Il BAE Systems Tempest è un concetto di aereo da combattimento stealth proposto per essere progettato e prodotto nel Regno Unito per la Royal Air Force.
È stato sviluppato da un consorzio noto come "Team Tempest", composto dal Ministero della Difesa britannico, BAE Systems, Rolls-Royce, Leonardo S.p.A. e MBDA, e dovrebbe entrare in servizio dal 2035, sostituendo l'Eurofighter Typhoon in servizio con la RAF. Due miliardi di sterline saranno spesi dal governo britannico per il progetto entro il 2025.
Il Tempest è stata annunciata dal Segretario della Difesa britannico Gavin Williamson il 16 luglio 2018 all'Airshow di Farnborough nell'ambito della strategia aerea di combattimento. Il Tempest sarà un caccia a reazione di sesta generazione che incorpora diverse nuove tecnologie.
Si vocifera anche che la società BAE Systems stia pianificando di contattare il governo indiano e l'aeronautica indiana per quanto riguarda la collaborazione per la progettazione e la fabbricazione del Tempest.
La RAF aveva un caccia con un nome simile nella seconda guerra mondiale che seguiva anche un aereo chiamato “Typhoon”.
Nei desiderata britannici il Tempest sarà in grado di volare senza equipaggio e di utilizzare la tecnologia swarming per controllare i droni. Un altro pezzo di tecnologia in fase di progettazione con il Tempest è la cosiddetta Cooperative Engagement Capability, la capacità di cooperare sul campo di battaglia, condividendo dati e messaggi dei sensori per coordinare l'attacco o la difesa. Il nuovo Tempest sarà dotato di un motore a ciclo variabile o adattivo e di una cabina di pilotaggio virtuale mostrata su un display montato sul casco del pilota.
Saranno necessari circa due miliardi di sterline per far nascere un modernissimo caccia di nuova generazione, il Tempest, destinato a rimpiazzare nella Raf gli Eurofighter Typhoon, e a conquistare potenzialmente anche altri mercati. È un progetto con un’anima anche un po’ italiana in quanto è concepito da un consorzio che comprende il gruppo Leonardo.
Un colpo a sensazione, quello preparato con cura dal governo britannico e avviato ormai da qualche tempo, che ha provato a dare sostanza alle rassicurazioni sulla volontà di chiudere con l’Ue un accordo sulla Brexit attento agli interessi del business e capace di tenere aperti canali di cooperazione con l’Europa in settori strategici quali difesa e aerospazio.
Il governo britannico si unirà a BAE Systems, Leonardo, MBDA e Rolls Royce per finanziare la nuova fase della Future Combat Air System Technology Initiative attraverso una rivoluzionaria partnership nota come “Team Tempest». In ballo c’è il futuro. Un jet «rivoluzionario» che dovrebbe spiccare operativamente il volo - indifferentemente in versione con pilota o senza - a far data dal 2035. Fino ad ora si è potuto ammirare un prototipo dal profilo futuristico, come a consolidare un chiaro vantaggio in termini di avanzamento nella progettazione rispetto all’iniziativa franco-tedesca, alternativa da cui Londra era stata lasciata volutamente fuori.
Una partnership che per la realizzazione del Tempest potrebbe essere allargata ad esempio anche alla Svezia, e che tuttavia per ora riguarda in prima battuta tecnologica anche l’Italia: presente accanto ai britannici di BAE (piattaforma) e di Rolls-Royce (motore) sia nella joint venture a quattro di MBDA (incaricata degli armamenti del jet prossimo venturo); sia soprattutto con Leonardo, che al progetto contribuirà da protagonista assoluto attraverso l’avionica, con sofisticatissimi sistemi elettronici di bordo.
La notizia ha fatto decollare letteralmente in borsa il titolo del gruppo italiano che ambisce a essere nel cuore dei principali programmi di difesa in Europa e guarda a questa iniziativa nel Regno Unito con la prospettiva di ulteriori future collaborazioni internazionali.
