venerdì 5 agosto 2022

Giovanni Battista Caproni, detto Gianni, conte di Taliedo (1886 - 1957)


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….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…

Giovanni Battista Caproni, detto Gianni, conte di Taliedo (Massone, 3 luglio 1886 – Roma, 27 ottobre 1957), è stato un ingegnere aeronautico, imprenditore e pioniere dell'aviazione italiana.




Biografia

Giovanni Battista Caproni nacque in Trentino, allora territorio austriaco, nella frazione di Massone (allora comune di Oltresarca), attuale Arco, tra Trento e il Lago di Garda. I genitori, il geometra Giuseppe Caproni e Paolina Maini, erano piccoli possidenti della nobiltà locale; il giovane Giovanni Battista poté così ottenere un'adeguata istruzione. Frequentò inizialmente la Realschule di Rovereto, laureandosi poi in ingegneria civile al politecnico di Monaco di Baviera nel 1907. Parlava perfettamente l'italiano e il tedesco. L'anno successivo conseguì una specializzazione in elettrotecnica presso l'istituto Montefiori di Liegi, dove conobbe Henri Coandă. Fu durante la permanenza a Liegi che iniziò a coltivare interesse nell'allora emergente campo dell'aeronautica, dopo aver assistito ad una dimostrazione dei fratelli Wright. Questo interesse giunse a maturazione con un soggiorno a Parigi dove entrò in contatto con diversi pionieri dell'aeronautica.
Ritornò quindi ad Arco, dove iniziò la realizzazione del suo primo velivolo a motore, il Ca.1. Aveva già realizzato un aliante, o veleggiatore, secondo il termine in uso all'epoca, di tipo biplano, assieme all'amico Henri Coandă. Il progetto non riscosse interesse, e Giovanni Battista poté contare solo sul fratello maggiore, Federico Caproni, e il meccanico Ugo Sandri Tabacchi, che diventò anche il "pilota collaudatore".
Prima che il prototipo giungesse a completamento, Caproni si trasferì in territorio italiano; proveniva da una famiglia di solide tradizioni irredentiste. La destinazione scelta era Cascina Malpensa, in comune di Somma Lombardo, dove venne fondata la Caproni e il velivolo compì il suo primo volo il 27 maggio 1910, rimanendo distrutto nell'atterraggio. L'incidente era probabilmente dovuto alla pressoché nulla esperienza del pilota, proprio il meccanico Tabacchi, e non a difetti del velivolo. Fondò in questo periodo anche la "Scuola di aviazione Caproni". Verso la fine del 1910 Caproni si trasferì poi a Vizzola Ticino, dove proseguì lo sviluppo di biplani, con i modelli da Ca.2 a Ca.7.










A partire dal 1911, si concentrò sullo sviluppo di monoplani, con i modelli che vanno da Ca.8 a Ca.16. Questi ebbero maggior successo, e vennero prodotti in piccole serie. Da questa serie di aerei, Gianni Caproni sviluppò il Ca.18, destinato all'osservazione aerea, ma l'aereo uscì sconfitto dal 1º concorso militare italiano, tenutosi all'inizio del 1913. L'azienda si trovò così in difficoltà economiche e lo stesso anno venne acquistata dallo stato italiano; Giovanni Battista Caproni vi rimase come direttore tecnico.
Nonostante le difficoltà è in questo periodo che iniziò lo sviluppo dei trimotori da bombardamento che, dal prototipo Ca.31, porteranno alla sviluppo della famiglia di bombardieri, biplani, Ca.32 (300 hp - Ca.1), Ca.33 (450 hp - Ca.3), Ca.44 (600 hp - Ca.5) e triplani Ca.40 (Ca.4). Oltre che alle capacità tecniche di Caproni, fondamentale fu il contributo di Giulio Douhet allora comandante del battaglione aviatori (la Regia Aeronautica vedrà la luce solo nel 1923), che convinto della bontà del progetto, riuscì ad aggirare l'opposizione del generale Maurizio Moris, allora ispettore dell'aeronautica.
Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, ancora nel 1914, Giovanni Battista Caproni rifiutò un invito dal governo imperiale austro-ungarico a trasferire la sua azienda all'interno dell’Impero.









Primi anni di vita e istruzione

Caproni nasce il 3 luglio 1886 a Massone, all'epoca in Austria-Ungheria, ma entra a far parte dell'Italia nel 1919. Nel 1907 si laurea in ingegneria civile presso l' Università Tecnica di Monaco. Un anno dopo conseguì un dottorato in ingegneria elettrica presso l' Università di Liegi. 

