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L'Italia è in trattative avanzate con l'Indonesia per vendere alla nazione del Pacifico due delle sue nuove navi pattuglia multiuso PPA. Le navi da vendere sarebbero tra quelle già in costruzione per la Marina Militare italiana al fine di accelerare la consegna, ha detto il sottosegretario alla Difesa italiano Matteo Perego di Cremnago. Lo stesso ha aggiunto che le tensioni regionali con la Cina fanno sì che l’Indonesia abbia bisogno rapidamente di nuove navi. “Tutti i paesi della regione vogliono aumentare rapidamente le loro flotte, quindi sono necessarie consegne rapide. Oggi non è più possibile pensare di consegnare le navi entro tre anni: occorre accelerare i programmi”, ha affermato.
L'Italia ha ordinato sette delle navi polivalenti dal cantiere navale locale Fincantieri, di cui sei ora risultano già varate e tre già in servizio con la Marina italiana.
La nave numero sei, la Ruggiero di Lauria, è stata varata il 6 ottobre presso lo stabilimento di Muggiano di Fincantieri in Italia. Le due navi che potrebbero essere vendute all'Indonesia rientrerebbero tra quelle varate ma non ancora entrate in servizio, oppure includerebbero la settima nave, ancora non varata. La marina italiana ne ordinerebbe quindi altri due per soddisfare le proprie esigenze. "Non è chiaro quale delle navi andrà in Indonesia, dipende da quando verrà firmato il contratto", ha detto Perego di Cremnago.
Nel 2020, l'Italia ha accettato di vendere all'Egitto le ultime due delle dieci fregate FREMM che stava costruendo per la Marina italiana. Roma ha deciso di dirottare le due navi in Egitto, per poi ordinarne altre due più avanzate a Fincantieri per completare il parco navi della Marina italiana.
"Ci vuole flessibilità da parte delle aziende, così pensano: “Sto già costruendo questa nave, forse posso dirottarla a quel cliente", ha detto Perego di Cremnago. “Lo abbiamo fatto con due Fremm per l’Egitto che dovevano andare alla Marina italiana. Potremmo fare la stessa cosa con i PPA”, ha aggiunto.
Le navi PPA lunghe 143 metri, che dislocano circa 4.900 tonnellate, possono essere configurate in diverse versioni, dai soccorsi in caso di catastrofe al combattimento bellico completo. Le navi si distinguono per il loro ponte "cabina di pilotaggio navale", progettato con l'aiuto di aviatori navali per assomigliare alla cabina di pilotaggio di un aereo e richiede solo due navigatori per pilotare la nave.
I colloqui con l'Indonesia nascono da un tour della regione dell'Indo-Pacifico intrapreso da una nave italiana, con tappe nelle Filippine, India, Singapore e Malesia. "Il tour ha dimostrato che l'Italia sta aumentando le operazioni nell'Indo-Pacifico ed è stato anche un modo per mostrare le capacità tecnologiche italiane", ha affermato Perego di Cremnago.
Se l'accordo con l'Indonesia verrà concluso, l'Italia offrirà il trasferimento di tecnologia e know-how, ha aggiunto. “Tutti i paesi lo chiedono e noi siamo pronti”, ha detto.
Fincantieri aveva precedentemente firmato per vendere sei fregate FREMM all'Indonesia nel 2021.
Separatamente, un programma paneuropeo per una nuova corvetta ha ricevuto un impulso questa settimana a Roma, quando l'agenzia europea per la difesa OCCAR ha firmato con i produttori per lanciare la prima fase biennale del programma. Fincantieri, la spagnola Navantia, la francese Naval Group e altre aziende, coordinate da Naviris - una joint venture tra Fincantieri e Naval Group - hanno aderito al programma europeo EPC Patrol Corvette.
Il Fondo europeo per la difesa contribuirà con 60 milioni di euro (63 milioni di dollari) per la fase di programma in corso, con altri 27 milioni di euro forniti dagli Stati membri Italia, Francia, Spagna, Danimarca, Grecia e Norvegia.
I Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA)
I Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) rientrano nel “Programma Navale" per la tutela della capacità marittima della Difesa", ex legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014), per acquisire navi di nuova concezione - 7 navi (+ 3 previste in opzione) - per la sorveglianza e la sicurezza marittima nazionale. Le unità sono progettate in tre versioni Light, Light plus e Full.
Sono navi di concezione innovativa, per sorvegliare e controllare gli spazi marittimi d'interesse nazionale, vigilare sulle attività marittime ed economiche, concorrere alla salvaguardia dell'ambiente marino, supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali e per concorrere alla scorta di gruppi navali, navi maggiori e mercantili.
Il progetto di questi nuovi pattugliatori è stato sviluppato per enfatizzare le caratteristiche di versatilità strategica già intrinseche in ogni unità navale: è stata infatti ideata una piattaforma dalle spiccate capacità adattive, grazie alle dimensioni e alle caratteristiche costruttive, che permettono di assumere diverse configurazioni d'impiego, scegliendo l'implementazione dell'allestimento modulare in base al profilo di missione.
Le unità hanno la possibilità di imbarcare equipaggiamenti vari e container per supporto in caso di calamità naturali e/o imbarcazioni tipo RHIB (rigid hullinflatable boat) o mezzi non pilotati.
Il requisito duale delle unità è recepito sin dalle fasi di progetto, così come la possibilità d'integrare agevolmente nuove capacità.
