, infatti, in brevissimo tempo e con risultati eccellenti ed altamente performanti sul piano delle proprietà meccaniche ed aerodinamiche, è stato possibile completare e testare il modello AW609 in galleria del vento.

Il progetto ha riguardato la realizzazione delle carene esterne e dei componenti aggiuntivi: il musetto e cabina pilotaggio, la fusoliera centrale e posteriore, le gondole motori, i serbatoi sub-alari esterni, le carenature ala- fusoliera ed altre forme di raccordo di un modello per galleria del vento in scala 1:8.5 del prototipo del nuovo convertiplano europeo AW609 mediante l’uso del materiale composito Windform® XT 2.0 e della tecnologia della sinterizzazione laser selettiva.

Questo modello è stato progettato, prodotto e assemblato da Metaltech S.r.l. sotto la supervisione di Leonardo Helicopter Division per una serie di test in galleria del vento a bassa velocità presso la galleria del vento del gruppo Leonardo HD presso l’impianto di Bresso; dette prove sono necessarie per coprire tutti gli assetti di volo convenzionali.
Le prove inerenti gli asseti di volo non convenzionali, o per alti angoli di incidenza, vengono invece condotti presso la galleria del vento del Politecnico di Milano Bovisa.
Durante le sessioni di test sono state modificate e verificate diverse geometrie per comprendere tutti i fenomeni aerodinamici.
Le componenti esterne del modello progettate e realizzate comprendono: la fusoliera, il musetto del velivolo, le carenature ala-fusoliera, le gondola motori con le relative ogive dei rotori, gli impennaggi orizzontali e verticali, le ali e i flaperons.

I principali obiettivi che si prefiggeva Leonardo HD, e che l’hanno spinta a rivolgersi a CRP Technology, sono essenzialmente riconducibili a tre aspetti:

L’esigenza di tempistiche brevi, ma con il più alto livello di affidabilità, nella realizzazione delle geometrie esterne del modello per la galleria del vento;

La ricerca di materiali con ottime caratteristiche meccaniche ed aerodinamiche per quei componenti che normalmente sarebbero stati pensati in materiale composito di tipo classico;

Progettazione e realizzazione di una struttura interna in lega di alluminio adatta ad essere facilmente implementata con nuove geometrie per le future versioni di velivoli o per soluzioni migliorate.

Gli aspetti dunque più critici sono l’alta resistenza agli sforzi, ma anche la necessità di mantenere sotto carico buone tolleranze dimensionali su un componente di grandi dimensioni.

E’ importante che i componenti delle geometrie esterne non deflettano troppo sotto carico. Inoltre, anche in assenza dei carichi esterni, il prodotto deve possedere caratteristiche dimensionali nel rispetto delle specifiche fornite.
E’ importante ricordare che la prestazione di tali particolari influisce sulla prestazione del mezzo intero, proprio in virtù del fatto che le forme esterne devono svolgere la funzione di trasferire i carichi aerodinamici generati dalla fusoliera al telaio interno.

Per assicurare al modello la capacità di resistere ai carichi previsti durante i vari test in galleria del vento, è stato eseguito il calcolo della relazione tra la sollecitazione e la deformazione: tali valutazioni della resistenza strutturale sono state eseguite per tutti i componenti critici del modello e sotto le condizioni di carico assegnate.
Il diagramma di inviluppo è indispensabile per la valutazione strutturale e la progettazione finale dei componenti del modello ( AW609), in grado di garantire la piena compatibilità fra i vincoli della galleria del vento (i supporti) e le attrezzature. I materiali per le componenti del modello sono stati discussi durante la fase di progettazione insieme alle limitazioni e concentrazioni delle sollecitazioni a fatica.

In passato, i componenti in esame sarebbero stati pensati in materiale composito di tipo classico oppure in lega leggera alluminio; tuttavia i limiti di queste tecnologie erano soprattutto legati ai tempi di realizzazione elevati. 
La realizzazione di componenti simili in composito classico prevedeva infatti la messa a punto di disegni costruttivi particolari, il che richiedeva un certo tempo di stesura. A questi tempi si dovevano aggiungere quelli di realizzazione, non trascurando il fatto che era necessario realizzare anche lo stampo.
Il primo modello per la galleria del vento di Leonardo HD fu realizzato in legno e componenti metallici; poi si scelse una soluzione mista di legno e materiali compositi in fibra.
Oggigiorno tutti i modelli sono realizzati con il CAD-CAM. 
La struttura interna in lega di alluminio e acciaio inox viene fresata dal pieno e assemblata, e tutte le geometrie esterne sono ottenute attraverso tecnologie di stampa 3D professionale.
Il materiale composito Windform® XT 2.0 abbinato alla sinterizzazione laser selettiva, entrambi forniti da CRP Technology, ha immediatamente convinto Leonardo HD, grazie ai brevissimi tempi di produzione e alle elevate prestazioni garantite dal materiale.