Carriera

Nel 1907 e nel 1908 Caproni acquisì esperienza nella costruzione di motori aeronautici; collaborò anche con il progettista aeronautico rumeno Henri Coandă, che aveva conosciuto all'Istituto Montefiori di Liegi, nella costruzione di alianti. Nel 1908 fondò la fabbrica Caproni nel quartiere Taliedo di Milano, in Italia, per la produzione di biplani. Nel 1909 aprì un aeroporto industriale nei pressi della Cascina Malpensa – l'odierno Aeroporto di Milano-Malpensa– per fabbricare e testare il suo velivolo. Nel 1910 progettò e costruì il suo primo aereo a motore, il Caproni Ca. 1, un biplano sperimentale che fu il primo velivolo costruito in Italia. Fu distrutto durante il suo primo volo il 27 maggio 1910.
Nel 1911, anno in cui la sua azienda prende il nome di Società de Agostini e Caproni, passò alla costruzione di monoplani, nella quale ebbe maggiore successo. Nel 1914 collaudò il primo velivolo plurimotore italiano, un biplano trimotore poi soprannominato Caproni Ca.31. Dopo che l'Italia entrò nella prima guerra mondiale nel 1915, si dedicò alla progettazione e costruzione di bombardieri. La sua azienda fu in seguito ribattezzata Società Caproni e Comitti.
Caproni è stato uno dei primi sostenitori dello sviluppo di aerei passeggeri e ha sviluppato una variante del bombardiere Ca.4 nell'aereo di linea Ca.48. Sebbene abbia fatto un'impressione molto favorevole al pubblico quando è stato esposto per la prima volta, il Ca.48 probabilmente non è mai entrato in servizio aereo e il 2 agosto 1919 un Ca.48 si è schiantato vicino a Verona, in Italia, uccidendo tutti a bordo (14, 15, o 17 persone, secondo varie fonti) nel primo disastro aereo commerciale italiano e uno dei primi – e, all'epoca, il più mortale – incidente aereo di linea della storia. Nel 1921 costruì il prototipo di un gigantesco idrovolante passeggeri transatlantico, il Caproni Ca.60 Noviplano, con una capacità di 100 passeggeri, ma si era rivelato instabile e si schiantò al suo secondo volo. Ha anche progettato alianti. 
Tra la prima e la seconda guerra mondiale, dedicò la maggior parte dei suoi sforzi alla progettazione e produzione di bombardieri e velivoli da trasporto leggero, e la sua azienda produsse i primi Stipa-Caproni e Caproni Campini N.1, i velivoli sperimentali a ventola intubata che furono precursori dei veri jet. Durante questo periodo, la sua azienda divenne Società Italiana Caproni, un importante conglomerato che acquistò altri produttori, creando filiali che includevano Caproni Bergamasca e Caproni Vizzola, anche se l'affermazione che Caproni acquistò anche l' azienda Reggiane per formare una filiale "Caproni Reggiane" è un mito. Caproni ottenne il titolo di Conte di Taliedo (Conte di Taliedo, o Conte di Taliedo) durante il periodo tra le due guerre. 
La compagnia Caproni produsse aerei per la Regia Aeronautica (Regia Aeronautica Militare Italiana) durante la seconda guerra mondiale - principalmente bombardieri, trasporti, idrovolanti e addestratori, sebbene la filiale Caproni Vizzola costruì anche diversi prototipi di caccia .
Il conglomerato Società Italiana Caproni cessò l'attività nel 1950, anche se la sua ultima traccia, la filiale Caproni Vizzola, sopravvisse fino al 1983. 

La Grande Guerra

Il conflitto dimostrò la bontà dei trimotori Caproni, che furono utilizzati dalle forze aeree di Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti d'America e prodotti all'estero su licenza, in Francia fin dal 1914. Fu infatti sul fronte francese che avvenne il primo bombardamento aereo notturno. Anche se la sua fama deriva da questa famiglia di bombardieri strategici, Gianni Caproni fu anche tra i pionieri dell'aereo da caccia, nel 1914, dal Caproni Ca.18, derivò il caccia Ca.20, rimasto allo stadio di prototipo. La fine della guerra provocò un drastico ridimensionamento dell'industria aeronautica: infatti i vari governi italiani che si succedettero nell'immediato dopoguerra non pensarono di mantenere un'aliquota di velivoli da impiegare eventualmente a scopo difensivo e la quasi totalità fu smobilitata se non demolita.