Leonardo Uk ha in territorio britannico oltre 7000 addetti distribuiti in sette impianti «di eccellenza, fra cui quelli di Edimburgo e Luton, centrali per le componenti dei Tempest.
Dopo i successi europei conseguiti con i programmi Tornado ed Eurofighter non ha fatto seguito alcun altro programma importante. Lockheed Martin ha colmato tale vuoto con l’F-35.
Adesso sembrerebbe giunto il momento di affrancarsi dalla dipendenza tecnologica dagli Stati Uniti e avviarsi verso la costruzione di un’industria della difesa europea integrata in grado di competere sul piano internazionale. Il caccia di 6^ generazione dovrebbe costituire un notevole progresso in avanti dal punto di vista tecnologico rispetto all’F-35.
Sebbene il Regno Unito faccia comunque parte della NATO, Francia, Spagna e Germania stanno sviluppando insieme un caccia di 6^ generazione chiamato FCAS (Future Combat-Air System). Dassault sarà l’azienda leader mentre Airbus D&S si occuperà della sensoristica, dell’avionica e delle comunicazioni.
Il Tempest, come viene chiamato il futuristico aereo da combattimento, potrebbe essere pronto per le operazioni con la Royal Air Force in meno di due decenni, quando i primi Typhoon inizieranno ad essere gradualmente pensionati.
Lo sviluppo del Tempest dovrebbe essere completato in tempo per sostituire i primi Typhoon entro la metà degli anni 2030. Con la Francia e la Gran Bretagna che vanno ognuno per la loro strada, entrambi si rivolgono ad aerei con equipaggio per i loro programmi futuri. Il Ministero della Difesa britannico intende costituire un team dedicato per realizzare il programma di acquisizione di aerei da combattimento e per avviare al più presto discussioni con potenziali partner internazionali. Saab potrebbe essere il prossimo candidato per tale cooperazione.
Parte della giustificazione dell'enorme investimento è il mantenimento del settore dell'aviazione da combattimento, attualmente responsabile di un fatturato superiore a 6 miliardi di sterline all'anno, che negli ultimi dieci anni ha rappresentato oltre l'80% delle esportazioni della difesa dal Regno Unito. Si tratta di oltre 18.000 posti di lavoro altamente qualificati.
Attualmente, il concetto di aereo è stato messo insieme esclusivamente da aziende britanniche, tra cui BAE Systems, Leonardo, MBDA e Rolls-Royce. Le quattro società si sono unite con il RAF Rapid Capabilities Office per formare il 'Team Tempest'.
Il team combina capacità avanzate in quattro aree tecnologiche chiave: sistemi avanzati di combattimento aereo e integrazione (BAE Systems); sistemi avanzati di potenza e propulsione (Rolls-Royce); sensori avanzati, elettronica e avionica (Leonardo) e sistemi d'arma avanzati (MBDA).
Le prime decisioni sulle modalità di acquisizione del Tempest saranno prese entro la fine del 2020, seguite da decisioni finali di investimento da prendere nel 2025. L'obiettivo è quindi che una piattaforma di nuova generazione che raggiunga la capacità operativa entro il 2035.
L'introduzione del futuristico aereo da combattimento ha coinciso con l'annuncio della nuova "Combat Air Strategy.
Attualmente, il concetto di aereo è stato messo insieme esclusivamente da aziende britanniche, tra cui BAE Systems, Leonardo, MBDA e Rolls-Royce. Le quattro società si sono unite con il RAF Rapid Capabilities Office per formare il 'Team Tempest'.
Il team combina capacità avanzate in quattro aree tecnologiche chiave: sistemi avanzati di combattimento aereo e integrazione (BAE Systems); sistemi avanzati di potenza e propulsione (Rolls-Royce); sensori avanzati, elettronica e avionica (Leonardo) e sistemi d'arma avanzati (MBDA).