L’attività di CRP Technology è stata fin dall’inizio improntata alla massimizzazione e al raggiungimento degli obiettivi richiesti.
Il lavoro è partito da un’attenta analisi dei disegni tridimensionali forniti da Leonardo.
La scelta del materiale Windform® XT 2.0 ha tenuto conto degli obiettivi richiesti, quali l’importanza di poter contare su tempi di realizzazione ridotti, ottime prestazioni meccaniche e caratteristiche dimensionali.

Dal momento che la maggior parte dei componenti erano dal punto di vista dimensionale molto superiori al volume di costruzione delle macchine SLS, si è mostrata l’esigenza di dover costruire separatamente le singole parti.
La lunga esperienza e la profonda conoscenza di questo processo da parte dello staff di CRP Technology hanno permesso l’analisi, lo studio e la conseguente realizzazione perfetta di un progetto così complesso senza alcun ritardo o problema per il cliente.
Si è lavorato fin da subito sui disegni dell’applicazione, operando un corretto taglio delle porzioni, tenendo presenti le condizioni di lavoro e gli sforzi a cui sarebbero stati sottoposti i particolari.
Una volta individuate le zone da sezionare, sono stati effettuati i tagli attraverso il CAD, valutando le misure utili del volume di lavoro ma anche la possibilità di ottimizzare al meglio il volume stesso per minimizzare tempi e costi di produzione.

I tagli a CAD sono stati effettuati con un metodo particolare per massimizzare la superficie di contatto dove apporre poi il collante strutturale in modo da avere, anche per parti molto grandi ma con spessori relativamente sottili, un’ottima resistenza a qualsiasi sforzo cui sarebbe poi stato sottoposto il prototipo.
Le caratteristiche peculiari del Windform® XT 2.0 sono dunque rimaste assolutamente intatte.

Le tempistiche di realizzazione delle singole porzioni sono state davvero rapide: poco più di un giorno è servito per costruire i jobs da lanciare sulle macchine SLS, e dopo solo 4 giorni di lavorazione erano già stati costruite fisicamente tutte le varie porzioni che componevano i particolari.
Varie operatività confidenziali, parte integrante del know-how specifico di CRP Technology, hanno permesso di velocizzare il lead time di consegna e di minimizzare le normali tolleranze di questa tecnologia, azzerando eventuali problemi di deformazione e fuori tolleranza.

Il passaggio finale ha riguardato la finitura superficiale del convertiplano AW 609 completo e montato sulla dima, in modo da ottimizzare in opera i piccoli difetti che potevano risultare nelle giunzioni tra i singoli componenti. Anche in questo caso il know-how di CRP Technology ha permesso di eseguire questa fase in tempi minimi: è stato sufficiente lisciare molto bene superficialmente tutto il modello e trattarlo con un liquido speciale che ha la duplice funzione di renderlo impermeabile e preparare la superficie ad essere verniciata senza problemi.
Tutte le parti del modello sono state montate e adattate alla struttura del modello principale grazie ad una dima dedicata.
L’operazione di assemblaggio è stata compiuta dai tecnici della Metaltech S.r.l.
Il risultato finale, in linea con le tempistiche e le caratteristiche del pezzo, è stato testato nella galleria del vento di Leonardo HD a Bresso (Milano).

Nell’ambito di un’approfondita revisione del comportamento dell’ aeromobile, Leonardo HD ha realizzato una campagna di test ad alta velocità presso la galleria del vento della NASA Unitary Plan ad AMES (CA).
Dopo un’attenta valutazione, la galleria del vento AMES NASA è stata selezionata per ottenere un’accurata rappresentazione dell’aeromobile in condizioni reali fino alle massime velocità.  La struttura è una galleria del vento transonica pressurizzata in grado di raggiungere i numeri di Mach della condizione reale, e numeri di Reynolds vicini alla condizione reale.
Per accelerare il processo di costruzione anche di questo modello, la fusoliera esterna e i componenti aggiuntivi sono stati realizzati utilizzando lo stesso approccio scelto per il modello a basa velocità AW609: la tecnologia di sinterizzazione laser selettiva e il materiale composito caricato fibra di carbonio.
Le parti in stampa 3D sono state fabbricate da CRP USA, l’azienda partner di CRP Technology che ha sede negli Stati Uniti - Mooresville, North Carolina -  sotto il controllo di ATI Co. – Newport News - Virginia, Stati Uniti -, fornitore del modello.
Il lavoro di CRP USA è la piena dimostrazione di come i materiali compositi Windform®, sviluppati originariamente per l’industria del motorsports da CRP Technology, stiano ora trovando largo impiego come materiali strutturali anche in settori avanzati e molto esigenti come l’avio e l’aerospaziale.
La struttura di questo nuovo modello in scala 1: 6 per i test transonici ad alta velocità è molto simile al convertiplano reale AW609, ma presenta alcune migliorie, come il controllo in remoto dei flap/ipersostentatori ed equilibratore.
Inoltre, l’uso di quattro bilance estensimetriche a sei componenti ha consentito l’acquisizione di tutti i carichi che agiscono sul modello nella sua totalità, sulla sola ala, sulla gondola motore  e infine sulle superfici della coda.
La scala scelta per il modello è 1: 6, per essere pienamente compatibile con le dimensioni della galleria del vento Unitary Plan AMES della NASA, che misura 3.35 x 3.35 metri.
L’apertura alare del modello è quasi di 2 metri. Il modello è stato costruito per consentirne il montaggio nella galleria del vento della Unitary Plan AMES, su un sistema di supporto posteriore a braccio dritto.
Il test ha incluso velocità comprese tra Mach 0.2 e Mach 0.6 e una vasta gamma di angoli di attacco e imbardata laterali.
Le caratteristiche uniche dell'AW609 TiltRotor uniscono i vantaggi di un elicottero e di un velivolo ad ala fissa in un unico velivolo, un vero e proprio velivolo ibrido.