Il primo dopoguerra

Sempre più convinto delle capacità dell'aeroplano e del suo utilizzo come trasporto civile riadattò la propria fabbrica senza però abbandonare del tutto i progetti relativi all'impiego militare. Tali convinzioni porteranno a rielaborazioni come trasporto passeggeri dei trimotori da bombardamento, e progetti certamente più visionari, come il Caproni Ca.60 Transaereo, un gigantesco idrovolante a scafo per 100 passeggeri, destinato a rotte transatlantiche. Peculiare era la caratteristica di avere tre gruppi di ali triplane montati sopra lo scafo dove erano installati 8 motori. Il velivolo compì un breve “balzo” il 4 marzo 1921, ma rimase distrutto in un incendio poco dopo mentre era in riparazione.
Nuovo impulso all'industria aeronautica giunse con l'avvento del governo Mussolini. Nel gennaio 1923 fu costituito il "Commissariato per l'aeronautica" e pochi mesi dopo fu istituita la Regia Aeronautica e ricostituite subito le tre specialità: caccia, ricognizione e bombardamento con le relative flotte aeree. In particolare per la flotta da bombardamento furono utilizzati i vecchi Caproni Ca.45. Nel 1924 il Ca. 66 vinse un concorso indetto dal Ministero dell'aeronautica per un bombardiere notturno; questo modello, sviluppato, diverrà il biplano Caproni Ca.73, il più grande aereo terrestre nel periodo tra il 1929 e il 1934. Nel 1935 furono incorporate le Officine Meccaniche Reggiane.
Negli anni Trenta, Gianni Caproni creò un gruppo industriale che assunse il nome "Aeroplani Caproni S.A." arrivando a contare più di 20 consociate (Gruppo Caproni), fra cui le Officine Meccaniche Reggiane, la Motori Marini Carraro, e alcuni stabilimenti all'estero, a Baltimora negli Stati Uniti (Caproni-Curtiss) e in Bulgaria a Kazanlik (Kaproni Bulgarski). Nel 1936 insieme al designer Vittorio Ducrot fondò l'Aeronautica Sicula.
La guerra d'Etiopia procurò moltissime commesse alla Caproni i cui velivoli arrivarono a dominare i cieli abissini.

I primati

Nel 1928 fu assunto dalla Caproni come capo collaudatore Mario De Bernardi già vincitore della coppa Schneider che aveva appena lasciato l'aviazione militare e che nel 1933, ai comandi di un Caproni Ca.111, compì il raid Roma-Mosca percorrendo i 2600 km che dividono le due capitali con cinque passeggeri a bordo.
L'11 aprile 1934 il pilota Renato Donati raggiunse per la prima volta 13.553 metri d'altezza e il 20 giugno 1935 Carina Negrone raggiunse i 12.043 metri d'altezza (primato femminile). Il 22 ottobre 1938 Mario Pezzi migliorò il record raggiungendo i 17.093 metri d'altezza con un Caproni Ca.161 in cui la cabina era stata resa a tenuta stagna. Il 15 settembre 1939 Nicola Di Mauro raggiunse per la prima volta i 13.554 metri d'altezza con un idrovolante derivato dal Caproni Ca.161.
Nello stesso periodo Mario De Bernardi collaudò a Taliedo il Campini-Caproni C.C.2, un motoreattore (da non confondere con gli aerei a reazione) italiano e il 30 novembre 1941 compì il primo volo da Milano-Roma aggiudicandosi il primato mondiale.

La Seconda guerra mondiale

Nel 1940 venne insignito da Vittorio Emanuele III del titolo nobiliare di conte di Taliedo, dalla località del comune di Milano dove sorgevano le officine Caproni e il primo aeroporto milanese. Inizialmente contrario all'entrata dell'Italia nella Seconda Guerra mondiale, era fermamente convinto che sarebbe stato un conflitto di macchine, vinto da chi "ne avrebbe schierato il maggior numero e della qualità migliore".
A seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943 i principali stabilimenti della Caproni si trovarono nel territorio controllato dalla Repubblica Sociale Italiana. In quel periodo Giovanni Caproni assunse un atteggiamento di tergiversazione ottenendo che sia le maestranze che i macchinari non fossero trasferiti in Germania.

Il secondo dopoguerra

Nell'immediato dopoguerra, anche in seguito all'uccisione da parte di elementi partigiani del direttore di officina Arnaldo Vischi avvenuta 31 agosto 1945 e all'ordine di arresto spiccato nei suoi confronti con l'accusa di collaborazionismo con i tedeschi e per aver favorito il regime fascista, Caproni entrò in latitanza fino al 1946, anno in cui fu assolto in fase istruttoria per non aver commesso il fatto.
Dopo il proscioglimento, Caproni tentò di riorganizzare il suo gruppo industriale che nel frattempo aveva accumulato numerosi debiti. Tra il 1947 e il 1951 cercò finanziatori e committenti in tutto il mondo: Unione Sovietica, Francia, ed Israele. Provò ad ottenere finanziamenti anche presso le banche vaticane e nel corso di un viaggio negli Stati Uniti incontrò anche il presidente Harry Truman. Nel corso di tale incontro fu introdotto all'interno del gabinetto presidenziale dove con stupore notò che alle pareti erano appese due grandi fotografie, una che lo raffigurava e una di Wright. Ad uno stupito Caproni il presidente statunitense disse: “””Le ho trovate qui, il presidente Roosevelt le ha lasciate per l'intera durata della guerra, e io non le ho rimosse. Voi due siete i creatori dell'Aviazione mondiale e l'America ve ne rende onore.“””
Tuttavia nell'immediato dopoguerra il nuovo governo italiano preferì rifornirsi all'estero, soprattutto negli Stati Uniti per quel che riguardava il materiale aeronautico e questo causò la crisi della Caproni che perse molte commesse e viceversa il numero degli operai fu aumentato per ragioni politiche e lo stesso Caproni fu costretto ad accettare concessioni agli operai sotto minaccia delle armi.