Più in dettaglio, la nave sarà caratterizzata da ampi spazi dedicati all'imbarco di materiali e impianti shelterizzati, che amplieranno ulteriormente la sua capacità ospedaliera, di trasporto di aiuti umanitari e d'imbarco di sistemi specifici per operazioni antinquinamento.
Le nuove navi saranno in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB fino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o per mezzo di una rampa di alaggio situata a poppa.
UN PROGETTO ALL’AVANGUARDIA TECNOLOGICA
Lo scafo presenta una forma innovativa, che insieme al nuovo rostro prodiero, punta ad ottimizzare la spinta idrodinamica allo scopo di soddisfare requisiti prestazionali molto sfidanti, pur mantenendo un moderato impatto ambientale e garantendo l'economicità di gestione.
Le navi presenteranno due zone ad alta modularità, una di centro nave e l'altra di poppa.
La prima presenterà una gru Davit con due braccia dispiegabile per il trasporto, il lancio ed il recupero di imbarcazioni lunghe fino a 11 metri e pesanti fino a dieci tonnellate, e una gru centrale per container fino a venti tonnellate. Questa zona presenterà una capacità di carico fino a otto container ISO 1C, per 120 t massime complessive.
La seconda zona modulare invece potrà fungere da bacino per mezzi delle forze speciali, da magazzino pallettizzato, da comparto sanitario, da comparto alloggi (30 posti più un'area igiene) o come zone USV e ROV più cittadella di comando.
Adiacente a questa zona sarà presente in modo predefinito una rampa per il lancio ed il recupero di un veicolo anfibio di tipo RHIB di massimo 11 metri.
La zona plancia presenta una moderna ed innovativa forma, molto simile a quella di un elmo, assicurando un ampio raggio di visibilità nonché un elevatissimo grado tecnologico, essendo in questa riuniti tutti i sistemi di controllo, di autodifesa ed attacco, navigazione e propulsione.
Elettronica
L'intero sistema elettronico è stato realizzato da Leonardo, che fornisce un Combat Management System di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, progettato per essere un sistema C4I completo, con accesso ai servizi di rete della Coalizione così come a quelli Strategici Nazionali.
Nella plancia è stato previsto un innovativo sistema denominato “cockpit” realizzato insieme a Fincantieri, che consentirà per la prima volta la gestione integrata delle operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di addetti, grazie anche all’impiego di tecnologie di realtà aumentata.
Esso comprende un radar AESA 3D Kronos Dual Band, composto da quattro facce fisse. Ognuna di esse comprende a sua volta due pannelli radar, uno in banda C (per la sorveglianza e il tracciamento aerei a medio-lungo raggio e per la sorveglianza e il tracciamento anti-missile balistico, oltre che per la guida dei missili superficie-aria del sistema SAAM-ESD) ed uno in banda X (per la sorveglianza di superficie e per la sorveglianza e il tracciamento aerei a corto raggio). La variante Full sarà equipaggiata col sistema completo, la Light+ avrà solo i pannelli in banda C e la Light avrà solo quelli in banda X.
Le unità saranno equipaggiate con il radar in banda X per la ricerca aerea e di superficie SPS-732 (RAN 30X/I).
Altre sensori sono: un radar per il controllo del fuoco NA-30S MK2, due radar in banda X e Ka per la navigazione, un sistema IRST (InfraRed Search and Track), sensori per il riconoscimento amico/nemico (IFF, Identification Friend and Foe) e due antenne SATCOM, una a due bande ed una a tre.
In campo ASW le PPA saranno dotate di un sonar trainato, sia attivo sia passivo, a bassa-medio frequenza a profondità variabile ATAS e di un sonar trainato Black Snake, progettato per la scoperta e la classificazione di siluro nemici in arrivo.
Leonardo fornirà anche il Diver Detection Sonar, l'Underwater Telephone e il Bathy Thermpograph Unit.
Armamento
L'armamento di base, comune a tutte e tre le versioni sarà costituito da: un cannone (a prua) Leonardo-OTO Melara 127/64 LW munito del munizionamento Vulcano e da un cannone (sull'aviorimessa di poppa) Leonardo-OTO Melara 76/62 Sovraponte, munito di munizionamento Davide/Strales e con predisposizione per il Vulcano. Sempre sull'aviorimessa di poppa, troveranno posto 2 mitragliere a controllo remoto Leonardo-Oto Melara / Oerlikon KBA 25/80 e 2 lanciarazzi ODLS-20 per le contromisure AAW e ASW.
Le unità potranno poi vantare un impianto missilistico di ultima generazione VLS Sylver A-50 per il lancio in verticale di 16 missili Aster 15, Aster 30 e Aster 30 B1NT, già implementato nelle versioni Light+ e Full, mentre nel caso della versione Light vi sarà solo la predisposizione per una loro possibile installazione. Tutte le versioni avranno la predisposizione per un sistema di 4 lanciatori binati per il lancio di 8 missili anti-nave e land attack OTOMAT TESEO Mk-2 Evolved.
Per quanto riguarda la capacità silurante nelle versioni Light e Light+ sarà presente la predisposizione per 2 lanciatori trinati per siluri da 324mm MU-90 Impact, mentre nella versione Full essi saranno già implementati.
Sulle PPA versione Full saranno installati due lanciatori ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) a controllo remoto il cui ruolo principale è fornire alla nave una difesa passiva dai radar e dai missili dotati di seeker IR, ma anche decoy ASW, (nelle altre due versioni vi sarà solo la predisposizione per la loro installazione).
Importante infine, la presenza di un Hangar e un ponte di volo per 2 elicotteri SH-90 o un Leonardo SH-101.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Defensenews, Wikipedia, You Tube)