mercoledì 29 gennaio 2025

Zhōnggúo Rénmín JiěfàngjūnP, abbreviato EPL o PLA): il tipo 09 (designazione militare PLA: PGZ09 – cinese: 09式自行高射炮; "Artiglieria antiaerea semovente di tipo 09") è un veicolo antiaereo semovente cinese prodotto dalla Norinco.


Esercito Popolare di Liberazione (中国人民解放军, 






https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.






Esercito Popolare di Liberazione


L'Esercito Popolare di Liberazione (中国人民解放军, Zhōnggúo Rénmín JiěfàngjūnP, abbreviato EPL o PLA) è il nome ufficiale delle forze armate della Repubblica Popolare Cinese e del Partito Comunista Cinese, che comprendono la Commissione Militare Centrale, le forze di terra del PLA, la marina militare del PLA, la forza aerea cinese, la forza missilistica e la forza di supporto strategico. È la seconda forza militare più numerosa al mondo e, secondo Business Insider nel 2018, la seconda forza militare più potente al mondo.


Semovente cingolato anti-aereo tipo 09 (designazione militare PLA: PGZ09)


Il tipo 09 (designazione militare PLA: PGZ09 – cinese: 09式自行高射炮; pinyin: 09 shì zì xíng gāoshèpào, "Artiglieria antiaerea semovente di tipo 09") è un veicolo antiaereo semovente cinese prodotto dalla Norinco. È armato con due cannoni da 35 millimetri e facoltativamente da due a quattro missili. Ha iniziato a sostituire gradualmente il predecessore Tipo 95 nel 2009. Alcuni analisti militari hanno designato il veicolo come Tipo 07, ma la designazione ufficiale è stata confermata come Tipo 09 durante la mostra a tema del 90° anniversario dell'esercito di liberazione del popolo cinese nel 2017.




Storia

Nel 1987, la Cina ha importato l'Oerlikon GDF-002 con licenze di produzione, che è stato designato come sistemi di cannoni antiaerei binati da 35 mm tipo 90 in Cina. Il tipo 90 è principalmente progettato per attaccare obiettivi a bassa quota come aerei di supporto aereo vicino, elicotteri, veicoli aerei senza equipaggio (UAV) e missili da crociera. Il tipo 09 è la versione semovente del tipo 90.

Progettazione

Il tipo 09 utilizza un telaio cingolato simile al PLZ-05, che è alimentato da un motore diesel 8V150 da 800 CV. Il telaio è dotato di sei ruote da marcia a barra di torsione combinata e sistema di sospensione idropneumatica e cambio manuale CH700. Il design del cingolato e il motore da 800 CV consentono una velocità su strada fino a 55 km/h. La torretta è realizzata in acciaio saldato che protegge l'equipaggio dal fuoco delle armi leggere e dalle schegge dei proiettili. Sopra l'arco frontale la corazzatura è classificata per resistere ai colpi di mitragliatrice pesante da 14,5 mm.
L’armamento principale del PG-99 sono i cannoni antiaerei a doppia canna che raggiunge un rateo di fuoco di 1100 colpi al minuto. Il comandante del carro può scegliere tra cinque tipi di munizioni prima dell'ingaggio, tra cui HEI (High Explosive Incendiary) con variante tracciante, SAPHEI (semi-arr Armour-perive high-explosive incendiary) con variante tracciante, sabot di scarto perforante di armatura, Air burst programmabile e Target Practice Tracer. La torretta utilizza due meccanismi di carico separati per ogni canna.
Il veicolo presenta due tipi di radar. Il radar di ricerca e sorveglianza (Radar Doppler) si trova nella parte posteriore del tetto della torretta ed ha una portata stimata di 20 Km con capacità di identificazione amico o nemico. Il radar di localizzazione è montato davanti alla torretta con sistema digitale di controllo del tiro sopra la stessa. È dotato di un sistema di targeting controllato da computer con telemetro laser e mirino di tracciamento termico. Un'ottica diurna di emergenza si trova nella parte superiore della torretta. Un sistema digitale di controllo antincendio e un caricatore automatico si trovano nella parte posteriore del veicolo. Altre attrezzature standard per il tipo 09 includono l'aria condizionata per l'equipaggio e i computer, il riscaldamento e la ventilazione e un sistema NBC che fornisce protezione contro gli effetti delle armi nucleari, biologiche e chimiche. Il tipo 09 ha anche un sistema automatico di rilevamento e soppressione degli incendi, collegamento dati e sistema di comunicazione esterna con altri veicoli del battaglione.

Operatori:
  • Repubblica Popolare Cinese - Veicolo di difesa aerea standard per le brigate di armi combinate della Forza di Terra PLA.






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)






























 

lunedì 27 gennaio 2025

GCAP - TEMPEST: dopo che Italia e Arabia Saudita hanno sottoscritto un accordo per elevare le relazioni tra i 2 Paesi al livello di partenariato strategico, sussistono buoni motivi per una valutazione positiva da parte di Italia, Giappone e UK, riguardo alla richiesta di accesso al programma da parte dell’Arabia Saudita.









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senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.