Dediche e riconoscimenti

A lui sono dedicati l'aeroporto di Trento, l'adiacente Museo dell'aeronautica e una via a Trento, una via a Milano, il Centro Sportivo Comunale a Vizzola Ticino (VA) è stato dedicato ai fratelli "Gianni e Federico Caproni".
Le Poste Italiane hanno ricordato Gianni Caproni con un francobollo commemorativo dei pionieri dell'aviazione italiana del valore di euro 0,52 emesso il 12 settembre 2003.

Nella cultura di massa

Il personaggio di Gianni Caproni è presente nel film d'animazione Si alza il vento di Hayao Miyazaki, che vede protagonista Jirō Horikoshi progettista e ingegnere aeronautico giapponese, il quale ha diverse conversazioni con Caproni durante i suoi sogni.

Onorificenze: Grande ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia.

Morte e eredità

Caproni morì a Roma il 27 ottobre 1957. Le sue spoglie furono trasferite nella sua città natale di Massone dove fu sepolto nella tomba della famiglia Caproni.
Nel 1983, Caproni è stato inserito nella International Air & Space Hall of Fame presso il San Diego Air & Space Museum.

Archivio

L’archivio privato Caproni è conservato presso la famiglia a Roma e a Venegono (Varese); una parte della documentazione bibliografica è ora deposita presso il Museo G. Caproni di Trento.

(Fonti: Web, Google, Wikipedia, You Tube)




















 

martedì 2 agosto 2022

L'incrociatore KDX-III Sejong il Grande (Sejongdaewang-Geup Guchukam o Hangul: 세종대왕급 구축함, Hanja: 世宗大王級驅逐艦)


SI VIS PACEM, PARA BELLUM - “SVPPBELLUM.BLOGSPOT.COM"

….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….

….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…

I cacciatorpediniere classe Sejong il Grande (Sejongdaewang-Geup Guchukam o Hangul: 세종대왕급 구축함, Hanja: 世宗大王級驅逐艦), noti anche come KDX-III, sono tre cacciatorpediniere lanciamissili della Marina della Repubblica di Corea (ROKN).
Il 20 aprile 2007, il capo delle operazioni navali sudcoreano ha annunciato che la nave principale dei cacciatorpediniere di classe KDX-III è stata chiamata Sejong the Great, il quarto re della dinastia Joseon della Corea al quale viene attribuita la creazione del sistema di scrittura indigeno coreano.




La nave è dotata dell'Aegis Combat System (Baseline 7 Phase 1) combinato con antenne radar multifunzione AN/SPY-1 D. 
La classe Sejong the Great è la terza fase del programma Korean Destroyer eXperimental (KDX) della marina sudcoreana, un consistente programma di costruzioni navali, orientato a migliorare la capacità della ROKN di difendere con successo le aree marittime intorno alla Corea del Sud anche da una marina d'altura ostile.




Con 8.500 tonnellate di dislocamento standard e 11.000 tonnellate a pieno carico, i cacciatorpediniere KDX-III Sejong il Grande sono di gran lunga i più grandi cacciatorpediniere della Marina sudcoreana e in effetti sono più grandi della maggior parte dei cacciatorpediniere delle marine di altri paesi. Sono leggermente più pesanti dei cacciatorpediniere classe Arleigh Burke o della classe Atago giapponese e possono ospitare 32 missili in più. Alcuni analisti ritengono che questa classe di navi sia più appropriatamente definita una classe di incrociatori piuttosto che cacciatorpediniere e sono attualmente le navi più grandi che imbarcano il sistema di combattimento statunitense Aegis.







