venerdì 7 giugno 2019

L'AIM-7 Sparrow è un missile aria-aria e terra-aria a medio raggio dotato di guida radar semi-attiva



L'AIM-7 Sparrow è un missile aria-aria (in inglese: AAM - Air to Air Missile) a medio raggio dotato di guida radar semi-attiva prodotto dagli Stati Uniti. 
Lo Sparrow e i suoi derivati sono stati i missili BVR (Beyond Visual Range - con portata oltre l'orizzonte visivo) più utilizzati dall'Occidente nel periodo compreso tra gli anni 1950 e gli anni 1990; questo per la sua efficacia contro gli aerei nemici e per la capacità di operare in ogni condizione meteo nonché a tutte le altitudini.
Lo Sparrow non è più in uso presso la United States Air Force, la US Navy, lo United States Marine Corps, l'Aeronautica Militare Italiana, nonché in molte altre aviazioni militari, in quanto sostituito con il più moderno AIM-120 AMRAAM.



Sviluppo

L'idea di un HVAR (High Velocity Aerial Rocket) nasce nell'United States Navy nel 1947 sotto il nome originale di KAS-1, cambiato subito in AAM-2 e quindi in AAM-N-2 nel 1948, anno in cui vola il primo prototipo. Lo sviluppo comunque procede lentamente, e solo nel 1956 il missile viene giudicato idoneo ad essere utilizzato negli aerei militari. I vari problemi, dovuti al limitato raggio d'azione e alle prestazioni scadenti a basse quote, fanno sì che ne vengano prodotti solo 2 000 esemplari prima del ritiro.

Già dagli inizi degli anni cinquanta comunque i progettisti che si occupavano dello Sparrow (allora facevano parte della McDonnell Douglas) avevano pensato ad un nuovo sistema di guida basato su un radar interno al missile, che avrebbe dovuto chiamarsi AAM-N-3 Sparrow II. Nel 1955 gli studi furono completati e si fecero anche alcuni test, ma nel 1958 l'US Navy congelò tutto ritenendo lo Sparrow II non ancora all'altezza delle sue richieste.
Nel 1955 nel frattempo la Raytheon Company presentò il suo progetto, denominato AAM-N-6 Sparrow III, che la portò a diventare l'azienda produttrice degli Sparrow subentrando alla McDonnell Douglas. Questa nuova versione aveva un nuovo motore a razzo e una quantità di esplosivo aumentata a 30 kg. La produzione cominciò nel 1958.
Ebbe più successo però la sottoversione AAM-N-6a, dotata di un motore Thiokol LR44-RM-2 e di un sistema di guida migliorato, prodotta a partire dal 1959 e utilizzata nei F-4 Phantom II dal 1962, quasi contemporaneamente all'entrata in scena (nel 1963) del nuovo AAM-N-6b, spinto da un motore Rocketdyne MK 38 che aumentava la velocità e la portata, quest'ultima passata a 35 km.



COMPARAZIONE DEI NOMI ADOTTATI DALLO SPARROW

Nel 1963 i vertici USAF decisero di rinominare tutti i progetti AAM-N in AIM-7.
Le versioni AIM-7D e AIM-7E furono le prime ad essere costruite in quantità ingenti (7 500 esemplari la prima e 25 000 la seconda) e ad essere utilizzate massicciamente nella guerra del Vietnam anche nelle nuove e migliori varianti AIM-7E-2, AIM-7E-3 e AIM-7E-4.
Il progetto dello Sparrow AIM-7E è stato utilizzato come base per lo sviluppo del missile terra-aria (in inglese: SAM - Surface to Air Missile) RIM-7 Sea Sparrow utilizzato dalla US Navy e dalle forze nautiche NATO a partire dal 1967 per la protezione a medio raggio delle proprie navi.
Nel 1972 vide la luce la versione AIM-7F con un motore Hercules MK 58, un sistema di guida AN/DSQ-35 e una nuova testata esplosiva. L'AIM-7F è entrato in servizio nell'USAF nel 1976 venendo installato sugli F-15 Eagle.
Alla F seguì l'AIM-7G nel 1970 concepito appositamente per essere installato negli F-111, dunque venne la volta dell'AIM-7M nel 1980 (le versioni AIM-7J/K/L sembra non siano mai state costruite) con un nuovo sistema di individuazione del bersaglio, un nuovo software funzionale all'introduzione del pilota automatico, una nuova testata esplosiva, una spoletta dotata di sensore di prossimità e nuovi accorgimenti volti ad evitare le contromisure elettroniche degli aerei presi di mira.
La versione AIM-7N venne considerata uno sviluppo dell'AIM-7F e comunque prodotta in pochi esemplari, mentre una nuova rivisitazione delle componenti interne dello Sparrow (software, sistema di guida, spoletta e pilota automatico) portò all'AIM-7P, più prestante nel colpire bersagli a basse velocità.
L'AIM-7Q segnò una svolta nei confronti dei precedenti modelli. In esso furono installati infatti due sistemi di ricerca del bersaglio (infrarossi e radar) che funzionavano a seconda se il primo trovava o meno un bersaglio nelle vicinanze, e in caso subentrava il secondo che, avendo un raggio di ricerca più ampio, poteva individuare altri bersagli e dirigire il missile verso di loro, quindi rientrava in funzione il sistema ad infrarossi. L'AIM-7Q poteva così essere lanciato in direzione anche generica.
L'ultima versione uscita dell'AIM-7 fu l'AIM-7P, con nuovi miglioramenti al sistema di guida infrarosso/radar che però costarono la cancellazione del progetto nel 1996 a causa dei loro costi giudicati eccessivi.