Nell’ambito della visita ufficiale del premier Giorgia Meloni, Italia e Arabia Saudita hanno proceduto a sottoscrivere un accordo per elevare le relazioni tra i 2 Paesi al livello di partenariato strategico; la firma è giunta dopo l'incontro con il Principe ereditario, e sovrano di fatto dell’Arabia Saudita, Mohamed Bin Salman.



L’importante intesa dà il via ad una ampia cooperazione: 
  • Politico-strategica; 
  • commerciale. 
I due stati collaboreranno nel supportare il nuovo processo politico in Siria, nell’assistenza al Libano e nella ricostruzione della striscia di Gaza.
L’Arabia Saudita, inoltre, garantirà supporto finanziario per la realizzazione del Piano Mattei per l’Africa cercando nuovi punti di riferimento per diversificare e allentare la dipendenza dagli Stati Uniti; l’Italia punta ad espandere la propria influenza nel Golfo Persico, potenziando i rapporti con l’Arabia Saudita.
Per quanto concerne l’ambito militare, risultano sottoscritti da Leonardo, ELT Group e Fincantieri diversi accordi con realtà locali per sviluppare ulteriormente rapporti comunque da tempo già ottimi.





Risulterebbe in corso una approfondita valutazione da parte dei 3 Paesi partner del GCAP, riguardante la richiesta di accesso al programma da parte dell’Arabia Saudita, soprattutto in tema di scambio delle informazioni e sul livello di accesso saudita a tali informazioni.

Secondo l’Agenzia Reuters, la presidente del consiglio Giorgia Meloni avrebbe discusso già nel mese di novembre 2024 con gli omologhi di Giappone e Gran Bretagna di un potenziale allargamento ad altri partner internazionali del programma di collaborazione Global Combat Air (Gcap) per sviluppare un caccia di sesta generazione.

Il colloquio tra Meloni, Shigeru Ishiba e Keir Starmer sarebbe avvenuto a margine del vertice G20 di Rio de Janeiro, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Durante il vertice, ”i tre leader avrebbero espresso soddisfazione per gli avanzamenti del programma a seguito dell’approvazione parlamentare della legge di ratifica della Convenzione Gigo (GCAP International Government Organisation), che permetterà di avviare ufficialmente le attività dell’Agenzia incaricata di gestire il programma su mandato delle tre Nazioni”.
Avrebbero, infine, concordato sull’importanza che il progetto continui a proseguire speditamente, riaffermando il comune intento di rafforzare ulteriormente la collaborazione in corso, e discusso di un potenziale allargamento del progetto ad altri partner internazionali.

In merito alla eventuale partecipazione saudita al GCAP-Tempest, il nostro premier ha dichiarato: “Noi siamo favorevoli all'ingresso dei sauditi, chiaramente e' un lavoro non immediato, perché intanto dobbiamo chiudere tutto il lavoro a tre con i governi di Gran Bretagna e Giappone, e intanto favorire anche un avvicinamento del regno saudita che deve avvicinare le sue capacità industriali della difesa a quelle degli altri attori coinvolti". 
Anche Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha di recente confermato l’apertura italiana: “lo stiamo veramente trattando. Ovviamente c’e’ una parte governativa che comanda”. Come spiega Cingolani, “”Il fatto di far entrare un altro partner è una decisione dei governi, quindi non è una decisione delle aziende. Noi come aziende possiamo dire se la cosa ci piace o no”. L’AD di Leonardo ha sottolineato che “la decisione è solo politica”. 

L’apertura dunque è confermata. 

Ora, i decisori politici devono valutare se e quando aprire all’ingresso di nuovi partner nel programma. Anche il ministro della Difesa britannico, John Healey, a dicembre 2024 ha affermato che il Regno Unito era “intenzionato a considerare” l’ingresso dell’Arabia Saudita nel programma. Secondo Healey, “ci sono state discussioni dettagliate tra le quattro nazioni per un po’ di tempo”, pur ammettendo però che “c’è ancora del lavoro da fare”. 
Come noto agli addetti ai lavori, l’Arabia Saudita punta a diventare uno dei principali attori militari del Medio Oriente entro i prossimi anni. Nel 2023 il governo di Riad ha investito circa l’8% del Pil nella Difesa, classificandosi come uno dei Paesi al mondo che spende di più per potenziare le proprie Forze armate. 
A trainare questi importanti investimenti sono sicuramente i conflitti nello Yemen e in Oman, ma anche l’ambizione di rivestire un ruolo ancora maggiore in medio-Oriente. Con processi di normalizzazione in corso con Israele e anche con l’Iran, l’Arabia Saudita si trova oggi in una buona posizione per esercitare un ruolo di possibile mediatore e arbitro.
E indispensabile perciò  un notevole peso militare per avere peso nella regione. In tutti questi anni, le Forze armate saudite hanno beneficiato di forti investimenti tecnologici, supporto addestrativo e di Intelligence da parte di diversi Stati occidentali partner, costruendo le proprie capacità sulla base di equipaggiamenti statunitensi ed europei che, specialmente nel dominio aereo, assicurano a Riad un vantaggio considerevole rispetto a Stati come l’Iran.
Nel contempo, starebbero altresì a buon punto le negoziazioni per l’acquisto da parte di Riad di una cinquantina di caccia Eurofighter TYPHOON (48-56) nella configurazione Phase 3 Enhancement e Phase 4 Enhancement, quest’ultima versione caratterizzata dal radar AESA CAPTOR-E Mk2.
Vi sarebbero grandi opportunità per gli elicotteri NH-90 e per 4 nuove fregate leggere, probabilmente il progetto Fincantieri FCX-30. Le potenziali commesse avranno un valore di oltre 10 miliardi di euro.