Armamenti

Il cannone principale imbarcato dalla classe Sejong the Great è il 127 mm/L62 Mk. 45 Cannone navale Mod 4, una versione migliorata dello stesso cannone utilizzato su altre navi da guerra di diverse altre nazioni. Gli armamenti per la difesa di punto includono un CIWS da 30 mm e un lanciatore RIM-116 Rolling Airframe Missile Block 1 da 21 colpi, la prima piattaforma Aegis a imbarcare il sistema RAM. L'armamento antiaereo è costituito da missili Standard block IIIB in VLS da 80 celle. Il blocco IIIB ha aggiunto la modalità di guida ad infrarossi (IR) al blocco IIIA, migliorando la capacità di intercettazione dei missili da crociera.
Gli armamenti da guerra anti-sottomarino sono costituiti da entrambi i razzi anti-sottomarino K-ASROC Hong Sang-uh (Red Shark) che hanno la stessa forma dell'ASROC statunitense e 32 siluri K745 LW Cheong Sang-uh (Blue Shark). La capacità antinave è fornita da 16 missili antinave a lungo raggio SSM-700K Hae Sung (Sea Star), ciascuno con prestazioni simili all’Harpoon statunitense. È imbarcato anche sui cacciatorpediniere classe KD-2. La capacità di attacco terrestre è fornita dal missile da crociera Hyunmoo-3 C (Guardian of the Northern Sky) di recente sviluppo, che è simile al Tomahawk statunitense. 

Batterie missilistiche:
  • Sistema di lancio verticale: 128 celle
  • Mk 41 VLS 48 celle (Fwd)
  • Mk 41 VLS 32 celle (a poppa)
  • K-VLS 48 celle (a poppa).
Lanciamissili antinave:
  • 16 lanciatori (4x quadrupli).

Capacità

I cacciatorpediniere classe Sejong il Grande sono spesso paragonati alle classi Arleigh Burke e Atago perché utilizzano il radar multifunzione AN/SPY-1, hanno propulsione e capacità simili. Una notevole differenza tra le navi di classe Sejong the Great e le Arleigh Burke è il numero di celle VLS. I cacciatorpediniere Sejong the Great hanno una capacità di 128 missili, a differenza dei 96 della classe Arleigh Burke e dei cacciatorpediniere giapponesi classe Atago. La classe Sejong the Great è quindi una delle navi più armate al mondo, con una capacità missilistica ancora maggiore rispetto al cacciatorpediniere Type 055 della Marina dell'Esercito popolare cinese di liberazione  (112 celle VLS) o all'incrociatore missilistico guidato di classe Ticonderoga della US Navy (122 celle VLS), e considerando che solo le navi di superficie sono superate solo dall'incrociatore da battaglia di classe Kirov con 352 missili (intero carico di missili). I quattro sottomarini statunitensi classe Ohio convertiti in configurazione missilistica guidata trasportano 154 missili da crociera ciascuno. Un'altra somiglianza con l’Arleigh Burke IIA e con l’Atago è la presenza di strutture complete per due elicotteri, una caratteristica mancante dai precedenti cacciatorpediniere classe Arleigh Burke e Kongō.
Questi cacciatorpediniere hanno la capacità di tracciare e monitorare i missili lanciati da qualsiasi parte della Corea del Nord. Questa capacità è stata dimostrata dal tracciamento di un missile nordcoreano nell'aprile 2009. 

BMD

Nell'agosto 2016, i resoconti della stampa hanno rivelato che la Corea del Sud stava considerando di aggiungere l'intercettore SM-3 alle sue navi di classe Sejong the Great per consentire loro di eseguire la difesa dai missili balistici in risposta agli sforzi della Corea del Nord per rafforzare le capacità missilistiche offensive. Ciò arriva pochi mesi dopo la decisione degli Stati Uniti di schierare il sistema di intercettazione missilistica THAAD sulla Corea del Sud continentale. L'aggiunta dell’SM-3 alle navi potrebbe richiedere aggiornamenti software e hardware dei computer imbarcati.  Il mese successivo, il produttore Aegis Lockheed Martin confermò che i successivi tre della classe Sejong the Greatle saranno in grado di eseguire la "difesa aerea e missilistica integrata" (IAMD) per integrare gli intercettori missilistici a terra dell'esercito americano nella penisola, probabilmente equipaggiati con l'SM-3. Mentre i primi tre cacciatorpediniere sono dotati di Aegis Baseline 7 basato su vecchi computer proprietari che non possono eseguire operazioni IAMD, i tre successivi saranno dotati della versione Baseline 9 dell'Aegis Combat System che combina la moderna architettura di calcolo per consentire al sistema radar AN /SPY-1D(v) di eseguire contemporaneamente missioni di guerra aerea e di difesa missilistica BMD.