Il TiltRotor AW609 è dotato di una cellula composita, di un avanzato cockpit touch-screen e di comandi digitali full fly-by-wire. Queste tecnologie avanzate forniranno nuovi livelli di prestazioni, sicurezza, affidabilità e convenienza per gli operatori.

Decollando e atterrando in verticale, volando al di sopra delle avverse condizioni meteorologiche in una cabina pressurizzata a velocità e portata doppie rispetto a quelle tipiche degli elicotteri, l'AW609 TiltRotor rappresenta la prossima generazione di trasporto aereo per il mercato commerciale, parapubblico e della difesa.

Questo velivolo multiruolo può essere configurato per applicazioni commerciali come il trasporto esecutivo e privato, servizi energetici, servizi medici di emergenza, ricerca e salvataggio, nonché per applicazioni di difesa e sicurezza nazionale come Homeland Security, Naval, Utility e Recupero del personale (SAR).

L'AW609 Tiltrotor rivoluzionerà il volo verticale nel prossimo futuro; è caratterizzato da una combinazione ineguagliabile di alte prestazioni e massima flessibilità che lo rende una piattaforma perfetta per una varietà di ruoli di supporto governativo come le operazioni SAR (Search and Rescue), missioni di Homeland Security, inserimento/estrazione di forze speciali, pattugliamento di frontiera e marittimo, supporto/pattuglia della flotta verticale, capo del trasporto statale, risposta alle emergenze, evacuazione, interdizione, soccorso in caso di catastrofi, comando e controllo in volo, addestramento, ecc.
Gli utenti possono sfruttare la capacità unica dell’AW609 per inviare rapidamente, librarsi a metà missione e salvare persone a più di 500 km dalla costa fornendo un controllo esteso delle frontiere e la copertura con le basi esistenti. Ad una velocità di crociera fino a 510 km/h, con un'autonomia massima di 700 miglia nautiche (950 miglia nautiche con serbatoi ausiliari), il tiltrotor AW609 è in grado di cercare e raggiungere l'obiettivo al doppio della velocità degli elicotteri convenzionali, riducendo del 44% il tempo di missione tipico. L’AW609 può scendere direttamente da 25.000 piedi fino a una scena di salvataggio a livello del mare, in un hover, per il recupero fino a 6 persone - a differenza di qualsiasi altro velivolo; inoltre può essere preparato in una configurazione su misura per le missioni SAR. Una gamma completa di apparecchiature SAR che include sollevatore di soccorso, lettiere, strumenti sanitari, cestino e pompa, e la suite standard di avionica SAR come radar di ricerca/meteo, FLIR/LLTV, NVG cockpit compatibile, e altre apparecchiature personalizzate richieste dal cliente. La configurazione può essere rapidamente modificata per trasportare fino a 12 persone, oltre a pilota e copilota.
Il tiltrotor di Leonardo è progettato per volare in condizioni di ghiaccio note e garantisce la massima flessibilità operativa con compatibilità a bordo per applicazioni navali con decollo verticale e atterraggio in elicottero su navi comuni della Guardia Costiera o della Marina Militare ed è compatibile con i ponti di volo esistenti di classe da 3 a 11 tonnellate. Questo amplia la portata massima di proiezione di base sfruttando ulteriormente le già impressionanti caratteristiche dell’AW609. Con la più silenziosa firma di qualsiasi VTOL, con un risparmio di carburante notevole, il Tiltrotor offre una serie di caratteristiche operative eco-compatibili che consentono di migliorare il successo in molti ruoli di supporto governativo.
Prestazioni esclusive, versatilità e produttività consentono al velivolo di Leonardo di competere per molti requisiti esistenti, superando i limiti intrinseci degli elicotteri e degli aerei e dimostrando una soluzione ideale senza precedenti per sostituire in modo economico le flotte miste fisse/alate a rotore. 

(Web, Google, Wikipedia, You Tube, CRP TECHNOLOGY)






































lunedì 4 febbraio 2019

L’aereo da trasporto strategico russo Ilyushin Il 106 - PAK - VTA



Si tratta di una proposta tecnica per il progetto PAK VTA, che in un primo momento doveva essere un aereo cargo/trasporto con capacità di 200 tonnellate ad ala mista supersonica. Il governo russo ha sostituito la proposta "ambiziosa" con un progetto molto più "sicuro". Il nuovo PAK-VTA si basa sull'Il-106 con una nuova tecnologia e una maggiore capacità di trasporto.

Il Military Transport Aviation della VVS russa, rivaleggiando con il “MATS” dell’USAF, è stato in grado di trasportare enormi quantità di attrezzature in tutto il mondo e in ogni condizione strategica. 