Mentre il concept fighter plane è nella fase iniziale di valutazione della tecnologia e del concetto, sarà dotato di diverse capacità chiave avanzate per consentire alla piattaforma di rimanere in funzione per decenni. Queste includono "la progettazione fisica e un'architettura di sistema aperto, riconfigurabile, elettronica, cyber resiliente ed elettronica, progettata per la crescita". Verrà impiegata una serie di sensori e contromisure, utilizzando sistemi elettro-ottici e RF passivi e attivi, distribuiti, multispettrali, passivi e attivi.
Le armi inizialmente considerate saranno gli ultimi tipi di armi guidate come il Meteor e lo SPEAR 3.
Il design dell'aereo sarà caratterizzato da una baia modulare che potrà portare diversi carichi utili e armi, supportando effetti cinetici, energetici diretti e non cinetici. Altri armamenti futuri potrebbero includere armi ipersoniche, armi collegate, armi cooperative e artificialmente intelligenti (sciami intelligenti) e nuove armi aria/aria che potrebbero essere utilizzate per l'autoprotezione. Con le stazioni d'arma esterne che aumentano la baia principale mantenendo una bassa capacità osservabile; la piattaforma permetterà anche l'integrazione di armi laser e di nuovi effettori contenuti nei distributori di armi conformi e nei carichi utili, carburante aggiuntivo sarà trasportato in serbatoi di carburante conformi ed a bassa osservabilità.
Un cockpit virtuale che implementa display all'avanguardia e realtà aumentata / virtuale che personalizza i display e consente rapidi aggiornamenti. L'autonomia scalabile permetterà alla piattaforma di evolvere, dalla configurazione con equipaggio, utilizzando aiuti decisionali per ridurre il carico di lavoro del pilota, alla formazione di aerei con equipaggio e, facoltativamente, di un "wingman" non presidiato. Le comunicazioni riconfigurabili permetteranno al futuro velivolo di integrarsi completamente in una rete cooperativa, assicurando collegamenti ad alta larghezza di banda con altre risorse aeree, UAV, forze marittime e di terra.
Il Tempest sarà un bimotore, alimentato da turboreattori avanzati a ciclo variabile adattivo che implementano tecnologie avanzate in fase di avanzato sviluppo da parte della Rolls Royce.
Il nuovo motore sarà più leggero, più piccolo e più potente rispetto agli attuali turbofan. Il motore sarà circondato da una rete di tubi che funzionano come un sistema integrato di gestione del calore, consentendo alla centrale di funzionare a temperature più elevate. Implementazione di una ventola leggera, aerodinamicamente ottimizzata con elevata tolleranza alla distorsione, parti leggere realizzate con avanzate matrici metalliche e ceramiche stampate in 3D che consentirebbero di ottenere temperature e densità di potenza non disponibili con la tecnologia del passato. Un generatore di avviamento incorporato sarà in grado di generare più potenza ad un peso inferiore, supportando tutti i sistemi a bordo.
Visti gli elevati costi di un programma di tal genere e l’altrettanto complessa sfida tecnologica, l’ideale sarebbe di mettere insieme tutte le forze europee. La cosa sembra, tuttavia difficile e, per quanto riguarda l’Italia, vista anche la presenza di Leonardo (anche se nella componente UK) nel programma TEMPEST e la mancata offerta di Francia e Germania al nostro paese, è molto probabile che il nostro interesse debba necessariamente andare verso il progetto britannico.
Il nuovo caccia-bombardiere di sesta generazione sarà un grosso velivolo bimotore multiruolo, dotato di ampia autonomia e della possibilità di essere pilotato anche da remoto, con ali a semi-delta e con requisito stealth.
Qualunque sia la scelta che farà l’Italia, occorre certamente decidere al più presto presto per ritagliarsi un ruolo consono alle capacità della nostra industria. Titubanze o ritardi ci condurrebbero inesorabilmente alla totale irrilevanza tecnologica.
(Web, Google, Wikipedia, You Tube)