Navi nella classe

Il 10 ottobre 2019, HHI ha firmato un accordo per costruire il primo dei tre cacciatorpediniere Aegis KDX-III Batch II da 170 m per la Marina della Repubblica di Corea. Sejong the Great-Class è il KD-III batch-I e la Marina coreana sta progettando 3 navi di KDX-batch-II e 3 navi di KDX-III-batch-III. (Usi 'X' dopo 'KD', come significato di 'sperimentale') In base all'accordo, HHI consegnerà la prima nave entro novembre 2024. 
Il comitato di denominazione ha fatto una scelta del genere per l'eredità di Jeongjo il Grande di realizzare crescita culturale, economia stabile e forze armate durante il defunto regno di Joseon.
La Marina coreana ha battezzato le navi con nomi di personaggi storicamente rispettati o di coloro che hanno sacrificato la propria vita per proteggere il Paese.
La Marina ROK possiede attualmente tre cacciatorpediniere KDX III Batch I Aegis: ROKS Sejong the Great, ROKS Yulgok Yi I e ROKS Seoae Ryu Seong-ryong. La ROKS Jeongjo the Great, la prima nave del secondo lotto, è più grande in termini di dimensioni e utilizza un sistema di combattimento e un sonar migliorati. La sua chiglia è stata posata dal costruttore navale sudcoreano Hyundai Heavy Industries (HHI) il  5 ottobre 2021.
La nuova nave è armata con il missile terra-aria a lungo raggio SM-6 di fabbricazione statunitense che intercetta i missili balistici nordcoreani provenienti da un'altitudine superiore a quella intermedia. Il missile SM-6, sviluppato dalla statunitense Raytheon, può essere lanciato entro il raggio massimo di 460 km, che è più del doppio di quello dell'SM-2 attualmente utilizzato dalla Marina coreana. La Marina spenderà 760 miliardi di KRW per introdurre circa 100 missili SM-6 entro il 2031.
La Marina ROK prevede di completare il dispiegamento di nuove tre navi Aegis come previsto entro la fine degli anni '20.
Secondo le informazioni pubblicate dal Ministero della Difesa sudcoreano il 28 luglio 2022, la cerimonia di varo del primo cacciatorpediniere di classe Sejong the Great (KDX-III) Batch II Jeongjo the Great si è tenuta presso il cantiere navale Hyundai Heavy Industries (HHI) di Ulsan, Corea del Sud.
Jeongjo the Great è la prima nave della KDX III Batch II, che si riferisce al cacciatorpediniere Aegis di nuova generazione, e la quarta nave Aegis della Marina.
Il cacciatorpediniere, progettato e costruito in modo indipendente in Corea, ha visto la sua cerimonia di inaugurazione nel 2021, il contratto di costruzione è stato firmato nel 2019. Altre due navi Aegis della sua classe saranno costruite in futuro.
King Jeongjo è 600 tonnellate più grande del cacciatorpediniere classe King Sejong (7.600 tonnellate) e imbarca una difesa missilistica balistica a lancio verticale avanzata.
Il cacciatorpediniere ha una larghezza di 21 metri e un dislocamento di 8.300 tonnellate, può raggiungere una velocità massima di 30 nodi (56 km/h. 35 mph) e imbarca 300 marinai.
È dotato di un avanzato sistema sonar integrato sviluppato con tecnologia domestica e siluri d’attacco a lungo raggio e siluri leggeri ASW.
Per quanto riguarda il sistema di propulsione, due sistemi di propulsione elettrica ibrida (HED) vengono aggiunti ai quattro motori a turbina a gas della classe King Sejong, consentendo manovre economiche per risparmiare carburante.
Alla cerimonia hanno partecipato circa 150 persone, tra cui il presidente Yoon Seok-yeol, la First Lady Kim Kun-hee, funzionari governativi e militari, legislatori e funzionari dell'industria della difesa.

(Fonti: Web, Google, Navyrecognition, Navalnews, Wikipedia, You Tube)




























 

sabato 30 luglio 2022

Caproni Ca.3, il terzo aeroplano progettato e costruito dal pioniere dell'aviazione trentino Gianni Caproni.


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La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…


Il Caproni Ca.3 fu il terzo aeroplano progettato e costruito dal pioniere dell'aviazione trentino Gianni Caproni. Più grande ma più leggero dei predecessori Ca.1 e Ca.2, era un biplano con configurazione tradizionale.
















Storia del progetto

Il Caproni Ca.3 fu sviluppato da Gianni Caproni subito dopo i parziali successi rappresentati dai suoi primi due aeroplani, il Ca.1 e il Ca.2 appunto, i quali si erano alzati in volo con successo tra il maggio e l'agosto del 1910 ma erano stati incapaci di atterrare con delicatezza ed erano entrambi andati distrutti al termine del volo inaugurale.