L'attuale servizio di trasporto strategico russo, pur essendo al centro di nuovi acquisti militari, dipende ancora dal quadrireattore ucraino Antonov AN-124 che tra non molto avrà bisogno di sostituzione. 

Il primo volo dell'Il-106 ha avuto luogo l'anno scorso, e per la Russia è giunto il momento di svelare questo progetto.

L'ufficio di progettazione Ilyushin ha ripreso l'attività progettuale su di un aereo di grandi dimensioni quadrimotore, lavoro che è iniziato alla fine degli anni Ottanta. La recente spinta al nuovo aereo viene dopo la fine dei rapporti politico-economici Russo-Ucraini.
L'Il-106 era originariamente destinato a sostituire l'An-22, un vecchio e pesante turboelica. I lavori iniziarono nel 1987, e una bozza di progetto fu completata nel 1992, ma la mancanza di finanziamenti fermò ulteriori progressi.

Recentemente, il direttore generale della Ilyushin ha confermato in TV che l'Il-106 dovrà essere in grado di atterrare su piste non preparate e dovrà essere in grado di trasportare un carico utile da 80 a 100 tonnellate. Il progettista generale di Ilyushin Nikolai Talikov ha anche confermato che è in fase di sviluppo un nuovo turbofan che sarà pronto per il 2022-2023. Alla fine del 2014 / inizio 2015, la United Aircraft Corporation (UAC) ha presentato una serie di proposte, tra cui il "progetto Ermak". I dettagli sono rimasti scarsi fino a non molto tempo fa.

Un modello in scala dell'Il-106 è apparso brevemente negli stand Ilyushin durante alcuni airshow di 25 anni fa. L'aereo utilizza una classica rampa-elevatore con una stretta somiglianza con l'Il-76 e con l'An-124, ma ha le winglets e una fusoliera relativamente più ampia e più corta. Ha una lunghezza di 58 metri e un'apertura alare di quasi 60; l'Il-106 avrà un peso massimo al decollo di oltre 258 tonnellate e un peso a vuoto di 135. La velocità di crociera sarà di 820-850 km/h con un’autonomia di 5.000 km. 

Prestazioni: 
  • lunghezze di decollo e atterraggio tra i 1.400 e i 1.550 metri;
  • La cabina cargo è larga sei metri;
  • lunghezza di 34 metri;
  • altezza di 4,6 metri.
  • Quattro motori Nikolai Kuznetsov NK-92 a ventola canalizzata, ciascuno dei quali sviluppava 18 tonnellate di spinta (39.700 libbre).
  • Poiché alla data odierna né l'NK-92 né il suo derivato NK-93 non sono stati completati, l’aereo da trasporto strategico Il-106 dovrà avere un altro motore, molto probabilmente una versione aggiornata del motore PD-14 della casa di progettazione Aviadvigatel. Il PD-14 di base è stato sviluppato per l'Irkut MC-21, ed è ora in prova sul banco di prova volante Il-76.

Caratteristiche tecniche:
  • Equipaggio: 4 (pilota, copilota, co-pilota, 2 loadmasters)

  • Lunghezza: 75 m

  • Altezza: 20 m

  • Apertura alare: 70 m

  • Ala alta Forma dell'ala a sbalzo ad ala alta

  • Ala soffiata esternamente per sfruttare l'effetto Coanda, diminuendo le distanze di decollo e aumentando le capacità di carico utile.

  • Lamelle all'avanguardia

  • Area delle ali: 385 m2

  • Caricamento ad ala: 750 kg/m2 a MTOW

  • Peso a vuoto: 135.000 kg

  • Carico utile massimo: 100.000 kg

  • Peso massimo carico: 290.000 kg

  • Centrale elettrica: 2x Aviadvigatel PD-35 Turbofan motore Aviadvigatel PD-35

  • 343 kN di spinta

  • 9-1 rapporto di bypass

  • Capace di inversione di spinta-arresto

  • Velocità massima: mach 0.87

  • Velocità di crociera: mach 0.8

  • Gamma massima: 5500 km

  • Capace di rifornimento a mezz'aria

  • Altitudine massima: 14000 m

  • La corsa di decollo:

  • A MTOW: 2000 m

  • Distanza di atterraggio: 850 M

  • Limiti G: +6/-4 (carico strutturale massimo)

  • Carichi utili: Dotato di un carroponte a bordo, in grado di sollevare 30.000 kg.

  • può fungere anche da verricello con una capacità di 120 tonnellate.

  • le porte anteriori a conchiglia e la rampa posteriore consentono un facile carico/scarico del carico

  • Scomparto di carico completamente pressurizzato

  • Capacità di trasporto:

  • 2x T-14/T-15 Armata Tank T-14/T-15

  • 3x Kurganets-25 IFV/APC Kurganets-25 IFV/APC

  • 3x VPK-7829 Bumerang IFV/APC

  • 2x T-72B3M/T-80BVM/T-90M
  • 5x BMP-2M/BMP-3 IFV

  • 6x BMD-4M Airborne IFV 6x BMD-4M Airborne IFV

  • 4x 2S25 carro leggero Sprut-SD 2S25

  • 3x 9A52-4 Tornados con munizioni

  • 1x 2S35 Koalitsiya-SV SPG

  • 2x S219 S219 Msta SPG

  • 2x 9K37 BUK 37 BUK TELAR

  • 3x Panstsir S-1 Sistema di Difesa Aerea Panstsir S-1

  • 4x FOAB


Un volo di 3 aerei può trasportare un'intera batteria dell'S-400.

