lunedì 27 gennaio 2025

GCAP - TEMPEST: dopo che Italia e Arabia Saudita hanno sottoscritto un accordo per elevare le relazioni tra i 2 Paesi al livello di partenariato strategico, sussistono buoni motivi per una valutazione positiva da parte di Italia, Giappone e UK, riguardo alla richiesta di accesso al programma da parte dell’Arabia Saudita.









https://svppbellum.blogspot.com/

Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.







Nell’ambito della visita ufficiale del premier Giorgia Meloni, Italia e Arabia Saudita hanno proceduto a sottoscrivere un accordo per elevare le relazioni tra i 2 Paesi al livello di partenariato strategico; la firma è giunta dopo l'incontro con il Principe ereditario, e sovrano di fatto dell’Arabia Saudita, Mohamed Bin Salman.



L’importante intesa dà il via ad una ampia cooperazione: 
  • Politico-strategica; 
  • commerciale. 
I due stati collaboreranno nel supportare il nuovo processo politico in Siria, nell’assistenza al Libano e nella ricostruzione della striscia di Gaza.
L’Arabia Saudita, inoltre, garantirà supporto finanziario per la realizzazione del Piano Mattei per l’Africa cercando nuovi punti di riferimento per diversificare e allentare la dipendenza dagli Stati Uniti; l’Italia punta ad espandere la propria influenza nel Golfo Persico, potenziando i rapporti con l’Arabia Saudita.
Per quanto concerne l’ambito militare, risultano sottoscritti da Leonardo, ELT Group e Fincantieri diversi accordi con realtà locali per sviluppare ulteriormente rapporti comunque da tempo già ottimi.





Risulterebbe in corso una approfondita valutazione da parte dei 3 Paesi partner del GCAP, riguardante la richiesta di accesso al programma da parte dell’Arabia Saudita, soprattutto in tema di scambio delle informazioni e sul livello di accesso saudita a tali informazioni.

Secondo l’Agenzia Reuters, la presidente del consiglio Giorgia Meloni avrebbe discusso già nel mese di novembre 2024 con gli omologhi di Giappone e Gran Bretagna di un potenziale allargamento ad altri partner internazionali del programma di collaborazione Global Combat Air (Gcap) per sviluppare un caccia di sesta generazione.

Il colloquio tra Meloni, Shigeru Ishiba e Keir Starmer sarebbe avvenuto a margine del vertice G20 di Rio de Janeiro, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Durante il vertice, ”i tre leader avrebbero espresso soddisfazione per gli avanzamenti del programma a seguito dell’approvazione parlamentare della legge di ratifica della Convenzione Gigo (GCAP International Government Organisation), che permetterà di avviare ufficialmente le attività dell’Agenzia incaricata di gestire il programma su mandato delle tre Nazioni”.
Avrebbero, infine, concordato sull’importanza che il progetto continui a proseguire speditamente, riaffermando il comune intento di rafforzare ulteriormente la collaborazione in corso, e discusso di un potenziale allargamento del progetto ad altri partner internazionali.

In merito alla eventuale partecipazione saudita al GCAP-Tempest, il nostro premier ha dichiarato: “Noi siamo favorevoli all'ingresso dei sauditi, chiaramente e' un lavoro non immediato, perché intanto dobbiamo chiudere tutto il lavoro a tre con i governi di Gran Bretagna e Giappone, e intanto favorire anche un avvicinamento del regno saudita che deve avvicinare le sue capacità industriali della difesa a quelle degli altri attori coinvolti". 
Anche Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha di recente confermato l’apertura italiana: “lo stiamo veramente trattando. Ovviamente c’e’ una parte governativa che comanda”. Come spiega Cingolani, “”Il fatto di far entrare un altro partner è una decisione dei governi, quindi non è una decisione delle aziende. Noi come aziende possiamo dire se la cosa ci piace o no”. L’AD di Leonardo ha sottolineato che “la decisione è solo politica”. 

L’apertura dunque è confermata. 

Ora, i decisori politici devono valutare se e quando aprire all’ingresso di nuovi partner nel programma. Anche il ministro della Difesa britannico, John Healey, a dicembre 2024 ha affermato che il Regno Unito era “intenzionato a considerare” l’ingresso dell’Arabia Saudita nel programma. Secondo Healey, “ci sono state discussioni dettagliate tra le quattro nazioni per un po’ di tempo”, pur ammettendo però che “c’è ancora del lavoro da fare”. 
Come noto agli addetti ai lavori, l’Arabia Saudita punta a diventare uno dei principali attori militari del Medio Oriente entro i prossimi anni. Nel 2023 il governo di Riad ha investito circa l’8% del Pil nella Difesa, classificandosi come uno dei Paesi al mondo che spende di più per potenziare le proprie Forze armate. 
A trainare questi importanti investimenti sono sicuramente i conflitti nello Yemen e in Oman, ma anche l’ambizione di rivestire un ruolo ancora maggiore in medio-Oriente. Con processi di normalizzazione in corso con Israele e anche con l’Iran, l’Arabia Saudita si trova oggi in una buona posizione per esercitare un ruolo di possibile mediatore e arbitro.
E indispensabile perciò  un notevole peso militare per avere peso nella regione. In tutti questi anni, le Forze armate saudite hanno beneficiato di forti investimenti tecnologici, supporto addestrativo e di Intelligence da parte di diversi Stati occidentali partner, costruendo le proprie capacità sulla base di equipaggiamenti statunitensi ed europei che, specialmente nel dominio aereo, assicurano a Riad un vantaggio considerevole rispetto a Stati come l’Iran.
Nel contempo, starebbero altresì a buon punto le negoziazioni per l’acquisto da parte di Riad di una cinquantina di caccia Eurofighter TYPHOON (48-56) nella configurazione Phase 3 Enhancement e Phase 4 Enhancement, quest’ultima versione caratterizzata dal radar AESA CAPTOR-E Mk2.
Vi sarebbero grandi opportunità per gli elicotteri NH-90 e per 4 nuove fregate leggere, probabilmente il progetto Fincantieri FCX-30. Le potenziali commesse avranno un valore di oltre 10 miliardi di euro.




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Formiche, Reuters, Wikipedia, You Tube)
























 

Nessun commento:

Posta un commento