Tecnica

Il Ca.3 conservava, rispetto ai predecessori, la configurazione biplana con impennaggi in coda. Se ne differenziava tuttavia per il fatto di essere un sesquiplano, cioè un biplano con l'ala inferiore nettamente più corta di quella superiore; per il carrello, che abbandonava le due ruote stabilizzatrici collocate sotto le estremità alari che avevano caratterizzato il Ca.1 e il Ca.2; per il profilo alare, che introduceva la doppia curvatura suggerita a Caproni dall'amico e collega Henri Coandă; per la mancanza di una vera e propria fusoliera, in luogo della quale erano presenti due travi in bambù (irrigidite da tre montanti verticali) che sorreggevano i piani di coda.

Impiego operativo

In un articolo pubblicato sulla Lettura Sportiva l'11 gennaio 1911, il giornalista Annibale Arano descrisse così il Ca.3 e alcuni suoi tentativi di prendere il volo presso Malpensa, nell'inverno 1910-1911:
“””...Ed ecco il N. 3, frutto supremo delle ansie ultime, quando sorrise piena vittoria agli sforzi tenaci. Si addossa ai fratelli maggiori, più ampio, tutto giallo in perfetto ordine di marcia. L'ing. Caproni gentilmente ci spiega. La direzione è tutta concentrata nel volante che ingegnosamente provvede a tutte le manovre. Un bilanciere ai piedi le sussidia. Le ali, mi perdonino i tecnici se i termini sono poco appropriati, si curvano in una specie di doppia curvatura e presentano la particolarità di evitare, possibilmente, i risucchi d'aria. La coda è semirigida e tende a evitare possibili capovolgimenti. Il motore è anteriore, ed il posto per l'aviatore è tra la coda e le ali. Le precauzioni e le prudenze dopo queste ultime tragiche morti, risorgono e s'impongono e lottano coraggiose a scacciare nei limiti del possibile, i lutti che il triste destino prepara ad ali men salde e temerarie. Si tenta un volo malgrado la neve alta. L'amico devoto, Zweifel, sale sul seggiolino, e tenta a più riprese… Ma è inutile. La neve ostacola ogni mossa, ed il N. 3 ritorna fra gli altri fratelli a sonnecchiare finché, dileguato il bianco mantello, più tardi, il vortice turbinoso dell'elica piegherà a terra gli sterpi piccini della brughiera”””.

Ulteriori dettagli dell'attività di volo del Ca.3, svolta nella prima metà del 1911, non sono noti.

(Fonti: Web, Google, Wikipedia, You Tube)
































 

venerdì 29 luglio 2022

La britannica Rolls-Royce svela “Orpheus”, il nuovo dimostratore di motori progettati per il Tempest-FCAS


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….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace. 
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…

…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…


La Rolls-Royce ha progettato, costruito e messo a punto un concetto innovativo di piccolo motore in meno di 18 mesi: un progetto di trasformazione che cambierà il modo in cui i prodotti e le nuove tecnologie vengono sviluppate per il TEMPEST-Future Combat Air Strategy (FCAS).




Il motore Orpheus, prodotto in 18 mesi accorciando anni di test, ha già due prototipi:
  • il primo prototipo è stato presentato al Farnborough Air Show, 
  • il secondo prototipo è in fase di test presso gli stabilimenti Rolls-Royce di Bristol.

Il motore Orpheus prodotto dalla Rolls-Royce sarà utilizzato come base iniziale nel velivolo BAE Systems Tempest di sesta generazione. Sebbene l'azienda Rolls-Royce non abbia ancora divulgato le specifiche tecniche del motore, l’Orpheus è progettato come base per una famiglia di motori in grado di essere utilizzato in volo, a terra e in mare quando necessario.
Il velivolo Tempest, che produrrà il Regno Unito con Giappone, Italia e Svezia, dovrebbe effettuare il suo primo volo tra 5 anni spinto dall’Orpheus che è il primo concept di motore dimostrativo, in mostra al Farnborough International Air Show. Il motore è stato sviluppato utilizzando un approccio completamente agile, costruito quasi due volte più veloce di un programma di motori convenzionali.
Lanciato da un team di ingegneri, produttori e program manager altamente qualificati, il progetto Orpheus ha consentito prove e collaborazioni in tutta l'azienda, combinando metodi di ingegneria collaudati con tecnologie digitali innovative.
Alex Zino, EVP per lo sviluppo del business e i programmi futuri per Rolls-Royce Defence, ha dichiarato: “Il nuovo motore Orpheus ha infranto i confini in tutte le fasi dello sviluppo, della progettazione e della costruzione ed è un chiaro esempio di come possiamo fornire il nostro ritmo. Durante la messa a punto di questo progetto abbiamo consentito al nostro personale di lavorare in modi agili per sconvolgere i nostri attuali modi di pensare e sviluppare un prodotto veramente nuovo che può aiutare i nostri clienti a ridurre i rischi dei loro programmi futuri ed esplorare diverse tecnologie per migliorare le loro capacità militari”.
Durante tutto il programma, la Rolls-Royce ha attinto a più di 30 piccole e medie imprese esterne, lavorando su tecniche come la produzione di strati additivi per garantire che l'Orpheus sia adattabile e scalabile per la multi-applicabilità e combini sia la generazione di energia elettrica che quella propulsiva, utili per i velivoli di 6^ generazione che dovranno utilizzare anche armi ad energia diretta.
Orpheus abbandonerà l'utilizzo di sottosistemi standard per i veicoli prototipo, per poter sviluppare rapidamente soluzioni di alimentazione su misura che possono essere implementate rapidamente.
L'azienda Rolls-Royce Defense ha progettato, costruito ed eseguito un concetto innovativo di piccolo motore in meno di 18 mesi che cambierà il modo in cui i prodotti e le tecnologie vengono sviluppati per la Future Combat Air Strategy (FCAS).