Avionica:
  • Sistema di navigazione GLONASS

  • Cockpit completo digitale
  • 101KS Atoll EOTS (LDICM, Avvicinamento missilistico, volo in bassa visibilità)

  • Radar di navigazione

  • TERCOM Libreria di navigazione per GPS/GLONASS negato Ambiente negato

  • Torce e contromisure Chaff
.


Varianti: 
  • L’Il-106A sarà la versione civile con avionica civile, di origine occidentale e senza EOTS.

  • L'Il-106V è la variante militare russa standard.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)















Dopo l'AW 609, Leonardo sta sviluppando il "tiltrotor NGCTR"




Dopo l'AW 609, Leonardo potrebbe sviluppare entro il 2020 un aeromobile "tiltrotor civile più grande e capiente di nuova generazione" denominato NGCTR. 


Il ricordo di PIETRO VENANZI.


Spinto da studi e ricerche interne all'azienda, iniziate nel 2000, il progetto del tiltrotor più grande viene ora spinto al livello successivo con 328 milioni di dollari di nuovi finanziamenti dall'iniziativa CleanSky2 dell'industria dell'Unione Europea. Mentre Leonardo è pronta a sottolineare che quasi il 60% di questo finanziamento andrà ai partner del programma, il residuo fornirà un sostanziale catalizzatore.
Il produttore italiano sta chiaramente puntando ad un aereo che servirà il mercato energetico offshore in acque profonde. Mentre il programma è ancora in fase di studio di progettazione, i piani preliminari prevedono un aeromobile pressurizzato nella gamma di 11 tonnellate con posti a sedere per 19-22 passeggeri, una tangenza operativa di 25.000 piedi, un raggio d’azione di 500 nm e una velocità massima di 330 nodi.
I rendering resi pubblici dall'azienda mostrano un aereo con una fusoliera che assomiglia a quella di un jet per pendolari accoppiato alle ali e uno stabilizzatore orizzontale. 




Il progetto si differenzia sia dal più piccolo AW609, previsto per la certificazione nel 2017, dal Bell/Boeing V-22, attualmente utilizzato dall'US ARMY, sia dal Bell V-280 VALOR proposto per l'aereo Joint Multi-Role Technology Demonstrator (JMR-TD) dell'esercito americano.

Le estremità di coda (a V) e quelle alari dell'NGCTR, dall'esame visivo del modellino divulgato, sembrerebbero simili a quelle del V 280 VALOR statunitense: i motori sembrano fissi alle estremità, mentre ruoterebbero soltanto le pale dei rotori.

Leonardo sostiene che questo progetto offre una varietà di vantaggi in tutte le fasi di volo: minimizzando il download del rotore inclinando l'ala fino a 90 gradi in hover; inclinando l'ala a basse velocità per evitare l'effetto "barn door"; e adattando l'ala per il miglior angolo di attacco durante la fase di conversione (dal sollevamento verticale al volo orizzontale).

Gli obiettivi di CleanSky2 richiedono inoltre che il progetto riduca le emissioni del 17% e il rumore del 20%.

Leonardo e i suoi partner di sviluppo stanno conducendo studi volti ad esplorare e valutare nuovi propulsori, nuove geometrie alari, configurazioni ottimizzate del motore, produzione snella, basse emissioni di carbonio e altre tecnologie "all'avanguardia" applicabili. 

Questa fase del programma proseguirà seguita dallo sviluppo dei sottosistemi, dai test finali e dal primo volo prevista nel 2020 - 2023.

Questo andrà ad aggiungersi all'insieme delle ricerche già condotte da Leonardo con il progetto Erica (2000-2005) - che ha valutato le tecnologie critiche necessarie per il velivolo, come i sistemi di propulsione e i meccanismi di inclinazione, la progettazione avanzata del rotore, la dinamica e il rumore, l'aerodinamica interattiva e i meccanismi di controllo per il sistema di inclinazione - e il progetto Nicetrip (2006-2013), che ha condotto prove in galleria del vento in scala 1:5, prove in galleria del vento in modello forzato e prove di funzionamento del sistema di propulsione.

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La USS Enterprise (CVN-80) sarà la terza unità del programma di portaerei avanzate CVN-21.



La USS Enterprise (CVN-80) sarà la terza unità del programma di portaerei avanzate CVN-21. 

Secondo i progetti della US Navy, entrerà in servizio nel 2020/2025. Le notizie ufficiali, come per le portaerei gemelle della stessa classe, sono molto poche. Dovrebbe essere confermato l'utilizzo dei nuovi reattori nucleari A1B. Sostituirà la USS Dwight D. Eisenhower (CVN-69), mentre la CVN-79 sostituirà la USS Nimitz (CVN-68).
Nel corso della cerimonia per l'inattivazione della USS Enterprise (CVN-65), il Segretario della Marina, Raymond Edwin Mabus annunciò che la portaerei CVN 80 prenderà il nome "Enterprise".