Ripensare la guerra, e il suo posto
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è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Formiche, Reuters, Wikipedia, You Tube)
























 

US NAVY 1973: il Convair Model 200 era un progetto per rispondere ad un requisito per un caccia supersonico VTOL da imbarcare sulle portaerei di scorta SCS della Marina degli Stati Uniti.











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La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








Il Convair Model 200 era un progetto per rispondere ad un requisito di caccia supersonico a decollo e atterraggio verticale (VTOL) per le portaerei di scorta S.C.S. (Sea Control Schip) della US NAVY.
Erano state pianificate ulteriori versioni CTOL convenzionali per l'atterraggio utilizzando ganci d’arresto in atterraggio.




Progettazione e sviluppo

Il Convair Model 200 è stato progettato nel 1973 come caccia monomotore; poteva essere costruito sia in configurazioni di decollo e atterraggio verticali (VTOL) (modello 200A) che di decollo e atterraggio convenzionali (CTOL) (Modello 201A). Per il velivolo CTOL, il singolo Pratt & Whitney JTF22A-26A con gancio di coda, canard anteriori e cono di coda CTOL. Per le operazioni VTOL, il singolo Pratt & Whitney JTF22A-30A con un tubo di scarico a getto inclinabile di 90 gradi utilizzando un ugello orientabile a tre tiranti e due motori di sollevamento aggiuntivi con spinta di 46,7 kN ciascuno installati dietro la cabina di pilotaggio. I motori di sollevamento e gli ugelli girevoli sono stati eliminati nelle versioni CTOL. La velocità massima era Mach 2. L'apertura alare era di 27 piedi 10,5 pollici (8,496 m); la lunghezza era di 51 piedi e 1,5 pollici (15,583 m). Il model 200 aveva un motore da crociera, una coda spazzata, due pinne ventrali sotto la fusoliera, ali delta e canard a delta direttamente dietro le prese d'aria scatolari.
Il modello 200 è stato proposto in una competizione della Marina degli Stati Uniti per un piccolo caccia VTOL che poteva essere trasportato dalla Sea Control Ship, le piccole portaerei che la Marina degli Stati Uniti stava progettando all'epoca. Né il model 200 né l'SCS sono stati mai costruiti. Tuttavia, è stato costruito un concorrente del model 200, l'aereo da combattimento Rockwell XFV-12. L'XFV-12, che non poteva dimostrare il volo verticale, era lontano dal soddisfare le aspettative e il progetto è stato poi annullato prima che il secondo XFV-12 fosse completato. Sono stati costruiti vari modelli per i test delle gallerie del vento per il Convair Model 200, nonché un modello per la ricerca delle correnti d'aria durante il decollo e l'atterraggio verticale. Inoltre, è stato costruito un modello di fusoliera anteriore 1:1 che includeva un layout completo della cabina di pilotaggio.
Il design dell'ugello orientabile del JTF22A-30A ha posto le basi per la progettazione dell'ugello dell'F135-PW-600 installato sul Lockheed Martin F-35B V/Stol.

Varianti:

  • Convair Modello 200A - decollo verticale monoposto con due motori di sollevamento dietro la cabina di pilotaggio e scarico del motore principale girevole;
  • Modello Convair 201 - aereo vettore monoposto, senza motori di sollevamento; in questa versione vi era carburante interno aggiuntivo e motore munito di post-bruciatore convenzionale, carrello anteriore con due ruote e barra di lancio per la catapulta e un gancio di arresto per gli atterraggi. Nel caso della versione per il decollo verticale, il carrello di atterraggio anteriore si muoveva in avanti nell'albero del carrello di atterraggio sotto la cabina di pilotaggio; il carrello di atterraggio anteriore della versione CTOL si ritraeva nella parte posteriore;
  • Convair Modello 201 Trainer - proprio come il Convair Model 201, invece del serbatoio del carburante dietro la cabina di pilotaggio, aveva il cockpit allargato per due equipaggi in tandem.



Specifiche (Modello 200A) - Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 1
  • Lunghezza: 51 ft 1.5 in (15,583 m)
  • Apertura alare: 27 piedi 10,5 in (8,496 m)
  • Altezza: 18 piedi (5,5 m)
  • Motore: 1 × motore turboventola Pratt & Whitney F401-PW-400
  • Potenza: 2 motori turbofan Rolls-Royce/Allison XJ99, 9.000 lbf (40 kN) di spinta ciascuno (jet di sollevamento)
  • Prestazioni: Velocità massima Mach 2.






Ripensare la guerra, e il suo posto
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per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)