Il progetto Orpheus ha consentito la sperimentazione e la collaborazione in tutta l'azienda, combinando metodi di ingegneria collaudati con tecnologie digitali innovative.
Il ministro della Difesa, Jeremy Quin, ha dichiarato: “Il nuovo motore Orpheus ha infranto i confini in tutte le fasi dello sviluppo, della progettazione e della costruzione ed è un chiaro esempio di come possiamo fornire al ritmo. Durante questo progetto abbiamo consentito al nostro personale di lavorare in modi agili per sconvolgere i nostri attuali modi di pensare e sviluppare un prodotto veramente nuovo che può aiutare i nostri clienti a ridurre i rischi dei loro programmi futuri ed esplorare diverse tecnologie per migliorare le loro capacità militari”.
Fondato sui principi della creazione di una famiglia di piccoli motori economici bialbero, l’Orpheus fornirà soluzioni all'avanguardia per un'ampia gamma di mercati della difesa futuri utilizzando architetture e tecnologie di motori comuni che possono essere rapidamente ridimensionate, adattate e personalizzate per molteplici applicazioni.  
Basandosi su un'eredità di livello mondiale di competenza ingegneristica e innovazione, la gamma della famiglia Orpheus offre i motori più efficienti/a basso consumo di carburante in questo segmento di mercato. Con la capacità di generazione di energia elettrica incorporata, la famiglia di motori è pronta anche per i futuri velivoli.

Dimostrata capacità di sviluppo

In poco meno di due anni, i due motori sperimentali sono stati progettati, prodotti e testati con successo, dimostrando la capacità richiesta per fornire una nuova famiglia di piccoli motori scalabili e configurabili in tempi senza precedenti. Queste risorse saranno fondamentali per informare gli sviluppi tecnologici critici per i partner del Team Tempest, consentendo una rapida riduzione del rischio di nuove e nuove tecnologie per migliorare la loro capacità militare.

Innovazione rapida per tempi straordinari

Ispirato dall'inconcepibile, il programma Orpheus sta guidando una rivoluzione nella trasformazione e nello sviluppo di nuovi modi di lavorare in Rolls-Royce. Più di 30 piccole e medie imprese collegate hanno collaborato al motore dimostrativo Orpheus. Questo modello di collaborazione ha portato il massimo beneficio all'industria, riducendo i costi dei prodotti e accelerando il time-to-market. 
Attraverso l'adozione di pratiche di lavoro agili e sostenute da una catena di approvvigionamento rapida, viene sviluppata la capacità di imparare velocemente attraverso un team di ingegneri pienamente autorizzato e allineato. Utilizzando tecniche ingegneristiche innovative, sono state ottenute ulteriori efficienze, come l'uso  dell'Additive Layer Manufacturing (ALM). Consentendo una produzione più rapida con capacità funzionali avanzate precedentemente irraggiungibili attraverso la produzione tradizionale, si possono ridurre i costi grazie alla razionalizzazione di assiemi complessi. I test motore di successo hanno già incluso una gamma di componenti ALM e il programma Orpheus include piani per sviluppare e dimostrare la capacità ALM per tutti i componenti principali. 
Il primo motore dimostrativo bialbero è stato progettato, costruito e testato in soli 18 mesi dalla messa in piedi del team di progettazione: la metà del tempo rispetto alle pratiche di lavoro tradizionali, utilizzando solo un terzo delle risorse ingegneristiche normalmente richieste e offrendo il programma a costi notevolmente inferiori per costo non ricorrente. 

Caratteristiche della famiglia di motori Orpheus:
  • Scalabile e configurabile,
  • Funzionalità elettrica integrata,
  • Architettura turbofan avanzata,
  • Componenti a bassissimo costo,
  • Numero di parti ridotto,
  • Progettazione e produzione digitale.

(Fonti: Web, Google, Rolls-Royce, Wikipedia, You Tube)