Le navi CVN-80 saranno costruite da Huntington Ingalls Industries-Newport News Shipbuilding di Newport News, Virginia. L'Enterprise sarà consegnata alla US NAVY nel 2025. Tuttavia, nel tentativo di ridurre i costi il Dipartimento della Marina sta esaminando la possibilità di estendere il periodo di tempo utilizzato per costruire sia il John F. Kennedy (CVN-79) e l'Enterprise in due anni.




La USS Enterprise (CVN 80) non sarà la prima nave della US Navy a portare il nome. La prima portaerei a propulsione nucleare della storia fu la USS Enterprise (CVN 65) - che a sua volta prende il nome da USS Enterprise (CV 6). CV 6 è stata la sesta portaerei della Marina e rimane la nave da guerra più decorata della storia della Marina degli Stati Uniti per i suoi numerosi contributi durante la seconda guerra mondiale. Sia la CVN 65 che la CV 6 furono costruite dalla Newport News Shipbuilding. La CVN 80 sarà la nona nave della Marina a portare questo nome. La prima risale al 1775, quando uno nave armata britannica fu catturata e ribattezzata Enterprise.
Naturalmente, il nome è immortalato anche nella fantascienza. Quando l'originale Star Trek debuttò nel 1966, il creatore dello show, Gene Roddenberry, fu ispirato a chiamare la nave stellare USS Enterprise dopo la prima portaerei a propulsione nucleare al mondo CVN 65, commissionata cinque anni prima nel 1961. La USS Enterprise (CVN 80) continuerà ad ispirare l'immaginazione. La classe Ford è stata progettata per poter utilizzare sistemi laser ad alta energia.




Le portaerei nucleari sono una delle cose più complesse mai realizzate dall'uomo. I componenti bellici le rendono abbastanza complicate, ma sotto la superficie c'è una città vivace con due centrali elettriche, servizi alimentari, strutture mediche, sistemi di gestione dei rifiuti e persino impianti di desalinizzazione che convertono l'acqua di mare in acqua dolce.
I costruttori navali di Newport News Shipbuilding che costruiscono questi giganti galleggianti stanno costruendo la nuova classe di portaerei, la classe Gerald R. Ford, con nuove catapulte elettromagnetiche controllate da software e ascensori per armi, un ponte di volo e un'isola ridisegnati e una capacità elettrica più che doppia rispetto alla classe precedente; queste portaerei sono veramente progettate per il XXI secolo e oltre.

Quando i costruttori navali costruiranno la seconda unità della classe - la John F. Kennedy (CVN 79) - la sfida sarà quella di ridurre il costo di ogni nave consecutiva della classe, mantenendo al tempo stesso maggiori capacità. I costruttori navali hanno colto decine di migliaia di lezioni apprese dal processo pluriennale di costruzione della Gerald R. Ford, molte delle quali sono già state implementate come iniziative di risparmio sui costi nella costruzione di Kennedy.
Il direttore di programma “CVN Ford” ha confermato che il contratto CVN79 richiede una significativa riduzione dei costi rispetto al CVN 78. 
Nella CVN 79, si sta esaminando ogni processo chiave: dal modo in cui si costruiscono le unità strutturali al modo in cui vengono installati i componenti sulla nave. Si sta cercando di cambiare in modo significativo il modo in cui viene costruita la portaerei del futuro. 
Per sostenere ulteriori riduzioni dei costi della classe Ford, la Us Navy ha recentemente annunciato un'iniziativa "design for affordability" (DFA) per finanziare l'identificazione di ulteriori modifiche di processo e di progetto per ridurre i costi. Lo sforzo della DFA avrà un ruolo importante nell'ulteriore riduzione dei costi della classe Ford.


I grandi interni, la costruzione di navi più grandi e la costruzione navale digitale dei cantieri Newport News Shipbuilding stanno implementando una serie di nuove iniziative per aiutare a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi del programma. 
Uno sforzo importante è quello di creare più spazio interno per la costruzione. 

Spostando più lavoro all'interno, le condizioni atmosferiche diventano meno pericolose per i programmi di produzione e i costruttori navali hanno un migliore accesso a strumenti, attrezzature e supporto per le gru. 




I costruttori navali della CVN Kennedy stanno anche costruendo la nave in super elevatori più grandi e più completi prima di sollevarli nel bacino di carenaggio per essere assemblati. Il cantiere sta inoltre aumentando l'uso dei dati digitali nel processo di costruzione navale. Gli sforzi per eliminare i disegni su carta, utilizzare l'incisione al plasma per marcare in modo intelligente l'acciaio, visualizzare gli spazi utilizzando la realtà aumentata, e altre iniziative stanno progettando importanti guadagni di efficienza nel processo di costruzione.