Impiego operativo

I primi bersagli centrati e abbattuti dagli Sparrow furono due MiG-17 dell'aviazione nord vietnamita durante la guerra del Vietnam, la stessa sorte toccò a circa altri 48 aerei fino alla fine della guerra.
L'AIM-7F è stato usato durante la guerra del golfo, quando con 71 missili lanciati dai piloti dell’USAF abbatterono 22 aerei e tre elicotteri iracheni, con una precisione del 37%.
Dal 2001 l'USAF e l'US Navy hanno completato il rimpiazzo di tutti gli Sparrow con gli AIM-120 AMRAAM, ma altre nazioni utilizzano ancora l'AIM-7 perché meno costoso.



RIM-7 Sea Sparrow

Il RIM-7 Sea Sparrow è un missile terra-aria, versione navalizzata (destinata all'impiego imbarcato) del missile aria-aria AIM-7 Sparrow.

Sviluppo

Quando all'inizio degli anni sessanta si volle sviluppare un missile terra aria per l'utilizzo a bordo delle navi si prese in considerazione di utilizzare sistemi d'arma già esistenti e di modificarli per questo scopo. Si prese quindi in considerazione come prima possibilità di utilizzare il MIM-46 Mauler. Sfortunatamente nel 1965 questo progetto fu cancellato e si dovette ripiegare su un'altra opzione. La scelta che si fece fu quella di prendere in considerazione l'AIM-7E e di utilizzarlo come base per il progetto.
Il risultato fu lo Sparrow in versione navalizzata. Esso dovette però rivaleggiare per un certo periodo con il Sea Cat, ma con la sua superiorità di massa e potenza prevalse facilmente, sebbene molto meno adatto per la difesa a distanza davvero ridotte.
Nella sua lunga storia lo Sparrow ha avuto molte versioni, corrispondenti ai missili AIM-7E, F, M, P, che potevano vantare quote di ingaggio che arrivavano fino ai 15000 metri e raggi d'azione che si aggiravano tra i 15 ed i 22 km. Tuttavia la quota minima non fu mai inferiore ai 30 metri e così l'RIM-7E è stato sostituito dall'RIM-7E F, dotato di spoletta idonea ad operare a quote di 15 metri o meno, mentre il Sea Sparrow M ha avuto un'ulteriore risoluzione della quota minima, ad 8 metri. Il Sistema è provvisto di una rampa di lancio a 8 celle con 2 braccia per 4 missili l'uno e radar di guida di vario genere.
Il Sea Sparrow ha dato il via allo sviluppo del 'clone' italiano, il sistema Albatross per missili Sparrow, detto anche Aspide, sviluppato su richiesta e specifiche NATO dall'industria italiana Selenia. Che il Sea Sparrow fosse comunque poco adatto alla difesa ravvicinata è testimoniato dal fatto che ad un certo punto cominciò ad essere sostituito dai Phalanx CIWS, anche se poi la cosa rientrò nel caso in cui la nave avesse abbastanza spazio per entrambe le armi.



