domenica 23 giugno 2019

MBDA ed AIRBUS e la nuova visione del futuro della guerra aerea



Recentemente la società missilistica europea MBDA ed AIRBUS hanno fornito una nuova visione del futuro della guerra aerea. 



Hanno presentato una serie di armi future durante il Paris Air Show 2019 illustrando le armi che equipaggeranno il caccia stealth franco-tedesco-spagnolo di nuova generazione (NGF) o come è stato conosciuto fino ad ora - Future Combat Air System (FCAS). 
Sicuramente, tali equipaggiamenti saranno in dotazione anche al britannico (…e italo-svedese?) “Tempest” entro il 2030-2040. 



Questi concetti formano un insieme coerente di capacità e presentano alcune somiglianze con gli attuali programmi statunitensi come il Gremlins e Loyal Wingman, mentre altri elementi si basano su progetti MBDA esistenti, come lo SPEAR 3 ed il Meteor, già operativi all'inizio del 2020.

La variante subsonica di attacco profondo è un'arma stealth progettata per il trasporto esterno su aerei attuali o futuri. L'arma proposta sarà il successore dello Storm Shadow / SCALP EG di MBDA attualmente conosciuto solo come SPEAR 4. 
Molto probabilmente questo sarà un mix di armi, che includerà sia missili subsonici o ad alta crociera supersonica; l'ultimo sarà ottimizzato per la penetrazione profonda di bersagli protetti “bunkerizzati” e per l'attacco di obiettivi navali molto paganti. Il suo design furtivo permette la sopravvivenza in uno spazio aereo ostile e intensamente difeso. 



I nuovi concetti coprono settori chiave della futura guerra aerea, tra cui:
  • Colpo profondo: Il concetto di MBDA per il futuro attacco profondo presenta due tipi di missili da crociera che saranno ottimizzati per penetrare e aprire le brecce nelle moderne implementazioni avanzate e coesive di A2AD (Anti-Access Area Denial). Questi missili da crociera sono caratterizzati da design subsonico furtivo e missili da attacco supersonico.
  • Le armi da attacco compatte e leggere saranno disponibili in versione motorizzata e non. Entrambe le configurazioni saranno dotate di rete, collaborazione e intelligenza artificiale per un attacco autonomo a sciame.
  • Sei SmartGliders possono essere trasportati da ogni "rack intelligente", consentendo alle armi intelligenti, collegate in rete e autonome di effettuare attacchi a sciame.
  • Attacco tattico: estendendo la gamma di armi al di là della portata dei sistemi di difesa aerea a breve e medio raggio dell'avversario, le armi compatte basate su armi di precisione guidate a motore e senza motore (a vela) saranno in grado di fornire colpi di precisione da stand-off range, offrendo effetti di precisione ma anche in grado di saturare le difese nemiche grazie a comportamenti da branco o sciame, basandosi sulla rete e la collaborazione tra armi da attacco intelligenti e a prezzi accessibili.
  • Due anni fa MBDA ha presentato un'arma compatta simile chiamata "SmartGlider" e SmartCruiser. Sono state descritte due versioni: un'arma leggera, lunga 2 metri che pesa 120 kg. e una versione pesante, con un peso di 1.300 kg. Lo SmartGlider sarebbe stato in grado di trasportare 1.000 kg per far fronte a infrastrutture grandi e temprate. Con una capacità da 12 a 18 SmartGlider Loadout per aereo, grazie ad un Hexabomb Smart Launcher (HSL) in grado di gestire gli attacchi reattivi senza incidere sul carico di lavoro del pilota. Come tale, lo SmartGlider Light consentirà l'ingresso il primo giorno di volo saturando e distruggendo le difese aeree nemiche.

  • Il missile a lungo raggio Air-to-Air Meteor rimarrà una risorsa potente per i caccia di nuova generazione, ma la crescente sofisticazione e le prestazioni dei missili potrebbero sfidare i mezzi di autoprotezione esistenti, basati sulla guerra elettronica e sulle esche. MBDA sta valutando l'aggiunta di un sistema anti-missile per contrastare i missili in arrivo, in particolare i combattimenti "stand-in" quando le contromisure e le esche non sono più sufficienti. Tale sistema è in grado di invertire l'equilibrio di potenza contro le difese sature.
  • Una nuova categoria di armi è quella dei "Remote Carriers", varie piattaforme autonome lanciate dall'aria che forniscono effetti multipli, letali o non letali, così come nuovi servizi per le munizioni come l'intelligence, il targeting e l'inganno dei sensori nemici. Sono considerate due categorie, con classi di peso di 120 e 240 kg. Tali vettori remoti funzionerebbero come esche ed esche, porterebbero armi aggiuntive davanti agli aerei con equipaggio e più vicino a bersagli pesantemente difesi, raccoglieranno le PVR o stabiliranno nodi di comunicazione.
  • A differenza delle armi di massa di oggi, che pesano diverse tonnellate, MBDA prevede che queste armi future utilizzino cellule compatte, che consentano un ampio raggio d'azione sui velivoli attuali e futuri. Questi missili condivideranno la connettività con sensori a infrarossi e a radiofrequenza, eseguendo la fusione dei dati e l'intelligenza artificiale per l'identificazione automatica dei bersagli in ambienti complessi, il rilevamento delle minacce, la pianificazione di impegni complessi e gli aiuti decisionali permetteranno alle armi di perseguire un attacco con o senza esseri umani nel loop.
  • Anche Airbus ha anche sviluppato una variante pesante della "Remote Carrier", progettata per il trasporto esterno. Quest'arma è stata presentata all'Airshow di Parigi con il Future Air Combat System (FCAS).

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)










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