Newport News Shipbuilding programma la costruzione di due nuove strutture per spostare più lavoro all'interno. Il motivo è semplice: Gli edifici massicci permettono di lavorare di più sotto la pioggia, la neve e il calore.
Storicamente, le intemperie hanno avuto un forte impatto sulla costruzione di portaerei, creando un ambiente di lavoro impegnativo e spesso inefficiente. Diversi anni fa, il cantiere ha deciso di cambiare questa situazione e ha costruito tre impianti di costruzione progettati per aiutare i costruttori navali a spostare più lavori di montaggio e allestimento all'interno.
I vettori precedenti sono stati costruiti nel bacino di carenaggio, ma con la classe Ford, si sta lavorando per migliorare l'intero processo.
Infatti, dalla Ford alla Kennedy, viene svolto il 30% in meno di lavoro sulla nave e il 20% è stato spostato nelle officine. Questi numeri continueranno a crescere nel corso della vita del programma.
Sono le persone dietro l'arte e la scienza della costruzione navale a fare la differenza. Questi miglioramenti aumenteranno la produttività e l'efficienza, riducendo al contempo i costi complessivi e garantendo le prestazioni previste.

Gli edifici non sono l'unico modo per proteggere i costruttori navali dagli elementi e per migliorare l’efficienza. Ci sono anche le coperture meteorologiche sulle lamiere; sono utilizzate grandi coperture movimentatili su rotaie per coprire unità e super elevatori; offriranno ombra e proteggeranno i costruttori navali dalla pioggia.
Questo investimento contribuirà ad aumentare la produttività per compiti come la giunzione delle unità, l'installazione dei componenti, l'allestimento dello spazio, la preparazione delle superfici e il rivestimento.

Mentre gli edifici e le coperture vengono eretti per aumentare la produzione, Newport News sta anche aggiornando gli strumenti che i costruttori navali utilizzano per costruire vettori di classe Ford.
Per sollevare massicci super elevatori nel bacino di carenaggio, i costruttori navali hanno bisogno di una massiccia gru per gestire il peso: Big Blue è la una gru da 1.050 tonnellate indispensabile per costruire navi di questo genere.
La gru è stata costruita nel 1976 per sollevare fino a 900 tonnellate, ma per sollevare i super elevatori della classe Ford, la capacità di Big Blue è stata rinforzata a 1.050 tonnellate. L'investimento ha ripagato: il sollevatore più pesante eseguito sulla Ford pesava 1.026 tonnellate.
Il cantiere ha investito oltre 50 milioni di $ per l'ammodernamento delle attrezzature di saldatura che porterà a tecnologie moderne per migliorare la meccanizzazione, l'efficienza dei processi e la standardizzazione. La tecnologia di saldatura è passata dall'analogico al digitale. Con attrezzature di saldatura aggiornate, i costruttori navali saranno più precisi con la saldatura strutturale, la saldatura dei tubi e altro ancora.

Nuovi edifici, coperture e strumenti aiutano i costruttori navali a fare quello che sanno fare meglio: costruire portaerei per la US NAVY.
Oramai la John F. Kennedy (CVN 79) è sulla buona strada per il completamento dello scafo con 452 gru sollevatori, 44 in meno di Gerald R. Ford (CVN 78) e 142 in meno di George H.W. Bush (CVN 77), l'ultimo vettore della classe Nimitz.
Gli elevatori più grandi fanno tre cose consentono di aumentare il pre-allestimento, spostano i lavori in acciaio dal bacino di carenaggio alla piastra di montaggio finale, che è un centro di lavoro meno costoso, e hanno il potenziale per accorciare i tempi di allestimento.

Le portaerei sono costruite utilizzando una costruzione modulare, un processo in cui le unità, o piccole sezioni della nave, sono saldate insieme per formare unità strutturali più grandi chiamate super-elevatori che vengono quindi sollevati nel bacino di carenaggio dove viene assemblata l’unità.

La costruzione modulare non è una novità per la classe di portaerei Ford: è stata utilizzata per la prima volta sulla USS Theodore Roosevelt (CVN 71), la quarta di 10 portaerei della classe Nimitz. La novità per la classe Ford è la dimensione e la complessità dei super-elevatori prima ancora di arrivare al bacino di carenaggio.
Utilizzando i dati computerizzati dei modelli di prodotto ora a loro disposizione, i costruttori navali possono determinare quando e quali installazioni di attrezzature, lavori elettrici e simili possono avvenire prima che un superlift arrivi al bacino di carenaggio.
Qualcosa di semplice come il pretaglio di fori per cavi elettrici e tubazioni mentre le unità sono ancora nei capannoni si traduce in enormi risparmi - e meno problemi per la nave. Se si considera che una portaerei di classe Ford è dotata di 13 milioni di piedi di cavi, 600.000 piedi di tubi e 1.800 gruppi di tubi principali, tutto ciò che può essere fatto prima che la nave sia completata è una buona cosa.

Un altro miglioramento nel processo di costruzione navale di classe Ford consiste nel suddividere le unità strutturali in "famiglie" che sono abbastanza simili da poter essere assemblate in modo più lineare. Delle 1.109 unità che compongono il vettore, ci sono circa 140 gruppi di unità che sono abbastanza simili da chiamarle "famiglie".
Newport News sta già raccogliendo i frutti di questo sforzo. La prima "famiglia" Kennedy di unità-17 con fondo interno sono state completate più velocemente di 300 giorni rispetto alla classe Ford.