Una versione aggiornata è il missile ESSM Sparrow.

Tecnica

Derivato direttamente dal AIM-7 Sparrow condivide con il suo predecessore la maggior parte dei sistemi. Contrariamente al suo simile la guida del Sea Sparrow avviene tramite due radar CW (Continue Wave) che operano in parallelo. Il primo dei due, che opera con un angolo di apertura piccolo, serve ad illuminare l'obbiettivo, mentre il secondo radar, che opera con un angolo di apertura maggiore, serve a filtrare il Clutter, causato dal riverbero delle onde elettromagnetiche emesse dal impianto radar da parte della superficie del mare. Questa tecnica fu appositamente sviluppata per contrastare velivoli a bassa quota e missili Cruise. Tuttavia essa non fu disponibile sui primi modelli. Solo i missili prodotti a partire dal RIM-7F Block I sono in grado di sfruttare completamente questa tecnologia.
Il Sea Sparrow può infine operare come missile terra terra permettendo di contrastare obbiettivi terrestri. Tuttavia le dimensioni ridotte della carica esplosiva che non supera i 40 chilogrammi di peso permettono solamente un utilizzo marginale di questa arma nel ruolo di missile terra terra.



Futuro

Come molti sistemi d'arma sviluppati negli Stati Uniti anche il Sea Sparrow è stato sottoposto a vari miglioramenti e ha visto nel corso del suo impiego fino ai giorni nostri un costante lavoro di sviluppo. In particolare la manovrabilità di questo razzo è stata decisamente migliorata rispetto ai modelli precedenti. Per fare fronte alla minaccia rappresentata dai missili SS-N-22, che all'epoca della Guerra Fredda venivano impiegati dalla marina dell'Unione Sovietica, si migliorò il sistema di puntamento e di guida. Ciò nonostante questo missile ha una probabilità relativamente bassa di colpire un missile Cruise. A questo si aggiunge il fatto che il Sea Sparrow non è in grado di attaccare obbiettivi che volano più bassi di sette metri. Questa fu la causa principale che portò allo sviluppo del RIM-162 Evolved Sea Sparrowanche noto con il nome di ESSM.
Nonostante il Sea Sparrow non si sia dimostrato particolarmente efficace nei confronti di obbiettivi agili che volano a bassa quota il missile viene tuttora utilizzato da molte marine compresa quella degli Stati Uniti. A causa dei costi eccessivi che si dovrebbero affrontare in caso dell'acquisizione di un nuovo sistema è prevedibile che il Sparrow rimarrà ancora per un certo numero di anni in servizio.



Varianti
  • RIM-7E5: Versione base quasi identica con i prototipi.
  • RIM-7F: Prima versione migliorata. Oggigiorno non più prodotta in quanto questa versione doveva essere utilizzata sia per batteria navali che terrestri. Si preferì investire solamente nello sviluppo della versione navale.
  • RIM-7F Block I: Prima versione ad essere in grado di contrastare efficacemente obbiettivi al disotto dei diciotto metri, questa versione fu prodotta al fine di contrastare la minaccia che rappresentavano i missili Cruise.
  • RIM-7F Block II: Versione con capacità ECCM migliorate, non comprende però anche i miglioramenti apportati ai missili RIM-7F Block I.
  • RIM-7H: Versione con sezioni alari modificate per poter entrare nei tubi di lancio della batteria Mk-29 è pressoché identica con i missili della serie RIM-7F.
  • RIM-7M: Versione ulteriormente modificata per essere lanciata da una batteria Mk-29 con 8 missili, è pressoché identica con il missile AIM-9.
  • RIM-7P: Variante nuova e completamente rielaborata che si suddivide in due lotti di produzione:
  • RIM-7P Block I: Versione con capacità di volo a bassa quota migliorate.
  • RIM-7P Block II: Versione con elettronica migliorata dotata di sistema EPROM. Questa versione oltre a disporre di un sistema ECCM migliorato dispone anche di un sistema di controllo di nuova concezione e di un software completamente rielaborato.
  • RIM-7R: versione che sarebbe dovuta essere dotata di sistema a puntamento ad raggi infrarossi non raggiunse mai la fase di produzione.
  • RIM-7T: Si tratta della successiva generazione di Sea Sparrow il cui nome corretto è RIM-162 ESSM.



(Web, Google, Wikipedia, You Tube)




































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