Questi sforzi, e decine di migliaia di altre lezioni apprese nel corso degli anni, aiuteranno a ottenere di più. Mentre Ford era il vettore più pesante e più completo al momento del varo, la CVN Kennedy sarà ancora più pesante prima di entrare in acqua.
I cantieri Newport News Shipbuilding stanno abbracciando i dati digitali come mai prima d'ora nella costruzione di portaerei. Dall'eliminazione dei disegni cartacei e delle istruzioni di lavoro all'utilizzo dei dati dei modelli di prodotto per pianificare i percorsi di cablaggio, i dati digitali stanno entrando nel cuore di ogni processo del cantiere e stanno già facendo risparmiare denaro per la costruzione di John F. Kennedy (CVN 79).
Dopo oltre 125 anni di utilizzo di disegni su carta bidimensionali, il cantiere ha puntato su un futuro "senza disegno", dove le istruzioni di lavoro vengono imballate e consegnate elettronicamente.
Ciò trasformerà il modo di costruire le navi e fornirà a Newport News il vantaggio competitivo necessario per mantenere e far crescere gli utili.
Per i costruttori navali che iniziano ad utilizzare le istruzioni 3-D l'esperienza è rivoluzionaria. I pacchetti di lavoro per il disegno su carta spesso richiedono tempo extra per la ricerca di procedure, dimensioni e altri elementi prima di poter effettivamente iniziare il lavoro.
Le canaline che corrono lungo tutta la nave sono appese a borchie saldate al soffitto. Sulla Ford, le borchie, che sono centinaia di migliaia, sono state disposte e installate dopo che le unità sono state assemblate. Immaginate i costruttori navali su scale, leggendo disegni in 2D, smerigliando e saldando l'acciaio in testa. Diciamo solo che ci è voluto del tempo.
Sulla Kennedy, una marcatura intelligente sta migliorando drasticamente il processo. I dati del modello di prodotto 3-D vengono alimentati da una macchina che segna le piastre in acciaio con le posizioni di ciascun perno nell'officina prima che l'acciaio diventi parte di un'unità. In questo modo, i costruttori navali non devono affrontare l'impegnativo compito di marcare manualmente le posizioni dei perni in testa. Un vantaggio correlato è quello di evitare il "lavoro a caldo" in testa. Tutto quello che i costruttori navali devono fare ora è stare in piedi sulla piastra d'acciaio e installare i perni già contrassegnati, il che è molto più sicuro e veloce dello stesso lavoro fatto in precedenza con le vecchie tecniche.
Le CVN saranno più complete al momento dell'assemblaggio, con conseguente riduzione delle ore di lavoro.
Per le unità della classe Kennedy, ingegneri e progettisti hanno sviluppato un software basato sull'algoritmo comune utilizzato da Google Maps, utilizzandolo per trovare il percorso ottimale per l'installazione di cavi elettrici in tutta la nave.
Sulla Kennedy, sono stati analizzati i punti di pinch point e sono state aggiunte nuove canaline e ampliato quelle esistenti per accogliere il traffico aggiuntivo di cavi: i risultati sono cavi più corti e costi di installazione e cavi più bassi.
Il software di instradamento automatizzato consente al team di risparmiare migliaia di ore di lavoro sia nella risoluzione dei problemi che nella creazione di pacchetti di lavoro. Se un'apparecchiatura deve essere spostata - e il cavo ad essa assegnato - gli ingegneri possono ora vedere il percorso più breve per far passare il cavo. In fondo alla linea, questo significa meno spostamenti per gli elettricisti che tirano i quasi 10 milioni di metri di cavo attraverso la nave.

La realtà aumentata (AR), che sovrappone il mondo digitale a quello fisico, è un'altra tecnologia in fase di sperimentazione come iniziativa di risparmio sui costi per la costruzione della classe Ford. 

Newport News è leader del settore nello sviluppo dell'AR per la cantieristica navale, dimostrando già innumerevoli usi, tra cui la possibilità di camminare in uno spazio e vedere oggetti che fisicamente non ci sono ancora.
In questo momento, la finestra di visualizzazione più economica è un iPad, ma in futuro, gli occhiali di sicurezza dei costruttori navali potrebbero permettere loro di vedere le informazioni digitali sovrapposte sul piano di lavoro a mani libere. 
Ad esempio, sulla Kennedy, la tecnologia sarà utilizzata per ridurre i tempi di costruzione di assemblaggi complessi. Vedere il modello 3D nel contesto di uno spazio fisico richiede un'interpretazione molto difficile da interpretare.

Mentre il cantiere navale continua ad inserire i dati digitali nel suo futuro, una realtà rimane costante. Le persone continueranno a costruire le navi. In definitiva, i dati digitali sono un altro strumento nelle mani dei costruttori navali, la cui esperienza e determinazione alla fine portano a termine il lavoro. 
Il gioco del digital end di Newport News non sostituisce le persone, ma le responsabilizza.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)